lunedì 29 novembre 2010

Europa League, il dovere di provarci fino in fondo.

Sono passati 14 anni dall’ultimo successo internazionale bianconero. Un’eternità. Un tempo esagerato se ti chiami Juventus. 
Era la strepitosa squadra del primo ciclo di Marcello Lippi, che non snobbava mai una competizione e lottava sempre per vincere tutto sino in fondo. Una grande squadra.
L’attuale Juventus è solo una buona squadra che tanto dovrà fare per tornare ai fasti di un tempo che furono.
E per tornare ad esser i migliori, serve vincere. Perché solo vincere aiuta a credere nei propri mezzi. Solo vincere aiuta a crescere.
E la Juventus ha l’obbligo di provarci sino in fondo sia in Europa League che anche in futuro in Coppa Italia, perché sono gli unici obiettivi ragionevoli che si possono conquistare quest’anno.
Il terzo-quarto posto in campionato ti da i soldi, forse. Ma non ti aiuta certo a costruire la mentalità vincente.
Quella te la danno solo i successi.
Esser la prima squadra in Italia ad arrivare a vincere la decima Coppa Italia o tornare a vincere in Europa dopo lunghissimi 14 anni quello si che sarebbe un passaggio fondamentale nella ricostruzione juventina post-Calciopoli.
Chi sogna lo scudetto con l’attuale rosa si fa solo del male.
La mediocrità dell’attuale calcio italiano non deve trarre in inganno, per vincere servono campioni e mentalità vincente. 

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