lunedì 23 dicembre 2013
giovedì 19 dicembre 2013
lunedì 16 dicembre 2013
Poker Juve e Tevez ne fa 3
Ottava vittoria consecutiva, ottava partita senza subire gol:
la Juve continua con il suo ritmo impressionante.
domenica 15 dicembre 2013
"Gli anni del Re - La Juve di Michel Platini" su Italia2 Mediaset
Ecco il link per vedere il video dell'intervento (a partire dal minuto 23')
http://www.video.mediaset.it/video/sportmediaset/full/427305/edizione-ore-19-00-del-13-dicembre.html
giovedì 12 dicembre 2013
Juve, che rabbia. Ma te la sei cercata...
Questa Juve non è ancora pronta per la Champions.
Se in un girone così ne vinci 1 su 6, vabbè la neve e la sfortuna ma te la sei cercata.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 11 Dicembre 2013
#GalatasarayJuventus Campo vergognoso ma la qualificazione è stata buttata via a Copenaghen e in casa contro i turchi.
#GalaJuve
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 11 Dicembre 2013
La sconfitta brucia ma la storia della #Juve insegna.
Rialzarsi sempre senza gridare al complotto.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 11 Dicembre 2013
#Juve retrocessa in EuropaLeague da un gol segnato a fine gara da un ex interista.
S'è materializzato il sogno di mezza Italia antijuventina
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 11 Dicembre 2013
#GalatasarayJuventus Campo totalmente impraticabile, anche se i giocatori non lo sanno stan giocando col golden gol. Chi segna prima vince.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 11 Dicembre 2013
sabato 7 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
"Gli anni del Re - La Juve di Platini" Speciale Rai con Tacconi
programma "POMERIGGIO DA CAMPIONI" del 29 Novembre 2013
HIGH LIGHT "Gli anni del Re"
Guarda il video.
mercoledì 4 dicembre 2013
"Gli anni del Re", Platini raccontato da Stefano Discreti - recensione @sportmediaset
http://www.sportmediaset.mediaset.it/libri/juventus/2013/articoli/1019400/-gli-anni-del-re-platini-raccontato-da-stefano-discreti-160-.shtml
Il Re del titolo è lui, Le Roi Michel Platini, ma il libro di Stefano Discreti
celebra tutta “la Juventus più bella”, quella che è rimasta nel cuore di
milioni di tifosi per le sue vittorie (una Coppa Intercontinentale, una
Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea
e due scudetti, il tutto nel giro di cinque anni) ma forse ancora di più per
la forza e la bellezza del gioco espresso da quel gruppo di straordinari
campioni.
Ne "Gli anni del Re" Stefano Discreti, scrittore e grande esperto
di storia bianconera, ripercorre quelle ormai mitiche stagioni in un
racconto originale, arricchito da moltissime fotografie e dalle
testimonianze dirette di protagonisti e ammiratori di allora e di oggi.
celebra tutta “la Juventus più bella”, quella che è rimasta nel cuore di
milioni di tifosi per le sue vittorie (una Coppa Intercontinentale, una
Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea
e due scudetti, il tutto nel giro di cinque anni) ma forse ancora di più per
la forza e la bellezza del gioco espresso da quel gruppo di straordinari
campioni.
Ne "Gli anni del Re" Stefano Discreti, scrittore e grande esperto
di storia bianconera, ripercorre quelle ormai mitiche stagioni in un
racconto originale, arricchito da moltissime fotografie e dalle
testimonianze dirette di protagonisti e ammiratori di allora e di oggi.
C’è tutto: dalla delusione di Atene per la traumatica sconfitta in finale
di Coppa dei Campioni contro l’Amburgo alla gioia di Basilea per la
vittoria in Coppa delle Coppe contro il tenace Porto, dall’epico successo
in Supercoppa Europea contro il fortissimo Liverpool nella magica cornice
di una Torino innevata alla sfida senza tempo di Tokyo contro l’Argentinos
Juniors, in quella memorabile finale di Coppa Intercontinentale che
consacrò la Juve come squadra più forte al mondo.
In mezzo, il buco nero della tragedia dell’Heysel, il 29 maggio 1985, che
segnò tutti per sempre. Era la Juve dello stile dell’Avvocato e della
concretezza di Umberto Agnelli, della voglia di vincere di Boniperti e
della grinta di Trapattoni. Era la Juve di
Zoff-Gentile-Cabrini-Furino-Brio-Scirea-Tardelli-Bettega. Era la Juve del
collettivo, con Brady direttore d’orchestra.
Avrebbe dovuto diventare la Juve di Rossi e Boniek.
In poco tempo divenne la Juve di Michel Platini. Le Roi.
di Coppa dei Campioni contro l’Amburgo alla gioia di Basilea per la
vittoria in Coppa delle Coppe contro il tenace Porto, dall’epico successo
in Supercoppa Europea contro il fortissimo Liverpool nella magica cornice
di una Torino innevata alla sfida senza tempo di Tokyo contro l’Argentinos
Juniors, in quella memorabile finale di Coppa Intercontinentale che
consacrò la Juve come squadra più forte al mondo.
In mezzo, il buco nero della tragedia dell’Heysel, il 29 maggio 1985, che
segnò tutti per sempre. Era la Juve dello stile dell’Avvocato e della
concretezza di Umberto Agnelli, della voglia di vincere di Boniperti e
della grinta di Trapattoni. Era la Juve di
Zoff-Gentile-Cabrini-Furino-Brio-Scirea-Tardelli-Bettega. Era la Juve del
collettivo, con Brady direttore d’orchestra.
Avrebbe dovuto diventare la Juve di Rossi e Boniek.
In poco tempo divenne la Juve di Michel Platini. Le Roi.
lunedì 2 dicembre 2013
Fermano la Roma. E la Juve scappa. @corsport
Da evidenziare anche:
le parate di Buffon e Canini spaccano la classifica.
giovedì 28 novembre 2013
martedì 26 novembre 2013
Il 13 porta bene alla JUVE. ROMA sorpassata
e adesso si invoca il rientro di Totti...
13a giornata nettamente pro Juve, unica a vincere tra le squadre di alta classifica.
lunedì 25 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
"Romano de' Roma, ma di inossidabile fede juventina" La recensione del @Corsport
La bella recensione del Corriere dello Sport per "Gli anni del Re"
http://www.corrieredellosport.it/340/2013/11/18-341467/La+Juventus+di+Platini+e+%22le+Regole+e+il+sudore%22
LA JUVE DI PLATINI
Il fiato sospeso della Curva, dove ero incastrato da almeno quattro ore, la traiettoria perfetta della punizione, l'inutile volo di Tancredi. Sono passati trent'anni, la mia Roma riuscì poi a vincere quello scudetto, ma ricordo ancora perfettamente la rabbia e l'ammirazione per la prodezza firmata Platini, in quel Roma-Juventus 1-2 del 1983. Era bellissimo da vedere, il grande Michel, uno di quei campioni del calcio - come Riva, Rivera, Maradona - rispettati anche dagli ultras delle squadre rivali. Platini in campo era classe, tecnica, eleganza, tutte caratteristiche che ritroviamo nel bel libro del bravo Stefano Discreti, romano de' Roma ma di inossidabile fede juventina. Il sodalizio tra la Juventus e Platini durò cinque anni, dal 1982 al 1987, sufficienti a vincere tanto, con quella che per molti - l'autore compreso - è stata la Juventus più bella: due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Discreti racconta queste cinque stagioni, dalla faticosa trattativa per portare Platini a Torino, alla prima grande delusione (la sconfitta di Atene contro l'Amburgo nella finale di Coppa dei Campioni), fino ai tanti successi in bianconero. In mezzo, il buco nero della tragedia dell'Heysel, dopo il quale qualcosa evidentemente si spezzò nella testa del campione francese. E poi il rapporto con Agnelli e Boniperti, l'amicizia e la rivalità con Boniek, le gioie e le delusioni. A impreziosire il libro, le testimonianze di un nugolo di juventini doc, e le foto di Salvatore Giglio, tra cui naturalmente la più famosa di tutte, quella di Platini sdraiato sul prato di Tokyo dopo l’annullamento di una sua splendida rete nella finale dell'Intercontinentale, il braccio sinistro a reggere la testa, un dio sceso in terra incapace di comprendere come mai gli umani hanno appena preferito il Regolamento alla pura Bellezza.
GLI ANNI DEL RE, la Juve di Michel Platini; di Stefano Discreti, prefazione di Roberto Beccantini, Ultra Sport edizioni, 287 pagine, 29,50 euro.
http://www.corrieredellosport.it/340/2013/11/18-341467/La+Juventus+di+Platini+e+%22le+Regole+e+il+sudore%22
LA JUVE DI PLATINI
Il fiato sospeso della Curva, dove ero incastrato da almeno quattro ore, la traiettoria perfetta della punizione, l'inutile volo di Tancredi. Sono passati trent'anni, la mia Roma riuscì poi a vincere quello scudetto, ma ricordo ancora perfettamente la rabbia e l'ammirazione per la prodezza firmata Platini, in quel Roma-Juventus 1-2 del 1983. Era bellissimo da vedere, il grande Michel, uno di quei campioni del calcio - come Riva, Rivera, Maradona - rispettati anche dagli ultras delle squadre rivali. Platini in campo era classe, tecnica, eleganza, tutte caratteristiche che ritroviamo nel bel libro del bravo Stefano Discreti, romano de' Roma ma di inossidabile fede juventina. Il sodalizio tra la Juventus e Platini durò cinque anni, dal 1982 al 1987, sufficienti a vincere tanto, con quella che per molti - l'autore compreso - è stata la Juventus più bella: due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Discreti racconta queste cinque stagioni, dalla faticosa trattativa per portare Platini a Torino, alla prima grande delusione (la sconfitta di Atene contro l'Amburgo nella finale di Coppa dei Campioni), fino ai tanti successi in bianconero. In mezzo, il buco nero della tragedia dell'Heysel, dopo il quale qualcosa evidentemente si spezzò nella testa del campione francese. E poi il rapporto con Agnelli e Boniperti, l'amicizia e la rivalità con Boniek, le gioie e le delusioni. A impreziosire il libro, le testimonianze di un nugolo di juventini doc, e le foto di Salvatore Giglio, tra cui naturalmente la più famosa di tutte, quella di Platini sdraiato sul prato di Tokyo dopo l’annullamento di una sua splendida rete nella finale dell'Intercontinentale, il braccio sinistro a reggere la testa, un dio sceso in terra incapace di comprendere come mai gli umani hanno appena preferito il Regolamento alla pura Bellezza.
GLI ANNI DEL RE, la Juve di Michel Platini; di Stefano Discreti, prefazione di Roberto Beccantini, Ultra Sport edizioni, 287 pagine, 29,50 euro.
domenica 17 novembre 2013
giovedì 14 novembre 2013
Gli anni del Re - ULTRA SPORT
Ultra Sport - pp. 283 a colori
Prefazione di Roberto Beccantini
Oltre 100 foto di Salvatore Giglio
Vignette di Davide Laugelli
Citazioni e stralci da Luca Beatrice, Giampiero Mughini e Sandro
Veronesi.
Con le interviste esclusive a Sergio Brio e Massimo Bonini, l’introduzione di Giovanni Veronesi e i contributi di Giulio Base, Paolo Belli,
Massimiliano Bruno, Fabio Mazzari, Darwin Pastorin, Massimo
Giletti, Margherita Fumero, Alessandro Banfi, Beppe Braida, Jgor Barbazza,
Claudio Chiappucci, Renato Liprandi, Maurizio Paniz, Francesco
Giorgino, Fabio Licari, Massimo Zampini, Massimiliano Vado, Andrea
Sarubbi, David Pratelli, Silvia Mobili, Marcello&Riccardo Roofio Garifo, Alvise Cagnazzo, Salvatore
Buglio, Giancarlo Brancale, Paolo Rossi, Riccardo Zambon, Andrea Ward,
Alessandro Santarelli, Francesco Fornaro, Andrea Bonino, Federico
Casotti, Stefano Bellini, Luigi Colombo, Roberto Savino, Vincenzo
Marangio e Riccardo Gambelli.
Il romanzo della Juventus più bella ruota
attorno al giocatore che nel giro di cinque anni invase e travolse il mondo del
calcio e le sue regole, portando una squadra già formidabile a un susseguirsi
di straordinarie emozioni: dalla delusione di Atene per la traumatica sconfitta
in finale di Coppa dei Campioni contro l’Amburgo alla gioia di Basilea per la vittoria
in Coppa delle Coppe contro il tenace Porto, dall’epico successo in Supercoppa
Europea contro il fortissimo Liverpool nella magica cornice di una Torino innevata
alla sfida senza tempo di Tokyo contro l’Argentinos Juniors, in quella
memorabile finale di Coppa Intercontinentale che consacrò la Juve come squadra
più forte al mondo. In mezzo, il buco nero dell’immensa tragedia dell’Heysel,
il 29 maggio 1985, che segnò tutti per sempre. Da quel momento il calcio non
sarebbe più stato lo stesso e qualcosa si spezzò definitivamente anche nel
campione che sembrava ormai al di sopra di tutto e di tutti.
Sono state tante, nella storia della
Vecchia Signora, le squadre belle e competitive.
Ma mai nessuna quanto quella di Michel
Platini. 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe,
1 Supercoppa Europea e 2 scudetti: ecco lo straordinario palmarès di
quell’irrepetibile quinquennio. Era la Juve dello stile dell’Avvocato e della concretezza
di Umberto Agnelli, della voglia di vincere di Boniperti e della grinta di
Trapattoni. Era la Juve di
Zoff-Gentile-Cabrini-Furino-Brio-Scirea-Tardelli-Bettega. Era la Juve del
collettivo, con Brady direttore d’orchestra. Sarebbe dovuta diventare la Juve
di Rossi e Boniek.
In poco tempo divenne la Juve di Michel
Platini. Le Roi.
mercoledì 13 novembre 2013
"La Juve di Michel Platini" - E' uscito il mio nuovo libro
Raccontare
per me la Juve di Platini è come mettere un bambino davanti a un enorme cesto
di caramelle, concedendogli poi la possibilità di sceglierne tante quante ne
desidera.
Mi
auguro che un giorno mio figlio Gabriele si appassioni alla Juventus così come
mio padre Antonio lo ha reso possibile per me.
Ci
sono state (e sicuramente ce ne saranno ancora) tante belle Juventus forti e
competitive nella storia della Vecchia Signora. Ma mai nessuna amata tanto
quella di le Roi Michel, come ricorda anche l’amico scrittore Sandro Veronesi
nel libro “Scrittori in bianconero” .
“La
Juve più amata? Indubbiamente quella di Platini, Boniek e Paolo Rossi.”
E'
anche e soprattutto la mia Juve, quella a cui sono più legato affettivamente.
Quella
che, grazie anche al pressing di papà, mi ha convinto a sposare la causa
bianconera per tutta la vita, finchémortenoncisepari.
D'altronde
la Juve del primo Trap è stata indiscutibilmente la più forte della storia.
Come si sarebbe mai potuti rimanere insensibili dinanzi a cotanta bellezza?
Ci
sono due grandi rimpianti temporali nella mia vita da tifoso:
a)
Non
aver potuto ammirare dal vivo le gesta di Omar Sivori, un talento così estroso
del quale sono sicuro che mi sarei perdutamente innamorato.
b)
Soprattutto
però non esser nato qualche anno prima, il che mi avrebbe consentito di
ammirare per intero, giorno dopo giorno, tutto il primo strepitoso ciclo Trapattoni
sulla panchina della Juventus.
Era
la Juve dello stile di Gianni Agnelli, della concretezza di Umberto e della
voglia di vincere di Boniperti.
Era
la Juve di Zoff-Gentile-Cabrini-Furino-Brio-Scirea-Tardelli-Bettega.
Era
la Juve del collettivo con Brady direttore d’orchestra.
Doveva
diventare la Juve di Rossi e Boniek.
In
poco tempo divenne la Juve di Michel Platini.
E tanti come il sottoscritto si sono
innamorati del calcio e sono diventati tifosi della Juventus proprio custodendo
gelosamente il poster in camera e sognando di notte le prodezze di quel numero
10 che incantava le platee giocando con la maglia sempre fuori dai
pantaloncini. Un’immagine talmente romantica che oggi nel calcio moderno non
sarebbe nemmeno pensabile.
Caro «Le Roi», grazie di tutto da chi,
bambino, sognava di emulare le tue gesta su punizione rompendo però le finestre
dei vicini di casa.
lunedì 11 novembre 2013
Juve si, cori no
Il @Corsport punta il dito contro i tifosi della Juve in prima pagina ridimensionando l'impresa della squadra sul campo
mercoledì 6 novembre 2013
Bella Juve ma ora serve vincere
Bella Juve contro il Real.
La classifica non rende onore ma ora dipende tutto dalla Vecchia Signora.
domenica 3 novembre 2013
Juve, vittoria sofferta ma pesante come poche...
Pogba regala 3 punti alla Juve sul difficile campo di Parma.
Prima delle sfide contro Real e Napoli era fondamentale vincere.
Vittorie così al termine della stagione hanno un peso unico.
Vittorie così al termine della stagione hanno un peso unico.
giovedì 31 ottobre 2013
Poker #Juve ma il vero dato positivo è...
...che la porta di #Buffon è rimasta ancora inviolata. A segno i soliti #Vidal #Pirlo e #Tevez più #Bonucci
lunedì 28 ottobre 2013
JUVE e NAPOLI non mollano ma questa ROMA è da record!
Contro il Genoa si è vista una gran bella Juve che ha assediato i liguri dall'inizio alla fine.
Esito della partita mai in discussione.
La squadra è in ripresa ma per riprendere in vetta questa Roma da record servirà la migliore Juve.
E lo stesso discorso vale per il Napoli di Benitez se vuole davvero lottare per lo scudetto.
giovedì 24 ottobre 2013
Juve, un'altra sconfitta. Ma la reazione c'è stata
Dopo la sconfitta choc di Firenze contro la Fiorentina serviva assolutamente una reazione in casa Juve.
A Madrid la squadra bianconera ha giocato a testa alta, avendo anche spesso il pallino del gioco in mano.
Solo un'ingenuità di Chiellini sul rigore e un arbitraggio a senso unico hanno rovinato la partita e regalato i 3 punti al Real.
La Vecchia Signora, in gol con LLorente, meritava almeno il pareggio.
lunedì 21 ottobre 2013
Juve, che mazzata
In vantaggio di 2 gol (Tevez, Pogba) la Juve si fa rimontare dalla Fiorentina e crolla sotto i colpi di un fenomenale Rossi. Difesa in bambola e ancora un grave errore di Buffon
lunedì 7 ottobre 2013
Milan, anche se MUNTARI segna la JUVE è capace di vincere!
Non è ancora la vera Juve di CONTE, eppure 6 vittorie su 7 sono il migliore avvio da quando il Mister è sulla panchina bianconera.
Ribaltato il gol iniziale di MUNTARI (visto, i gol si possono anche rimontare?) grazie a PIRLO, trascinatore bianconero della serata.
Nel secondo tempo clamorosa svista arbitrale per un pugno di MEXES a CHIELLINI che solo ALLEGRI non vede, ma GIOVINCO prima e lo stesso CHIELLINI poi rendono giustizia alla Juve sul campo.
Nel finale ennesima distrazione stagionale juventina in difesa e MUNTARI sigla addirittura una doppietta.
Ora la sosta, che sicuramente servirà a recuperare energie e concentrazione.
giovedì 3 ottobre 2013
Juve, adesso è davvero dura
Costano caro alla Juve i gravi errori di BONUCCI e ISLA in occasione dei gol subiti.
Contro il GALATASARAY, in casa, non si va oltre il pareggio.
Si complica tutto il girone.
Le prossime 2 sfide dure, durissime saranno contro il REAL MADRID ma la gara decisiva potrebbe (sarà quasi sicuramente) l'ultima in Turchia. Sará una bolgia!!
domenica 29 settembre 2013
Il DERBY va alla JUVE
Il TORINO la mette sul fisico, la partita è brutta, a tratti bruttissima.
Più calci che calcio.
Decide ancora una volta POGBA, in un'azione contestata per una posizione di fuorigioco di TEVEZ.
E si riscatena la caccia mediatica alla JUVE...
giovedì 26 settembre 2013
Vittoria Juve importante contro il Chievo ma la prestazione non convince
3 punti importanti a Verona, arrivati però al termine di una partita non convincente.
Per la quarta volta consecutiva la Juve va in svantaggio. Non può essere solo sfortuna.
Nel secondo tempo la vecchia signora ribalta la gara anche grazie ad una svista arbitrale che annulla un gol regolare al Chievo.
Serve un'inversione di tendenza già a partire dal derby.
BICCHIEREMEZZOPIENO
QUAGLIARELLA. Quando chiamato in causa risponde quasi sempre presente
BICCHIEREMEZZOVUOTO
BUFFON. Una prestazione nettamente al di sotto delle sue capacità. Mette a rischio la vittoria della Juve in tutti i modi.
lunedì 23 settembre 2013
TEVEZ show e si sblocca pure LLORENTE. Arrivano i 3 punti #JuveVerona
Dopo i pareggi con Inter e Copenaghen bisognava vincere a tutti i costi.
Grazie ad un indemoniato Tevez e a LLorente la Juve ribalta l'iniziale vantaggio scaligero.
BICCHIEREMEZZOPIENO
LLORENTE. Si vede che deve ancora entrare in condizione totale e che deve affinare l'intesa con i compagni ma alla prima da titolare segna subito un gol decisivo.
BICCHIEREMEZZOVUOTO
Un altro gol preso per disattenzione collettiva, fotocopia di quello subito in Danimarca.
mercoledì 18 settembre 2013
La Juve fallisce l'esordio in Champions: 2 punti buttati via
Passo falso della Juventus nell'esordio Champions.
Contro un Copenaghen, squadra di bassissimo livello tecnico-tattico, la squadra bianconera non va oltre il pari. Migliore in campo il portiere danese.
BICCHIEREMEZZOPIENO
QUAGLIARELLA. Anche se non gioca la sua migliore partita con la maglia juventina, non tradisce l'appuntamento con il gol.
BICCHIEREMEZZOVUOTO
I cambi di CONTE. Difficilmente interpretabili in questa circostanza. E quel LLORENTE in panchina per tutta la gara grida vendetta.
domenica 15 settembre 2013
La JUVE sbaglia il match point e l' INTER si prende un pari meritato! #INTERJUVE
Non una brillantissima Juve a San Siro. La squadra bianconera ha accusato la fatica dei tanti giocatori prestati alle varie Nazionali.
Partita molto tattica e con poche emozioni sino al gol di Icardi. Poi risponde subito Vidal e la partita si accende. Alla fine Isla sbaglia il match point da 2 passi.
BICCHIEREMEZZOPIENO
Importante non aver perso dopo esser andati in svantaggio a 15' dalla fine.
BICCHIEREMEZZOVUOTO
Isla. Non riesce a tornare quello di Udine.
venerdì 13 settembre 2013
martedì 3 settembre 2013
Ma quali 7 sorelle, al massimo c'è...qualche cugina! La dieta Tevez e il tormentone Gilardino...
L'ultimo giorno di calciomercato da quando Beppe Marotta è alla Juve mi mette sempre addosso un senso di inquietudine. Stavolta però è scivolato via senza arrabbiature, anzi. Lo scambio di comproprietà tra Juventus e Sassuolo che ha visto coinvolti Marrone e Berardi merita sicuramente un plauso per il prezioso lavoro sui giovani che sta compiendo la dirigenza bianconera.
Alla fine il giudizio complessivo per il mercato juventino è più che positivo anche se continuo a ritenere esagerata la cifra spesa per Ogbonna.
Nonostante l'acquisto di Llorente non avrei ceduto Matri al Milan e su questo ha pienamente ragione Mister Conte. Dove non sono d’accordo con Antonio è ovviamente quando parla di Juve indebolita. Ma è talmente evidente che la sua è una provocazione per stimolare l’ambiente che non potrebbe esser altrimenti. Quando arriva un campione, un leader, un titolare come Tevez puoi si rammaricarti per le cessioni di Giaccherini e Matri, due validissimi giocatori, ma nemmeno più di tanto perché entrambi erano panchinari nelle stagioni precedenti.
La domanda che mi sono posto allora in questi giorni e che ho condiviso su twitter e facebook è stata la seguente: e se ad Antonio avessero ceduto uno come Vidal, come avrebbe reagito? Non oso minimamente pensarlo. Sarebbero tremate le mura dello Juventus Stadium.
La Juve bi-Campione d’Italia è ancora nettamente la favorita in campionato, nonostante le ambizioni europee rafforzate che potrebbero portare via importanti energie mentali.
Si parla tanto in giro di “7 sorelle”. Di un Inter rigenerata dalla cura Mazzarri, di una Roma forse da scudetto con l’arrivo del sergente Garcia, di una Fiorentina che può tornare a sognare in grande se Mario Gomez sarà il degno erede di Batistuta. Di un Milan esaltato dal ritorno di Kakà. Della Lazio, però già ridimensionata. In questo momento ritengo invece che il solo Napoli possa competere con i bianconeri per lo scudetto nonostante la cessione di Cavani. Mazzarri è già stato dimenticato e non poteva esser altrimenti visto che il suo sostituto Benitez è da anni uno degli allenatori più preparati e vincenti d’Europa. E la sua mano sulla squadra partenopea è già ben evidente.
Dopo 2 giornate 5 delle “7 sorelle” sono a punteggio pieno e a turno vengono esaltate da stampa e media come possibili anti – Juve ma le prossime giornate faranno da spartiacque.
Si, forse una tra Roma e Inter senza l’impegno europeo potrà rivelarsi rivelazione del campionato, ma dubito che tra loro ci possa esser la squadra che possa ripercorrere le gesta della Juventus di Conte del primo anno che sfruttando l’assenza di competizioni internazionali cementò il gruppo che proveniva da due stagioni fallimentari guidandolo sino al successo. Nella campagna acquisti di entrambe le squadre manca quel Pirlo capace di spostare i valori di un torneo.
Per quanto riguarda la Fiorentina, gioca bene, a volte benissimo. Ma quest’anno avrà l’impegno dell’Europa League che porta via sempre molte energie fisiche e mentali. E non va dimenticato poi che ha ceduto Jovetic, il suo giocatore migliore in rosa.
Avrebbe potuto inserirsi nella lotta tricolore il Milan se solo avesse pensato a rinforzare la difesa. Dubito che un pacchetto arretrato composto da Abbiati Abate Zapata Mexes e De Sciglio possa invece costituire il reparto bunker su cui costruire un possibile scudetto, perché si sa bene che in Italia vince quasi sempre chi subisce meno goal.
Infine la Lazio e il suo presidente Lotito sono stati ampiamente ridimensionati dalla Juventus, prima in Supercoppa e poi in campionato. Difficilmente due lezioni così evidenti in poco tempo potranno essere digerite a breve.
Quindi più che 7 sorelle possiamo parlare di due sorelle (di cui una evidentemente maggiore) più al massimo cinque cugine.
Considerazioni finali:
- durante la preparazione estiva si era parlato di un Tevez sovrappeso ma se questi sono i risultati, chiedo pubblicamente a Carlitos di girarmi la sua dieta!
- come il ritorno dei tormentoni musicali in ogni estate, da almeno 10 anni a questa parte il nome di Gilardino viene accostato a quello della Juventus. Ma mai come quest’anno l’attaccante biellese è stato vicino alla maglia bianconera...
domenica 1 settembre 2013
sabato 31 agosto 2013
JUVE, un altro POKER alla LAZIO!
Altra prova di forza della JUVENTUS.
Partita dominata in lungo e largo. Un solo momento di sbandamento dopo il gol di KLOSE.
Strepitoso VIDAL (doppietta), BONUCCI assist-man, autoritario POGBA, ancora una volta a segno TEVEZ (3 gol in 3 gare ufficiali, come ROBERTO BAGGIO) e VUCINIC, sempre più stimolato dalla concorrenza.
BICCHIEREMEZZOPIENO
VIDAL, sempre più leader. Devastante.
Se CONTE si è innervosito per le cessioni di GIACCHERINI e MATRI, cosa farebbe se gli vendessero il cileno?
BICCHIEREMEZZOVUOTO
BUFFON, un errore non da lui sul gol della LAZIO. Poi si riscatta ampiamente.
venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
domenica 25 agosto 2013
sabato 24 agosto 2013
Juve, buona la prima! Tevez esordio con gol
Importante vittoria della Juventus sul difficile campo della Sampdoria grazie al primo gol in campionato di Tevez, all'esordio, su prezioso assist di Pogba.
Successo ottenuto con il minimo sforzo. Buffon senza voto, mai impegnato.
Bicchieremezzopieno
Pogba, sempre più in crescita
Bicchieremezzovuoto
Vucinic, in una di quelle serate in cui non aspetti che la sua sostituzione
venerdì 23 agosto 2013
lunedì 19 agosto 2013
Senza rivali
Quando inizia la stagione delle partite che contano davvero la Juve risponde sempre presente. Con buona pace dei critici
Lazio umiliata, la Juve stravince la Supercoppa 4 a 0
Considerazioni a freddo.
Appena arrivata la prima gara ufficiale della stagione si è rivista la vera Juve.
Affamata come vuole sempre Conte e arrabbiata per le tante, troppe, critiche ricevute. Ingiuste e esagerate.
Migliore in campo Lichtsteiner, 2 assist e 1 gol. Predestinato Pogba, in gol pochi minuti dopo l'ingresso in campo. A segno anche Chiellini e per la prima volta in bianconero Tevez.
Unica nota dolente della serata l'infortunio di Marchisio.
La personale sensazione è che la Juve nel corso della gara abbia voluto infierire sulla Lazio per punire la presunzione e l'arroganza di Lotito che ha voluto a tutti i costi subire una lezione sul proprio campo.
Anzi su quello della Nazionale, del Coni...
domenica 18 agosto 2013
lunedì 12 agosto 2013
mercoledì 7 agosto 2013
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