mercoledì 22 aprile 2009

Ranieri ultima chance?



Stasera Ranieri si gioca definitavamente la panchina della Juventus:
in caso di eliminazione dalla Coppa Italia, le possibilità che possa rimanere sulla panchina bianconera anche il prossimo anno sono vicine allo zero.
A Tuttosport giustamente fanno notare che questa vicenda ricorda un pò la situazione che si venne a creare con Deschamps.
Agli occhi di tutti appare ormai chiaro che Ranieri sia stato sfiduciato.
Secondo voi Cannavaro l'ha voluto davvero lui?
La gara contro la Lazio sarà dura anche perchè la squadra di Delio Rossi esprime il meglio del suo gioco in contropiede. Occhio a Zarate, sarà un campione.
A Roma è arrivata la Champions accompagnata da Platini.
Come sempre Michel "Le Roi" si è dimostrato uomo dalle grandissime doti umane.
La lotta al razzismo sarà un caposaldo della sua gestione.
Lo vuole lui, lo vogliamo noi tutti tifosi perbene.
Adesso basta parlare del caso-Balotelli però, siamo veramente tutti stufi.
Sopratutto nel mondo Juve. E sopratutto poi se si usa la vicenda per battere dei comunicati aberranti e di stampo razzistico come avvenuto in data di ieri....
Chiudo definitivamente la vicenda con un elogio a Lapo, lo merita.
Ieri, forse per la prima volta in 3 anni ha parlato da Juventino vero.
Ieri sera ho goduto nel gustarmi Liverpool - Arsenal 4 a 4 (a proposito che partita Arshavin, quaterna) ma un senso di invidia ha percorso tutto il mio corpo:
ma è davvero un sogno immaginare un calcio stile Premier League anche per noi italiani?
Insieme, si può. Uniti, si può.
In conclusione il Corriere dello Sport conferma l'anticipazione che vi ho dato in esclusiva 2 giorni fa:
la famiglia Sensi sta per cedere l'AS Roma.
A Roma però incrociano le dita: dopo i Russi, gli Arabi e gli Americani non gli mancano che i tedeschi.....

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che sia la prima volta nella storia della società bianconera che a decidere una panchina sia l'esito della coppetta italica. Spero che sia la prima e l'ultima volta.

Di sicuro, se la Juve non dovesse vincerla sarebbe un bel grattacapo per la banda del sorriso trovare un allenatore più sorridente di Ranieri.

A proposito di Cannavaro: facile dire che l'ha voluto lui per uno che ha detto sempre di sì a tutto! E uno che dice sempre sì a Blanc o Secco può dire di no a Lippi?

Yannick75

Amos ha detto...

E' evidente che le dichiarazioni di Ranieri puntano a salvare la faccia, ma altrettanto evidente è che non ci crede nessuno. Così come nessuno crede a cannavaro quando dice che Lippi è estraneo alla vicenda, nella maniera più assoluta.
Si, come no.
Chiudo con un mio pensiero su queste partite della Premier che finiscono 4-4. Per carità, grande spettacolo e partite godibilissime. Ma io non le guardo sbavando. L'italia è sempre stata il paese della tattica (vocabolo che all'estero fino a qualche tempo fa era calcisticamente ignorato) e del preparare le partite nei dettagli. A volte anche un semplice 1-1 può essere spettacolare come un 4-4, conta l'intensità e la ferocia agonistica con cui si gioca una gara, più che i gol segnati. I 4-4 sono figli anche di errori (nello specifico non ho visto la partita ma spesso accade così), se devo vedere errori madornali preferisco una bella partita, giocata bene che finisca 1-1.

francesco86 ha detto...

Quelli della Roma sono solo sporchi trucchetti per far rialzare le azioni...
Solo oggi +19,45 %...
Scommettiamo che anche stavolta non se ne farà niente???

Ah, se l'Italia fosse un paese serio...

Anonimo ha detto...

Io nella Coppa Italia ci piscio dentro!
Se qualcuno si accontenta delle briciole non merita di essere nè allenatore, nè dirigente, nè tifoso della Juventus.
CANNAVARO TRADITORE E RUFFIANO RESTA DOVE SEI!
Jan

Giulio Gori ha detto...

Sono d'accordo con Amos: le partite perfette finiscono 0-0. E anch'io in effetti trovo molto più piacere nel vedere una squadra che sta bene in campo, con ordine e precisione, piuttosto che le partite con squadre lunghe e valanghe di gol.
Sarà forse per questo che continuo ad apprezzare quello che in molti chiamano l'uomo del sorriso; perché al di là di quel che rappresenta agli occhi di molti tifosi (uno di quelli che han preso il posto del gruppo guidato da Moggi, anche se lui non ha alcuna colpa in merito), il suo mestiere, a guardare le partite con attenzione e competenza, lo sa fare assai bene. Questa settimana in molti hanno sostenuto, e a ragione, che la differenza tra Inter e Juve quest'anno l'ha fatta la qualità della panchina. Premesso che la quantità di infortuni che ha colpito i nerazzurri non è neanche paragonabile alla nostra, resto comunque incuriosito dall'idea di cosa sarebbe successo se il nostro allenatore fosse ancora Deschamps... con i suoi 2-3 campioni in campo a fianco di... Giannichedda in stampelle, Paro ingessato e Piccolo, Bianco... Che bellezza!

PS: Accolgo comunque l'auspicio di Stefano per un calcio più inglese. Niente violenza, più responsabilizzazione, più pazienza, nessuna barriera, la polizia fuori dalle curve...

marco99 ha detto...

Il futuro di raneiri deve essere solo quello dell'esonero.
Non è una coppetta italia cha sposta l'ago della bilancia.
I fallimenti in campionato e il fallimento in champions bastano e avanzano.
Riguardo la rometta che dire, qui non discutiamo di calcio minore :)

Anonimo ha detto...

Giulio, mi spieghi quale sia questa attenzione e competenza con cui guardare le partite di Ranieri?
Magari anch'io riesco finalmente a capire...e capendo questo magari arrivo anche a capire il continuo astio verso un allenatore che non è sulla nostra panchina da 2 anni.

Ti pregherei di essere sintetico.

Yannick75

marco99 ha detto...

Io sono stato un severo critico di Deschamps e non ho intenzione di rivalutarlo.
Però aveva ragione, prendere un mucchio di gioctori scarsi era inutile.
Due anni di fallimenti di ranieri ne sono la certificazione.
amen

marco99 ha detto...

Caro yannick, ti rispondo io.
L'astio postumo verso Deschamps nasce dalla sua ribellione verso cobollo giglio e blanc.
Ti rendi conto ovviamente che per chi ama questi personaggi dal largo sorriso quello sgarbo bruci ancora parecchio..
Intanto sta iniziando il countdown, tra meno di 10 ore il ridolino potrebbe già fare le valigie.

GiGobbo ha detto...

se è il risultato di una partita a decretarne la spettacolarità allora anche il 3a3 contro il Chievo in casa sarà stata una bella partita...non credo.
Però, io sono tifoso della Juventus non del calcio in assoluto.
Ciao Sté

Anonimo ha detto...

concordo pienamente sia con Jan che con GiGobbo.
Tomaso

Anonimo ha detto...

Gigobbo....

quando si parla di spettacolaritá si paragona un intero campionato inglese con quello italiano e non una singola partita....e in questo il calcio inglese ci é nettamente superiore per molti motivi....

Poi chiaramente tutti preferiscono prima di tutto vincere.....se poi si vince giocando bene ancora meglio ma in italia non é un fattore determinate il giocar bene !!!

Giulio Gori ha detto...

Yannick hai ragione a chiedermi di essere sintetico. A volte non ho il tempo sufficiente per scrivere testi più brevi. Spero che il tuo, oltre che un invito verso di me, sia anche un proposito per te stesso.

Non ho nessun astio contro Deschamps, che, anzi, al momento dell'addio, salutai con un grosso ringraziamento per aver accettato di allenare la Juve in B. Umanamente gli sono solidale. Mi fa specie però che in molti contestino il progetto di questa Juve, mettendolo a confronto col progetto Deschamps: il francese era di gran lunga meno competente dal punto di vista tattico rispetto a Ranieri, e la scelta del 2007 di comprare tanti buoni giocatori (anche se qualcuno buono non lo era) si è rivelata azzeccata. Comprare solo 2-3 grandi giocatori ci avrebbe lasciati scoperti in vari settori.
Io concordo con chi dice che alla Juve si è fatto qualcosa di strepitoso solo se si vince scudetto o Champions... ma da qui e gridare al fallimento ce ne corre.

Riguardo all'osservare le partite con cognizione di causa, ecco cosa intendo: osservare la precisione con cui si muove la linea del fuorigioco, notare se c'è cura dei particolari (come le palle a gioco fermo, specie in fase difensiva), vedere se le distanze tra i reparti sono ravvicinate, vedere se nel 4-4-2 resta o non resta troppo spazio vuoto tra i centrali di centrocampo e gli attaccanti, guardare se difesa e centrocampo salgono a mantenere le distanze quando l'attacco vola in contropiede, vedere il tipo di movimento fatto dai centrali di centrocampo in fase di possesso ... tanto per fare qualche esempio.

PS: Chiedo di nuovo scusa, ma non ho avuto il tempo di scrivere un post più breve

Anonimo ha detto...

.. continuo io, giocare palla lunga per iaquinta x 90 minuti tipo sabato con l inter, non fare sostituzione nonostante si stà perdendo prima del 70' .. non ha il coraggio di far accomodare del piero in panchina, continua..

Anonimo ha detto...

per Giulio Gori

Riguardo all'osservare le partite con cognizione di causa, ecco cosa intendo: osservare la precisione con cui si muove la linea del fuorigioco, notare se c'è cura dei particolari ....

Mio fratello allena una squadra di pulcini e mette in pratica tutto quello che dici ..mi sembra il minimo richiesto a un allenatore di qualsiasi divisione figuriamoci in serie A !
Se poi un giorno avrai la fortuna di vedere o sapere come allena Mourinho o Gasperini...ti renderai conto di quello che vale veramente Ranieri soprattutto per quanto riguarda i particolari....
Ma se sai i motivi particolari del perché la Juve é sotto "solo" 10 punti (potevano essere di piu´! )faccelo sapere !

Anonimo ha detto...

Giulio,
per sintetico intendo la capacità di sintesi, che non è la capacità ad usare poche parole ma la capacità ad esprimersi in modo efficace. Ecco perchè il proposito che tu auspichi anche per me stesso non è necessario.

Sul caso Deschamps non sono d'accordo con te, per il semplice fatto che alla Juve servivano in effetti 3 campioni, dato che gli altri buoni giocatori ce li avevamo in casa e si trattava solo di farli crescere per far diventare grandi anche loro e consentire alla Juve di non restare scoperta in nessun settore.
Ma evidentemente c'è chi preferisce prendere Poulsen sperando che possa fare lo Xabi Alonso senza rendersi conto che al massimo può fare il Nocerino che hai già dato via o la minima parte del Marchisio che hai sotto gli occhi tutti i giorni.

Ad oggi, nonostante tutti questi "buoni" giocatori, mi sembra che a parte l'attacco altrove ci sia ancora da inserire diversi calciatori...almeno più che buoni.

Riguardo al discorso tatticismo a mio parere bisogna fare attenzione: troppo spesso in Italia si parla di tatticismo per chi invece si limita solo a non prenderle. Per farla breve, Capello è tattico Trapattoni no.
Uno che teme le incursioni di Palombo non mi sembra un gran tattico, uno che toglie Del Piero e Camoranesi sul 2-1 per poi finire 2-3 non mi sembra un gran tattico, uno che sistematicamente ogni volta che ha la possibilità di agganciarsi al treno per il primo posto perde puntualmente il treno non mi sembra un gran tattico, uno che sistematicamente inserisce Giovinco all'85 non mi sembra un gran tattico, uno che inserisce Sissoko a freddo negli ultimi 5 minuti solo perchè sei da poco passato in vantaggio non mi sembra un gran tattico, etc, etc, etc, etc, etc....

Sul tema osservare con accortezza, quanto da te descritto si riassume semplicemente dicendo che bisognerebbe notare se la squadra gioca con le giuste distanze tra i reparti.
E' un meccanismo collaudato nel calcio professionista da un bel pò di tempo ormai...e si tratta di un meccanismo che ad ogni squadra di calcio viene a mancare solo quando subentra la stanchezza.
Ti è sufficiente questo per dire che un allenatore fa bene il suo lavoro? A me no. Anche perchè questo meccanismo dipende più dai calciatori che dall'allenatore.

Per me un allenatore deve avere innanzitutto 3 peculiarità imprescindibili per poter essere destinato a diventare un grande...o se vogliamo uno da Juve:
1) saper adattare uno schema di gioco alle caratteristiche dei calciatori che hai (e non i calciatori al tuo schema che usi da 30 anni, soprattutto se hai a disposizione un certo Giovinco).
Maestri in ciò sono da sempre Lippi e Hiddink; anche Benitez.
2) saper cambiare le partite in corso d'opera. Oltre ai 3 suddetti il nostro campionato ha messo in luce Massimilino Allegri, da aggiungere a Prandelli. Su questo tema meglio non parlare di Ranieri.
3) saper scegliere i calciatori: questo è un requisito minimo che dovrebbe avere ogni allenatore che possa definirsi tale: si necessita di calciatori da inserire in rosa? bene, innanzitutto bisogna capire in quali ruoli si è deficitari e poi devi capire se il calciatore che stai scegliendo è proprio quello che ti serve. Uno che non capisce nè quali sono i ruoli in cui si è deficitari e nè quali siano le reali caratteristiche dei calciatori che prendi, non solo non è un allenatore da Juve...ma non è più un allenatore. E' finito.


Yannick75

Anonimo ha detto...

condivido quello scritto dall'anonimo prima di me, escluso per una cosa: il nome Mourinho potresti anche toglierlo.

Uno che sull'1-0 con l'avversario in inferiorità numerica inserisce Burdisso e Vieira farebbe rabbrividire pure il Trap di Italia Corea (mondiali 2002) o Italia Svezia (europei 2004).

Yannick75

Anonimo ha detto...

...e aggiungo..sempre per l'anonimo...i motivi per cui l'Inter è sopra "solo" 10 punti sono gli stessi motivi per cui l'anno scorso ha vinto "solo" all'ultima mezzora di campionato nonostante l'iniziale +13.

Nonostante i Collina boys, siete sempre l'Inter.

Yannick75

Amos ha detto...

Io credo che un grande allenatore si veda da tante cose, ognuno ha le sue peculiarità. Alcune le ha centrate Giulio, e non credo si possa semplicisticamente dire che lo fanno tutti, perchè ci sono modi diversi di farli ad esempio i movimenti, la cura sui calci piazzati (vedi le lacune del milan degli ultimi anni). Detto questo sono anche d'accordo al 100% con le caratteristiche che individua yannick, non ho niente da aggiungere sui suoi 3 punti.
Ne metto un quarto mio però:
Per me un grande allenatore deve anche saper creare un gruppo che lavori come un corpo unico, che sia per il piacere e il legame che i giocatori provano tra loro (vedi Marcello Lippi, psicologo come pochi) o quantomeno per la capacità di porre l'obiettivo sopra ogni interesse personale (capello non gestiva dei grandi rapporti umani, ma la squadra rimaneva compatta e ferocemente concentrata sull'obiettivo).
In ogni caso, per creare un gruppo c'è bisogno di una notevole personalità che funga da punto di riferimento.

Anonimo ha detto...

rispondo all'Anonimo....ma sono io caxxx..

Giulio Gori ha detto...

In merito all'efficacia del modo di argomentare preferisco non ribattere.

Sono d'accordo con tutti voi quando dite che un allenatore non è solo ordine tattico, ci mancherebbe. Sono d'accordo con voi nel dire che Ranieri non è una cima nella lettura della partita in corso d'opera; ma in questo frangente, a parte il fenomeno Marcello Lippi, ne vedo davvero pochi capaci di farlo efficacemente... Neppure Capello, per dirne uno. Ancora meno un Ancelotti (che tuttavia è un mostro nella preparazione delle partite).
Quello su cui non sono per nulla d'accordo con voi sono due cose:
1) Ranieri è molto bravo nella gestione del gruppo; lo dimostra lo spirito con cui sono stati affrontati i momenti difficili, la risposta della squadra dopo i frequenti linciaggi mediatici e la capacità di tenere a bada le frizioni tra vecchi e giovani.
2) E' sbagliato credere che l'accuratezza del lavoro tattico sia una cosa acquisita da tutti gli allenatori. Tutti quanti si adoperano per mettere bene la squadra in campo. Voi dite che tutti ci riescono; io dico che sono invece una minoranza. O, almeno, sono una minoranza quelli che riescono a farlo bene come Ranieri.
Per non parlare di quelli che non sanno neppure cosa sia l'organizzazione tattica (vedi Hogson, vedi Lucescu, vedi Carlos Bianchi... ma questi sono effettivamente casi limite... anzi, casi clinici).

Anonimo ha detto...

Per Giulio
Ranieri è molto bravo nella gestione del gruppo; lo dimostra lo spirito con cui sono stati affrontati i momenti difficili...

sono daccordo solo al 50% sulla gestione del gruppo.......la fortuna di ranieri é stata solo e unicamente di avere una vecchia guarda compatta e piu´desiderosa di lui di vincere e di riscattare l anno di serie B .
Loro hanno fatto gruppo , loro sono serviti di esempio...loro hanno tenuto in piedi la baracca fino a quando é stato possibile ...e quando é toccato a ranieri fare l altro 50% si é visto con quale risultato.Sicuramente é un allenatore furbo che ha capito da che lato doveva stare anche se ultimamente con treze ha avuto qualche problema.....se fosse stato diversamente avrebbe fatto la fine di scolari al chelsea...quando fu la vecchia guardia a farlo fuori in un istante !

Anonimo ha detto...

1) L'anonimo che mi ha preceduto ha risposto correttamente...è stata la veccia guardia a tener unito il gruppo. Ranieri si è solo accodato e lo si è capito dal coraggio mostrato nella gestione Del Piero.

2)E' sbagliato credere che l'accuratezza del lavoro tattico sia una cosa acquisita da tutti gli allenatori. Verissimo. Ma tu non parlavi di accuratezza tattica, o per lo meno l'avevi ridotta alla semplice applicazione del mantenere le giuste distanze tra i reparti.

3) Efficacia di comunicazione e non di argomentazione. Si può essere efficaci nell'argomentare e al tempo stesso comunicare un bel niente ;)
Ad ogni modo, io quando preferisco non rispondere non rispondo e basta, senza fare cenno minimo alcuno...altrimenti può sembrare che non sappia rispondere.

Yannick75

P.S.: bella prova stasera...la coppa italia era l'ultimo obiettivo della stagione e Ranieri, dall'alto del suo tatticismo e della sua conoscenza del gruppo a disposizone, ha messo tutti fuori. Quando invece doveva tenere qualcuno fuori in campionato li ha spremuti tutti.
Tutti fuori e poi in preda al "mo che cazzo faccio?" ha tolto Giovinco e rimesso Nedved insieme a Camoranesi. Perla finale: via Iaquinta.
Se un difensore non lo togli nemmeno quando devi fare 4 gol vuol dire che non solo sei finito come allenatore...ma probabilmente nella vita hai sbagliato mestiere.

Amos ha detto...

Quoto anche le virgole del ps di yannick. Non è possibile che per l'ennesima partita da dentro o fuori, quella in cui devi entrare in campo con gli occhi iniettati di sangue, si sbagli approccio. I giocatori hanno le loro responsabilità, ma parecchie ne ha l'allenatore, che va in totale confusione.
Si è gettatyo la croce addosso a Del Piero per 3 mesi di prestazioni insufficienti. Quello che io vi domando è: credete che per un attaccante sia semplice giocare quando non arrivano rifornimenti?Quando l'80% dei cross sono fuori misura?La dimostrazione la si è avuta anche stasera.
Nemmeno quando devi fare 4 gol hai il coraggio di osare qualcosa in più. E a fine partita tutto quello che sai dire è:"Pazienza". Pazienza?Ma stiamo scherzando?E' questo ciò che trasmetti alla squadra?

Se davvero vogliamo trarre qualcosa di positivo da stasera è che forse, sottolineo FORSE, qualcuno avrà aperto gli occhi e capito che c'è una sola cosa da fare a fine anno.