Con la squadra bianconera in caduta libera ma ancora virtualmente in lotta per il quarto posto, obiettivo minimo stagionale dichiarato, il futuro juventino è ormai proiettato alla rifondazione che dovrà necessariamente avvenire a partire da Giugno. I nomi di Rafael Benitez e Giuseppe Marotta sono i più gettonati per ricostruire un ambiente devastato dagli effetti della gestione fallimentare di Blanc.
L'intesa con l'allenatore del Liverpool sembra sempre più vicina: c'è da definire la buonuscita con la società inglese, con cui il tecnico madrileno è legato da un contratto fino al 2014.
Per quanto riguarda invece Beppe Marotta, in settimana il presidente blucerchiato Garrone ha dato il via libera per il suo trasferimento alla Juve.
Sono Marotta e Benitez quindi la coppia scelta dalla proprietà per rifondare la Juventus. Bisogna cercare di capire però che fine faranno Blanc, Secco, Castagnini e Bettega a rischio taglio o ridimensionamento dei ruoli.
Ma la rivoluzione Juve che partirà dalla dirigenza dovrà necessariamente passare anche per il parco giocatori. Ad oggi sono non più di 6-7 giocatori gli unici certi di rimanere a tutti i costi nella prossima stagione.
Come ogni anno poi questo è il momento del tormentone Del Piero. Non basta che il capitano, la bandiera della Juventus, sul campo poi è sempre uno dei migliori. No nonostante ciò, ad ogni sessione estiva di mercato se ne mette in dubbio la conferma o se ne condiziona la permanenza al benestare dell'allenatore, quasi a farlo sembrare un problema. Ce ne fossero di problemi così… Nella Juve del futuro ci sarà ancora posto per Del Piero.
Primo obiettivo della Juventus nella prossima stagione dovrà esser necessariamente quello di mettere fine alla vergognosa sequenza di infortuni, causa principale del fallimento sportivo. In 2 anni si sono superati abbondantemente i 100 casi. Pazzesco.
E ancora più pazzesco è che a pagare in questi anni sono stati solamente gli allenatori, i meno colpevoli. Prima Deschamps, poi Ranieri e quest'anno Ferrara.
Oggi Deschamps è primo in Francia e sta trascinando allo scudetto il Marsiglia dopo un lunghissimo digiuno. E che dire di quello che sta facendo Ranieri a Roma? Un autentico miracolo sportivo. A questo punto, anche solo per scaramanzia, è lecito domandarsi se per Ciro Ferrara si scatenerà un'asta nella prossima stagione, perché se anche il tecnico napoletano dovesse far bene altrove…..
E' bene ricordare quindi che se la Juventus ha fallito è colpa esclusiva della gestione fallimentare della società e dell'inadeguatezza di coloro che ne occupano i ruoli più importanti.
Ho espresso questi concetti anche domenica scorsa a Controcampo, nella mia prima esibizione da opinionista a livello nazionale. Certo, non è stata una puntata tranquilla per poter discutere di calcio giocato, perché soprattutto gli strascichi di Calciopoli 2 hanno confermato che se non si farà chiarezza totale su quanto successo nel 2006 e sulle nuove intercettazioni che stanno provenendo dal processo di Napoli, soprattutto tra Inter e Juventus non si potrà più tornare a parlare di campo. E allora lancio una provocazione: se davvero l'Inter, Moratti e tutto l'ambiente neroazzurro è certo della propria onestà e va fiero dello scudetto di "cartone" del 2006 che rinuncino alla prescrizione nel processo sportivo e si facciano giudicare serenamente.
Un altro caso discusso domenica sera in tv e su cui voglio ritornare è il gesto di fine derby di Totti, dai più censurato e strumentalizzato come esempio negativo. Secondo me si è voluto a tutti i costi esagerare per cercare la notizia. Ero in studio con Paolo Di Canio e chi più di lui poteva esprimere un parere su un Roma-Lazio? Di Canio ha giustificato il gesto di Totti, che nasce dal carattere guascone tipico capitolino.
Da romano condivido appieno questo giudizio ed infatti alla mia considerazione rivolta a Di Canio "Paolo, avessi vinto tu un derby così importante altro che pollice verso!" l'ex bandiera biancoceleste mi ha sorriso annuendo con il capo.
L'intesa con l'allenatore del Liverpool sembra sempre più vicina: c'è da definire la buonuscita con la società inglese, con cui il tecnico madrileno è legato da un contratto fino al 2014.
Per quanto riguarda invece Beppe Marotta, in settimana il presidente blucerchiato Garrone ha dato il via libera per il suo trasferimento alla Juve.
Sono Marotta e Benitez quindi la coppia scelta dalla proprietà per rifondare la Juventus. Bisogna cercare di capire però che fine faranno Blanc, Secco, Castagnini e Bettega a rischio taglio o ridimensionamento dei ruoli.
Ma la rivoluzione Juve che partirà dalla dirigenza dovrà necessariamente passare anche per il parco giocatori. Ad oggi sono non più di 6-7 giocatori gli unici certi di rimanere a tutti i costi nella prossima stagione.
Come ogni anno poi questo è il momento del tormentone Del Piero. Non basta che il capitano, la bandiera della Juventus, sul campo poi è sempre uno dei migliori. No nonostante ciò, ad ogni sessione estiva di mercato se ne mette in dubbio la conferma o se ne condiziona la permanenza al benestare dell'allenatore, quasi a farlo sembrare un problema. Ce ne fossero di problemi così… Nella Juve del futuro ci sarà ancora posto per Del Piero.
Primo obiettivo della Juventus nella prossima stagione dovrà esser necessariamente quello di mettere fine alla vergognosa sequenza di infortuni, causa principale del fallimento sportivo. In 2 anni si sono superati abbondantemente i 100 casi. Pazzesco.
E ancora più pazzesco è che a pagare in questi anni sono stati solamente gli allenatori, i meno colpevoli. Prima Deschamps, poi Ranieri e quest'anno Ferrara.
Oggi Deschamps è primo in Francia e sta trascinando allo scudetto il Marsiglia dopo un lunghissimo digiuno. E che dire di quello che sta facendo Ranieri a Roma? Un autentico miracolo sportivo. A questo punto, anche solo per scaramanzia, è lecito domandarsi se per Ciro Ferrara si scatenerà un'asta nella prossima stagione, perché se anche il tecnico napoletano dovesse far bene altrove…..
E' bene ricordare quindi che se la Juventus ha fallito è colpa esclusiva della gestione fallimentare della società e dell'inadeguatezza di coloro che ne occupano i ruoli più importanti.
Ho espresso questi concetti anche domenica scorsa a Controcampo, nella mia prima esibizione da opinionista a livello nazionale. Certo, non è stata una puntata tranquilla per poter discutere di calcio giocato, perché soprattutto gli strascichi di Calciopoli 2 hanno confermato che se non si farà chiarezza totale su quanto successo nel 2006 e sulle nuove intercettazioni che stanno provenendo dal processo di Napoli, soprattutto tra Inter e Juventus non si potrà più tornare a parlare di campo. E allora lancio una provocazione: se davvero l'Inter, Moratti e tutto l'ambiente neroazzurro è certo della propria onestà e va fiero dello scudetto di "cartone" del 2006 che rinuncino alla prescrizione nel processo sportivo e si facciano giudicare serenamente.
Un altro caso discusso domenica sera in tv e su cui voglio ritornare è il gesto di fine derby di Totti, dai più censurato e strumentalizzato come esempio negativo. Secondo me si è voluto a tutti i costi esagerare per cercare la notizia. Ero in studio con Paolo Di Canio e chi più di lui poteva esprimere un parere su un Roma-Lazio? Di Canio ha giustificato il gesto di Totti, che nasce dal carattere guascone tipico capitolino.
Da romano condivido appieno questo giudizio ed infatti alla mia considerazione rivolta a Di Canio "Paolo, avessi vinto tu un derby così importante altro che pollice verso!" l'ex bandiera biancoceleste mi ha sorriso annuendo con il capo.
2 commenti:
La coppa dalle grandi orecchie è già in via Durini. Quando si riesce a rubare in questo modo sfacciato e plateale in una semifinale contro il Barça, dopo aver già rapinato il Chelsea negli ottavi, non c'è scampo. Ai piani alti dell'Uefa è già tutto deciso. E non è solo una questione di legge dei grandi numeri da sfatare in qualunque modo (gli ex onesti non vincono una champions più o meno dall'età della pietra...e anche quelle...coppe truccate e dopate). No: è una questione politica. E di soldi, ovvio. E' tornata l'era dei faccendieri corruttori e degli arbitri corrotti, l'era delle coppe assegnate negli uffici di Ginevra e Nyon, piuttosto che sul campo. L'era dei maneggioni che decidono dietro le quinte. Allora si chiamavano "serpentine" Allodi, al servizio di moratti padre. Ora si chiamano Walter Gagg. Chi è costui? Riporto un suo breve profilo tratto da un articolo del Guerin Sportivo: "Anche gli onesti fanno lobbyng". Un ambasciatore al servizio di Moratti. Walter Gagg, intimo amico di Blatter, già capo della commissione stadi della Fifa, si occuperà all’Inter dei rapporti internazionali. Obiettivo: pesare di più anche in Champions. Amico di Facchetti, era il delegato con cui se la prese Trapattoni nel Mondiale nippo-coreano. Venendone anche deriso. In definitiva, quello che ci fece fuori dal mondiale tramite l'arbitro Moreno. Altro che Moggi! Sul soggetto in questione esiste una gustosa intercettazione tra Facchetti e l'arbitro De Santis... Direi che i buoni servigi di questo "signore", braccio destro di Blatter e potente uomo FIFA si stiano vedendo eccome. Una tipica storia da sedicenti "onesti".
Stefano, la tua provocazione agli onesti a prescindere è più che lecita. Se non sbaglio anche i legali di Moggi qualche tempo fa hanno proposto la stessa cosa.
Non vorrei sembrare polemico e privo di garbo, però mi auguro che il successo mediatico che ti stai meritando non "ubriachi" il tuo buon senso e l'onestà intellettuale che ti ha sempre contraddistinto: hai dimenticato quello che dicevi di Ranieri un anno fa e che ho sempre condiviso in pieno?
Perchè questo revisionismo?
Ma quale miracolo sportivo? In tutta la sua carriera da allenatore Mr. Tinkerman l'unica cosa che ha azzeccato è la sostituzione di Totti e De Rossi nel derby.
A parte il fatto che rispetto alla Roma di Spalletti oggi c'è l'attaccante di peso che è sempre mancato, la differenza sai dove sta? Nei Collina Boys!
Quest'anno gli errori pro-Inter sono stati nella "norma" a partire da febbraio in poi (fino a febbraio la piega era la stessa degli scorsi campionati) ed è in quel momento che la Roma ha preso il largo. Se fosse stato così anche negli anni passati probabilmente la Roma avrebbe vinto ben più di un campionato, essendo d'altronde la squadra più solida del campionato italiano post-Farsopoli.
Viceversa, se anche questo campionato avesse preso la piega degli scorsi anche da febbraio in poi, adesso staremmo parlando della stessa Roma di sempre.
...E NON E' ANCORA FINITA! Io scommetto che prima della fine faranno lo scherzetto ai giallorossi e dopo l'ennesimo cartone neroblù assisteremo ai complimenti di Tinkermann agli avversari con un "pazienza" come epilogo al suo più che dignitoso campionato.
Riguardo alla Champions, quanto riportato da Kurowsky è noto da tempo (lo dico da quando l'Inter passò il turno col gol in fuorigioco a Kiev!) ma i media italiani si sà...obbediscono al sistema e fanno finta di nulla.
Se Ovrebo sbaglia proclamano il lutto nazionale mentre se il compagno d'infanzia di Mourinho nega 2 rigori al Barcellona concede un gol in fuorigioco all'Inter, ammonisce Puyol già diffidato per un veniale fallo...allora si parla di impresa storica dei nerazzurri!
Walter Gagg: Trillo nel suo blog già ne parlava più di un anno fà. E c'aveva visto bene: Herr Brindellonen servirà a rinfoltire la misera bacheca europea della seconda squadra di Milano.
Riguardo alla fondazione Juve: Castagnini? Ma che facciamo...parliamo dei bruscolini?
ABUSIVI USURPATORI FUORI DAI COGLIONI!
LORO E IL LORO PROGETTO DI ASSERVIMENTO AL MARCIO PADRONE MILANESE VANNO ELIMINATI.
ALTRIMENTI RIMARREMO SEPPELLITI AL 2006!
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