mercoledì 19 settembre 2007

Il dramma di Garritano

(http://www.ilquotidianocalabria.it/primapagina/calsport.pdf)
Salvatore Garritano è nel dramma.
Oggi cinquantaduenne, il campione d'Italia nel 1976 con il Torino (ma anche calciatore di Sampdoria, Bologna, Pistoiese e Ternana) è affetto da leucemia.
"Delle persone mi hanno detto che il mio male potrebbe essere dovuto a quello che ci iniettavano quando giocavamo - afferma in un'intervista concessa al "Quotidiano della Calabria" -. Nel corso della mia carriera io, come tutti i miei compagni, e questo accadeva in tutte le squadre, venivo sottoposto a punture. I medici dicevano che era Micoren, ma io in realtà cosa sapevo di cosa si trattava?".
"Posso dire che Francesco Graziani, insieme alla famiglia Gattuso, è l'unica persona che si è mossa. Ho giocato in tante squadre, ho conosciuto molte persone. Ma, nel momento del bisogno, tutti si sono dimenticati di me", aggiunge con amarezza l'ex calciatore, che è in difficoltà economiche.


Nel fare immensi auguri al povero Garritano, temo che sia inevitabile sottolineare ancora come il problema doping, farmaci, iniezioni, ecc in Italia si sia affrontato solo con un obiettivo: distruggere la Juve.
Il resto (Inter di Herrera, Fiorentina anni'70, Taccola, Signorini, Curi, Manfredonia, sindrome di Gehring, Javi Moreno, Georgatos...)non è mai interessato davvero a nessuno.
Peccato, un'occasione persa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh, certo che il doping quando c'era moreno ha funzionato proprio bene: in quel periodo il milan ha vinto proprio tanto... e soprattutto, quanto correvano (roque junior, poi, era proprio un gran fenomeno). però se lo dice AS...