Quarto titolo mondiale, come gli azzurri.
Battuta l'Argentina.
Battuto Messi, il vero sconfitto.
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lunedì 14 luglio 2014
lunedì 10 giugno 2013
domenica 7 ottobre 2012
MESSI, RONALDO, IBRAHIMOVIC: i più forti non giocano più in ITALIA...
Passare da BARCELLONA-REAL MADRID a MILAN-INTER è come uscire con MONICA BELLUCCI per poi ritrovarsi tête-à-tête con ANNA MAZZAMAURO
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 7, 2012
PAZZESCO.CRISTIANO RONALDO - MESSI 2 a 2.Una cosa è sicura. In questo momento si stanno contendendo il PALLONE D'ORO i più forti al mondo!
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 7, 2012
#CLASICO MESSI VS C.RONALDO. In BARCELLONA-REALè in scena il CALCIO, ma @skysport ha deciso di investire sull'inguardabile EUROPA LEAGUE
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 7, 2012
Ancora ZLATAN IBRAHIMOVIC con un siluro su punizione. In 2 minuti ammutolito il Vèlodrome di MARSIGLIA.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 7, 2012
Assalto finale del BARCELLONA ma il REAL ha resistito.Finisce 2 a 2 con doppiette di MESSI e C.RONALDO.Peccato per chi l'ha persa #CLASICO
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 7, 2012
domenica 17 luglio 2011
Dr.Messi & Mr.Leo: altro che Maradona
Ancora una volta del fenomeno Messi ammirato tante volte con la maglia del Barcellona non se n'è vista traccia con la Nazionale Argentina.
Il valore del giocatore ovviamente non si discute ma chi in questi anni lo ha accostato a Diego Armando Maradona è evidente che non ha mai visto giocare il Pibe de Oro:
lui le partite le vinceva veramente da solo.
Il valore del giocatore ovviamente non si discute ma chi in questi anni lo ha accostato a Diego Armando Maradona è evidente che non ha mai visto giocare il Pibe de Oro:
lui le partite le vinceva veramente da solo.
mercoledì 7 aprile 2010
2 pesi e 2 misure
Mentre continuano ad uscire nuove intercettazioni scottanti, l'Inter guadagna la semifinale di Champions dove si troverà davanti il Barcellona dell'ex Ibrahimovic e di un immenso Messi. Si potesse parlare solo di calcio giocato.....
Dicevamo di Calciopoli 2.
Intanto chi per anni ci ha propinato "Moggiopoli" si dovrebbe vergognare e chiedere scusa a tutti i lettori. Ma non lo faranno mai.
Adesso è caccia a sminuire i toni delle telefonate degli altri. Ci fosse stato Moggi al loro posto....
Invito tutti a leggere l'articolo scritto ieri da Beha, uno dei pochi "onesti" (altro che Moratti) che sta cercando di fare luce in questa farsa mediatica che va avanti dal 2006.
Alla faccia dei Boniek e dei Galeazzi.... Complimenti a Michele Criscitiello invece, per lo speciale Calciopoli andato in onda lunedì sera su SportItalia.

Dicevamo di Calciopoli 2.
Intanto chi per anni ci ha propinato "Moggiopoli" si dovrebbe vergognare e chiedere scusa a tutti i lettori. Ma non lo faranno mai.
Adesso è caccia a sminuire i toni delle telefonate degli altri. Ci fosse stato Moggi al loro posto....
Invito tutti a leggere l'articolo scritto ieri da Beha, uno dei pochi "onesti" (altro che Moratti) che sta cercando di fare luce in questa farsa mediatica che va avanti dal 2006.
Alla faccia dei Boniek e dei Galeazzi.... Complimenti a Michele Criscitiello invece, per lo speciale Calciopoli andato in onda lunedì sera su SportItalia.

Calciopoli di cioccolato
"Dico di Calciopoli e dei suoi sviluppi. Cominciamo da quelle al latte. Avete letto domenica la trascrizione della telefonata di Moggi a Bergamo del 9 febbraio 2005, esemplare documentale del cosiddetto sistema-Moggi. Di qui anche l'occhiello della pagina, semplicemente Moggiopoli. Per queste ed altre telefonate Moggi e Bergamo sono stati cancellati dalla giustizia sportiva nel 2006 e sotto processo per associazione a delinquere attualmente presso il Tribunale di Napoli. È storia nota. Questa ed altre telefonate riportate ieri l'altro sono da quattro anni di dominio pubblico, e non per caso. Dunque qui la sorpresa non c'è. Allora perché vengono riprodotte per l'ennesima volta? È spiegato chiaramente. Per controbattere "un'informazione smemorata e superficiale" che mette qualcosa "sullo stesso piano dei gravissimi fatti emersi a carico delle dirigenze della Juventus, del Milan, della Fiorentina e della Lazio". Insomma le quattro castigate dalla giustizia sportiva prendendo a riferimento la "cupola" del sistema-Moggi. Quindi sorprese pasquali, nessuna. Se non la benemerita intenzione di fare memoria su Moggi, collegata a quel "qualcosa". Ma che cos'è questo "qualcosa"? Sono la prima "sorpresa" pasquale, nelle uova al cioccolato fondente uscite sabato qui come su tutti i giornali. Dentro, le trascrizioni finora inedite delle telefonate tra Moratti, altri dirigenti interisti e Bergamo sugli stessi temi (designazioni, gradimento ecc. ) imputati a Moggi. Ma proviamo a sostituire il nome di Moggi a quello di Moratti nella telefonata trascritta per vedere -alla Jannacci- neppure tanto di nascosto l'effetto che fa. E ancora: ma se la giustizia sportiva ha già operato con le sue sbrigative sentenze, e invece quella penale nella fattispecie nei confronti del cupolone Moggi ancora no, non sarà il caso intanto di rimanere alla prima? E Moratti non ha sempre negato finora pubblicamente, e per quattro anni, mentre riscuoteva scudetti a tavolino, di aver fatto telefonate a chicchessia? Dunque c'è già una menzogna in ballo: che non assolve Moggi, ma ci fa fare un passettinoserio avanti. Se in ballo c'era per la giustizia sportiva la violazione dell'art.1 delle Carte Federali sulla lealtà sportiva e altre menate del genere…, Moratti mai entrato in questa inchiesta deve essere processato dalla Procura Federale come Moggi. Soltanto per assolverlo, naturalmente, per vedere le differenze, per non essere costretti a passare da Moggiopoli a Morattopoli, cosa che a molti dispiacerebbe di certo. La "discarica Moggi" era stata chiusa dal Ministro per l'Ambiente rotondocratico ormai da tempo. Riaprirla vorrebbe dire munirsi di maschere per il tanfo: ma quale? Quello già dentro o quello ancora fuori? Nel frattempo i due pubblici ministeri del processo di Napoli, oggi Narducci e Capuano, ieri Narducci e Beatrice che mi hanno fatto l'onore della citazione in un'intervista a "L'Espresso" di tre anni fa ("l'unico che ha capito è Oliviero Beha e per questo non lo fanno scrivere…") hanno avuto un'uscita sorprendente. Hanno affermato che "le vittime non devono diventare i colpevoli", frase che ha fatto il giro mediatico del mondo. Non so a voi, ma a me è sempre parso importante nel quadro "della separazione delle carriere" che gli inquirenti facessero gli inquirenti (e sono certo che i PM lo stanno facendo nel modo migliore possibile…) e i giudicanti i giudicanti. E allora che cos'è questa storia di "vittime" e "colpevoli"? Quindi sarebbe già tutto deciso? E che cosa significa che le telefonate morattiane non sono state prese in considerazione ? In base a quale criterio? Nessuno ricorda che Narducci nell'ottobre del 2008 a inizio processo a Giraudo con rito abbreviato "escluse tassativamente" l'esistenza di altre telefonate fuori indagini? Se il capo di quelle indagini era l'allora maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio, che oggi da tenente colonnello in aula a Napoli va avanti a colpi di "non ricordo" (e gli inquirenti comprensivi al Presidente di Tribunale: "Può capitare, non le pare ? "…) e citando come fonte i tabellini della Gazzetta dello Sport, forse su queste telefonate "escluse" dall'inchiesta c'è qualcosa da dire? Oppure no? Per soprammercato, altro uovo fondente, mentre si faceva quella meritoria opera di memoria riepilogata… su tutti gli altri giornali (e per quel poco che conta anche per bocca di chi scrive nel corso del Tg3 di sabato) usciva una telefonata "meravigliosa" di Bergamo a Galliani, in cui il designatore (lo stesso "trascritto" con Moggi qui) chiedeva ausilio e "calore, molto calore" al vicepresidente del Milan allora reggente della Lega calcio e anche del Milan stesso (maggio 2005, vigilia di Milan-Juventus decisiva per lo scudetto, e Berlusconi a Palazzo Chigi autosospeso dalla carica al Milan per non infrangere il conflitto di interessi…). Perbacco, sento odor di "Gallianopoli"… E invito a fare lo stesso con Galliani: sostituite il suo nome con quello di Moggi e magari chiedete un nuovo processo sportivo anche per lui. Ma siccome qui la disciplina praticata sembra essere soltanto il penale, e le magagne e le insufficienze della giustizia sportiva, che vedono responsabili anche giudici ed ex giudici in forza ad essa, paiono non avere alcun valore, restiamo anche noi al penale. Per tanti motivi, di cui ho scritto moltissimo, qui e dove ho potuto, e detto ovunque mi fosse possibile, è improprio e distorcente parlare di una Moggiopoli e di un sistema-Moggi senza collegarlo alla vera questione, che è quella di Calciopoli e di un sistema-calcio. Si tratta di conoscere e collegare i fatti, gli arbitri di allora "sicari" - da dimostrare - di Moggi e c. (a proposito, Paparesta ha negato sempre di essere stato chiuso nel famoso spogliatoio: abbiamo deciso noi a tavolino che mente e che quindi invece che di "millanteria disdicevole" Moggi è passibile di "violenza privata". Ma insomma, i processi li facciamo noi o "loro"?) con gli arbitri di oggi, designati da quel Collina che è dentro molte telefonate di cui finora ci mancava notizia. È una vita, dal caso Camerun in poi, che chiedo pulizia nel calcio, adesso essere superato a destra e nella corsia d'emergenza mi sembra una violazione del codice stradale. Chiudo con una notizia e una domanda, stile vecchi tempi. Vi ricordate di Grazia Fazi, la segretaria della Can definita la "zarina" di Moggi e Bergamo, per mesi sui giornali nel 2006 e rinviata a giudizio a Napoli? Ci credete se vi dico che non è stata mai, dico mai, interrogata da nessuno, in divisa da carabiniere o da giudice? Un po' di pazienza, nessuno sconto, ma anche un'informazione davvero completa."
Oliviero Beha
domenica 20 dicembre 2009
Ciro mangia il panettone?


Fondamentale partita in casa Juventus:
chiudere al meglio il 2009 per sperare in un 2010 migliore.
Dalla montagna di panettoni, ammassati ieri nella sala conferenze di Vinovo, Ciro Ferrara non ne prende neppure uno, ma se lo mangerà comunque, da allenatore bianconero, s’intende: oggi pomeriggio all’Olimpico, gli basta battere il Catania, ultimissimo con nove punti, poi lui e la Juve avranno la sospirata sosta, che stavolta arriva come il gong alle orecchie di un pugile ai bordi del ko. Tra i compiti a casa, ci saranno parecchie cose da aggiustare, a partire dai fisici ammaccati, o rotti di brutto.
Si prende le sue responsabilità, Ciro, ma a mollare non ci ha mai pensato, da quando è iniziata la tempesta: «Penso di avere di sicuro commesso degli errori - ripete - ma mi sembra normale per chi opera ed è ogni giorno nell’occhio del ciclone. Ma non è questo che mi preoccupa, sono tranquillo. E sono molto determinato: non metto la testa sotto la sabbia, facendo finta di non vedere». Avrebbe chance in più, alla ripresa, riacquistando qualche pezzo, ma intanto si sente corazzato da quelli che può arruolare: «Dite che siamo ridotti all’osso? Io dico che siamo pronti, e mi auguro che la sosta ci restituisca qualche giocatore: Chiellini di sicuro, Iaquinta non so. Non tutti reagiscono alla stessa maniera alle operazioni, ma per Vincenzo non ci sono complicazioni». Aspettando che arrivino i suoi, l’allenatore si consola con il miglioramento spirituale: «Ci sono sconfitte e sconfitte, e quella di Bari è totalmente diversa da quella con il Bayern. Non tutto è andato bene, e il risultato è stato pensante lo stesso, ma ho visto un altro spirito». Pure per qualche «cazziatone», rivela, «che a volte ci vuole», mentre chiede ancora di più agli anziani: «Che siano loro gli stimolatori dei nuovi e dei giovani, per far capire quanto sia difficile indossare la maglia della Juve».
Intanto il Barcellona allenata dall'esordiente GUARDIOLA si conferma la squadra più forte del Mondo vincendo anche la Coppa Intercontinentale e realizzando un GRANDE SLAM da sogno, grazie al più forte giocatore contemporaneo, LEO MESSI.
Torna in panchina Roberto Mancini, al Manchester City, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi della Juventus che proprio non ce lo volevano sulla propria panchina...
Oggi pomeriggio dalle ore 17,00 fino alle 18,30 sarò in tv , su GOLD SPORT (digitale terrestre nel Lazio) e su ROMA SAT canale 851 Sky, insieme a Luciano Moggi per commentare a caldo Juventus-Catania.
giovedì 28 maggio 2009
Nostalgia di Roma vol.2
Nella splendida cornice dello Stadio Olimpico, Leo Messi trascina il Barcellona alla vittoria della Champions League. Non c'è stata partita.
Surclassato il Manchester United di Cristiano Ronaldo.
Quest'anno il Pallone d'Oro sarà dell'argentino, assoluto numero 1 mondiale in questo momento.
Incredibile stagione per Pep Guardiola:
al suo primo anno da allenatore ha vinto tutto: coppa Nazionale, Scudetto e coppa europea.
Davvero pazzesco. Venitemi ancora a dire che serve esperienza per vincere....
Serve ambizione, un progetto serio, abbinato ad una società seria.
Quello che alla Juventus manca da 3 anni a questa parte. Non credeteci adesso a quelli che scrivono che la squadra bianconera era già pronta per competere con queste squadre.
In Europa, sulla doppia sfida, te la puoi giocare con chiunque. Vero.
Ma è altresì vero che Manchester e Barcellona distano anni luce.
Basti vedere le loro rose.
Non basterà Diego a colmare un simile gap.
Non basterà il ritorno di Cannavaro.
La Juve deve comprare almeno altri 3 campioni(veri) per difesa e centrocampo,
i reparti che più necessitano di rinforzo....da 3 anni.
Indiscrezione Nedved: forse giocherà un altro anno.
Aspettiamo tutti fiduciosi.
Intanto 2 possibili obiettivi (Cassano e Quagliarella) pare stiano per prender altre vie.
Ripeto, se devono esser alternativa a Trezeguet, mi tengo David tutta la vita.
Continua invece la candidatura di D'Agostino.
Oggi vi voglio dire la mia su questo giocatore:
buon calciatore, da pagare però non più di 4-5 milioni di euro.
Ha avuto una carriera molto discontinua e manca di quella grinta che serve per esser un leader vero. E' dotato però di un ottimo piede sinistro.
Io personalmente lo accomuno a Liverani, in passato più volte accostato alla Juventus.
Di certo non è Xabi Alonso.
Non è un gregario alla Poulsen, ma nemmeno un campione come il basco.
In rosa ci può stare bene, ma i campioni che fanno la differenza sono altri.
Speriamo che Diego rientri in questa categoria.
D'altronde è costato più del giocatore più decisivo degli ultimi 5 anni in Italia.
Riuscirà a contrastare il suo impero?
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