venerdì 6 luglio 2007

La volpe e l'uva..


Jean Michel Aulas, presidente del Lione, ha spiegato in modo polemico i motivi della cessione del centrocampista Tiago alla Juventus.

"Abbiamo lasciato partire Tiago perché era sempre infortunato: infatti nell'ultimo campionato ha giocato solo 21 partite - ha dichiarato il patron dell'OL in un'intervista a "L'Equipe" - Oltretutto, più giocava con la Nazionale portoghese e meno lo faceva con noi".

Per la precisione intanto, la scorsa stagione Tiago ha giocato 27 incontri di campionato più 8 partite di Champions. 35 presenze, senza contare inoltre le presenze in Coppa Nazionale.
Non poche quindi.
Negli anni precedenti, Tiago ha sempre giocato una media di 30 incontri a stagione.
Realizzando anche un buon gruzzoletto di goal.
E' sempre la vecchia storia della volpe e l'uva.
Il presidente del Lione avrebbe fatto miglior figura a dire il vero motivo per cui l'ha ceduto:

"Pecunia non olet"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La favola della volpe e l'uva è applicabile, a discrezione, con riferimento ad ogni situazione della vita.
Ho sentito ultimamente juventini parlare di Milito come di un giocatore "normale", mentre fino a 15 giorni veniva incensatio fino all'adorazione.
Forse la favola di Esopo è applicabile più a questo opinione diffusa tra gli ottimisti a prescindere, che a quello su Tiago....

Unknown ha detto...

carissimo anonimo hai pienamente ragione.
Coloro che ora dicono che Milito è un giocatore normale fanno parte della squadra degli inobiettivi.

Milito è un signor giocatore.
Certo però, non vale 25 milioni di euro...

Anonimo ha detto...

Carissimo Montero, il termine "inobiettivo" mi pare un neologismo ed in ogni caso non rende appieno l'idea.
Potremmo cambiarlo in..... "credulone" ?

In ogni caso, non sarebbe opportuno mantenere alta la nostra dignità di uomini e di juventini, piuttosto che farci fare il classico lavaggio del cervello da parte di media di potere ?
Grazie !
**Mi firmo ancora anonimo, ma non lo sono così tanto......
Alla prossima !