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lunedì 7 marzo 2011

Giustizia a rischio....

Ai microfoni di Radio Power Station nel corso della trasmissione "Tutti pazzi per la Juve" è intervenuto l'avvocato Maurilio Prioreschi, legale difensivo di Luciano Moggi al Processo di Napoli.

JUVENEWS.NET ha trascritto per intero l'intervista.


Avvocato bentornato ai nostri microfoni. Premettiamo che noi non compriamo più questo giornale ormai dal 2006, ma qui in redazione abbia sotto mano un articolo della Gazzetta dello Sport che dice: "I pm di Napoli ricusano la Casoria". Ci può spiegare questa richiesta da parte dei pubblici ministeri?

“E' la seconda volta che i pubblici ministeri di Napoli presentano una dichiarazione di ricusazione nei confronti del presidente Casoria. E' un'iniziativa di una gravità assoluta perchè credo che nella storia giudiziaria di questo Paese non sia mai successo che un pubblico ministero ricusi per due volte lo stesso giudice nell'ambito del medesimo processo. E' comunque un'iniziativa che denota due circostanze: la prima è che i pubblici ministeri hanno evidentemente il timore di perdere questo processo. La seconda, che è collegata alla prima, è che avendo paura di perdere cercano di dilatare il più possibile i tempi entro i quali arrivare ad una sentenza di primo grado.
Questa iniziativa la leggo in questo modo perchè i motivi che sono stati dedotti a sostegno della dichiarazione di ricusazione, non sono motivi che il codice di procedura penale vede come reali motivi di ricusazione. Sostanzialmente non è nemmeno corretto quello che scrive la Gazzetta dello Sport che non c’è serenità di giudizio, la Casoria avrebbe interessi ad assolvere gli imputati… Alla base di questa ricusazione ci sarebbero una serie di contrasti tra giudici all'interno di tutta la nona sezione del tribunale di Napoli presieduta dalla dottoressa Casoria. Tutto nasce da un esposto che i giudici della nona sezione hanno fatto al CSM contro il loro presidente e il CSM ha fissato nei confronti della Casoria un procedimento disciplinare, in cui sono testi anche i pm Narducci e Capuano. Ora il fatto che ci siano dei contrasti all'interno di un tribunale è oggetto di decisione da parte del CSM ma certamente non è oggetto di ricusazione perchè il CSM nel procedimento disciplinare può rilevare un'incompatibilità ambientale del presidente Casoria e trasferirla ad altra sezione, ad altro tribunale. Ma certamente con la decisione del processo Calciopoli il presunto contrasto tra giudici non ha nulla a che vedere ne è previsto dal codice come motivo di ricusazione. Aggiungo a conferma della gravità dell’iniziativa dei PM  che questo procedimento disciplinare si deve ancora celebrare. Questi fatti avrebbero dovuto rimanere riservati proprio per la tutela del buon nome della Magistratura di Napoli.”

Può aggiornare tutti coloro che vogliono giustizia su quello che è successo nelle ultime settimane, sul perito Porto e quant’altro?

“Qui ogni giorno ne vediamo una nuova, insomma. Pensavo di averle viste tutte in 25 anni di carriera e invece...  Il perito Porto ha detto che non riusciva a trovare alcune nostre telefonate ancorché i criteri di immigrazione delle telefonate sono sempre stati gli stessi che noi abbiamo utilizzato, quindi non si capisce perchè alcune si ed altre no. Ma noi nell'ultima udienza abbiamo fornito ancora una volta l’elenco con tutti i numeri, i progressivi delle intercettazioni, le date, gli interlocutori e adesso speriamo finalmente che riesca a trovare anche le ultime 27 telefonate che non riusciva a trovare e che tra l'altro sono particolarmente importanti.”



Quanto c'è il rischio che si allunghi ancora il tempo per la sentenza?
“Il rischio c'è perchè il codice prevede che il giudice ricusato non può emettere sentenza o concorrere ad emettere sentenza. Può fare attività istruttoria ma non può emettere sentenza. Non solo, i pm in questa richiesta di ricusazione hanno richiesto alla Corte d'appello di ordinare la sospensione del procedimento.”



Se venisse approvata la ricusazione della Casoria il processo si azzererebbe?
“Eh si, purtroppo. Si azzerebbe il processo e si rinizierebbe da capo, a meno che tutte le parti non danno il consenso ad utilizzare gli atti già compiuti. Stavolta la ricusazione riguarda solo la Casoria quindi si cambierebbe il presidente e non i giudici, ma francamente...”



Come si è giustificato il PM dopo aver dichiarato “piaccia o non piaccia non ci sono altre telefonate” alla luce di quanto è poi emerso in questi mesi?
Se io avvocato avessi fatto un errore di questo genere a danno di un mio cliente a quest’ora stavo ancora scappando….”

Un'altra cosa che terrorizza i tifosi che vogliono giustizia è la possibilità che il Parlamento possa approvare la legge sul processo breve. Se passasse questa legge che rischio correrebbe il processo di Napoli?

“Se la formulazione fosse identica a quella precedente all'estate sarebbe un processo praticamente morto, perché sono ampiamente decorsi i termini previsti per la fase dibattimentale.”

Quindi ci sarebbe prescrizione per tutti?

“No, ci sarebbe decadenza...”

E se passasse questa legge quindi i giornali continuerebbero a dire che Moggi è stato salvato solo grazie alla decadenza?

“La stampa e i media possono dire quello che vogliono ma quello che è avvenuto in 2 anni a Napoli è sotto gli occhi di tutti e solo che è in malafede non lo vede o non lo racconta.”


L’ha colpita la testimonianza di Fabio Monti del Corriere della Sera la settimana scorsa?
“Qui il problema è questo: un conto è essere sentiti da soli dal pubblico ministero e un conto è essere sentito a dibattimento quando ci sono gli avvocati della difesa che certe cose ai pubblici ministeri non le consentono di far affermare perchè le testimonianze si fanno sui fatti e non sulle chiacchiere o sulle confidenze. Questo è un processo in cui nella fase delle indagini preliminari sono state verbalizzate in violazione delle norme del codice di procedura penale impressioni e valutazioni. Ecco questo il codice non lo consente. Purtroppo sia i Carabinieri che i pubblici ministeri hanno fatto invece verbalizzazioni di questo tipo. E' chiaro che a dibattimento l'avvocato non consente di dire al giudice "la mia sensazione è questa". Bisogna riferire i fatti, se tu hai visto, hai sentito. Non un fatto che ti ha riferito un altro… Non le chiacchiere”

Ipotesi di radiazione sportiva di Moggi. Si può radiare una persona che non fa più parte di quel mondo?
“No, perché Moggi non fa più parte di questo ordinamento. Ma poi con quale faccia, dopo tutto quello che è emerso, parlano ancora di questa radiazione invece di fare procedimenti disciplinari a quelli che parlavano continuamente. Non ho paura di fare nomi. C’è addirittura Copelli, abbiamo visto tutti in che rapporti era con Meani, che è ancora in servizio e va ancora a fare l’assistente al Milan!! Ma io mi domando ma in Federazione cosa fanno?”

Ci riferiscono sul forum tifosibianconeri.com che Ferrajolo, presidente dell’Ussi, avrebbe detto che i tifosi della Juventus rivogliono Moggi perché vogliono tornare a vincere anche rubando?
Se ha davvero detto così quereleremo anche Ferrajolo. Chiederemo alla radio la registrazione del suo intervento. Errare è umano, perseverare è diabolico….
Io credo che Calciopoli sia stata un’allucinazione collettiva dovuta a delle informative costruite ad hoc e delle intercettazioni selezionate ad hoc per colpire Moggi e la Juve. Qualcuno in Federazione dovrebbe avere il coraggio di dire ABBIAMO SBAGLIATO! ”

L’amarezza di questo processo di Napoli è anche e sopratutto vedere come vengono riportate poi le udienze dai media. Nessuno ad esempio ha fatto notare che Minotti ha confermato nella sua testimonianza giurata che Sacchi, uno di quelli che si è erto a palatino della giustizia in questi anni, andava a cena con Bergamo e Tanzi.
Ma se la Juventus si fosse schierata dalla vostra parte nel processo, a livello mediatico la risonanza di questo processo sarebbe stata più importante?
Ritengo proprio di si. Certamente se ad alzare la voce non fosse solo l’avvocato Prioreschi ma qualcun altro non sarebbe male. Anche perché questo qualcun altro è Juventus è Fiat….”

mercoledì 13 ottobre 2010

Avv. Prioreschi: “Metti Collina è irrilevante”


Roma – Puntata di “Signora Mia” incentrata su calciopoli quella che è andata in onda ieri sera sulle frequenze di Rete Oro nella quale è stato intervistato a caldo, dopo la giornata di udienza a Napoli, l’Avv.Maurilio Prioreschi.


Il difensore di Luciano Moggi, intervistato dai componenti della redazione di Tutti Pazzi Per La Juve , celebre trasmissione radiofonica della Capitale, dopo un breve resoconto sulla giornata d’udienza ulteriormente negativa per il teorema accusatorio, ha precisato nuovamente il peso processuale del contenuto della conversazione telefonica intercettata tra l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’allora designatore degli arbitri Paolo Bergamo avvenuta il 26/11/2004 pochi giorni prima della partita Inter – Juventus: “Chi dice 'Metti Collina' non è assolutamente rilevante”. - Puntualizza l’Avv.Prioreschi che prosegue: “Quell’intercettazione deve essere letta in parallelo con la precedente Facchetti-Mazzei, (25.11.2004 ndr), dove Mazzei comunica gli assistenti, 'numero 1 e numero 2' (Ivaldi e Pisacreta), dove Facchetti dice chiaramente 'Mettiamo il numero 1 degli arbitri: metti Collina', Mazzei dice: 'Ma come facciamo? C’è il sorteggio!' e Facchetti dice: ' Ma no, quale sorteggio! Parla con Bergamo', quindi poi Facchetti chiama Bergamo ed è il prosieguo naturale di quella telefonata. Ora che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti francamente non ha nessuna importanza: il significato della telefonata è chiarissimo. Soltanto chi è in malafede non riesce a capire e poi cerca di arrampicarsi sugli specchi su chi l’ha detto. Non ha nessuna importanza chi ha detto 'Metti Collina' ”.
Le intercettazioni indicate dall’Avv. Prioreschi supportano pienamente la tesi difensiva e fanno emergere il grave comportamento tenuto dall’ex presidente dell’Inter che riesce a sapere in anticipo i nomi dei due guardalinee, Ivaldi e Pisacreta, poi effettivamente designati per la partita Inter – Juventus, e suggerisce al Mazzei il modo per aggirare il sorteggio al fine di ottenere l’arbitro gradito ai nerazzurri ovvero Pierluigi Collina.
Impianto accusatorio inconsistente anche per la questione “Sim straniere”.
La situazione più imbarazzante, riguarda la presunta Sim ritenuta dall’accusa in possesso dell’allora arbitro Massimo De Santis agganciata dagli investigatori ad una cella di Coverciano mentre il fischietto di Tivoli si trovava ad un corso riservato alle guardie penitenziarie tenuto a Roma dallo stesso Maggiore Auricchio che conduceva le indagini nell’operazione Off-Side.
“Il criterio utilizzato dagli investigatori non ha nulla di scientifico”. – afferma l’Avv. Prioreschi che continua: “Inoltre c’è un dato agghiacciante: i carabinieri hanno elaborato centinaia di migliaia di contatti telefonici a mano per ricavare questi presunti contatti tra le sim svizzere e poi quello che è più tragico da un lato e comico dall’altro è che le chiamate tra le sim in entrata ed in uscita non corrispondono. Se A chiama B 10 volte, A avrà 10 chiamate in uscita e B 10 in entrata, invece su tutte le sim svizzere abbiamo dati di 10 in uscita e dall’altra parte 100 in entrata oppure 10 in uscita e nessuna in entrata, insomma non corrisponde nulla. E’ una cosa che definire comica e dire poco. Il dato delle sim svizzere, se esiste, è il seguente: una scheda chiama un’altra scheda, ma chi fosse al telefono dell’una e dell’altra nessuno lo può dire”.

lunedì 4 ottobre 2010

Avv. Prioreschi: "Demolita Calciopoli!"

Terminata la pausa estiva, l’aula 216 del tribunale penale di Napoli ha accolto nuovamente le udienze del processo di “Calciopoli”. Venerdì 1 Ottobre è stata una giornata densa di colpi di scena nella quale si è sciolto come neve al sole il castello accusatorio dei PM di fronte alle testimonianze estremamente chiare ed esaustive dei testi chiamati dalla difesa di Luciano Moggi nella persona dell’Avv. Maurilio Prioreschi. Il legale di Luciano Moggi è intervenuto poi telefonicamente, nel corso della popolarissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve” in onda su RADIO POWER STATION e vero punto di riferimento per i tifosi juventini.

Avvocato bentornato ai microfoni di Radio Power Station. Dopo la sosta del processo, si aspettava una un’udienza così intensa e particolarmente ricca di punti a favore della difesa?

“Con estrema franchezza non mi meraviglio dell’esito dell’udienza: se vogliamo usare un titolo calcistico la difesa batte l’accusa 5-0.
Non mi meraviglio perché chi conosce le carte di questo processo, e mi riferisco anche all’Avv. Trofino, sa che è un processo basato sul nulla e per cui gli esiti del dibattimento sono questi”.

Era molto atteso l’interrogatorio di Franco Baldini, come valuta il suo comportamento in aula e le sue dichiarazioni? Sarà riascoltato anche il 12 ottobre?

“Baldini ha concluso, ma dovrà essere sentito Stefano Antonelli.
Baldini al processo GEA aveva negato tutto: aveva negato di conoscere Auricchio; aveva negato di averlo mai visto al di fuori del verbale. Oggi ha corretto, ma ancora non è stato del tutto sincero. Nell’intercettazione con Mazzini ha detto che scherzava, ma se scherzava lui allora scherzavano tutti! Se il principio è questo…
Oggi l’ho visto molto dimesso e molto preoccupato e meno spavaldo rispetto a quando l’ho interrogato nel processo GEA”.

Alla luce di quanto è emerso in aula fino ad oggi, è corretto affermare che siamo davanti ad un processo basato sul nulla, su voci di corridoio, sul sentito dire?

“Il dato oggettivo è che è finita la fase delle indagini preliminari dove il PM la faceva da padrone non avendo confronto con la difesa e quindi i vari Auricchio e quant’altro facevano le verbalizzazioni di opinioni, ipotesi, idee assolutamente vietati dal codice. Quando si viene al dibattimento e ci sono gli avvocati bisogna riferire su fatti concreti, precisi e qui di fatti c’è il nulla, il deserto.”

Secondo lei,  Franco Baldini è stato sincero o ha tentato di limitare i danni perché consapevole di quanto aveva dichiarato nel processo GEA?

“Baldini è furbo: sapendo che al processo GEA aveva detto cose non vere, diciamo che si è informato su quello che era stato l’esito delle dichiarazioni di Auricchio nel nostro processo.
Come prima domanda gli ho chiesto come erano i suoi rapporti con Luciano Moggi e mi ha risposto “formali” quando nei verbali al PM aveva sempre detto “pessimi” e poi oggi ha subito ammesso di aver conosciuto Auricchio”.

In aula sono stati interrogati anche Abete, Collina, Tombolini, Fulvio Bianchi, Valentini, Nozzoli e tutti hanno chiarito in modo esauriente diverse situazioni cavalcate dai PM.
E’ caduto definitivamente qualsiasi teorema accusatorio?

“Si sta facendo un processo sul niente. E’ sul niente che è stata rovinata la vita di alcune persone.
Questo lo dobbiamo dire con estrema franchezza.
Oggi sono morti definitivamente i sorteggi truccati; è morto definitivamente il fatto che Luciano Moggi sapesse prima le designazioni perché Valentini, al tempo capo ufficio stampa della Federazione, ci ha detto che l’esito dei sorteggi era in tempo reale sul sito della federazione; poi c’erano i giornalisti, come affermato da Bianchi e Nozzoli, che comunicavano con le loro redazioni in diretta!
L’accusa ha condotto una battaglia su due telefonate di Luciano Moggi con la segretaria che erano una delle 12.53 e l’altra di mezzogiorno meno qualche minuto dicendo: “ecco la prova!” quando la segretaria chiama Luciano e dice: “ Le devo comunicare…” e Luciano diceva: “Eh, lo so, questo qui, questo lì…”, erano le 13.00! E quindi a quell’ora c’erano state le agenzie, i giornali e tutto il resto. C’era Manfredi Martino che mandava gli sms a Meani…”.

Altra testimonianza chiave è stata quella del Presidente Abete che ha spiegato con estrema chiarezza, regolamento alla mano, come è avvenuta la propria elezione ed in precedenza quella di Franco Carraro: una staffetta preventivata in accordo con tutte le componenti della FIGC per evitare il commissariamento.

“Esatto. Abete ha detto chiaramente che c’è stato un accordo.
Queste cose si sapevano anche in fase di indagine perché lo aveva detto Carraro, risultava anche da tante altre cose”.

Ha avuto la sensazione che l’ufficio del Pubblico Ministero abbia continuato le proprie indagini anche a processo in corso nella speranza di trovare finalmente la “prova regina”, qualche “gola profonda” o qualche “pentito” che rendesse fondato il teorema accusatorio?

“Si. Credo che l’obiettivo forse era di avere qualche pentito.
Siamo a Napoli, si fanno le indagini di camorra, ci sono molti pentiti, forse pensavano che ci potesse essere qualche pentito anche qua: siamo seri, non è che uno si può pentire di fatti che non esistono!”.

Il Presidente Agnelli ha detto che la condotta processuale della Juventus a Napoli cambierà e sono circolate voci che l’Avv. Chiappero potrebbe collaborare con lei e con l’Avv. Trofino. Cosa ne pensa?

“Posso rispondere con un proverbio: chi fa da sè fa per tre. Io conto sulle mie spalle, che poi la Juve ci affianchi non  può che farci piacere però io vado avanti per la mia strada.
Ad oggi non ho incontrato nessuno e non collaboro con alcun avvocato della Juventus”.

Per quanto riguarda l’interrogatorio di Collina, perché non ha formulato domande riguardo i suoi rapporti con Meani?

“Su Meani sono circostanze che risultano dalle intercettazioni telefoniche. Quando si discuterà questo processo si leggeranno alcuni brani. Non c’è bisogno di chiederlo a Collina”.

Il popolo juventino attende l’interrogatorio del presidente dell’Inter Massimo Moratti, come mai non si è presentato in aula? La considera una testimonianza fondamentale?

“Si sposava la figlia e bisogna avere rispetto. Comunque, la sua testimonianza non è fondamentale”.

Il perito di Pairetto ha chiesto una dilazione di due mesi per trascrivere altre telefonate intercettate perché ha riscontrato dei problemi nell’aprire i files dei bogliacci: questo inciderà sulla durata del processo?

“No perché noi andiamo avanti con i testi mentre trascrivono e quindi non c’è alcun problema.
Per accedere ai files dei brogliacci esiste una chiave informatica ed un sistema particolare per aprirli di cui siamo venuti a conoscenza solo qualche giorno fa e adesso cercheremo di risolvere.
Posso anticipare che in tutte le telefonate di Pairetto con Facchetti i carabinieri hanno scritto “non rilevante”, “non rilevante”, “non rilevante” sui brogliacci.
Il processo è finito. Il testimoniale dell’accusa è stato meno di zero ed io potrei discuterlo anche domani mattina senza problemi”.

Per quanto riguarda le famigerate schede svizzere, cosa può dire?

“Le schede svizzere: parliamo sempre di ipotesi, infatti pure su questo argomento non c’è nulla”.

Tantissimi tifosi bianconeri le esprimono gratitudine ed ammirazione per la tenacia e la grinta con le quali conduce l’eccellente lavoro in difesa di Luciano Moggi e di conseguenza anche del loro onore. Cosa si sente di dire?

“Come difensori sentiamo tutta la responsabilità di difendere una persona che sappiamo essere assolutamente innocente e quindi ci fa piacere sapere che tanta gente ci sta vicino”.

Avvocato grazie per la disponibilità, contiamo di riaverla nuovamente ospite nella speranza che nel frattempo anche gli organi di stampa ed i media che stanno mistificando la verità in malafede possano riaddrizzare il tiro dopo la vergognosa campagna diffamatoria del 2006.

“Benissimo. Sarà per me un piacere intervenire nella vostra prestigiosa trasmissione per dimostrare che il processo è basato sul niente”

sabato 2 ottobre 2010

Calciopoli non esiste più


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Disponibili i link per scaricare l'intera 5° puntata stagionale in Mp3 http://www.tuttipazziperlajuve.com/2010/10/scarica-la-5-puntata-di-tutti-pazzi-per.html

Nel corso della puntata di ieri sera di Tutti pazzi per la Juve http://www.facebook.com/pages/TUTTI-PAZZI-PER-LA-JUVE/166255058081 strepitoso intervento dell'avvocato di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, che in meno di mezz'ora ha spiegato la farsa di Calciopoli e come ieri ha demolito a Napoli i teste Baldini, Abete, Collina azzerando per sempre "i sorteggi truccati" e le "designazioni conosciute in anticipo".
L'avvocato ci ha anche anticipato in diretta quello che oggi riporta anche La Stampa, ovvero che forse Moratti riuscirà ad evitare di salire sul banco dei testimoni.
Ieri infine è stato confermato che a dire "Metti Collina" è stato Facchetti.
L'udienza di ieri se abitassimo in un paese civile avrebbe oggi la prima pagina su tutti i giornali....
Potete guardare da soli invece il tentativo di mistificare ancora le cose dei soliti noti....