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lunedì 17 febbraio 2014

La Juve batte il Chievo ma sui giornali si parla solo di Conte vs Capello

La partita e la prodezza di Asamoah passano in secondo piano...

giovedì 9 maggio 2013

Juve cannibale. Conte punta il record di Capello




martedì 18 gennaio 2011

Ritorno al passato?

Ai microfoni di "Tutti pazzi per la Juve" su RADIO POWER STATION è intervenuto nuovamente l'ex Direttore Generale della JUVENTUS LUCIANO MOGGI.

La redazione di JUVENEWS.NET ha trascritto l'intero intervento.



Buonasera Luciano e benritrovato ai nostri microfoni. Cosa ne pensi dell'acquisto di Luca Toni e di quello sfumato di Floro Flores?


"Bisogna guardare le esigenze nell'immediato, la Juventus si è trovata senza attaccanti e deve provvedere anche per una questione numerica, però ovviamente non sono nomi per il futuro... Addirittura Floro Flores poi, riserva nell'Udinese..."


In una situazione di questo tipo, non è meglio schierare qualche primavera?

"Io infatti sono di questo parere a dir la verità, credo che la Juventus debba cercare di arrivare tra le prime quattro e sicuramente ne ha la possibilità, non capisco perchè debbano acquistare giocatori che poi magari la prossima stagione non serviranno. Io gestirei l'emergenza in attesa che rientrino gli infortunati, tanto la Juventus non può aspirare a più del quarto posto. Eviterei di spendere ora per investire tutto sul mercato estivo dove si possono trovare giocatori in grado far ridiventare competitiva questa squadra. Il problema è la voglia di gestire l'emergenza. Io senza soldi ho dovuto gestirmi per forza per 12 anni, adesso in pochi anni hanno speso quasi 200 milioni e magari si possono permettere giocatori che non servono e che poi devono rivendere subito. D'altra parte dei 13 giocatori acquistati 9-10 andranno rivenduti... Così non si costruisce, si distrugge."

Secondo te Quagliarella dopo un infortunio così serio verrà riscattato?

"L'infortunio lo paga l'assicurazione e non va a carico di nessuno. Si può comunque ipotizzare che non sarà riscattato, ma questo dipende anche dagli accordi che sono stati presi tra le due società in estate."

In settimana è uscita fuori una voce che vuole un tuo ritorno a Torino insieme a Fabio Capello. Quanto c'è di vero?

"Lasciamo perdere le voci e pensiamo al futuro immediato poi dopo vedremo il da farsi. Comunque nella vita mai dire mai...."

Ti senti spesso con Giraudo in questo periodo?

"Certo certo, perchè non dovrei?"

Torniamo un po' su Calciopoli e agli ultimi sviluppi con le dichiarazioni spontanee di De Santis e Ceniccola.

"Non fanno che confermare ciò che dicevo io da sempre, che in pratica c'erano società che facevano cose che la Juventus non faceva: noi regalavamo magliette altri regalavano pullover di cachemire. Noi rispetto a questi qui eravamo dei chirichetti. Nonostante questo, loro non hanno fatto nessun reato ma tanto meno noi"

Prima di Natale era stato detto che entro un mese si sarebbero pronunciati sulla tua proposta di radiazione, cosa ti aspetti?

"Non mi aspetto niente, devono solo provarci. Alla luce di quello che è venuto fuori poi penso che non abbiano neppure intenzione di fare una cosa del genere altrimenti dovrebbero radiare tanta di quella gente..."

Confermi che Palazzi ti vuole risentire su Calciopoli?

"Non so se vuole risentirmi. Io credo che siano ampiamente sufficienti le intercettazioni."

Ti abbiamo letto recentemente in un tuo editoriale su "Libero" a proposito di Cobolli Gigli che ora da fuori critica l'operato della nuova dirigenza. Non è troppo facile così?

"Si vuole far fare brutta figura ad Andrea Agnelli prendendo come spunto i risultati attuali della Juventus senza tener conto di quello che ha trovato che certamente non può modificare in 6-7 mesi di gestione. Adesso ci sono quelli che masticano amaro e che si permettono di parlare, uno di questi è Cobolli Gigli,  un altro è Boniek. Adesso è venuto fuori con un intervista perchè non gli hanno dato la stella e hanno fatto bene a non dargliela. Questo qui parla e sparla, è arrabbiato con la Juventus e parla male della Juventus, un mese fa si aspettava la stella e parlava bene. Ha detto che gli basta la stima che aveva di lui l'Avvocato che lo aveva ribattezzato "bello di notte" e non ha capito nemmeno il motivo di quel nome: di notte non lo vedeva e di giorno non lo voleva vedere."

Boniek dice che non si può pensare che sia una cosa normale chiamare 100 volte un arbitro prima di una partita...

"Ma chi l'ha mai fatto? Se c'era un'associazione, uno sapeva già cosa doveva fare e non c'era bisogno di chiamare... La verità è che Boniek è un povero Cristo che ha provato a fare l'allenatore e l'hanno respinto tutti. Evidentemente la lingua è più forte del valore che lui riteneva di avere come allenatore. Sparla di chi l'ha fatto ricco, basta questo per capire il soggetto..."

D'altronde Boniek dal giorno stesso in cui ha lasciato la Juve ed è andato alla Roma ha iniziato a gettare fango sulla Juve.

"E' tipico di gente come quella, c'è poco da dire... Tenete conto che ha provato a fare l'allenatore ed è stato cacciato da 7-8 società. Sembra che tutti gli abbiano dato contro invece s'è dato contro da solo, altrimenti l'avrebbero tenuto visto pure il nome che si era fatto da giocatore."

Torniamo al calcio giocato. La Juventus attuale non è una squadra da scudetto, è sotto gli occhi di tutti, però ultimamente ha subito dei torti arbitrali. Secondo te come si dovrebbe muovere Andrea Agnelli per riacquistare peso politico all'interno del palazzo?

"Questo non deve costituire un alibi perchè a Napoli poteva prendere anche più goal, idem con il Parma. Per cui lasciamo perdere i torti arbitrali. Resta il fatto che la Juventus deve farsi rispettare nell'ambito degli uffici preposti e non sui giornali ma credo che Andrea Agnelli lo stia facendo."

Cassano. Ti aspettavi che la Juventus non avrebbe fatto nessun tentativo per portarlo a Torino a costo zero?

"Io ci avrei provato di sicuro, ma nella vita ci sono persone che non vogliono correre rischi e preferiscono non gestire. Io per esempio sono tra quelli che vogliono gestire e di conseguenza avrei rischiato."

Il Siena di Antonio Conte sta facendo molto bene in serie B. Pensi che Conte potrebbe essere l'allenatore giusto da cui ripartire?

"Con una società giusta che lo affianca potrebbe essere l'allenatore giusto per fare bene..."

Quindi con dirigenti come Luciano Moggi?

"Morto un papa se ne fa un altro. Moggi ha coraggio nel gestire le cose e nel difendere, questo coraggio però l'ha pagato e non è stato riconosciuto dalla Juventus di allora."

Quello è sotto gli occhi di tutti. Noi continuiamo a ripetere che se c'è un briciolo di speranza di avere la restituzione di scudetti e della dignità è solamente perchè tu non ti sei arreso.

"E non sono stato aiutato da nessuno. Ho fatto tutto per conto mio, pagando di tasca mia. Prima di tutto sono stato informato di quello che c'era e secondariamente sapevo quello che invece era stato evidentemente nascosto. E qualcuno, piaccia o non piaccia, ci dovrà anche dire perchè non c'erano intercettazioni dell'Inter. E' una cosa che dovremo sapere."

Tu hai più volte suggerito, dall'avvento di Marotta, di non fare rivoluzioni, bensì di inserire solo tre o quattro giocatori di livello e piano piano ricostruire una buona squadra. Visto che Andrea Agnelli ha grande stima di te, perchè pensi che abbiano fatto invece il contrario di quello che avevi suggerito?

"Evidentemente non ne hanno tenuto conto. Adesso Andrea fa il presidente e all'inizio c'erano anche altre faccende oltre a quelle sportive. Ma credo che ben presto Agnelli debba prendere in mano la situazione anche dal lato sportivo e far capire a tutti che bisogna sentirsi da Juventus, sempre."

Quindi Andrea Agnelli non è soddisfatto dell'operato sul mercato di Marotta?

"Di queste cose non parlo. Io sono amico di Andrea e ci vediamo spesso ma quando chiacchieriamo lui si guarda bene dal parlare di calcio perchè se mi parlasse di calcio io non risponderei e lui sa perfettamente il perchè."

In questi giorni sei stato associato anche come possibile dirigente della Roma con una nuova proprietà. Smentiamo anche questo?

"Questa ipotesi io l'ho appresa dai giornali, soprattutto dalla Gazzetta dello Sport. Quindi...."

Tanta gente ci chiede che potere ha realmente Andrea Agnelli all'interno della società?

"A questa domanda non posso dare una risposta che sia veritiera. La mia impressione è che in questo momento ci siano tanti che cercano di dire la loro e in questi casi succede sempre che le cose non vadano per il verso giusto. "

Capello ha detto che dopo l'Inghilterra smetterà di allenare. Pensi invece che anche per riconoscenza nei confronti della Juventus  se ci sarà un progetto serio da parte di Andrea, Fabio accetterà di allenare ancora una squadra di club?

"Questo non ve lo so dire ma conosco il carattere di Fabio che è quello del guerriero, quindi nelle situazioni difficili lui si getta volentieri per rimettere le cose a posto. Può darsi che alla fine del suo mandato in Inghilterra possa avere un pensiero per un eventuale ritorno. Il 2012 è però lontano e la Juventus deve lavorare per ricostruire quello che è stato distrutto."

giovedì 16 settembre 2010

Delneri, altro che nuovo Capello!

Nell’ascoltare in diretta le parole pronunciate da Delneri domenica sera dopo il pareggio pirotecnico di Juventus – Sampdoria, il primo e unico pensiero è stato quello di ricollegarle ai tentativi di accostamento fatti tra il neo-tecnico juventino e Capello dalla stampa e dai media nelle settimane precedenti.

D’accordo, questa Juve non è da scudetto e probabilmente qualcuno avrebbe chiamato il 118 se Delneri si fosse candidato come favorito per il titolo, ma una Juventus che abdica per la lotta al tricolore alla seconda giornata di campionato davvero non si era mai vista in tanti anni di storia.

Mentalità provinciale? Realismo? Alla tardiva smentiva non crede nessuno.

Di certo la squadra ha subito un ulteriore ridimensionamento inaspettato da parte dei tifosi.

Delneri è esente da colpe per questo?

Diciamolo chiaramente, il grande tecnico è anche colui che impone determinati acquisti e pone il veto su altri nomi.

Chi avalla totalmente le scelte della società invece poi ne paga anche le conseguenze..

Ve la immaginate voi la faccia di Capello nel momento in cui Marotta gli comunicava:

“ti abbiamo preso Rinaudo, Pepe, Martinez e Traore!” Oppure “Caro Fabio, abbiamo venduto Diego ma l’abbiamo rimpiazzato con Quagliarella!”

Suvvia, il solo accostamento tra Capello e Delneri fa ridere.

Da una parte c’è uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio, dall’altra uno che non ha mai vinto nulla in carriera.

L’esser nati nella stessa regione ed aver un carattere simile conta assolutamente zero.
Altrimenti, se i termini di paragone sono questi, si potrebbe considerare il talento di Alvaro Vitali al pari di quello di Carlo Verdone e Alberto Sordi.

Non scherziamo.

Capello mai avrebbe avallato un mercato pieno di mezze figure come è stato quello bianconero di questa estate. Capello mai ci avrebbe rimesso la faccia.

E per ritirarsi pubblicamente dalla lotta scudetto avrebbe sicuramente scelto un modo teatrale come quando ai tempi della Roma scaricò totalmente le colpe “non mi avete preso Davids? Questa squadra allora non potrà lottare per lo scudetto! Alternative non ne voglio..”

Delneri, invece ha dato l’ok su tutte le operazioni fatte da Marotta e quindi non ha alibi.

Ma d’altronde la carriera parla chiaro, è un allenatore “piazzato”, per dirla in termine ippico.

Alla Juve per tornare a vincere serve ben altro.
Serve un Capello. Quello vero però!

venerdì 6 agosto 2010

Del Neri come ne esci fuori?

Quando il mese scorso ho ascoltato le parole di Mister Del Neri in conferenza stampa ho subito avuto l’impressione di un autogoal. D’accordo ognuno ha la sua visione del calcio e i suoi teoremi ma creare subito il dualismo Del Piero-Diego proprio non serviva. E’ stato un clamoroso errore di inesperienza a grandi livelli.

A precisa domanda sulla coesistenza in campo dei due talenti bianconeri ha così risposto, in maniera inequivocabile:
“Io gioco con una punta centrale e un trequartista dietro. O con due punte alte, mai due punte basse. Se penso che due non sono complementari come attitudini, non giocano mai assieme. Non c’è alternativa, c’è solo il ruolo: chi gioca meglio, va in campo. Son quattro anni che faccio così come con Doni all’Atalanta. Diego è un Doni. Come la duttilità dei giocatori è una risorsa importante”.

Tradotto in parole semplici : Del Piero e Diego mai in campo insieme!
Mi chiedo, però, se il tecnico di Aquileia ha ponderato tutte le possibili conseguenze di queste sue dichiarazioni. Diego l’anno scorso ha già dimostrato di non esser un “cuor di leone” e non avere il carattere che serve per esser il leader di una squadra che lotta per vincere. Come potrà mai adesso giocare tranquillo e cercare di riscattarsi sapendo di avere alle spalle l’ombra di un Del Piero che scalpita?

In quasi 20 anni di carriera il capitano bianconero si è sempre dovuto conquistare sul campo il posto da titolare. Basti pensare ai dualismi in passato con Roberto Baggio, Totti o Cassano tanto per citarne alcuni. Ha sempre sbaragliato la concorrenza con i fatti. Un solo giocatore è riuscito a spedire Del Piero in panchina: Zlatan Ibrahimovic.

Ma Diego non è e non sarà mai decisivo come Ibrahimovic….. E Del Neri non è Capello.....

lunedì 28 giugno 2010

Moviola in campo!!

1° VIDEO

2° VIDEO

2 bellissimi ottavi di finale ai mondiali rovinati da episodi arbitrali clamorosi.
E' pazzesco come nel 2010 il calcio non si sia ancora modernizzato beneficiando dei mezzi tecnologici di nuova generazione.
L'Inghilterra di Capello va a casa eliminata con merito dalla Germania, ma se fosse stato convalidato il sacrosanto goal di Lampard la partita sarebbe cambiata ed adesso staremmo parlando di un'altra sfida.
Stesso discorso per Argentina Messico. Impossibile non vedere il fuorigioco in occasione del primo goal di Tevez. Errore clamoroso di Rosetti e della terna arbitrale italiana.
Intanto il Corriere dello Sport da per fatto l'approdo di Pazzini in bianconero.
Tempo fa una soffiata di corridoio mi diede Pazzini e Palombo come prossimi calciatori della Juventus. Non credo sarebbero i campioni che servirebbero alla Juve però per colmare il gap.
E non credo lo sia nemmeno Mexes, che quest'anno ha fatto panchina per tutta la stagione alla Roma.
E non vorrei che poi si pensasse di vendere Chiellini nel caso dell'arrivo del francese...

sabato 19 giugno 2010

Agnelli:"Tifosi fidatevi!"

E tu ti fidi dell'operato del nuovo corso insidiatosi in casa juventina?
Domani, nell'editoriale della domenica dirò il mio pensiero.
Intanto vengono annunciati a grande pagina i nomi di Storari e Martinez, mentre i tifosi sono delusi.
Clamoroso al Mondiale: rischia l'eliminazione anche l'Inghilterra di Capello.
Con un Rooney in condizioni fisiche impresentabili la squadra non punge.
Decisiva sarà l'ultima gara del girone contro la Slovenia. Conta solo vincere.
In chiusura un pensiero per la fantastica vittoria di Los Angeles in Nba.
Dopo 7 gare intense, i Lakers trascinati da Kobe Bryant hanno la meglio sui Boston Celtics, mai domi.
Davvero uno spot per il basket!

martedì 11 maggio 2010

Marotta porta Del Neri?

La nuova Juve potrebbe ripartire da Del Neri, è lui l'allenatore sponsorizzato da Beppe Marotta per rilanciare la Juve. Si farà un ultimo tentativo per Benitez o Capello, altrimenti si virerà con decisione sul tecnico friulano....

giovedì 29 aprile 2010

Cuore matto




Il 28 Aprile 2010 verrà ricordato da molti come una giornata shock piena di colpi di scena.
Quando la nuova Juve sembrava delineata con Marotta - Benitez ecco il colpo a sorpresa: Andrea Agnelli presidente. Tutto si rimette in discussione. Si riparla di Capello....
Piovono le supposizioni. Torna Moggi allora? La Figc risponde subito: Moggi è radiato!!
In serata l'Inter elimina un Barcellona inconcludente, senza idee al quale non sono serviti i proclami dei giorni scorsi. La finale sarà tra Inter e Bayern. Una tedesca e una italiana.
Niente spagnole, niente inglesi. Alzi la mano chi ad inizio anno avrebbe immaginato una finale così!!

venerdì 5 marzo 2010

Indovina chi

In questo momento di assoluta crisi e confusione juventina, non potevano mancare le indiscrezioni di mercato per la Juve.
Ecco allora Ribery, Kuranyi, Bonucci, Higuain....Ce n'è per tutti i gusti e tutte le tasche.
E che dire del nuovo allenatore?
Capello non viene? Benitez non si libera? Proviamoci con Conte allora o perchè no Gasperini o forse ancora meglio Prandelli....
Tanti nuovi nomi, meno quelli che servono davvero:
un Direttore Sportivo vero, un presidente vero, una proprietà vera!

lunedì 1 marzo 2010

Già finito l'effetto Zac?


Non credo all'ipotesi Capello a lavorare con l'attuale dirigenza, non mi spiego il perchè Giovinco non trovi spazio in questa Juve. Quando un anno fa dicevo che se hai Giovinco non vai a comprare Diego, molti hanno ironizzato anche qui sul blog. Purtroppo alla lunga i fatti ancora una volta mi stanno dando ragione...Ieri sera una partita talmente brutta che è meglio non commentarla per niente. Speriamo sia stata solo una brusca fermata nella risalita di Zaccheroni. Non voglio credere che sià già finito l'effetto cambio in panchina...

Juve, è già finito il "cul de zac"?
La Vecchia Signora sembrava essere uscita dal tunnel, invece… Con il Palermo il brusco risveglio. Il “cul de Zac” sembra essere già finito e i bianconeri ritornano quelli abulici, lenti e impacciati di inizio stagione. Certo, nessuno si aspettava che Zaccheroni mettesse tutto a posto con un colpo di bacchetta magica. Il progetto è stato congegnato male e messo in pratica peggio: la ricerca del calcio champagne con la presenza del “fantasista”, con Ferrara prima e con Zaccheroni oggi, continuano a condizionare tutta la squadra dal portiere fino al… massaggiatore. Ieri il tecnico romagnolo ci ha messo del suo, con cambi ritardati e forse poco azzeccati, ma una Juve nata da equivoci e confusioni societarie non può che riportare in campo le stesse indecisioni. Obiettivamente difficile raggiungere il quarto posto con queste premesse: la concorrenza è agguerrita e una squadra senza continuità può ambire al massimo ad un altro anno di Europa League. La Juve delle scorse settimane ha vinto principalmente grazie agli episodi e ad una forma straripante di Del Piero, ma quando un trentaseienne gioca 7 partite in 3 settimane mi sembra normale attendersi un calo, e non sarebbe stato uno scandalo farlo uscire prima. La vera “palla al piede” (cit. Luciano Moggi), rischia però di essere Diego: inutile girarci attorno, il brasiliano non incide, caracolla sempre in orizzontale facendo male a sé stesso e alla squadra. L’anno scorso sentivo spesso parlare di un certo giovane fantasista dell’Huracan… E’ lo stesso che ieri sera i tifosi bianconeri hanno potuto ammirare tra le fila del Palermo: Pastore. Zamparini chiede in cambio Diego e 40 milioni: vado controcorrente bianconera e dico che mi sembra una valutazione equa, tenendo conto che il valore reale di Diego non va oltre i 7-8 milioni di euro. Diego è un equivoco che va risolto entro la fine dell’anno, altrimenti rischiamo di condizionare pesantemente anche la prossima stagione. Per i romantici, ieri sera ha giocato Trezeguet, o meglio è stato in campo (chi l’ha visto?). I movimenti e il lavoro “sporco” che fa Amauri lo si nota solo quando non c’è. Così come non c’era Camoranesi, dai muscoli di burro, per il quale mi auguro che dalla prossima stagione vada presidiare l’infermeria di qualche altra squadra alla stregua di Cristiano Zanetti. Iaquinta e Giovinco? Desaparecidos. Inutile rimarcare ancora una volta gli errori difensivi, reparto nel quale ci sarà molto da lavorare per la prossima stagione. La rifondazione deve però partire dall’alto e i rumors non sono dei più incoraggianti: in società potrebbero entrare altri tennisti, pallavolisti, ciclisti, manager di alto rango, ma difficilmente conoscitori di “vero” calcio. Ma siamo fiduciosi, “ha da passà a’ nuttat”! Dimenticavo: alla Juve di ieri sera manca un rigore sacrosanto. Ma non ditelo a Mourinho.

Ecco, le dichiarazioni rilasciate in mia presenza ieri in tv da Luciano Moggi.

Bufera sugli arbitri – La conferma che Calciopoli non è mai esistita
"Come avevo previsto nel 2006, dopo la mia estromissione il calcio è diventato tutto milanese. La mia colpa di saper contrastare bene le squadre di Milano è stata fare bene la mia squadra senza spendere troppo, al contrario di loro. E' stato un reato di lesà maestra che mi hanno fatto pagare amaramente. I presidenti delle squadre di calcio avevano concordato di abbassare i toni, ma alla prima ingiustizia subita a turno si scatenano contro la classe arbitrale e tutti lo hanno fatto. Ricordiamo ad esempio il presidente del Livorno Aldo Spinelli dopo la sconfitta con la Fiorentina quando ha chiesto la testa di Collina mentre i Della Valle lo invitavano ad abbassare i toni. Poi però la Fiorentina, dopo la sconfitta col Milan, si è scagliata contro Rossetti che le ha negato un evidente rigore arrivando a dire di non volere mai più Rosetti designato per una partita dei viola. Questo è il nuovo calcio dei complotti di chi sbraita di più. Solo Galliani dice di abbassare i toni, perché adesso non ne ha bisogno….Ma tre mesi fa aveva preparato un dossier arbitri da dare a Collina. Quando conviene, tutti alzano la voce per avere poi arbitraggi a favore. Questo è il nuovo calcio. Leonardo dice che solo con gli arbitri non si vince? Di certo però si va avanti. Togli i 3 punti di Firenze al Milan e vediamo se ancora il Milan sarebbe in lotta per lo scudetto. L'Inter dopo le sceneggiate di Mourinho e il gridare al complotto ieri ad Udine si è portata via 3 punti grazie ad un rigore netto non concesso ai friulani. Se tutti i presidenti protestano, è chiaro che qualcosa non funziona. Fino a quando c'erano gli Agnelli in vita e la Juventus esercitava una funzione di controllore non era mai successo tutto quello che stiamo vedendo in questo periodo infatti nei 10 anni precedenti al 2006 mai c'erano stati errori in quantità industriale come adesso. Bisogna anche dire che la mano di Collina, che ha fallito completamente, finora non si è vista e che, fatta salva la loro buona fede, è evidente che gli arbitri sono condizionati dalla sudditanza psicologica verso le grandi perché se vogliono fare carriera nazionale e internazionale hanno bisogno dell'appoggio delle "grandi". Questa è la conferma che Calciopoli non è mai esistita, perché oggi si sbaglia molto più di ieri."
Mourinho – E il tuo scandalo con il Porto l'hai rimosso?
"Mourinho è un allenatore che ha capito che deve tenere sulla corda la squadra per motivarla e farla giocare sempre al massimo. Ripeto che mi è anche simpatico. L'allenatore interista diventa antipatico quando però si permette di dare giudizi spregiativi sul calcio italiano. La storia di Calciopoli non si è ancora conclusa. E' in corso un processo "vero" e prima di dare giudizi bisogna attendere la sentenza del tribunale.
Trovo poi molto scorretto che Mourinho si erga a giudice del calcio italiano e si dimentichi la bufera che ha investito il calcio portoghese due anni fa con squalifiche, retrocessioni e penalizzazione proprio del Porto che lui guidava nella stagione 2003/2004, anno in cui vinse oltre allo scudetto portoghese anche la Champions.
Mourinho, l'allenatore migliore in questo momento? Per me i migliori restano sempre Capello e Lippi e subito dopo c'è Ancelotti."
La lotta per lo scudetto esiste solo sulla carta
"L'Inter è la squadra più forte di tutte, ha la rosa migliore. Roma-Milan decisiva per lo scudetto? No, Milan e Roma possono lottare solo per il secondo posto dove il Milan mi sembra favorito ma solo perché ha una rosa più ampia dei giallorossi e la società più forte."
Roma - La famiglia Sensi merita rispetto
"La Roma senza Totti e Toni non può esser competitiva a lungo termine. Mi infastidisce pensare che alcune volte venga anche criticata e contestata la famiglia Sensi che ha speso tutto il suo patrimonio per la Roma. Quando io ero alla Roma e Franco Sensi ne era vice presidente mi disse un giorno:
"Ho smesso di lavorare, da adesso la Roma sarà il mio giocattolo".Gli risposi :"Stai attento perché sarà un giocattolo pericoloso". Ieri la Roma ha gettato via 2 punti importanti, ma al Napoli manca un rigore. Il fallo su Quagliarella era evidente."
Lazio – Con "l'amministratore Lotito" non sarà mai una grande squadra
"Sotto la gestione di Lotito la Lazio non potrà mai esser una grande squadra perché il presidente biancoceleste è solo un buon amministratore che spende quanto ricava ma mai investirà in prima persona per rinforzare la squadra. Di certo però non ha nemmeno mai investito in chiacchiere come fanno certi presidenti come Cairo ad esempio…
Comunque con la Fiorentina la Lazio ha avuto paura di vincere e lo ha dimostrato Reja sbagliando a non inserire Zarate quando doveva far rifiatare la squadra."
Juve – Già tanto se arriva il 4° posto…
"La Juve deve pensare a salvare la stagione e non parlare di terzo posto ancora possibile e altre chiacchiere. Questa società di chimere ha il vizio di esaltarsi in dichiarazioni non appena vince due gare di fila. Sarà già difficile conquistare il 4° posto invece. L'avevo detto che la Juventus avendo la difesa lenta va in difficoltà contro gli attacchi rapidi come quelli del Palermo. Questo dipende anche dalla mancanza di un regista che detti i tempi nella squadra bianconera. Il Palermo a centrocampo era superiore qualitativamente. Ieri sera qualcuno a Torino poi avrà rimpianto alcuni ex, che in maglia rosanero stanno facendo benissimo. La Juventus ha l'alibi degli infortuni, ma comunque l'11 titolare bianconero sulla carta era superiore a quello del Palermo."
Gasperini, attento alla difesa! Bologna sei quasi salvo. Livorno, la terza a retrocedere?
"Il Genoa potrebbe fare qualcosa di più, ma Gasperini purtroppo è portato solo a curare bene la fase di attacco mentre dimentica sempre la fase difensiva.
Il Bologna con questa vittoria importante si è tirato fuori dalla lotta retrocessione, mentre per il Livorno di Spinelli la sconfitta con il Siena potrebbe esser decivia per la retrocessione. Avevo detto la settimana scorsa che Atalanta e Siena erano già con più di un piede in serie B e mancava la terza squadra.
Il Livorno adesso è la maggiore candidata a retrocedere insieme a loro."