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giovedì 7 gennaio 2010

Salviamo il salvabile





Era importante vincere e la Juve l'ha fatto.
Il 2010 bianconero inizia con una vittoria ottenuta però con estrema sofferenza sul campo del Parma.
Ma oltre i 3 punti in classifica sono poche altre le cose da salvare.
Ferrara è tornato al 4-4-2 con l'opaco Diego schierato subito dietro l'unica punta.
Non ha agevolato la squadra nemmeno aver sbloccato subito la partita con un goal di Brazzo.
Alla fine, decisiva per la vittoria è stata una fortunosa autorete a favore.
Inguardabile prestazione di gruppo, ma se si analizzano anche le singole prestazioni pochi si salvano. Davvero una brutta partita.
Ferrara per ora salva la panchina, ma sono convinto che la sfida contro il brillante Milan dell'ultimo periodo sarà decisiva per il suo futuro anche se per il primo posto ormai non c'è più niente da fare: l'Inter è già forte di suo, se poi gli arbitri continuano a dargli una mano è tutto già scritto.
Brutta vicenda quella Balotelli-Pubblico di Verona, sulla quale ognuno di noi avrà sicuramente la propria idea.
In conclusione al sottoscritto ha fatto molto piacere vedere in tribuna Bettega a fine gara esultare con rabbia ed aver un civile battibecco con tifoso Vip di fede avversaria.
Finalmente è tornata un pò di sana antipatia. Non se ne poteva più delle facce smile di Cobolli, Secco, John Elkann e Blanc.

domenica 29 novembre 2009

Balotelli, ma quale razzismo!


L'argomento che più sta tenendo banco in questa settimana sono i cori dei tifosi juventini nei confronti di Mario Balotelli.
Come sempre i falsi perbenisti non hanno perso l'occasione per cavalcare la tigre dell'indignazione.
Premetto che chi scrive fa del rispetto per il prossimo uno stile di vita e condanna totalmente qualsiasi forma di razzismo e non concepisce questo modo di tifare dispregiativo nei confronti dell'avversario, ma è giusto specificare che il razzismo in questo caso non c'entra proprio nulla. La questione del becerume da stadio è atavica ed appartiene ad una ritualità, esecrabile quanto si vuole ma ahinoi consueta e tipica in tutte le curve italiane.
Al di là di tutte le ipocrisie, le tifoserie hanno sovente inneggiato a drammi, morti e quanto possibile per irretire l'avversario.
Che dire delle iniziative, striscioni e cori abominevoli contro Superga, Meroni, Scirea, Baretti, Paparelli, la mamma di Materazzi, il suocero di De Rossi, De Falchi, la strage di Bologna ed il dramma dell'Heysel, tanto per citarne alcuni?
Recentemente ad esempio, alcuni tifosi della Fiorentina hanno pensato bene di festeggiare il gemellaggio con il Liverpool presentandosi a Torino in occasione della sfida con la Juventus indossando una maglia dei reds con dietro scritto il numero -39!
E che dire del coro "Pessotto buttate de sotto" inneggiato da alcuni romanisti alla seconda giornata di campionato o del coro "gobbo maledetto salta anche tu nel laghetto" collegato alla tragedia di Vinovo e che da un po' di tempo a questa parte si può purtroppo ascoltare in molti stadi italiani. Ed un tifoso del Napoli che da sempre viene apostrofato ovunque come "coleroso, terremotato" o con un "Vesuvio lavali con il fuoco"o ancora "l'Italia agli italiani, fuori i napoletani", come dovrebbe reagire?
Questo è il tifo italiano. Nel bene e nel male.
"Balotelli non vie­ne insultato per il colore del­la sua pelle, ma per i suoi at­teggiamenti. Questo non è razzismo, l'Italia non è un Paese razzista. Se io non ho mai avuto proble­mi e Balotelli sì, il problema non è il razzismo, ma è lui che deve imparare a com­portarsi". Parola di Clarence Seedorf, uno dei giocatori di colore più attivi da sempre nella lotta al razzismo.
Ci si indigna per i cori contro Balotelli adesso? Giusto, ma solo se poi ci si indigna anche per i BUU, per i cori contro i napoletani o gli ebrei, per i "devi morire", per i vessilli politici sbandierati allo stadio, per l'odio verso le istituzioni o per tutte le volte che una tragedia viene usata per irretire l'avversario. Credetemi, per elencare striscioni e cori orrendi visti ed ascoltati negli stadi italiani non basterebbe un libro. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Non esiste una tifoseria immune da questa colpa.Ed allora che fare? Chiudere tutti gli stadi italiani? Chiudere tutte le curve? Diffidare tutti?
"Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto" cantava quasi 50 anni fa Francesco Guccini in "Dio è morto", testo della quale canzone andrebbe fatto leggere ed imparato a memoria nelle scuole italiane per quanto è rimasto sempre attuale ad ogni epoca che si è succeduta da allora. Quello che si sta ascoltando e leggendo in questo periodo è solo perbenismo interessato. Qual è la soluzione per mettere fine a questa ritualità atavica di becerità? Che la trovino proprio coloro che vengono pagati per ricoprire le cariche alte e prendere le decisioni. Altro che morale spicciola. Invece di perder tempo ad indignarsi, facciano i fatti sperando però che almeno una volta in Italia la legge sia davvero uguale per tutti.
In settimana intanto, nonostante l'ennesimo tentativo Zacconiano della nuova Juventus di patteggiare la pena, la Triade Moggi-Giraudo-Bettega è stata assolta dall'accusa di falso in bilancio perché "il fatto non sussiste". Questa difesa legale così debole e dimessa della società di Torino non può che riportare la memoria del tifoso juventino a Calciopoli: cosa sarebbe successo se la Juventus si fosse difesa davvero nel processo sportivo del 2006, invece di cercare in tutti i modi di farsi condannare con una pena congrua? Da questo procedimento ne esce completamente immacolato Roberto Bettega, non coinvolto in precedenza nemmeno per striscio dallo scandalo di Calciopoli. E' bastato questo per scatenare il popolo Juventino: sondaggi, forum e petizioni in suo favore. Se ne chiede l'immediato reintegro all'interno dei piani alti dirigenziali juventini. C'è chi poi come la redazione di "Tutti pazzi per la Juve" che ne chiede addirittura il reinserimento ma non con un ruolo qualunque: "per quello che Bobby Goal ha rappresentato per la Juventus merita la carica di Presidente, senza se senza ma, anche come forma di risarcimento per quanto subito in questi anni!" Potrebbe esser un fortunato remake di quello che Giampiero Boniperti ha significato per la storia della Juventus.
Disastroso turno di Champions.
Milan, Inter e Juve hanno fallito il primo match-point per chiudere subito il discorso qualificazione rimandando tutto adesso agli ultimi 90'. Non ha fallito questa opportunità invece la Fiorentina guidata da Cesare Prandelli, attuale miglior tecnico italiano del nostro campionato, che è riuscita a qualificarsi a danno del Liverpool di Benitez. Davvero un'impresa meritevole di applausi.L'Inter è stata per l'ennesima volta ridimensionata e presa a pallonate in Europa, questa volta per opera di un Barcellona privo di Messi ed Ibrahimovic. La Juventus è stata umiliata da un Bordeaux già qualificato mentre al Milan è andata di lusso contro il Marsiglia di Deschamps e solo la fortuna ha impedito il sorpasso della formazione francese. Per stabilire il reale valore del campionato italiano (mediocre, sufficiente o discreto che sia…) è giusto quindi rimandare tutto all'ultimo turno che si giocherà a 3 giorni di distanza dal big-match tra Juventus ed Inter, che ad oggi è dato ancora per disputato all'Olimpico di Torino e con Maicon squalificato. Ma con la giustizia sportiva di questi tempi ed il galoppo della tigre dell'indignazione e dei sospetti niente è da dare per scontato……

martedì 24 novembre 2009

Balotelli, ma quale razzismo!




Lettera di Gianluca Savoini, giornalista ed opinionista tv a 7GOLD ed ODEON TV
Caro Stefano,
non se ne può più di questo caso Balotelli.
Un ragazzino maleducato, supponente, che si comporta in campo da guappo, zittisce tutti e si rivolge alle curve (notoriamente non frequentate da suffragette e membri dell'esercito della salvezza) in maniera provocatoria.
Dovrebbe essere innanzitutto ripreso dalla società in cui gioca. Invece, con l'eccezione meritoria di Mourinho, la società in questione lo coccola e si guarda bene da insegnarli come ci si comporta in campo.
I giornalisti, poi, sempre con le dovute eccezioni, trasformano gli insulti (da condannare severamente, ben inteso) provenienti dagli spalti contro Balotelli in manifestazione di "razzismo", quando invece il razzismo c'entra come i cavoli a merenda.
Se veramente le curve fossero scientificamente razziste, allora il campionato dovrebbe giocarsi a porte chiuse, vista la massiccia presenza di giocatori di razza non bianca e che, se ricevono lazzi e improperi, li ricevono in nome della loro appartenenza societaria e non certo per il colore della loro pelle.
Così mi tocca leggere in prima pagina sul Corriere della sera un pezzo che è tutto un programma ed è assai indicativo di come in Italia si mandi tutto in vacca:
"Contro i fischi portiamo Balotelli al Mondiale".
Una vera assurdità, che non mi meraviglierei di ascoltare in qualche Bar Sport, ma che mi lascia stupefatto se lo leggo sul primo quotidiano italiano. Avanti il prossimo, allora! Visto che capiterà prima o poi che Materazzi, ormai confinato in panchina, scenderà nuovamente in campo, anche per pochi minuti e che purtroppo verrà di nuovo insultato da alcuni tifosi in maniera vergognosa, tirando in ballo la sua mamma che non c'è più (un coretto schifoso che si sente da anni in tutti gli stadi quando gioca Materazzi) e visto che molti giocatori del Napoli, da Nord a Sud, vengono apostrofati come "colerosi", si mettano in fila aspettando la convocazione di Lippi.
Speriamo che Balotelli finalmente cresca e si meriti il Mondiale giocando bene , ma soprattutto dimostrando sportività e piantandola di assumere comportamenti irritanti e provocatori che non fanno il bene del calcio. E basta con la scusante della giovane età. Pato, Kakà, Del Piero, Totti,Baggio, tanto per citare alcuni grandi giocatori, mai si sono lasciati andare a simili, reiterate sceneggiate, quando avevano l'età di Balotelli. Ed erano sicuramente più forti di lui.
Qualcuno a Natale regali al giovanotto interista che tifa Milan il dvd di questi grandi giocatori, del loro modo di giocare ma soprattutto del loro modo di comportarsi....

mercoledì 22 aprile 2009

Ranieri ultima chance?



Stasera Ranieri si gioca definitavamente la panchina della Juventus:
in caso di eliminazione dalla Coppa Italia, le possibilità che possa rimanere sulla panchina bianconera anche il prossimo anno sono vicine allo zero.
A Tuttosport giustamente fanno notare che questa vicenda ricorda un pò la situazione che si venne a creare con Deschamps.
Agli occhi di tutti appare ormai chiaro che Ranieri sia stato sfiduciato.
Secondo voi Cannavaro l'ha voluto davvero lui?
La gara contro la Lazio sarà dura anche perchè la squadra di Delio Rossi esprime il meglio del suo gioco in contropiede. Occhio a Zarate, sarà un campione.
A Roma è arrivata la Champions accompagnata da Platini.
Come sempre Michel "Le Roi" si è dimostrato uomo dalle grandissime doti umane.
La lotta al razzismo sarà un caposaldo della sua gestione.
Lo vuole lui, lo vogliamo noi tutti tifosi perbene.
Adesso basta parlare del caso-Balotelli però, siamo veramente tutti stufi.
Sopratutto nel mondo Juve. E sopratutto poi se si usa la vicenda per battere dei comunicati aberranti e di stampo razzistico come avvenuto in data di ieri....
Chiudo definitivamente la vicenda con un elogio a Lapo, lo merita.
Ieri, forse per la prima volta in 3 anni ha parlato da Juventino vero.
Ieri sera ho goduto nel gustarmi Liverpool - Arsenal 4 a 4 (a proposito che partita Arshavin, quaterna) ma un senso di invidia ha percorso tutto il mio corpo:
ma è davvero un sogno immaginare un calcio stile Premier League anche per noi italiani?
Insieme, si può. Uniti, si può.
In conclusione il Corriere dello Sport conferma l'anticipazione che vi ho dato in esclusiva 2 giorni fa:
la famiglia Sensi sta per cedere l'AS Roma.
A Roma però incrociano le dita: dopo i Russi, gli Arabi e gli Americani non gli mancano che i tedeschi.....

martedì 21 aprile 2009

Dio è morto




"Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell'eroe perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.
Dio è morto"
Il testo di questa canzone "eterna e meravigliosa" di Francesco Guccini, sembra contemporaneo eppure ha quasi 40 anni....
Perchè ho deciso di citarla oggi?
Perchè l'ipocrisia continua a regnare sovrana, sempre.
E ci troviamo che chi come Moratti minimizzò il razzismo interista nei confronti di Zoro, passi dalla parte del moralista quando si tratta di aizzare l'opinione pubblica per il razzismo juventino contro Balotelli.
Non va bene.
Il razzismo non ha tifo.
E non è razzismo poi solo quello che passa per il colore della pelle.
Ma anche offendere un popolo, una regione, una città, una fede.
Anche quello è razzismo.
Basta con il razzismo, di qualsiasi colore o fede.
Basta con la fomentazione dell'odio di partito.
Il vero guaio del calcio moderno è che ormai si pensa più a tifare contro che a favore.
L'avversario di turno è visto come un nemico da annientare a tutti i costi.
E se una persona ha subito un dramma nella propria vita, bene (male) è proprio lì che va colpita.
Pazzesco.
Se questo è il futuro del calcio, mi dimetto da tifoso.