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venerdì 28 settembre 2012

TREZEGUET: "JUVE mia, quanto sei bella"

Nostalgia canaglia


venerdì 17 febbraio 2012

Juve, il problema è l'attacco!


Giusto evidenziare i torti arbitrali subiti ma non bisogna nascondersi dietro ad un dito.
Alla Juve c'è un evidente problema in fase offensiva.
Nella classifica reti del campionato che tiene conto dei goal dei soli attaccanti, quelli bianconeri sono al 13° posto.
Di Natale da solo ha segnato di più di tutto l'attacco della Juve messo insieme....
Manca un erede di Del Piero....e anche uno di Trezeguet!

giovedì 11 marzo 2010

Zebina, che goal!!




La Juventus batte 3a1 il Fulham nella gara di andata degli ottavi di Europa League.
Davvero un bel primo tempo giocato fino al 2a0(Legrottaglie-Zebina), poi dopo il goal fortunoso degli inglesi è tornata la paura fino al goal in chiusura di tempo di Trezeguet.
Secondo tempo davvero bruttino con poche cose da ricordare.
E' giusto in una serata come questa concedere la vetrina a Zebina, un giocatore che per gran parte della sua permanenza alla Juve ha "rubato" lo stipendio tra prestazioni indecenti e risse in campo e fuori.
Stavolta il palcoscenico però è tutto per lui: un goal davvero pazzesco!!

domenica 7 febbraio 2010

La ruggine di Zaccheroni....





In vita mia non ricordo di aver mai visto iniziare una partita alla Juventus con 5 difensori contemporaneamente, di cui 4 centrali di ruolo. Pazzesca la formazione con cui Zaccheroni ha schierato la squadra bianconera, regalando sin dall'inizio il pallino del gioco al Livorno, avessi detto Real Madrid.Altro che difesa a 3 e gioco d'attacco.E' il segno inequivocabile di quello che è oramai la Juventus, una squadra che non spaventa più nemmeno una piccola provinciale. Certo, la testa conta molto nel calcio e si capisce che i giocatori avrebbero un assoluto bisogno di quell'autostima che si guadagna solo con delle vittorie, ma senza ali non si può giocare a pallone.La Juventus è incapace di fare cross decenti. D'accordo, Amauri è un fantasma ma non gli arriva una palla giocabile che sia una, nemmeno per sbaglio. Caceres è un difensore centrale adattato a terzino. Lo si può schierare adesso addirittura sulla linea dei centrocampisti? No, assolutamente. E' una follia assoluta.Grosso è un ex giocatore adattato a terzino, ma cosa ci si può aspettare ancora dal suo utilizzo?E Giovinco continua a stare ancora inspiegabilmente fuori….Se non si recupereranno al più presto Camoranesi e Iaquinta, per la Juventus sarà quasi impossibile anche raggiungere il solo quarto posto. Zaccheroni, lo si è capito da subito, è arrugginito dai tanti anni di disoccupazione che ha collezionato. Era il caso di puntare su di lui? Io personalmente non l'avrei mai ingaggiato. A dirla tutta credevo che avesse deciso addirittura di non allenare più…Ma era lui il candidato numero 1 scelto anche dalla dirigenza juventina per sostituire Ferrara? No e questa è una certezza.La dirigenza bianconera aveva deciso di puntare su Claudio Gentile nel ruolo di traghettatore.La settimana scorsa era tutto fatto, con l'ex difensore della Juventus giunto sino a Torino per siglare il contratto già pronto fino a fine stagione.E vi assicuro che Gentile non ha chiesto la minima garanzia ed avrebbe firmato anche in bianco. Ma quando al contratto ormai mancavano solo gli autografi è arrivato il veto di John Elkann, al quale non è andata giù l'intervista che l'ex Campione del Mondo ha rilasciato a Repubblica qualche settimana fa, in cui Gentile ha accusato apertamente la dirigenza juventina di capire poco di calcio.Praticamente all'ex Mister dell'Under 21 è stata fatale la sincerità. Aver espresso a mezzo stampa quello che il 95% (forse 99%) d'Italia pensa, gli è costata la panchina della Juventus.Dopo la delusione post-Calciopoli per le promesse non rispettate da Guido Rossi e Albertini, un'altra terribile beffa per Gentile.In settimana intanto mi sono giunte voci attendibili sul sempre più probabile passaggio a fine stagione di Pazzini dalla Sampdoria alla Juventus, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro.Premesso che non mi piace commentare i movimenti di mercato in anticipo sull'ufficialità, mi sento però in questa circostanza di dire che Pazzini potrebbe esser una buona alternativa ad Amauri ma non certo a Trezeguet. L'attaccante italiano non vale assolutamente 20 milioni di euro e non è un attaccante di livello mondiale. Certo, in rosa nella Juventus attuale potrebbe ben figurarci.Al posto di Amauri poi potrebbe anche far meglio. Ma per rimpiazzare Trezeguet ci vuole ben altro.E poi la Juventus ha altre priorità, come l'assoluta mancanza di ali e la cronica latitanza di un regista a centrocampo. E la difesa è quasi da rifondare in toto.La sensazione è che per rendere nuovamente la squadra competitiva non basteranno meno 200 di milioni di euro, soprattutto se ad operare sul mercato sarà ancora la premiata ditta Blanc-Secco......

domenica 8 novembre 2009

Cinquina Juve




Con una buona prova sul difficile campo di Bergamo, la Juventus guadagna 3 punti importantissimi per continuare a cercare di rimanere attaccatta all'Inter.
Decisiva una prestazione mostruosa di Camoranesi, assolutamente il migliore in campo.
Felipe Melo e Diego confermano di attraversare un buon momento di forma.
Ancora una volta a segno Trezeguet, sempre più nella storia bianconera.
Buona prova ancora una volta in questa stagione anche di Poulsen.
Unica nota negativa il modo sciocco in cui si sono presi i 2 goal dall'Atalanta.
Ferrara vince il derby contro Conte.
Va sinceramente apprezzato il modo in cui ha gestito la gara ed è assai comprensibile la soddisfazione del Mister a fine gara.
Si va alla sosta (e chissà che da San Siro intanto non arrivino buone notizie) sperando di sfruttare al meglio questi giorni per recuperare praticamente tutti gli infortunati fermi ai box.
Questo il mio editoriale riepilogativo scritto dopo l'ultimo turno di Champions League
All'inferno e ritorno! Se persino l'Inter vince in Champions....
....allora vuol dire che il calcio nostrano si sta davvero riprendendo. Dopo il De Profundis italiano suonato da Calciopoli in poi, questa è la migliore stagione Champions delle nostre squadre. Dall'estate del 2006, se si esclude l'exploit del Milan nel 2007, per praticamente un triennio abbiamo assistito ad un'impotenza assoluta in Europa dei nostri team dominati dallo strapotere anglo-spagnolo. Non è un caso, non puo esserlo, che il ritorno alla nostra competitività coincida con la presenza contemporanea di Fiorentina, Inter, Juventus e Milan ovvero le squadre che nel campionato 2005-2006 si erano classificate nei primi 4 posti, garantendosi quindi il diritto di partecipare alla competizione massima. Viene da pensare che praticamente ci siamo fatti del male da soli auto-diminuendo la competitività dei nostri team con il(molto) presunto scandalo di Moggiopoli. L'Inter, che all'epoca era la terza potenza del campionato, per 3 anni ha vinto lo scudetto in Italia praticamente senza rivali ma la sua forza non è che si sia discostata poi molto da quella che era nel 2006, Ibrahimovic escluso, ovvio. Si sono solo indeboliti e non di poco gli avversari…. E' invecchiato il Milan, al netto anche degli investimenti di Berlusconi ed è stata smantellata del tutto o quasi la corazzata Juventus, mentre solo grazie alla grande competenza di Corvino la Fiorentina è riuscita a rimanere a galla. Dato che deve far riflettere, l'attuale migliore squadra italiana era un anno che non vinceva in Coppa e negli anni precedenti mai è riuscita a superare gli ottavi. Questo per ben delineare il desolante quadro della mediocrità del calcio italiano di quest'ultimo triennio. Senza le sentenze del 2006 sarebbero passati perlomeno altri 10 anni prima di vedere uno scudetto nerazzurro… Come ripete spesso Moggi :"la Juve di Capello era destinata a vincere almeno per 5-6 anni di fila!" E' giusto precisare che gli equilibri italiani sono stati spostati però anche da quella che verrà ricordata per sempre come la peggiore operazione di mercato della storia della Juventus, ovvero la cessione di Ibrahimovic all'Inter per soli 24 milioni di euro. Lo svedese ha prima vinto praticamente da solo o quasi i 3 scudetti neroazzurri e poi ha permesso alla squadra di Moratti, grazie alla sua reale super-valutazione, di rinforzare la squadra attraverso i soldi della sua cessione. Lucio, Milito, Motta, Sneijder ed Eto'o sono il miglior mercato che l'Inter potesse fare.Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Vittorie come quella di Kiev, poi, possono cambiare una stagione, una carriera, una storia. In Italia la banda Mourinho resta senza rivali. Chissà se per una volta la Juventus deciderà di fare il Milan, ovvero concentrarsi solo sulla massima competizione trascurando il campionato. Una cosa è certa per chi scrive: l'attuale Juventus non ha la rosa adatta per poter competere su entrambi i fronti. La squadra bianconera è un team che in gara secca con gli 11 titolari a disposizione può vincere contro chiunque. Quello che ahimè latita è la panchina, assolutamente non all'altezza della fama della squadra juventina, conseguenza questa anche e soprattutto delle tragiche sessioni di mercato degli ultimi anni. Sia in entrata che in uscita. Basti pensare che a trascinare la Fiorentina in questo periodo ci stanno pensando quei Mutu, Marchionni e Cristiano Zanetti svenduti al prezzo complessivo di un Tiago qualsiasi!! Roba da far addrizzare i capelli anche a Galliani che, intanto dopo anni di collezione di figurine d'epoca, forse avrà capito che per tornare a vincere servono campioni giovani ed ambiziosi e non nomi in fase calante sul viale del tramonto. Con la svolta di Leonardo, si è intrapresa questa nuova via anche se l'allenatore non era ovviamente il problema del Milan. Guardate d'altronde cosa sta facendo Ancelotti al Chelsea… Ad oggi i Blues sono i maggiori candidati per la vittoria finale in Champions e non aggiungo altro. Tornando a noi, l'unico evento che può riesumare la lotta scudetto in Italia è immaginare un Inter che possa far strada in Champions e che quindi venga distratta dal sogno di colorare quelle immagini ormai sbiadite e quasi irriconoscibili dei festeggiamenti per una vittoria in Coppa dei Campioni. La Juventus dal canto suo però presto dovrà fare una scelta: o puntare tutto su una Mission Impossible in Champions, centellinando la forza dei suoi campioni ultratrentennali o mollare l'Europa sperando che l'Inter possa perder colpi in Campionato. Una cosa però mi sembra ovvia, talmente ovvia che dubito verrà presa in considerazione: la formazione di Ferrara a Gennaio deve assolutamente tornare sul mercato perché, come espresso anche da Michele Padovano ai microfoni di "TUTTI PAZZI PER LA JUVE", il rombo prevede l'utilizzo di 2 terzini fluidificanti di spinta di cui la Juventus assolutamente non dispone e perché per l'alternativo modulo provato, il 4-2-3-1, non ci sono ricambi validi per i trequartisti titolari. Alla fine, viene da chiedersi se ne è valsa davvero la pena di stravolgere la tattica di una intera squadra solo per l'acquisto di Diego. Io sono dell'avviso che è il grande campione che si adatta al modulo e non viceversa. Perché di Diego a cui tutto era dovuto perchè vinceva le partite da solo ce n'è stato solo uno...ma di cognome faceva Maradona!

domenica 27 settembre 2009

Juve, non così



Incredibile.
Un'occasione gettata via nel peggiore dei modi.
Pareggio che tanto mi ha ricordato quello casalingo con il Chievo dello scorso anno, ma che fa ancora più male vista la possibilità bruciata di tornare in vetta da soli dopo tanti anni.
Non si può prendere un goal del genere ad un minuto dalla fine.
Diciamolo subito, il Bologna non ha però rubato nulla.
Anzi, come purtroppo avviene sin troppo spesso quest'anno, ha persino avuto quasi più occasioni da goal che la squadra bianconera.
Per la prima volta sotto processo Mr. Ferrara, per alcune scelte e cambi che non hanno convinto.
Ancora una volta a segno Trezeguet, ancora una volta a secco Amauri, che comincia a diventare un problema serio.
Ingiusto gettare poi la croce su Molinaro, al rientro dopo tanto tempo, anche se gravemente colpevole nell'occasione del goal del pari di Adailton.
Al rientro anche un brillante Zebina, giocatore sulla quale continuità futura comunque non mi sento più di scommettere.
Pochi scampoli di gara anche per Alessandro Del Piero.
Il recupero del capitano sarà fondamentale per il futuro perchè, come temevo, questa squadra dipende troppo dal talento di Diego.
E quando il brasiliano non fa la differenza, il gioco latita in maniera imbarazzante.
Sta peggio il Milan, vicino alla prima crisi ufficiale di gioco e risultati.
Non sò per quanto altro tempo Leonardo potrà esser sicuro del suo posto se non tornerà a vincere....
Questa sera 0re 21,00, sarò in tv a "Cuore di calcio", canale 851 Sky (GOLD nel Lazio) per commentare il momento bianconero.
Trasmissione visibile anche in streaming su http://www.tvgold.it/

giovedì 24 settembre 2009

Atto di forza




Senza Del Piero, Diego, Cannavaro e Sissoko la Juventus tira fuori una grandissima prova di forza in quel di Genova, una delle trasferte più insidiose di tutta la serie A.
Pareggio per 2 reti a 2, ma gara che sarebbe finita sicuramente in maniera diversa se l'assistente dell'arbitro Saccani, il Sig. Papi, non avesse annullato a Iaquinta un goal regolarissimo (sarebbe stata la sua personale doppietta...) sull'1a1.
La personale recriminazione finisce qui. In un'annata, episodi del genere possono capitare.
L'unica vera vergogna è che si grida allo scandalo solo quando capitano in una direzione (vedi Lazio-Juve).
Preferisco come sempre parlare di calcio giocato.
Ancora una volta a segno Iaquinta, in assoluto il giocatore bianconero più in forma di questo periodo e Trezeguet.
Mi sembra talmente evidente che in questo momento la coppia d'attacco titolare dovrebbe esser composta da loro due, in attesa poi di valutare il rientro di Del Piero.
Speriamo se ne sia convinto anche Ferrara.
A differenza delle altre partite la Juventus ha avuto il pallino del gioco sin dai primi minuti, grazie anche ad un grande Camoranesi e ad una prestazione mostruosa di Marchisio, mentre Buffon -goal imparabili subiti a parte- è stato inoperoso.
Ma la cosa che più mi ha impressionato è stata la voglia, prima di vincere una volta raggiunti da Mesto e poi di non perdere, una volta subito il goal di Crespo.
Con questo spirito, in campionato si potrà fare bene. Molto bene.
Ma serve recuperare al più presto i titolari infortunati perchè alcune alternative, ahimè, non sono all'altezza.

domenica 13 settembre 2009

Tris Juve


L'avevo pronosticato:vincere di nuovo all'Olimpico sarebbe stato molto più duro contro la Lazio, seppur priva di Zarate.
Dallo stadio, ieri sera, ho visto una Juventus stranamente spenta per circa 1 ora.
Una Lazio che nel primo tempo avrebbe meritato sicuramente di più, indipendentemente dalla validità o meno del goal annullato a Mauri.
Diego in difficoltà sin dai primi minuti. Si vedeva che non stava bene.
Ancora una volta grandissima partita di Felipe Melo, davvero un bunker piazzato davanti la difesa. Un vero leader.
Più che sufficiente la prima di Grosso, sopratutto nel secondo tempo.
Caceres invece per un tempo è stato in completa balia di un mostruoso Kolarov prima di diventare però decisivo con il goal che ha cambiato la gara.
Segno che quest'anno sembra davvero nato sotto una buona stella per i colori bianconeri.
Basti pensare anche all'esordio con goal per Trezeguet, fino a quel momento praticamente spettatore pagante.
La sensazione è sempre la stessa: se Diego non sta al meglio, la Juventus fatica a fare gioco sopratutto se poi le alternative dotate di tecnica come Camoranesi vanno a corrente alternata.
La squadra comunque è compatta e motivata. Davvero difficile da scardinare.
Però in futuro, sopratutto con il ritorno di Del Piero e Sissoko e l'ambientamento di Grosso e Caceres è lecito aspettarsi qualcosa di più sotto il profilo del gioco.
Non commento gli episodi arbitrali di ieri sera, anche se dallo stadio si è avuta la spiacevole sensazione di un arbitro davvero scarso che soffre la sudditanza (ricordate anche Inter-Parma di 2 anni fa?)
Di certo, come sempre in passato, al primo episodio presunto o tale a favore della Juventus si torna a parlare di scandalo come fa il Corriere dello Sport oggi.
Nel pomeriggio un Milan abulico conferma di non essersi ripreso dalla scoppola del derby.
Il punto di Roberto Beccantini
D’accordo, è sempre complicato districarsi fra le orme lasciate dalle Nazionali e l’odorino di Champions che arriva dalla cucina, ma affrontare la Lazio priva di Zarate e Rocchi - questo Zarate, soprattutto, e questo Rocchi - era un’occasione fuori del comune.
Da ItalJuve a Juventus il passo è stato brusco e dolce. Senza Del Piero, si sapeva. Senza Diego dal 40’, si è saputo. Eppure, Lazio zero Juventus due. Troppa grazia. Per Ciro Ferrara, quinto successo consecutivo. Per la squadra, nove punti su nove. La Lazio aveva soffiato la Supercoppa all’Inter. I paragoni fioccheranno. Complimenti a Ballardini e ai suoi prodi. Avrebbero meritato di più.
Un fischio preventivo di Gervasoni ha cancellato un gol di Mauri in mischia: dall’autopsia dell’azione emergono un fuorigioco di Diakité, passivo per i codici postmoderni, e un’ancatina di Cruz a Legrottaglie. A occhio nudo, era sembrato tutto confusamente regolare.
Barcollava e penava la Juventus, nonostante lo champagne di Giovinco. E Caceres era stato, fin lì, uno dei meno lucidi. Il gol dell’uruguagio e la carambola di Trezeguet, preferito a Iaquinta, premiano il turnover di Ferrara.
In attesa di Inter-Parma, la Juve lancia il suo guanto: è solida, ha più frecce nell’arco che in passato, e gli schiaffoni inflitti alla Roma con Diego protagonista e alla Lazio con Diego sostituito, riassumono e confermano la volontà di vincere comunque.
Leonardo sta studiando da allenatore del Milan. Lo 0-0 di Livorno non sarà il fondo del barile raschiato nel derby, ma resta un bicchiere mezzo vuoto. Huntelaar ha bisogno di tempo, Ronaldinho invece il tempo lo spreca. Il pressing fiammeggiante degli avversari crea scompensi non lievi: che partita, Candreva. Si scuote, il Milan, con l’ingresso di Pirlo, ma ormai è tardi. Con l’Inter, il Milan si era annesso i venti minuti iniziali. A Livorno, nemmeno quelli. Rotola dietro gli episodi, potrebbe subìre, potrebbe segnare, è la metà di un qualcosa che sfugge.

mercoledì 9 settembre 2009

Ciao Mike





"Allegria", ma che tristezza.
Se ne è andato Mike Bongiorno.
Con la sua perdita passa all'emisfero dei ricordi una parte importante della storia della televisione italiana.
Se ne va inoltre un grandissimo tifoso juventino.
Ciao Mike.
Questa sera intanto la Nazionale italiana di Lippi battendo la Bulgaria potrebbe esser virtualmente promossa per i prossimi mondiali in Sudafrica.
Ibrahimovic, in procinto di rientrare in Italia per la sfida di Champions, ricorda a tutti i tifosi interisti che "siete stati 17 anni senza vittorie e per vincere sono dovuto arrivare io...."
Schietto e diretto come sempre.
Intanto il big-match di sabato sera rischia di perdere due protagonisti: Del Piero e Zarate.
E' bene specificare però che per il peso specifico dell'assenza, sopratutto in questo momento, quella dell'argentino sarebbe notevolmente più pesante.
L'attaccante laziale è un talento cristallino puro, un vero uomo squadra che fa reparto a se.
Sono in tanti a scrivermi in questi giorni per chiedermi chi vorrei l'anno prossimo al posto di Trezeguet.
Beh, Zarate sarebbe davvero il miglior colpo possibile.
Mica poco lo so.....

martedì 4 agosto 2009

"Trezeguet è il goal"


TREZEGUET FA L'UOMO: CON LA JUVENTUS E' AMORE VERO.
di Giampiero Mughini

Bene, benissimo. Che David Trezeguet abbia giurato di non volere smettere la maglia bianconera, che dopo nove anni di gol a mitraglia voglia continuare a farli in nome e per conto della Vecchia Signora dei Campionati. Lo so, lo so che non è tutto romanticismo quel che luccica. Che se una qualche società europea di rango avesse accettato di pagare a David quel sontuoso stipendio da 4 milioni e mezzo di euro netti l’anno, assicurandogli per giunta di partire titolare, lui ci sarebbe andato di corsa. Bene, benissimo che questo non sia avvenuto e che lui non mandi sms alla maniera di Ibra al mio amico Giovanni Cobolli Gigli esigendo di essere ceduto il più presto possibile. Era stato Giovanni a raccontarmi il comportamento dell’Ibra vincolato contrattualmente alla società bianconera nel frattempo scaraventata in B, e che batteva i pugni sul tavolo e urlava a chiedere che lo cedessero a tutti i costi. E a quel punto l’Inter lo poté pagare l’inezia di 22 milioni di euro, meno di un terzo di quanto lo abbia valutato adesso il Barcellona. Tanto David che Ibra erano due giocatori usciti dal cilindro prodigioso del più grande direttore sportivo italiano dell’era moderna, Luciano Moggi. David venne acquistato dalla Juve quando di gol ne faceva già tanti nel massimo campionato francese ma prima di quel gol (purtroppo per noi italiani strepitoso) con cui la Francia si mise in tasca la coppa di miglior squadra europea, una coppa che all’89° era stata già impacchettata con i colori della bandiera italiani. Con la casacca juventina David fece inizialmente un po’ di panchina, perché in quel ruolo giocava da titolare un certo SuperPippo Inzaghi. Finché la Juve della Triade cedette Inzaghi per una gran cifra e puntò su David. Il quale ricambiò la cortesia riuscendo nell’impresa di totalizzare la miglior media gol mai riuscita a un goleador bianconero. Dire che David e il gol siano tutt’uno è dire una banalità sconcertante, ma anche una verità assoluta. Lui non gioca a pallone, lui la mette dentro. Di rapina (che termine stupido!), al volo, in acrobazia, di destro, di sinistro. In tutti i modi possibili e immaginabili. Ve lo ricordate il gol che decise quel campionato che alcuni giudici pagliacci hanno poi rapinato alla Juve e regalato all’Inter (a proposito, spero non vi sia sfuggita l’intervista di Fedele Confalonieri in cui dice che i tornei “regalati” all’Inter sono due)?Le cose erano andate così. La Juve e il Milan erano a pari punti a quattro turni dalla fine, e alla Juve toccava andare a giocare a San Siro.La Juve era priva di Ibra, che era stato pesantemente squalificato. La partita del Milan che precedeva il big match era stata arbitrata da Massimo De Santis, l’arbitro accusato di essere al vertice dell’“organizzazione a delinquere” capeggiata da Moggi. In quella partita ce n’erano due o tre di grandi giocatori milanisti che, ove fossero stati ammoniti da De Santis, avrebbero saltato lo scontro con la Juve. De Santis dimenticò i suoi doveri di gran delinquente professionale e non ne ammonì nessuno. E dunque ecco la Juve senza Ibra e il Milan al suo completo. Stiamo ancora 0-0, e dunque la Juve ancora in testa alla classifica, ma solo e soltanto per la differenza reti. Succede che dal limitare dell’area rossonera Alex Del Piero si trovi a giocare una palla a mezza altezza, spalle alla porta milanista e con un difensore rossonero alle costole. Che fa? Inventa una rovesciata che trasforma quella palla in un cross invitantissimo per il genio di David. Il quale va incontro alla palla, spalle anche lui alla porta, e per giunta pressato da un difensore rossonero e a non dire che da quelle sue parti sta arrivando anche il portiere rossonero (mi pare fosse il gigantesco Dida). A quel punto lui si inventa una “palombella” con un colpo di cranio tanto da far percorrere alla palla una deliziosa curva che conclude la sua traiettoria in fondo alla rete. 1-0 per la Juve il punteggio finale. Juve che sarà campione d’Italia per la 28ª e meritatissima volta. Se c’è qualcuno che riesce a smentire in punta di fatto quello che ho raccontato - ho detto in punta di fatto - accetto che mi dia del cialtrone. Ho raccontato un gol fra i tantissimi di David. Ne potrei raccontare decine e decine. Quel primo e splendente gol juventino di un 3-1 inflitto ai “galacticos” del Real Madrid a Torino. Oppure, ed è tra i miei preferiti, il gol fatto al Torino a conclusione di una partita in cui lui non aveva toccato palla. Il gol per antonomasia di David, è difatti quello che lui realizza l’unica volta che tocca la palla. E del resto, amici cari che mi state leggendo, a che altro serve battere la palla se non a metterla dentro? Dimenticavo l’ultimo gol fatto con la maglia juventina. Domenica sera contro l’Aston Villa, e seppure la partita sia finita come sapete. A David toccava il secondo turno come rigorista bianconero. Uno stremato Iaquinta aveva fallito il primo rigore juventino. Un David svogliato o poco concentrato o che non ne poteva più della Juve ci avrebbe messo un niente a fallire il suo rigore. E invece lo ha messo dentro. Aspettatelo, aspettiamolo David. Sono sicuro che di gol nel suo carniere ne ha ancora tanti.

mercoledì 22 luglio 2009

Ciao Pinzolo





Con l'amichevole di ieri terminata 1-1 contro il Vicenza finisce il ritiro 2009 della Juventus a Pinzolo. Arrivederci al prossimo anno.
Intanto Amauri, checchè ne possa dire lui, dimostra di non esser tranquillo per la concorrenza di Trezeguet e sfodera un nervosismo ingiustificabile per i toni amichevoli della sfida.
Starà sicuramente facendo il tifo per vedere l'attaccante francese in maglia rossonera l'anno prossimo.
Spunta in questa direzione una nuova ipotesi: scambio con Borriello!
Ripeto il mio punto di vista in merito:
cedere Trezeguet ad una diretta concorrente in Italia sarebbe follia pura.
Dopo 3 anni di inferno forse i tifosi juventini riusciranno a rimarginare la ferita Ibrahimovic.
Gliene si vuole creare forse un'altra?
Non scherziamo.
Anche perchè se David sta bene, non c'è Amauri che tenga. E questo lo sa bene anche il brasiliano, che vedendo l'antagonista così motivato.....
Intanto continua la telenovela Caceres nella speranza che a qualcuno venga la pazza idea di comprare Poulsen.
Per Almiron invece si sono perse le speranze....
.
Trezeguet e Poulsen: via alla svendita?
Mirko Nicolino per Juvemania.it
Non è più un mistero: la Juventus vuole perfezionare l'acquisto di Caceres e chiudere il calciomercato. Almeno fino a gennaio. Il difensore uruguaiano che molto poca fortuna ha avuto a Barcellona è lì che attende una telefonata dal suo procuratore: vuole fortemente la Juve, ma soprattutto vuole andare via da Barcellona, poiché non è di sicuro uno dei pupilli di Guardiola, e visto che il mister ha vinto praticamente tutto è facile comprendere da quale parte stia l'ambiente. Anche la Juve, da parte sua, è lì che attende che qualcuno si prenda Poulsen (nelle ultime ore si è fatto vivo il Villareal con un'offerta di poco più di 5 milioni) e che si interessi realmente a David Trezeguet. Il francese ormai ha capito di voler essere scaricato e anche ieri nell'amichevole con il Vicenza non è sembrato l'uomo più felice del mondo. A dire il vero, da qualche ora c'è chi un interesse reale ce l'ha: il Milan di Berlusconi, che da qualche settimana non fa altro che andare ad elemosinare calciatori a destra e a manca per l'Europa, sempre con gli stessi e negativi risultati. Qualche giorno fa abbiamo avuto modo di verificare - con le nostre fonti - quali siano gli esiti del contatto che ci sarebbe stato tra le due società nella serata di ieri. I rossoneri hanno ufficilamente chiesto David alla Juventus, vista l'impossibilità ad arrivare a Luis Fabiano. quello che mettono sul piatto (che già piange di suo) è uno scambio alla pari con Borriello o 4-5 mln di euro in contanti. Per quanto potrei avallare una cessione di Trezeguet (il risparmio sull'ingaggio sarebbe notevole poichè il franco-argentino ha uno stipendio di 4,7 mln di euro all'anno), mi chiedo se sia il caso di svendere, cedendo alle logiche sensazionalistiche del Milan. La società bianconere del resto ha bisogno di monetizzare, dopo aver utilizzato (colpevolmente?) già quasi metà del budget che era stato assegnato al mercato 2010/11 ma, passi per Poulsen, Trezeguet è un patrimonio societario e calcistico che non può e non deve far parte dei saldi di fine mercato. Siamo la Juve e "dobbiamo primeggiare sempre" - Alex Del Piero dixit - sul campo, nei bilanci, negli acquisti di calciomercato… Il primato delle svendite non ci interessa, lo abbiamo già avuto quando ci hanno derubato di due scudetti e sbattuto in serie B. Basta e avanza.

venerdì 17 luglio 2009

Me lo sentivo...




L'avevo scritto tempo fa....
Volete vedere che alla fine, gira che ti rigira, il Milan verrà a bussare alla porta per Trezeguet?
Le indiscrezioni riportate ieri sera da SkySport24 e riprese oggi dalla Gazzetta dello Sport portano proprio in questa direzione.
Proposta come pedina di scambio il trenta-treenne Massimo Oddo.
Devo anche commentare questo eventuale movimento di mercato?
Operazione che rasenterebbe la follia. Movimento da internamento.
Intanto l'Inter si rafforza ulteriormente comprando il carismatico capitano della Nazionale Brasiliana Lucio.
Però tutto il mercato interista non può che ruotare intorno alla permanenza o meno di Ibrahimovic. Il Barcellona si è rifatto nuovamente sotto, con il presidente Laporta giunto addirittura a Milano per trattare.
L'offerta pare si quantifichi in circa 40 milioni di euro più i cartellini di Hleb ed E'Too.
Fosse vera, è forse giunto il momento di riequilibrare il campionato italiano.
In prospettiva futura la Juventus intanto punta a Caceres.
Per arrivare al difensore uruguaiano però servirà cercare di riuscire a piazzare i vari Poulsen, Almiron mentre per Tiago pare si tenterà per l'ennesima volta la riesumazione.....
Chiusura per Cannavaro: arrivato in ritiro a Pinzolo è stato accolto da un'ovazione di applausi.

mercoledì 15 luglio 2009

"Sarà duello Juve-Inter"



Oggi voglio riportare qui di seguito:
-un interessante articolo inviatomi da Mirko Nicolino per Juvemania.it che condivido quasi totalmente, tranne che nel dare l'assenso per la cessione di Trezeguet.
Per me David se sta bene è sempre l'attaccante titolare.
- la bella poesia inviatami dal brillante Giacomo Scutiero in cui manifesta tutta la sua gioia di tifoso per l'acquisto di Felipe Melo
- la telefonata-articolo di Roberto Beccantini al Procuratore Federale Palazzi per far capire, a chi ne avesse ancora bisogno, che farsa è stata ed è tutt'ora Calciopoli.
Mi astengo infine dal commentare la sentenza al processo Sandri per manifesta incapacità di accettare una giustizia ingiusta.
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C’è grande entusiasmo attorno alla nuova Juventus, tanto da portare il direttore di Tuttosport a dire senza mezze misure nel suo blog, che in 6 settimane “tutto è cambiato”. 10mila tifosi che assistono agli allenamenti non si vedono tutti i giorni. Si respira una nuova (davvero?) aria attorno alla Juve 2009/2010: la Juve di Diego, di Felipe Melo, di Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro (attorno a cui circolano da alcuni giorni strane news - non posso dire altro), la Juve dell’intramontabile capitano Del Piero, del figliol prodigo Pavel Nedved, dell’ormai osannato Secco. Lungi da me qualsiasi tentativo di smorzare gli entusiasmi, anzi, anche io aspetto con trepidazione di vedere in campo (nazionale e internazionale) la nostra nuova corazzata, non posso dimenticare che questa è anche la Juve di Almiron, di Poulsen, di Cobolli Gigli e dell’ormai separato in casa Trezeguet. Non possiamo dimenticare, infatti, che le (giustificabili) ingenti (non voglio definirle folli) spese sono il frutto di 3 anni di mercato quasi sciagurato, se si eccettuano gli acquisti di Iaquinta, Amauri e Sissoko. Quest’anno siamo forti, è vero, ma al di là di ogni dietrologia, mi sembra che il lavoro non sia finito. Anzi, penso siamo poco più che a metà dell’opera: quello che mi aspetto nei prossimi giorni, infatti, è che si trovi una casa allo strapagato Poulsen, ad Almiron e che si chiarisca una volta per tutte l’equivoco Trezeguet. “Cercheremo di venderlo” ha detto a più riprese Cobolli Gigli; “È molto importante, se rimane non posso che essere contento” ha risposto ieri Ciro Ferrara. Ebbene, fermo restando che si tratta di un’operazione in uscita che io farei, credo proprio che con David i nostri dirigenti si stiano dimostrando piccoli piccoli. David ha sempre lottato per la squadra e non riesco a fargliene una colpa se a 32 anni di età guadagna 4,7 milioni di euro all’anno. Non ha mercato, e mi sembra anche logico; non accetta diminuzioni dell’ingaggio, e mi sembra altrettanto logico. Rimarrà quasi sicuramente da noi, farà tanta panchina magari, ma potrà sempre e comunque uscire dal campo a testa alta. Non sarà di certo lui a pagare per gli errori di questo triennio, per il “la B ci sembra una pena congrua”, per il camaleonte solido o per “avevo paura di Pieri”. Il mercato non è finito, il campionato non è iniziato. C’è tempo per rimediare e di certo ciò che non manca a questa società è la dedizione alla causa e l’impegno: non vedo però quel pizzico di cattiveria e scaltrezza che ci mancano per essere al top. A proposito: ci servirebbero anche due terzini.
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Tante settimane alle calcagna di D’Agostino,
poi il toc toc per il centrocampista fiorentino.
Un affare chiama l’altro, il primo era già vero:
Marchionni sarà viola, non più un bianconero.
La transazione cela il gran colpo con un velo,
come pensarla distinta dall’appeal per Melo?
Venticinque milioni la clausola rescissoria,
John Elkann non poteva stimarla irrisoria.
Si era già abdicato sul palermitano di Udine,
ma Felipe è superiore, può essere un cardine.
Tante monete per un “european top midfieldier”:
un mattone fermo per scorgere più vicino l’Inter.
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Perché, l’11 aprile 2008, il procuratore federale Stefano Palazzi deferì alla Disciplinare il direttore sportivo della Juventus, Alessio Secco, e l'ex vicepresidente del club bianconero, Roberto Bettega, «per aver partecipato alla trattativa di mercato relativa al calciatore Criscito con il signor Enrico Prezioni, soggetto inibito in via definiva dalla giustizia sportiva», e perché non ha usato lo stesso metro con Massimo Moratti per le operazioni Thiago Motta e Milito, entrambe portate a termine sempre con il padrone-presidente del Genoa, «il signor Enrico Preziosi inibito in via definitiva dalla giustizia sportiva»? Aperta parentesi: la Disciplinare inflisse poi un mese di sospensione sia a Secco che a Bettega. Perché il procuratore federale Stefano Palazzi vuole vederci chiaro sui contatti tra Francesca Menarini, presidente del Bologna, e lo squalificato Luciano Moggi mentre sul fronte Moratti-Preziosi si accontenta di quello che ha «visto» attraverso i giornali? Due pesi e due misure? Ieri, martedì 14 luglio, ho telefonato a Stefano Palazzi e gliel’ho chiesto.«Dottore - mi ha risposto - comprendo l’esigenza di dover far fronte alla curiosità dei lettori. Nello stesso tempo, mi permetto di osservare che anche notizie apparentemente simili vanno vagliate in profondità perché, lei capirà, non tutto quello che è, sembra; e non tutto quello che sembra, è. Mi scuso, dunque, se non posso proseguire in quel processo deduttivo e intellettivo che, immagino, lei vorrebbe che portassi a termine. Lei mi capisce, vero... ?».Per la verità, non ho capito un tubo. Avrebbe potuto dirmi che gli articoli o i filmati non bastano per smascherare accordi fra dirigenti in regola e altri no, servono prove più concrete: incontri «pubblici» in luoghi istituzionali, firme «proibite» in calce ai contratti, eccetera eccetera. Nulla. Solo fumo. Il problema sollevato era e rimane un topolino, ma proprio perché è un topolino la risposta spaventa. Spaventa perché dicono che Palazzi abbia cambiato il palazzo e non che il palazzo abbia cambiato Palazzi.

lunedì 13 luglio 2009

Flashback Juve

Oggi.....

Un anno fa....


.....e come l'anno scorso..... e come l'anno prima.........
Trezeguet in grande forma.
Sissoko che promette successi.
La Juve che parte da Pinzolo fiduciosa di poter vincere tutto.....
Vi ricorda qualcosa?

venerdì 3 luglio 2009

Juve: Grosso guaio



Come non detto.
Sta prendendo corpo quell'operazione che i media faranno passare come un netto rafforzamento mentre per me sarà il simbolo di un mercato fatto all'incontrario.

Via Trezeguet l'unico vero bomber in rosa, il più grande attaccante straniero juventino di tutti in tempi, in cambio di Grosso, giocatore che dopo le prestazioni sontuose del mondiale 2006 praticamente non ne ha più azzeccata una. Come Cannavaro o quasi.
Per rafforzare una difesa traballante praticamente si è scelto di puntare su 2 vecchie glorie.
Queste operazioni tanto mi ricordano quelle recenti del Milan con Oddo, Favalli, Emerson e Zambrotta.
Sappiamo tutti come sono andate a finire......
In attacco a sostituire la prima punta Trezeguet arriverebbe una seconda punta come Pandev, che è più un logico sostituto di Del Piero piuttosto che dell'attaccante francese.
Ma parlare di logicità quando si tratta l'argomento mercato in casa Juventus è un paradosso.
Sta nascendo una Juventus Diego-dipendente, che non si sta rafforzando in difesa e che in attacco dovrà sperare eventualmente che Amauri, Iaquinta e Pandev tutti e 3 insieme garantiscano i goal che il solo Trezeguet timbrava regolarmente.
Intanto l'ir-Real Madrid punta anche Ribery facendo arrabbiare persino Platini.
In conclusione il Milan sembra "ripiegare"su Luis Fabiano o Huntelaar.
Vuoi vedere che alla fine la formazione rossonera trarrà vantaggi dal rifiuto del Wolsfburg per Dzeko?
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giovedì 2 luglio 2009

Davvero IrReal




Pazzesco.
Poco altro da aggiungere.
Il Real Madrid non contento dei colpi Cristiano Ronaldo e Kakà compra anche quello che nei prossimi anni diventerà uno dei (se non il primo) centravanti più forti al mondo:
KARIM BENZEMA.
Sono molto più invidioso di questo acquisto che dei 2 precedenti "galacticos".
Classe 1987, pagato 36 milioni di euro (fino a 41 con eventuali bonus), è lui il centravanti che garantirà al Real successi futuri.
Piccola "gamba tesa" juventina:
non avrebbe avuto molto più senso investire su di lui come erede di Trezeguet, piuttosto che in Amauri?
Sarebbe bastato non spendere 25 milioni di euro per l'italo-brasiliano e vendere Trezeguet....
Troppo facile?
Indiscrezioni intanto indicano proprio in David Trezeguet l'attaccante scelto dal Lione come sostituto di Benzema.
Indovinate in cambio di chi?
Di Grosso!!!
Questo sì che sarebbe un Colpo Grosso, ma per la squadra transalpina. Ovvio.
Ci manca solo questo.
Se la Juventus cederà davvero Trezeguet per prendere Grosso e Pandev chiederò l'internazione per coloro che parleranno di squadra rinforzata!!
Intanto continua il quiz per chi sarà il prossimo regista in casa Juve:
Il sogno Xabi Alonso è sempre più vicino al Real (tanto per cambiare).
Restano i nomi di Gago (a buon prezzo rischierei questo affare), Ledesma e D'Agostino - 2 buoni giocatori, certo non fenomeni, che se pagati singolarmente meno di 10 milioni di euro potrebbero esser anche rinforzo valido.
Ma basterebbero per poter lottare contro lo strapotere interista in Italia e quello spagnolo-inglese in Europa?
Assolutamente no. Poche chiacchiere. Niente illusioni.

giovedì 25 giugno 2009

Non Melo credo....




Oggi, nella roulette di giocatori da accostare alla Juventus, è uscito il nome di Felipe Melo.
Il centrale brasiliano è stato acquistato lo scorso anno dalla Fiorentina per 13 milioni di euro.
Un colpo di Corvino alla Moggi.
Comprato, un anno fa, uno dei migliori interpreti di centrocampo con un ingaggio relativamente basso.
Mettete in parallelo gli affari Poulsen-Felipe Melo e calcolate che la Juventus tra ingaggio e cartellino ha speso anche di più. E non di poco.
E' vero quindi dire che servono i soldi in primis per fare le grandi squadre?
Moratti in tal senso dovrebbe esser un esempio, da prender in negativo ovvio.
La verità è che o ne hai "a palate da spendere" come Paperon Perez o serve la competenza.....
Non credo che adesso la Fiorentina si priverà di questo talentuoso giocatore (che a me personalmente ricorda il Dunga giocatore, per il quale stravedevo e che niente ha a che vedere con il Dunga CT) per meno di 20 milioni di euro.
Detto ciò, se dovessi scegliere personalmente su chi investire tale somma tra D'Agostino e Melo, non avrei tentennamenti:
è senza dubbio alcuno il brasiliano il giocatore su cui punterei.
Clamorosa sconfitta della Spagna contro gli Usa alla Confederations Cup, a conferma che nel calcio se sottovaluti l'avversario puoi perdere con chiunque.
Cosa che raramente avviene negli altri sport.
Intanto mentre Giovinco chiede solo un pò di fiducia, oggi è il giorno decisivo per conoscere il futuro di Trezeguet.
Il futuro della Juventus passa anche da queste scelte.
Futuro che sicuramente non vedrà Marco Motta con la maglia bianconera.
La Roma l'ha riscattato in tempo.
In Formula 1 alla fine l'hanno avuta vinta Montezemolo e la Ferrari:
sarà Mosley ad andare a casa.
In chiusura commento due indiscrezioni riportate ieri:
1) Possibile scambio Grosso-Camoranesi con il Lione.
Sarebbe un'operazione che rasenterebbe il ridicolo.
Di certo lo preferirei all'attuale presidente....