mercoledì 7 aprile 2010

"Elkann richiedi gli scudetti!!"

di Giampiero Mughini
Caro John Elkann, mi perdoni ma non so se chiamarla ingegnere o presidente o che cos’altro. Di certo lei è il capintesta della proprietà di una delle squadre di calcio più famose e amate al mondo; di certo io sono uno dei dieci milioni e passa di italiani che stravedono per la Juve e per la sua leggenda e che non hanno ingoiato Tangentopoli e che non hanno alcuna intenzione di “dimenticare Moggi”, come dalla prima pagina del “Corriere della Sera” ci suggerisce il mio amico Beppe Severgnini, un eccellente giornalista che quando ragiona a favore dell’Inter si trasforma in un ultrà della curva più corriva.
Rapina Farsopoli
Ecco, io sono uno dei milioni di juventini che non hanno nessuna intenzione di dimenticare l’oltraggio e la rapina di Calciopoli/Farsopoli. E del resto i fatti di questi giorni vanno al di là di ogni nostra previsione. Va al di là di ogni previsione il fatto che dirigenti di tutte le società rivali parlassero al telefono con i designatori arbitrali né più né meno di come lo faceva il più autorevole di tutti i dirigenti di società calcistiche, per l’appunto Luciano Moggi. Né più né meno: parlavano, confabulavano, denigravano quell’arbitro o laudavano quell’altro, si auguravano che ad arbitrare quella o quell’altra partita decisiva fosse Tizio o Caio. Beninteso, chiacchiere da bar.
Poi in campo contava che Del Piero facesse quella tal rovesciata a mettere la palla al centro dell’area e che David Trezeguet andasse incontro alla palla e la colpisse di nuca all’indietro a scavalcare il portiere milanista. E a San Siro finì 1-0 per la Juventus. E non c’è dio o allah al mondo che possa sostenere che questo risultato era fasullo, e non c’è dio o allah al mondo che possa mettere becco in questo sacrosanto scudetto vinto dalla Juve, lo scudetto 2004-2005 che ci è stato rapinato e che è stato trasformato in uno scudetto di merda e di cartone appiccato sulle maglie nerazzurre di una squadra milanese che stava indietro di 14 punti.
Caro ingegnere Elkann, non esiste al mondo un’obiezione valida al mio ragionamento. Lei che è il proprietario della Juve, e che non ha difeso di una virgola il gruppo dirigente che aveva costruito la squadra meraviglia dei due scudetti di Fabio Capello, di obiezioni non ne può avere nessuna. Solo che voi proprietari della Juve, e lo dico non il massimo garbo possibile, nell’estate del 2006 avete scelto un’altra pista.
Triade da cacciare
Era da tempo che volevate sbarazzarvi di quella Triade troppo ingombrante. Umberto Agnelli, che quei dirigenti li aveva scelti e prediletti uno a uno, era morto. In casa Fiat gli uomini che erano stati cari all’Avvocato Gianni Agnelli non avevano la benché simpatia per gli uomini che erano stati cari al Dottore Umberto Agnelli. Lei ne aveva di consiglieri prestigiosi che le suggerivano di sbarazzarsi di Moggi e Antonio Giraudo, l’uomo che a tutt’oggi cura gli
interessi del ramo umbertagnelliano della famiglia e dunque dei suoi cugini, il ramo che sghignazza a sentire che Giraudo faceva parte di un’associazione a delinquere. E poi c’era che la Fiat del 2006 era alle soglie dell’abisso finanziario, non poteva permettersi di sfidare il governo di sinistra-centro e l’establishment industriale milanese
che faceva capo a Pirelli-Telecom e compagnia intercettante.
Senza difesa
A questo punto voi avete pagato lautamente un avvocato torinese perché non difendesse la Juve. Un avvocato che aveva dichiarato di non aver visto la gran parte delle carte processuali, ma che quel poco che aveva visto bastava perché la Juve fosse scaraventata in serie C. Quello che lo aveva fatto inorridire noi non lo abbiamo mai visto né ascoltato. In compenso stiamo ascoltando, e mille altre ne ascolteremo, le telefonate (in cui non c’è nulla di illegale) in cui dirigenti di tutte le squadra rivali della Juve confabulano con i designatori e premono su di loro. Chiacchiere al telefono, naturalmente.
Per me Giacinto Facchetti è e resta l’uomo che andava giù per le fasce, cento volte a partita. Un grande campione, punto e basta.
Esattamente come Luciano Moggi è per noi l’artefice e il costruttore della squadra che ha vinto e stravinto dappertutto senza costare alla sua famiglia, caro ingegnere Elkann, nemmeno un euro. E poi c’è che la condanna inflitta alla Juve nell’estate del 2006 non era una condanna, e bensì un ergatostolo. Una condanna a morte, l’interruzione violenta di una storia, la sua distruzione, una squadra fatta a brandelli e che era costretta a vendere i suoi campioni all’Inter rivale. Tanto che la Juve di oggi è sprofondata nell’abisso che lei sa, caro ingegnere.
Errore da correggere
Bene. Sbagliamo tutti, voi avete sbagliato nell’estate del 2006. È il tempo di correggere quel vostro errore. È il tempo di chiedere indietro quello che è stato rapinato alla società di Corso Galileo Ferraris e alla leggenda della Juventus, la squadra di calcio la cui storia è inscindibile dalla famiglia Agnelli, la famiglia di cui lei è il membro di quinta generazione. Ingegnere, abbiate il coraggio di correggere il vostro errore.
Non siate timido, non avete di fronte dirigenti di calcio o giudici sportivi che siano degli eroi o degli “onesti”. Avete di fronte degli esseri umani, che sbagliano a loro volta e che intrigano a loro volta. Siate a vostra volta degli esseri umani, gente che non si fa prendere a ceffoni senza reagire. Pensi, caro ingegnere, a Gianni e a
Umberto Agnelli. Ai due fratelli che se fossero stati vivi Calciopoli non sarebbe neppure cominciata.
Neppure cominciata la farsa in cui un ex membro del consiglio di amministrazione dell’Inter sarebbe sbarcato a Roma a cambiare i giudici che dovevano decidere se sì o no meritava di essere coperta di fango la squadra di cui otto titolari su undici erano in campo nella finale di Coppa del mondo del luglio 2006. La squadra costruita da Moggi e Giraudo. La squadra che fa da stemma della storia della famiglia, ingegnere Elkann. Tutto questo sia detto con garbo, caro ingegnere. Buon lavoro, buone decisioni. Decisioni pro veritate.

10 commenti:

JUVE 90 ha detto...

applausi a scena aperta!

Unknown ha detto...

unico appunto, non e' quello del 2004-2005 lo scudetto cartonato ma poco cambia. io vorrei che qualcuno chiedesse all'ex maggiore auricchio, ora tenente colonnello, perche' alessandro moggi che prende un due di picche dalla d'amico e' rilevante per l'inchiesta che ha portato avanti, mentre giacinto facchetti che arriva a casa di bergamo non lo e'. mi basta questo, e' una semplice domanda, voglio conoscere la risposta.

ps: chissa' in che lavanderia aveva portato materazzi lo smocking bianco dei purissimi interisti per togliere tutte le macchie della storia nerazzurra...

maxcialtron ha detto...

è la conferma di quanto tutti noi sapevamo : tutti, ripeto TUTTI, si comportavamo né più né meno come Moggi, e questa verità , per me , incontrovertibile testimonia che ALMENO NON DOVEVAMO PAGARE SOLO NOI!!!
altro che serie B invocata e ritiro di ricorsi al TAR....
Purtroppo quella è la radice di tutti i mali odierni e anche se ci restituissero quanto rubatoci non cambierebbe lo stato attuale delle cose!!!!

marco99 ha detto...

Ecco cosa è facchetti:
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Mazzei e Facchetti
Mazzei: "Sono in macchina che vado a Coverciano".
Facchetti: "Sceglili bene per domenica sera eh...".
Mazzei: "Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta".
Facchetti: "Ivaldi e Pisacreta?".
Mazzei: "Eh sono il numero 1 e il numero 2".
Facchetti poi aggiunge: "Sì certo, e il numero 1 degli arbitri...".
Mazzei: "Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1".
Facchetti: "No lì non devono fare i sorteggi, ci devono".
Mazzei: "Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna".
Facchetti: "Ma dai...".
Mazzei: "Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte".
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articolo 6 illecito sportivo, inter in serie B e revoca degli scudetti vinti dopo il 2006, senza se e senza ma.

Beppe UK ha detto...

"Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace. Fantastico."4 settembre 2006 - Massimo Moratti

Froilàn Gonzales ha detto...

Grandissimo Mughini: l'unico fuoriclasse che ci è rimasto.

marco ha detto...

beppe uk esilirante vero? facce da culo di uno schifo vomitevole,,e ce' gente che continuaa dire di non offendere i morti,,esistesse la dea eupalla, prenderebbe a calci nei coglioni certa gentaglia

marco ha detto...

x beppe uk:devo ringraziarti,quando ho letto le bestemmie dell'interista onesto,,mi ero ricordato del teatrino raccontato del brindellone,, ma non riuscivo a ricotdarmi il periodo,,GRAZIE::::::: comunque rassegniamoci tutti i parveneu' sono li' a dire che quelle telefonate erano lecite,non succedera' assolutamente NIENTE (non si puo' mandare in B una squadra che spende 600.000.000 di euro) comunque vorrei salutare con un bel vaffanculo maurizio costanzo schooc,il molestatore di starlette (a detta di giorgio bocca,),,,(se non mandano la JUVE in B bisogna scendere in piazza gridava ai 4 venti) idem a guido rossi ''il vecchio gentiluomo di campagna'' prestato alla giustizia sportiva(a suo dire) che ha fatto di tutto per smembrarci(vero john? anzi vaffanculo anche tu con l'altro stronzo di monnezzemolo ,,forza moggi e forza JUVE

marco ha detto...

grazie auricchio,,vorrei chiedergli su quale agenda ha scritto gli appunti,,,,,,,,,,

Unknown ha detto...

che rosiconi :P hihihi