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martedì 3 settembre 2013

Ma quali 7 sorelle, al massimo c'è...qualche cugina! La dieta Tevez e il tormentone Gilardino...


L'ultimo giorno di calciomercato da quando Beppe Marotta è alla Juve mi mette sempre addosso un senso di inquietudine. Stavolta però è scivolato via senza arrabbiature, anzi. Lo scambio di comproprietà tra Juventus e Sassuolo che ha visto coinvolti Marrone e Berardi merita sicuramente un plauso per il prezioso lavoro sui giovani che sta compiendo la dirigenza bianconera.
Alla fine il giudizio complessivo per il mercato juventino è più che positivo anche se continuo a ritenere esagerata la cifra spesa per Ogbonna.
Nonostante l'acquisto di Llorente non avrei ceduto Matri al Milan e su questo ha pienamente ragione Mister Conte. Dove non sono d’accordo con Antonio è ovviamente quando parla di Juve indebolita. Ma è talmente evidente che la sua è una provocazione per stimolare l’ambiente che non potrebbe esser altrimenti. Quando arriva un campione, un leader, un titolare come Tevez puoi si rammaricarti per le cessioni di Giaccherini e Matri, due validissimi giocatori, ma nemmeno più di tanto perché entrambi erano panchinari nelle stagioni precedenti.
La domanda che mi sono posto allora in questi giorni e che ho condiviso su twitter e facebook è stata la seguente: e se ad Antonio avessero ceduto uno come Vidal, come avrebbe reagito? Non oso minimamente pensarlo. Sarebbero tremate le mura dello Juventus Stadium.
La Juve bi-Campione d’Italia è ancora nettamente la favorita in campionato, nonostante le ambizioni europee rafforzate che potrebbero portare via importanti energie mentali.
Si parla tanto in giro di “7 sorelle”. Di un Inter rigenerata dalla cura Mazzarri, di una Roma forse da scudetto con l’arrivo del sergente Garcia, di una Fiorentina che può tornare a sognare in grande se Mario Gomez sarà il degno erede di Batistuta. Di un Milan esaltato dal ritorno di Kakà. Della Lazio, però già ridimensionata. In questo momento ritengo invece che il solo Napoli possa competere con i bianconeri per lo scudetto nonostante la cessione di Cavani. Mazzarri è già stato dimenticato e non poteva esser altrimenti visto che il suo sostituto Benitez è da anni uno degli allenatori più preparati e vincenti d’Europa. E la sua mano sulla squadra partenopea è già ben evidente.
Dopo 2 giornate 5 delle “7 sorelle” sono a punteggio pieno e a turno vengono esaltate da stampa e media come possibili anti – Juve ma le prossime giornate faranno da spartiacque.
Si, forse una tra Roma e Inter senza l’impegno europeo potrà rivelarsi rivelazione del campionato, ma dubito che tra loro ci possa esser la squadra che possa ripercorrere le gesta della Juventus di Conte del primo anno che sfruttando l’assenza di competizioni internazionali cementò il gruppo che proveniva da due stagioni fallimentari guidandolo sino al successo. Nella campagna acquisti di entrambe le squadre manca quel Pirlo capace di spostare i valori di un torneo.
Per quanto riguarda la Fiorentina, gioca bene, a volte benissimo. Ma quest’anno avrà l’impegno dell’Europa League che porta via sempre molte energie fisiche e mentali. E non va dimenticato poi che ha ceduto Jovetic, il suo giocatore migliore in rosa.
Avrebbe potuto inserirsi nella lotta tricolore il Milan se solo avesse pensato a rinforzare la difesa. Dubito che un pacchetto arretrato composto da Abbiati Abate Zapata Mexes e De Sciglio possa invece costituire il reparto bunker su cui costruire un possibile scudetto, perché si sa bene che in Italia vince quasi sempre chi subisce meno goal.
Infine la Lazio e il suo presidente Lotito sono stati ampiamente ridimensionati dalla Juventus, prima in Supercoppa e poi in campionato. Difficilmente due lezioni così evidenti in poco tempo potranno essere digerite a breve.
Quindi più che 7 sorelle possiamo parlare di due sorelle (di cui una evidentemente maggiore) più al massimo cinque cugine.
Considerazioni finali:
- durante la preparazione estiva si era parlato di un Tevez sovrappeso ma se questi sono i risultati, chiedo pubblicamente a Carlitos di girarmi la sua dieta!
- come il ritorno dei tormentoni musicali in ogni estate, da almeno 10 anni a questa parte il nome di Gilardino viene accostato a quello della Juventus. Ma mai come quest’anno l’attaccante biellese è stato vicino alla maglia bianconera...

giovedì 1 settembre 2011

MAROTTA, gli alibi sono finiti: CONTE non è DELNERI!

Per una volta parto dalla fine.
Se Marotta avrà ancora il compito di effettuare una campagna acquisti in nome e per conto della Juventus si trovi il modo di tenerlo fermo nella giornata del 31 Agosto.
Per una tifoseria abituata a sognare l’ultimo giorno di mercato con nomi come quelli di Nesta, Di Vaio, Ibrahimovic e Cannavaro passare ore da incubo attraverso gli arrivi o possibili arrivi in prestito di Rinaudo, Traorè, Gastaldello e Andreolli non è gratificante. Anzi.
Anche perché quest’anno rispetto alla scorsa stagione sono stati fatti importanti passi avanti.
Fare peggio era impossibile, vero, ma è fuor di dubbio affermare che la qualità della rosa è stata migliorata.
Il mercato di quest’estate ha comunque certificato inequivocabilmente i responsabili del fallimento dello scorso campionato, per il quale alla fine ha pagato ingiustamente il solo Delneri.
Non è assolutamente un caso infatti che oltre il 75%  degli acquisti della scorso calciomercato sono stati accantonati, rivenduti o messi ai margini nella nuova Juve di Conte.
Il miglior colpo qualità-prezzo del mercato bianconero è stato indubbiamente quello del polivalente Vidal. Bene anche gli acquisti di Lichtsteiner (anche se pagato troppo) e del talentuoso Elia. L’unico vero campione arruolato però è stato Andrea Pirlo. Intorno a lui ruota gran parte del futuro della Juventus. Se tornerà a sfiorare i livelli che l’hanno consacrato miglior regista al mondo ci sarà da divertirsi. Se si manterrà invece sui livelli anonimi e opachi dell’ultimo biennio rossonero saranno dolori.
Affascina l’acquisto di Estigarribia, una scommessa che però con quella faccia da duro mi è già simpatico.
Ziegler e Pazienza, opzionati prima ancora dell’arrivo di Conte, servono ad aumentare solo la quantità della rosa, non certo la qualità. Lascia perplesso l’acquisto di Giaccherini (che vale al massimo Pepe) la cui metà viene incredibilmente valutata più di quella di Giovinco.
Veniamo alle note dolenti.
Incapacità quasi totale nel fare cassa cedendo i giocatori in esubero. Alla fine del tanto reclamizzato "tesoretto cessioni" non se ne è avuto praticamente traccia.
A questo si aggiunge poi il mancato rafforzamento del reparto peggiore della squadra bianconera, ovvero quella difesa bucata come un colabrodo nella scorsa stagione.
Serviva un’alternativa a Motta (a proposito qualcuno spiegherà mai i motivi del suo costoso riscatto?) ed è arrivata. Serviva un terzino sinistro di qualità ed invece la Juve si ritrova oggi in rosa 3 terzini sinistri di medio-basso valore (Grosso, Ziegler e De Ceglie) come nella peggiore tradizione dell’Inter pre-Calciopoli.
Ma soprattutto serviva un leader difensivo, che potesse guidare Chiellini al meglio consentendo a Barzagli e Bonucci di esser solo delle buone alternative.
Non riesco a spiegarmi in tal senso la priorità data all’acquisto di Vucinic (buon giocatore ma discontinuo come pochi) a 15 milioni di euro, in un reparto quello offensivo, che contava già 6 elementi (Matri, Quagliarella, Del Piero, Toni, Amauri e Iaquinta) per sole 2 competizioni nazionali. Il centrale di livello non è invece arrivato e purtroppo la difesa è ancora indubbiamente il lato debole della squadra, Non resta che sperare che Buffon torni il miglior portiere al mondo per limitare i danni.
Adesso si dovrà, tutti, concedere tempo e fiducia ad Antonio Conte ed avere pazienza, molta pazienza senza illudere i tifosi. Quando ogni anno cambi 5-6 titolari non puoi certo pretendere di avere risultati importanti nell’immediato.
Il tecnico bianconero ha il dna bianconero nel sangue e con il tempo potrà trasferirlo all’intera rosa.
Ma non vanno fatti proclami, ne stabilite finali....
Questa Juve parte ai posti di blocco con possibilità praticamente nulle di poter competere per lo scudetto (il Milan è distante anni luce, l’Inter meno ma comunque distante) e se la giocherà alla pari o quasi con Napoli, Lazio, Udinese e Roma per la lotta per un posto nell’Europa che conta.
La mia considerazione finale è un messaggio per il presidente della Juventus Andrea Agnelli:
“Caro presidente,
è molto bello che dopo anni, troppi anni, la Juventus sente finalmente la voglia di ottenere giustizia con la restituzione della dignità persa e degli scudetti sottratti durante Calciopoli, ma ancor prima che riportare a casa i due titoli vinti meritatamente sul campo andrebbe fatto di tutto per far tornare a casa il padre di quei successi, colui che a costo zero aveva allestito una squadra stellare. Insomma lui....
Perché e sfido chiunque a sostenere il contrario, se Marotta in poco più di 1 anno investendo nei cartellini d’acquisto quasi 300 miliardi di vecchie lire è riuscito ad allestire una squadra al massimo in grado di competere con Lazio, Udinese, Roma e Napoli chi gestiva il mercato bianconero prima di Calciopoli con la stessa somma a disposizione avrebbe creato una squadra in grado di competere con Barcellona, Real Madrid e Manchester United, dominando in Italia. Sbagliare è umano, perseverare diabolico. Buona fortuna Presidente.”
Comprare i parametro zero o buoni giocatori con i soldi a disposizione è facile.
Scovare e comprare campioni a basso costo o saper vendere i giocatori in esubero per fare cassa no.
La differenza tra un fenomeno e uno normale è tutta lì, la differenza tra vincere e partecipare anche.
E buonanotte ai suonatori.

Stefano Discreti

giovedì 21 luglio 2011

Il top player serve in difesa

Piazzati in rapida serie gli acquisti a costo zero di Pirlo, Pazienza e Ziegler ai quali si è aggiunto successivamente Lichtsteiner, pagato a caro prezzo nella bottega Lotito che non fa mai saldi, il mercato Juve si era praticamente impuntato sul nome d'attacco da regalare ai tifosi a tutti i costi anche oltre le reali necessità tecnico-tattiche e priorità logiche.
E invece un pò a sorpresa è arrivato il colpo Vidal, per il quale Marotta merita assolutamente un applauso. E' forse in assoluto la sua migliore operazione di mercato in rapporto qualità-prezzo da quando è alla Juve.
Ritorniamo però al nome per "abbonamenti", premesso che tra Aguero e Rossi scelgo tutta la vita l'argentino ma che a certe cifre forse non arriverei nemmeno io, quello che mi chiedo è:
ma la priorità della Juve è un attaccante?Assolutamente no.
Il top player serve al centro della difesa. Senza se senza ma.
Non vorranno mica giocare un'altra stagione con la coppia Chiellini-Bonucci? Impresentabile.
Con due terzini, gli svizzeri, bravi più ad attaccare che a difendere e con Pirlo piazzato davanti alla difesa, acquisto che non si discute sotto il profilo qualitativo ma assai invece dal punto di vista della tenuta fisica visto l'ultimo biennio poco rassicurante del bresciano, serve assolutamente un leader difensivo che possa guidare la difesa al meglio, onde evitare clamorose imbarcate come quelle dell'anno passato.
Chiellini, da centrale ha dimostrato di esser solo un buono stopper vecchia maniera che se guidato bene da un compagno carismatico può aver un rendimento da campione ma non è di sicuro lui il giocatore 'alla Montero' che può esser capace di comandare l'intero reparto difensivo. Men che meno lo è Bonucci, i quali quasi 16 milioni di euro investiti la scorsa stagione per il suo cartellino urlano vendetta.
Due le soluzioni quindi che però non devono prescindere da un acquisto di livello in difesa.
Affiancare a Chiellini il top-player e lasciare la fascia sinistra alla concorrenza tra Ziegler e De Ceglie.
Oppure riportare Chiellini sulla fascia sinistra  promuovendo Barzagli titolare.
Nomi da suggerire per il Top difensore? 
Ce ne sono molti in circolazione, più di quelli che si pensa.  Basta mettere il naso al di fuori del campionato italiano che ormai è il 4°-5° per livello qualitativo in Europa,  anche se l'elemento migliore in assoluto forse è finito al Chelsea nello scorso mercato di riparazione: parlo di David Luiz.
Non credo alle voci che vorrebbero adesso il giocatore messo in discussione dall'arrivo di Vilas Boas, anche se come si dice a Roma "magari ce cascano!".
Pagato 25 milioni dai blues, il brasiliano sarebbe il giocatore perfetto su cui ricostruire la competività della difesa bianconera. Costa troppo? Sommate l'acquisto di Bonucci a quello di Motta e vedrete che la somma spesa da Marotta non è poi così tanto lontana da quella sborsata da Abramovich....
Immaginare una difesa Buffon Lichtsteiner Barzagli David Luiz Chiellini forse sarebbe effettivamente troppo per gli standard a cui ha abituato i propri tifosi la Juve post-Calciopoli, ma questo deve far riflettere sul fatto che non basta aver soldi da investire per creare una grande squadra.
Esempio in negativo ne è Moratti che in 10 anni ha speso oltre 1000 miliardi di vecchie lire senza mai vincere niente arrivando ad alzare qualche trofeo solo grazie l'annientamento delle avversarie attraverso Calciopoli.
A rigor di logica poi, dopo il difensore centrale, l'altra priorità juventina dovrebbe esser quella dell'esterno sinistro alto, giocatore assai fondamentale negli schemi di Conte, ovvero quella variabile alternativa che dovrebbe fare la differenza sulla fascia opposta a quella di Krasic.
Da tanto tempo per questo ruolo si fa il nome di Bastos, che non entusiasma.
Lo scambio Bonucci-Vargas ipotizzato da Tuttosport in questi giorni potrebbe invece esser un'operazione molto utile a risolvere contemporaneamente 2 problemi della rosa Juventina: evitare l'eccessiva svalutazione di Bonucci ed andare a colmare il buco sulla fascia sinistra di centrocampo, dove Pepe al massimo può esser considerato un buon rincalzo.
A centrocampo, piazzato il colpo Vidal, adesso bisogna vendere bene (non Marchisio però...)
E si arriva infine all'attacco, che in ordine di necessità dovrebbe esser l'ultimo tema in scaletta, piazzando magari un colpo 'alla Ibra' a fine mercato quando di giocatori, anche campioni, scontenti che vogliono cambiare aria ce ne sono a bizzeffe. Magari lo stesso Aguero.
L'acquisto di Giuseppe Rossi in tempi stretti invece potrebbe esser comprensibile solo in caso di successiva cessione di Quagliarella alla Roma in cambio di Vucinic, trattativa ancora in piedi nonostante le smentite: ma ne varrebbe davvero la pena?
L'anno scorso Marotta si è giocato il jolly Del Neri, scaricando tutte le colpe del fallimento bianconero sulle spalle del tecnico friulano nonostante anche le sue responsabilità fossero ben evidenti.
Con Antonio Conte invece non potrà farlo e quindi il dirigente bianconero non può proprio più sbagliare.

giovedì 7 luglio 2011

Riscritta Calciopoli: grazie a tutti!!


Lunedì tardo pomeriggio, squilla il cellulare. Leggo il nome sul display: è l’amico Giampiero Mughini.Rispondo con piacere e un po’ che non ci si sente. Gli chiedo subito come sta ma stavolta Giampiero non mi da nemmeno il tempo di parlare. E’ indignato, arrabbiato come mai prima l’ho sentito, nemmeno quando a Controcampo, nella serata in cui io ho fatto il mio esordio in diretta tv nazionale, ha lasciato in anticipo lo studio.“Stefano, hai letto le motivazioni di Palazzi?”Devo ammettere che in quel momento ero lontano da internet, senza nessuna radio o tv nella vicinanza e quindi non ero ancora a conoscenza della relazione anche perché poi avevo da poco terminato una telefonata con il Mister Antonio Conte, con il quale avevo discusso di tutt’altra materia.Cerco di capire, Giampiero mi spiega minuziosamente la cosa nonostante la sua rabbia. Lo saluto ed al primo internet point mi fermo per leggere con i miei occhi l’intera relazione.Un senso di indignazione mi assale misto ad impotenza.Ma anche un moto d’orgoglio: ce l’abbiamo fatta. Ebbene si.Per 5 lunghi anni, noi semplici tifosi ci siamo trasformati in difensori della Juventus diventando tutti piccoli avvocati, Giornalisti con la "G" maiuscola e ricercatori della verità.Ci guardavano come degli alieni, come dei tossici o degli ubriachi.Ci hanno dato degli illusi, dei talebani. Ci hanno etichettato come squadristi e barboni.Ci hanno cantato contro "vinciamo senza rubare", come se la Juventus stellare del 2006 avesse bisogno del telefono per vincere sul campo.Bisogna ammettere però che senza Luciano Moggi e il suo pool difensivo non ce l’avremmo mai fatta. Senza la sua voglia di lottare e di non mollare mai, tutte le nostre battaglie sarebbero state inutili. Calciopoli sarebbe morta e sepolta dal 2006 e la storia della Juventus macchiata per sempre senza possibilità di appello.Ho imparato a conoscere a fondo Big Luciano in questi anni di amicizia vera. E mi sono reso conto di quanto è stato importante per lui sentire l'affetto del popolo bianconero. Più gli manifestavano solidarietà e più gli veniva voglia di giustizia e rivalsa.Se gli juventini avessero abboccato alla teoria "Juve distrutta per colpa di Moggi", probabilmente anche lui si sarebbe arreso subito ed avrebbe smesso di lottare nel 2006.L'apporto di tutti i tifosi bianconeri è stato determinante.Voglio allora provare a ringraziare tutti coloro che ho avuto al mio fianco in questo lungo viaggio di ricerca della verità. Penso ai mie compagni della Combriccola Romana di Tutti pazzi per la Juve e al fan club della nostra trasmissione, agli altri juventini di Roma del "mai un passo indietro" Massimo Zampini, Nicola De Bonis, Marco Venditti, Antonello Angelini, Emilio Targia e Giuseppe Pollicelli.Come dimenticare poi gli amici di Juvenews.net, Juvemania.it, CanaleJuve.it, Juworld.net, juveforever.net, Magazinebianconero.com e tutti i frequentatori del mio blog  e della mia pagina ufficiale su Facebook.Penso a tutti gli utenti di tifosibianconeri.com (ex j1897), vecchiasignora.com e degli altri forum juventini con i quali ho discusso per giorni, mesi, anni in centinaia di topic differenti.Onore all’Associazione Nazionale Amici della Juventus del Professor Paolo Bertinetti, a GiulemanidallaJuve, agli indomabili gladiatori di Ju29ro.com, a Renato La Monica, Anna Capogrosso, Salvatore Cozzolino, Alberto Rossetto, Riccardo Gambelli, Antonio La Rosa, Mirko Nicolino, Maurizio Romeo, Antonio Corsa, Roberto Buonfiglio, Enzo Ricchiuti, Anna di Orgoglio Gobbo, Massimo Pavan, Carlo Tecce, Vittorio Salvadori, Alvise Cagnazzo,  Thomas Bertacchini, Sergio Colautti, Francesco De Felice.Grazie anche a Gianluca Savoini, Cristian Rocca, Luca Beatrice, Gigi Moncalvo, Giancarla Tenivella, Andrea Bonino, Claudio Zuliani, Cesare Pompilio, Marcello Chirico  e Piero Ostellino che come Giampiero non hanno mai avuto paura a trattare pubblicamente in maniera obiettiva questo scomodo argomento.Ma grazie anche ai giornalisti non juventini che si sono documentati sulle carte vere e non sui tabellini della Gazzetta dello Sport. Mi vengono in mente alcuni nomi in tal senso: Oliviero Beha, Luigi Colombo, Daniele Capezzone e Alvaro Moretti.Ultimi ma non per questo meno importanti i nomi di Antonello Oggiano, Emilio Cambiaghi, Mario Pasta e Mario Sironi che per  difendere la Juve hanno deciso addirittura di scrivere un libro.Nel momento in cui faccio questo “appello” la paura di dimenticare qualcuno è davvero tanta.Non sarebbe davvero giusto.Ringrazio quindi tutti coloro che hanno fatto qualcosa in difesa della Juventus a partire da Maggio 2006. Anche quelli che non conosco personalmente o che non ho  mai incrociato nella mia via in questi anni ma che hanno aperto blog o siti anche piccolissimi e con poche visite o che si sono semplicemente battuti al bar, sul posto di lavoro o davanti le edicole in difesa dell’orgoglio bianconero.E’ stato fondamentale l’apporto di tutti, non esistono scale di merito in questa ricerca di giustizia e di rispetto.Perché le parole pronunciate l'altro giorno dal Presidente Agnelli sono giuste, i tifosi meritano rispetto e soprattutto la restituzione della dignità sottratta nel 2006.Quello che però prima o poi qualcuno ci dovrà spiegare è:perché la Proprietà ha lasciato i tifosi soli per oltre 4 anni in balia degli antijuventini e dei media colpevolisti?Perché nel 2006 hanno dato il benservito alla Triade senza nemmeno provare ad ascoltare le loro memorie difensive per un solo istante?Perché gli hanno fatto causa (perdendola) in un processo contro ignoti, che ignoti non erano?

Perché non si sono difesi nel processo sportivo del 2006? Perché hanno ritirato il ricorso al Tar? Perché hanno approvato all’epoca la linea editoriale della Gazzetta dello Sport con la benedizione anche di Boniperti? Perché non hanno mai speso una sola parola in difesa di Luciano Moggi in 5 lunghissimi anni?
Il  giorno che Proprietà e Dirigenza spiegheranno a noi tutti questo, rispondendo alle nostre domande beh quel giorno potremo dire di aver ritrovato la vera Juve. Solo ed esclusivamente quel giorno.
Perché noi il rispetto lo chiediamo e pretendiamo da 5 anni e non solo oggi che grazie al meraviglioso lavoro di Prioreschi, Penta, Trofino, Rodella e D’Onofrio sono stati distrutti completamente tutti gli impianti accusatori e sono state rispedite al mittente tutte le accuse contro la Juve dell’epoca.Senza il dolente popolo juventino  e senza “il comandante” Luciano Moggi, l'orgoglio e la storia della Juve sarebbe stata distrutta completamente e la proprietà  sarebbe rimasta a guardare senza muovere un solo dito in difesa di oltre 10'000'000 di tifosi sparsi in tutto il mondo.Perché? Diteci perchè.Prima o poi toccherà anche a voi, perché come ripeteva Abraham Lincoln:
"Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo"
In loving memory di Valerio Fregoni e Daniela Civico che tanto si sono battuti in difesa dell'orgoglio della Juve in questi anni e che oggi brillano come stelle nel firmamento bianconero.

venerdì 20 maggio 2011

Maledetti affari a costo zero....

Campionato fallimentare giunto al termine,  è tempo di bilanci e giudizi su chi promuovere, chi rimandare e chi bocciare senza appello.
La Juve per la prossima stagione ha bisogno di cambiare completamente marcia e gran parte della rosa e dirigenza.
Io la vedo così.
Portieri
1   -  Buffon Gianluigi 28-01-78
Dategli gli stimoli giusti, fategli vedere uno straccio di progetto serio e in poco tempo tornerà ad esser il miglior portiere del mondo smettendo anche di ridere, quando proprio non dovrebbe.
13 - Manninger Alexander 04-06-77
Ideale secondo portiere. Senza pretese quando è fuori, fa il suo quando chiamato in causa. Vice-Buffon forever.
30 - Storari Marco 07-01-77
Se pensava che alla Juve sarebbe stato titolare nonostante la presenza di Buffon è evidente che si è sopravvalutato e nemmeno di poco. Buon portiere ma da squadra di metà classifica o poco più. Se vuole giocare titolare può farlo, altrove. Sarà dura però recuperare i soldi investiti la scorsa estate.
Difensori
15 - Barzagli Andrea 08-05-81
Uno dei migliori acquisti per qualità/prezzo della gestione Marotta. Arrivato in sordina ha tolto il posto da titolare a Bonucci. Da confermare.
19 - Bonucci Leonardo 01-05-87
I 30 miliardi di vecchie lire investiti sul suo cartellino gridano vendetta. E' giovane e potrà rifarsi, ma di certo non vale la metà di quanto è stato pagato. Nelle vecchie Juventus del passato al massimo avrebbe avuto il ruolo di un Pioli qualunque...
3   - Chiellini Giorgio 14-08-84
Il miglior difensore juventino in rosa, per rendere al meglio ha però bisogno di un leader accanto che lo guidi nella fase difensiva. Se gli affianchi un Bonucci qualunque rischia di sprofondare anche lui nell'anonimato.
2   - Motta Marco 14-05-86
Nella Roma faceva panchina a Cassetti, serve aggiungere altro? La colpa non è sua ma di chi l'ha portato alla Juve.
29 - De Ceglie Paolo 17-09-86
Dopo le difficoltà iniziali ad adattarsi al ruolo di terzino sinistro ha evidenziato buoni miglioramenti prima di esser fermato da un brutto infortunio. Come riserva potrebbe benissimo esser riconfermato.
16 - Grosso Fabio 28-11-77
Arrivato alla Juve a fine carriera, il suo rendimento migliore è praticamente rimasto al Mondiale del 2006. Fosse stato ancora un giocatore di livello sicuramente sia l'Inter che il Lione non l'avrebbero lasciato partire così facilmente.
21 - Grygera Zdenek 14-05-80
Come panchinaro, vista anche la sua duttilità, può starci nella rosa. L'importante è non considerarlo mai un titolare.
26 - Rinaudo Leandro 09-05-83
Scaricato dal Napoli perchè non vedeva mai il campo, sottratto alla concorrenza del Bari. Inutile infierire. Vedi Motta.
43 - Sorensen Frederic 14-04-92
Da rivedere nel suo ruolo naturale di difensore centrale. Da terzino destro non merita assolutamente un posto da titolare nella Juve.
17 - Traore Armand 08-10-89
Se Wenger, che da sempre punta sui giovani, lo considerava una terza scelta ci sarà un motivo, no? Vedi Motta, vedi Rinaudo.
Centrocampisti
14 - Aquilani Alberto 07-07-84
Buon giocatore e poco più, spesso ne carne ne pesce. Alterna grandi giocate (rare) a prestazioni incolore (frequenti). Riscattarlo a 16 milioni sarebbe stata una follia. Vale si e no la metà. Tacchinardi, per citare una vecchia guardia bianconera del passato, valeva il doppio.
27 - Krasic Milos 01-11-84
Sicuramente il miglior acquisto dell'era Marotta. Ha trascinato la Juventus nella prima parte della stagione con i suoi dribbling e le sue accellerazioni. Poi è scoppiato come tutto il resto della squadra. Non è un campione assoluto, ma sicuramente è una delle poche certezze da cui ripartire. Di Nedved però ha solo i capelli.
8   - Marchisio Claudio 19-01-86
Il miglior prodotto del vivaio bianconero degli ultimi anni. Se però vuole davvero diventare una bandiera futura della Juventus deve prendere in mano le redini del centrocampo bianconero e diventarne il leader. Il suo futuro dipende da lui, con il rendimento alterno degli ultimi anni avrebbe faticato e non poco a trovare spazio in una delle Juve competitive del passato.
25 - Martinez Jorge 05-04-83
Meteora. 12 milioni di euro per un giocatore che nella sua carriera ha sempre alternato infortuni muscolari a prestazioni non da squadra di primo livello. E pensare che la Juve aveva in rosa un certo Giovinco a costo zero....
4   - Melo Felipe 26-06-83
I 25 milioni di euro di cartellino pagati da Alessio Secco sono la conferma che i soldi non servono a nulla se non hai la necessaria competenza per investirli. Melo potrebbe giocare solo in un centrocampo tecnico, come quello brasiliano della Confederation Cup del 2009, dove il suo ruolo però deve esaurirsi nel recuperare il pallone ed affidarlo al compagno di qualità. 
23 - Pepe Simone 30-08-83
Durante la stagione ha dimostrato di esser un buon gregario. Il suo più grande difetto è il prezzo di riscatto fuori mercato per il suo reale valore. A 4-5 milioni di euro si può anche pensare di trattenerlo a Torino. Di più di quella cifra non vale.
7   - Salihamidzic Hasan 01-01-77
Il Brazzo ha pagato per tutta la stagione l'unica colpa di non aver accettato la cessione la scorsa estate. Si fosse tenuto invece conto dei reali valori dei giocatori sicuramente avrebbe collezionato più presenze di Motta, Grygera e Sorensen messi insieme.
5   - Sissoko Mohamed Lamine 22-01-85
Qualcosa si è rotto con l'ambiente perchè altrimenti a 26 anni Sissoko dovrebbe esser considerato ancora un punto fermo da cui ripartire per la rifondazione bianconera. Prima di venderlo c'è da contare almeno fino a 10. Tornasse quello del primo anno in bianconero non c'è Pazienza che tenga.
Attaccanti
10 - Del Piero Alessandro 09-11-74
Unico, esempio per tutti, indistruttibile. Se però a 37 anni è ancora l'ancora di salvataggio della Juve bisogna riflettere. Nel 2006, sia in Nazionale che nella Juventus, era decisivo partendo  dalla panchina. Oggi, invecchiato di 5 anni, è invece diventato insostituibile. Dov'è l'errore?
9   -  Iaquinta Vincenzo 21-11-79
Zavorra. Negli ultimi anni ha giocato pochissimo e male. Il giocatore visto all'opera nel primo anno di Ranieri è un lontano parente. Ogni anno la sua cessione sembra imminente, ma poi la domanda nasce spontanea: ma chi se lo compra?
32 - Matri Alessandro 19-08-84
Arrivato a Gennaio come salvatore della patria ha dimostrato di valere un posto nella rosa della Juventus. Non sarà di certo un campione, ma in maglia bianconera potrebbe ripercorrere le tappe di importanti attaccanti-gregari del passato come Padovano o Ravanelli. Il suo prezzo di riscatto però è alto, decisamente troppo.
18 - Quagliarella Fabio 31-01-83
Fino al suo infortunio, il campionato della Juventus era stato sicuramente di buon livello. Non che la squadra con la sua presenza avrebbe potuto competere con le milanesi, questo impossibile, ma sicuramente la zona champions senza il suo grave infortunio sarebbe potuta esser più abbordabile per i bianconeri. Il prezzo complessivo del suo cartellino è eccessivo (il Napoli allo stesso prezzo ha comprato Cavani...), ma dopo aver pagato quasi 5 milioni di euro il prestito stagionale sarebbe folle non riscattarlo adesso.
20 - Toni Luca 26-05-77
Non ci fosse stata la possibilità di ingaggiarlo a parametro zero, i dirigenti della Juve avrebbero mai pensato a lui come possibile rinforzo? La risposta è ovvia, assolutamente no. Giocatore in piena fase calante della carriera. Vedi Grosso.
Allenatore - Luigi Del Neri 23-8-1950
Non è da Juve e non serviva certo vederlo all'opera tutto l'anno sulla panchina bianconera per rendersene conto. Allenatore provinciale che rende al meglio in piazze dove non si compete per la vittoria. Dargli però tutte le colpe del fallimento stagionale della Juve vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia.
Direttore Sportivo - Giuseppe Marotta 25-3-1957
Colpevole quanto e più di Delneri del fallimento della Juventus. Una campagna acquisti indecifrabile e provinciale ha ridimensionato totalmente la Juventus. Giocatori acquistati prevalentemente in base alla possibilità di risparmiare il più possibile sul prezzo del cartellino piuttosto che al reale valore di campo. Se si basa un'intera campagna acquisti su parametri zero, prestiti secchi e/o prestiti con diritto di riscatto poi non ci si può lamentare se si fallisce totalmente la stagione. Purtroppo però la lezione sembra non esser servita visto che i primi nomi per la Juventus della prossima stagione saranno Pirlo, Pazienza e Ziegler trattati più per lo status di "parametro zero" che per una reale programmazione tecnico-tattica, vista anche l'incertezza sul nuovo tecnico che regnava in sede fino a soli pochi giorni fa. Maledetti affari a costo zero che nella maggior parte dei casi risultano sempre "sòle". 
Presidente - Andrea Agnelli 6-12-1975
Rimandato. La sua prima stagione da Presidente è stata forse una delle più fallimentari della storia della Juventus ma le sue colpe sono limitate. Quando è stato eletto, Marotta e Delneri erano già stati scelti. Per ora la sua gestione è ricordata più per il piccolo risveglio sul fronte Calciopoli della Juventus che per sue decisioni sportive. Se non vorrà affondare con il resto della truppa è ora però di esporsi in prima persona anche con decisioni drastiche. 
Presidente Exor (principale Azionista Juve) - John Elkann 1-4-1976
Da Maggio 2006 ad oggi non ha ancora pronunciato o compiuto un solo gesto da Juventino. In tanti tifosi mi chiedono su FACEBOOK: potrà mai tornare competitiva la Juve se i proprietari se ne fregano di difenderne il nome in tutte le sedi necessarie? Parla poco, ogni qualvolta lo fa però fa rimpiangere ai tifosi juventini i suoi silenzi......

giovedì 17 marzo 2011

Eppure fummo avvisati tutti!


Tanti tifosi in quest’ultimo periodo mi hanno scritto invocando una bella “gamba tesa” nei confronti di chi ha rovinato la Juventus anche quest’anno.
Delneri e Marotta senza mai dimenticare però anche John Elkann e Blanc. L’unico ad esser salvato da questo disastro, almeno per ora, è Andrea Agnelli. Ma per quanto tempo ancora?
In questo momento invece non me la sento di sparare sulla croce rossa.
E’ evidente che Delneri è ormai in pieno stato confusionale ma era anche ovvio sin dall’inizio che non era un tecnico da Juve. Eppure per mesi hanno provato ad indolcire la pillola ai tifosi accostandolo anche addirittura al nome e ai metodi di lavoro di Capello o esaltandone oltre la realtà il 4° posto ottenuto lo scorso anno alla guida della Sampdoria, sotto la supervisione di Marotta. Quest’ultimo ha invece dimostrato di non avere mentalità vincente ragionando estremamente da “provinciale” e operando sul mercato in maniera veramente imbarazzante. Emblematico l’ultimissimo caso “Piazon” che ha dimostrato in pieno che Marotta è un direttore sportivo abituato a ragionare solo da “piazzato”. Non da Juve quindi.


A cosa servirebbe adesso cacciare Delneri? Ormai il latte è stato versato. Resta poco o niente da salvare.
E poi la qualità della squadra è quello che è e le ambizioni di classifica sono ormai pressoché nulle.
Questo fallimento era ampiamente prevedibile sin dalla fine del mercato estivo e quindi nessuna giustificazione è accettabile ora ma infierire sarebbe inutile.
Ecco cosa scrivevo (scripta manent….) in data 1 SETTEMBRE 2010 a chiusura del mercato, quando tantissimi invece esaltavano l’operato della nuova Juventus.



Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un mercato come quello appena terminato dalla nuova Juventus targata Andrea Agnelli, Marotta, Paratici e Delneri?
Io passo a mani basse.
Seguo con passione la squadra bianconera da 30 anni, praticamente da quando sono capace di intendere e volere. Eppure ad un mercato come questo non avevo mai assistito.
D’accordo, la drammatica stagione sportiva dell’anno passato suggeriva cambi drastici, ma mai mi sarei aspettato fino a questo punto e in questo modo.
Soprattutto gli ultimi giorni di calciomercato sono stati seguiti dalla tifoseria juventina con assoluto senso di stupore ed impotenza, al punto che sono stato tempestato di e-mail e messaggi, con la mia bacheca su Facebook praticamente impazzita per le domande poste al sottoscritto.
Se andiamo ad analizzare bene l’operato della dirigenza scopriremo che, tra acquisti e prestiti con diritto di riscatto, la Juventus ha investito potenziali 100 milioni di euro nel mercato in entrata per i cartellini.
Alla fine sono arrivati ben 11 giocatori, una squadra intera.
Quello che però resta sotto gli occhi di tutti è una cosa lampante: dei nuovi arrivi nessuno accende la fantasia dei tifosi, ne sarà in grado di poter far la differenza in futuro.
Ci sono persino bambini che si chiedono: e di chi mi compro la maglia quest'anno io?
Serviva davvero questa rivoluzione? No, parer mio, assolutamente no.
Nonostante la tragica stagione dell’anno passato le ragioni del fallimento andavano ricercate sopratutto nella catena impressionante di infortuni susseguitesi e nel fallimento tattico del cambiamento apportato da Ciro Ferrara al modulo 4-4-2 tanto caro alla Juve di Ranieri che ben aveva fatto in passato.
Non andava smembrata in questo modo la squadra che l’anno scorso di questo periodo veniva accreditata dalla maggioranza degli addetti ai lavori come potenziale candidata allo scudetto facendo parlare l'allora presidente Blanc di "terza stella".
Andavano solo inseriti 3-4 giocatori di prospettiva e valore sopra la media, liberandosi degli ingaggi pesanti di quei giocatori ormai fuori dal progetto che ostacolavano la riprogrammazione futura.
Serviva davvero spendere quasi 10 miliardi di vecchie lire per un portiere 33enne che dovrà rimpiazzare Buffon per soli 4 mesi, avendo inoltre già in rosa Manninger?
Siamo così sicuri che Motta sia meglio di Caceres?
Vedendo l’acquisto finale di Rinaudo per completare il reparto difensivo non era forse il caso di fare un ulterione anno di contratto a Cannavaro o tenere in rosa Ariaudo?
Serviva davvero investire 12 milioni di euro su un giocatore come Martinez, di difficile collocazione tattica e di dubbia qualità?
Serviva prendere Pepe e Krasic a quelle cifre quando oltre al rientrante Lanzafame si poteva puntare di più sulla classe del talento a costo zero di Giovinco, magari richiamando Palladino e mantenendo il tesoretto per colpi di spessore?
Vedendo l’attuale De Ceglie titolare da terzino sinistro siamo così certi che la Juventus abbia fatto bene a liberarsi di Criscito e Molinaro?
Siamo certi che Candreva non sarebbe servito a questa Juventus?
Il colpo di grazia per l’umore dei tifosi è stato, innegabile, l’aver ceduto Diego per poco più di 15 milioni di euro ed aver investito la stessa somma su Quagliarella.
D’accordo, Diego non era Platini ne Zidane ma nell’attuale Juve sarebbe stato innegabilmente l’uomo dotato di più qualità.
I tifosi hanno sognato per un’estate intera la coppia Dzeko-Diego et voilà la coppia si è invece composta in Germania, proprio da quel Wolfsburg che ha sbeffeggiato la Juventus nella trattativa Dzeko. Rassegnazione.
L’unico giocatore che potrebbe apportare un minimo di qualità alla Juventus è il redivivo Aquilani.
Ma qualcuno di noi è pronto a scommettere sulla sua integrità fisica, vedendo statistiche alla mano le sue presenze in campo negli ultimi 4 anni?
La nuova Juventus è una totale incognita. L’11 titolare, sembrerà impossibile, è stato notevolmente indebolito rispetto a quello della passata stagione.
La differenza con l’Inter è praticamente rimasta immutata (distanza anni luce), mentre è nettamente aumentata nei confronti del Milan e della Roma.
E mentre l’anno scorso si partiva con speranze di scudetto, quest’anno l’obiettivo massimo potrà esser forse il quarto posto. E non è nemmeno detto sia così facile da raggiungere, guardando come si sono rinforzate le altre pretendenti.
No, i tifosi della Juventus proprio non se l’aspettavano un mercato così.
L’avesse gestito Alessio Secco, all’uomo che “preparava le distinte” nella Juventus della Triade, l’avrebbero crocefisso in sala Mensa.
Marotta e Andrea Agnelli invece dicono che va bene così, contenti loro.
Alla Juve un colpo da 24 milioni alla Ibrahimovic o uno da 18 alla Robinho avrebbe fatto schifo?
Hanno ritenuto fosse meglio spendere 40 milioni di euro per 3 esterni che non fanno la differenza…..
Un mercato che tanto ricorda quelli dell’Inter pre-calciopoli quando si compravano 3 terzini sinistri, 4 ali destre e si sommavano giocatori di dubbia qualità, quantità a quantità.
Ma per vincere, la storia insegna, servono sopratutto qualità e campioni che fanno la differenza.
La Juventus si ritrova ad iniziare la stagione con in attacco Amauri che non segna più, Quagliarella che non è mai stato un bomber, Iaquinta che ormai passa più tempo in infermeria che in campo e l’immortale 36 enne Alessandro Del Piero. Siamo sicuri che non sia stato un azzardo mandare via Trezeguet senza rimpiazzarlo con un adeguato sostituto?
Conclusione.
In questi giorni va molto di moda lo spot juventino per il nuovo stadio “accendi una stella”.
Vista invece la fine che fatto la Juventus rifiutata persino dai Burdisso, Di Natale, Kaladze e Borriello forse sarebbe il caso tutti di accendere...un cero!!



Come si può constatare non serviva esser dei novelli Nostradamus per prevedere il fallimento totale della Juventus con largo anticipo. Bastava solamente capire un po’ di calcio.
Ma nella Juve degli ultimi 5 anni sembra una qualità troppo difficile da avere in dote….
Fare rimpiangere contemporaneamente Ranieri, Ferrara e Zaccheroni sembrava impresa ardua eppure Delneri c’è riuscito.
Ma ancor più “Mission Impossible” sembrava la possibilità di riabilitare l’operato di Alessio Secco. Invece Marotta in meno di un anno l'ha fatto ed anche in maniera consistente.
Non resta quindi che sperare che a fine anno Delneri e Marotta facciano le valigie insieme ed insieme tornino alla dimensione “provinciale” che più gli compete, lasciando la Juventus prima di fare altri danni!
D’altronde è dimostrato, la Juve post-Calciopoli è ampiamente capace di sbagliare da sola….