giovedì 11 ottobre 2007

Svolta epocale

Svolta clamorosa:
la Fifa valuterà come indennizzare i club che prestano i giocatori alle nazionali

La novità non è di poco conto, perchè se da una parte i club (sotto la spinta del G14, il cartello che riunisce i più importanti d'Europa) spingono da anni affinchè si stabilisca una sorta di rimborso per le società i cui giocatori vengono convocati dalle diverse rappresentative nazionali, dall'altra il governo del calcio non aveva mai accettato di sedersi attorno ad un tavolo per discutere la questione, avendo sempre considerato la risposta alle convocazioni delle nazionali un "obbligo morale e professionale" dei calciatori.

Per questo motivo, il fatto che la Fifa abbia ora accettato di istituire a Zurigo un'apposita commissione incaricata di stabilire i compensi per i club che cedono giocatori alle nazionali, suona come un successo del G14, che dopo anni di pressioni più o meno tangibili è arrivato se non altro ad obbligare la Federcalcio mondiale a prendere in considerazione il problema ed a studiarne la soluzione.

Lo scontro fra le parti si trascina da almeno una decina d'anni; il primo clamoroso caso fu durante i Mondiali di Francia '98, allorchè l'allora presidente della Lazio Sergio Cragnotti chiese 13 miliardi di lire di risarcimento per il brutto infortunio subìto da Alessandro Nesta durante Coppa del Mondo. Alla fine la Lazio si accontentò di molto meno, ma creò un precedente importante. Nel 2006 il G14, in seguito al grave infortunio subìto con la nazionale francese dall'attaccante del Liverpool Cissè (frattura della tibia), fece alla Fifa la richiesta shock di 860 milioni per indennizzare tutti i club i cui giocatori avevano subìto infortuni con le nazionali.

Ora, dopo l'ultima minaccia da parte del presidente del Barcellona Juan Laporta, che aveva recentemente rivendicato il diritto da parte delle società di negare ai propri tesserati l'accesso alla nazionale almeno in occasione delle amichevoli, da Zurigo si apre ora uno spiraglio; l'apposita commissione dovrà studiare il caso e stabilire una serie di regole, che definiscano l'entità dei compensi ai club in base all'importanza dell'impegno della nazionale. Compenso che teoricamente varierà al variare dell'importanza della partita della nazionale (meno im portante è le gara, meno fondamentale è la presenza del giocatore, più alto è il compenso per il club). In rappresentanza del G14, non per nulla, ci sarà proprio Laporta.

Per il risarcimento ai club la Fifa ipotizza di devolvere ai club parte dei premi che le diverse Federazioni nazionali intascano, facendo anche in modo che le organizzazioni calcistiche nazionali e continentali contribuiscano al pagamento delle polizze assicurative sugli infortuni dei nazionali che, al momento, sono interamente a carico dei club.

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