martedì 9 ottobre 2007

La Jones si pente

Marion Jones ha restituito le cinque medaglie vinte nel 2000 alle Olimpiadi di Sydney, pochi giorni dopo aver ammesso l'assunzione di sostanze dopanti nel corso dei Giochi.
Lo ha reso noto l'avvocato della velocista, Henry De Pippo.

A riferire della restituzione delle medaglie era stata una fonte citata dall'agenzia Reuters.

"Si scusa con le sue concorrenti - aveva detto la fonte - e spera che i registri ufficiali siano modificati in modo da render conto delle loro vittorie".

A Sydney, in Australia, Jones vinse tre medaglie d'oro e due di bronzo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Certamente ha ammesso di aver barato, e restituendo le medaglie, chiedento scusa merita un plauso.
Detto questo, spero che di lei si parli come un esempio , sportivo, da non seguire.

Anonimo ha detto...

Speriamo che anche l'inter si penta presto per tutto quello che ha combinato e per cui ad oggi non ha ancora pagato.
Cominci a restituire i due scudetti illegittimamente presi!

Anonimo ha detto...

Caro Marco 99 guarda che invece la vicenda insegna esattamente il contrario: ovvero che in tutti gli sport chi bara paga, anche a distanza di anni! Ed è esattamente quello che è successo alla Juve! Nessuno contesta la riassegnazione delle medaglie vinte all'epoca dalla Jones, invece tu non riesci a farti una ragione delle vicende non belle in cui è stata coinvolta la Juve. In tutti gli sport (calcio compreso!) se uno vince in maniera poco pulita si premia quello che invece l'ha fatto in maniera corretta! Senza nessun rancore.