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domenica 24 maggio 2015
lunedì 12 gennaio 2015
lunedì 31 marzo 2014
lunedì 28 ottobre 2013
JUVE e NAPOLI non mollano ma questa ROMA è da record!
Contro il Genoa si è vista una gran bella Juve che ha assediato i liguri dall'inizio alla fine.
Esito della partita mai in discussione.
La squadra è in ripresa ma per riprendere in vetta questa Roma da record servirà la migliore Juve.
E lo stesso discorso vale per il Napoli di Benitez se vuole davvero lottare per lo scudetto.
lunedì 7 ottobre 2013
domenica 15 settembre 2013
domenica 1 settembre 2013
lunedì 26 agosto 2013
sabato 2 marzo 2013
bicchieremezzopieno #salutatelacapolista
#NapoliJuve E comunque #salutatelacapolista +7 punti virtuali di vantaggio
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Lasciatemi dire che l'abbraccio di fine gara tra Chiellini e Cavani è un bel gesto che merita di essere segnalato
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
La JUVE fallisce il match point a NAPOLI, ma resta a + 6 e scontro diretto a favore...
#NapoliJuve Considerazioni a freddo.Provo a parlare solo di calcio giocando evitando di tornare... fb.me/BuBuCUhn
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve 1 a 1. Primo tempo nettamente bianconero, secondo tempo equilibrato. La sensazione è quella di aver fallito il primo match point
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Esce Vucinic. Ha sulla coscienza il match point fallito
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Ma un cambio per far rifiatare qualcuno no?
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Con il giallo Orsato ha graziato Cavani anche dalla prova tv. Saranno contenti al @corsport
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Provo a parlare solo di calcio giocato. Vucinic ha sulla coscienza la partita. Andavi sullo 0-2 e la gara era chiusa o quasi
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Nemmeno Orsato se l'è sentita
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Vergognoso giallo di Orsato a Cavani. Gomitata a palla lontana. Rosso tutta la vita
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Se Bonucci non deviava il tiro di Inler Buffon l'avrebbe presa. Primo tiro in porta del Napoli...
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Vucinic ma che te sei magnato?
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Pennellata di Pirlo e zuccata vincente di Chiellini. Daje
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
#NapoliJuve Ma possibile che ogni volta che la Juve va a giocare a Napoli deve esser accolta in questa maniera incivile?
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 01 marzo 2013
giovedì 28 febbraio 2013
lunedì 25 febbraio 2013
La Juve batte il Siena e va a più 7. Ora tocca al Napoli rispondere
#JuveSiena Vittoria bianconera più che convincente e adesso rilassati e con calma vediamo se il Napoli domani ha già la testa a #NapoliJuve
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena E tanti saluti a tutti da Pogba
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena I maligni diranno che questi sono i goal di fine gara alla Giovinco, invece è giusto stavolta applaudire una bella giocata
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena Se entrava la magia di Pirlo veniva giu' lo stadio. Mamma mia che giocatore
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena Secondo tempo meno bene sopratutto perchè Giovinco e Vucinic non stanno facendo una grande partita in attacco
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena Buon primo tempo e vantaggio meritato. Ma prima si chiude questa partita e meglio e' perche' i toscani sono squadra in salute
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena Quest'anno Lichtsteiner è una macchina da gol :-)
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#JuveSiena I toscani sono in ottima condizione fisica, si vede. Serve sbloccare la partita quanto prima
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
#ManchesterChelsea come aperitivo di #JuveSiena non è niente male. Intanto a Torino qualche fiocco di neve
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) 24 febbraio 2013
venerdì 18 gennaio 2013
sabato 15 dicembre 2012
Prima il NAPOLI poi l'INTER, ora la LAZIO? Ma esiste l'ANTI-JUVE?
#LazioInter Se la JUVE avesse in attacco un giocatore del livello di KLOSE lo scudetto sarebbe già chiuso e deciso a FEBBRAIO...
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 15, 2012
#LazioInter Leggo tifosi (anche vip) interisti gridare allo scandalo e rievocare vecchi fantasmi. Devo aver visto un'altra partita allora...
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 15, 2012
#LazioInter CARESSA "Qui ha rischiato CIANI eh.." BERGOMI "Molto rischiato, quello è calcio di rigore se lo vede l'arbitro"
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 15, 2012
#LAZIOINTER BERGOMI su @skysport "KLOSE viene toccato involontariamente da PEREIRA che guarda la palla. Non lo so FABIO"
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 15, 2012
La partita di San Siro lo ha confermato: tra Inter e Napoli la vera anti-Juve e'... la Juve!! Solo i bianconeri si possono far male da soli.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 9, 2012
lunedì 10 dicembre 2012
bicchieremezzopieno Tra Inter e Napoli la vera anti-Juve è...
La partita di San Siro lo ha confermato: tra Inter e Napoli la vera anti-Juve e'... la Juve!! Solo i bianconeri si possono far male da soli.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Dicembre 9, 2012
domenica 18 novembre 2012
bicchieremezzopieno Marchetti ferma la Juve ma El Shaarawy il Napoli. Giocando così poi...
La rimonta del MILAN rende un pò meno amaro il pareggio della JUVE vs LAZIO. Il NAPOLI resta a -5. Ora tocca all'INTER sfruttare l'occasione
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Novembre 17, 2012
El Shaarawy èin una fase magica in cui gli riesce tutto.MILAN vivo rispetto al resto della stagione, potrebbe cambiare. NAPOLI immaturo.
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Novembre 17, 2012
Juve 7 tiri in porta Lazio 0 In questa statistica c'è la partita
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Novembre 17, 2012
Giocando con questa determinazione e creando così tante occasioni da gol difficilmente in futuro la Juve non vincerà la partita.sabato 20 ottobre 2012
Troppo forte la JUVE per il NAPOLI. La cooperativa del goal colpisce ancora!
#JuveNapoli Mazzarri ha già pronta la scusa: "Bianconeri troppo motivati dalle assenze di Buffon e Vucinic"
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 19, 2012
Partita molto sentita. Molta tensione in campo. Conseguenza: poche occasioni da goal e tutte abbastanza casuali. #JuveNapoli
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 20, 2012
La forza della panchina. Caceres cè.Ma che goal ha fatto Pogba?
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 20, 2012
Caceres-Pogba. Emozioni in bianco e nero. Forza magica Juve e da giovedi Viva l'Italia instagr.am/p/RA2Ms5yUpA/
— Stefano Discreti (@StefanoDiscreti) Ottobre 20, 2012
MUGHINI: "CALCIOPOLI non sarebbe mai esistita se la FIAT non fosse stata sull'orlo del baratro. Tra JUVE e NAPOLI vinca il migliore!"
fonte LIBERO
Eccome se mezza Italia non rimarrà stasera attaccata al televisore a guardare le immagini della Juve e del Napoli che si affrontano all’ultimo respiro. Calcisticamente parlando che c’è di più affascinante dello scontro tra due città talmente importanti della storia italiana e talmente diverse nel rappresentarne l’identità? Ebbene se c’è un giornalista-scrittore che mai e poi mai alzerebbe il nasino nel pronunciare che non ama il calcio, che lo reputa un passatempo degno del popolino, questi è il piemontese Aldo Cazzullo. E difatti il Corriere della Sera di cui è una delle firme di punta lo manda puntualmente a raccontare le vicende di ciascuna Olimpiade, le gesta di eroi dello sport quali Igor Cassina o Federica Pellegrini. E difatti il calcio compare nelle primissime pagine di questo suo recentissimo e tredicesimo libro, il mondadoriano “L’Italia s’è ridesta”. Un libro dove Cazzullo fa una gran scommessa sul futuro del nostro Paese, di cui lui è convinto che abbia le risorse e le intelligenze per rinascere. Tanto che queste potenzialità che ne fanno a tutt’oggi un brand attirantissimo in tutto il mondo, le va a scovare città per città dello stivale, da Torino a Palermo. Torino è poi la città dove Cazzullo ha fatto gli studi universitari e dove ha debuttato da giornalista, la città che ha circumnavigato in molti dei suoi libri. La città della famiglia Agnelli, della Juve, di Luciano Moggi. Ed ecco che nel capitolo dedicato a Torino, Cazzullo da innamorato del calcio te lo dice netto e perentorio. Che la Juve è una gran cosa e ha una gran storia, ma che solo «gli irriducibili» - e sono sicuro che Aldo stesse pensando fra gli altri al sottoscritto continuano a pensare agli «anni di Moggi come ad “anni gloriosi”». E per fortuna - scrive ancora Aldo - che il ruolo di direttore sportivo della Juve è toccato a un uomo in gamba come Giuseppe Marotta, e meno male che la Juve s’è costruita lo stadio più moderno d’Italia, e meno male che la sua storia continua. No, Aldo. Chi ti scrive è davvero un «irriducibile» sull’argomento, e non molla. Bada bene, non ti sto parlando da tifoso, ciò che sarebbe miserevole. Ti sto parlando da amico, come te interessato alle verità e alle particolarità della storia italiana, calcio e tutto il resto. Perché nel delitto giudiziario e massmediatico compiuto ai danni della Juve nell’estate del 2006, c’è tutto della storia torinese e di quella italiana. Senza quel tutto della storia degli Agnelli, della Fiat e della politica italiana non capisci neppure l’abc di Calciopoli. Altro che calcio come oasi separata della nostra società, come credono i babbei che alla mattina comprano in edicola solo un quotidiano sportivo. Calciopoli non ci sarebbe stata o non sarebbe stata a quel modo impudente che è stata: intercettate solo le telefonate di Moggi e mentre tutte quelle fatte dai dirigenti di altre società venivano accuratamente conservate nei ripostigli i più remoti. Calciopoli non ci sarebbe stata se Gianni o Umberto Agnelli fossero stati ancora vivi, ma soprattutto se la Fiat del 2005-2006 non fosse stata sull’orlo del baratro, una situazione che Sergio Marchionne ha ricordato per la centesima volta poche settimane fa. È la debolezza politico-economica della Fiat di quel momento a far sì che gli eredi Agnelli paghino un togatissimo avvocato torinese per «non» difendere la Juve, per non fare al «mostro» Moggi una sola telefonata a chiedergli se tutte le vittorie di dodici anni «gloriosissimi» fossero davvero dovute a un’unica e gigantesca combine. Se quel fottìo di scudetti e finali internazionali la Juve li avesse conquistati non per come Zidane, Nedved, Del Piero, Vialli, Deschamps e cento altri giocavano a palla, e bensì per essere andati Moggi e Giraudo (accompagnati dalle loro mogli) a cena dal designatore Paolo Bergamo. Ma ve la immaginate per un solo momento Calciopoli se al timone della Juve ci fosse stato nel 2006 un Andrea Agnelli, uno che strepita e ulula per ogni torto anche piccolo che fanno alla Juve di oggi? E nel 2006 non è che si trattasse di un torto, s’è trattato del tentativo di distruggere la storia e l’onore di una squadra che in dieci milioni di italiani amiamo «irriducibilmente». Se il tentativo malgrado tutto non è riuscito, è perché il gruppo dirigente della Juve sì, Moggi e Giraudo - aveva seminato talmente bene e senza spendere una sola lira della Fiat, tanto che con i pochi campioni che le erano rimasti e con i campioncini allevati nel vivaio Juve (da Marchisio a Criscito) la Juve ha conquistato secondi e terzi posti dietro le armate milanesi per le quali la famiglia Berlusconi e la famiglia Moratti avevano speso di che essere rimasti oggi senza una lira che sia una. Lo ripeto per l’ennesima volta. Altro che cene a casa Bergamo, con i soldi spesi dalle due società milanesi Moggi avrebbe comprato tutta Hollywood, ivi compresa Madonna, Nicole Kidman e Uma Thurman. E a non dire dello stadio nuovo e pimpante. Un’idea e un progetto interamente by Giraudo, e ci provi qualcuno a smentirmi.
Giampiero Mughini
giovedì 18 ottobre 2012
BRUNO: "NAPOLI, che furto quella volta ai danni della JUVE..."
L’ex difensore della Juventus Pasquale Bruno, uno che in campo non le ha mai mandate a dire, è
intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio
Audax, 107.65 Fm a Roma, per anticipare il big-match di sabato pomeriggio
tra Juventus e Napoli e ovviamente non sono mancati interventi schietti e duri
come quelli a cui ci aveva abituato da calciatore.
Bruno, la rivalità
tra Juventus e Napoli cosa le ricorda?
«A distanza di tanti
anni mi brucia ancora dentro quella sfida di Coppa Uefa del 1989 in cui la
Juventus fu fortemente penalizzata dall’arbitro, di cui ricordo ancora oggi
nazionalità e nome.
Quella sera fu un arbitraggio a senso unico con quel gol
annullato ingiustamente a Laudrup che ancora grida vendetta, il rigore
inventato su Careca che accentuò la caduta oltre a tanti altri episodi dubbi
contro la Juve. Per noi fu una partita da incubo sotto tutti i punti di
vista. Poi quando ormai eravamo preparati
ai rigori arrivò improvvisa la rete di Renica al 119’che permise al Napoli di
passare alle semifinali di Coppa. Ricordo che lo Stadio San Paolo era gremito
in ogni ordine di posto. Le cifre ufficiali parlarono di 88'000 persone ma per
me erano tanti, molti di più visto che non entrava più uno spillo e quando
segnava il Napoli tremavano anche i piloni dello stadio (che era in rifacimento
per i Mondiali di Italia ’90 ndr). Quella sera fu una somma di errori. Pazienza,
però lo possiamo dire senza nasconderci: quella gara fu un vero furto».
Maradona quella sera
si lamentò del suo “trattamento”.
«Maradona era un grande, in campo un vero esempio. Lui in
carriera ha preso tante di quelle botte altro che Messi… Mi fanno ridere quelli
che mettono a confronto i due giocatori. Messi sarà anche grande giocatore ma
Maradona era unico. Messi oggi gioca con
i due-tre metri di vantaggio del calcio moderno. Vorrei vedere Maradona con quei
metri di vantaggio quanti goal avrebbe fatto… In quel Napoli comunque c’era anche un altro
fenomeno: Careca. Quella sera era immarcabile, mi fregò sul rigore accentuando
la caduta ma poi me lo sono sognato per notti intere. L’altra sera ho rivisto
in tv un’altra partita degli anni 90’ tra
Juve e Napoli. Uno come Careca oggi non esiste»
Eppure secondo
Cassano, Messi è più forte di Maradona
«Se ne dicono di cazzate e Cassano ci casca spesso. Come anche l’ultima che ha detto, che “alla
Juve vogliono solo soldatini”. Alla Juve vogliono uomini veri che sanno che
rappresentano una grande società con milioni di tifosi sparsi per il mondo. Io
quando giocavo nella Juve se arrivavo vestito in jeans venivo rimproverato. Era
importante anche l’immagine, non solo il talento. Se vai alla Juve vai lì per
vincere perché c’è una mentalità diversa, unica. E lo dice uno che in cuor suo
è rimasto granata. »
I difensori di oggi?
«Penalizzati dal nuovo regolamento. Io quando giocavo
entravo sempre duro e non rinnego niente. Gli arbitri all’epoca si divertivano
ad ammonirmi o cacciarmi fuori. La marcatura a uomo rendeva il calcio più sentimentale.
Ora che non c’è più non abbiamo più un difensore degno di nota o quasi. Se
guardo che in nazionale giocano Ogbonna e Bonucci mi viene da piangere. Della Juventus
e Napoli ammiro Cannavaro e Chiellini per il modo in cui interpretano il
calcio. »
Pronostico per Juventus-Napoli
di sabato?
«Sono squadre in cui si vede nettamente la mano
dell’allenatore. Queste due squadre hanno entrambe il carattere del proprio
tecnico. Ammiro moltissimo Antonio Conte. E’ un grande allenatore. Non me ne
vogliano Marotta o Paratici ma il vero artefice di questa Juve mostruosa è
indubbiamente lui. La Juve è uno squadrone che in Italia è sprecato. Solo il
Napoli la può impensierire. Dipende da quanta strada farà la Juve in Europa.»
Cosa manca alla Juve
per vincere anche in Europa?
«Manca un Careca. Se
giochi con Giovinco è difficile vincere in Europa. Con quel fisico o sei un
fenomeno o non giochi a grandi livelli. »
lunedì 1 ottobre 2012
La leggenda di MAZZARRI, polemico a rigori alterni.

fonte PANORAMA
http://sport.panorama.it/calcio/La-leggenda-di-Mazzarri-polemico-a-rigori-alterni
Irascibile, polemico nato, incapace di stare zitto. A Marassi è stato espulso su chiamata del quarto uomo. "Credo ci sia stato un fraintendimento" ha spiegato. Ma sul rigore 'fasullo' di Hamsik che ha deciso la partita di nuovo buonista: "Fallo a cavallo dell'area quindi giusto fischiarlo. Basta il contatto con la linea per decretare il rigore". Mah. Ritrovava Tagliavento, giudice di porta a Pechino, la gara dopo la quale (espulso) Mazzarri ha raccontato di "aver pensato alle dimissioni" e di "aver avuto voglia di smettere".
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