giovedì 8 aprile 2010

Senti chi parla

Juventus.com
«Nel pieno rispetto delle attività riguardanti processi in corso, la Juventus valuterà attentamente con i suoi legali l’eventuale rilevanza di nuove prove introdotte nel procedimento in atto a Napoli al fine di garantire, in ogni sede sportiva e non, e come sempre ha fatto, la più accurata tutela della sua storia e dei suoi tifosi. Juventus confida che le istituzioni e gli organi di giustizia sapranno assicurare parità di trattamento per tutti, come d’altronde la società e i suoi difensori richiesero nel corso del processo sportivo del 2006».

Questo il comunicato di ieri della Juventus.
La mia domanda è una sola : se hanno sempre avuto la più accurata tutela della sua storia e dei suoi tifosi, perchè nel 2006 non si sono difesi? Perchè adesso sfruttano il lavoro dei legali di Moggi per cercare di riaprire i processi sportivi, loro che in difesa di Moggi in questi 4 anni non hanno mai speso una sola parola che sia una?

Il nuovo pezzo di oggi di Giampiero Mughini in cui mi cita anche nuovamente.
Arriva finalmente, dopo quattro anni di sordomutismo, una nota ufficiale della società Juventus dove, per quel che è di Calciopoli, il pane lo si comincia a chiamare pane. Alla luce dello strabiliante materiale che gli avvocati difensori di Luciano Moggi si sono procurati a forza di denaro e di indagine accanita, la Juve chiede «parità di trattamento » con le altre società coinvolte in quel fiume di telefonate in cui dirigenti dell’Inter o del Milan chiedevano che ad arbitrare quella data partita fosse l’arbitro Tizio e i guardalinee Caio e Sempronio. Telefonate la cui esistenza, ancora pochi giorni fa, era perentoriamente negata dai pm di Napoli che stanno giudicando se Antonio Giraudo e Luciano Moggi avevano messo in piedi o meno «una organizzazione a delinquere» che fungeva da signora dei campionati. Un’accusa tutta fondata sul presupposto che fossero solo Giraudo e Moggi a circumnavigare i designatori arbitrali, a commentare con loro affabilmente partite e arbitri, a imprecare contro decisioni giudicate sbagliate, addirittura ad andare a cena con quei designatori: accompagnati dalle loro mogli, un’aggravante non da poco.
Una costruzione accusatoria che si scioglie come neve al sole alla luce del materiale che abbiamo letto e che leggeremo. Per aver fatto Moggi telefonate analoghe al suo amico trentennale Paolo Bergamo, telefonate in cui il “direttore” della Juve parlava di quel che è il pane e la religione della sua vita, quale arbitro fosse più capace professionalmente ad arbitrare una partita importante, la Juve è stata derubata di due scudetti, cacciata dalla Champions e dai suoi redditi, scaraventata in B e per giunta con una sonante penalizzazione, disossata professionalmente di tanti suoi campioni e infine costretta a venderli ai rivali pur di sopravvivere.
La nota della Juve dice che questa «parità di trattamento » loro la avevano sempre chiesta. I fatti dicono
esattamente il contrario. All’origine degli sfracassi di Calciopoli/Farsopoli c’è esattamente il fatto che la società bianconera (e dunque la sua proprietà) aveva offerto l’altra guancia a giudici sportivi e a giornalisti euforici che stavano picchiando a morte contro la Juve e la sua leggenda.
Di telefonate intriganti ne erano emerse già in quei 2-3 mesi estivi in cui si compì il massacro della Juve, e c’erano di mezzo il Milan, la Fiorentina, la Lazio. «Parità di trattamento» un beatissimo c…. Al Milan tolsero qualche punticino e lo riacciuffarono per la collottola pur di aprirgli le porte della Champions, che poi la squadra di Ancelotti vinse. Pur di avere qualche punto di penalizzazione in meno, la Juve decise di non ricorrere al Tar, un ricorso arduo ma non impossibile da vincere. Sui giornali vicini a casa Agnelli il sordomutismo era ed è stato impressionante. Per dire del quotidiano della famiglia, La Stampa, solo da un paio di settimane l’argomento Calciopoli vi viene affrontato con una qualche attenzione problematica, come se non fosse così scontato che Moggi altri non era che la versione più recente del Male Assoluto. Non c’è stato grande giornale italiano che abbia mai speso una parola a favore della Triade, e questo sino a un editoriale di Mario Sconcerti apparso sul Corriere della Sera una decina di giorni or sono. C’era solo Moggi a difendere se stesso su Libero o in alcune tv private.
E già questo era insopportabile a tanti, che Moggi esercitasse il suo diritto alla difesa. Per dire di un cialtrone, ascoltavo alcuni giorni fa su una radio privata che è la mia preferita una trasmissione il cui conduttore, nel replicare alla telefonata di uno che malediceva la presenza di Moggi in alcune tv private, gli diceva che aveva una ben misera opinione del suo tempo se stava ad ascoltare quel che diceva Moggi.
Per quattro lunghi anni se no nci fossero stati alcuni siti juventini e alcune tv private, non una parola sarebbe stata pronunciata a difendere la storia della Juve e le sue vittorie. Non ci fosse stato l’eroico lavoro artigiano di Emilio Cambiaghi (autore di un magnifico Manuale di autodifesa del tifoso juventino), di Stefano Discreti, di Massimo Zampini, di tutti i prodi che costruiscono l’informazione quotidiana del sito Ju29ro.com (al cui recentissimo e imperdibile Che fine ha fatto la Juve? sono orgoglioso di avere apposto la prefazione), di blogger quali Mauro Zucconi (strepitoso un suo articolo sul Secolo XIX in cui supplicava John Elkann di vendere la Juve a un emiro), la dittatura del “pensiero unico” anti-Juve sarebbe stata totale. La dittatura di un pensiero che vuole la Juve signora degli scudetti solo perché imbroglia e corrompe, un pensiero che aveva fatto capolino già nell’Italia dei cinque scudetti consecutivi bianconeri negli anni Trenta. Il pensiero da “bar dello sport”, e non è un caso che i giudici sportivi dell’estate 2006 abbiamo fatto riferimento a quel pensiero come a qualcosa di cui avevano tenuto conto.
Dopo quattro anni di sordomutismo la proprietà della Juve s’è insomma desta. «Parità di trattamento» significa chiedere la riapertura del processo sportivo, e ci mancherebbe altro che non fosse possibile per un qualche cavillo. «Parità di trattamento » significa richiedere indietro il 28° e il 29° scudetto, i due dell’era Capello, due scudetti tra i più belli della saga juventina, e di cui non c’è leale giocatore di calcio o mister da me incontrati in tanti anni che non dicesse che la Juve li aveva stravinti sul campo. Con una squadra di cui 8 titolari su 11 disputarono la finale di Germania 2006.

7 commenti:

Tomas ha detto...

Firmate la petizione online, fatela girare, pubblicatela ovunque !

http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-alla-figc-per-la-revoca-dello-scudetto-assegnato-a-tavolino-campionato-2005-2006/1029

Sulle tue domande, Stefano, c'è poco da rispondere.
Senza il benchè minimo straccio di intercettazione a favore con il clima che si era creato allora era davvero impervio fare una mossa del genere.

Il tempo aggiusta sempre tutto.

Karl ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
marco99 ha detto...

Mughini dice bene, mi rimane sempre il dubbio di come faccia a stare in uno studio dove lavora gente come Dotto.
A parte questo tanto di capello per questi due ultimi articoli che andrebbero distribuiti agli angoli delle strade di ogni città italiana.

marco ha detto...

c'e' stata la prescrizione? sono sicuro che giacinto stia sorridendo li' sulla nuvoletta del paradiso degli onesti,,he si' perche sono convinto che gli onesti a prescindere hanno anche il loro paradiso.poi e' innegabile che se il berlusca ha CALDEGGIATO LA PRESCRIZIONE (BISOGNA PURE ANDARE AVANTI,)sara' mia premura non votare ne' farlo viotare lui e la sua coalizione,quanto a elkan (un uomo chiamato coniglio) vada a farsela,,,,,,,,,

marco ha detto...

e poi parliamoci chiaro:riuscireste a quantificare i danni fatti alla JUVE???????? altro che reso degli scudetti,,,vedrete che 2 o 3 ore di condanna al buon moggi gliele danno (cambieranno il capo d'imputazione),per giustificare i soldi spesi per la farsa;come dobbiamo sentirci cautelati dalla legge rappresentata ,da gente come auricchio,,il pm distratto e quant altro,, provo DISGUSTO,, questo il termine esatto,possibile non ci sia modo di denunciare il colonnello buttiglione o come cazzo si chiama,per uso distorto delle indagini? vorrei sapere quanti milioni di euri c'e' costata questa burla di intercettazioni,indagini e processi e quanto costa al popolo tutto cio',,,,,e nel paradiso degli interisti,chissa se il buon giacinto, sta disquisendo con l'altro onesto e obiettivo del candido, ,,,preferisco non pensarci o mi viene la bile,,caro moratto hai messo su un odio verso i tuoi colori che durera' per anni,,,,,,,,passate per vittime gridando che non avete giornali e tv,,scordandovi che oggi chi e' padrone della telefonia e' padrone del mondo,,vero tronchetto?????andate a farvi fottere

JUVE 90 ha detto...

Lo vedo in grande forma Mughini :-) domenica ci divertiremo a contro-campo.
Tardiva la replica della società, si fosse difesa avrebbe avuto al massimo le sanzioni del milan

Gio35 ha detto...

Grande Mughini. Uno che non le manda a dire ma, soprattutto, argomenta conoscendo le vicende e non sparlando a vanvera. Comunque rimango sempre della mia idea, a moggi al processo di napoli una minima condanna l'affibbiano. Ma come, direte voi, senza prove, anzi con prove evidenti a favore? Siamo in italia, hanno messo su sto cinema, hanno speso milioni di euro e volete che uno come moggi venga assolto dando il la a quello che chiede mughini ed a dare addosso agli altri (inter, milan, ecc..)? Non ci credo fino a quando non lo vedo, e se anche moggi venisse condannato per avere sputato durante il processo di napoli gli altri prenderebbero spunto per dire che avevano ragione loro, che noi rubavamo, ecc. ecc. e tutto finirà nella solita farsa, così come i giocatori con passaporti falsi, i bilanci taroccati, le indagini telefoniche sugli arbitri ad opera di telecom, tutte azioni palesemente illegali ma che a livello sportivo non hanno portato a nessuna condanna. Certo, tutto ciò non cancellerà mai le prove provate uscite recentemente, ma vedrete che i media ribalteranno come al solito la frittata, già ora si arrampicano sugli specchi più del mio gatto. L'unica variabile impazzita sarebbe che la nostra dirigenza entrasse pesantemente nella vicenda, ma ho il sentore che noi non si conti oramai un cazzo nelle stanze del potere italiano.