giovedì 16 dicembre 2010

Aquilani, De Rossi e .... Pastore


Ospite di "Tutti pazzi per la Juve", ai microfoni di RADIO POWER STATION è intervenuto l'ex Direttore Generale della Juventus LUCIANO MOGGI, che ha svariato a 360° su argomenti che ruotano intorno alla Vecchia Signora parlando di un suo possibile rientro nel calcio, degli sviluppi di Calciopoli, di vecchi e nuovi colpi di mercato sfumati come De Rossi, Aquilani e Pastore e dei nuovi beniamini dei tifosi juventini.

Luciano benritrovato ai nostri microfoni. Partiamo con una domanda facile facile: a fine stagione torni alla Juventus?
"Questo mica dipende da me, adesso cerco di sistemare le cose mie, poi dopo vedremo..."
E per quanto riguarda le voci che ti hanno accostato al Palermo qualche settimana fa, c’è qualcosa di vero?
"No no, per adesso non accetto niente di nientePenso solo a difendermi a Napoli"
Tanti tifosi juventini sul forum continuano a scrivere “Io più che l'attuale Juve continuo a tifare per Moggi a Napoli. Rivogliamo indietro la dignità e l'onore". E aggiungono che non sopporterebbero di vederti rientrare nel mondo del calcio in un'altra squadra!.
"Per adesso lasciamo perdere questo discorso"
Che cosa manca a questa Juventus per puntare allo scudetto?
"Sicuramente qualche elemento di classe, non c’è dubbio, però la Juventus sta andando molto meglio di quello che si poteva ipotizzare la scorsa estate, perché è vero che le squadre grandi adesso sono carenti, vedi l’Inter, ma è anche vero che la Juventus ha fatto dei risultati buoni e ultimamente mostra anche sprazzi di bel gioco, quindi è da attendere con fiducia, ma poi ragazzi la dimostrazione è una: "morto un Papa se ne fa sempre un altro" e la Juventus non ha bisogno di Moggi per tornare a vincere, ha bisogno  di chi gli può dare una mano a fare una squadra forte e mi sembra  che con l’avvento di Andrea (Agnelli ndr) la cosa si sia abbastanza messa bene."
A te però, nel complesso, non è piaciuto molto il mercato di Marotta o comunque ti è piaciuto poco?
"Vedete, io ho avuto delle riserve sempre anche perchè l'attuale Juve non è una grande squadra ma è una squadra di corridori. Per fortuna però evidentemente hanno appreso il DNA bianconero, cioè quello di combattere sempre e combattendo si fanno risultati, anche senza qualità"
Ma ti aspettavi questo inserimento immediato di Krasic nel campionato italiano?
"Krasic è un buon giocatore, forse non un campionissimo ma è ancora giovane e può migliorare tanto."
Però la differenza nella Juventus la sta facendo già adesso.
"E speriamo che continui così, perché l’Inter va male, il Milan è subordinato ad un giocatore che è Ibrahimovic, la Roma che probabilmente come squadra è la migliore di tutte ha troppi alti e bassi. E' tutto un giochetto da vedere, anche perché si può arrivare quarti o quinti ma si può arrivare anche terzi o secondi."
Luciano, un altro giocatore decisivo per le sorti della Juventus quest’anno è Aquilani. Ma è vero che tu l'avevi praticamente preso insieme a De Rossi e D'Agostino in cambio di un Davids a fine carriera,  praticamente bollito?
"Si certo. Sono cose che possono capitare. Io avevo notato sia Aquilani che De Rossi quando giocavano nella primavera della Roma in una partita contro la Juventus nella finale scudetto. Mi piacquero talmente tanto che quando vennero a chiedermi Davids io gli chiesi in cambio De Rossi e Aquilani. Stavano per darmeli, era praticamente fatta. Solo che poi gli chiesi anche 15 milioni di conguaglio  e loro arrivarono ad offrirmene 12 . Io ho aspettato e dopo non si è fatto più niente."
A distanza di anni possiamo dire che sarebbe stato un colpo clamoroso, alla Moggi.
"A quel tempo lì erano ancora solo due ragazzini, però mi avevano impressionato tantissimo. Ero certo che avrebbero sfondato nel grande calcio"
C’è qualche giocatore che consiglieresti alla Juventus in questo momento?
"No guardate, consigli non ne voglio dare perché dopo danno sempre la colpa a me, meglio starne alla larga."
Ma Pastore non potevi consigliarlo alla Juventus invece che al Palermo?
"Non c’era ancora Andrea (Agnelli ndr), se c’era lui l'avrei potuto consigliare anche alla Juve".
La vecchia dirigenza non ti ascoltava.
"No no, non ho mai cercato di farmi ascoltare anche perché non ci ho mai parlato."
Anche perché all’inizio c’erano stati dei contatti con Secco che sono stati anche stigmatizzati sia  dalle istituzioni che dalla stessa dirigenza. Ricollegandoci sempre al passato, stai vedendo che adesso alla luce delle tante testimonianze al Processo di Napoli, tutti stanno un po’ riabilitando quella vecchia Juventus. Ma perché non si sono difesi allora quattro anni fa?
"Quello non è neppure un mistero, era una volontà! Quando l’avvocato difensore dice “Condannateci alla serie B” non c’è da dire più niente. Poi vedete, adesso le dichiarazioni di Cobolli Gigli di qualche settimana fa, hanno tolto praticamente ogni dubbio. Cobolli Gigli dice che in pratica “l’ambiente” del calcio italiano in quel momento voleva la condanna a prescindere dei dirigenti juventini e della Juventus e tra questi mette anche Prodi, e questa è una cosa che mi lascia perplesso perché la politica nel calcio non l’avrei mai ipotizzata. Però se lo dice Cobolli Gigli bisogna credergli."
Recentemente abbiamo ascoltato anche il giornalista Oliviero Beha, colui che aveva coniato il termine “Moggiopoli” e che,  dobbiamo dargliene atto, ha poi rivisto questa sua posizione.
"Oliviero Beha è apprezzabile, forse è uno dei pochi che ha studiato bene il problema."
A differenza di altri, lui ha approfondito bene la faccenda, infatti Beha ha anche coniato un nuovo termine, che non so se può farti piacere, ribattezzando lo scandalo in “Auricchiopoli”. Dopo quattro anni il tempo è davvero galantuomo?
"Io ho sempre detto fin dall’inizio: aspettate. Anche perché dovevo cercare, ed ero sicuro di trovare quello che abbiamo trovato, adesso tutti si sono convinti che non era un Sistema Juventus o di Moggi, era il calcio italiano che faceva praticamente un’attività in un certo modo, senza rendere l’interesse a nessuno ma facendo l’interesse della propria squadra. Soldi non ce n’erano sicuramente, quindi non c’erano dei colpevoli, e noi ci siamo trovati colpevoli di non aver fatto niente e nella sostanza probabilmente al posto di altri. Volevo dire inoltre a Prodi, poi glielo dirò, che pensi al Bologna, visto che vuole fare il Sindaco di Bologna."
A proposito di Bologna, c’è un personaggio molto simpatico che non perde occasione per tirarti delle frecciate contro, che è Baraldi.
"Ma lasciamolo stare. Questo l’hanno mandato via da tutte le parti dove è stato. Non è neppure da prendere in considerazione. (ride ndr)"
Chissà se adesso i tifosi del Bologna stanno maledendo quei giornalisti che scrivevano “Il male del Bologna è Menarini che è amico di Moggi”, alla luce di quello che ha fatto e sta facendo Porcedda....
"Adesso queste persone che gridavano quelle cose dovrebbero fare Mea Culpa pubblico perché sono quelli che, sostanzialmente, hanno costretto Menarini a lasciare."
Tu hai detto riguardo a Calciopoli che più o meno era il sistema che facevano tutti, cioè quello di difendere la società, ma a noi non sembra che tu abbia mai detto “Regalo orologi a qualcuno” oppure “Passa in Società che c’è un regalo per te”.
"No no, anzi al contrario. Se vogliamo dirla tutta io non ho mai chiesto ad un arbitro di farmi vincere, come ha fatto Facchetti in Cagliari-Inter, non l’ho mai fatto perché avevamo la squadra sufficientemente forte per permetterci di vincere senza bisogno di chiedere favori, oltretutto devo dire che ultimamente anche quello che è venuto fuori sul Milan lascia molto a desiderare perché Meani credo che ne abbia combinate di cotte e di crude."
A proposito, c'è un’intercettazione di 40 secondi dove c’è Meani che parla con Contini e gli chiede il perché non abbia ancora preso gli orologi in regalo.
"Non diciamo niente di nuovo. Addirittura una volta Puglisi che stava in Tunisia, ha telefonato a Meani che stava in panchina del Milan per domandargli cosa faceva il Milan contro il Siena, poi quando gli ha detto che in pratica era stato annullato un gol valido ha detto anche qualche parolaccia, proprio come un tifoso del Milan. E pensare che noi l’abbiamo avuto a New York con Collina e Copelli ad arbitrarci contro il Milan nella finale di Supercoppa Italiana, quindi io avevo ragione a difendere la Juventus, poi ho conosciuto molto meglio il calcio dalle intercettazioni ma io mi ero accorto che qualcosa non funzionava e queste intercettazioni hanno dimostrato che avevo visto giusto."
Dire che eravate un fortino è l’espressione più chiara.
"La cosa che mi è dispiaciuta più di tutte è che io ho dato l’anima per la Juventus e ci siamo trovati a non essere volutamente difesi dall’avvocato della Juventus e questa è una cosa veramente deprimente."
Credo che dietro alla non-difesa dell’avvocato ci sia stata una strategia difensiva a tavolino stabilita dalla Juventus.
"La Juve è colpevole di non averci difeso. Stop. Senza se, senza ma"
Indipendentemente dalla stima del tifo bianconero nei tuoi confronti, ma se tu non avessi combattuto al Processo di Napoli con i tuoi avvocati a cercare queste nuove intercettazioni, sarebbe passato il messaggio che “Luciano Moggi chiudeva a chiave i Paparesta dentro lo spogliatoio”, che “Luciano Moggi era quello che faceva le griglie con Bergamo". Diciamolo, se adesso la Juventus sta avendo speranze di riavere qualcosa indietro, scudetti e dignità è solo grazie alla tua difesa al Processo.
"Ma infatti io per la Juventus ho lavorato molto più adesso che quando ne ero dirigente, proprio in funzione di questi quattro anni e mezzo. Ero sicuro di trovare quello che poi ho trovato,  perché il calcio lo conoscevo. Ripeto, la cosa che più mi è dispiaciuta è di aver dato l’anima e non aver avuto niente in cambio, anzi tutt’altro, è stato un gioco al massacro nel quale siamo stati coinvolti io e Giraudo."
Continuano ad esserci delle trasmissioni che fanno della disinformazione, come è successo recentemente nella trasmissione Report dove addirittura hanno riesumato Zeman, facendo un servizio sulla Juventus, a loro dire, dopata. E c'è ancora chi parla del tuo presunto sequestro di persona a Paparesta!
"Adesso parlano le persone che praticamente non sanno quello che dicono, ormai non attacca più la cosa perché la Procura di Reggio Calabria ha archiviato quella pratica, lo stesso Paparesta ha smentito questa cosa, quindi il tutto lascia il tempo che trova, però se si divertono a dirlo e lasciamoglielo dire. Zeman? In Aula a Napoli ha fatto una figuraccia. Adesso allena in Serie C...."
Chi ha fatto la figuraccia più grande come testimone al Processo di Napoli, Franco Baldini o Zeman?
"Secondo me sono tre quelli che hanno fatto una figuraccia. A loro due va aggiunto anche il Colonnello Auricchio, che ne ha dette di cotte e di crude e se ne è anche accorto perche ad un certo punto tutta l’aula si è messa a ridere."
Ci ricordiamo una domanda dove gli chiedevano “Il Milan ha televisioni di proprietà?” e lui “No, non ha le televisioni”.
"Ma  la cosa più comica è stato il discorso di questo qui quando ha detto che l'indagine è stata fatta attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, quindi un'indagine fatta su un giornale che secondo lui non era di parte...."
Per sdrammatizzare, ma non troppo, allora diciamo che l’avvocato Zaccone per difendere la Juve si è basato su quello che c’era scritto su “Il Romanista”!
"Ma non ha letto niente neppure lì, perché disse che aveva letto le 7500 pagine ma probabilmente ha letto la prima è si è addormentato....."
Ci torna in mente Boniperti che pubblicamente disse di ringraziare Zaccone perché aveva salvato la Juve dalla Serie C.
"Purtroppo Boniperti fa parte della stessa triste cricca, ovvero di quelle persone che non vedevano l’ora di far fuori quella dirigenza, anche a costo di distruggere la Juve"
In merito alle polemiche della stella da aggiungere al nuovo Stadio della Juve, secondo te perché Boniek ha tutto questo astio nei confronti della Juve?
"Vengono evidentemente da un Paese dell'Est come quello di Zeman dove non piace il bianco nero. (ride ndr)"
Si era mai proposto o avete mai proposto a Boniek un qualche tipo di contratto?
"No no, assolutamente."
Boniek ha chiaramente fatto capire l’antipatia per la vecchia dirigenza bianconera dicendo che lui è convinto che quella Juve vincesse solo con gli aiuti.
"E’ strano però che telefonate con favori nostri non ce ne sono invece di altri si. Noi a chi chiedevamo favori? A nessuno. Quando si parla di Boniek bisogna anche ricordare che ha fatto l’allenatore all’inizio ma dove è andato l’hanno mandato via e credo che questo l’abbia portato ad avere un astio nei confronti di quelli che facevano risultati, inoltre penso che ci sia stato un qualcosa che l’abbia fatto parlare male della Juve."
In giro non ci sono molte persone che difendono la Juventus a livello mediatico. Perchè nelle trasmissioni sportive più seguite non ci sono mai persone informate che possono difendere la Juve?
"Non lo so se c'è bisogno di queste persone, tanto questi poi scrivono e dicono quello che vogliono, lo vedo dopo quello che succede in Aula. Non è mai riportato nella maniera giusta, l’unico è Tuttosport, il resto o non scrive niente oppure se scrivono è qualcosa che non rappresenta quello che è avvenuto."
Poi ogni tanto sbuca il Gianni Minà di turno.
"Gianni Minà deve pensare a quello che deve fare da grande, dopo i flop politici di qualche anno fa è meglio che pensi a stesso, lui parla perché a Roma ha presentato il libro con Narducci e Moratti quindi è andato contro di noi....
Per quanto riguarda gli Juventini presenti nelle trasmissioni, a Controcampo ora c’è Bettega che quando si parla della triade è sempre molto freddo, che ne pensi?
"Probabilmente ora cambierà. Il suo problema è che non si è mai caricato di nessun problema. E' sicuramente uno che si dà da fare, ma non ha mai preso iniziative e quindi non le prenderà nemmeno adesso per difendere quella Juve, che era anche sua"
Colgiamo l’occasione per annunciare che è in uscita proprio in questi giorni la biografia di Paolo Montero ("MONTERO, L'ULTIMO GUERRIERO" edito BRADIPOLIBRI) dove c’è anche un tuo interessante contributo con un aneddoto imperdibile. Ci puoi dare un ulteriore ricordo di Montero?
"Paolo è stato un grande giocatore, un coordinatore della difesa. Sono ruoli rari, si trovano più mezze ali, trequartisti, attaccanti. Trovare quel tipo di difensore lì è invece sempre più raro e chi ce l’ha deve tenerseli stretti. Ora un difensore come Montero può essere Chiellini, anche se gli manca un po’ di esperienza."
Chiellini però è molto più “buono” di Montero.
"Questo è vero anche se non è indicativo, io credo che Chiellini abbia uno spirito combattivo e può sempre migliorare."
Di Sorensen che ne pensi?
"Giovane interessante che cresce bene. In difesa sicuramente sa il fatto suo."
Quando sarà il momento di tirar fuori il contratto che avevi siglato insieme a Massimo Moratti?
"E' una cosa vecchia, appena ho conosciuto Moratti di persona ho subito capito che era meglio non andare da lui. Comunque ho detto e ripeto che se Moratti ha il coraggio di venire una volta con me in tv a dire che non è vero,  a quel punto faccio vedere a tutti il contratto che ho in cassaforte"
Grazie dell'intervista, tantissimi tifosi ci hanno scritto in questi minuti sperando che a fine squalifica tu possa rientrare alla Juve. Ma eventualmente puoi coesistere con Marotta?
"Non mettiamo il bastone tra le ruote a chi sta lavorando."
I tifosi Juventini continuano a ringraziarti per i tuoi 12 anni e anche perché senza la tua difesa legale a Napoli, Calciopoli sarebbe morta nel 2006.
"Era questo quello che volevano, che io andassi all’estero senza difendermi. Ma io sono rimasto in Italia perché so di essere innocente."

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