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lunedì 2 aprile 2012

Mourinho - Stramaccioni quante somiglianze. Ma dove?

Come illudere la gente....

mercoledì 17 marzo 2010

"Milan-Juve non contava..."

E' la vittoria di Mourinho.
Lascia a casa Balotelli, schiera un Inter a tre punte con Snejider a sostegno.
Chelsea eliminato dalla Champions e squadra neroazzurra ai quarti.
Nessun giornale oggi però riprende in prima pagina la sconvolgente testimonianza al processo di Napoli di Auricchio.
Condividetela tutti, ecco chi ha creato Calciopoli...

AURICCHIO IMPREPARATO
- L'udienza è termina ed è stata aggiornata al 23 marzo con il controesame delle difese di Moggi e di De Santis.
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie. Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:
Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so
In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"
Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.
AURICCHIO E LE INDAGINI DAI GIORNALI - Parte delle indagini? Leggendo la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport ed escludendo Tuttosport. Questo ha risposto Auricchio incalzato dall'avvocato difensore di Bertini. Riportiamo uno stralcio delle domande e delle risposte.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.


ALVARO MORETTI PER TUTTOSPORT.COM
NAPOLI, 16 marzo - Ah, se l’avessero saputo i giudici sportivi di Calciopoli... Il grande setacciatore di Calciopoli, il tenente colonnelo Attilio Auricchio, cade su Milan-Juve, su quella che nell’anno del Signore del Calcio 2004-2005 e per Calciopoli stessa è la Madre di tutte le Partite, la sfida che decide - con un faccia a faccia da Ok Corral -, giudice imparziale come testimonieranno le immagini Collina, certo non un arbitro moggiano e amico come detto più volte di Meani. Non conosceva la griglia della Partitissima, lo ammette in aula dopo 16 ore di audizione dei pm e le prima tre ore di audizione degli avvocati difensori. L’avvocato di Pairetto, poi protagonista di un’accorato atto d’accusa agli inquirenti per le palesi imperfezioni dell’indagine e di alcuni dei presupposti di reato che non passano al vaglio dei fatti accaduti realmente incalza Auricchio.

«
Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai(e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so».

In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «
Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia».

Auricchio poi conferma: «
Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!»

TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché?

giovedì 25 febbraio 2010

Pratica archiviata




Senza dover ricorrere ad uno sforzo eccessivo la Juventus si qualifica per gli ottavi di finale eliminando l'Ajax. Basta mantenere lo 0 a 0, rischiando poco o nulla. Le migliori occasioni da goal tutte per la Juve nel primo tempo.
Beneauguranti i rientri di Camoranesi e Trezeguet. Adesso ci aspetta il Fulham.
Intanto la Roma viene clamorosamene eliminata dal Panathinaikos.
Ranieri aveva detto: "vincere l'Europa League sarebbe un sogno!" Mister, con questa sveglia è ora di svegliarsi.....


Fa discutere la lettera scritta da Giampiero Mughini, juventino e opinionista Tv, scritta sul quotidiano Libero.
Mughini inizia soft: "Caro mister Mourinho, premetto che ho per Lei una stragrande simpatia. sono sicuro che passare una serata assieme sarebbe delizioso, e per me e per Lei" Poi parte con la sue educata ma tagliente accusa al tecnico portoghese: "Le scrivo dopo aver letto sui giornali questa sua inaudita affermazione, che quasi quasi Lei si vergognava a prender soldi dal calcio dopo i fatti di Calciopoli... Lei ha avuto l’impudenza di pronunciare questa amenità dopo il clamoroso regalo che avete avuto contro il Chelsea, uno dei vostri che abbatte negli ultimi metri un attaccante del Chelsea e che non ne viene disturbato in niente dall’arbitro. Doveva essere rigore oltre che espulsione del vostro ultimo difensore..." La difesa della Juve: "Io scommetto un euro contro gli otto milioni di euro (netti) del suo stipendio che Lei non ha una sola carta e una sola prova contro la Juve. Lei lo sa che Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Emerson, Del Piero, Camoranesi, Vieira e gli altri non avevano il benché minimo bisogno di essere sussidiati dalle schede telefoniche svizzere". "Lei accusa gli arbitri ogni volta che sbagliano contro la sua Inter (e questo succede), ma omette le volte che Quaresma o Adriano colpiscono la palla di braccio in area, l’uno a impedire l’attacco avversario, l’altro a fare un gol tanto decisivo quanto grottesco". Chiusura con l'affondo finale: "Così è il calcio. Non c’è vergogna a fare il calcio, non c’è vergogna a prendere i soldi del calcio come Lei li prende a iosa e meritatamente. Solo che per quel che è della Sua avventura in Italia, Lei ha avuto una fortuna. Una grandissima fortuna. Che fosse stata distrutta la Juve, la Juve di Umberto Agnelli e Luciano Moggi. Calciopoli non c’entra un beato cazzo! Auguri, mister"

lunedì 22 febbraio 2010

La Juve c'è

Terza vittoria consecutiva in casa Juve. Finalmente la squadra è viva e sembra esser uscita da quella depressione cosmica in cui era finita fino ad un mese fa.
D'altronde le vittorie aiutano a vincere. Decisiva la fase centrale del secondo tempo quando Gimenez ha fallito il goal del vantaggio in maniera clamorosa e poco dopo Candreva ha trovato il suo primo goal in maglia bianconera.
Un pò di fortuna non guasta e Zaccheroni lo sa bene. Decisivo l'ennesimo assist di questo periodo di Del Piero, che non smette mai di stupire.
Campionato clamorosamente riaperto in vetta, con un Mourinho sempre più sull'orlo di una crisi di nervi. E il Chelsea incombe....

LUCIANO MOGGI a GOLD SPORT.


-Le manette di Mourinho e la "Banda degli onesti"

"Il gesto di Mourinho è stato molto scorretto. Verrebbe il dubbio che qualcuno gli abbia riferito che Tagliavento era stato indagato per calciopoli, senza però ricordargli poi che Tagliavento è stato prosciolto nell'udienza preliminare. Comunque sia è stato un gesto davvero brutto che può fare a casa sua ma non sui campi di calcio.
Mourinho mi è sempre stato simpatico, ma quando si comporta in questo modo arrogante diventa davvero antipatico.
Il nervosismo di Mourinho mi sembra dettato dalla paura di fallire l'obiettivo Champions, dato che Moratti lo ha ingaggiato proprio per vincere quella Coppa che da troppo tempo l'Inter non riesce a conquistare. E che non conquisterà nemmeno quest'anno!
All'Inter c'è sempre il sospetto di un complotto che non è mai esistito: gli arbitri sbagliavano prima e sbagliano ora perché sono uomini.
Finchè non ci sono condanne invece non si può gridare a nessuno scandalo.
Questa sindrome d'accerchiamento interista è davvero insopportabile. D'altronde una squadra che si etichetta come unica onesta dopo aver falsificato passaporti, patenti e quant'altro possibile la dice lunga sulla reale credibilità della "Banda degli Onesti"
Abbiamo visto in Champions il norvegese Ovrebro cosa ha combinato e non è la prima volta che si rende protagonista di errori così grossolani, che in passato ad esempio sono costati alla Juventus la qualificazione contro il Bordeaux. Credo che bisognerebbe fermare Ovrebo e non farlo mai più arbitrare. Devo comunque sottolineare che gli arbitri scandinavi sono sempre stati molto indisponenti nei confronti delle squadre italiane e le hanno spesso danneggiate con errori grossolani."

-Tagliavento ha voluto strafare. Il terzo tempo non è per il mondo del calcio!

"Credo che fino all'episodio delle espulsioni, Tagliavento sia stato perfetto nel condurre la partita. Poi ha voluto ergersi a protagonista facendo pendere la bilancia dalla parte della Sampdoria. Un grande arbitro in questi casi usa il buon senso. Da quel momento ha poi usato due pesi e due misure perché ha ammonito Eto'o e non lo ha fatto con Pozzi per un comportamento simile, anzi ancor più grave.
L'Inter, comunque, pur giocando in 9 ha comandato la partita a sua piacimento e non ha concesso nulla alla Sampdoria. Le dichiarazioni di fine gara di Del Neri hanno fatto capire che il tecnico friulano ha avuto più paura di perdere in 11 contro 9 piuttosto che voglia di vincere. Evidentemente l'ambiente sampdoriano non è ancora tranquillo. Non ho capito poi a fine partita l'abbraccio fra Del Neri e Mourinho , che recentemente non aveva usato espressioni gentili nei confronti dell'allenatore doriano.
Il terzo tempo in questo sport non ha futuro. Sapevo che nel calcio non sarebbe mai durato!"

-Del Piero, che professionista esemplare

"Il cambio di allenatore in casa Juve ha portato un'evidente dose di autostima e vincere poi aiuta a vincere. Buona anche la vittoria infrasettimanale in terra d'Olanda, anche se l'Ajax non è più la grande squadra contro cui abbiamo duellato noi negli anni '90.
Finalmente la squadra adesso gioca anche sulle fasce. L'acquisto di Diego aveva imposto alla squadra di sviluppare non più un gioco sulla fasce ma al centro. Ma giocando così Amauri,che è un formidabile colpitore di testa, era diventato praticamente inutile e non poteva dare il suo apporto. Appena Zaccheroni ha cercato di far giocare la squadra sugli esterni l'attaccante brasiliano è tornato subito al gol. Non è un caso.
Chissà se in Società staranno rimpiangendo la scelta di aver detto a Nedved che non rientrava più nei piani tattici della squadra.
Decisivo per la risalita della Juventus è ancora una volta Del Piero.
Alex è davvero un professionista esemplare che anche se non è più il grandissimo campione di una volta riesce comunque ad esser ancora decisivo sia come attaccante che come centrocampista nelle vesti di uomo assist. "

-Galliani alla Juve? Fantacalcio

"Galliani nuovo possibile dirigente della Juventus? E' fantacalcio. Una notizia senza nessun fondamento ne credibilità. Una stupidaggine"


-Leonardo, che grande

"Poco tempo fa avevo detto che ero diventato un fan di Ranieri perché ha negato il saluto agli attuali dirigenti della Juventus. Questa settimana sono rimasto favorevolmente colpito dal comportamento di Leonardo. Ha avuto il grande coraggio di dire chiaramente la sua opinione a Berlusconi senza nessun remore. Leonardo finora ha fatto un lavoro straordinario con la squadra che gli hanno messo a disposizione e nonostante la sconfitta di San Siro contro il Manchester ho visto un bel Milan contro una squadra che non è più la corazzata di una volta. La squadra rossonera ha il dovere di crederci perché all'Old Trafford potrebbe davvero fare l'impresa"

-Lite Totti-Mihajlovic ha ragione il capitano giallorosso

"Lo scambio di battute Totti-Mihajlovic? Ha assolutamente ragione Totti. Lo penso anche io che Mihajlovic farà a Catania la stessa fine di Bologna. Totti poi mi è simpaticissimo, anche negli spot televisivi. Sono certo che a fine carriera ha anche un futuro da attore comico!"

-Sanremo, il principe e Cassano

"Ricordo con grande piacere l'esperienza sanremese con la Juventus quando i nostri ragazzi cantarono "Il mio canto libero" per beneficenza. Quella canzone reinterpretata da noi per l'Ospedale Gaslini ha vinto il disco di platino.
Di questa edizione invece non mi spiego il secondo posto del Principe. Sono d'accordo con coloro che hanno fischiato.
Le ospitate? Cassano mi ha fatto ridere. Io Cassano nella mia squadra lo prenderei sempre, ma lo dovrei gestire a modo mio"

-L'ultima a retrocedere una tra Catania, Livorno o Bologna

"Siena ed Atalanta ormai le possiamo considerare già in serie B. Resta solo un posto da decidere. Credo che la terza che retrocederà uscirà fuori dal trio Catania, Livorno o Bologna"

-Zeman perché parli?

"Zeman, in settimana ha detto che io sono ancora nel calcio mentre lui no?
Come sempre l'allenatore boemo ha perso un'occasione per stare zitto!"

domenica 21 febbraio 2010

Il nuovo calcio pulito...

Sostituito Ciro Ferrara, accantonati Grosso e Cannavaro, la Juventus è tornata a vincere.
Addirittura due successi consecutivi. Solo un caso?
Di certo le "raccomandazioni" di Lippi hanno fatto solo del male alla squadra bianconera.
Tutto è partito da quel famoso pranzo a Recco con Blanc, che molti in casa Juventus stanno adesso maledendo.
Quell'incontro destabilizzò Ranieri, costretto poi dalla Società ad una vergognosa lapidazione pubblica.
Da lì sono nati tutti i guai della squadra bianconera, ma non perchè Ranieri tutto d'un colpo fosse diventato per magia Fabio Capello. Certo che no.
Ma sostituirlo con l'inesperto Ciro Ferrara in un momento in cui la società continua a navigare a vista è stata una follia assoluta. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Caro Mister Lippi mi permetto di darle un consiglio: torni a fare solo l'allenatore, che Blanc e Secco sanno sbagliare e tanto anche da soli.
Arriviamo a Zaccheroni. Che benefici ha portato il suo ingaggio alla Juventus?
Per adesso dei buoni risultati, ottenuti però anche grazie ad alcune decisive sviste arbitrali a favore.
Lo Stile Juve non è anche questo? Ammettere i favori quando ci sono senza ipocrisie.
Soprattutto senza i due rigori che non c'erano di Del Piero (Alex ricordati che sei un esempio per tutti i bambini!) probabilmente adesso staremmo parlando di un altro ciclo per Zaccheroni.
Ma nel calcio come nella vita conta anche la fortuna.
E Zaccheroni l'ha già dimostrato nel 1999 quando, anche grazie al famoso "CUL DE ZAC", vinse lo scudetto più ingiusto della storia del campionato italiano ai danni di una Lazio fortemente penalizzata dagli arbitri, altro che Ergò de Turone ed il rigore di Ronaldo! Come dimenticare la gomitata di Mirri a Salas nella giornata del sorpasso, il goal regolare annullato a Vieri nello scontro diretto Lazio-Milan o i clamorosi 6 minuti di recupero concessi da Collina che consentirono alla squadra rossonera di battere la Sampdoria per 3 a 2?
Proprio quel Collina che adesso dovrebbe esser la garanzia del nuovo calcio.
Dicevano tutti nel 2006 "Senza Moggi il calcio sarà più pulito!!"
Moggi non c'è più, ma il calcio non è cambiato di una virgola anzi se possibile è anche peggiorato.
Questi dubbi se l'è posti in settimana il prestigiosissimo quotidiano americano New York Times, ma in Italia non sia mai, sennò chi ha il coraggio poi di andare a spiegare a Moratti che se giochi con Gresko, Dalmat, Hakan Sukur e Martins e gli altri schierano invece Zidane, Davids, Ibrahimovic e Thuram è nella natura delle cose perdere sempre, senza dover gridare a complotti? Mourinho ha sbagliato periodo per approdare all'Inter. I suoi "pianti", le sue sceneggiate sarebbero state perfette per giustificare le sconfitte sul campo di quegli anni.
Da Collina invece ci aspettiamo sempre che spieghi quel misterioso incontro di nascosto organizzato dal suo amico Meani con l'allora presidente di Lega Galliani.
Non sarà mai troppo tardi per farlo.
Gli arbitri sbagliavano e sbaglieranno sempre a favore delle grandi, perché dalle simpatie dei "potenti" ne dipende la carriera. E diventare o meno internazionali comporta una bella differenza d'ingaggio….Pecunia non olet!
Seguendo il turno infrasettimanale di coppa di certo però a qualcuno sarà venuto anche di rimpiangere le terne arbitrali italiane, soprattutto vedendo l'impresentabile Ovrebo.
Il goal di Klose fa gridare allo scandalo, come anche giusto che sia.
Non ricordo però tale indignazione quando ad esempio Mijatovic decise una Champions League nel 1998 con una rete in fuorigioco di oltre 2 metri.
Anzi, Mijatovic quando poi arrivò a Firenze fu eletto ad idolo proprio per questo…..
Sono cose che possono capitare, la differenza come sempre è nella risonanza mediatica.
La Juventus è retrocessa giustamente sul campo nel girone di Champions, però nella partita di andata contro il Bordeaux fu vittima di una clamorosa svista arbitrale, che si è poi rivelata decisiva per l'eliminazione.
Indovinate un po' chi convalidò il goal nettamente in fuorigioco di Plasil?
Si, proprio lui: OVREBO!!!
Concludo tornando a parlare di calcio, perchè fare la morale, gridare allo scandalo e gettare fango sugli altri è facile. Troppo facile. Vero Mourinho?
Ed allora l'ultimo pensiero di questa settimana lo dedico all'assoluto protagonista di San Siro Wayne Rooney, "per me numero 1" come amava ripetere Dan Peterson nel famosissimo spot del The' Lipton, di molti anni fa.
Classe, potenza, scatto, velocità, grinta, colpo di testa, destro, sinistro.
Non esiste giocatore al mondo completo come il "fenomeno" inglese.

domenica 10 gennaio 2010

Fuori i secondi


Chi mi segue da tempo sa già che, proprio a partire dalla sessione invernale di mercato dello scorso anno, mi ero più volte espresso in maniera scettica sul possibile acquisto di Diego.
Non perché il talento brasiliano non fosse un elemento valido, ma perché nel ruolo di giocatore dalla difficile collocazione tattica la Juventus aveva già in rosa il giovane di prospettiva Giovinco, prodotto a costo zero del proprio vivaio.
Non è un mistero quindi che sul mercato avrei sicuramente investito in altri settori più bisognosi di rinforzo, come ad esempio le fasce laterali, senza stravolgere tatticamente la squadra abituata a giocare con il 4-4-2.
Invece a Maggio, la nuova dirigenza ha deciso di puntare sul "nome" Diego soprattutto per calmare una piazza imbufalita contro le loro precedenti scelte e le conseguenze, per ora, sono sotto gli occhi di tutti.
In mezza stagione, Ciro Ferrara non è ancora riuscito a trovare il modulo giusto per far quadrare il gioco della Juventus, e men che meno ha scoperto la posizione per far rendere al meglio in campo il trequartista brasiliano.
Dall'avvento del tecnico napoletano sulla panchina bianconera inoltre si sono perse completamente le tracce in campo di Alessandro Del Piero.
Voci attendibili provenienti da Torino danno il capitano juventino molto arrabbiato, quasi furente, per questa sua emarginazione.
D'accordo gli anni passano per tutti, ma se Alex non trova posto in questa Juventus totalmente orfana di fantasia e gioco mi chiedo quando potrà farlo in futuro….
Alla faccia di quelli che dicevano "Ferrara fallirà perché non avrà il coraggio di fare fuori i senatori!!"
Ferrara ahimè sta fallendo lo stesso ma certo non per colpa dei senatori. Anzi, se ci sono maggiori colpevoli dell'andamento disastrato dell'attuale stagione bianconera quelli sono proprio i neo-acquisti effettuati della coppia Secco-Blanc nelle ultime 2 stagioni: i tre brasiliani strapagati oltre il loro reale valore.
Di Amauri cosa dire? Praticamente non si è più ripreso dalla Crociera ed in campo ormai pensa solo a risistemare la propria pettinatura e tenere sotto controllo lo stato voluminoso della gelatina.
Felipe Melo invece deve ancora smaltire la "Sindrome di Copacabana". Quando capirà che per giocare nella Juventus ci vuole in primis la testa non sarà mai troppo tardi.
Diego continua ad esser un oggetto misterioso, di cui si sono avvistati lampi di classe solo all'Olimpico contro la Roma e poco più.
E' evidente poi che l'acquisto del brasiliano ha cozzato con la possibile maturazione di Giovinco. Forse la "formica atomica" non sarà mai un Roberto Baggio o un Del Piero, ma sono in tanti ormai a pensare e scrivere che a Torino sia in atto una sorta di boicottaggio nei suoi confronti per salvaguardare l'investimento Diego. Altrimenti non si spiega questo suo utilizzo con il contagocce, soprattutto se confrontato con il rendimento ai limiti della mediocrità del trequartista brasiliano. "Se fossi stato brasiliano a quest'ora giocherei di più e sarei preso maggiormente in considerazione! A volte rimpiango di essere italiano." Questo dichiarò Giovinco ad inizio Settembre e molti videro in queste sue dichiarazioni mancanza di umiltà ed immaturità. Io come altri invece no, anche perché l'andamento della Juventus di questi primi mesi ha dato pienamente ragione nei fatti allo sfogo del piccolo talento italiano.
Mi domando ancora: in una Juventus orfana di Camoranesi, priva di Iaquinta, con un Diego ne carne ne pesce, come hanno fatto ultimamente a non trovare mai posto in campo la fantasia di Giovinco e la classe di Del Piero?
A questa domanda e non solo, Ciro Ferrara dovrebbe dare una bella risposta.Intanto ad evitare altri imbarazzi al tecnico napoletano e mettere fuori gioco Giovinco ci ha pensato "la maledizione di Vinovo". Ne avrà per un mese.
Capitolo campionato.
L'Inter continua a giocare un campionato a parte per il primo posto. Troppo forte per le avversarie e troppo aiutata quando serve. La schiacciata di Quaresma (altro che "trivela") contro il Chievo grida allo scandalo, eppure i media hanno fatto passare questo episodio quasi in silenzio. Davvero grottesco il duetto Mourinho-Caressa a caldo nel post-partita su Sky. Il neo-presentatore sembrava quasi intimorito dalla presenza del tecnico portoghese.
La domanda sul mani di Quaresma sarà arrivata solo per decima e l'argomento è subito finito in "caciara" non appena Mourinho ha visto un'improbabile testa di Yepes a colpire il pallone.In serata poi si è discusso dell'episodio solo a mezzanotte inoltrata mentre sui giornali del giorno dopo l'argomento è passato praticamente inosservato....Mi domando: se questo episodio fosse stato a vantaggio della Juventus targata Triade quanti processi ed interroganze parlamentari sarebbero stati avviati? Sicuramente sarebbe stato l'argomento numero 1 di tv, radio e giornali. Viva la prostituzione intellettuale!
Capitolo mercato.
Il rientro di Bettega in Società sembra in primis servito per affidare a Bobby Goal un ruolo da "ripulitore". Ricordate la magnifica interpretazione di Harvey Keitel nell'epico PULP FICTION di Quentin Tarantino? Ecco, a Bettega per adesso è stato affidato proprio un compito del genere:ripulire la Juventus dagli sbagli effettuati nell'ultimo triennio.
Via Molinaro e via Tiago, come antipasto. Chi sarà il prossimo della lista? Concludo con un pensiero finale su quanto visto in Parma-Juventus. Vedere Bettega in tribuna spiegare a Blanc e Secco i movimenti tecnico-tattici in corso di gara ha creato in me un profondo senso di tenerezza misto amarezza. Credo quell'immagine basti a spiegare come è stata gestita la Juventus a livello sportivo in questo triennio post-Calciopoli. Una squadra di calcio gestita da chi di calcio ne capisce e ne sa poco o nulla. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere....


Questo pomeriggio a partire dalle ore 17,00 sarò ospite di Luciano Moggi a Studio Stadio.
Gold Sport nel digitale nel Lazio, Canale 851 sul satellite!

sabato 5 dicembre 2009

La rivincita di Ferrara

Chi parlava di campionato già finito a Novembre è stato servito.La Juventus con una grande prova di orgoglio batte l'Inter e la riavvicina, facendo un grandissimo favore anche al Milan che adesso è solo a 4 punti dalla vetta.Non è stata una bella partita quella di Torino. Troppa tensione, troppo nervosismo e sopratutto troppe polemiche nella vigilia.D'altronde dopo Calciopoli le sfide tra Juventus ed Inter non potranno più esser normali.Colpa soprattutto di quello scudetto degli "onesti" assegnato a tavolino senza motivo e con assoluta superficialità, che ancora indigna il popolo bianconero e non solo.Ed alla luce delle ultime notizie che stanno arrivando dal processo di Napoli, l'indignazione monta giustamente ancora di più. Per una volta è giusto però parlare solo di calcio giocato.E' questa la serata della riscossa di Ferrara, per cui molti avevano già suonato il DE PROFUNDIS, così come era già stato fatto in passato per Leonardo.Sono allenatori giovani, è ovvio che sbaglieranno ancora ma è anche giusto dargli il tempo che meritano. Questo intanto è il momento della loro rivincita!Di certo, la squadra bianconera non ha ancora un'identità tattica ben definita e la vittoria contro l'Inter è stata più figlia di situazioni occasionali che di un gioco specifico.Grandissima prestazione di Caceres, da tanti troppo bistrattato fino ad ora. Sicuramente non varrà 12 milioni di euro, prezzo fissato per il riscatto dal Barcellona, ma è un buon elemento soprattutto in fase di spinta e come carica agonistica. Parer mio poi, sempre meglio rischiare su un giovane piuttosto che comprare un giocatore come Grosso, sul viale del tramonto. La sua disattenzione in occasione del goal interista è devastante.Alla fine, decisivo per la vittoria bianconera uno strepitoso goal di Marchisio, talentino che continua umilmente a stupire sempre di più.All'Inter è mancata la spinta di Maicon e i cambi di passo di Sneijder, ma non può bastare solo questo a giustificare una prestazione così opaca e nervosa. Lo stesso Mourinho, espulso quasi subito, non è sembrato tranquillo sin dall'inizio. E giustamente, come nel suo stile, a fine gara ha deciso anche di andarsene senza parlare.E che dire poi di Balotelli? La sua prestazione è stato un misto tra indisponenza e arroganza. Di certo tutta la vicenda che si è creata intorno a lui ha turbato la tranquillità del ragazzo, che però non fa proprio nulla per diminuire la sua cronica antipatia. Il rischio che questo giocatore dal talento cristallino si perda c'è ed è molto più grande di quello che si vuol far credere.Per Inter, Milan e Juventus, in rigoroso ordine di classifica italiana, adesso è il momento della verità in Champions. L'ultima gara sarà da dentro o fuori. Tutte e tre partono da una posizione di vantaggio abbastanza netta, ma in Europa nessun avversario è da sottovalutare.Anche perché un'eventuale eliminazione dalla coppa principale al primo turno sarebbe un assoluto fallimento, sia per le milanesi che per la Juventus.Ed allora che Ferrara e Leonardo si godano stasera la loro rivincita e che Mourinho continui a godersi in silenzio il primo posto italiano, perché dopo l'ultimo turno di Champions tutto potrebbe cambiare di nuovo…

lunedì 23 novembre 2009

Grosso passo




Con una prestazione poco più che sufficiente la Juventus fa un passo avanti in classifica, mantiene la distanza dall'Inter e ricaccia il Milan al terzo posto.
Ottimo il riento di Sissoko mentre fa ben sperare per il futuro quello di Del Piero.
Un'altra prova insufficiente di Felipe Melo (sostituito) mentre Diego è andato a corrente alternata.
A decidere la gara Grosso, che in proiezione offensiva ha sfruttato al meglio un assist (non il primo di questa stagione) di Caceres.
L'Udinese, priva di Di Natale, non ha praticamente fatto nulla per evitare la sconfitta.
Adesso sotto con la Champions. Bisognerà vincere in Francia per evitare lo spareggio finale contro il Bayern.
Colpo Grosso, ma quante Melonate!
di Mirko Nicolino per Juvemania.it
La Juventus batte l’Udinese soffrendo poco o nulla, ma soprattutto senza subire gol. Non che i bianconeri abbiano costruito tanto, ma non era facile contro i friulani venuti a Torino prevalentemente per strappare un pareggio. Come ha ammesso lo stesso Ciro Ferrara, però, il potenziale in prospettiva è superiore a quello si qui mostrato in campo, vuoi per la catena interminabile di infortuni, vuoi per la digestione lenta del modulo che comunque i suoi frutti li sta dando. Al di là del cokmplesso, che sembra acquisire solidità con il passare delle giornate, quello che mi preoccupa di più sono gli innesti di Diego e Melo. Il primo continua ad apparire spesso avulso dal gioco e la sua latitanza è sin qui costata due sostituzioni a Giovinco. Sì, perché Ferrara, nonostante Sebastian stia facendo meglio del fantasista brasisliano, nei secondi tempi tende sempre e sostituire il piccolo piemontese. Riguardo a Felipe Melo… Se lo vedessi giocare per la prima volta, diresi senza ombra di dubbio che è da cessione immediata. Con più equilibrio, però non posso non essere altrettanto realista nell’affermare che il ragazzo non vale il costo che è stato sostenuto dalla Juventus. Altrimenti mi verrebbe da chiedere quale sarebbe il prezzo di Sissoko che nella ripresa, entrato al posto del brasiliano ha letteralmente allungato i suoi tentacoli su tutto il centrocampo. C’è poco da aggiungere, al momento di Melo colpiscono solo le sempre più frequenti “melonate” che costringono il “povero” ma diligentissimo Poulsen a fare (bene, e non capisco spesso i mugugni del pubblico) gli straordinari. Una nota sui cori contro Balotelli: da condannare senza se e senza ma le frasi irriguardose rivolte dai tifosi juventini all’attaccante dell’Inter. Purtroppo è un film che si ripete di settimana in settimana in tutti gli stadi d’Italia. Da ieri sera però il tam tam mediatico è diventato molto più battente e la Gazzetta dello Sport di oggi ha enfatizzato l’accaduto, così come non ha fatto nel caso dell’esultanza irriguardosa di Balotelli a Bologna. Sentore: in arrivo una grossa multa per la Juventus e rischio di partita senza tifo proprio contro i nerazzurri.

Intanto Luciano Moggi non si smentisce anche nella nuovissima veste di conduttore televisivo.
Nel corso della trasmissione “Studio Stadio” in onda sull’emittente romana GOLD SPORT, ha rilasciato in mia presenza, commenti a 360° sulla 13° giornata di campionato, il prossimo turno di Champions ed il processo di Calciopoli che lo vede coinvolto a Napoli.
TOTTI
“Le sorti della Roma dipendono da Totti e forse non solo quelle della squadra giallorossa.
Se Totti rientra in piena forma e decide di tornare in Nazionale, Lippi lo convocherà ai mondiali.
Per Del Piero invece la vedo difficile, quasi impossibile e nel caso di un ballottaggio tra loro due per un posto in attacco, credo che il CT della Nazionale sceglierà il romanista”
MILAN
“L’Inter sta facendo un campionato a se. Per il secondo posto vedo un testa a testa tra Juventus e Milan. La squadra rossonera è tornata competitiva da quando Ronaldinho ha riacquistato una forma decente sfruttando anche gli spazi creati dalla fisicità di Borriello in attacco”
MOURINHO
“E’ il miglior “dirigente” del campionato. Nessuno è capace come lui di difendere la propria squadra a livello mediatico. E’ sempre pronto a spostare le discussioni dove vuole lui.Guardate in ultimo il caso Maicon: ha già creato i presupposti per gridare allo scandalo nel caso al terzino brasiliano siano assegnate 2 giornate di squalifica…”
BALOTELLI
“Con me righerebbe dritto o finirebbe altrove. In una società di calcio non sono tollerabili trattamenti di favore per chicchessia. Ricordate come mi comportai con Camoranesi quando fece le bizze in ritiro?
Il ragazzo fu punito severamente e capì immediatamente che un altro caso del genere non sarebbe più stato tollerato”
PARMA
“E’ presto per parlare di rivelazioni del campionato. Di certo il Parma ha vinto la scommessa Boijnov. Nel calcio come nella vita ogni tanto bisogna rischiare come facemmo anche noi con Mutu, ad esempio. Mi fa piacere inoltre che in questa squadra si stia affermando Lanzafame, ancora un altro prodotto di quel vivaio da noi lasciato in dote alla Juventus (penso a Giovinco, Marchisio, De Ceglie).”
BALLARDINI
“Mi dispiace ma non è assolutamente un tecnico in grado di guidare una squadra che rappresenta una piazza così importante come quella di Roma, sponda Lazio.”
GIOCO VIOLENTO
“Cosa ne penso dello scontro Cruz-Rinaudo, fatto di pugni e morsi?
Penso che quando si è in trance agonistica può capitare di tutto…
Ricordo ai miei tempi uno scontro in allenamento tra Zebina ed Ibrahimovic.
Il francese entrò durissimo sullo svedese che replicò con un violento pugno che mise ko il nostro terzino.Prognosi: 3 giorni di ospedale.
Ma per la stampa inventammo la scusa del ricovero di Zebina per dissenteria….”
CHAMPIONS LEAGUE
“Il prossimo turno sarà fondamentale per le italiane. L’Inter è quella che rischia di più. Il Milan, se non si spengono le luci contro il Marsiglia…. non dovrebbe avere problemi mentre la Juve è praticamente già qualificata perché anche se non vincesse in Francia gli basterebbe non perdere in casa nell’ultima gara contro il discontinuo Bayern dell’arrogante Rumenigge.
Comunque è solo una questione di guadagnare turni, perché le italiane non hanno chance di vittoria.
La finale sarà quasi sicuramente tra il favoritissimo Chelsea ed il Barcellona.”
ZEMAN
“Ma l’avete ascoltata la testimonianza di Zeman al processo?
E’ evidente che soffre di complessi ed è un bugiardo.
Dice che gli ho rovinato la carriera facendolo ingaggiare dal Napoli?
Se tutti i miei nemici potessero avere 2 miliardi e mezzo netti di vecchie lire per poco più di un mese di lavoro credo che non avrei più amici.
La verità è che ormai non è più sereno nel parlare. Ma vi rendete conto che ha detto che era il miglior tecnico di Europa pur non avendo mai vinto nulla e che per colpa mia non ha più allenato?E gli esoneri in Turchia, Serbia. C’èra il mio sistema anche lì?”
CALCIOPOLI E LA MISTIFICAZIONE DELLA CARTA STAMPATA
“In questo momento mi sto battendo in due processi paralleli: quello di Napoli e quello dei media che stanno mistificando la verità del processo come nel caso della tosse di Manfredi Martino.
E che dire poi di come è stata strumentalizzata la vicenda delle visite dei dirigenti agli arbitri negli spogliatoi?
Dopo la gara praticamente vi ci si recavano tutti, mentre per averlo fatto in corso di gara sono stati squalificati solo 2 dirigenti: LUCCHESI ed il compianto FACCHETTI.
Eppure i media l’unico colpevole sono io”

domenica 15 novembre 2009

La sosta porta consiglio



Arbitri, l'Inter non ha bisogno di tutti questi aiuti per vincere.
Juve, prendi Kolarov e Zarate.
Collina e Carraro? I nuovi intoccabili.
La tosse di Bergamo, il "pentito" Manfredi Martino e la mistificazione dei media.
Come sempre, la sosta è un buon momento per tracciare i primi parziali bilanci. In testa, si potrebbe commentare con un "tutto come assolutamente previsto".Inter nettamente favorita ed in fuga, Juventus e Milan ad inseguire, Fiorentina subito sotto. Rispetto alla classifica finale dell'anno scorso non è cambiato assolutamente nulla. Questo nonostante il pesante investimento sul mercato effettuato da parte della Juventus in estate. Il Gap bianconero dalla squadra neroazzurra sembra rimasto identico, anzi per assurdo in alcuni momenti è persino aumentato. Di chi potrebbe esser la colpa di questo? Sicuramente degli infortuni che ben più che nell'anno precedente stanno martoriando la squadra bianconera. Non era colpa di Capanna, non è colpa di Vinovo, prima o poi qualcuno in Società dovrà allora avere il coraggio di spiegare questo mistero! Poi c'è sicuramente un modulo, il rombo di inizio stagione, non adatto alle caratteristiche della squadra. Ad esempio, per giocare con questo schema devi disporre di terzini di spinta di livello e Grygera, Caceres, Zebina, Molinaro, Grosso e De Ceglie chi per un motivo, chi per un altro non rientrano assolutamente in questa categoria. Ottimi rincalzi, ma niente più. Poi c'è l'ambientamento di Diego, al quale si è deciso forse troppo presto di affidare le chiavi del gioco Juve. Il ragazzo ha talento da vendere, ma per diventare uno Zidane (se mai lo diventerà…) troppa gavetta dovrà fare ancora. Ed allora in un 4-3-1-2 o il trequartista fa la differenza assoluta oppure si regala praticamente il centrocampo agli avversari. Viene da chiedersi se con un Camoranesi così valeva davvero la pena stravolgere tatticamente la squadra.L'inesperienza di Ferrara, le "Melonate" di Felipe Melo (fortunatamente sempre meno frequenti), le incomprensibili ed interminabili chance concesse a Tiago, i proclami dirigenziali un giorno si e l'altro pure, fanno il resto. Chissà se la sosta rigenererà le forze bianconere e consentirà di recuperare quei giocatori determinanti, Del Piero in primis, che serviranno per il big-match contro l'Inter che si avvicina sempre più. Decisivo comunque nelle prossime settimane sarà il percorso Champions di entrambe le squadre. Se non si qualificheranno direttamente con la quinta partita del girone e rimanderanno le sentenze agli ultimi 90', l'ultimo turno si giocherà proprio a ridosso del derby d'Italia. Fatto questo da non sottovalutare.
Speriamo inoltre che la nuova classe arbitrale, ovvero la "io sbaglio tanto e più di prima ma adesso in buona fede", non condizioni questa rincorsa al vertice. La Juventus, pur essendo praticamente quasi il miglior attacco dell'anno solare in Italia, sono quasi 20 partite che non ha un rigore a favore. Un girone, un'eternità. L'Inter dal canto suo, ha interrotto solo di recente l'immunità che l'ha vista per oltre 50 partite non subire un rigore contro, ma ancora dispone, checchè ne dica Mourinho, di quel trattamento di favore che le consente, come nella partita contro la Roma ad esempio, di commettere ripetuti falli, quasi sempre con gli stessi giocatori, senza mai ricevere i giusti cartellini. Dopo il posticipo di San Siro, in praticamente tutti noi è nata spontanea una domanda: "ma un giocatore dell'Inter per esser espulso che deve fare?"Per la risposta chiedere forse a Rocchi, tra l'altro uno degli imputati al processo di Napoli, argomento però sul quale ritornerò più avanti.
Queste pause di campionato poi, vengono spesso utilizzate dalla stampa per ripartire con "l'indovina chi" ovvero accostare ogni giorno una possibile trattativa a chicchessia, per poterla sbattere in prima pagina e stimolare l'acquisto del giornale da parte del tifoso. Come si sa, d'altronde, il calciomercato è il momento che più fa sognare la tifoseria. Ed allora per una volta la butto anche io lì. Visto il netto ridimensionamento della Lazio, l'insofferenza di Zarate e la predisposizione di Lotito all'amore per il Dio denaro, perché non opzionare sin da subito per il prossimo anno Zarate e Kolarov? Credo che nell'attuale paronama italiano non esistano giovani più forti e di prospettiva nei rispettivi ruoli dei 2 giocatori biancocelesti. Kolarov sarebbe finalmente il terzino di livello che alla Juve manca ormai dalla cessione di Zambrotta. Zarate sarebbe il futuro da cui ripartire, visto la probabile partenza di Trezeguet a fine stagione ed il prossimo, ahimè, pensionamento di Del Piero. Con le dovute contropartite tecniche e con un'offerta seria e congrua, sono certo che le certezze di Lotito vacillerebbero… Last but not least, in settimana molto avrebbero dovuto destare scalpore le dichiarazioni spontanee rese da Luciano Moggi al Processo di Napoli, che hanno fatto seguito alla mistificazione dei media sui colpi di tosse di Bergamo e le presunte palline scolorite viste da Manfredi Martino. Uso il condizionale perché se esistesse davvero buona fede da parte della carta stampata nel trattare l'argomento Calciopoli, si sarebbero fatti come minimo i dovuti titoloni sui giornali e adesso se ne discuterebbe ovunque in tv, come l'argomento meriterebbe. Ma soprattutto se si fossero ascoltate per intero le testimonianze, come possibile fare anche in rete, mai si sarebbero potute scrivere baggianate del tipo "ecco come truccavano i sorteggi". Pazzesco. E poi, come giustamente ricordato da Moggi al Processo, dove sono finite le intercettazioni di Carraro in cui chiedeva di salvare la Fiorentina e la Lazio? Perché sono state nascoste sotto traccia? Perché l'ex presidente Figc è stato assolto dal processo sportivo con così tanta superficialità e salvato anche dal giudizio nel processo di Napoli? Perché Collina non è stato indagato per gli appuntamenti segreti e notturni che Meani gli procurava con l'allora presidente di Lega Galliani? Si, proprio quel Collina che adesso sarebbe garanzia di buona fede arbitrale. Possibile che ancora nessun organo ufficiale o giornalista abbia avuto il coraggio di chiedere a Collina in merito a queste sue intercettazioni compromettenti?
E questo sarebbe il nuovo calcio pulito? Ma aridatece Moggi.

sabato 3 ottobre 2009

Che gran cu...ore




All'ultimo secondo l'Inter batte l'Udinese grazie al primo goal italiano di Sneijder e per una sera torna in vetta alla classifica di serie A.
Partita incredibile, in cui lo strepitoso Di Natale di inizio stagione (già in goal nel 1°tempo) grazia la squadra neroazzurra divorandosi il goal vittoria al 90°.
Come spesso poi accade nel calcio, sul capovolgimento di fronte la squadra di Mourinho segna il Golden Goal e si porta a casa i 3 punti.
3 punti che l'allenatore interista ritiene fondamentali per il proseguio della stagione a ben vedere dall'esultanza irrefrenabile che mostra al pubblico di San Siro.
Non neghiamo che non ci sarebbe dispiaciuto vedere il modo in cui l'allenatore portoghese avrebbe affrontato un altro periodo di critiche, magari spostando l'obiettivo su altri fronti come sempre più volte fatto ultimamente.
Cosa che ieri anche Ciro Ferrara ("Mou non è un pirla, ma io non sono un fesso") ha fatto notare in conferenza con grande grinta.
Questa sera la Juventus avrà l'obbligo di rispondere al grande cu....ore dell'Inter, perchè dopo il pari con il Genoa, quello con il Bologna e quello di coppa contro il Bayern è il momento di ridare una scossa positiva all'ambiente.
Magari sfruttando la voglia di rinascita di Amauri...

lunedì 14 settembre 2009

Genova per noi


Pazzesco.
Certo, siamo solo alla terza giornata ma sfido chiunque a dire che si sarebbe mai aspettato di vedere dopo tre giornate di campionato in testa a punteggio pieno insieme alla Juventus le due 2 squadre di Genova.
Davvero un momento magico per la bella città ligure.
Il Genoa, un orchestra guidata alla grande da Gasperini.
La Sampdoria, una buona squadra guidata da un talento assoluto che sforna assist a volontà: Cassano.
L'Inter intanto si mantiene a distanza di sicurezza dalla Juventus grazie alla nuova coppia del goal e Mourinho, come al solito, non perde occasione per buttarla "in caciara".
Buona la prima sulla panchina giallorossa di Ranieri.
Ma dalla trasferta di Siena della Roma mi preme segnalare un altro evento:
i vergognosi cori beceri di cui è stato vittima Daniele De Rossi.
Di questo passo, non sò davvero dove si andrà a finire.
Utilizzare un dramma familiare per colpire nell'animo una persona è quanto di più vigliacco si possa fare.
Infine, un capitolo a parte lo meritano i nuovi arbitri.
Gava, Gervasoni, Tagliavento, Bergonzi: c'è poco da dire.
La nuova classe arbitrale guidata da Collina è la peggiore della storia della serie A.
Effetto conseguente di Calciopoli, che si permette di fare stare a casa Paparesta solo perchè riabilitando l'arbitro barese si riabiliterebbe l'immagine di Luciano Moggi, il "burattinaio".
Perchè adesso si sbaglia in buona fede, no?
Corriere dello Sport e Repubblica non ne sono certi.
D'altronde quando c'è di mezzo la Juve gridare allo scandalo fa sempre audience.
Questa sera inaugurerò la mia stagione televisiva con la prima a "Cuore di calcio".
Potrete seguirmi in diretta dalle 21 alle 23 su GOLD TV(nel LAZIO) o sulla parabola satellitare al canale gratuito 851 del bouquet di Sky.
Vi aspetto.

mercoledì 2 settembre 2009

Che Diego ce la mandi buona



Con la chiusura ufficiale del calciomercato e le prime due giornate di campionato in archivio è giusto anche sbilanciarsi nel consueto pronostico di inizio stagione.
E' innegabile che la Juventus si sia rinforzata rispetto all'anno scorso.
Diego e Felipe Melo sono giocatori di carisma e spessore internazionale che giocherebbero titolari in qualsiasi TOP-TEAM europeo.
Caceres, Cannavaro e Grosso sono invece tre difensori che, seppur scaricati per vari motivi dai precedenti club, hanno grande voglia di rigenerarsi a Torino.
In panchina largo all'entusiasmo di Ciro Ferrara, contagioso per l'intero ambiente bianconero.
(Monumento vivente alla Sensi per non aver liberato in tempo Spalletti quando era stato indicato dalla Proprietà juventina come il prescelto)
Erano davvero anni che a Torino non si respirava un clima del genere.
Ma la Juventus ha davvero ridotto il GAP nei confronti dell'Inter?
L'impressione è che, in questo momento, a questa domanda non sia possibile rispondere.
Tutto dipende sopratutto da Diego, la nuova stella juventina.
Se si confermerà un grandissimo ed i presupposti iniziali fanno davvero ben sperare, la squadra bianconera se la giocherà fino alla fine.
C'è da starne certi.
Forse è nata una Juve Diego-dipendente che per il suo gioco e per competere ai massimi livelli dubito potrà mai fare a meno del nuovo idolo dei tifosi bianconeri.
Il centrocampo, orfano dell'ex Nedved (quanto mancherà la sua grinta!), è stato rinforzato anche dall'arrivo del "gladiatorio" Felipe Melo.
L'idea di una diga in tandem con Sissoko nel settore nevralgico del campo mi crea un moto di erezione.
Unico rammarico in mediana è la cessione di Zanetti (che avrebbe fatto sicuramente comodo) sacrificato per la matematica difficoltà a cedere i "bolsi" Tiago e Poulsen.
Meno rammarico per la cessione di Marchionni, ma la scelta di abbandonare quasi completamente il gioco sulle fasce mi convince poco.
In difesa fin'ora, grande sicurezza al centro ha apportato il ritorno di Cannavaro.
Da rivedere però con attacchi più pericolosi.
Davanti largo alla coppia più dinamica che in questo momentoè sicuramente quella tra Amauri e Iaquinta che con il loro incessante movimento creano tra l'altro quegli spazi tanto cari a Diego.
E' bene specificare però che con questa scelta probabilmente ne risentirà la media realizzativa offensiva, abituata sin troppo bene in passato dalla coppia Trezeguet-Del Piero.
Da valutare in merito l'inserimento futuro di Del Piero, da utilizzare solo e tassativamente quando sarà in forma (gli anni passano per tutti, ahimè), mentre per Trezeguet la scalata all'11 titolare sarà molto più dura.
In una squadra in cui praticamente almeno fino a domenica scorsa si attendevano cross giocabili dalle fasce con la stessa probabilità di fare il 6 al Superenalotto, quante opportunità si prospettano all'orizzonte per l'attaccante francese?
Basteranno gli innesti di Caceres e Grosso a colmare questa lacuna?
Dicevamo dell'Inter.
Al contrario della Juve si è liberata dalla sua dipendenza, vendendo a peso d'oro Ibrahimovic, il giocatore che praticamente negli anni passati vinceva da solo o quasi.
Ma da questa cessione, per assurdo, si è rinforzata.
Ed è forse proprio questo che spaventa di più gli avversari.
Si è passati da una prevedibile palla ad Ibra e pedalare ad una voglia irrefrenabile di fare bel gioco, anche grazie e sopratutto alla sontuosa campagna acquisti estiva neroazzurra.
La nuova Inter è nettamente una squadra più forte di quella dello scorso anno.
E allora Zeru alibi stavolta per Mourinho.
Se si analizzano attentamente i vari settori del campo e si valutano ruolo per ruolo le alternative disponibili, ci si domanda come potranno riuscire i giocatori interisti a non rivincere lo scudetto pure quest'anno, anche alla luce del saldo rigori che vede l'Inter partire praticamente da 1 a 0 a partita (con un rigore a favore fisso o quasi) mentre Julio Cesar sono ormai oltre 50 partite che non si trova a fronteggiare un rigorista avversario.
Cifre che se accostate al nome di Luciano Moggi farebbero gridare allo scandalo.
Altro che aborto giuridico, pardon Calciopoli.
Il nuovo Milan (praticamente il vecchio senza Kakà) è la solita incognita di questi ultimi anni.
Se, se, se e ancora se.
Tutto dipende da troppi giocatori.
Se Nesta recupera. Se Ronaldinho torna fenomeno. Se Gattuso e Pirlo tornano a grandi livelli.
Indecifrabile.
Per assurdo un Milan al massimo della forma dei suoi giocatori e sfruttando anche l'entusiasmo dell'esordiente Leonardo potrebbe anche esser da scudetto alla pari di Inter e Juventus mentre con l'eventuale ritorno di cronici problemi di salute e di rendimento rischierebbe di esser addirittura ricacciata nella mischia della lotta per la zona Champions, forse il punto più trafficato e meno decifrabile della serie A.
Sampdoria, Napoli, Genoa, Fiorentina, Lazio, Udinese, Palermo sono tutte squadre attrezzate per scalare la classifica, fino alle prime posizioni. Chi più chi meno.
Chi potrebbe esser retrocessa ormai da questa fascia con una squadra nonchè un ambiente sull'orlo di una crisi di nervi, è la Roma.
In bocca al lupo a Ranieri, tanto difeso dalla stampa romana nel biennio bianconero, per questa nuova avventura.
In chiusura mi preme sottolineare una cosa:
a differenza degli anni passati la Juventus (dirigenza, allenatore, giocatori, tifosi) ci crede davvero.
Ed anche il sottoscritto intravvede possibilità che nella passata gestione tecnica mai aveva scorto all'orizzonte.
Sicuramente inferiori a quelle dell'Inter ma i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
E che Diego ce la mandi buona.....Finchè c'è lui, c'è speranza!