Doverosa copertina di giornata a "Black Mamba" Kobe Bryant ed ai suoi Los Angeles Lakers campioni NBA.
Si diceva che senza l'appoggio della spalla Shaquille O'Neal non avrebbe più vinto.
E invece insieme ad una squadra di gregari, guidati dall'immenso Phil Jakson...
Il presidente Obama lo aveva detto: ''Vinceranno i Lakers in gara 6''. Si e' sbagliato solo nella previsione della gara: cinque, non sei, per diventare i campioni 2009 del basket d'America.
I Lakers di Kobe Bryant in gara 5 hanno battuto gli Orlando Magic per 99-86, portandosi sul 4-1 nelle partite di finale e aggiudicandosi cosi' per la 15/a volta nella loro storia il titolo Nba.
Con questa vittoria l'allenatore dei Lakers, Phil Jackson, e' diventato il tecnico piu' vincente di sempre, con dieci anelli nba (lo scudetto Usa).
Nessuno nella storia del basket americano era riuscito a raggiungere un simile traguardo.
Anche la quinta delle partite di finale contro gli Orlando e' stata giocata e vinta nel segno di Kobe Bryant, al quale e' stato riconosciuto il titolo di 'most valuable player', miglior giocatore Nba delle finali 2009. Come gia' fatto in tutte le precedenti quattro gare, anche nella quinta Bryant, ribattezzato dai tifosi 'black mamba', ha sfondato la barriera dei 30 punti, per lui, definito dalla critica il Michael Jordan dei tempi moderni, si tratta del quarto scudetto in carriera. Un mostro di bravura, non tanto perche' assicura la media di 30 punti, quanto perche' in ogni incontro riesce sempre a mettere a segno i canestri fondamentali, quelli capaci di 'girare' la partita facendo saltare gli equilibri della gara. In uno sport dalla strategia scientifica come il basket questo e' cio' che fa la differenza. E' successo cosi' anche per il titolo 2009. Nella serie delle finali contro gli Orlando Magic i Lakers sono stati sul punto di perdere in almeno due occasioni. In gara 3 e in gara 4, infatti, sono andati per due volte ai supplementari, dopo che le due partite, tiratissime, si erano concluse in parita' nei tempi regolamentari. Ebbene, nei cinque minuti supplementari in entrambe le occasioni e' stato Kobe Bryant a far saltare gli schemi difensivi degli avversari. Di fronte alle sue sospensioni micidiali e alla precisione chirurgica dei suoi tiri la tensione agonistica degli Orlando Magic si e' come disciolta. Impossibile contrastare il suo basket. Alto 'solo' 1,98, quando vuole Bryant, detto 'Black Mamba', diventa un giocatore immarcabile. Nel campionato Nba solo LeBron James, dei Cleveland Cavaliers, puo' essere paragonato a Bryant in quanto a talento. Con la differenza, pero', che Bryant gioca nei Lakers, la squadra che dal 2000 ad oggi sta segnando il decennio del basket Usa. Come sottolineato dal coach Phil Jackson, per il titolo 2009 meritano una menzione speciale Pau Gasol e Derek Fisher, giocatori che se militassero in altre squadre non sarebbero certamente le stelle, ma che accanto a un fenomeno come Bryant accettano di interpretare in campo il ruolo di comprimari d'eccezione. Ma il re indiscusso e' lui, Kobe Bryant, applaudito tanto a Los Angeles quanto in Florida. Dopo la medaglia d'oro conquistata la scorsa estate ai giochi olimpici di Pechino, ecco il titolo di campione del mondo 2009. ''E' fantastico, e' pazzesco'' ha detto. E davanti alle telecamere, stringendo a se' il trofeo del vincitore, ha versato un'intera bottiglia di champagne sulla testa del suo allenatore, Phil Jackson, l'unico (finora) ad aver vinto piu' di lui.
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Intanto il Milan mette a segno il colpo Cissokho.
Non so se il prestante giocatore vale davvero 15 milioni di euro, ma di certo è stato il miglior terzino sinistro della scorsa Champions League.
Il nuovo corso di Leonardo è partito all'insegna del ringiovanimento.
Il nuovo corso di Leonardo è partito all'insegna del ringiovanimento.
Tanto, almeno per ora, l'Inter di Ibrahimovic si mantiene ancora a distanza di sicurezza da tutte le avversarie.
E allora è anche giusto svecchiare la rosa in prospettiva futura, se non si può esser competitivi nell'immediato.
Chissà se anche la Juventus avrà il coraggio di lanciare definitivamente Giovinco e puntare davvero sui giovani.
Per l'attacco intanto spunta un nome nuovo: Acquafresca.
Sapete bene come la penso su Trezeguet, del quale mai me ne priverei ma l'attaccante italiano è un ottimo elemento di prospettiva futura.
A centrocampo, l'Udinese che come sempre non svende mai nulla (sarebbe bastato ricordarsi questo per non prendere la "sola" Almiron) continua il braccio di ferro per la cessione di D'Agostino.
Ledesma e Diarra del Real Madrid, le alternative meno onerose di giornata.
Ma servirebbero davvero?
Intanto la partenza di Tiago non è più così certa.....