venerdì 16 gennaio 2009

Kakà se ne và


Anche il Milan cede dinanzi alla potenza economica degli Arabi:
Kakà è ormai ad un passo dal Manchester City.
D'altronde un'offerta del genere è davvero irrinunciabile.
Queste somme pazze investite dai nuovi proprietari della seconda squadra di Manchester sconvolgeranno sicuramente gli equilibri dei team europei.
Cambiando argomento, al titolo di Tuttosport odierno replico ancora una volta così:
Diego, perchè no.
C'è Giovinco, la Juve gioca meglio con il 4-4-2 e il campione Brasiliano mi sembra molto dotato sotto il profilo tecnico ma assai meno su quello fisico e tattico.
Credo che le priorità di mercato della Juventus, in primis, restino sempre le stesse:
un grande difensore, un regista di centrocampo e l'erede di Nedved.
Per chiudere, vi lamentavate ieri che la Gazzetta dello Sport non aveva trattato l'argomento Moggi a "Porta a Porta"?
Ecco servito per voi l'editoriale al veleno dell'ex CT Arrigo Sacchi....
Ma non c'è malafede eh....No no...La Pravda Rosa è onesta. Come l'Inter.....

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Si vede che l'Arrigo non ha memoria di come fu costruito il "suo" Milan (1 scudetto e 2 CdC, grazie alla nebbia di Belgrado...ed il suo "cul de sac"): per il presidente dell'Atalanta fu organizzata una serata con lo staff del Drive In e fu preparato un assegno in bianco per convincerlo a cedere Donadoni (il quale, promesso a Boniperti, prese la strada di Milano).
Era l'86.
Vi immaginate cosa avrebbero scritto se una cosa del genere l'avesse organizzata Luciano Moggi?
Ma la pravda rosa la conosciamo, così come Cannavò che malcelando la speranza di condanne esemplari al processo di Napoli, scrive che tra poco si terrà "un processo basato sui fatti", come se quello di Roma si fosse basato sulle barzellette; omette di ricordare che i due gradi di giudizio sportivo (le cui sentenze ricorda e cita ad esempio) si sono basati sull'annullamento di ogni possibilità difensiva.
MA LA COSA PIU' IMPORTANTE, in mezzo a tanti bugiardi, è questa (e la riprendo da un articolo apparso su juworld.net, a firma di MaxLD):
"L’articolo 39 del codice di giustizia sportiva ai primi due commi dice che:
1. Tutte le decisioni adottate dagli Organi della giustizia sportiva, inappellabili o divenute irrevocabili, possono essere impugnate per revocazione innanzi alla Corte di giustizia federale, entro trenta giorni dalla scoperta del fatto o dal rinvenimento dei documenti:
a) se sono l’effetto del dolo di una delle parti in danno all’altra;
b) se si è giudicato in base a prove riconosciute false dopo la decisione;
c) se, a causa di forza maggiore o per fatto altrui, la parte non ha potuto presentare nel precedente
procedimento documenti influenti ai fini del decidere;
d) se è stato omesso l’esame di un fatto decisivo che non si è potuto conoscere nel precedente procedimento, oppure sono sopravvenuti, dopo che la decisione è divenuta inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia;
e) se nel precedente procedimento è stato commesso dall’organo giudicante un errore di fatto risultante dagli atti e documenti della causa.
2. La Corte di giustizia federale può disporre la revisione nei confronti di decisioni irrevocabili se, dopo la decisione di condanna, sopravvengono o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il sanzionato doveva essere prosciolto oppure in caso di inconciliabilità dei fatti posti a fondamento della decisione con quelli di altra decisione irrevocabile, od in caso di acclarata falsità in atti o in giudizio."
Non occorre Perry Mason per capire che si tratti di un articolo "rilevante", per le sentenze di Calciopoli.
E' questo che noi juventini, che sentiamo nostri il 28° e il 29°, dobbiamo ricordare ai quattro venti.
E non mollare mai, come Gigi Buffon!
Filippo Lazzeroni

Anonimo ha detto...

Il prelato di Fusignano nemmeno voglio saperlo cosa ha scritto. Le sue rosicanti deudzioni ogni volta che parla di Juve mi danno il voltastomaco.

Sugli scudetti 28 e 29, come ha lasciato ben capire Paco D'Onofrio a Porta a Porta, tutto dipenderà dalla proprietà.
Ergo, deve cambiare la proprietà.

Yannick75

Anonimo ha detto...

la vicenda di kakà mi ricorda molto quella di zidane: un campione sacrificato, ma con i soldi della cessione la juve costruì quella squadra che tante soddisfazioni ci ha dato e che solo gli sfortunati rigori di manchester hanno privato di una champions league. cioè..dai..con 150 milioni di euro il milan ci rifonda tutta la squadra, altro che shevchenko e favalli!!
capitolo sacchi: ma voi volete dar retta ad uno che ha vinto la coppa dei campioni solo perché non c'erano le squadre inglesi e che ai mondiali del 94 ha fatto uscire baggio contro la norvegia? e che (dimenticavo) si è dimesso dalla guida tecnica del parma perché era "stressato"???
ma mi faccia il piacere, mi faccia..

Giulio Gori ha detto...

Ma Tuttosport di cosa parla? Hanno idea in redazione di cosa sia il calcio?
La Juve a Catania ha giocato col classico 4-4-2 col centrocampo in linea. Io non ho neppure visto la partita, ma m'è bastato vedere la sintesi per capire che Giovinco partiva dalla posizione di esterno sinistro...

Anonimo ha detto...

COBOLLI XSA UN ALTRA OCCASIONE PER STARE ZITTO !

... E se il Manchester City offrisse 120 milioni per Buffon o Del Piero? "Noi non abbiamo mai avuto nessuna offerta per Buffon. Del Piero è la stella, è la colonna portante della Juve e non sarebbe interessato a lasciare Torino. Non lo venderemmo per 120 milioni. Certo queste cifre, nel momento in cui il mondo e l'economia debbono ridimensionarsi, sono fuori logica".

Marco

Anonimo ha detto...

Mi tirerò addosso forse l'ira di molti ma penso che non c'è stato mai giocatore( a parte Maradona e basta) determinante e decisivo per una squadra. Io personalmente non credo che kaka valga tutti quei soldi. A me personalmente non piace. Ha classe ma non esprime un gioco suo, personale e diverso da altri,insomma che si distingua per uno stile suo particolare...( se lo marcava Furino non avrebbe nemmeno passato metà campo!!!)
Come a parer mio se facessero una grande offerta per Buffon, seppur lui spesso determinante, considerando i buoni portieri che ci sono in giro, varrebbe la pena venderlo. Se poi questi soldi li gestisce la nuova dirigenza Juve...bè questo è un altro discorso.

Su arrigo sacchi meglio glissare e non perderci tempo!

mario bani

Anonimo ha detto...

Io invece non glisso sul signor etica Sacchi, visto che quel buon uomo ha riconosciuto come legittima una figlia solo dopo una sentenza di un tribunale, e allora vorrei tanto porre una domanda al signor Sacchi, che chissà perchè il suo cognome non evoca mai in me il ricordo della serie tv i ragazzi della terza c ma evoca il ricordo di prodotti organici, è meno etico non riconoscere una figlia o telefonare a Bergamo?

marco99 ha detto...

Sulla gazzetta degli onesti c'è poco da dire ormai.. non compratela e non leggetela.
per quanto riguardo Diego rimango dell'idea che ci farebbe comodo, ovviamente ci servirebbero anche due grandi difensori.
In ogni caso quoto Yannick per la millesima volta, per riavere indietro lo scudetto numero 28 e numero 29 deve per forza cambiare la propietà

Anonimo ha detto...

Caro Mario Bani, io invece penso che Kaka per il Milan sia fondamentale. Basta guardare i tabellini: quest'anno il Milan ha perso solo e sempre nelle partite senza Kaka. E l'ultima Champions ce l'ha fatta vincere lui...
Poi sono d'accordo sul valore spropositato, così come lo era anche quello di Zidane quando andò al Real.
E a proposito della cessione di Zidane, a Mamo dico invece che la situazione della Juve di allora è diversa da questa del Milan attuale: intanto Zidane aveva 30 anni, quindi era in fase discendente; Kaka invece è ancora giovane. Poi la Juve di allora aveva già un blocco di squadra forte: con i soldi di Zidane (e con quelli di Inzaghi) gli acquisti che fece furono: Buffon, Thuram, Nedved e Di Vaio (perché nel frattempo si era infortunato Trezeguet). Per il resto la squadra era completa in tutti i reparti, per cui non fu affatto una rifondazione. Il Milan invece ha un intero reparto da rifondare (la difesa), uno da rinvigorire con qualche innesto fresco (il centrocampo) e l'attacco che tutto sommato tiene bene, visto che o sui calci piazzati o appena gli viene concesso un minimo spazio dagli avversari i gol li fa: però grazie alla presenza di Kaka. Senza di lui il reparto di attacco del Milan perderebbe almeno il 50% di potenziale. Tenendo Kaka, al Milan sarebbe sufficiente (visto che già ha preso Thiago Silva grazie ai soldi portati in dote da Beckam) un investimento di circa altri 30 milioni per sistemare difesa e centrocampo (soldi che verrebbero poi ammortizzati dalle entrate della Champions e da alcune cessioni -tipo i 15 milioni per Gourcouff-). Vendendo Kaka, oltre a investire per quei due reparti gli stessi soldi, dovrebbe poi pensare anche all'attacco per trovare un giocatore in grado di rimpiazzare il brasiliano: e la cosa non è affatto semplice, e nemmeno a buon mercato. Kaka è determinante eccome: è il classico giocatore a cui bastano un paio di lampi per risolvere una partita. Per non parlare poi dell'immagine-simbolo del giocatore.

unmilanista

Anonimo ha detto...

x yannick:ergo dovra' cambiare la propieta', concordo,ma ''campa cavallo'',per il milanista: hai idea di quanto costerebbe mantenere kaka' ??????con 150 milioni,inoltre,non solo pareggia buona parte del bilancio,ma acquista 2-3 elementi e ridiventa molto competitivo,per il resto tutto ha un prezzo,,d altronde lo stesso berlusca quando rifondo'il milan fu quello che fece lievitare il costo dei giocatori(il caso donadoni scippato alla JUVE,insegna)...quoto in toto mario bani,forza JUVE by nick