domenica 16 maggio 2010

Fine di un'epoca


Assistere ad un Milan-Juventus senza più nessuna importanza per i vertici della classifica fa sicuramente nostalgia ai tanti tifosi delle due squadre che per anni hanno ammirato duelli epici in Italia e in Europa.
Oggi le due compagini sono stanche, logore, quasi completamente da rifondare. Sopratutto la Juventus incappata nella stagione peggiore della sua storia, conclusa in maniera vergognosa anche con l'umiliante 3a0 di San Siro.
Lo strapotere dell'Inter è destinato a durare inesorabilmente ancora per molti anni. Con o senza Mourinho.
Partiamo proprio dalla squadra bianconera. Dopo questa stagione imbarazzante su tutti i punti di vista da chi ripartire nella prossima stagione?
Buffon e Manninger sono una coppia che garantisce competività tra i pali. Da riconfermare, sempre se hanno voglia di rimanere.
In difesa blindati Chiellini e Caceres, da discutere sono solo le permanenze eventuali di De Ceglie e Legrottaglie, ma solo come possibili rincalzi. Via Grosso, Cannavaro, Zebina e Grygera. Reparto praticamente da rifondare in toto o quasi.
A centrocampo un'altra chanche per Felipe Melo, blindato Marchisio, fiducia in Sissoko, da riscattare Candreva. Resta da stabilire cosa ne sarà di Diego. Molto, praticamente tutto, dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore bianconero della prossima stagione e con quale schema schiererà la formazione in campo. Via Camoranesi e Salihamidzic per raggiunti limiti di età, via Poulsen per un rapporto ingaggio-rendimento non da Juve. Servono assolutamente giocatori di fascia capaci di saltare l'uomo e fornire cross e assist per le punte.
In attacco fiducia ancora in Del Piero, Iaquinta e anche Giovinco, che può sempre esser un'ottima alternativa. Da valutare attentamente le posizioni di Amauri e Trezeguet. L'italo-brasiliano va venduto solo nel mezzo di una favorevole operazione di mercato altrimenti si può anche riconfermare. La posizione dell'attaccante franco-argentino, come già per Diego, va valutata invece in base al gioco che verrà applicato nella prossima stagione. Se arriva un allenatore che gioca sugli esterni con cross al centro a ripetizione perché mai privarsi di un bomber spietato anche se ormai statico come Trezeguet? In caso contrario serve un centravanti di spessore internazionale a tutti i costi.
La nuova Juventus post-Calciopoli in questi 4 anni ha dimostrato a tutti come non si deve gestire una società di calcio. Va presa ad esempio, ma in negativo.
Giocatori svenduti come Miccoli, Balzaretti, Molinaro, Cassani, Palladino, Criscito, Blasi, Zalayeta, Nocerino, Marchionni. Sicuramente non campioni ma gente che non avrebbe sicuramente sfigurato nell'attuale organico e soprattutto che non è inferiore agli acquisti iper-pagati da Blanc & C. sul mercato. Si pensi ad Andrade, Boumsong, Tiago, Almiron, Poulsen, Grosso, tanto per fare qualche nome. Non conta i soldi che si investono, ma come vengono investiti e bisogna anche avere il coraggio di puntare sui giovani.
Da questo punto di vista non sta certo meglio il Milan, anche se l'anno prossimo a differenza della Juventus disputerà ancora la Champions.
In porta dovrebbe puntare ancora una volta su Abbiati. In difesa con Thiago Silva, Abate, Bonera e Antonini da confermare c'è la permanenza di Nesta da valutare in base alle sue condizioni fisiche. Il resto è quasi tutto da rottamare. Zambrotta, Jankulovski, Oddo, Favalli e Kaladze sono ormai giocatori logori, stanchi o a fine carriera.
A centrocampo c'è veramente poco da cui ripartire. Gente come Ambrosini, Gattuso e Seedorf non garantiscono più integrità fisica e rendimento costante. Flamini e Pirlo sono da confermare, ma poi? Settore completamente da ringiovanire.
In attacco Borriello e Pato da blindare a tutti i costi, Inzaghi da pensionare. Ronaldinho da confermare e Huntelaar o da rispedire al mittente o da trattenere ma al massimo come riserva.
L'impressione è che indipendentemente da chi sarà il nuovo allenatore di Juventus e Milan nella prossima stagione il loro futuro dipenderà soprattutto dal mercato che le due formazioni effettueranno e dal coraggio che dimostreranno nell'abbassare la media età della rosa con giovani che possano consentire loro di tornare competitivi al più presto nel giro di pochi anni.
E l'Inter se la ride.....

15 commenti:

Karl ha detto...

Ripartiamo da Del Piero???
Altra chance per Giovinco??
...E magari ci teniamo pure David e Camo...
POVERO ALLENATORE, sai quanti "giacchini sbattuti per terra" dovrà raccogliere Del Neri o chi per esso la prossima stagione???
Ragazzi, se le premesse sono queste prepariamoci ad un altro anno sabbatico.
E poi vogliamo mollare Poulsen?
Daccordo sull'ingaggio, è sicuramente troppo alto, ma lui in campo è sempre tra i meno peggio.
Bisogna ripartire da un gruppo di giocatori (possibilmente italiani) che abbiano voglia di mettersi in mostra, di correre, di sacrificarsi, non di primedonne alla continua ricerca del "ritocchino" (l'atteggiamento di Camo durante l'anno è stato veramente IRRITANTE).
Data per scontata la partenza di Gigi, partirei dal Chiello e Caceres dietro, Marchisio e Melo in mezzo (sono indeciso su Momo), Vincenzone e Amauri davanti (mica si sarà imbrocchito improvvisamente...).
Per la panca Legrottaglie, De Ceglie, Giovinco (...se accetterà...), il buon Manninger, e poi ci sono dei primavera veramente interessanti (Marrone, Rossi, Esposito, Immobile) che non possiamo permetterci di lasciar marcire in provincia.
Quindi urgeza assoluta sulle fasce e in porta dove bisognerà concentrare maggiormente gli sforzi di mercato.
Ah, dimenticavo, per i "bombaroli" di ieri sera a S. Siro vale ciò che ho già detto in un post precedente...

FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS

Anonimo ha detto...

Caro Karl ti riquoto nuovamente, con tutto il rispetto ma non si può ripartire da Del Piero e nemmeno da Giovinco. Non parliamo poi dei soliti idioti che tirano i petardi, che sia colpa di Castagnini e di Blanc?

Anonimo ha detto...

Tornando ad un post precedente riguardo ai bombaroli e petardi vari, si diceva che il problema è a monte, vero verissimo infatti esiste un rapporto malato direi quasi di ricatto tra ultras e società, (il non acquisto di stankovic mi sembra essere un buon esempio).
Una annotazione prima ho detto che quotavo in toto Karl, devo smentirmi, io Trezeguet lo terrei anche a chi dice che è statico e fermo lui è come Blanc uno e trino infatti Roi David a seconda delle situazioni si fa chiamare Iaquinta Vincenzo oppure Del Piero Alessandro praticamente al pub o in disco ricopre tutti i ruoli d'attacco in campo invece ricopre la panca..........

marco ha detto...

la JUVE e' morta,,evviva la JUVE,ennesima figuraccia al meazza.........e i soliti stronzi con le loro bombe carta o che so altro,,merde,solo merde,,fuori tema mi hanno riferito di un ex fascista d'antan tale ignazio larussa che in un dibattito televisivo ha affermato:non accetto lezioni di morale da uno juventino,,beh io non accettero' neanche le sue scuse e comunque per quanto mi riguarda qualche centinaio di voti li ha persi,,,,,forza JUVE e alla prossima

Karl ha detto...

Il sig. La Russa non prende lezioni di morale da uno Juventino??
E allora le dovremo prendere noi da un POLITICO?

FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS (ah, ma è già finita...)

marco ha detto...

ottimo karl,non ci resta che ridere,ciao e forza JUVE

yannick75 ha detto...

Lasciando perdere la coda di paglia di chi rimugina su discorsi chiaramente espressi e per i quali evidentemente non si accetta la citata chiarezza in quanto logorante per i propri banali principi, preferisco parlare della nostra Juve e non di quella degli abusivi il cui lavoro viene vergognosamente revisionato dando la colpa a 4 scimmie in curva.
Ci mancava solo la scusante del serbo mercenario.
La metafora del dito e della luna qui calza a pennello.

La Juve deve ripartire da 4 calciatori di fascia di assoluto livello. E' su di loro che va concentrata la campagna acquisti. Poi il parco giovani.
Del Neri non mi piace, anche se è comunque meglio di Benitez se si mettono sul piatto della bilancia gli sforzi economici da sostenere. Nel caso Benitez come si direbbe, è più la spesa che l'impresa. Senza voler nulla togliere al valore dello spagnolo.

Come ho accennato e come ha anche detto Karl prima di me, la Juve ha un parco giovani più che interessante. Probabilmente il migliore in assoluto in Italia. Ma non solo ora, da sempre...grazie al lavoro della Triade reso poi vano da quegli abusivi che di anno in anno hanno bruciato giovani validissimi uno dopo l'altro...ma di certo si sono fatti condizionare anche in questo dalle bombe carta.

L'allenatore migliore in assoluto con i giovani è indiscutibilmente uno: Arsene Wenger.
E forse sarebbe anche il nome giusto per trattenere Buffon.

IoJuventino ha detto...

Proviamo ad andare con ordine, perché molte cose le condivido, ma molte no. Comincio con la prima e secondo me più importante!

Del Piero non si discute, né si giudica: si ama e si deve ringraziare il Capitano per aver deciso di scegliere la vita bianconera! Ma anche per lui, in questo calcio fisico e potente, veloce e incessante nel ritmo, passano gli anni. Come Boniperti tanti anni fa, anche per Alex è arrivato il momento di centellinare gli sforzi e scegliersi momenti e partite. O anche spezzoni di partite. Giocare largo come ieri è da suicidio. Impossibile pure pensare di arretrarlo. Seconda punta, come poche ce ne sono in giro.

Su Amauri non mi trovi proprio: ha dimostrato ampiamente di non valere nemmeno un centesimo di quanto è stato pagato. Non salta l'uomo, si incazza pure, non segna, non serve assist. Ragazzi, guardiamoci negli occhi: è un altro Esnaider (chi se lo ricorda?), solo che quello segnava anche di più! Va venduto per dimostrare anche a chi arriverà che alla Juve non si può certo scherzare o attendere un passaporto.

Gli altri del reparto io non li toccherei. Aggiungerei solo una punta di quelle da mettere dentro anche col piede rotto. Una primissima punta: i maggiori soldi vanno spesi lì, perché se quest'anno qualcuno la buttava dentro con più frequenza, insomma, la Champions la si poteva pure prendere (intendo il quarto posto).

Su Giovinco ho un'idea precisa: è l'erede naturale di Alex, ma deve giocare. E deve giocare come meglio sa fare, come per esempio Gentile lo faceva giocare. E non è un caso se le sue partite migliori sono proprio quelle con la Nazionale maggiore. E sì che lo picchiavano. E' un trequartista puro e può crescere. Ma deve giocare. Ho anche un'altra teoria: cambiare modulo per prendere Diego? Col senno di poi è facile, ma si poteva benissimo mettere in preventivo le difficoltà del cambiamento di modulo. Perché allora non tentare l'esperimento puntando su Giovinco e prendendo un grande regista?

La difesa va picconata e rimessa su. Servono un centrale di prima fascia da affiancare a Giorgione. Servono almeno due terzini di grande qualità: uno per fascia. Serve mandare via Grygera e Cannavaro (vedrete quanto sarà riposato ai Mondiali, nonostante in questa stagione ha comunque fatto la sua parte) e Grosso.

A centrocampo, a parte la conferma di Sissoko e Marchisio, c'è molto da fare su Felipe Melo (si calmerà e soprattutto sapranno metterlo in campo nel modo corretto?), su Camoranesi (ha voglia di giocare e timbrare almeno 30 presenze stagionali?). Bisogna intascare i soldi di Molinaro e Tiago e vendere Poulsen. E cercare un regista.

Per me le priorità sono assolutamente chiare. Io farei rientrare, dei nomi da te fatti caro Zio Stefano, Criscito (è una idiozia cosmica tenerlo in questo modo) e Palladino (ricordatevi che in Serie B con Didì fece non bene, ma benissimo, da seconda punta).

Oppure opterei per il ribaltone totale, come fece il Milan. Dentro tutti i magici under 20: da Marrone a Ekdal, da Yago (un sinistro magico come pochi) a Immobile. Sai sono scelte.

Chiudo confermando la tua verità: i Disonesti continueranno a vincere perché l'imbroglio l'hanno studiato a fondo. Infatti non hanno solo mandato in B una squadra, ma hanno praticamente chiuso i rubinetti alla Roma, azzannato la Lazio, distrutto la Juve e ricattato il Milan. I miei sinceri e Onesti complimenti! Anche quest'anno il Torneo Aziendale è loro! Fra l'altro lo organizzano, quindi...

yannick75 ha detto...

Concordo in toto con IoJuventino, soprattutto su Del Piero, Amauri e Giovinco.

Aggiungo che oltre all'attaccante e ai 2 difensori di fascia, occorrono per me anche 2 laterali di centrocampo.

Sull'allenatore mi sono già espresso. Allegri pare sia stato scartato. Peccato. A questo punto riconfermo l'utopia: Wenger.

Attendo la testa di Blanc.

Al 100% in sintonia col discorso "imbroglio studiato a fondo" da parte dei Disonesti.
E intanto è ricominciato lo show delle ipocrisie: quinto di fila, vinciamo contro tutto e tutti, in Italia non sono felice :D
Che roba! VOMITEVOLI!

Kyuubi ha detto...

Anch'io quoto in toto Iojuventino. Inoltre vorrei sottolineare, per quanto riguarda la banda degli onesti, che quest'anno non darà neanche un giocatore alla nazionale italiana... E sono i "campioni d'Italia".. Ditemi voi se tutto ciò è normale..

IoJuventino ha detto...

Felice per aver espresso concetti sensati.

@Kyuubi il problema non è solo Lippi. Anche Maradona ha scartato un po' di nerazzurro, togliendo di fatto la fascia di capitano ad una utilità-carismatica come Ssanetti.

Sui laterali di centrocampo sono ovviamente d'accordo, ma prima si deve chiarire, stavolta in modo ben marcato, che tipologia di gioco usare il prossimo anno, così come scritto nell'articolo da Zio Stefano. Scegli il modulo principale (che poi, come insegna Maestro Lippi, può essere tranquillamente modificato in corso d partita o d'anno) e quindi vai a scegliere gli uomini giusti.

Come dice Arrigo Sacchi (chissà dove l'ha letta questa frase) bisogna prendere giocatori funzionali al progetto. La ripete all'infinito dimenticando che lui doveva solo scegliere gli uomini, poi Silvietto comprava pure il Vaticano. Con quei soldi io avrei vinto per decenni interi.

unmilanista ha detto...

Mi faccio vivo alla fine, anche perché si parla del mio Milan. Sulla vostra Juve, se l'allenatore sarà Delneri sul mercato sarà obbligatorio cercare laterali di difesa e di centrocampo: è lì che punta tutto il suo gioco.
Sul mio Milan: c'è davvero tanto da fare, e concordo in linea di massima su quanto detto da Stefano. Poi, vorrei ricordare a Iojuventino che il Milna di Sacchi vinse anche con i Colombo e gli Evani, giocatori a costo zero, ma, appunto, funzionali al progetto. Berlusconi voleva acquistargli il Vaticano, ma anche Claudio Borghi (una vostra vecchia conoscenza), che Arrigo rifiutò, preferendogli Rijkard, che costò molto meno dell'argentino.
Ultima annotazione: inter e Roma prima e seconda ancora. Ormai è un duello che si protrae da 4 anni, confermandosi come le 2 squadre più forti del campionato. Ed è curioso constatare come siano anche le 2 società più indebitate d'Italia.
Su Ssanetti: possibile che nessuno si renda conto che corre più adesso a 40 anni che non quando ne aveva 20? Maradona, che di doping se ne intende, non credo l'abbia scartato per caso. Intanto però il controllo antidoping a sorpresa prima della semifinale di Champions venne fatto ad una squadra che punta tutto sulla tecnica...

IoJuventino ha detto...

@unmilanista non credo di poter accusare il colpo sulla tua risposta alla mia provocazione sul Milan. E' evidente che Evani (era al Mondiale 94 con altri 100 milanisti, no? e vai che lì Baggio bianconero quasi riuscì a vincere da solo) e altri facevano parte di quella rosa strepitosa. Ma l'aggettivo strepitosa è giustificato solo dai miliardi, vagonate di miliardi, impegnati in Van Basten, il colosso ex-allenatore del Barca, Gullit e via così. Sacchi si vanta di finanza-creativa, di districarsi con le proprie forze ma dimentica quei miliardi. Infatti, a Parma e soprattutto a Madrid ha commesso errori incredibili. In Spagna non lo fanno più entrare, nonostante Pistocchi lo difenda a spada-tratta! Mentre a Parma hanno cominciato a marciare quando ha mollato la scrivania. Se poi vogliamo discutere di cifre e fatti, ok, disponibilissimo. Tra l'altro meriti un plauso per il tuo intervento pacato. E' difficile di questi tempi poter discutere in questo modo.

yannick75 ha detto...

Ottimo intervento dell'amico milanista sul discorso doping. Non solo il quasi 40enne, ma anche i tempi di recupero di molti calciatori dopo gravi infortuni lasciano più di un dubbio.

Ma si sà, montano un processo di abuso farmaci e ti etichettano a vita, mentre con un elenco di calciatori sterminati da pillole magiche o sbracati altrove causa creme antirughe...rimani comunque onesto a prescindere.

Loro sono lo specchio della società italiana (sempre più in basso) nel calcio.

P.S.: sul controllo antidoping a sorpresa effettuato a Messi cosa possiamo dire? Infinite vie del Signor Gagg.
Di cui nessuno parla.

unmilanista ha detto...

@ Iojuventino: nessuna velleità da parte mia di voler assestare colpi. Volevo dare solo una precisazione all'argomento da te sollevato. I miliardi spesi da Berlusconi non si possono negare, però hai citato proprio uno dei pochi assi del Milan (Van Basten) che arrivò a costo basso -3/4 miliardi- (fu acquistato un anno prima misconosciuto e lasciato all'Ajax, dove vinse la finale di Coppa delle Coppe con uno strepitoso gol: insomma, il Milan fece allora quello che dovrebbe fare oggi). Così come Rijkard, per cui il Milan non spese cifre folli (quando il Milan lo acquistò veniva addirittura da un anno fermo perché aveva avuto dei contrasti con il Siviglia, in cui allora militava). Gullit invece fu un pesante investimento (mi pare 20 miliardi delle vecchie lire). E anche Ancelotti penso sia costato parecchio (la Roma di allora si coprì buona parte dei suoi debiti). C'è da dire che in quel periodo il Milan spendeva sì miliardi, però a buon rendere: nessuno degli acquisti miliardari dell'era Sacchi, per sua fortuna, si rivelò un flop. Merito soprattutto dei dirigenti: erano altri tempi, purtroppo, che mettono addosso tanta nostalgia. Poi, probabilmente aumentando la concorrenza e imbolsendosi, si cominciò a commettere un bel po' di errori, fino ad arrivare al punto di oggi.
Io cmq ho un buon ricordo di Sacchi allenatore. Come dirigente invece non mi sembra abbia lasciato il segno.
Sono contento poi per voi per l'arrivo di Marotta: è un ottimo dirigente. Io sono di Varese, e me lo ricordo, quando ad inizio carriera, qui con solo la fantasia riuscì (insieme a Fascetti) ad imbastire una squadra (che allora militava in serie B) che sfiorò la promozione e giocò (insieme al Bari di allora) il più bel calcio del campionato. Sono certo che, se lasciato fare, farà anche da voi un bel lavoro.