sabato 7 novembre 2009

E la farsa continua....





Alla prima testimonianza contro gli imputati di Calciopoli al processo di Napoli, riparte immediatamente la caccia alle streghe con i titoloni in prima pagina.
Chi in prima fila se non la Gazzetta dello Sport, sponsor ufficiale della nuova Juventus
(vedesi anche intervista a tutta pagina di Del Piero oggi.....)?
A pensar male, diceva Andreotti, si commette peccato ma si azzecca quasi sempre. Ahimè.
A questo link potrete ascoltare l'udienza di Manfredi e leggere l'intera trascrizione del suo intervento http://www.uccellinodidelpiero.com/2009/11/07/trascrizione-dichiarazione-di-manfredi-sul-colpo-di-tosse-di-pairetto/.
Intanto ripartono i proclami porta-sfiga "Non ci scappano" "L'Inter si prende così" "Credo allo scudetto" .....
Ma si pensi a vincere contro Capitan Conte a Bergamo questa sera perchè non sarà facile per niente.
Umiltà, sacrificio ed impegno silenzioso. Questa la Juve a cui ero abituato io fino a 3 anni fa.
Troppo importante la gara di stasera. Da non fallire assolutamente. Altro che proclami.
Ecco per tutti voi l'articolo scritto da Enrico Fracassi per Juvemania.it.
Lo dedico a tutti coloro che ancora pensano che Calciopoli sia stato un processo serio e che i media lo hanno seguito e raccontato in buona fede.....
PALLINE SCOLORITE E COLPI DI TOSSE....
Effettivamente è da un po’ che non leggevamo qualche altra stupidaggine riguardante Farsopoli Calciopoli, ed oggi da questo punto di vista è una giornata prolifica. Le ultime dichiarazioni rilasciate nel corso del processo di Napoli hanno dato la stura ai soliti rosiconi (non scriviamo di che colore, ma ve lo potete immaginare benissimo) per dipingere nuovi scenari apocalittici riguardanti il campionato 2004/2005, vinto dalla Juventus con pieno merito e revocato dai solerti giudici della Corte Federale.
La partita “incriminata” sarebbe Milan-Juventus dell’8 maggio 2005, vinta dai bianconeri per 1-0 con rete di Trezeguet al 28′ del primo tempo. Durante la gara, non ci furono contestazioni clamorose di nessun tipo e, francamente, non fu nemmeno una gran bella partita. Si segnalano solo il goal, una traversa di Del Piero ed un palo di Inzaghi. Lo stesso Milan, il giorno stesso della gara, la analizza così tramite il proprio sito ufficiale:
“Un gol episodico, in un primo tempo povero di emozioni da una parte e dall’altra, un gol di Trezeguet raccolto sulla strada della partita decide la supersfida di San Siro. Nel secondo tempo il Milan ci crede, si riversa, ci prova, ma non viene sostenuto dal guizzo giusto. Cose che sucedono e che vanno accettate, senza intaccare in nulla e per nulla la qualità della stagione della squadra di Ancelotti che è entrata nel mese di maggio da protagonista sia in campionato che in Champions League. Pressata dagli impegni di una stagione intensissima e gravata da una partita dopo l’altra, la formazione rossonera non è riuscita a trovare il ritmo nel primo tempo e ha pagato oltre misura il guizzo del centravanti francese della Juventus cui si sono aggiunte nella ripresa altre occasioni bianconere. Ma è stato il Milan, nella seconda parte, a guardare più spesso negli occhi il pareggio. Questa volta, soprattutto sul palo di Inzaghi, non è andata bene. Pazienza e grazie lo stesso…..”
Letto così, parrebbe quasi un giusto rendere merito ad una grande squadra – la Juventus, quella Juventus – che tritava scudetti da tempo e pareva a tratti quasi invincibile. Indicativo anche il commento – unanime – dei media dell’epoca, tipo quello di Repubblica, notoriamente non vicinissima ai bianconeri: “Ha vinto la Juventus ed è stato giusto. Non basta il rigoricchio invocato a un quarto d’ora dalla fine da Cafu per alimentare le recriminazioni del Milan. Perché il Milan, senza dubbio, ha perso per colpe tutte proprie: i bianconeri le hanno riconosciute subito e ribaltate a loro vantaggio“.
Eppure, secondo qualcuno, il tutto non andò per il verso giusto. Ovvero, per il verso che voleva la Malefica Triade composta da Moggi, Giraudo e Bettega. Stando ai racconti odierni di tale Manfredi Martino, all’epoca segretario della CAN (Commissione Arbitrale Nazionale) ed ascoltato come teste dai giudici del tribunale di Napoli, “nella scelta dell’arbitro di Milan-Juventus, decisiva per quel campionato qualcosa non andò per il verso giusto…le palline utilizzate per i sorteggi arbitrali erano vecchie, usurate e decolorate, soprattutto nella stagione 2004-2005″.
Per chi non lo ricorda, l’arbitro estratto dall’urna per dirigere quella partita fu Pierluigi Collina, un arbitro che storicamente nessuno mai potrebbe descrivere come “vicino ai colori bianconeri”.
In pratica, Martino asserisce che la Juventus avrebbe voluto pilotare in modo diverso l’abbinamento partita-arbitro, in modo tale da non avere proprio Collina come arbitro per quella gara.
Quasi comico l’ulteriore approfondimento fornito da Martino quando parla dei motivi per i quali, secondo lui, fu una scelta pilotata male: “Ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall’Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri”… Ricapitolando: Bergamo, vicino alla Juve, ebbe un sussulto quando il giornalista incaricato di estrarre la pallina con dentro il nome dell’arbitro (che poi si rivelerà Collina) non prese quella “giusta”.
Fatemi capire: qui si starebbe asserendo che il giornalista quindi era colluso con le manfrine ordite da Bergamo e Pairetto pro Juve; lo stesso, magari giunto ubriaco al sorteggio, non ha potuto estrarre la pallina giusta (che, ricordiamolo, erano scolorite, vecchie e usurate), andando a scegliere proprio la sfera con dentro il nome di Collina, arbitro anti-Juve per antonomasia; questo provoca il colpetto di tosse nervosa da parte di Bergamo (come a dire: hai sbagliato pallina, idiota: ributtala giù e prendi quella giusta!), situato ad almeno 5 metri dall’urna assassina, ma notoriamente dotato di una vista eccezionale, la quale gli permetteva di poter scorgere senza patemi la pallina giusta da estrarre tra tutte quelle presenti (che, ricordiamolo ancora una volta, per ammissione dello stesso Martino erano scolorite, vecchie e usurate).
Peccato che lo stesso Collina, poi, diresse la partita in maniera impeccabile (come spesso gli capitava) e, se proprio vogliamo scendere nei dettagli, le uniche e timide proteste furono da parte dei rossoneri sia per un fuorigioco inesistente su Shevchenko che per un rigore (o forse due) per il Milan: trattenuta di Zambrotta su Cafu lanciato a rete e deviazione con il braccio di Cannavaro che impedisce al tiro dello stesso Cafu di centrare lo specchio della porta.
Concludendo: o trattasi di cazzate allo stato solido quelle esternate da parte del signor Martino, oppure dobbiamo dare un ribaltone generale a Calciopoli ed inserire Collina tra gli indagati come “arbitro vicino alla Juventus”.
Peccato che un ragionamento del genere non viene fatto dai rosiconi di cui all’inizio, i quali hanno il coraggio di sbattere in prima pagina un bell’articoletto che ha come prologo “….Per chi ancora si ostina a richiedere gli scudetti revocati, arrivano ulteriori conferme del fatto che fino allo scoppio di Calciopoli qualcosa non andava nel modo giusto….”. Mi sfuggono, queste conferme: che sia l’ usura delle palline? O le farneticazioni smentite qui sopra con i fatti?
Tanto per chiosare, ecco le dichiarazioni odierne di Bergamo in una dichiarazione spontanea resa in aula durante l’udienza di Calciopoli in corso alla nona sezione penale – Collegio A – del tribunale di Napoli riguardo all’episodio delle palline: «Il designatore arbitrale Pier Luigi Pairetto era troppo lontano dal tavolo dei sorteggi per riuscire a vedere le palline che venivano pescate dal giornalista di turno. Mi preme chiarire con precisione - ha aggiunto Bergamo – come avveniva il sorteggio. In un’aula aperta al pubblico e davanti alle telecamere della tv ci sistemavamo a un tavolo lungo quattro-cinque metri. A un’estremità c’era Pairetto e davanti a sè aveva un’urna di vetro dove venivano poste le palline con all’interno i nomi degli arbitri. Al centro del tavolo sedeva un notaio incaricato dalla Figc, e c’ero io. All’altra estremità del tavolo c’era l’altra urna con all’interno le sfere relative alle partite da abbinare. Dalla sua posizione Pairetto non poteva vedere cosa ci fosse nell’altra urna. Inoltre noi non conoscevamo il nome del giornalista che sarebbe stato designato dall’Ussi se non pochi attimi prima del sorteggio».
In chiusura il link per scaricare la sesta puntata di Tutti pazzi per la Juve
http://www.megaupload.com/?d=C6D1RCI9.
E' stata una puntata molto interessante con l'intervento di molti ospiti, tra cui Luca Beatrice.
E' intervenuto inoltre un operatore di mercato annunciando che la Juventus è vicinissima a prendere a Giugno a parametro zero Clerc, terzino destro del Lione.
A quanto detto, il suo procuratore e Blanc sono grandi amici.....

4 commenti:

yannick75 ha detto...

"Umiltà, sacrificio ed impegno silenzioso"
PAROLE SANTISSIME

Lo dicevo commentando qualche editoriale passato...c'è stato il contributo di Ciro a inizio stagione per ridare alla squadra quella mentalità che caratterizzava la Juve di Lippi.
Alla squadra.
Se poi in società abbiamo degli idioti che seguono una politica diversa non possiamo farci nulla. Se abbiamo degli idioti che con i loro sproloqui hanno l'intenzione di recare danno alla squadra non possiamo farci nulla.

Un branco di idioti che si smascherano col tempo per quello che sono davvero. Per quello che solo noi Juventini di serie C avevamo sin dall'inizio sospettato. Basta guardare anche come parlano Cobolli e Gigli da quando non sono più presidenti: adesso vanno d'amore e d'accordo quando parlano di scudetti da restituire. In precedenza già Mr. Tinkerman aveva dato dimostrazione prestandosi a un pecorinesco gioco delle parti: lo scorso anno in silenzio a 90° nonostante gli scempi subiti (a dimostrazione della politica degli abusivi) e quest'anno a sbraitare contro gli arbitri per mezzo rigore.

Sul discorso colpi di tosse non mi viene proprio nulla da dire....l'unica mia sensazione è che davvero non esista più limite all'indecenza e all'idiozia. Siamo sempre più nell'assurdo.
Immagino che a breve dal processo di Napoli qualcuno accuserà Moggi del virus A.

Infine, solo per dovere di cronaca visto che NESSUNO ne ha fatto cenno:

http://i34.tinypic.com/2ywwmxl.jpg

Unknown ha detto...

Su www.uccellinodidelpiero.com il pdf con la trascrizione integrale.

Kyuubi ha detto...

Yannick, l'immagine nel link alla fine del tuo commento è presa per caso dalla partita con la Dinamo in Ucraina?... Se si, in effetti non hanno detto da nessuna parte che il secondo gol era da annullare... Solo grande Inter ecc ecc.. Non metto in dubbio che l'Inter non avrebbe meritato di perdere quella partita, ma poi non devono venire a dire, come hanno fatto e come fanno attualmente, che è la Juve che ruba..

yannick75 ha detto...

Kyuubi, l'immagine è il momento del tiro di Muntari nell'azione del 2-1. Milito è in fuorigioco.

Il gol andava annullato visto che poi Milito sulla prima respinta del portiere rimette la palla al centro.

Su di loro tutto tace. Perchè tutto gli è dovuto a prescindere.