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domenica 1 settembre 2013

JUVE sempre più forte!

@tuttosport replica a CONTE

mercoledì 7 agosto 2013

Xabi Alonso il dopo Pirlo @tuttosport

Secondo Tuttosport, nel 2014, la Juve punta a rimpiazzare un 35enne con un 33enne...

venerdì 17 maggio 2013

La lista di Conte

Higuain, Jovetic, Nani, Robben, Ogbonna, Ranocchia, Munoz, Obiang, Biabiany, Lodi
Questi i nomi secondo @tuttosport

sabato 5 gennaio 2013

Per @tuttosport, alla Juve si riapre anche la pista Jovetic!

Con Giuseppe Rossi alla Fiorentina, non solo Suarez e Sanchez i nomi per affiancare Llorente secondo il quotidiano torinese. Altro giro, altra corsa

mercoledì 14 dicembre 2011

A NATALE regala un libro....sulla JUVE

Da TUTTOSPORT di domenica 11 Dicembre 2011


Segnalate alcune novità del mondo editoriale in bianconero.


TORINO è BIANCONERA

ANTONIO CONTE, L'ULTIMO GLADIATORE


CERCANDO SCIREA
ALEX DEL PIERO, MINUTO PER MINUTO


Il miglior regalo di NATALE è....
un libro sulla MAGICA JUVE.

Per usufruire della promozione, clicca qui
http://stefanodiscreti.blogspot.com/2011/09/conte-lultimo-gladiatore.html

mercoledì 7 dicembre 2011

Indovinachi. Pronto, si tu da Manchester? Tevez o Dzeko

Mentre il Milan è a un passo da Tevez, Tuttosport per la Juve riaccende in prima pagina il nome di Dzeko, che avrebbe contattato l'ex compagno Barzagli per chiedere come si sta in Italia.
Mi chiedo:
perchè l'attaccante dovrebbe lasciare il City adesso visto come sta andando forte la squadra di Mancini e come pagano bene i loro proprietari?
Ma sopratutto, il City dopo che si libererà di Tevez, come potrebbe lasciar partire ora anche Dzeko?

domenica 31 ottobre 2010

Bunga Bunga Juve


L'impresa della Juventus a San Siro viene incredibilmente celebrata oggi con lo stesso titolo sia su TUTTOSPORT che sulla GAZZETTA DELLO SPORT.
Ieri sera avevo utilizzato questo stato "Bunga Bunga Juve" su FACEBOOK ad inizio gara, perchè mi sentivo che la Juventus avrebbe espugnato San Siro con una doppietta.
Ma c'è un'altra cosa che oggi ancor di più mi lascia perplesso.
Leggete l'articolo celebrativo de LA STAMPA
Trovate differenze, se ci riuscite!!
Chi copia chi?
La Gazzetta a Tuttosport, La Stampa al Corriere dello Sport.
O con la crisi del settore ci ritroveremo presto ad avere, forse, un solo giornale sportivo in Italia?

mercoledì 14 aprile 2010

Se la Gazzetta tifa Inter

Il processo entra nel vivo, ormai più nessuno può far finta di nulla ne parlare di "telefonate irrilevanti".
Il primo passo sarà la revoca dello scudetto di cartone del 2006, su quello non ci saranno dubbi alcuni.
Per la riapertura del processo sportivo invece molto dipenderà da quello che farà la società Juventus.
Di certo guardando oggi le prime pagine dei giornali si può evincere come ancora una volta la Gazzetta dello Sport prova a fare controinformazione. Ma tranquilli, che sono alla frutta.
Guardate ieri come Palombo ha perso le staffe contro l'Onorevole Capezzone.
Ascoltate poi cosa Palombo disse a me un anno fa.....
Come diceva Tomas Milian "se caghi sotto la neve...prima o poi si scopre".



mercoledì 10 marzo 2010

Italia retrocessa?

La Fiorentina di Prandelli è fuori. Alla fine l'errore di Ovrebo nella gara di andata è stato decisivo.
Questa sera il Milan avrà la mission Impossible a Manchester.
Si va sempre più verso la diminuzione delle squadre italiane in Champions.
Tutto nasce da Calciopoli. Vi siete inventati questo finto scandalo? Adesso pagatene le conseguenze. E la Juve è l'unica che ne sta pagando di immense....
Adesso per tornare a vincere le servirebbero 3 colpi importanti, così almeno dice Felipe Melo. La scorsa estate la squadra invece era già alla pari dell'Inter per tutti o quasi (non certo per me).....
Dopo Nedved a breve toccherà andar via o smettere anche a Del Piero, Camoranesi e Trezeguet,
Questo sarà il vero dramma e non basteranno 3 colpi.....
Purtroppo quando si sbaglia il mercato per 3 anni di fila bruciando 150 milioni di euro sul mercato poi ne paghi le conseguenze. A tal proposito riporto l'intervista rilasciata ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve" dell'ex direttore di Tuttosport Giancarlo Padovan.

"La dirigenza della Juve è inetta, incompetente e presuntuosa!!"

L'ex direttore di Tuttosport, Giancarlo Padovan ha scelto i microfoni della prestigiosa trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve" per annunciare la nascita di un nuovo settimanale sportivo a partire da Settembre 2010 del quale sarà direttore. Padovan è poi ritornato su Calciopoli accusando duramente la nuova dirigenza juventina in un'intervista senza peli sulla lingua tutta da leggere.

Salve direttore, quando abbiamo annunciato la sua presenza, abbiamo ricevuto tantissime testimonianze di affetto da parte dei tifosi bianconeri che la considerano uno dei pochi giornalisti che ha raccontato i fatti di Calciopoli con obiettività e senza faziosità.

“Mi fa molto piacere che gli juventini mi ricordino cosi. Tornerò presto al ruolo direttivo di un quotidiano sportivo, anche se non sarà Tuttosport. Nel nuovo giornale troveranno spazio le mie idee e quelle di chi la pensa come me, dove si potrà tornare a parlare di Juventus in modo completo, perchè da osservatore mi sembra che intorno alla Juve il tema Calciopoli sia stato rimosso. C’è ancora spazio per ricordare che è stata una grande ingiustizia e poi va spiegato realmente cos’è stato, perchè non bisogna dimenticare che Calciopoli è stata la causa di tutto che ha poi ha portato l'attuale Juventus ad esser gestita da una dirigenza incompetente, inetta e presuntuosa.”

Quindi, visto che anche molti radioascoltatori ce lo chiedono, ci pare di capire che sicuramente non tornerà a Tuttosport?

“No, non è che non tornerò, anche perchè se fosse dipeso da me non me ne sarei neanche andato. Ricordo a tutti comunque che erano passati cinque anni di direzione e che non sono pochi e poi su Calciopoli ho avuto tutto il 2006 e il 2007 per dire quello che pensavo. Se sono ricordato cosi affettuosamente dai tifosi è perchè erano d’accordo con le mie vedute obiettive. Colgo l'occasione di esser ospite nella vostra prestigiosa trasmissione per dare in anteprima a tutti i vostri ascoltatori la notizia che dal 13 settembre 2010 tutti i lunedì uscirà un nuovo settimanale sportivo del quale sarò Direttore e che parlerà del calcio del fine settimana con molti pezzi di approfondimento. La sede di lavoro sarà Torino ma avremo anche una sede a Milano. Sarà un settimanale calcistico dove troverà molto posto la Juventus e molto spazio quei temi che i giornali sportivi non trattano più....”

Quindi una voce nuova. Dopo Calciopoli il tifoso juventino ha sempre di più un rapporto conflittuale con la carta stampata...

"Non credo che occorra essere tifosi di una squadra per capire che c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Parleremo ancora di Calciopoli perché è una ferita aperta e perchè alle tante domande che tutti si sono posti, non è stata ancora data risposta."

Quando al processo di Napoli si sentono testimonianze come quella del guardalinee Coppola viena da chiedersi -Ma Calciopoli è stata tutta una fiction-?

“Tralasciando le intercettazioni Telecom, le lotte di potere, i conflitti di interesse di Guido Rossi, Calciopoli deve avere però anche una lettura interna: va bene il discorso sulla grande truffa messa in atto da una società, vanno bene le correlazioni con Guido Rossi, con questi “argonauti” gettati nel mondo del calcio come li chiamava Andrea Della Valle, però dobbiamo individuare la vera questione, ovvero la lotta interna della famiglia Agnelli. In giro si dice che il signor John Elkann, resosi finalmente conto della complessità del mondo del calcio e dell’impossibilità di andare avanti così, stia contrattando con il cugino per vedere se riesce a affidar lui la Juventus per andare ad occuparsi a tempo pieno della Fiat.”

I dirigenti bianconeri gestiscono una società così importante con totale inesperienza...

“Il bello è che accusavano la triade di esser antipatici. Appena si è insidiata la nuova dirigenza dissero subito che la nuova Juve sarebbe dovuta essere simpatica. Anche se non erano simpaticissimi la Triade però sapeva fare calcio. Questi nuovi dirigenti sono invece presuntuosi pensando di poter gestire una società come la Juve senza esperienza, collezionando invece una serie di pessime figure che rischiano di portare la Juventus ai margini dell’Europa calcistica. Spesso si parla di Maifredi e della sua Juve, ma occhio, perché al peggio non c’è mai fine. Adesso, ad esempio, c’è la sicurezza che la Juve arriverà quarta, ma non vedo tutta questa sicurezza.”

Anche il calendario non è tra i più favorevoli. E' lontano un ritorno dell’antipatia vincente in casa Juve...

“E’ soprattutto quello il punto. Vedete quant’è antipatica l’Inter adesso? Beati loro. Quanto manca alla Juve una sensazione così: adesso gli interisti sono antipatici e vincono come prima succedeva alla Juve, hanno inaugurato una serie di vittorie che prima appartenevano solo alla “vecchia signora”. L’Inter ha fatto diverse operazioni e adesso è arrivata a questo livello. Sono arrivati dove volevano arrivare: i nerazzurri o prendevano Moggi (come Moratti aveva provato) o lo distruggevano. Una delle due cose è andata in porto e adesso l’Inter è diventata quella che sognava di essere, cioè la “Juve” degli anni d’oro, la squadra dominante del nuovo millennio.”

Da uomo di comunicazione qual è, le diciamo che i tifosi si lamentano spesso del debole rapporto che ha la società con i media. Spesso non si difende nemmeno da accuse incredibili. Come dovrebbe migliorare la Juventus sotto questo aspetto, per tornare ad essere trattata con più rispetto?

“Per tutte le cose ci vuole strategia. La comunicazione non è la cosa principale ma anche in questo discorso manca la società, manca una guida. Una volta fare comunicazione alla Juve era più facile, c’era Moggi che la gestiva. Oggi mancando un personaggio di riferimento di quello spessore, chi fa comunicazione si trova a disagio, e se io fossi il responsabile di questo settore chiederei subito alla società che tipo di impostazione vorrebbero avere. Gli chiederei se dovremmo fare la guerra a qualcuno, qual è l’obbiettivo che ci poniamo, se dobbiamo subire la guerra degli altri senza poter dire nulla. E poi gli chiederei se abbiamo un azione strategica. Queste sono domande da porsi. Loro però non se le fanno perchè sono presuntuosi. Se la Juventus si doveva rinnovare, avrebbe dovuto avere l’umiltà di abbattere tutto quello che c’era stato prima e ricominciare. Invece la squadra ha le gambe poderose del passato ma ha la testa larga, direi che è un microcefalo. Non ha sviluppato il cervello e non ha ne capacita ne volontà."

Gli ascoltatori le chiedono cosa ne pensa di Giovinco.

“Sembra banale dirlo, ma se non gioca è complicato anche solo capire quali sono i margini di miglioramento e le sue possibilità di sviluppo. Credo che sia un trequartista tipico, ha delle capacità però che inducono un allenatore a schierarlo anche da esterno di centrocampo dove non ha ne passo ne resistenza. Oggi Giovinco farebbe bene ad andare in una società medio grande, dove può giocare con continuità. Io avevo dei dubbi su di lui, invece nel recente passato me li aveva dissipati, ma per imporsi deve giocare. Se noi chiediamo alla società perché lo hanno tenuto, loro non lo sanno, perché se prendono Diego e Candreva è chiaro che non ci sarebbe stato spazio per lui. Chi fa la campagna acquisti la fa a caso: la domanda non è se Diego o Melo vanno bene o vanno male, il punto è, servono o non servono? E se servono, a quale progetto di gioco sono dotati? Tornando a questa estate, abbiamo visto una società che prima doveva prendere Conte, poi Giampaolo, poi Gasperini e poi Ferrara che fa il traghettatore del nuovo ciclo Lippi. Già solo questo è segno di precarietà, adesso poi abbiamo assistito alla balla Benitez.”

A questa ipotesi i tifosi non hanno creduto per niente, nonostante alcuni giornali, in particolar modo Tuttosport abbiano seguito la vicenda da vicino.

“Meglio che non mi fate parlare di questo, Tuttosport è un discorso alle spalle e non mi permetto di parlar male di chi mi ha sostituito. Ognuno fa quello che vuole e raccoglie i risultati che può, è chiaro che i risultati della Juve sono vitali per Tuttosport: se le cose vanno male, il giornale ne soffre."

Direttore a presto e grazie per essere stato nostro ospite.

“Ci potete contare e presto verrò ospite direttamente nei vostri studi di Roma. Alla prossima."

lunedì 14 dicembre 2009

Grazie Conte




Purtroppo per Camoranesi si prospetta un lungo stop....
Intanto persino Lapo si permette di criticare la Juve definendola "raccappricciante"!!
E Tuttosport parla di Juve da Rifondare...
E' lo stesso giornale che tre mesi fa esaltava Ferrara ed i suoi metodi di allenamento, elogiando il "grande" mercato estivo bianconero e la gestione dirigenziale.......
Il peso della Champions
di Roberto Beccantini
Calcio, mistero senza fine bello. Sempre sia lodato Gianni Brera, il più grande di tutti. Inter e Milan avrebbero potuto schiacciare la Juventus, sconfitta a Bari, sotto il tacco di distacchi «importanti»: meno otto, meno quattro. Contrordine. L’Inter prima dormicchia e poi, in dieci, si fa rimontare a Bergamo. Il Milan cede di brutto in casa, crivellato dal Palermo. Morale: fra Mourinho e Leonardo, l’arrancante Ferrara perde un solo punto (da Mourinho).
Non si può non parlare di un vero e proprio «piano Marshall», tanto fortuito quanto prezioso, a favore di una Juventus allo sbando.
Un anno fa, la Juventus e Ranieri accusavano lo stesso ritardo: sei lunghezze. In generale, era più veloce l’andatura: Inter 39, Juventus 33.
Dettagli, come canta Ornella Vanoni. Delle prime quattro, vince solo il fiammeggiante Parma di Guidolin, una matricola che continua a demolire diffidenze e indifferenze, sempre più quarta e sempre più vicina alla Juventus. La Champions pesa. L’Inter ha pareggiato, Fiorentina, Juventus e Milan hanno perso; per Prandelli è già la sesta sconfitta, a conferma di quanto sia arduo tenere botta su entrambi i fronti senza un organico all’altezza.
Si gioca complessivamente male. Non che l’Inter, a Bergamo, abbia dato spettacolo, tutt’altro, ma di sicuro è l’espulsione di Sneijder a tracciare il confine: somma di ammonizioni, discutibile la prima, non la seconda; e non proprio calibrata, la «bussola» di Rizzoli. Conte e Mourinho, squalificati, si marcano in tribuna.L’Atalanta aveva già bloccato il Milan quando Leonardo brancolava ancora nel dubio. Il tridente più Sneijder produce rare bollicine. Gli avversari aspettano al varco i campioni, e si regolano di conseguenza. Tiribocchi ha il gol nel sangue. Non chiede la luna, gli bastano scaltre munizioni. L’Inter era reduce dal k.o. con la Juve e dal riscatto con il Rubin. È la squadra più forte, in Italia, e ogni tanto rallenta. Ne ha facoltà.Veniva da cinque vittorie, il Milan. Abate al posto di Pato non è proprio la stessa cosa, e comunque Delio Rossi s’inventa un Palermo micidiale nelle ripartenze; lo scarto non gli rende onore sino in fondo. Se il Milan trasforma tutte le partite in lotterie, chiaro che presto o tardi ci possa scappare il patatrac, già sfiorato con il Cagliari. Con il 4-2-3-1 Leonardo ha bruciato le tappe, ma non lo ordina il medico - e nemmeno Galliani - di giocare sempre così. L’equilibrio può essere un’opinione solo se la fantasia maschera i limiti e le spaccature fra i reparti. Il ritorno sulla terra agevolerà la riapertura del laboratorio.È il campionato del Parma, squadra verticale se ce n’è una, e del Chievo, capace di rimontare e stecchire la Fiorentina «ubriaca» di Liverpool. È un campionato più di lotta che di governo. Grigio, fisico, in mano ai nervi di Mourinho.
E' la Juve dei record... negativi
di Mirko Nicolino per Juvemania.it
E’ la Juve dei record!
Sì, ma quelli negativi. 4 partite perse negli ultimi 5 impegni, 7 gol subiti in 2 partite e sconfitta al San Nicola di Bari dopo 20 anni! Eppure la Juve a Bari c’era. Certo, non c’era il gioco, come non c’è mai stato da inizio stagione ad oggi e come probabilmente non ci sarà fino a Maggio, ma si è visto tanto impegno e forza di nervi. Non è bastato, purtroppo, perché al cospetto della Juventus c’era un Bari che pur con alcune importanti assenze, ha fatto dell’organizzazione di gioco il punto di forza.
Ha fatto persino una grande figura Almiron! Si potrebbe racchiudere nella prestazione dell’argentino il limite tecnico/tattico che purtroppo attanaglia la Juventus, con un centrocampo lento, prevedibile e senza idee.
A differenza delle ultime uscite, comunque i ragazzi sono riusciti a collezionare un bel po’ di azioni gol, ma sfortuna e poca lucidità hanno impedito di metterle a segno. I gol subiti, invece sono frutto di episodi, nei quali comunque i nostri ci hanno messo del loro. Non c’è equilibrio, purtroppo, lo avevamo visto anche nei primi match durante i quali si erano portati a casa i tre punti: sempre tanta sofferenza e il rischio del tracollo da un momento all’altro. A questo punto credo non ci sia motivo di prendersela coi singoli, poiché quali che siano gli interpreti il gioco bianconero non cambia. Non si può però non dare una nota di merito a Poulsen da settimane indiscutibilmente il migliore dei ragazzi: ci mette tanto impegno e recupera un’infinità di palloni; si fa preferire di gran lunga a Melo.
Per quanto riguarda Diego, nulla da dire sul rigore: ho visto in 3 decadi grandi campioni sbagliare tiri dagli 11 metri fondamentali, figuriamoci se sia il caso di prendersela per un rigore sbagliato da un buon giocatore (ma non un campione) sul quale le prime e casuali uscite avevano fatto riporre tutte le speranze per la nuova stagione.
Ah dimenticavo… Vedere Secco parlare all’orecchio di Maddaloni prima delle sostituzioni ha fatto davvero uno strano effetto....

domenica 1 novembre 2009

Juve Choc






Pazzesco.
La Juventus in vantaggio di 2 reti si fa rimontare dal Napoli che vince meritatamente per 2-3.
Decisive le mosse in corsa di Mazzarri che cambia la partita mentre Ferrara sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare a partire dall'inserimento di Tiago, al rientro da un infortunio.
Si scatena il toto-colpe.
Persino Tuttosport oggi è costretto ad attaccare Ferrara, da loro dipinto fino a poco tempo fa come il nuovo Messia a scapito di Ranieri.
La squadra bianconera negli 11 titolari (che fino ad adesso non si sono mai visti) è un'ottima squadra. Quando entrano i "panchinari" il risultato si vede....Eccome se si vede.
A Novembre la Juventus rischia già di esser fuori dalla lotta scudetto.....
Ancora apatico Diego.
Giusto rendere comunque i meriti alla formazione napoletana trasformata dal cambio in panchina.
In serata vince ancora il Milan che sembra esser definitivamente uscito dalla crisi.
Si preannuncia un campionato avvincente....per la lotta dal secondo posto in giù!!
Questo il mio editoriale, riepilogo di una settimana pazzesca in casa Juve.
I gemelli Cobolli Gigli, Montali, Blanc e la terza stella, Capanna l'abusivo ed il mercato di Gennaio come ancora di salvataggio....
Davvero tanta carne al fuoco in questa settimana bianconera. In primis ci sono stati gli addii ufficiali dell'ormai ex Presidente Cobolli Gigli e di Giampaolo Montali. Dubito che qualcuno nell'ambiente juventino proverà mai nostalgia per le loro partenze.Su Montali voglio solamente dire una cosa: in 3 anni non sono riuscito a capire perché e per fare cosa è stato ingaggiato e pagato dalla Juventus. E adesso che è stato finalmente congedato, non riesco ad immaginare con chi lo si potrebbe rimpiazzare ed in che ruolo. Meteora. Per quanto riguarda invece Cobolli Gigli, verrà ricordato sempre come il presidente che ha portato la Juventus in Serie B. Quello che di fronte alle sentenze di Calciopoli si indignava la sera in diretta tv e minacciava ricorsi al Tar ed ovunque e poi il giorno dopo te lo ritrovavi quasi tranquillo e rilassato come se niente fosse a parlare di processi giusti ma forse un po'eccessivi. La mia personale sensazione è stata sempre quella di trovarmi davanti due gemelli differenti: Cobolli il tifoso juventino irruento e passionale, Gigli il presidente freddo che agiva sotto l'effetto degli input societari ed in base ai consigli dei direttori dei giornali…. Non sentiremo la mancanza di nessuno dei due. Di fronte all'assemblea degli azionisti, unico appuntamento stagionale in cui la nuova dirigenza viene sempre criticata apertamente e direttamente dai passionali tifosi (possessori di azioni), inoltre c'è stato il battesimo del neo-presidente Blanc. Alle rimostranze del popolo bianconero che chiedeva giustizia sui 2 titoli sottratti durante Calciopoli, il neo presidente Juventino ha risposto così: "Anche per noi gli scudetti vinti sono 29, ma due lo sono con l'asterisco. Il nostro obiettivo è conquistare un nuovo titolo per arrivare alla terza stella". C'è qualcosa che in questa dichiarazione non mi torna. Non è possibile tenere il piede contemporaneamente in 2 scarpe: o si riabilita totalmente la precedente gestione della Triade (cosa che dall'attuale dirigenza non è mai stata fatta) e si considera quindi Calciopoli un processo farsa basato sul nulla, come scriveva anche Enzo Biagi all'epoca dei fatti, o si accettano silenziosamente i verdetti espressi dalla giustizia sportiva nel 2006 e si considerano quindi 27 scudetti. Vie di mezzo, caro Monsieur Blanc, non ce ne sono proprio. Se gli scudetti sono 29, bisogna riportare a casa i 2 orfanelli. C'è chi dice che alla base dell'avvicendamento al vertice della Juventus ci sia proprio una voglia di aumentare l'aggressività difensiva mediatica nei confronti di chi da sempre della Juve ne disprezza i colori, ne disconosce i successi ed i modi di fare. Di certo, in tutta sincerità, mi sarei aspettato finalmente l'inserimento in organigramma di qualche uomo di campo e magari anche di qualche vecchia gloria juventina competente in materia. E' un dato di fatto indiscutibile che dall'estate 2006 in poi, se si escludono le brevi parentesi di Tardelli e Bettega, a dirigere la Juve ci sono solo persone che fino allo scoppio di Calciopoli il calcio al massimo l'avevano visto in tv o dagli uffici. Vi sembra una cosa possibile?Non è mai troppo tardi quindi per sperare che qualche figura di valore certo venga ingaggiata anche dalla nuova gestione Smile. In merito, per il futuro si parla di un possibile Marcello Lippi in versione Direttore Generale, subito dopo i mondiali. Cambiando completamente discorso mi sembra impossibile non tornare su i continui ed incessanti infortuni in casa Juve. Tempo fa, nel corso dell'appuntamento radiofonico settimanale del venerdì "Tutti pazzi per la Juve" in onda su Radio Erre 2, Luciano Moggi ha smentito inequivocabilmente quelle voci che avrebbero voluto Fabio Capello pronto a boicottare i centri di Vinovo per la troppa umidità. Assoluta leggenda metropolitana, quindi.Ma allora se anche i campi di allenamento non c'entrano nulla, di chi è la colpa di questo scempio? L'anno scorso per molto meno si è massacrato a livello mediatico Claudio Ranieri ed il suo staff, facendo passare addirittura il preparatore atletico Capanna quasi come un abusivo, solo perché privo di un particolare tesserino di settore. Quest'anno lo staff sanitario è stato cambiato quasi totalmente così come la preparazione ed i suoi metodi, ma il numero degli infortuni non è diminuito di una virgola, anzi. Da parte della dirigenza è giunto il momento di dare qualche spiegazione ai tifosi, perché alla favola della sfortuna non ci crede più nessuno. Altro che medie europee nella norma.Con l'infortunio di Sissoko è svanito subito l'effetto entusiasmo che la spettacolare vittoria per 5-1 di mercoledì scorso contro la Sampdoria aveva generato.Contro il Napoli ecco i rientri dei Poulsen e dei Tiago ed i risultati si sono visti subito.Sconfitta interna per 2-3, dopo esser stati addirittura in vantaggio di 2 goal!C'è poco da dire, la rosa della Juventus non è complessivamente all'altezza di quella dell'Inter, soprattutto perché negli ultimi 3 anni sono stati sbagliati il 75% sia degli acquisti che delle cessioni.Tiago, Poulsen, Almiron, Andrade, Mutu, Ibrahimovic, Cristiano Zanetti sono solo l'apice di un'impressionante sequenza di errori di valutazione tecnica ed economica.Se a Gennaio non si interverrà pesantemente sul mercato per colmare queste lacune e comprare sopratutto quei giocatori di fascia validi, sia terzini fluidificanti che ali ( Kolarov, Walcott e Silva, tanto per sognare qualche nome) di cui la Juventus necessita assolutamente, si prospetta un altro anno da "Zeru Tituli"….

domenica 11 ottobre 2009

Cuore Mondiale


Con una grande prova di Cuore, la Nazionale guidata da Marcello Lippi conquista il Mondiale.
Decisivo il goal di Gilardino proprio negli ultimi minuti.
Una beffa per il Trap, che però ancora una volta ha dimostrato la sua immensa competenza risollevando in poco tempo una Nazione che era finita ai margini del calcio europeo.
Speriamo riesca a qualificarsi anche lui. E poi vedere lui, Tardelli e Brady lavorare insieme fa tanto amarcord anni '80.
Intanto vista l'assenza del campionato, Tuttosport parla di una lotta tra la Juventus e le squadre milanesi sul mercato.
Obiettivi della contesa: Kjaer, Pandev, Dzeko, Rafinha.
Vedremo.
Vi riporto il mio editoriale scritto per tuttomercatoweb.com, con il mio suggerimento al nostro Mister Ferrara di tornare all'antico.
Ciro, e se tornassimo al 4-4-2?
Con l'addio al calcio di Pavel Nedved e l'acquisto di Diego, al neo-allenatore juventino Ciro Ferrara è parso quasi obbligatorio giocare sin da subito con il rombo.
Sinceramente è un modulo che mi ha sempre convinto poco, perché si finisce per accentrare troppo il gioco e si riduce notevolmente l'utilizzo delle fasce laterali, a meno che non si dispone di terzini fluidificanti alla Maicon o alla Kolarov e questo non è certo il caso dell'attuale Juventus. E poi diciamocelo chiaramente: o il trequartista fa lo Zidane o si consegna la supremazia del centrocampo nei piedi degli avversari. Con tutto il rispetto per il talentuoso Diego, in questo momento il solo accostamento al nome di Zizou è blasfemo.
Alla ripresa del campionato, che accorgimenti dovrà adottare quindi Mister Ferrara per cercare di dare uno straccio di gioco ed un'impronta tattica alla squadra bianconera?Io credo che sia arrivato il momento di puntare su schemi alternativi.
C'è chi propone di provare l'albero di Natale tanto caro in passato al Milan di Ancelotti o chi invece il 4-2-3-1 che ha caratterizzato le migliori stagioni giallorosse di Spalletti. Gestire più moduli alternativi, da adottare a seconda dell'avversario da affrontare e dei giocatori a disposizione, per un allenatore è segnale di grande intelligenza ma se personalmente dovessi scegliere punterei tutto sul 4-4-2 di Capelliana memoria, non a caso l'ultimo modulo che ha portato la Juventus al tricolore.
Buffon tra i pali. Zebina terzino destro(confidando in una ritrovata continuità del francese).Coppia centrale Legrottaglie e Cannavaro, con Chiellini riportato sulla sinistra e Grosso avanzato sulla linea dei centrocampisti. Dall'altra parte Camoranesi all'ala destra, con il rientrante Sissoko e Felipe Melo massiccia coppia centrale in mezzo al campo.Davanti Trezeguet con Diego schierato da seconda punta o subito dietro il bomber francese.
Sono convinto che perlomeno fino al recupero di capitan Del Piero e di Marchisio e fino a che Diego non sarà al massimo della forma, questo sia uno schema da prendere seriamente in considerazione valutando anche il grande potenziale che si potrebbe beneficiare dalla panchina con la possibilità di inserimento in corso di gara, ad esempio, di gente come Iaquinta, Amauri o Giovinco.In questo momento, con il 4-4-2 la squadra mi sembra nettamente più equilibrata, solida e portata al gioco sulle fasce. Dubito che con questa impostazione la Juventus avrebbe sofferto tanto il gioco di avversari meno dotati tecnicamente come il Livorno, il Bordeaux, il Bologna o il Palermo.Ed allora Ciro, perché non torniamo all'antico?
.
In conclusione vi riporto poi il link per scaricare l'intera seconda puntata di "Tutti pazzi per la Juve", la trasmissione radiofonica che mi vede alla conduzione insieme alla Combriccola romana, tutti i venerdì dalle 22 alle 24.
Interessanti gli interventi di Sergio Brio, dello Ju29ro team e tanto tanto altro.

sabato 3 ottobre 2009

Vai Amauri





Qui di sotto alcuni passi dell'intervista da me rilasciata ad uno dei portali sportivi più importanti e seguiti del calcio siciliano, in merito alla difficile trasferta di domani sera a Palermo per la Juventus.
3 Pareggi consecutivi
"Vanno un po’ distinti i pareggi della Juventus, il pari di Genova è avvenuto su un campo ostico, l’unica partita negativa è stata quella il Bologna dove si doveva vincere a tutti i costi mentre il pareggio di Monaco lo interpreto come un punto d’oro perchè il Bayern è una squadra abbastanza temibile, giocava in casa e poi la Juventus ha fuori diversi elementi, è stato un punto d’oro perchè una sconfitta avrebbe pregiudicato l’intero prosieguo del cammino in Champions”.
Amauri
“Sinceramente Amaurì non l’ho mai ritenuto un bomber, è un centravanti di movimento. Io sono un amante dell’attaccante vecchio stile come Trezeguet, ovvero colui che in campionato in quattro partite fa tre gol. In una partita metti tre cross al centro e sai che almeno uno va in rete, sarò un po’ antico nel senso che il calcio di adesso prevede il centravanti di movimento ma per vincere la partita secondo me serve un attaccante come Inzaghi o Trezeguet. Amaurì non è mai stato un gran bomber, in questo momento si trova la concorrenza di un ritrovato Trezeguet e di Iaquinta che è in forma strepitosa. Il fatto che non segna penso dipenda da una condizione psicologica non facile, si vede che cerca il gol in tutti i modi e quando è così vengono difficili anche le cose più semplici”.
Per leggere l'intera intervista clicca qui
.
Ringrazio tutti Voi per il grande affetto dimostratomi ieri sera per la prima di
"TUTTI PAZZI PER LA JUVE".
Grazie anche alla bella recensione di TUTTOSPORT
sono intervenuti tifosi dal Venezuela, dall'Azerbaijan. Un affetto incredibile, quasi inaspettato.
Quasi un migliaio tra messaggi, sms e forum connessi.
Per scaricare la puntata clicca qui http://www.mediafire.com/?zy2wzqgm4gj
Un grazie particolare a Gianluca Scatena di Forzajuveblog e Juvenews per la registrazione.
.
In chiusura, speriamo davvero che domani sera Amauri possa sbloccarsi.
Con Del Piero nuovamente fuori per infortunio (la maledizione di Vinovo continua?), serve assolutamente recuperarlo e subito!
Intanto l'Inter oggi proverà nuovamente a tornare in testa, anche se solo per una serata!

lunedì 21 settembre 2009

Cassano&Milito gli antiJuve?




La Sampdoria trascinata da un immenso Cassano continua incredibilmente a tenere il passo della Juventus.
Siamo tutti certi che non potrà farlo fino alla fine, ma è davvero pazzesco il ritmo imposto in questo primo mese di campionato dalla squadra di Del Neri.
Sono in tanti a scrivermi:
"Lascia stare Cassano, Stefano. Stà bene solo il provincia. E' matto. Non ci si può far affidamento. Ecc.."
Vero, forse è tutto vero.
Ma è anche altresì vero che in questo momento Antonio Cassano è il miglior talento italiano.
Indiscutibilmente.
L'Inter si mantiene a 2 punti dalla vetta grazie ad uno strepitoso Diego Milito.
Ho sempre avuto un debole per "il Principe"e anni fa in molti ironizzarono sulla mia volontà di volerlo alla Juve.
Non sbagliavo.
La sua media-goal in serie A è fenomenale.
L'attaccante, questo penso io, in primis deve fare goal.
Alla Juve, in questo momento, il solo Iaquinta sta mantenendo una media-goal da primato.
In futuro questa cosa potrebbe esser un problema sopratutto se Buffon smetterà di fare miracoli ma è giusto aspettare il rientro fondamentale di Diego anche perchè tutto si potrebbe risolvere all'istante, grazie al suo grande talento.
Totti pungolato da Ranieri (6 punti su 6) trascina la Roma alla vittoria.
Bisogna ammetterlo: spesso sarà anche stato pompato in eccesso dai media-romani ma, nel nuovo millennio, insieme ad Alex Del Piero sono stati i più degni eredi dell'inarrivabile Roberto Baggio.
In conclusione un commento al titolo odierno di Tuttosport:
sarà che sono scaramantico per natura, ma da sempre questo genere di titoli mi crea un senso di prurito.....

mercoledì 16 settembre 2009

Juve, che rabbia




Tuttosport e Corriere dello Sport (giornali dello stesso editore per chi non lo sapesse) non hanno dubbi: JUVE, CHE RABBIA.
Finisce 1-1 con goal del Bordeaux in fuorigioco.
Il goal di Plasil è in fuorigioco netto (vedere il fermo immagine qui sopra) e la traversa di Marchisio a fine gara grida vendetta.
Tutto vero.
Ma la Juventus avrebbe meritato di vincere ieri?
Onestamente no.
Basti pensare che il migliore in campo è stato uno strepitoso Buffon, tornato ai livelli mondiali.
La partita di ieri sera mi ha ricordato molto quella dell'Olimpico di sabato scorso con gli avversari a giocare meglio per tutto il primo tempo e la Juve a segnare praticamente alla prima occasione disponibile nel secondo, grazie anche allo Iaquinta in forma strepitosa di questo periodo.
La differenza sta nella reazione degli avversari.
La Lazio ha abdicato subito, il Bordeaux ben messo in campo da Blanc invece ci ha creduto fino alla fine aiutato anche dalla prestazione inguardabile di alcuni giocatori juventini.
Su tutti ancora una volta Tiago.
Il "bolso" centrocampista portoghese non si capisce che meriti abbia acquisito in 3 anni per avere ancora indosso una maglia da titolare.
Riuscirebbe a far arrabbiare anche un monaco tibetano.
Il momento della sua sostituzione è stato vissuto quasi come una liberazione dal popolo bianconero, anche se il suo sostituto Poulsen non è che abbia generato più entusiasmo.
Lunga vita a Felipe Melo allora.
Non si osi pensare ad un centrocampo orfano di lui in questo momento in cui Sissoko è ancora out.
L'impressione è quella di inizio stagione, perlomeno fino a quando Del Piero non sarà recuperato:
senza Diego il gioco della Juve perde di imprevedibilità almeno nella percentuale del 60/70%.
Infine mi preme sottolineare un altro tasto dolente:
ancora infortuni in casa Juve, stavolta tocca a Tiago e Cannavaro.
Da inizio stagione il numero degli infortunati è già assolutamente preoccupante.
Ma non era tutta colpa di Ranieri e Capanna?
Capitolo Milan, non ci sono più parole per descrivere Pippo Inzaghi.
Non mi stancherò mai di ripeterlo:
lo considerò il più forte centravanti scarso tecnicamente di tutta la storia.
Mai visto un giocatore con la sua fame da goal.
Pazzesco.

giovedì 10 settembre 2009

MondialJuve




L'Italia formato Juventus (7 titolari su 11) liquida la pratica Bulgaria.
I mondiali ormai sono virtualmente acquisiti. Basta un pareggio contro l'Irlanda di Trapattoni e Tardelli.
A decidere la sfida, manco a dirlo, due juventini:
il neo-acquisto Grosso, che mi è sembrato molto tonico e lo straripante Iaquinta di questo periodo.
Se Iaquinta continua a questi livelli sarà dura per tutti soffiargli il posto da titolare, nella Nazionale e nella Juventus.
Sono invece curioso a questo punto di vedere l'inserimento del neo terzino sinistro juventino all'interno degli schemi di Ciro Ferrara.
Finalmente potrebbero arrivare cross degni di tale nome, nonchè inserimenti che possano metter in difficoltà l'avversario.
Intanto Fabio Capello si conferma ancora una volta un numero 1. La sua Inghilterra è già matematicamente ai mondiali.
Tuttosport riporta in prima pagina l'approvazione di Cobolli Gigli per Giuseppe Rossi:
"Si, è da Juve".
Non sarebbe male, davvero.
Cambiamo totalmente discorso e torniamo su Calciopoli e Luciano Moggi.
In primis, è giusto che si sappia quanto riportato ieri anche da Juvemania.it
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Cancellata Calciopoli: Paparesta torna ad arbitrare.
Il comitato nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia) impugnerà davanti al Consiglio di Stato l’ordinanza cautelare con cui il Tar del Lazio, ad agosto, ha giudicato illegittima la sospensione dell’ex arbitro Gianluca Paparesta. Lo ha comunicato l’Aia attraverso il proprio sito internet. L’Aia ha deliberato che Paparesta venga sottoposto a visita medica e a test attitudinali e atletici. «Il Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, in ottemperanza all’ordinanza cautelare del T.A.R. del Lazio, emessa nella procedura promossa dall’associato Gianluca Paparesta, ribadita, da un lato, la piena adesione ai principi dell’autonomia della giustizia sportiva e, dall’altro, il totale rispetto di tutte le pronunce giudiziali, ha deliberato l’impugnazione dell’ordinanza stessa avanti il Consiglio di Stato, quanto alla presente fase cautelare, e a proseguire il giudizio quanto al merito», si legge in una nota. «Impregiudicato l’esito del proponendo appello cautelare al Consiglio di Stato, il Comitato Nazionale ha deliberato, altresì, che l’associato Paparesta venga sottoposto a visita medica, quindi ai test attitudinali e atletici, demandando alla Commissione Arbitri Nazionale A-B affinchè inviti l’interessato ad effettuare quanto richiesto», conclude il comunicato.
PAPARESTA: “Sono felice. Con soddisfazione apprendo che, dopo due anni e tre pronunciamenti tutti nella stessa direzione, che hanno definito illegittima e illogica la mia estromissione, l’Aia ha disposto il mio reintegro. Tornare ad arbitrare? Io sono pronto, sono a disposizione di Collina nei ruoli della Can di A e B. È legittimo ricorrere al massimo grado di giustizia – continua Paparesta -, così verrà messa la parola definitiva a questa vicenda. Del resto il Consiglio di Stato già mi ha dato ragione”.
Ora rimane da giudicare solo Luciano Moggi che avrebbe fatto, secondo le totali assoluzioni di tutti gli altri, la cupola con sé stesso.
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Già, Luciano Moggi. L'unico colpevole di un sistema marcio dalle fondamenta.
Il colpevole da dare in pasto al popolino.
Questo il suo articolo per Libero su Carraro, le intercettazioni nel cassetto e sul caso Mutu.
Oggi non pensavo di dover mettere mano alla penna, soprattutto per replicare, e invece mi sento in dovere di rispondere alla lettera inviata da Carraro a “Libero”.
Nel mio precedente articolo ho citato quanto scritto da Moncalvo per due motivi.
1) durante un’amichevole della Juve ero stato avvisato da un insigne personaggio dell’essere di queste intercettazioni che però non contenevano nulla di penale (circa 7-8 mesi prima della loro messa in onda), così come recita l’archiviazione della procura di Torino, a firma del capo della Procura, dr. Maddalena. In quale cassetto siano state messe non lo so, ma in “uno” sicuramente.
2) Il secondo riguarda il numero delle intercettazioni stesse (272, come dice Carraro) piovutegli sul tavolo come d’incanto dopo sei mesi dalla prima consegna da parte del dr. Maddalena del provvedimento di archiviazione (21 settembre 2005); in queste – troppo poche o forse selezionate – Carraro afferma esserci una mia intercettazione con Pairetto, allora designatore.In questa telefonata non esiste nulla che possa far pensare ad accordi, basta ascoltarla. D’altra parte non esisteva neppure il divieto, come invece esiste ora, di parlare col designatore. Non mi è dato di sapere, invece, se c’era la sua con Bergamo, nella quale l’ex presidente federale dice espressamente all’allora designatore che bisognava “salvare” la Lazio: basta ascoltarla (mi dicono sia passata come una telefonata istituzionale). Come finì? La Lazio si salvò e Gazzoni Frascara, presidente del Bologna, dette la colpa a me. Siccome non è più tempo di scherzi, ognuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri.
Due parole a proposito dell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport dal procuratore romeno Giovanni Becali. In data 28 ottobre 2004, scrive il Corriere, dopo averlo sottoposto ad esame antidoping a sorpresa, il Chelsea licenzia Mutu per positività alla cocaina. La federazione inglese squalifica il giocatore per 6 mesi. In quel periodo il procuratore del giocatore era proprio Becali. Domanda: se l’agente fosse stato più attento ai comportamenti del proprio giocatore anzichè pensare a guadagnare tanto – come lui stesso afferma – sicuramente Mutu avrebbe evitato guai. Dice che farà pagare a questo e a quello ma non si sogna nemmeno di restituire quanto il club inglese gli ha dato come compenso per il trasferimento: sarebbe l’unica cosa giusta. Dice che il giocatore è stato lasciato solo nel momento più delicato: concordo, ma era lui il procuratore in quel momento. Il giocatore è passato al Livorno e poi alla Juve. Prima di prenderlo ho avuto un colloquio chiaro con lui e il suo comportamento è stato irreprensibile. Il giocatore – scrive il Corriere – era stato licenziato dal Chelsea e quindi veniva da libero in Italia, il pregresso non riguardava Livorno né Juve, ma Mutu. Credo sia da evidenziare come la Juve abbia restituito al calcio prima un uomo e poi un campione in cui non credeva più nessuno. Non si può consentire ad un procuratore di spararle grosse come sta facendo Becali. Mutu mi è stato sempre riconoscente (mi ha persino invitato al battesimo della figlia): mi meraviglio che consenta a Becali di dire certe bugie. A meno che sia vero il detto “la riconoscenza è la parola del giorno prima”.
LUCIANO MOGGI