venerdì 20 luglio 2007

L'Italia perde il "ciuccio"

Francesco Totti, il "Pupone", ha annunciato il suo addio alla nazionale italiana.



"Ho preso questa decisione di chiudere il capitolo nazionale per vari motivi fisici e non tecnici.
È stata un’idea che ho valutato dopo il mondiale per un anno intero e ho deciso di smettere per non creare nessun problema al gruppo, fuori dal gruppo e allo staff tecnico."

Rispetto pienamente la decisione di Francesco Totti anche se non la condivido minimamente.
Comunque, per il rendimento avuto in maglia azzurra in tutti questi anni non sarà assolutamente una grande perdita per la Nazionale.

Come gli è capitato assai spesso anche con la maglia della Roma, Totti ha dimostrato di non saper reggere la pressione degli avvenimenti importanti.

Per questo, quasi sicuramente, rimarrà per sempre un mezzo campione.

Il fenomeno del pallonetto contro il Brescia o della prodezza contro la Sampdoria; ma anche il giocatore che nei momenti decisivi non c'è mai o quasi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

accidenti, nazionale senza totti. in finale contro la francia il suo rigore era stato decisivo... ah, no, l'aveva segnato grosso. lui era stato sostituito molto prima della fine della partita. beh, però, in semifinale contro la germania aveva fatto un gran gol, o no? Ah, è vero, avevano segnato grosso e del piero. va beh, e allora che ce ne facciamo di totti? stia pure alla roma, sempre decisivo, come a manchester: magari se invece di usare il cucchiaio comincia a maneggiare la racchetta, la prox volta un set lo vince...

Anonimo ha detto...

Un rompiscatole in meno in attacco....

Amos ha detto...

sono assolutamente d'accordo con te...l'impatto lasciato sul calcio mondiale da totti è pari a zero...

Anonimo ha detto...

Anche io non condivido la scelta di Totti perchè la maglia della nazionale è il massimo in qualsiasi sport, però rispetto la sua decisione. Però non sarei così drastico nel dire che lui non è mai stato importante nella nazionale, agli Europei del 2000 fece un bel campionato, nel 2002 fu tutta la nazionale a fallire, nel 2004 lo si ricorda per lo sputo che fu una legerezza ma la provocazione fu fatta ad arte e rimase impunita (non come con Materazzi). Nel mondiale vinto ha dato anche lui un contributo olre al rigore altrimenti Lippi non lo avrebbe schierato

Anonimo ha detto...

d accordissimo anche io, la classe non si discute, ma secondo me ha dimostrato di aver poca personalità.
indububbiamente ha contribuito alla conquista del mondiale, ad esempio con quel lancio al 90' per grosso contro l australia, ma mi ha sinceramente deluso per come ha trattato la maglia azzurra dopo il mondiale.
credo che se fosse rimasto lippi non si sarebbe nemmeno azzardato a pensare di lasciare la squadra, invece con donadoni, che è "politicamente" più debole può permettersi di fare la primadonna.
nella roma è coccolato da tutti e la squadra è fatta su misura per lui, ma ad alti livelli ha dimostrato poca maturità, ha dimostrato di essere un ragazzo viziato che non digerisce la critica nemmeno quando è meritata.
dovrebbe prendere esempio da Del Piero, che per tantissimi motivi, con la nazionale non ha mai avuto belle esperienze nelle competizioni importanti, la critica lo ha massacrato dando a lui la colpa per la disfatta all europeo 2000, ma ha sempre tirato dritto e lavorato sodo per la sua squadra, ed ora oltre che essere amato dagli juventini è ammirato e stimato anche dagli avversari.