lunedì 31 gennaio 2011

"+ Qualità - Infortuni"


Le mie dichiarazioni odierne ai microfoni di Radio Sportiva,


Del Neri: "Non è un allenatore da Juventus però negli ultimi anni si è capito che non è l´allenatore il problema vero di questa squadra. Il problema è che la società non investe più sul mercato e ci sono stati, ogni stagione, numerosissimi infortuni. Decisamente troppi"
Mercato: "Si cercano giocatori che comunque non riuscirebbero a fare il salto di qualità alla squadra. Il fatto che rimaniamo aggrappati ancora a Del Piero dovrebbe far riflettere. Da qui a fine stagione biisogna cercare solo di recuperare gli infortunati e sperare nel miracolo di arrivare quarti."
Krasic: "Del Neri ha fatto bene a difenderlo perchè il serbo ha già pagato scontando le giornate di squalifica dopo Bologna e non è giusto accanirsi ancora su di lui. Questo senso di malessere nei confronti delle giacchette nere però significa che la Juventus ha perso peso politico anche a livello arbitrale. Nel dubbio si tende sempre a sfavorire la Juve"
Tifosi: "I tifosi juventini che vanno allo stadio sono molto più ottimisti rispetto a quelli del web che invece sono quasi rassegnati, disperati."
Agnelli: "Il problema è quanto potrà fare Agnelli per la Juventus. Perchè dopo le dichiarazioni della scorsa settimana la prospettiva sembrerebbe quella di vendere in futuro i calciatori che possono portare plusvalenze o con un ingaggio elevato. Penso quindi a Buffon, Chiellini, Marchisio. Ma in questo modo però la squadra si indebolirebbe ancora di più."

"Caro Andrea senti a me...."

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv ,in onda tutte le domeniche su GOLD TV e TELECOLOR digitale terrestre e sul canale satellitare 856 di Sky, ha commentato la terza giornata di ritorno del campionato.

JUVE – CARO ANDREA, TI DO’ UN CONSIGLIO……
“La Juve è una squadra sottotono ed in totale confusione evidenziata anche dalla conferenza stampa di sabato superflua ed ovvia. Andrea Agnelli ha praticamente scaricato tutte le colpe sulla gestione precedente di Blanc e Secco, ma non è nemmeno troppo giusto. Anche il nuovo corso ha le sue colpe. Non si comprano tanti giocatori tutti insieme per rifondare una squadra. Per costruire servono tempo e giocatori importanti e di immagine. Bastava l’innesto di 3-4 giocatori di qualità, invece di questi 15 che per la maggior parte  non sono da Juve! I soldi sono finiti? Allora Andrea ti do un consiglio : non difendere più l’operato dei tuoi dirigenti  perché il non avere soldi non deve esser un alibi, fai come facevamo noi che di soldi ne avevamo sempre pochi a disposizione e vendevamo per ricavare i soldi soldi per comprare. Chiedi  a chi ha acquistato quei  15 giocatori di rivenderli e con il ricavato acquistare giocatori da Juventus in grado di fare la differenza..."
MILAN –  LA FUGA CONTINUA SEMPRE GRAZIE A LUI….
“Il Milan falcidiato dagli infortuni ha vinto anche a Catania grazie ancora una volta ad Ibrahimovic. Nonostante Cassano sottotono e l’inferiorità numerica, lo svedese sempre e solo lui ha fatto praticamente la differenza da solo. Roma e Inter per riavvicinare i rossoneri dovranno fare cose straordinarie.”
NAPOLI – E’ LA FAVORITA PER IL QUARTO POSTO
“I primi tre posti per la zona Champions sono praticamente già assegnati alle due milanesi e alla Roma. Per il quarto posto il Napoli è invece favorito sulla Lazio. Per quanto riguarda la Samp, mi permetto di dire che Garrone doveva andarsene prima di vendere Cassano e Pazzini, perché adesso a Genova lo contesteranno ad ogni occasione”
INTER – PARTITA STRAORDINARIA CONTRO UN PALERMO IMMATURO
“Contro il Palermo l’Inter ha giocato una partita straordinaria. Impressionante la voglia di rimontare messa in campo sullo 0a2. Gli ingressi di Kharja e Pazzini hanno cambiato la gara. L’arrivo di Pazzini poi conferma che l’Inter avrebbe fatto meglio a vendere Milito a peso d’oro la scorsa estate. Il Palermo ha ancora una volta dimostrato l’inesperienza della sua gioventù mancando di cattiveria. Si diverte troppo a giocare mentre in Italia prima di tutto bisogna pensare alla concretezza. Lo stesso Pastore andrebbe sollecitato ad esser più decisivo, visti i suoi grandi mezzi tecnici. ”
LAZIO – GRAZIE KOZAK
“Non è stata una grande partita quella contro la Fiorentina, ma la Lazio grazie a Kozak, giovane di prospettiva, è ancora attaccata al treno per il quarto posto.  ”
CALCIOPOLI – MORATTI TACI
“Moratti ha proprio una bella faccia tosta a parlare ancora di Calciopoli mentre dovrebbe solo tacere. Ognuno tirava acqua al suo mulino e le intercettazioni lo stanno dimostrando. E ci son voluti 2 anni e mezzo per leggerle tutte, mentre l’avvocato della Juve nel 2006 disse di averle lette tutte in una settimana…. La verità è che solo la Juve non si è voluta difendere, per far fuori la vecchia gestione.
I Pm di Napoli avevano detto “piaccia o non piaccia non ci sono telefonate di altri dirigenti” invece noi abbiamo dimostrato che di intercettazioni ce ne sono un’enormità ed alcune molte delicate come quelle di Facchetti o Meani. Quindi Moratti deve solo star zitto. Ho trovato inoltre fastidioso il suo apostrofare Andrea Agnelli come “giovin signore”!”

domenica 30 gennaio 2011

Brutta senz'anima

Crisi senza fine.
Una squadra senza anima, in balia degli eventi.
L'Udinese, con il minimo sforzo, espugna Torino e manda la Juventus fuori anche dalla zona Europa League.
Al goal di Marchisio replicano Zapata e Sanchez.
Il ridimensionamento della squadra continua....

giovedì 27 gennaio 2011

CAPOLINEA JUVE





















Ennesima umiliazione stagionale.
Sfuma via anche l'unico trofeo che era ancora possibile da conquistare.

Eliminati dalla Coppa Italia a Torino dalla Roma, che vince 2a0 grazie ai goal di Vucinic e Taddei.
Tutti colpevoli, un indecente spettacolo andato in onda.

Pessimo l'arbitro Damato, ma non sia una scusante.

"MAROTTA pensa da provinciale..."


http://www.radiosportiva.com/news_scheda.php?idnews=9043


Ai microfoni di Radio Sportiva è intervenuto Stefano Discreti, autore del libro su "Montero, l´ultimo guerriero" e grande tifoso della Juventus.

Sul mercato: "Non si può essere felici con questo mercato, la Juve cerca solo occasioni, un mercato a costo zero, ma così il grande acquisto non arriverà mai".



Su Andrea Agnelli: "Il suo nome ha portato entusiasmo, ma bisogna investire. Serve un progetto a lungo termine. Da 20 anni la proprietà non investe sul mercato: si autofinanzia, vendendo giocatori come nel caso Zidane. Ma prima c'era Moggi....".
Su Marotta: "Pensa in maniera provinciale. Invece di investire su tanti giocatori, meglio tenere i giovani e puntare solo su un grande campione".


Su Delneri: "Non è da grande squadra, è da piazza media".



Su Calciopoli: "Se non ci fosse stato, con quella squadra la Juve avrebbe dominato per altri 4-5 anni. Tutto è nato lì.."



Su Piazon: "E´ un giocatore di talento, ma molto giovane. Un investimento a lungo termine".

martedì 25 gennaio 2011

MONTERO, l'ultimo guerriero socialista!



















La bellissima recensione di Alberto Rossetto, scrittore e grande tifoso juventino, che ringrazio pubblicamente.


Il calcio non è fatto solo da quei pochi fuoriclasse che Madre natura ha dotato di un talento impareggiabile, ma anche  e soprattutto di quegli oscuri lottatori che rifuggono le prime pagine. 

Paolo Montero era uno di questi. Il calcio è uguale a tutte le latitudini, non esiste un calcio antico o uno moderno, ma ne esistono gli interpreti e sicuramente Paolo Montero ne ha interpretato lo spirito nella maniera più pura e romantica. 

Montero sarebbe potuto tranquillamente uscire dalle pagine di un Soriano o di un Galeano, con quella suo socialismo applicato al calcio: il bene della squadra innanzi tutto, anche a scapito dell'ego personale. 
Ed ecco che si spiegano così buona parte dei cartellini colorati ricevuti in carriera; il sacrificio individuale pur di non mettere l'avversario di turno nelle condizioni di segnare alla "sua" Juventus, mentre un'altra buona parte di cartellini arrivava da zuffe e risse imbastite per difendere qualche compagno di squadra maltrattato dagli avversari. 
In campo, di botte ne ha date e ricevute Montero, ma non si è mai nascosto dietro ad un dito, anzi. Fedele al proprio codice deontologico secondo il quale in campo si deve far di tutto pur di vincere, non mai lesinato a ricorrere ad astuzie, gomitate e quant'altro, ma il tutto racchiuso in quei novanta minuti, facendo anche attenzione a non rovinare la carriera ad alcuno (e Montero non ha MAI rotto le gambe a nessuno). Prima e dopo massimo rispetto per l'avversario. 
Il socialista Montero non poteva quindi andare d'accordo con l'individualista Inzaghi (altro campione mai troppo rimpianto), eppure entrambi, con due filosofie di vita e di gioco completamente diverse tanto hanno contribuito ai grandi successi bianconeri. 
Paolo Montero ha sempre difeso a spada tratta squadra, amici e vita privata. Quando lo sfigatissimo uruguagio Franco Ramallo giunse a Torino, sponda granata, per una delle tante vicissitudini societarie patite dalla seconda squadra cittadina si trovò ben presto senza stipendi e senza casa, Montero non esitò un attimo ad ospitarlo nella sua. Negli articoli dei pennivendoli non c'è nemmeno traccia di quando, durante le sue scorribande notturne in una Torino deserta, Montero si fermava a parlare e distribuire quattrini ai senzatetto che bivaccavano nei pressi della stazione di Porta Nuova: faceva più share parlare del Montero presunto picchiatore. 
"Non m'importa esser un esempio di lealtà in campo: voglio esserlo nella vita. Quando gioco, m'interessa solo vincere. In ogni modo: il calcio è dei furbi" affermò in un'intervista il sorianesco Montero, scandalizzando i finti moralisti della carta stampata che non poterono in seguito fare a meno di sottolineare come lo stesso uruguayano non avesse nemmeno esitato un secondo a mollare tutto, prendere il primo aereo da Montevideo e recarsi a Torino per assistere l'amico Pessotto. 
Tra l'altro Montero è stato uno dei tanti calciatori che i Ricettatori milanesi si sono lasciati scappare sotto il naso: sarà stato anche per quello che non vincevano mai sul campo, altro che farsopoli! 
I tifosi juventini (ma anche gli altri, se fossero obiettivi) dovrebbero sempre rendere un immenso tributo quando sulla loro strada incontrano il Montero di turno, eredi di quegli antichi samurai che facevano della lealtà la loro bandiera. Lealtà verso i compagni di squadra, lealtà verso i dirigenti, lealtà verso i tifosi. 
"Sono diventato juventino il primo giorno che sono arrivato a Torino, quando mi sono reso conto quanto la Juventus fosse odiata dal resto delle tifoserie d'Italia. Il loro odio io l'ho trasformato in amore per la Juventus. Contro tutto e tutti."  Così parlò Paolo Montero, l'ultimo guerriero socialista.

Alberto Rossetto, da sempre e per sempre juventino!

domenica 23 gennaio 2011

Polveri bagnate

Pareggio giusto a Genova, arrivato al termine di una brutta partita.
Resta l'amaro in bocca per l'occasione clamorosa fallita da Del Piero in zona Cesarini, ma nel complesso è stata una gara maschia senza emozioni e senza qualità, giustamente rispecchiata nel punteggio finale di 0 a 0.

La lotta per il quarto posto si fa sempre più complicata e in salita per i bianconeri....
Altro, che scudetto!

sabato 22 gennaio 2011

N'do cojo, cojo!!

Un altro acquisto (inutile?) da parte della Juventus:
emarginato nel Wolsfburg ecco arrivare un altro campione del mondo del 2006 finito in disgrazia, Barzagli.
Manca solo Simone Barone a questo punto e la raccolta è quasi terminata....
L'acquisto dell'ex giocatore del Chievo Verona sarà comprensibile solo in caso di una cessione di Legrottaglie.
Intanto mentre Marchisio fa notare ciò che alla maggioranza di tutti noi sembra talmente evidente da più di 4 anni per puntare al vertice, la Gazzetta parla dell'ennesimo tentativo a costo zero della Juventus ma prendere in prestito  un giocatore da Lotito è quasi più difficile di fare 6 al SuperEnalotto....
La certezza che ormai la Juve non compra più secondo un progetto, ma a seconda dell'affare in saldo che di volta in volta si prospetta.
N'do cojo cojo!




martedì 18 gennaio 2011

Ritorno al passato?

Ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve" su RADIO POWER STATION è intervenuto nuovamente l'ex Direttore Generale della JUVENTUS LUCIANO MOGGI.

La redazione di JUVENEWS.NET ha trascritto l'intero intervento.



Buonasera Luciano e benritrovato ai nostri microfoni. Cosa ne pensi dell'acquisto di Luca Toni e di quello sfumato di Floro Flores?


"Bisogna guardare le esigenze nell'immediato, la Juventus si è trovata senza attaccanti e deve provvedere anche per una questione numerica, però ovviamente non sono nomi per il futuro... Addirittura Floro Flores poi, riserva nell'Udinese..."


In una situazione di questo tipo, non è meglio schierare qualche primavera?

"Io infatti sono di questo parere a dir la verità, credo che la Juventus debba cercare di arrivare tra le prime quattro e sicuramente ne ha la possibilità, non capisco perchè debbano acquistare giocatori che poi magari la prossima stagione non serviranno. Io gestirei l'emergenza in attesa che rientrino gli infortunati, tanto la Juventus non può aspirare a più del quarto posto. Eviterei di spendere ora per investire tutto sul mercato estivo dove si possono trovare giocatori in grado far ridiventare competitiva questa squadra. Il problema è la voglia di gestire l'emergenza. Io senza soldi ho dovuto gestirmi per forza per 12 anni, adesso in pochi anni hanno speso quasi 200 milioni e magari si possono permettere giocatori che non servono e che poi devono rivendere subito. D'altra parte dei 13 giocatori acquistati 9-10 andranno rivenduti... Così non si costruisce, si distrugge."

Secondo te Quagliarella dopo un infortunio così serio verrà riscattato?

"L'infortunio lo paga l'assicurazione e non va a carico di nessuno. Si può comunque ipotizzare che non sarà riscattato, ma questo dipende anche dagli accordi che sono stati presi tra le due società in estate."

In settimana è uscita fuori una voce che vuole un tuo ritorno a Torino insieme a Fabio Capello. Quanto c'è di vero?

"Lasciamo perdere le voci e pensiamo al futuro immediato poi dopo vedremo il da farsi. Comunque nella vita mai dire mai...."

Ti senti spesso con Giraudo in questo periodo?

"Certo certo, perchè non dovrei?"

Torniamo un po' su Calciopoli e agli ultimi sviluppi con le dichiarazioni spontanee di De Santis e Ceniccola.

"Non fanno che confermare ciò che dicevo io da sempre, che in pratica c'erano società che facevano cose che la Juventus non faceva: noi regalavamo magliette altri regalavano pullover di cachemire. Noi rispetto a questi qui eravamo dei chirichetti. Nonostante questo, loro non hanno fatto nessun reato ma tanto meno noi"

Prima di Natale era stato detto che entro un mese si sarebbero pronunciati sulla tua proposta di radiazione, cosa ti aspetti?

"Non mi aspetto niente, devono solo provarci. Alla luce di quello che è venuto fuori poi penso che non abbiano neppure intenzione di fare una cosa del genere altrimenti dovrebbero radiare tanta di quella gente..."

Confermi che Palazzi ti vuole risentire su Calciopoli?

"Non so se vuole risentirmi. Io credo che siano ampiamente sufficienti le intercettazioni."

Ti abbiamo letto recentemente in un tuo editoriale su "Libero" a proposito di Cobolli Gigli che ora da fuori critica l'operato della nuova dirigenza. Non è troppo facile così?

"Si vuole far fare brutta figura ad Andrea Agnelli prendendo come spunto i risultati attuali della Juventus senza tener conto di quello che ha trovato che certamente non può modificare in 6-7 mesi di gestione. Adesso ci sono quelli che masticano amaro e che si permettono di parlare, uno di questi è Cobolli Gigli,  un altro è Boniek. Adesso è venuto fuori con un intervista perchè non gli hanno dato la stella e hanno fatto bene a non dargliela. Questo qui parla e sparla, è arrabbiato con la Juventus e parla male della Juventus, un mese fa si aspettava la stella e parlava bene. Ha detto che gli basta la stima che aveva di lui l'Avvocato che lo aveva ribattezzato "bello di notte" e non ha capito nemmeno il motivo di quel nome: di notte non lo vedeva e di giorno non lo voleva vedere."

Boniek dice che non si può pensare che sia una cosa normale chiamare 100 volte un arbitro prima di una partita...

"Ma chi l'ha mai fatto? Se c'era un'associazione, uno sapeva già cosa doveva fare e non c'era bisogno di chiamare... La verità è che Boniek è un povero Cristo che ha provato a fare l'allenatore e l'hanno respinto tutti. Evidentemente la lingua è più forte del valore che lui riteneva di avere come allenatore. Sparla di chi l'ha fatto ricco, basta questo per capire il soggetto..."

D'altronde Boniek dal giorno stesso in cui ha lasciato la Juve ed è andato alla Roma ha iniziato a gettare fango sulla Juve.

"E' tipico di gente come quella, c'è poco da dire... Tenete conto che ha provato a fare l'allenatore ed è stato cacciato da 7-8 società. Sembra che tutti gli abbiano dato contro invece s'è dato contro da solo, altrimenti l'avrebbero tenuto visto pure il nome che si era fatto da giocatore."

Torniamo al calcio giocato. La Juventus attuale non è una squadra da scudetto, è sotto gli occhi di tutti, però ultimamente ha subito dei torti arbitrali. Secondo te come si dovrebbe muovere Andrea Agnelli per riacquistare peso politico all'interno del palazzo?

"Questo non deve costituire un alibi perchè a Napoli poteva prendere anche più goal, idem con il Parma. Per cui lasciamo perdere i torti arbitrali. Resta il fatto che la Juventus deve farsi rispettare nell'ambito degli uffici preposti e non sui giornali ma credo che Andrea Agnelli lo stia facendo."

Cassano. Ti aspettavi che la Juventus non avrebbe fatto nessun tentativo per portarlo a Torino a costo zero?

"Io ci avrei provato di sicuro, ma nella vita ci sono persone che non vogliono correre rischi e preferiscono non gestire. Io per esempio sono tra quelli che vogliono gestire e di conseguenza avrei rischiato."

Il Siena di Antonio Conte sta facendo molto bene in serie B. Pensi che Conte potrebbe essere l'allenatore giusto da cui ripartire?

"Con una società giusta che lo affianca potrebbe essere l'allenatore giusto per fare bene..."

Quindi con dirigenti come Luciano Moggi?

"Morto un papa se ne fa un altro. Moggi ha coraggio nel gestire le cose e nel difendere, questo coraggio però l'ha pagato e non è stato riconosciuto dalla Juventus di allora."

Quello è sotto gli occhi di tutti. Noi continuiamo a ripetere che se c'è un briciolo di speranza di avere la restituzione di scudetti e della dignità è solamente perchè tu non ti sei arreso.

"E non sono stato aiutato da nessuno. Ho fatto tutto per conto mio, pagando di tasca mia. Prima di tutto sono stato informato di quello che c'era e secondariamente sapevo quello che invece era stato evidentemente nascosto. E qualcuno, piaccia o non piaccia, ci dovrà anche dire perchè non c'erano intercettazioni dell'Inter. E' una cosa che dovremo sapere."

Tu hai più volte suggerito, dall'avvento di Marotta, di non fare rivoluzioni, bensì di inserire solo tre o quattro giocatori di livello e piano piano ricostruire una buona squadra. Visto che Andrea Agnelli ha grande stima di te, perchè pensi che abbiano fatto invece il contrario di quello che avevi suggerito?

"Evidentemente non ne hanno tenuto conto. Adesso Andrea fa il presidente e all'inizio c'erano anche altre faccende oltre a quelle sportive. Ma credo che ben presto Agnelli debba prendere in mano la situazione anche dal lato sportivo e far capire a tutti che bisogna sentirsi da Juventus, sempre."

Quindi Andrea Agnelli non è soddisfatto dell'operato sul mercato di Marotta?

"Di queste cose non parlo. Io sono amico di Andrea e ci vediamo spesso ma quando chiacchieriamo lui si guarda bene dal parlare di calcio perchè se mi parlasse di calcio io non risponderei e lui sa perfettamente il perchè."

In questi giorni sei stato associato anche come possibile dirigente della Roma con una nuova proprietà. Smentiamo anche questo?

"Questa ipotesi io l'ho appresa dai giornali, soprattutto dalla Gazzetta dello Sport. Quindi...."

Tanta gente ci chiede che potere ha realmente Andrea Agnelli all'interno della società?

"A questa domanda non posso dare una risposta che sia veritiera. La mia impressione è che in questo momento ci siano tanti che cercano di dire la loro e in questi casi succede sempre che le cose non vadano per il verso giusto. "

Capello ha detto che dopo l'Inghilterra smetterà di allenare. Pensi invece che anche per riconoscenza nei confronti della Juventus  se ci sarà un progetto serio da parte di Andrea, Fabio accetterà di allenare ancora una squadra di club?

"Questo non ve lo so dire ma conosco il carattere di Fabio che è quello del guerriero, quindi nelle situazioni difficili lui si getta volentieri per rimettere le cose a posto. Può darsi che alla fine del suo mandato in Inghilterra possa avere un pensiero per un eventuale ritorno. Il 2012 è però lontano e la Juventus deve lavorare per ricostruire quello che è stato distrutto."

lunedì 17 gennaio 2011

"Meno male che Del Piero c'è..."

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD TV e TELECOLOR digitale terrestre (canale satellitare 856 Sky) ha commentato la prima giornata di ritorno del campionato di Serie A.

JUVE –  PER FORTUNA CHE C’E’ ANCORA DEL PIERO!
“Dopo il brodino caldo per la facile vittoria in Coppa Italia contro le riserve del Catania, la Juventus ha ottenuto 3 punti importanti contro il Bari. L’attuale posizione della Juventus è quella che più corrisponde alla qualità tecnico-tattica di cui dispone la squadra. Se non si comprano campioni….E per fortuna che Del Piero sembra non invecchiare mai!”
MILAN –  CHE OCCASIONE SPRECATA
“Un’altra battuta d’arresto per i rossoneri. Forse una volta in vantaggio con il bellissimo goal di Ibra nel secondo tempo credevano già di aver vinto la gara, ma sull’1 a 0 bisogna sempre chiudere le gare.”
NAPOLI – PARI CHE CI PUO’ STARE
“Un pareggio contro la Fiorentina ci può anche stare, soprattutto se arriva dopo una lunga serie di vittorie, la maggior parte di cui arrivate in Zona Cesarini. A differenza di Delneri nella settimana scorsa, Mihajlovic ha bloccato le fasce limitando fortemente la pericolosità offensiva del Napoli.”
INTER – E’ RINATA CON LEONARDO
“Primo goal in fuorigioco? Conta poco in partite così dove la differenza in campo è talmente evidente. L’Inter è rinata con Leonardo, soprattutto sotto il profilo mentale basti pensare a Maicon che con Benitez sembrava giocasse il fratello e a Milito, finalmente recuperato. La rincorsa ai rossoneri continua.”
ROMA – E’ LA TERZA INCOMODA DEL CAMPIONATO
“La squadra giallorossa vincendo a Cesena grazie ad un goal fortunoso è rientrata nelle prime posizioni, dimostrando come da me preventivato in estate che è l’unica che può competere in Italia con le milanesi. .”
PALERMO – MALAFEDE ARBITRALE? MA NON ERA FINITA CON CALCIOPOLI?
“Il Palermo ha fallito la prova di maturità, perdendo meritatamente contro il Cagliari anche se il primo goal sardo era da annullare. Zamparini ha parlato anche di malafede, ma dopo Calciopoli il campionato italiano non si era ripulito?.
LAZIO – PERSA LA BRILLANTEZZA DI INIZIO STAGIONE
“La Lazio è in riserva. Non è più la squadra brillante di inizio stagione ma sta arrancando. Proprio per questo vittorie così sono importantissime. Il goal di Kozak dimostra che nel mercato di Gennaio, visto che i grandi campioni non si muovono, è meglio puntare sui giovani piuttosto che comprare giocatori che non fanno la differenza!”
GENOA – MEGLIO GASPERINI CHE BALLARDINI!
“L’Udinese continua a stupire, non fosse partita così male….Ma quando ogni anno compri e vendi tanto è normale aver bisogno di tempo per assemblare una squadra. Il Genoa costruito per il 3-4-3 di Gasperini è in grande confusione e crisi da quando è arrivato Ballardini. Preziosi ha evidentemente sbagliato con il cambio dell’allenatore.”