Ho chiesto ad Andrea Bonino, lo scorso anno telecronista "tifoso" di Mediaset, un resoconto sul ritiro 2009 della squadra bianconera a Pinzolo.
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Pinzolo 2009....io c'ero.
di Andrea Bonino
1) Andrea, che impressione ti ha fatto il nuovo allenatore Ciro Ferrara?
A me l'operato di Ferrara è piaciuto molto.
Per quello che ho vissuto e potuto vedere e sopratutto per le regole che sono tornate in voga con una certa rigidità.
Cose basilari e fondamentali (no telefonini, no i-pod, luci spente ad una certa ora e multe per tutti in caso di comportamenti non tollerati).
La cosa che più mi è piaciuta però è stata la sensazione del piacere dello stare tutti insieme. Come in una grande famiglia. Quella piacevole aria che fino a qualche anno fa si respirava.....
2) Hai notato grandi differenze rispetto alla gestione Ranieri?
La rigidità di Ranieri nel ritiro degli anni passati non la ricordo così esplicita però non me la sento di colpevolizzare un allenatore che in 2 anni ha portato la squadra al 2° posto con quei giocatori che aveva a disposizione. Poi è innegabile che qualcosa nello spogliatoio si è rotto e forse è stato giusto cambiare per non rovinare il bel lavoro fatto.
Ma bisogna comunque dare atto al tecnico romano che l'anno scorso ha dovuto operare con tantissimi infortuni e con scelte di mercato discutibili, alcune delle quali l'hanno visto anche protagonista in negativo.
Adesso però è giusto guardare avanti e sperare che Ferrara sarà il Guardiola juventino, ma anche lui è una scommessa.
D'altronde però soltanto chi scommette rischia davvero e a rischiare ci vuole coraggio come quello già dimostrato dalla nuova Juventus nell'investire tanto nel progetto stadio, che finalmente vedrà la luce nel 2011.
Unica soluzione di auto-finanziamento possibile per chi non può contare su milioni di petrol-dollari o di euro di un magnate alle spalle.
3) A proposito di infortuni.
Che differenze hai trovato nella preparazione della squadra?
Con Ferrara si è visto lavorare duramente la squadra.
In alcuni giorni, ripetute di 1200 metri per 4 0 5 volte ad allenamento. Poi partitella per sciogliere i muscoli e svagare la testa.
In altri, partitelle più lunghe con meno ripetute.
Tutto per fare fondo in attesa dei tempi peggiori, che in ogni campionato, inevitabilmente prima o poi arrivano.
Questo eviterà gli infortuni? Non lo sò ma l'impressione è che quando c'era Ranieri, sia a Pinzolo ma sopratutto a Vinovo durante l'evolversi della stagione, spesso gli allenamenti della squadra sembravano troppo "allegri.
Con Ciro si è lavorato, lavorato e ancora lavorato.
I giocatori quando avevano serate organizzate (cene di beneficenza per il Sant'Anna, eventi in piazza ecc..) si vedeva che erano stanchissimi e che non vedevano l'ora di andarsi ad appoggiare su un letto per riposare.
4) Che entusiasmo bianconero hai trovato nel ritiro di Pinzolo di quest'anno?
Guarda ho fatto tutti e 4 i ritiri di Pinzolo per intero.
Ma mai avevo percepito tanto entusiasmo come quest'anno.
Ogni giorno del ritiro, la tribuna adiacente al campo (2300 posti) era sempre piena!
Nei week end poi la gente affollava anche gli spazi laterali.
Ma anche il Summer Village era sempre strapieno. Lo Juventus Store ha avuto perennemente gente in fila per magliette, gadgets ed altro. Attese anche di un'ora.
Il palco allestito dal Dj Nanà(quello che ogni giorno a fine serata ospitava a turno i giocatori della prima squadra) era sempre affollato.
Allo stand con le coppe esposte c'era un via-vai pazzesco di gente di tutte le età ed ad ogni ora.
Il mercato di quest'anno ha aiutato tantissimo a riscoprire la voglia di sognare del tifoso juventino.
Sopratutto con Diego, le cui maglie già da metà ritiro erano introvabili.
Tantissimo entusiasmo per i 2 nuovi acquisti brasiliani ma anche per Amauri, Buffon, Camoranesi e Trezeguet ma il più acclamato dalla folla è rimasto sempre Alessandro Del Piero. Il capitano. La bandiera.
5) Parlavamo di neo-acquisti. Come è stato accolto invece Cannavaro?
Il capitano della Nazionale all'inizio ha avuto qualche problema, ma soltanto con una frangia del tifo.
Pensa che la maggior parte dei tifosi cercava in tutti i modi di coprire i fischi attraverso cori ed applausi di incoraggiamento.
Comunque una cosa te la posso dare per praticamente certa:
Cannavaro adesso ha "chiarito" anche con quella frangia di tifo ostile e d'ora in avanti, se onorerà da grande campione qual'è la maglia bianconera, per lui ci saranno solo applausi.
6) In conclusione vuoi riportare qualche aneddoto?
Perchè no. Uno piacevole ed uno meno.
Quello piacevole è che ho visto Jean Claude Blanc, Alessio Secco e Giovanni Cobolli Gigli molto più rilassati e felici che nei precedenti ritiri, probabilmente consci di aver fatto il massimo per rendere competitiva la Juventus.
L'episodio meno piacevole è quello invece riportato anche da tante altre persone:
nel giorno in cui la Juventus era impegnata a Nancy per l'amichevole, alcuni giocatori (gli ultimi arrivati) che erano rimasti in ritiro ad allenarsi, sono stati praticamente "obbligati" ad alcuni comportamenti (che preferisco non riportare) da parte di alcuni tifosi che hanno fatto invasione.
Tutto questo, ahimè, con la compiacenza dei responsabili della sicurezza.
Episodio spiacevole per chi come me ha avuto modo di vederlo, che ha dato l'idea dell'impotenza che una società di calcio ha nei confronti di determinate situazioni. Sudditanza che si accetta per quieto vivere....
Andrea, grazie del bel resoconto.
A presto Stefano.
1 commento:
Mi soffermo sul discorso preparazione infortuni, che mi sembra assai interessante.
Si imputa spesso alla preparazione "leggera" di Ranieri la causa del ripetersi degli infortuni della scorsa stagione. Ma le cose non mi tornano. Non mi interessa qui riaprire il discorso sul mister romano abbia sbagliato o meno, ma piuttosto provare a riflettere se il suo modo di pensare la preparazione sia stato inadeguato o se invece, come credo, sia stato molto innovativo, anche se sfortunato:
1) Non si può stabilire una relazione tra un tipo di preparazione e un certo numero di infortuni muscolari, se non si hanno dati statistici di lungo periodo. Il caso singolo può essere falsato da fattori non presi in considerazione. Inoltre, con la preparazione di Ranieri del primo anno (la stessa del secondo), gli infortuni muscolari erano di gran lunga calati rispetto alla precedente stagione di serie B. Quindi la relazione: "preparazionedi Ranieri = tanti infortuni" non regge.
2) La preparazione di Ranieri non era leggera, era diversa. Si basava sull'innalzamento della soglia dell'acido lattico, anziché sul rafforzamento muscolare. Un tipo di preparazione, cioè, che dava alla squadra maggiore velocità e una tenuta migliore sui 90 minuti (in due anni lo dimostrano i risultati dei secondi tempi); inoltre, proprio perché non andava ad aumentare le masse muscolari, avrebbe dovuto creare meno problemi muscolari.
Lo stesso Nedved alla fine della preparazione del 2007 si era dichiarato entusiasta di questo nuovo modo di allenarsi. Liquidarla come una preparazione campata in aria non sta né in cielo, né in terra.
3) Statisticamente (e in questo caso l'osservazione può godere di un lungo lasso di tempo) il tipo di preparazione basato sul rafforzamento muscolare in voga negli ultimi venti anni, ha fatto diminuire gli infortuni articolari (i muscoli sostengono i tendini), mentre ha fatto esponenzialmente aumentare gli infortuni muscolari.
Il rafforzamento, infatti, aumentando la massa, tende ad accorciare il muscolo, a metterlo più in tensione. Quando il muscolo si allunga troppo, l'organismo si difende facendo emergere la contrattura. Quando l'allungamento è così brusco da non permettere alla contrattura di agire, ecco che avviene lo stiramento.
4) Alla Juve dello scorso anno, la maggior parte degli stiramenti è sopraggiunta dopo che i giocatori avevano manifestato delle banali contratture. Mandati in campo troppo in fretta dallo staff medico (non smetterò mai di ripeterlo), si sono ritrovati a dover "sperimentare" fenomeni di allungamento muscolare, senza poter contare sulla naturale difesa della contrattura (che essendo ancora presente sul muscolo non aveva la capacità di riproporsi e di svolgere funzione difensiva).
5) Il calcio moderno, con il pressing e la tattica del fuorigioco portata agli estremi, ha creato squadre tatticamente molto corte, in cui gli scontri fisici sono molto più numerosi che in passato. Per questo si è progressivamente passati a una preparazione "muscolare".
Quello che mi chiedo è se sia davvero necessario portare questo giusto principio fino agli estremi, come viene fatto adesso, e se forse non sarebbe il caso di moderare questo concetto per portare maggiore velocità in un calcio sempre più imbalsamato.
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