martedì 15 aprile 2008

Juve, l'Europa ti aspetta


Brazzo Salihamidzic, l’uomo che scappò da Sarajevo con l’ultimo aereo prima che scoppiasse la guerra, ha rovinato a Berlusconi le prime ore del suo weekend più lungo e grazie ai due gol di questo comprimario bosniaco preso a costo zero, e fin qui in bilico tra il bene e il male, la Juve si è assicurato un posto tra le quattro che parteciperanno alla Champions League. Il 3-2 al Milan non ha il sapore del successo di San Siro sull’Inter, nè di quando questa era la sfida reale per lo scudetto, però conforta la teoria per cui la Juve può avere intoppi contro le avversarie medio o piccole ma regge benissimo il confronto con le più forti. O, nel caso del Milan, con le presunte tali. E’ un segnale di buon carattere e di una qualità media che non è da buttare. Lavorandoci su, ne potrà uscire qualcosa già dalla prossima stagione, esito che sarà più complicato per il Milan che richiama Shevchenko e ingaggia Ronaldinho come mossa paraelettorale e non si accorge che il restyling più profondo non va portato all’attacco. I rossoneri hanno perso giocando gli ultimi 25 minuti in dieci per l’espulsione di Bonera, entrato con smodata irruenza su Sissoko, e l’inferiorità numerica ha inciso su una squadra già povera di energie. Tuttavia i difetti ci sono e non li maschera neppure la ritrovata vena realizzativa di Inzaghi. Basta pensare al modo in cui la difesa milanista ha lasciato Salihamidzic per due volte solo davanti alla porta, quasi che i danni non potessero arrivare da uno come lui. Invece il colpo di testa del bosniaco al 35’ sulla punizione di un Camoranesi immenso costa ai rossoneri molte possibilità di restare nell’Europa che conta.Le reazioni alla sconfitta di Palermo hanno prodotto nella Juve due effetti. Il primo è stato di riaprire le porte a Tiago, di cui Camoranesi aveva detto in settimana che non capiva perchè restasse sempre fuori: Ranieri lo ha accontentato ma i dubbi sono rimasti perchè con il portoghese siamo ancora lontani da una regia convincente ed efficace. Per non sbagliarsi, Del Piero e Camoranesi hanno continuato come se niente fosse: il gioco d’attacco è passato soprattuto per i loro piedi e le loro invenzioni, fuori dagli schemi. Il secondo effetto è stato di mettere peperoncino alla partenza dei bianconeri, fin qui generosi nel regalare i primi 45 minuti agli avversari: la Juve partiva finalmente su di giri e dopo 12 minuti arrivava il gol di Del Piero, uno dei più rapidi della stagione. Chissà quale benefico sprone ha scovato Ranieri dal fondo dell’armadio con le giacche, sta di fatto che si vedeva un cambiamento rispetto al passato degli (appena) 13 gol segnati nel primo tempo sui 53 totali. E’ stata subito uno spettacolo vivace. Squadre aperte, difese pure.Quella rossonera era ampiamente rabberciata dalle assenze di Nesta, Kaladze e Jankulovski. Simic, gettato là in mezzo, senza le panchine o le seggiole cui si era abituato, non teneva Del Piero nell’azione del primo gol, diagonale perfetto su lancio di Camoranesi ma sullo scatto del capitano juventino si poteva fare meglio. Così come la difesa della Juve si impappinava sui due gol di Inzaghi. Pazienza per il primo, perchè quando Kakà innesta il suo spunto diventa raro fermarlo e il cross del brasiliano era perfetto per la deviazione in porta (ma che marcature, con Chiellini uscito a contrastare Kakà e Molinaro anticipato da Inzaghi?). Sul secondo, il pasticciaccio era evidente: Bonera saltava i difensori piantati sul lancio di Ambrosini ed era bravo ad appoggiare la palla per il più classico dei gol di Inzaghi: libero e solo a cinque metri dalla porta vuota.Alla mezz’ora la Juve si ritrovava in svantaggio nei numeri ma nel gioco valeva più o meno il Milan, che non ha il palleggio di un tempo e neppure l’aggressività tuttavia con la formula Kakà-Inzaghi di punta ha rigenerato l’attacco: lo si era visto contro il Cagliari, si è confermato ieri. Il problema, anche per Donadoni, è nel ritmo del centrocampo, che sarà quello dell’Italia agli Europei: Pirlo è in un momento di mollezze, Gattuso e Ambrosini hanno smorzato il gas. Seedorf invece si è beccato gli ululati di un gruppo di tifosi tra il razzista e l’imbecille (episodio che ha segnalato all’arbitro e la Juve come minimo sarà multata) ma nella posizione di esterno a sinistra non ha fatto molto più che prendersi un paio di calci da Camoranesi, il quale favoriva inoltre il 2-2 con un cross magnifico che Trezeguet deviava di testa addosso a Kalac, e Salihamidzic ribatteva in porta. Se l’ex juventino Veltroni ci avesse pensato prima avrebbe imbarcato in lista pure lui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Stefano, al di là di quello che è stato il risultato di sabato sera e di come finirà il campionato, bisogna ammettere che cmq Juventus e Fiorentina meritano più del Milan di andare in Champions, per costanza e regolarità nel gioco e nei risultati. Non sono però d'accordo con te sul fatto che al Milan non serva un Ronaldinho o un giocatore della stessa levatura: da quando è stato venduto, il Milan non è riuscito a sostituire Shevchenko, e ti assicuro che manca eccome. Oltretutto Ronaldinho (sempre che sia rimasto lo stesso giocatore di qualche mese fa) permetterebbe di far rifiatare Kakà e Seedorf, oltre a fornire varianti per l'attacco. Criticare la difesa del Milan di sabato non è proprio corretto: mancavano tutti i titolari. Certo, concordo che il Milan (ma l'avevo già ribadito in questo blog) ha bisogno di 3-4 rinforzi per centrocampo e difesa. Non pretendo dei fuoriclasse, ma almeno dei giocatori che sappiano tenere il campo in determinate occasioni in cui occorre far rifiatare i titolari. La Fiorentina ha vinto a Torino con Gobbi, Osvaldo e Papa Waigo, certo non dei fuoriclasse, ma comunque affidabili. In questo momento invece il Milan si trova con dei giocatori bolliti come Emerson, Serginho, Cafu e Favalli. E scusa l'espressione, ma, quando vedo Favalli in formazione titolare, mi cascano i co... Posso capire di tenere fino ad una certa età giocatori come Costacurta e Maldini, che sono delle bandiere, sono carismatici per lo spogliatoio, sono cmq dotati di classe che riesce alcune volte a sopperire quando il fisico non tiene. Ma Favalli, che non era certo un fulmine di guerra quando era più giovane, sempre fuori posizione, sempre in ritardo sull'uomo, se non ci fosse il Milan, dove giocherebbe? Cmq, tenetevi stretto Del Piero, se possibile fino a 40 anni: l'entusiasmo che ha è quello di un ragazzino. Ad ogni modo, penso che anche la Juve per l'anno prox, col doppio impegno che si profila, abbia bisogno di 4-5 giocatori nei vari reparti (2 difensori di buon livello, un centrale di centrocampo da far ruotare a Zanetti e Sissoko, un laterale di cantrocampo come alternativa a Camoranesi-Nedved, un attaccante)

Anonimo ha detto...

A mio modesto avviso una come Brazzo è sempre utile e spesso indispensabile. " Amo " questo tipo di giocatori che anche se non hanno classe eccelsa, non sanno correre armoniosamente, o sputare in campo con educazione... compensano con stimoli e motivazioni fuori dal comune quelle lacune che non sono dettate da carattere superficiale o incosciente come invece ben più conclamati campioni possiedono.
A "unmilanista" vorrei dire che per il mio modo semplice di vedere il calcio giocato,
Sedorf è un giocatore che mi sarebbe piaciuto alla Juventus di Lippi. Mi ricorda un po' Suarez nel bene ma anche ...anche nelle lunghe lamentele quando veniva appena toccato fallosamente e stava per terra i quarti d'ora..
Un giocatore intelligentissimo e utile comunque, che il Milan deve tenere...per l'Europa, se ci andrà.
A parer mio il Milan deve avere il coraggio di togliere definitivamente qualche altro " monumento" dalla squadra e, se vuol rivincere un campionato, non deve pensare alla coppa in primis. In questi ultimi dieci anni si è dedicato all'Europa e l'ha fatto molto bene...nelle edizioni che ha vinto o era andata in finale, ha disputato però solo 3/4 partite all'altezza della sua fama più recente ( non parlo di quella di Rocco)...ma purtroppo per noi..quelle giuste!
Meglio vincerle che arrivare in finale!
Nei vari campionati ha sempre vivacchiato perchè nel torneo lungo...non aveva una grande rosa di cursori come invece ha quell'altra squadra di Milano.
Io ho sempre pensato che il campionato italiano deve essere riportato a 18 squadre, con meno partite così da salvaguardare un pò i giocatori..un pò come era una volta.
E' vero che i giocatori vengono pagati lautamente ma tra tv e giornali, interviste e tifosi, nazionale, campionati, trofei e coppe...penso che un pò di serenità familiare gli farebbe solo che bene.
Veltroni, Travaglio, la Ministra, il monnezzemolo e le varie tv di Stato, i giornalisti prezzolati e commentatori romani etc.etc. se si fossero comportati in maniera meno stupida in calciopoli sono convinto che molti voti che sono andati a destra sarebbero rimasti dove erano...
Conosco molti tifosi che avevano giurato di fargliela pagare...

mario bani