lunedì 21 giugno 2010

Italia fantasia zero

Un'inguardabile Italia non va oltre il pareggio contro i semi-sconosciuti della Nuova Zelanda.
E' una squadra senza fantasia.
Purtroppo per Lippi è la fine di una generazione di talenti.
Battendo la Slovacchia, forse anche pareggiando solo, si passerà il turno.
Ma dopo?
Intanto Tuttosport riprende le indiscrezioni già anticipatevi ieri su Elia.
Attese novità sul fronte Bonucci.

6 commenti:

IoJuventino ha detto...

L'hai detto, Zio Stefano. Non è colpa di Lippi e non scherziamo su Balotelli. Su Cassano purtroppo ha parlato una volta per tutte Gattuso.

Kyuubi ha detto...

In ogni caso odio coloro che addossano tutta la colpa alla Juve...Non capiscono che distruggendo la Juve si è distrutto il calcio italiano...

Answerer ha detto...

Lippi ha le sue colpe.

Cassano / Miccoli sono marchiati da anni agli occhi di Lippi per cui é inutile parlarne, e comunque le scelte dei "preferiti" sono veramente un discorso molto soggettivo, ma se avesse semplicemente portato i giocatori necessari a coprire tutti i ruoli, invece di schierarne sempre due o tre fuori ruolo, e se avesse pensato di dare un identità precisa a questa squadra invece di arrivare al mondiale e sperimentare moduli su moduli, sicuramente con o senza campioni il girone più facile del mondiale sarebbe stato dominato.

yannick75 ha detto...

Lippi ha una sola colpa. Quella di allenare la Nazionale di un paese di merda.

Il problema è che i giocatori necessari per certi ruoli non ci sono. E Cassano e Miccoli occupano quei ruoli per i quali non esiste necessità, visto l'imbarazzo della scelta.

Sperimentare moduli su moduli è la conseguenza del fatto che Lippi sta cercando di tirare fuori qualcosa di decente da una Nazionale a pezzi.
Una Nazionale che rappresenta i resti del calcio italiano dopo la bomba atomica di Farsopoli.

Answerer ha detto...

Direi che la più grande lacuna sia negli esterni di centrocampo. Lippi ha portato solo Camoranesi, ormai scoppiato, che lungo tutta la stagione non ha mai saltato un uomo sulla fascia, e Pepe.

Giocatori come Mesto e Marchionni hanno fatto una stagione di tutto rispetto, non avrebbero affatto sfigurato nella lista.

E invece ci ritroviamo Marchisio, Montolivo, Palombo, Pirlo e De Rossi che fondamentalmente, ognuno con i suoi diversi pregi e difetti, giocano nello stesso ruolo di centrale di centrocampo. Aggiungiamoci Gattuso, quindi chiediamoci che senso questo abbia.

Da che mondo é mondo, o meglio da che calcio é calcio, se non hai l'uomo che fa la differenza punti tutto sull'organizzazione di gioco e una squadra compatta. C'é poco da inventare.

Lippi invece si ritiene un inventore, un risolutore, l'uomo decisivo. Ha dimostrato nella sua carriera (vedi parentesi all'Inter) di non saper gestire la situazione quando ha troppa autonomia. Si monta la testa, si intestardisce.

E non tiratemi in ballo i mondiali del 2006. Una squadra piena di grandi giocatori, Lippi si é solo limitato a non fare troppi danni. E abbiamo avuto anche la nostra buona dose di fortuna.

yannick75 ha detto...

Samuele, passi da Cassano / Miccoli a Mesto / Marchionni.
In pratica qualcunque cosa va bene pur di dare adito alle proprie teorie.
E quando si imbocca questa strada si cade sempre nel ridicolo.

Meglio un Camoranesi a metà che Marchionni e Mesto insieme.

Il tuo giudizio su Lippi è un pregiudizio basato sul nulla. Lui si è limitato a non fare danni nel 2006?!?!?! Ma se proprio in quella squadra, la più scarsa dal 1990, è stato lui che ha fatto la differenza con le sue scelte sempre azzeccate. Lui ha fatto la differenza insieme a Buffon e Cannavaro. Ha saputo amalgamare il gruppo come nessun altro e a dimostrazione di ciò basta guardare la classifica marcatori. I numeri parlano sempre per il Grande Marcello, nonostante alla fine siano in tanti a sparlare di lui.

Ma siamo in Italia...si sa...se sei un eroe i tuoi meriti sono dovuti a qualcosa altro, mentre se le cose vanno male tutti addosso all'eroe.

L'Inter è l'unica squadra in cui Lippi non ha avuto l'autonomia che gli si accusa: gli fu rimproverato di far giocare Mutu al posto di Recoba.
Viceversa, quando tornò in bianconero, fu lui a volere Buffon, Thuram e Nedved. E mi sembra che i risultati, come sempre con Lippi, si siano visti nonostanet tutta questa "eccessiva" autonomia.

E Lippi, da che mondo è mondo, pur quando ha avuto i giocatori che facevano la differenza ha sempre puntato sul Gruppo. E i risultati, come sempre, si sono visti. Con Vialli e Porrini era il Gruppo a valere e non Vialli + di Porrini. Con Del Piero e Birindelli era il Gruppo a valere e non Del Piero + di Birindelli.

Storie sul montarsi la testa e la testardaggine sono roba da rosea.

Contano i numeri. E a Lippi quelli non sono mai mancati.