lunedì 29 novembre 2010

Europa League, il dovere di provarci fino in fondo.

Sono passati 14 anni dall’ultimo successo internazionale bianconero. Un’eternità. Un tempo esagerato se ti chiami Juventus. 
Era la strepitosa squadra del primo ciclo di Marcello Lippi, che non snobbava mai una competizione e lottava sempre per vincere tutto sino in fondo. Una grande squadra.
L’attuale Juventus è solo una buona squadra che tanto dovrà fare per tornare ai fasti di un tempo che furono.
E per tornare ad esser i migliori, serve vincere. Perché solo vincere aiuta a credere nei propri mezzi. Solo vincere aiuta a crescere.
E la Juventus ha l’obbligo di provarci sino in fondo sia in Europa League che anche in futuro in Coppa Italia, perché sono gli unici obiettivi ragionevoli che si possono conquistare quest’anno.
Il terzo-quarto posto in campionato ti da i soldi, forse. Ma non ti aiuta certo a costruire la mentalità vincente.
Quella te la danno solo i successi.
Esser la prima squadra in Italia ad arrivare a vincere la decima Coppa Italia o tornare a vincere in Europa dopo lunghissimi 14 anni quello si che sarebbe un passaggio fondamentale nella ricostruzione juventina post-Calciopoli.
Chi sogna lo scudetto con l’attuale rosa si fa solo del male.
La mediocrità dell’attuale calcio italiano non deve trarre in inganno, per vincere servono campioni e mentalità vincente. 

"Contro la Fiorentina bisognava vincere!"

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD SPORT digitale terrestre (canale satellitare 856 Sky) ha commentato come consuetudine la giornata di campionato.
MILAN – ALLEGRI, NON PUOI TRATTARE COSI' UN CAMPIONE COME RONALDINHO
“La squadra rossonera ha dato dimostrazione a Genova di esser una grande squadra che sta acquisendo sempre di più quell’autostima necessaria per poter comandare la classifica. E’ forse la squadra più dotata tecnicamente dell’intero campionato. L’unica cosa che non ho capito sono stati i 3 minuti concessi a Ronaldinho, così come si fa con i ragazzini. Allegri non può trattare così un campione come Ronaldinho, che se inserito nell'ultima mezz'ora di gara quando Seedorf è stanco può esser sempre decisivo con le sue giocate e i suoi assist. Il tentativo di fuga rossonero è fallito ma il pareggio è stato casuale perché il Milan meritava di vincere."
CASSANO - CON ME SARESTI FINITO IN TRIBUNA, PAGANDO PURE IL BIGLIETTO.....
"Se Cassano si fosse comportato con me come ha fatto con Garrone? Avrebbe passato l’intera stagione in tribuna guardando le partite e pagando anche il biglietto. Dove sono finiti adesso tutti quelli che criticavano Lippi per non averlo portato al Mondiale?”
ROMA – UNA TATTICA SCRITERIATA A PALERMO
“La squadra giallorossa aveva una grande chance per avvicinare il Milan e riavvicinarsi alla vetta, ma invece di schierarsi in campo con una tattica attendista, forse sottovalutando l’avversario, ha utilizzato una tattica troppo sbilanciata che gli è costata cara .”
JUVE –  CONTRO UNA FIORENTINA COSI’ RIMANEGGIATA BISOGNAVA VINCERE
“La squadra bianconera non ha giocato da Juventus esprimendo in campo un’andatura lenta  e snaturando la principale dote della squadra che è l’agonismo, che è nel Dna della squadra. Pur non essendo una squadra che può lottare per lo scudetto, questa gara andava vinta a tutti i costi perché l’appetito vien mangiando e la Fiorentina era in formazione largamente rimaneggiata, piena di giovani in campo. Pareggio giusto, arrivato al termine di una gara mediocre nei contenuti tecnici.”
INTER– VITTORIA FORTUNOSA. E LEONARDI  SI RAMMARICA PER LA SFORTUNA
“Dal risultato si potrebbe pensare che l’Inter ha fatto una grande partita, invece non è andata così. La squadra neroazzurra sta cercando di uscire fuori dalla crisi ma ci sono ancora tantissimi errori difensivi. La vittoria è arrivata in maniera casuale grazie a dei goal fortunosi e ad una grande prestazione di Stankovic, uno dei giocatori che più si è sbilanciato in favore di Benitez.” E la conferma di un risultato non giusto arriva anche dall’intervento telefonico in diretta del D.S. del Parma Leonardi che si rammarica per la sfortuna di una gara nata male con 2 autogoal e finita peggio con 2 pali. Ma il tecnico Marino non è discussione.
UDINESE – NAPOLI  – SE L’UDINESE NON FOSSE PARTITA MALE….
“Di Natale è come il vino, più invecchia più diventa buono. Se la squadra friulana non avesse avuto la partenza ad handicap, con 5 sconfitte nelle prime 5 partite, probabilmente oggi sarebbe nei primi posti. Il Napoli ha dimostrato di andare in difficoltà quando i suoi giocatori migliori non brillano. Mancano alternative valide per puntare in alto.”
PALERMO – LA SQUADRA PUO’ LOTTARE PER LA  CHAMPIONS
“Il Palermo continua a stupire e ha sfruttato al meglio gli spazi che gli ha concesso la Roma, che gli ha permesso di giocare di rimessa, gioco che la squadra siciliana preferisce. La squadra di Zamparini ha tutto per lottare per un posto in Champions League fino alla fine. ”
LAZIO–  LA SQUADRA E’ IN FASE CALANTE
“Pur non disputando le coppe europee e non avendo grandi infortuni in rosa, la squadra biancoceleste ha dimostrato di attraversare una fase calante a livello fisico.  Contro un Catania ben messo in campo ha rischiato anche di perdere.”
LECCE- DE CANIO VIA PER UNO STRAPPO CON LA DIRIGENZA
“Le dimissioni di De Canio? Non dipendono certamente dalla sconfitta di Cagliari. E’ evidente che tra l’allenatore e la dirigenza si è creato uno strappo insanabile”.

sabato 27 novembre 2010

Juve, una buona reazione

La Juventus, sotto per quasi tutta la gara contro una rimaneggiatissima Fiorentina, ottiene il pareggio grazie ad una buona reazione di gruppo nella seconda parte del secondo tempo.
La squadra per oltre un'ora non ha brillato, dimostrando ancora una volta di più che se Aquilani e Krasic non accendono la luce, i bianconeri non riescono ad esser pericolosi sotto porta vista anche la cronica assenza di un bomber davanti.
Continuo a pensare che bisogna più guardarsi le spalle dalle altre agguerrite concorrenti per la zona Champions, piuttosto che farsi del male sognando lo scudetto.

lunedì 22 novembre 2010

"Calciopoli va riscritta"


L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD SPORT digitale terrestre (canale satellitare 856 Sky) ha commentato come consuetudine la giornata di campionato, tornando anche su CALCIOPOLI, alla luce della presenza in studio dell’Avvocato Prioreschi e del consulente della difesa Nicola Penta che hanno anticipato intercettazioni inedite che verranno depositate martedì in tribunale.

MILAN – CHI HA IBRA VINCE
“Chissà se Sacchi pensa ancora che il Milan abbia sbagliato a prendere Ibrahimovic. Lo svedese è l’uomo che sposta gli equilibri di un campionato. La Fiorentina ha giocato bene e ad attacchi invertiti avrebbe vinto lei, ma in Italia chi ha Ibra vince. Lo dice la storia dei campionati.”

ROMA – CON UN MENEZ COSI’ E’ L’ANTI-MILAN
“La Roma è definitivamente uscita dalla crisi, riacquistando quell’autostima necessaria per tornare a pensare in grande. L’uomo della svolta è Menez, grande talento che finalmente ha capito che deve mettersi al servizio della squadra. E’ il nuovo Zidane? Vabbè adesso non esageriamo….”

JUVE –  VITTORIA MERITATA SU UN CAMPO DIFFICILE MA NON SI PARLI DI SCUDETTO…
“Non era facile vincere a Genoa, anche se Ballardini ha consegnato il centrocampo alla Juventus. La squadra bianconera ha meritato la vittoria e non hanno modo da esistere le lamentele genoane, che se la dovrebbero prender di più con il proprio portiere e la difesa. Evidentemente il mercato di Preziosi tanto esaltato in estate dalla stampa era solo fumo negli occhi…. La Juventus sta facendo meglio di quello che si pensava, ma per favore non si illudano i tifosi ingiustamente parlando di scudetto”

INTER– E’ FINITO IL CREDITO DI CALCIOPOLI
“Per l’Inter si può parlare di de profundis, è finito il credito ottenuto grazie a Calciopoli. Certo Moratti ci ha messo del suo sostituendo Mourinho con Benitez, il contrario del portoghese. La squadra è passata in pochi mesi da un’armata da battaglia ad una banda scarica. Per tornare a vincere Moratti forse avrà bisogno di una nuova Calciopoli….”

CRISI BOLOGNA – CHISSA’ SE ADESSO RIMPIANGONO I MENARINI
“Hanno crocefisso la famiglia Menarini solo perché sono miei amici, consegnando il Bologna nelle mani di Porcedda che in poco tempo ha distrutto il loro prezioso lavoro fatto in precedenza. Chissà che fine faranno adesso tutti quei giornalisti che scrivevano “viva Baraldi” e “Moggi lontano da Bologna”.”

PALERMO – IL MIGLIOR GIOCO D’ITALIA INSIEME ALLA ROMA
“Il Palermo continua a stupire. La squadra, insieme alla Roma, gioca il miglior calcio d’Italia. Adesso oltre al leader Pastore c’è stato anche il ritorno di Miccoli. Questa squadra con 2-3 innesti giusti può puntare altissimo nei prossimi anni…..”

CALCIOPOLI – STORIA DA RISCRIVERE COMPLETAMENTE ALLA LUCE DELLE NUOVE INTERCETTAZIONI
“Sono stato per tanti anni nel mondo del calcio e credevo di conoscerlo davvero. Costretto ad ascoltare tutte le intercettazioni per difendermi mi sono reso conto invece che era molto peggio di quello che pensavo. Se la Juventus si fosse difesa come sto facendo io ora, mai sarebbe retrocessa in Serie B. Se stanno uscendo fuori tutte queste intercettazioni è solo merito della mia difesa processuale. La storia di Calciopoli va riscritta. Almeno adesso con Andrea Agnelli però finalmente i giocatori della Juventus si sentono liberi di rivendicare i successi ottenuti sul campo. Mentre prima avevano la “museruola”….”

Il consulente della difesa Nicola Penta ha presentato poi in anteprima alcune delle nuove intercettazioni (in totale circa 300) che verranno depositate martedì a Napoli e dalle quali si evince il rapporto amichevole tra l’ex addetto agli arbitri del Milan Meani e vari elementi del mondo arbitrale di quegli anni. In particolar modo Contini che dice a Meani “dovete vincere mi raccomando” o Puglisi che si rammarica con lo stesso Meani “abbiamo buttato via 2 punti”. Da segnalare poi l’intercettazione dell’arbitro Brighi sempre con Meani, in cui per lamentarsi del comportamento dell’allora dirigente del Parma Minotti riferisce all’altro “ma dai, ma lo sanno tutti che Sacchi prima ci passava mezz’ora negli spogliatoi dell’arbitro”.  Nicola Penta si è in particolar modo soffermato su un’ulteriore intercettazione, quella tra Paolo Bergamo e l’assistente arbitrale Guidi che scagiona completamente Dondarini da un capo d’imputazione che ha preso per la partita Chievo – Fiorentina.
Eppure queste intercettazioni sono state ritenute “non rilevanti”.
In conclusione l’avvocato Maurilio Prioreschi, difensore di Luciano Moggi ha rincarato la dose:
“Non riesco a darmi pace del perché tutte queste nuove intercettazioni da noi scoperte siano state omesse. Sono state trascritte telefonate di vita privata che non c’entravano nulla con l’indagine mentre sono state tralasciate alcune di fondamentale importanza. Prima o poi qualcuno ce ne dovrà rendere conto. Fino ad allora non mi fermerò”

La via giusta

Importantissimo successo della Juventus sul difficile campo del Genoa.
Dopo la vittoria di Roma e Milan ed in vista della probabile vittoria del Napoli (che poi è arrivata) serviva vincere a tutti i costi per non perdere contatto con la Zona Champions.
La squadra dimostra ogni partita di più di aver trovato un equilibrio tecnico-tattico forte del centrocampo Krasic-Aquilani-Melo-Marchisio sicuramente il reparto più competitivo di tutta la squadra.
La difesa migliora sempre di più mentre l'attacco resta il punto debole della squadra, per la cronica mancanza di un bomber vero.
Che dire? Per la Zona Champions la lotta sarà dura ed appassionante.
Roma, Lazio e Napoli sembrano davvero ben attrezzate mentre l'Inter è in caduta libera.
Il Milan? Con un Ibra così lo scudetto è già in cassaforte....

giovedì 18 novembre 2010

"Si è riaccesa la speranza..."

L'ex giocatore della Juventus Gianluca Pessotto, indimenticato idolo dei tifosi juventini e attuale dirigente bianconero, è intervenuto ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve", programma radiofonico di grande successo in onda tutti i venerdì sera dalle ore 22,00 su RADIO POWER STATION, per un breve saluto ai radioascoltatori bianconeri.

JUVENEWS.NET ha trascritto l'intervento.



Ciao Gianluca, ma lo sai che sei uno dei giocatori che più è rimasto nel cuore dai tifosi?
"Si ho la fortuna di saperlo e sono davvero molto felice dell'affetto che in diverse occasioni mi hanno manifestato. Alla Juve ci si affeziona anche a chi sputa l'anima in campo, non solo ai più dotati tecnicamente. Penso a Montero, Torricelli, Conte e tanti altri compagni di tante battaglie. Tutti giocatori a cui sono stati, giustamente, tributati grandi e meritati applausi."

Tornando all'ultima gara giocata, ma  c'è uno Juventus-Roma a cui sei legato più degli altri?
"No, perchè sono tutti ricordi positivi. In questa partita c'è sempre stata un'atmosfera pre e post-partita molto particolare, elettrizzante, piena di pathos. Indipendentemente che si giochi a Roma o a Torino. E' una di quelle partite che non vedi l'ora di giocare. Bella da vivere, da giocare, da assaporare fino in fondo."

Pesso tu che sei nell'ambiente, cosa ne pensi del lavoro che sta svolgendo la nuova dirigenza?
"Sono molto fiducioso di quello che sta facendo la società, con grande partecipazione di tutte le componenti: dal presidente allo staff tecnico, stanno portando avanti il progetto con grande determinazione. Si è riaccesa la speranza di tornare presto ai vertici. Speriamo anche di vincere di nuovo in breve tempo."

"Hanno nascosto le telefonate!"

La combriccola romana di
“Tutti Pazzi Per La Juve”, programma radiofonico bianconero della Capitale in onda tutti i venerdì dalle ore 22  sulle frequenze di Radio Power Station, ha intervistato il Dr. Paolo Bergamo, designatore degli arbitri di calcio di “serie A” fino al 2006 ed arbitro della partita Juventus-Roma del 1981.


Sig. Bergamo, lei è stato l’arbitro della famosa partita Juventus- Roma del 1981 della quale si ricorda tutt’oggi il gol di Turone. A distanza di anni, è sicuro di aver fatto bene ad annullarlo?
“Non posso dirlo perché anche i mezzi tecnici all’epoca non erano così precisi come oggi, alcuni hanno detto che ho fatto bene, altri hanno detto il contrario: la cosa importante è che il mio assistente Giuliano Sancini segnalò il fuorigioco ed io per questo motivo annullai il gol. Questa è la verità”.

Una partita difficile, nervosa, con molte polemiche…
“Il campo era pesante e poi l’antagonismo tra Roma e Torino è sempre stato forte. La partita è stata particolarmente difficile: se si guardano i tabellini ci furono molti ammoniti ed all’inizio del secondo tempo espulsi Furino con un rosso diretto quindi la Juventus giocò il secondo tempo in dieci. Una delle partite più difficili che abbia maio arbitrato”.

Chiariamo qualche punto su “Calciopoli”: i contratti dei cellulari ovvero le linee telefoniche intercettate, erano di proprietà della Federazione che li aveva assegnati a lei ed al suo collega Pairetto? Per quale motivo?
“Era un momento in cui ci veniva chiesto di creare una situazione più serena per gli arbitri. La Federazione ci fornì il telefono per il quale pagava le bollette e del quale conosceva anche i tabulati. I nostri numeri di telefono erano stati dati a tutte le società e tutte le società ci chiamavano. All’epoca siamo stati accusati di aver parlato troppo, oggi però le società si lamentano perché questa chiusura che l’Associazione Italiana Arbitri ha di nuovo proposto non è gradita a nessuno: preparare una partita e mettere l’arbitro in condizioni di trovare un’ambiente sereno credo che sia un beneficio per l’arbitro. In quel momento (nel processo sportivo ndr) l’hanno giudicata una cosa da non fare, ma non è nemmeno questa la verità: nel momento in cui è scoppiata “farsopoli” hanno messo in evidenza soltanto una telefonata che io ho fatto con Luciano Moggi, tutte le altre le hanno nascoste, ma io in effetti parlavo con tutti ed in particolare con l’Inter che in quegli anni non vinceva ed era la società che si lamentava di più”.

Era consentito ai dirigenti delle squadre di telefonare ai designatori arbitrali e che quest’ultimi a loro volta potessero fare il contrario?
“Non era vietato dal regolamento”.

Il “telefonarsi” era caldeggiato dalla Lega per evitare quelle situazioni imbarazzanti nelle quali i dirigenti delle squadre a fine partita si presentavano davanti ai microfoni delle televisioni ad imprecare ed a lamentarsi in diretta sui presunti torti subiti?
“Esattamente. E’ assolutamente così”.

La Federazione ha dato il compito ai designatori di mantenere un clima sereno e poi vi siete trovati da soli nel caos?
“Questo caos è stato voluto: nessuno mi spiegherà mai perché, dopo che Carraro diede immediatamente le dimissioni, fu nominato Commissario Straordinario Guido Rossi che certamente non poteva garantire imparzialità vista la sua provenienza (CDA Internazionale FC ndr); non capisco perché tutto l’ufficio indagini fu mandato a casa e furono presi personaggi nuovi che non hanno fatto le indagini. Hanno inflitto squalifiche a tutti, non a me perché mi dimisi, ma  tutti gli altri sono stati squalificati senza che  ci sia stata una logica di giustizia e di ricerca della verità: non è stato fatto niente. In quel momento si doveva giustiziare un certo ambiente e così è stato fatto”.

Può spiegare ulteriormente il contenuto della telefonata intercettata nella quale ha avuto un diverbio con il Dr.Ruggero Palombo della Gazzetta dello Sport che insisteva nella possibilità di inserire l’arbitro Collina nella composizione della griglia di Roma-Juventus del 5 marzo 2005?
“In vita mia ho sempre creduto nella linearità dei rapporti, nella correttezza tra le persone e sinceramente mi ha sorpreso il comportamento di Palombo. Ricordo, in pieno clima farsopoli, di aver partecipato a Matrix, invitato da Mentana, ed era presente anche Palombo. In quella occasione, Palombo si è vantato di essere stato l’artefice, lo scopritore, degli illeciti che riguardavano farsopoli: non solo la cosa non è stata assolutamente dimostrata, anzi, è emerso (nel dibattimento del processo in corso a Napoli ndr) che il suo giornale ed i suoi giornalisti partecipavano alle indagini con il Col. Auricchio!”.

A distanza di 5 anni, pensa che il Dr. Palombo abbia capito che Lei non poteva inserire in griglia per quella partita Collina perché doveva arbitrare una partita di Champion’s League il martedì come da comunicato UEFA? 
“Spero che l’abbia capito. Allora non so cosa avesse in mente sulla possibilità che Collina arbitrasse o meno quella partita (Roma-Juventus del 5 marzo 2005 ndr) o sulla possibilità che noi non avevamo di metterlo in griglia: ribadisco che era impossibile inserire Collina in griglia. Oggi mi farebbe piacere che Palombo mi invitasse a discuterne di persona per chiarire tranquillamente la situazione”.

In riferimento alle polemiche delle scorse settimane sull’intercettazione telefonica tra Lei e l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, si ricorda chi dice: “Metti Collina”?
“Che senso avrebbe avuto che io dicessi a Facchetti “Metti Collina”? Facchetti, dove l’avrebbe dovuto mettere Collina?!? E’ una discussione assurda: io direi a Facchetti “Metti Collina…?!?”.
Facchetti dice anche qualcosa di più perché a Mazzei, (riferimento alla telefonata del 25 novembre 2004 delle ore 17:51 intercettata tra l’allora Presidente dell’Inter Giacinto Fachetti ed il Designatore degli assistenti Gennaro Mazzei ndr) dice : “Metti un arbitro di Milano così non può arbitrare; metti l’arbitro che l’ultima domenica ha arbitrato la Juventus così non può arbitrare e così viene fuori Collina…” e Mazzei dice: “ Eh, ma così facciamo un imbroglio…”. Questa è la verità e non si può girare la testa dall’altra parte”. 

mercoledì 17 novembre 2010

"Sarà una settimana di passione"

Nel corso della trasmissione tv "Signora Mia" in onda tutti i martedì su RETE ORO, è stata messa in onda in anteprima una clamorosa intercettazione tra Paparesta e Meani ed è stata anticipata l'uscita di nuove scottanti intercettazioni inedite.

"Servono campioni!"





















Il popolare comico Beppe Braida, grande tifoso juventino, è intervenuto ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve", programma radiofonico di grande successo in onda a Roma su RADIO POWER STATION.
JUVENEWS.NET ha trascritto i passaggi salienti dell'intervista.

Caro Beppe, poco più di due settimane fa c'è stata una bella vittoria col Milan, te l'aspettavi?
"Grazie a Dio, è stata una stupenda vittoria, ti dico inaspettata, perchè non pensavo che arrivasse, però sono molto contento, soprattutto perchè è cambiata finalmente la mentalità, e questo mi piace molto."

Recentemente abbiamo avuto ospite Paolo Bergamo, l'arbitro del gol de' Turone. Ma secondo te quella rete era regolare?
"(ride) Posso non rispondere? Posso avere la facoltà di non rispondere? Mia madre è romana e ha il sangue giallorosso nelle vene, quindi..."

Ah, allora sei perdonato. Qual'era il tuo pronostico per Juventus-Roma?

"Sono rimasto sul cauto e avevo previsto un pareggio, anche perchè la Roma mi spaventava molto, essendo forte e con meno problemi di infortuni rispetto a noi."

Ce lo fai uno dei tuoi TG? Sembra che a Napoli siano state ritrovate 10.000 telefonate di Meani...
"(ride) No, dai, basta con questa storia, sono perseguitato dall' “Attentato!”, preferisco lasciare perdere. Comunque, tornando alla partita con la Roma, la squadra giallorossa gioca un bel calcio, ha avuto i suoi problemi ma si sta riprendendo alla grande. Per quanto riguarda noi, invece, anche se è cambiata la mentalità, siamo comunque decimati da numerosissimi infortuni, e ci mancano troppo pedine importanti, tipo Krasic."

L'anno scorso il nostro slogan (che tu condividevi) era “Blanc torna al Tour de France”, quest'anno è ancora alla Juve, ma è stato quasi messo in un angolino, ed è cambiata quasi tutta la dirigenza. Come ti sembra la nuova Juventus?
"Massimo rispetto per Andrea Agnelli, per il suo cognome e per la storia che lo lega alla Juve, ma ci sono diversi acquisti di cui non ho capito il criterio per cui sono stati comprati. Traorè, per esempio, quasi non sapevo nemmeno che volto avesse. Rinaudo poi è arrivato alla Juve e dopo nemmeno un mese è stato operato!!! Caceres rimandato in Spagna per prendere Motta, roba da non credere! Secondo me, sono tutti acquisti da Sampdoria, Udinese e non da una Juve che deve tornare grande. Per me è stata fatta una campagna acquisti molto dubbiosa."

Da qui a fine anno, cosa ti aspetti quindi dalla Juventus?  
"Guarda, dell'Europa League non interessa nulla a nessuno, non è una competizione prestigiosa, quindi prima usciamo, meglio è. Invece in campionato, potremmo riuscire anche ad arrivare terzi, sperando che a Gennaio ci sia qualche movimento importante. Se fai uno stadio di proprietà, e non ci metti a giocare campioni, ma chi ci va? Berlusconi su questo insegna, anche per esempio con l'operazione Ronaldinho, che ha scaldato l'animo dei tifosi e aumentato il merchandising! Siamo sicuramente meglio rispetto all'anno scorso, anche grazie a Mister Delneri, ma abbiamo bisogno di giocatori da Juve! Speriamo che Andrea Angelli intervenga in modo deciso, mettendoci tutta la sua passione."