lunedì 14 marzo 2011

"Si salva solo Del Piero..."

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold in onda tutte le domeniche su GOLD TV e TELECOLOR digitale terrestre e canale satellitare 856 Sky ha commentato l’ultima giornata di campionato.

JUVE, CACCIARE DELNERI NON SERVE. ROSA SENZA QUALITA’, SI SALVA SOLO DEL PIERO.
“A differenza delle altre partite la squadra bianconera si è presentata in campo con gli attributi ma non è riuscita comunque a nascondere i grandi limiti strutturali. Squadra totalmente squilibrata in difesa e a centrocampo con un Chiellini in piena fase involutiva. La squadra vive solo delle invenzioni di Del Piero, delle quali a Cesena ne ha beneficiato Matri. Questa squadra può al massimo lottare per un posto in Europa League. Mandare via Delneri adesso? Non servirebbe a nulla. Senza una rosa di qualità chi potrebbe fare meglio di lui? Tra Juve e Cesena la classe in campo era quasi simile…. Sembrava quasi una sfida tra provinciali! Il Bologna, senza la penalizzazione di 3 punti, avrebbe gli stessi punti in classifica della Juve…
Il comunicato della società contro Tuttosport? Cosa poco simpatica e sbagliata, perché l’attuale Juve è effettivamente inguardabile. Mi sembra giusto anche riportare allora il parere di quel telespettatore che prima ha mandato una mail facendo notare perché la proprietà bianconera non ne ha mai fatto uno ad esempio contro la Gazzetta dello Sport per come ha trattato prima Calciopoli e adesso il processo di Napoli ”
SENZA IBRA, MILAN STAI ATTENTO ALL’INTER!
Giornata estremamente importante per il campionato per gli sviluppi che potrebbe avere in chiave futura. L’Inter che venerdì sera sembrava quasi tagliata fuori dalla lotta scudetto si ritrova adesso invece in una condizione di favore per inseguire i rossoneri. Il Milan sarà senza Ibrahimovic sicuramente a Palermo e forse anche nel derby…. Davvero una giornata negativa per la squadra di Allegri, molle nelle gambe e nella testa. E’ evidente che il Milan ha sottovalutato il Bari, non essendo nemmeno lontanamente parente della squadra che ha giocato in Champions a Londra. L’Inter dovrà approfittare la settimana prossima del calendario vantaggioso, ma non dovrà ripetere gli errori di Brescia dove dopo i primi 20’ travolgenti è calata notevolmente con una difesa troppo distratta con un disastroso Cordoba.”
ROMA, VITTORIA MERITATA. PIZARRO ANIMA DEL CENTROCAMPO.
“ Vittoria meritata nel derby per i giallorossi. Forse per la prima volta in stagione la Roma ha terminato la gara attaccando. Grande prestazione di Pizarro, l’anima del centrocampo. Con Ranieri non giocava e i risultati si sono visti… La Lazio ha affrontato la gara con una mentalità sbagliata, troppo nervosa.”
CRISI PALERMO – IL CAMBIO ROSSI-COSMI NON E’ SERVITO
“Ancora una sconfitta per il Palermo, sempre più in crisi. Partita viziata da un goal in fuorigioco ma il passaggio della panchina da Rossi a Cosmi non ha cambiato niente. La rabbia di Miccoli al momento della sostituzione conferma la mancanza di tranquillità dei rosanero. La squadra siciliana è stata addirittura raggiunta in classifica dalla Fiorentina, mettendo a rischio la partecipazione alle Coppe Europee per l’anno prossimo.”
UDINESE, CHE SPETTACOLO. SANCHEZ, CHE GOAL!
“Lo spettacolo mostrato dai giocatori friulani è da far rimanere a bocca aperta. Il secondo goal di Sanchez è da cineteca, andrebbe mostrato nelle scuole calcio per dimostrare ai giovani come diventare campioni. Che coppia con Di Natale! Onore a Guidolin e Pozzo.”
DE LAURENTIIS, MA NON ERA PULITO IL NUOVO CALCIO?
“Quando vinceva al presidente del Napoli andava bene tutto e parlava spesso di nuovo calcio pulito. Adesso invece ha minacciato di andarsene all’estero perché il campionato italiano lo vogliono far vincere sempre agli stessi? E’ anche da dichiarazioni così incoerenti che è nato Calciopoli, confondendo le idee alle persone! Intanto lamentarsi gli è servito, vedendo la partita di Parma….”

2 commenti:

maxcialtron ha detto...

Il progetto che non c'è.
Pur non volendo fare paragoni con l'anno scorso mi trovo a riflettere sul "progetto". Pur non essendo declinato alla francese rimane il fatto che anche quest'anno il progetto fa acqua. E mi spiego: in un progetto normalmente si considerano rischi e pongono obiettivi e punti fermi . Ora i rischi sono chiari: una squadra rifatta per 6-7 undicesimi può fatalmente non centrare tutti gli obiettivi di perfomance , questo senza nulla togliere al valore dei giocatori stessi. D'altra parte per abbassare i rischi si può ridurre il numero di innesti e/o di inserire giocatori di sicuro e provato valore. Accanto a questo si sarebbe dovuto scegliere una guida tecnica sicura in grado non solo di tenere il timone in tempesta ma di valore indiscusso, tale che anche in caso di tracollo comunque potevi avere una base salda da cui correggere la rotta. Naturalmente tutto ciò non è stato fatto.
Gli obiettivi: una volta scelti gli uomini si decidono gli obiettivi. Siamo la juve e questo incide, tuttavia bisogna essere realisti per come è stata costruita questa squadra il 4 posto era un obiettivo sfidante anche pensando all'anno scorso. Ora porre obiettivi sfidanti contribuisce a motivare a patto che siano raggiungibili tali obiettivi. E ragionando criticamente direi che , ai blocchi di partenza eravamo dietro almeno a 3-4 squadre ed avevamo almeno altre 4 squadre al nostro livello. Per cui un obiettivo realistico sarebbe stato il 5-6 posto cercando di fare almeno 60 punti, poi se a inizio primavera eravamo vicini alle prime si poteva puntare più in alto.
Ora a fronte di questi ragionamenti direi che stabiliti uomini ed obiettivi si pensano i possibili scenari:
si superano tutti gli obiettivi allora si continua su quella strada comando le lacune con interveti mirati.
Si centrano gli obiettivi minimi, si mantiene la struttura e si interviene in maniera un pò più pesante.
non si centra alcun obiettivo : si ripensa il progetto, mantenendo la struttura comunque e pensando ad interventi a largo raggio.
Ora a 9 giornate dalla fine siamo nello scenario peggiore e purtroppo con la reazione peggiore. Si vogliono rimuover le basi del progetto cioè Marotta e Del neri e non si ha alcuna idea chiara di come intervenire concretamente. Questo è segno evidente che non ci fosse un progetto, i rischi di fallimento devono essere contemplati e deve essere previsto in questo scenario come agire senza azzerare tutto. Invece , beh lo vedete tutti quello che sta accadendo. Ho paura che ci troveremo di nuovo all'anno zero nella prossima estate e questo al di là dei proclami allontana sempre di più la rinascita

Vittorio ha detto...

Scusami Max, ma allora cosa proponi? Un altr'anno con Marotta e Delneri?
Il problema del progetto, secondo me, è consistito quest'anno proprio nelle persone scelte per realizzarlo, vale a dire quei due lì: se scegli Marotta e Delneri fai scelte buone per il Cagliari e va a finire che fai un campionato da Cagliari, come è successo puntualmente.
Altro errore è stato quello, come tu giustamente osservi, di aver creato una squadra che voleva puntare al 4° posto ma, in realtà, partiva con 3-4 squadre più forti ed altre 4 di pari livello. Dopo un campionato come quello scorso il rilancio, a mio avviso, doveva partire dalla creazione di una squadra che, a meno di terremoti, fra le prime quattro ci arrivava in carrozza. Come? Prendendo tre-quattro grandi giocatori invece di un'infinità pensando anche alla panchina. Se si devono creare le basi per una grande squadra va costruito un gruppo di 14-15 giocatori a livello delle prime, la panchina lunga con i ricambi di qualità si farà col tempo.
Adesso per l'anno prossimo diventa ancora più difficile, perchè siamo fuori dalla Champions, per rientrarci dovremo arrivare minimo terzi ed i campioni difficilmente vengono, senza Champions. L'unico modo per farli venire è prendere un allenatore carismatico, tipo Van Gaal che a giugno si libera, ed allentare i cordoni della borsa il più possibile. Quanto poi al direttore sportivo, credo che il Milan con l'accordo con Raiola abbia indicato una strada importante, da seguire utilizzando, ovviamente, altri procuratori.
La cosa importante è farlo subito, senza avventurarsi ancora su giovani di dubbia qualità tipo Motta o bidoni conclamati alla Martinez, ma puntando su gente affermata e di sicuro affidamento, perchè se dovessimo vivere un'altra annata del genere non ci resterebbe che rassegnarci ad essere come la Fiorentina e la Lazio: un anno bene, l'anno dopo magari si lotta per la salvezza, di sicuro non si vince mai.