domenica 20 settembre 2009

Poker Juve




La Juventus fa poker.
Quarto successo consecutivo in campionato e punteggio pieno dopo 4 giornate.
Nonostante le numerose assenze, superato con il più classico dei punteggi (2ao) il Livorno.
Decisivi i giocatori più in forma di questo periodo: Iaquinta, Marchisio e.....
sopratutto Buffon.
E si, perchè ancora una volta è il numero 1 bianconero il migliore in campo.
Almeno 3 parate strepitose.
Poco da aggiungere, è ritornato il portiere più forte al mondo.
La vera differenza tra la Juve dell'anno scorso e quella di quest'anno sta forse proprio nel rendimento del portiere campione del mondo.
Nota dolente Giovinco. Un'altra stecca nel ruolo di vice-Diego.
A questo punto, per non bruciare il ragazzo, forse è il caso di non riproporlo più nella posizione di trequartista, ruolo davvero in cui non rende anche se resto convinto che Giovinco sia più decisivo quando entra dalla panchina. Un pò come il Massaro milanista degli anni 90.
Quando mancherà di nuovo Diego in futuro sarà il caso di cambiare modulo.
4-4-2 o 4-3-3 a seconda degli avversari e degli uomini a disposizione.
La Juve almeno per una sera si gode il primato in solitudine, in attesa dei risultati della domenica.

9 commenti:

yannick75 ha detto...

Buffon è sempre stato il portiere più forte di tutti.
Siccome siamo in Italia, allora lui deve essere sempre ai livelli attuali o a quelli dei mondiali per non essere scalzato dalla brutta copia di Pagliuca.

Marchisio è ormai consacrato. Insieme a Pirlo e De Rossi è il miglior centrocampista italiano.

Iaquinta inveee è in assoluto il miglior attaccante italiano (super pippo permettendo). Sono contento per lui anche a livello personale perchè ha sempre lavorato con umiltà.

Trezeguet: davvero lontano dalla forma migliore. La squadra lo sta aiutando, ieri lo cercavano sempre per il gol.
Ti aspettiamo Roi David, fino alla fine tutti con te!

Camoranesi: aveva iniziato un pò sottotono ma ci ha messo poco a tornare quello che è. L'assist per Marchisio è un capolavoro da giocatore di classe.

Giovinco ha fretta. Sente la pressione addosso. Cerca il gol a tutti i costi. E' questo secondo me che lo sta fregando adesso.
Non dimentichiamoci i passati assist per Iaquinta e Trezeguet. Proprio per questo io l'ho sempre visto soprattutto nel ruolo dietro le 2 punte.
Non affrettiamoci.

Appoggio comunque l'idea dell'eventualità di un altro modulo in assenza di Diego.
Ne scrivevo anche agli inizi dell'estate: 4-2-3-1...Melo e Sissoko dietro a Camoranesi-Giovino-DelPiero/Iaquinta. Unica punta Amauri o Trezeguet.

P.S.: c'è una statistica riguardante la Juve vincente le prime 4. Toccatevi tutti, i Collina Boys sono sempre dietro l'angolo!

Anonimo ha detto...

Manca qualcosa a livello di gioco, ma è normale considerati i cambiamenti e i numerosi infortunati. Ma è la mentalità che è cambiata: queste erano partite che l'anno scorso avremmo pareggiato, se non perso. Ed è tutto merito di Ciro. Per l'Europa non facciamoci illusioni: c'è un abisso tecnico con le migliori squadre del continente.

Fernando Viola

Michele ha detto...

Giovinco ha due grossi limiti per poter essere un vero trequartista:

1) Non torna sulla linea dei centrocampisti. Non tanto in fase difensiva, ma anche e soprattutto in fase offensiva, dove la gran parte del tempo la passa poco prima del limite dell'area aspettando palla spalle alla porta. In questo modo chiude spazio ai potenziali inserimenti dei centrocampisti e non riesce mai ad essere pericoloso, dato che ora che si gira un difensore l'ha già pressato e spesso, data la differenza fisica, strappato il pallone.

2) Tecnicamente ha delle lacune, che stanno emergendo ora che gioca spesso. Mi riferisco in particolare alla notevole lentezza che ha nel passare dallo stop al movimento succesivo, sia esso un tiro, un passaggio o un dribbling.
Con il fisico che ha, per poter essere davvero incisivo come trequartista e quindi punto di riferimento per il gioco, dovrebbe essere in grado di stoppar la palla e partire in pochissimo tempo, in modo da tagliar fuori l'avversario e poter creare pericoli per la difesa. Se invece fra lo stop, spesso troppo a "inseguire", e il successivo tocco passa troppo tempo, il difensore riesce a pressarlo e anche qui spesso il gap fisico, dovendo Giovinco partire da fermo, lo penalizza.

Resto dell'idea che Giovinco sia un attaccante esterno, buono per un 433. Partendo alto e largo avrebbe più spazio per ricevere palla e partire. A quel punto, in velocità, diventa davvero efficace il suo dribbling e il suo controllo di palla che gli permetterebbero di superare i difensori mediamente più lenti di lui.

Senza Diego io lo proverei sto 433 con trezeguet/Amauri punta centrale, Giovinco largo e Iaquinta come altro avanti di movimento. Camoranesi ieri ha dimostrato che se libero di muoversi può mettere in difficoltà l'avversario, a quel punto si piazzano Felipe Melo e marchisio/Sissoko come diga davanti alla difesa e diventa un bel grattacapo per gli avversari.

Certo, la difesa deve salire, non si può giocare sempre lunghi come ieri. capisco evitare la linea a centrocampo dell'anno scorso, ma così è troppo.

nick ha detto...

ieri ero allo stadio.buona JUVE (anche se questo schema ci fara' soffrire molto )chiedo aiuto a gori per spiegarmi come fare a soffrire meno in difesa (ci assalgono da tutte le parti ,grazie particolare a buffon)),,,,ma scrivevo per stigmatizzare il comportamento di quei 4 scalzacani idioti e sciacqualattughe dei tifosi livornesi..........cosa centrano le bandiere di che guevara (altro bel personaggio) le bandiere della cgil,,...i canti ''bandiera rossa'' i fischi, canti e cori belluini contro i 6 morti di kabul durante il minuto di raccoglimento?????? poveri idioti ,, forza JUVE

Anonimo ha detto...

ahi, ahi, ahi...illusi che tutto fosse tornato alla normalità per il rigore dopo 53 partite?

Grave illusione: mancata espulsione di Maicon (il regolamento parla chiaro) e il pareggio avviene dopo il netto fallo di Eto'o su Conti.

Redr77

Giulio Gori ha detto...

La Juve continua a vincere. E questo è quello che conta specie in questo primo mese di campionato.
La squadra non gioca male, ma purtroppo manca ancora della solidità necessaria in difesa ed è ancora troppo poco compatta tra i reparti. C'è da lavorare, ma il tempo non manca. Intanto godiamoci il fattore B di Buffon e anche il vecchio caro fattore C, che io accolgo sempre tanto volentieri.

Capitolo Giovinco: concordo più con Yannick che con Stefano. Il problema del ragazzo è più di testa che di ruolo. Del resto è lo stesso giocatore ad aver indicato il trequartista come il suo ruolo preferito.
Il problema è che Giovinco sente la pressione e ogni volta che tocca palla crede che sia necessario fare la giocata decisiva. Ma nell'arco dei 90 minuti la maggior parte delle volte che si ha il pallone tra i piedi bisogna amministrarlo con calma, perché "l'occasione da gol" capita purtroppo solo una volta ogni tanto.
Nascondere il pallone, rallentare il ritmo, riciclare palla... Non sono meno importanti di un dribling, di un passaggio in profondità o di un bel tiro. Giovinco invece abbassa la testa e punta la porta, sempre, senza variazioni. Giocare a calcio non è questo (mi tornano in mente fuoriclasse che, nonostante l'immensa tecnica, non dimenticavano mai la praticità, come Baggio, come Zidane, come Francescoli...)

Un esempio. La Juve vista contro il Bordeaux (perché il difetto in questione non è soltanto di Giovinco) nel primo tempo cercava costantemente il passaggio in penetrazione anche quando gli avversari erano schierati. Molto spesso sarebbe stato meglio per tutti, ripassare la palla indietro, a Felipe Melo e fare ripartire l'azione, sperando che un successivo movimento potesse finalmente aprire un varco: tentare il passaggio azzardato quando sai già che il pallone lo perdi, vuol dire rendere palla all'avversario, offrirgli l'occasione del contropiede, rischiare e, magari, se va bene, recuperare palla due minuti dopo in piena difesa. A volte tornare indietro, rallentare, ripartire da capo è la scelta giusta: non c'è umiliante, non è da brocchi, ma è da veri giocatori di calcio che sul campo ci sanno stare.
Ecco, Giovinco deve capire solo questo.

Giulio Gori ha detto...

Per Nick.

Il modulo di Ferrara non è così strano. Lo usano in tanti ed è lo stesso che ha fatto la fortuna di Lippi.
Per risolvere il problema difensivo, a parte l'ovvia considerazione che servono i reparti corti, non c'è una ricetta unica e semplice: servono mille minuscole cose.
Lavorare su una difesa significa studiare i movimenti dei giocatori, migliaia di volte, per cui se sale uno, deve scendere l'altro, per cui se la difesa è sguarnita il centrocampo deve abbassarsi sulla linea dei difensori, ecc.
Lavorare su una difesa significa lavorare decine di migliaia di volte sulle marcature, per non far dimenticare come va posto il corpo rispetto a quello dell'attaccante, come lo si sbilancia senza fare fallo, per rafforzare il tempismo sugli anticipi, per migliorare la concentrazione (che in parte è innata, ma non solo).
Quello che è necessario tenere a mente è che non c'è nulla di scontato. Per fare un esempio, se Ronaldinho non si allena di continuo sugli stop e sui palleggi, dopo tre mesi controllerà il pallone molto peggio di prima. Allo stesso modo se Cannavaro non si allena tutte le settimane sulle marcature nei calci piazzati, finirà per perdere l'avversario molto spesso.

Comunque, nel caso specifico della Juve, c'è da lavorare molto sulla posizione dei due interni di centrocampo (Marchisio, Camoranesi e Tiago, in queste prime partite), perché a volte sembrano troppo a ridosso del centrale e lasciano spazio sulle fasce, a volte rimangono troppo larghi, lasciando il centrale da solo. L'ideale sarebbe che il centrocampo restasse abbastanza stretto e che quando uno dei due interni si sposta sulla fascia di spettanza, anche gli altri due lo seguissero in orizzontale, mantenendo le distanze. Lasciare spazio sull'altro lato del campo non è un problema, perché permette al centrocampo di recuparare la posizione per tempo.

PS: Sui tifosi del Livorno. Premesso che non amo la politica in curva, voglio ricordarti che non è una cosa nuova quella che è successa. In ogni stadio, quasi ogni settimana si fa politica nelle curve. Di solito però è rappresentata una posizione diversa da quella dei tifosi livornesi.
Riguardo ai morti di Kabul, trovo inopportuni quei fischi durante il minuto di silenzio, per rispetto nei confronti di quei morti. C'è anche da dire però che una Federazione non si può lamentare di quei fischi: è lei che con quel minuto di silenzio porta la politica negli stadi e quindi si deve fare carico delle reazioni avverse; come quelle di chi non trova giusto ricordare sei vittime militari e ignorare le 11mila vittime civili di quella guerra.
Che c'entrano gli stadi con Kabul? Vogliamo riportare le famiglie in curva? Cominciamo dal non esasperare inutilmente le tensioni quando non ce n'è affatto bisogno.

Anonimo ha detto...

Vero ancora lontani dalle regine d europa.. però siamo sulla strada giusta, c'è solo da "pedalare"


Tifoso bianconero

nick ha detto...

x giulio gori::::grazie,come al solito sei stato esaustivo,,quindi sara' una sofferenza per un bel po',,fin quando tiene gigi sono abbastanza tranquillo,,,ma i livornesi, sbucavano dappertutto (come anche i francesi) ....quanto alla politica negli stadi,,,sfondi una porta aperta,, comunque resta un utopia,ciao e forza JUVE