lunedì 11 luglio 2011

Questo è parlar da Juve!

È stato il più acclamato dai tifosi in questi primi giorni di ritiro. Antonio Conte, alla sua prima stagione da tecnico juventino, fa anche il suo esordio in conferenza stampa dopo la presentazione ufficiale di qualche settimana fa. il tecnico bianconero ha risposto alle domande dei giornalisti sottolineando soprattutto l'aspetto mentale: «Voglio ricostruire lo spirito Juve»


Andrea Pirlo ti farà cambiare il sistema di gioco?
Il campione entra dentro un'idea di gioco. Questo è naturale, non ci sono problemi. Stiamo parlando di Pirlo che, oltre alla tecnica, possiede una grande professionalità. E' riduttivo parlare di lui soltanto nella collocazione tattica. Se guardo il Barcellona vedo che sette giocatori non sanno difendere: eppure vincono. Sono elementi propensi alla fase offensiva ecco perché è importante avere un'idea di gioco, un'organizzazione.


Come curi l'aspetto legato alla mentalità?Difficilmente parlo di me ai calciatori, se non per dire cose negative del sottoscritto ai tempi da giocatore. Tipo quando tiravo di punta (sorride ndr). E' inevitabile che chi è stato tanti anni alla Juve possa trasmettere la juventinità soltanto con il respiro.

Com'è stato l'impatto con la società?Sono molto sereno perché ho alle spalle una società che mi ha scelto conoscendo 'i pro e i contro'. C'è molta sintonia con Marotta e Paratici, così come il presidente Agnelli. C'è un'unità di intenti. Un grande allenatore lo fa una grande società e una grande squadra. Durante l'anno incontreremo sicuramente delle difficoltà ma so che la società sarà sempre dalla mia parte.

Ti dispiace non avere subito a disposizione i campioni di cui la Juve ha bisogno?E' inevitabile che ogni allenatore vorrebbe avere in ritiro il 95% della rosa. Bisogna tenere presente che è molto difficile partire con la squadra al completo. Quest'anno il mercato è bloccato, fermo. Ci si è messa anche la Coppa America a fermare le trattative. Noi stiamo cercando di costruire una squadra con gli effettivi che abbiamo. Per me sono i giocatori più forti al mondo ma è inevitabile pensare al mercato visto che è aperto fino al 31 agosto. Noi abbiamo le idee chiare.

Il lavoro sul campoDovevamo cominciare subito e fin dal primo giorno ho cercato di trasmettere la mia idea tattica e tecnica. Senza tralasciare lo spirito, fondamentale. Il modulo? Ognuno ha le proprie idee, l'importante è l'equilibrio.

Ti aspettavi questa accoglienza?
Sono pieno di gioia e soddisfazione. Gli applausi mi caricano ancora di più. Vedere tutta questa gente a Bardonecchia mi rende felice. E questo mi da' ancora più forza. Voglio ripagarli insieme alla squadra sul campo.

Buffon e Del Piero?Mi aspetto molto da loro. Ho bisogno del loro aiuto, in campo e fuori. Di questo però sono certo: sono campioni, persone abituate a vincere. Lo stesso da Pirlo: ha carisma e personalità. Tutti devono prendersi delle responsabilità

Ti hanno dato fastidio i fischi ad Amauri?
E' inevitabile dopo due anni così notare l'assenza di entusiasmo e la presenza di amarezza. Voglio però dire ai tifosi di non guardarci indietro, come avveniva nel passato con le vittorie. Oggi c'è amarezza ma guardiamo al presente. Gli juventini devono restare sereni perché faremo di tutto e daremo tutto per un futuro più roseo.

Quali sono gli obiettivi?
Quando ho firmato non l'ho fatto per obiettivi minimi. Non è nel mio carattere. Io voglio vincere: oggi 11 luglio non so se riusciremo a farlo. Ma daremo il massimo per ottenerlo. Noi dobbiamo esserci.

Cosa manca alla Juve per tornare a grandi livelli?
La cosa più importante alla quale stiamo lavorando è quella dello spirito, ritrovare quello che appartiene da sempre alla Juve. Dobbiamo avere grande voglia di combattere, di uscire dal campo con la maglia sudata. Dobbiamo sapere che siamo da Juve, la Juve. Su questo stiamo lavorando tanto insieme ad un gruppo che ha voglia di riscattare due annate non felici.

Che giocatore sceglieresti ora sul mercato?Del mercato preferisco non parlare con i giornalisti perché ne parlo quotidianamente con la società. Se parliamo con i giornali il costo dei nostri obiettivi poi triplica.



Questo si che è parlar da Juve. Spirito di sacrificio, niente obiettivi minimi ne proclami. Poche chiacchiere e tanti fatti.

1 commento:

maxcialtron ha detto...

Mi spiace ma vado controcorrente: Conte rimane per me un grande capitano ed è legato a tanti ricordi importanti. La storai della juventinità da trasmettere l'abbiamo già vista con Ferrara e non ha portato certo i risultati. I paragoni con Lippi lasciano il tempo che trovano. Non voglio indugiare nei confronti ma mi basta dire che allora c'era la Triade ed oggi abbiamo Marotta e Paratici. E comunque al di là del valore intrinseco dell'allenatore ad oggi manca ancora la squadra. Mancano i giocatori che fanno la differenza. Francamente la strategia di Marotta la capisco poco. Questo attendismo mi sembra che non porti risultati, trattiamo per piu di un mese Lichsteiner e ti aspetteresti di aver un prezzo favorevolissimo ed invece lo compri esattamente al prezzo di partenza e non riesci nemmeno ad inserire contropartite. Ma che senso ha avuto? Con Aguero la stessa cosa trattiamo, trattiamo, poi aspettiamo che inizi la coppa america giusto per far lievitare un po il prezzo, gonfiato di suo, del giocatore. Ed infatti la nostra offerta e rimandata la mittente. E vucinic ne abbiamo parlato talmente tanto che adesso la roma può fare il suo prezzo anche agli altri. Per non dire dei soldi spesi per martinez, pepe, e via dicendo. Insomma Ad oggi mi sembra che Marotta stia facendo male, non sta intervenendo dove serve e quando spende spende molto più di quanto dovrebbe. E' vero che c'è un mese e mezzo ma noi dobbiamo praticamente ricostruire una squadra mentre le milanesi devono puntellarla. Le premesse non sono positive