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sabato 19 novembre 2011

Finalmente si riparte


http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2011/11/19-155642/Conte%3A+%C2%ABLa+Juve+%C3%A8+pronta.+Col+Palermo+%C3%A8+una+finale%C2%BB
NIENTE ALIBI

giovedì 29 luglio 2010

Assalto finale per Dzeko

29 milioni di euro più Poulsen: questa l'offerta della Juventus per Dzeko, che però i tedeschi sembrano orientati a rifiutare.
Comunque prendere o lasciare, altrimenti si torna su Krasic.
Ecco il calendario 2010-2011 bianconero.
1ª giornata Bari-Juventus
2ª giornata Juventus-Sampdoria
3ª giornata Udinese-Juventus
4ª giornata Juventus-Palermo
5ª giornata Juventus-Cagliari
6ª giornata Inter-Juventus
7ª giornata Juventus-Lecce
8ª giornata Bologna-Juventus
9ª giornata Milan-Juventus
10ª giornata Juventus-Cesena
11ª giornata Brescia-Juventus
12ª giornata Juventus-Roma
13ª giornata Genoa-Juventus
14ª giornata Juventus-Fiorentina
15ª giornata Catania-Juventus
16ª giornata Juventus-Lazio
17ª giornata Chievo-Juventus
18ª giornata Juventus-Parma
19ª giornata Napoli-Juventus

E se lo ammette anche Chiellini....

Per tornare a vincere da subito alla Juventus sarebbe servito un altro tipo di mercato, in stile Manchester City! Questo è un anno zero di un progetto lungo. I tifosi lo devono capire”. Giorgio Chiellini in carriera ci ha abituato ad interventi duri, soprattutto in campo. Sentirlo anche parlare con questa maturità e sincerità ai microfoni gli rende davvero onore.

Lui che è uno di quelli di più lunga data in maglia bianconera e che faceva parte della Juventus "
Capelliana" distrutta da Calciopoli, non ha avuto problema alcuno ad ammettere che con questa attuale rosa la Juventus potrà puntare al massimo a rientrare nel giro Champions, obiettivo minimo dichiarato.

Parole sagge e dette al momento giusto per richiamare all’ordine chi, inesperto e non abituato a giocare in squadre di vertice come
Pepe, si era lasciato andare a scontati proclami di partenza alla pari per tutte sulla griglia di avvio. Ma i tifosi juventini saranno disposti ad aspettare l’evolversi di questo “progetto lungo” rimanendo ancora a guardare vincere l’Inter?

Con l’avvento come nuovo
Presidente di Andrea Agnelliè evidente che si aspettavano qualcosa di più. Così come con la nomina di nuovo DG di Marotta. C’è tempo fino al 31 Agosto per rimediare e ridare un po’ di entusiasmo al pubblico bianconero, con almeno un colpo che faccia sognare. Perché è vero che nessuno pretendeva un calcio-mercato alla Manchester City, ma nemmeno da Udinese o Sampdoria

sabato 3 ottobre 2009

Che gran cu...ore




All'ultimo secondo l'Inter batte l'Udinese grazie al primo goal italiano di Sneijder e per una sera torna in vetta alla classifica di serie A.
Partita incredibile, in cui lo strepitoso Di Natale di inizio stagione (già in goal nel 1°tempo) grazia la squadra neroazzurra divorandosi il goal vittoria al 90°.
Come spesso poi accade nel calcio, sul capovolgimento di fronte la squadra di Mourinho segna il Golden Goal e si porta a casa i 3 punti.
3 punti che l'allenatore interista ritiene fondamentali per il proseguio della stagione a ben vedere dall'esultanza irrefrenabile che mostra al pubblico di San Siro.
Non neghiamo che non ci sarebbe dispiaciuto vedere il modo in cui l'allenatore portoghese avrebbe affrontato un altro periodo di critiche, magari spostando l'obiettivo su altri fronti come sempre più volte fatto ultimamente.
Cosa che ieri anche Ciro Ferrara ("Mou non è un pirla, ma io non sono un fesso") ha fatto notare in conferenza con grande grinta.
Questa sera la Juventus avrà l'obbligo di rispondere al grande cu....ore dell'Inter, perchè dopo il pari con il Genoa, quello con il Bologna e quello di coppa contro il Bayern è il momento di ridare una scossa positiva all'ambiente.
Magari sfruttando la voglia di rinascita di Amauri...

domenica 27 settembre 2009

Juve, che occasione




Continua la favola della Sampdoria.
Sconfitta l'Inter di un sempre più nervoso Mourinho.
Ancora una volta decisiva la premiata ditta Cassano-Pazzini.
Davvero incredibile quello che sta facendo in questo inizio di campionato la squadra allenata da Del Neri.
Grandissima occasione per la Juventus che ha la possibilità di ritornare da sola in testa, dopo oltre 3 anni ovvero da quando quel maledetto Maggio 2006 ha cambiato inesorabilmente la storia della Vecchia Signora.

mercoledì 23 settembre 2009

Sorpasso Inter





Come si poteva prevedere, in attesa che la Juventus giochi a Genova contro la squadra di Gasperini, l'Inter riconquista la vetta della classifica.
Davvero troppo debole la difesa organizzata dal Napoli di Donadoni (ancora lui....) per fermare l'attacco interista.
Partita archiviata in mezz'ora anche grazie ad un goal in fuorigioco di Milito.
Crolla il Milan.
A questo punto la panchina di Leonardo potrebbe cominciare seriamente a traballare, considerando anche il fantasma di Spalletti che aleggia in serie A.....
Primo stop stagionale per la Sampdoria sconfitta dalla Fiorentina.
Esordio con espulsione per Antonio Conte, forse un record.
In chiusura un pensiero per l'ennesimo capitolo CALCIOPOLI, IL PROCESSO FARSA....
Dopo una lunga battaglia, Gianluca Paparesta sembra vicinissimo al ritorno in campo. L'arbitro barese è stato infatti reintegrato nel gruppo dei direttori di gara dopo un ricorso al Tar, e nella giornata di ieri ha svolto le visite mediche all'Istituto di Medicina dello Sport dell'Acqua Acetosa, a Roma.
I RICORSI - Il fischietto pugliese, inizialmente sospeso per 8 mesi dopo i fatti di Calciopoli, era stato dismesso il 4 luglio del 2008 per "normale avvicendamento". Paparesta decise di appellarsi prima alla Camera di Conciliazione e Arbitrato dello sport del Coni (con esito negativo), infine, come ultima chance, il ricorso al Tar del Lazio, che nell'agosto 2009 chiede il reintegro del direttore di gara in quanto la dismissione viene ritenuta "illogica e illegittima".
SONO A DISPOSIZIONE - "Ho fatto le visite mediche che sono propedeutiche all'attività agonistica. Adesso aspetto solo di essere chiamato dall'Aia. Io sono già disponibile e pronto a tornare in campo, visto che le visite hanno dato esiti positivi". Gianluca Paparesta è quindi pronto a tornare, e si augura di farlo il prima possibile. "Ora mi auguro di tornare già da domani - conclude il fischietto barese - dato che c'è il raduno degli arbitri, e spero, nella massima serenità, che il designatore Collina mi chiami".

Resta da capire in conclusione, insieme a chi Luciano Moggi avrebbe rovinato il calcio visto che uno ad uno stanno tornando tutti ai loro posti.
Tutti, tranne lui ovvio.
Il mostro da dare in pasta al popolino.....

E la Juve sta a guardare..





....per ora.
Interessante turno infrasettimanale di campionato che avrà il suo epilogo domani con il posticipo Genoa-Juventus, sicuramente il match più importante del turno.
L'Inter, Sampdoria dei miracoli permettendo, questa sera battendo il Napoli potrebbe ritornare in testa almeno per una sera.
Il Corriere dello Sport quindi si immagina un Ferrara che chiede aiuto alla sua città per evitare il sorpasso neroazzurro.
In bocca al lupo per l'esordio in serie A per Capitan Conte.
Sapete tutti che in estate era il mio candidato preferito per la panchina bianconera e quindi gli auguro di fare benissimo a partire da stasera.
Sò che a molti hanno dato fastidio alcune sue dichiarazioni di questi giorni, ma Conte è un professionista esemplare ed uno che alla Juve ha dato tantissimo, tutto quello che aveva da dare.
E chissà che in futuro non riuscirà anche a realizzare il suo sogno di allenare la squadra bianconera.
Intanto Ranieri continua la sua opera di "restaurazione cocci" a Roma, a suon di martellate!
Per ora, almeno in campionato, i risultati sono tutti dalla sua parte.
Per domani sera, pare confermato Giovinco nel ruolo di vice-Diego.
E' la scelta giusta?
Dite la vostra.

mercoledì 2 settembre 2009

Che Diego ce la mandi buona



Con la chiusura ufficiale del calciomercato e le prime due giornate di campionato in archivio è giusto anche sbilanciarsi nel consueto pronostico di inizio stagione.
E' innegabile che la Juventus si sia rinforzata rispetto all'anno scorso.
Diego e Felipe Melo sono giocatori di carisma e spessore internazionale che giocherebbero titolari in qualsiasi TOP-TEAM europeo.
Caceres, Cannavaro e Grosso sono invece tre difensori che, seppur scaricati per vari motivi dai precedenti club, hanno grande voglia di rigenerarsi a Torino.
In panchina largo all'entusiasmo di Ciro Ferrara, contagioso per l'intero ambiente bianconero.
(Monumento vivente alla Sensi per non aver liberato in tempo Spalletti quando era stato indicato dalla Proprietà juventina come il prescelto)
Erano davvero anni che a Torino non si respirava un clima del genere.
Ma la Juventus ha davvero ridotto il GAP nei confronti dell'Inter?
L'impressione è che, in questo momento, a questa domanda non sia possibile rispondere.
Tutto dipende sopratutto da Diego, la nuova stella juventina.
Se si confermerà un grandissimo ed i presupposti iniziali fanno davvero ben sperare, la squadra bianconera se la giocherà fino alla fine.
C'è da starne certi.
Forse è nata una Juve Diego-dipendente che per il suo gioco e per competere ai massimi livelli dubito potrà mai fare a meno del nuovo idolo dei tifosi bianconeri.
Il centrocampo, orfano dell'ex Nedved (quanto mancherà la sua grinta!), è stato rinforzato anche dall'arrivo del "gladiatorio" Felipe Melo.
L'idea di una diga in tandem con Sissoko nel settore nevralgico del campo mi crea un moto di erezione.
Unico rammarico in mediana è la cessione di Zanetti (che avrebbe fatto sicuramente comodo) sacrificato per la matematica difficoltà a cedere i "bolsi" Tiago e Poulsen.
Meno rammarico per la cessione di Marchionni, ma la scelta di abbandonare quasi completamente il gioco sulle fasce mi convince poco.
In difesa fin'ora, grande sicurezza al centro ha apportato il ritorno di Cannavaro.
Da rivedere però con attacchi più pericolosi.
Davanti largo alla coppia più dinamica che in questo momentoè sicuramente quella tra Amauri e Iaquinta che con il loro incessante movimento creano tra l'altro quegli spazi tanto cari a Diego.
E' bene specificare però che con questa scelta probabilmente ne risentirà la media realizzativa offensiva, abituata sin troppo bene in passato dalla coppia Trezeguet-Del Piero.
Da valutare in merito l'inserimento futuro di Del Piero, da utilizzare solo e tassativamente quando sarà in forma (gli anni passano per tutti, ahimè), mentre per Trezeguet la scalata all'11 titolare sarà molto più dura.
In una squadra in cui praticamente almeno fino a domenica scorsa si attendevano cross giocabili dalle fasce con la stessa probabilità di fare il 6 al Superenalotto, quante opportunità si prospettano all'orizzonte per l'attaccante francese?
Basteranno gli innesti di Caceres e Grosso a colmare questa lacuna?
Dicevamo dell'Inter.
Al contrario della Juve si è liberata dalla sua dipendenza, vendendo a peso d'oro Ibrahimovic, il giocatore che praticamente negli anni passati vinceva da solo o quasi.
Ma da questa cessione, per assurdo, si è rinforzata.
Ed è forse proprio questo che spaventa di più gli avversari.
Si è passati da una prevedibile palla ad Ibra e pedalare ad una voglia irrefrenabile di fare bel gioco, anche grazie e sopratutto alla sontuosa campagna acquisti estiva neroazzurra.
La nuova Inter è nettamente una squadra più forte di quella dello scorso anno.
E allora Zeru alibi stavolta per Mourinho.
Se si analizzano attentamente i vari settori del campo e si valutano ruolo per ruolo le alternative disponibili, ci si domanda come potranno riuscire i giocatori interisti a non rivincere lo scudetto pure quest'anno, anche alla luce del saldo rigori che vede l'Inter partire praticamente da 1 a 0 a partita (con un rigore a favore fisso o quasi) mentre Julio Cesar sono ormai oltre 50 partite che non si trova a fronteggiare un rigorista avversario.
Cifre che se accostate al nome di Luciano Moggi farebbero gridare allo scandalo.
Altro che aborto giuridico, pardon Calciopoli.
Il nuovo Milan (praticamente il vecchio senza Kakà) è la solita incognita di questi ultimi anni.
Se, se, se e ancora se.
Tutto dipende da troppi giocatori.
Se Nesta recupera. Se Ronaldinho torna fenomeno. Se Gattuso e Pirlo tornano a grandi livelli.
Indecifrabile.
Per assurdo un Milan al massimo della forma dei suoi giocatori e sfruttando anche l'entusiasmo dell'esordiente Leonardo potrebbe anche esser da scudetto alla pari di Inter e Juventus mentre con l'eventuale ritorno di cronici problemi di salute e di rendimento rischierebbe di esser addirittura ricacciata nella mischia della lotta per la zona Champions, forse il punto più trafficato e meno decifrabile della serie A.
Sampdoria, Napoli, Genoa, Fiorentina, Lazio, Udinese, Palermo sono tutte squadre attrezzate per scalare la classifica, fino alle prime posizioni. Chi più chi meno.
Chi potrebbe esser retrocessa ormai da questa fascia con una squadra nonchè un ambiente sull'orlo di una crisi di nervi, è la Roma.
In bocca al lupo a Ranieri, tanto difeso dalla stampa romana nel biennio bianconero, per questa nuova avventura.
In chiusura mi preme sottolineare una cosa:
a differenza degli anni passati la Juventus (dirigenza, allenatore, giocatori, tifosi) ci crede davvero.
Ed anche il sottoscritto intravvede possibilità che nella passata gestione tecnica mai aveva scorto all'orizzonte.
Sicuramente inferiori a quelle dell'Inter ma i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
E che Diego ce la mandi buona.....Finchè c'è lui, c'è speranza!

giovedì 30 luglio 2009

Partenza col botto



La Serie A 2009/10, subito Juventus-Chievo
All’inizio e alla fine. Il calendario della nuova Serie A regala alla Juventus le emozioni più grandi nelle prime giornate e nelle ultime. Almeno guardando le sfide più affascinanti, quelle con le grandi del campionato. Si parte in casa con il Chievo Verona (il 22 o 23 agosto, nei prossimi giorni gli anticipi della Lega), poi subito la Capitale. Alle 2ª e alla 3ª le due trasferte in casa di Roma e Lazio, intervallate però dalla prima sosta per dare spazio alle Nazionali. Con le milanesi, tutto rimandato alla fine. Con l’Inter gara in programma alla 15ª, con il Milan addirittura all’ultima. All’Olimpico i due match dell’andata. Quindi il campionato juventino 2009/10 si chiuderà nella suggestiva cornice dello stadio Meazza.
Ecco nel dettaglio il percorso dei bianconeri

1ª giornata Juventus-Chievo
2ª giornata Roma-Juventus
3ª giornata Lazio-Juventus
4ª giornata Juventus-Livorno
5ª giornata Genoa-Juventus
6ª giornata Juventus-Bologna
7ª giornata Palermo-Juventus
8ª giornata Juventus-Fiorentina
9ª giornata Siena-Juventus
10ª giornata Juventus-Sampdoria
11ª giornata Juventus-Napoli
12ª giornata Atalanta-Juventus
13ª giornata Juventus-Udinese
14ª giornata Cagliari-Juventus
15ª giornata Juventus-Inter
16ª giornata Bari-Juventus
17ª giornata Juventus-Catania
18ª giornata Parma-Juventus
19ª giornata Juventus-Milan

Che dire? Davvero una partenza con il botto per la nuova Juventus targata Ciro Ferrara. Le prime 4 trasferte (Roma, Lazio, Genoa e Palermo) saranno davvero decisive per temprare la forza sopratutto mentale di questa squadra. Si dice che alla fine il calendario non conta e che bisogna affrontarle tutte, ma si sa anche che partire bene è alla base di tutto.

Inutile comunque farsi prendere dall'ansia così come è deleterio lasciarsi andare a facili entusiasmi, come il virgolettato di oggi di Tuttosport.

La nuova Juve è un'incognita totale. Si è rafforzata rispetto alla scorsa stagione, vero, verissimo. Ma ha cambiato allenatore, modulo di gioco, interpreti. Quindi per forza ci sarà bisogno di un periodo di assestamento per assimilare nuovi schemi e far inserire al meglio i nuovi acquisti. Sarebbe stato meglio quindi partire con un basso profilo con partite meno dure.

Nuovi acquisti ai quale da oggi si unirà anche Caceres, che salvo problemi alle visite mediche sarà un nuovo giocatore della Juventus. Prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro.

Clamoroso in Formula 1 il ritorno di Michael Schumacher mentre il pensiero finale non può che esser per le splendide imprese capitoline che le ragazze del nuoto ci stanno regalando. Pur non essendo un tifoso sfegatato di questo sport fa sempre piacere vedere connazionali onorare i colori della nostra bandiera tricolore.

mercoledì 29 luglio 2009

Diego-Mania




Diego spettacolo, gol e tante magie:
La Juventus è già sua.
da tuttojuve.com
E’ l’inizio di un nuovo viaggio. Diego entra in campo con il piede sinistro. Si ferma, fa un sal­tello ed è fatta. Fa così caldo (38°) che il riscaldamento prepar­tita potrebbe sembrare superfluo. Beh, non lo è mai. Diego Ribas da Cunha lo fa a modo suo. Gioca con il pallone, come fa­rebbe una foca. Palleggi di testa, stop di collo e tutto quello che gli scorre nelle vene. Per ora nessuno ci fa caso. Ore 20.30. Si parte. Ju­ventus contro i coreani del Seongnam, alla Coppa della Pace. Alle 21.30, per il se­condo tempo, entra in campo pu­re Felipe Melo. Così i brasiliani (al­l’esordio) diventano due. Si dice­va: senza di loro non si può capire se il modulo 4-3-1-2 studiato da Ferrara funziona davvero. Così, per quattro gare d’estate: le ami­chevoli con Cisco, Nancy, e Vicen­za e Siviglia. Poi arrivò la sera di Diego, quello che ser­viva per scoprire la nuova Juven­tus, verde e oro.
Il «rombo», il 4-3-1-2, funziona.
Diego va di fretta. Nei pri­mi 10’ fa tre lanci lunghi, tutti per Iaquinta. Solo che nei primi due l’attaccante è in fuorigioco. Re­play: 9’43'. Lancio millimetrico, ma Iaquinta in conclusione tenten­na. Diego intanto si sistema nel vertice alto, sulla trequarti. Zanet­ti, dietro, chiude il rombo. Il brasi­liano non va di corsa, non ancora: si allena con la squadra da tre gior­ni tre, questo è un rodaggio, aspet­tando il Real. Volete comunque lo scout di un campione al­l’esordio? Eccolo: 1 goal; 50 passaggi, 44 positivi, 6 sbaglia­ti; 2 palloni intercettati; 3 falli subiti e 1 fatto; 3 tiri (gol com­preso) e 2 cross; 1 volta in fuo­rigioco.Ma soprattutto c’è la storia del goal. Minuto 9’ della ri­presa. Diego tira, la difesa ribatte. Il pallone torna nei piedi del brasi­liano. Che per liberarsi di Hack Yong Jang, terzino sinistro corea­no, si porta via la palla due volte con la suola. Un colpo simile a quello che mostrava Zinedine Zi­dane.
Sinistro, palla in rete. È il primo goal di Diego alla Juventus.
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Qui i 3 goal dell'amichevole disputata ieri dalla Juventus.
Intanto oggi arriva il calendario di serie A e ed insieme ad esso potrebbe arrivare anche Caceres che come anticipato ieri è ad un passo dall'accordo con la Juventus.
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In chiusura riporto un giudizio su Felipe Melo ricevuto ieri per telefono da uno che alla Juventus c'è stato per 12 lunghi anni......
"Un buon giocatore Stefano, ma se fosse stato italiano invece che brasiliano non sarebbe costato più di 10 milioni di euro....."

lunedì 20 luglio 2009

C'era una volta la serie A


C'era una volta il campionato più bello del mondo, i meravigliosi anni '80 e la fila in entrata per l'approdo in Italia dei più forti campioni.
Oggi il campionato italiano è diventato, per potenza economica, paragonabile ad una Bundesliga, nettamente inferiore a Liga e Premier League.
La differenza si nota e nettamente in Europa, dove praticamente da un paio d'anni a questa parte le squadre italiane faticano persino a raggiungere i quarti delle competizioni internazionali.
I presupposti per l'anno prossimo sono ancora peggiori:
via Kakà e tra poco via Ibrahimovic.
Aggiungiamoci il ritiro di Nedved e il quadro è ben delineato.
Si prospetta un nuovo fallimento europeo ma ci si consola con l'idea che il prossimo campionato italiano sarà molto più equilibrato:
un livellamento al ribasso dove persino il Palermo di Zenga non rinuncia a sognare.
Riporto questo bel parere dell'editorialista de La Stampa Roberto Beccantini, al quale ho chiesto proprio l'altro giorno un punto di vista in merito all'indebolimento "neroassurro", reso orfano dall'ormai imminente cessione dello svedese.
Un campionato di rottura, con le pezze nel sedere, quello che comincerà il 22 e 23 agosto.
Senza Kakà dopo sei anni, e senza Ibrahimovic dopo cinque. Siamo più poveri in campo e un po’ meno fuori. Il tifoso gradirebbe il contrario, ma i tempi sono cambiati.
Siamo sopravvissuti al ritiro anticipato di Platini, al burrascoso strappo di Maradona, al triangolo Juventus-Real-Zidane, primo segnale dello tsunami che ci avrebbe investito. Sopravviveremo anche alle partenze di Kakà e Ibra, a queste periodiche e selvagge razzie. È il mercato, bellezza.
Quello stesso mercato che, quando eravamo i re, raccontavamo come una fiaba, mentre oggi, da re deposti, dipingiamo come un bordello fuori legge, noi che ci siamo pure inventati il decreto spalmadebiti con relativo cartellino giallo dell’Unione Europea.
D’improvviso, dovremo fare a meno degli strumenti con i quali ci misuravamo la pressione. Ibrahimovic significava scudetto all’Inter, Kakà era l’allegria brasiliana del Milan. Vi aggiungerei Carlo Ancelotti, sedotto dal Chelsea: al Milan dal novembre 2001, era il tecnico più «fedele». Tasto delicato, gli allenatori. E, per certi versi, rivoluzionario. Mollato Ranieri, la Juventus post Calciopoli ha imbarcato Ciro Ferrara, due panchine in carriera, le ultime della stagione scorsa. Silvio Berlusconi, lui, ha scelto Leonardo, ancora più «vergine» di Ferrara. Sono jolly che sparigliano la tradizione, nemmeno all’epoca di Giovanni Trapattoni, Arrigo Sacchi e Fabio Capello si era osato così tanto, si era volato così al buio. Da una parte, sua maestà Mourinho; dall’altra, un paio di gloriosi reduci alle prime armi. La Roma di Luciano Spalletti e la Fiorentina di Cesare Prandelli navigano a vista, in attesa di poter dare un senso e un peso alle gerarchie stravolte dal saccheggio.
Perché sì, l’Inter resta favorita, ma come e quanto? ecco il problema.
Con Ibra non si accettavano scommesse; senza, si sbirciano le quote.
E poi Adriano Galliani che parla e straparla di giovani italiani (Di Gennaro, il figlio di Zigoni, Beretta), a conferma della svolta milanista (e minimalista?). Per tacere dell’indirizzo preso dalla nuova Juventus, tre brasiliani a cassetta, Felipe Melo, Diego, Amauri. Soltanto Real, Barcellona e Bayern hanno speso più dei bianconeri. Che, fra parentesi, hanno speso più di Inter & Milan. Per questo, si profila una stagione tutta da decifrare, come il Genoa di Gian Piero Gasperini, un artigiano che trasforma in oro ogni attaccante che tocca (Borriello, Milito) o quel Palermo che Walter Zenga ha liberato da ogni freno, ogni pudore: scudetto, perché no.C’è in giro un’effervescenza strana che non si sa bene dove porti, come se avessero tolto il tappo a una bottiglia senza etichetta.
Quelle bollicine, cosa sono: champagne o acqua gassata?
.
Intanto, mentre ieri la Juventus a casa di Platinì ha pareggiato 1 a 1 in amichevole contro il Nancy si continua a caldeggiare la pista Caceres come potenziale rinforzo di difesa.

lunedì 22 giugno 2009

Lippi non fare come Bearzot




Un'Italia troppo brutta per esser vera viene umiliata dal Brasile di Dunga.
Siamo inesorabilmente alla fine di un ciclo.
Speriamo che Lippi abbia il coraggio di accorgersene in tempo, altrimenti si rischia seriamente il remake della disastrosa spedizione messicana ai mondiali del 1986, da campioni del mondo.
Guardando la partita di ieri sera mi è venuto in mente un pensiero-provocazione:
non è che la Juventus per sostituire l'eventualmente partente Trezeguet stia pensando anche a Toni?
Ci mancherebbe solo questo.
Dossena e Grosso hanno dimostrato di valere o quasi Molinaro. Chi più, chi meno.
Ha senso investire su di loro quindi?
Ma se davvero sono elementi validi che fanno la differenza, perchè Lione e Liverpool se ne priverebbero così facilmente?
Prende corpo comunque la pista Jansen, terzino sinistro dell'Amburgo.
Perno dell'operazione, come sempre, lo sbolognamento di Bidon-Poulsen.
Altra considerazione: ma se Cannavaro era ancora quello del 2006 o giù di lì, vi pare che Paperon Perez l'avrebbe lasciato partire così a cuor leggero?
Poi una domanda di natura tecnico-tattica:
in questo Brasile così rapido nelle ripartenze, dove potrebbe giocare Diego?
Continua la distruzione a livello internazionale del calcio italiano.
Non bastassero le batoste sul campo ecco anche quelle nel calciomercato.
Pirlo, Ibrahimovic, Maicon. Tutti cedibili.
Si sta profilando il campionato di serie A più scarso degli ultimi 30 anni.
Un campionato talmente basso a livello tecnico che chiunque, forse, potrà ambire al successo.
Attenzione alla Roma se sarà di Fioranelli....
Questa sera dalle ore 20 alle 22,30 sarò a "Cuore di Calcio" canale 851 Sky (GOLD TV) a commentare il mercato della Juventus.

mercoledì 10 giugno 2009

Senza Kakà


Senza er sor Kakà,
sarà pure n'campionato più gajardo e granitico
ma ne perde tutta 'a serie A.
Ma che ce frega si poi, lo spettacolo sarà solo più stitico.
Tasci vostra.