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mercoledì 13 ottobre 2010

Avv. Prioreschi: “Metti Collina è irrilevante”


Roma – Puntata di “Signora Mia” incentrata su calciopoli quella che è andata in onda ieri sera sulle frequenze di Rete Oro nella quale è stato intervistato a caldo, dopo la giornata di udienza a Napoli, l’Avv.Maurilio Prioreschi.


Il difensore di Luciano Moggi, intervistato dai componenti della redazione di Tutti Pazzi Per La Juve , celebre trasmissione radiofonica della Capitale, dopo un breve resoconto sulla giornata d’udienza ulteriormente negativa per il teorema accusatorio, ha precisato nuovamente il peso processuale del contenuto della conversazione telefonica intercettata tra l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’allora designatore degli arbitri Paolo Bergamo avvenuta il 26/11/2004 pochi giorni prima della partita Inter – Juventus: “Chi dice 'Metti Collina' non è assolutamente rilevante”. - Puntualizza l’Avv.Prioreschi che prosegue: “Quell’intercettazione deve essere letta in parallelo con la precedente Facchetti-Mazzei, (25.11.2004 ndr), dove Mazzei comunica gli assistenti, 'numero 1 e numero 2' (Ivaldi e Pisacreta), dove Facchetti dice chiaramente 'Mettiamo il numero 1 degli arbitri: metti Collina', Mazzei dice: 'Ma come facciamo? C’è il sorteggio!' e Facchetti dice: ' Ma no, quale sorteggio! Parla con Bergamo', quindi poi Facchetti chiama Bergamo ed è il prosieguo naturale di quella telefonata. Ora che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti francamente non ha nessuna importanza: il significato della telefonata è chiarissimo. Soltanto chi è in malafede non riesce a capire e poi cerca di arrampicarsi sugli specchi su chi l’ha detto. Non ha nessuna importanza chi ha detto 'Metti Collina' ”.
Le intercettazioni indicate dall’Avv. Prioreschi supportano pienamente la tesi difensiva e fanno emergere il grave comportamento tenuto dall’ex presidente dell’Inter che riesce a sapere in anticipo i nomi dei due guardalinee, Ivaldi e Pisacreta, poi effettivamente designati per la partita Inter – Juventus, e suggerisce al Mazzei il modo per aggirare il sorteggio al fine di ottenere l’arbitro gradito ai nerazzurri ovvero Pierluigi Collina.
Impianto accusatorio inconsistente anche per la questione “Sim straniere”.
La situazione più imbarazzante, riguarda la presunta Sim ritenuta dall’accusa in possesso dell’allora arbitro Massimo De Santis agganciata dagli investigatori ad una cella di Coverciano mentre il fischietto di Tivoli si trovava ad un corso riservato alle guardie penitenziarie tenuto a Roma dallo stesso Maggiore Auricchio che conduceva le indagini nell’operazione Off-Side.
“Il criterio utilizzato dagli investigatori non ha nulla di scientifico”. – afferma l’Avv. Prioreschi che continua: “Inoltre c’è un dato agghiacciante: i carabinieri hanno elaborato centinaia di migliaia di contatti telefonici a mano per ricavare questi presunti contatti tra le sim svizzere e poi quello che è più tragico da un lato e comico dall’altro è che le chiamate tra le sim in entrata ed in uscita non corrispondono. Se A chiama B 10 volte, A avrà 10 chiamate in uscita e B 10 in entrata, invece su tutte le sim svizzere abbiamo dati di 10 in uscita e dall’altra parte 100 in entrata oppure 10 in uscita e nessuna in entrata, insomma non corrisponde nulla. E’ una cosa che definire comica e dire poco. Il dato delle sim svizzere, se esiste, è il seguente: una scheda chiama un’altra scheda, ma chi fosse al telefono dell’una e dell’altra nessuno lo può dire”.

sabato 2 ottobre 2010

Calciopoli non esiste più


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Disponibili i link per scaricare l'intera 5° puntata stagionale in Mp3 http://www.tuttipazziperlajuve.com/2010/10/scarica-la-5-puntata-di-tutti-pazzi-per.html

Nel corso della puntata di ieri sera di Tutti pazzi per la Juve http://www.facebook.com/pages/TUTTI-PAZZI-PER-LA-JUVE/166255058081 strepitoso intervento dell'avvocato di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, che in meno di mezz'ora ha spiegato la farsa di Calciopoli e come ieri ha demolito a Napoli i teste Baldini, Abete, Collina azzerando per sempre "i sorteggi truccati" e le "designazioni conosciute in anticipo".
L'avvocato ci ha anche anticipato in diretta quello che oggi riporta anche La Stampa, ovvero che forse Moratti riuscirà ad evitare di salire sul banco dei testimoni.
Ieri infine è stato confermato che a dire "Metti Collina" è stato Facchetti.
L'udienza di ieri se abitassimo in un paese civile avrebbe oggi la prima pagina su tutti i giornali....
Potete guardare da soli invece il tentativo di mistificare ancora le cose dei soliti noti....

domenica 4 aprile 2010

E se parla pure Zaccone...


Clamoroso, anche l'avvocato della Juventus Cesare Zaccone parla di riaprire il processo sportivo. Non è mai troppo tardi.
"Queste nuove telefonate sorprendono anche noi. Non le conoscevamo all'epoca dei fatti. Non erano nel materiale a nostra disposizione. E allora staremo a vedere cosa emergerà. Se pensiamo anche noi alla possibilità di riaprire il processo sportivo? Certamente sì. Ci riserviamo di vedere cosa salta fuori, se ci sono altri aspetti non esplorati, se ci saranno ulteriori rivelazioni".
Parola di Zaccone.
Bene, ma se davvero si riaprirà il processo sportivo stavolta che la Juve sia difesa da Trofino & C. i legali di Moggi che a Napoli stanno distruggendo Calciopoli.
Oggi Prioreschi a Radio Radio ha confessato: " "Vi do un'anticipazione, abbiamo trovato un altro cellulare di Facchetti con cui telefonava. Aspettatevi altre intercettazioni ancor più rilevanti di quelle ascoltate fin'ora" Il legale ha aggiunto che sino a questo momento sono state ascoltate solo 30.000 delle oltre 170.000 a disposizione....
Non resta che aspettare ormai, il momento della resa dei conti sembra davvero vicina....

L'amico David Pratelli mi ha inviato un messaggio per ricordare Maurizio Mosca. Ciao Maurizio,ci mancherai a tutti.

CIAO MAURIZIO...
Ogni domenica ti chiedevo notizie sulla Juve.
Ogni domenica scambiavamo due battute sulle magie di Del Piero.
A Guida al campionato ogni tanto ti dicevo: "Maurizio stasera difendi la Juve a Controcampo" e tu, per la tua spiccata professionalità e onestà, mi rispondevi sempre di sì.
Caro Maurizio, io ti ringrazio perchè la sera quando incontravi Franco Ordine nel salotto di Controcampo, durante la diretta riportavi simpaticamente i miei tormentoni come: "Buttate la chiaaaave" o "Non c'è trippa per gatti".

Tu forse non lo hai mai saputo, ma in quel momento mi rendevi felice.
E' stato bello e costruttivo lavorare con te.
Grazie Maurizio, non ti dimenticherò mai.

David Pratelli

giovedì 11 giugno 2009

Italia d'oro





La memoria di Gianfelice Facchetti
ROBERTO BECCANTINI

«Cannavaro insiste in maniera patetica sulla storia dei 29 scudetti, in barba alla giustizia sportiva. Lo fa senza ritegno, senza che nessuno dei vertici federali gli faccia presente quel che è stato e che il ruolo che oggi riveste comporta responsabilità». È l’incipit del corsivo che Gianfelice Facchetti, figlio dell’indimenticabile Giacinto, ha scritto per il «Corriere della Sera» del 9 giugno 2009. Un’opinione forte: discutibile ma rispettabile. Ciò doverosamente premesso, lo stralcio e l’articolo suggeriscono qualche riflessione.
Per la cronaca, Fabio Cannavaro ha sempre sentito suoi quegli scudetti anche prima di lasciare la Juventus, non soltanto adesso che vi è tornato: atteggiamento che, se effettivamente inedito, avrebbe suffragato la «ruffianeria» citata dall’autore.
Sempre per la cronaca, anche Zlatan Ibrahimovic (due titoli) e Patrick Vieira (un titolo) rivendicano gli scudetti di Calciopoli, eppure di loro, nell’articolo, non c’è traccia. Una dimenticanza che contribuisce a rafforzare un concetto caro a Gianfelice (e al sottoscritto), «L’Italia è un Paese con la memoria corta». Verissimo. Soprattutto quando ci fa comodo.
Insomma: mi sarebbe piaciuto leggere un cazziatone a Cannavaro e, nello stesso tempo, almeno una tiratina d’orecchie agli interisti Ibra e Vieira. Così come spero di leggere un giorno o l’altro un articolo di Gianfelice contro Giuseppe Gazzoni Frascara, l’ex patron del Bologna che continua ad accusare il padre di aver fornito alla Reggina l’«agenzia sbagliata» per iscriversi al campionato. Non ho fretta: aspetto.