lunedì 2 aprile 2012
mercoledì 17 marzo 2010
"Milan-Juve non contava..."
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie. Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:
Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so
In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"
Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.
«Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai(e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so».
In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia».
Auricchio poi conferma: «Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!»
TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché?
giovedì 25 febbraio 2010
Pratica archiviata



lunedì 22 febbraio 2010
La Juve c'è
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domenica 21 febbraio 2010
Il nuovo calcio pulito...
domenica 10 gennaio 2010
Fuori i secondi
sabato 5 dicembre 2009
La rivincita di Ferrara

lunedì 23 novembre 2009
Grosso passo



Nel corso della trasmissione “Studio Stadio” in onda sull’emittente romana GOLD SPORT, ha rilasciato in mia presenza, commenti a 360° sulla 13° giornata di campionato, il prossimo turno di Champions ed il processo di Calciopoli che lo vede coinvolto a Napoli.
TOTTI
“Le sorti della Roma dipendono da Totti e forse non solo quelle della squadra giallorossa.
Se Totti rientra in piena forma e decide di tornare in Nazionale, Lippi lo convocherà ai mondiali.
Per Del Piero invece la vedo difficile, quasi impossibile e nel caso di un ballottaggio tra loro due per un posto in attacco, credo che il CT della Nazionale sceglierà il romanista”
MILAN
“L’Inter sta facendo un campionato a se. Per il secondo posto vedo un testa a testa tra Juventus e Milan. La squadra rossonera è tornata competitiva da quando Ronaldinho ha riacquistato una forma decente sfruttando anche gli spazi creati dalla fisicità di Borriello in attacco”
MOURINHO
“E’ il miglior “dirigente” del campionato. Nessuno è capace come lui di difendere la propria squadra a livello mediatico. E’ sempre pronto a spostare le discussioni dove vuole lui.Guardate in ultimo il caso Maicon: ha già creato i presupposti per gridare allo scandalo nel caso al terzino brasiliano siano assegnate 2 giornate di squalifica…”
BALOTELLI
“Con me righerebbe dritto o finirebbe altrove. In una società di calcio non sono tollerabili trattamenti di favore per chicchessia. Ricordate come mi comportai con Camoranesi quando fece le bizze in ritiro?
Il ragazzo fu punito severamente e capì immediatamente che un altro caso del genere non sarebbe più stato tollerato”
PARMA
“E’ presto per parlare di rivelazioni del campionato. Di certo il Parma ha vinto la scommessa Boijnov. Nel calcio come nella vita ogni tanto bisogna rischiare come facemmo anche noi con Mutu, ad esempio. Mi fa piacere inoltre che in questa squadra si stia affermando Lanzafame, ancora un altro prodotto di quel vivaio da noi lasciato in dote alla Juventus (penso a Giovinco, Marchisio, De Ceglie).”
BALLARDINI
“Mi dispiace ma non è assolutamente un tecnico in grado di guidare una squadra che rappresenta una piazza così importante come quella di Roma, sponda Lazio.”
GIOCO VIOLENTO
“Cosa ne penso dello scontro Cruz-Rinaudo, fatto di pugni e morsi?
Penso che quando si è in trance agonistica può capitare di tutto…
Ricordo ai miei tempi uno scontro in allenamento tra Zebina ed Ibrahimovic.
Il francese entrò durissimo sullo svedese che replicò con un violento pugno che mise ko il nostro terzino.Prognosi: 3 giorni di ospedale.
Ma per la stampa inventammo la scusa del ricovero di Zebina per dissenteria….”
CHAMPIONS LEAGUE
“Il prossimo turno sarà fondamentale per le italiane. L’Inter è quella che rischia di più. Il Milan, se non si spengono le luci contro il Marsiglia…. non dovrebbe avere problemi mentre la Juve è praticamente già qualificata perché anche se non vincesse in Francia gli basterebbe non perdere in casa nell’ultima gara contro il discontinuo Bayern dell’arrogante Rumenigge.
Comunque è solo una questione di guadagnare turni, perché le italiane non hanno chance di vittoria.
La finale sarà quasi sicuramente tra il favoritissimo Chelsea ed il Barcellona.”
ZEMAN
“Ma l’avete ascoltata la testimonianza di Zeman al processo?
E’ evidente che soffre di complessi ed è un bugiardo.
Dice che gli ho rovinato la carriera facendolo ingaggiare dal Napoli?
Se tutti i miei nemici potessero avere 2 miliardi e mezzo netti di vecchie lire per poco più di un mese di lavoro credo che non avrei più amici.
La verità è che ormai non è più sereno nel parlare. Ma vi rendete conto che ha detto che era il miglior tecnico di Europa pur non avendo mai vinto nulla e che per colpa mia non ha più allenato?E gli esoneri in Turchia, Serbia. C’èra il mio sistema anche lì?”
CALCIOPOLI E LA MISTIFICAZIONE DELLA CARTA STAMPATA
“In questo momento mi sto battendo in due processi paralleli: quello di Napoli e quello dei media che stanno mistificando la verità del processo come nel caso della tosse di Manfredi Martino.
E che dire poi di come è stata strumentalizzata la vicenda delle visite dei dirigenti agli arbitri negli spogliatoi?
Dopo la gara praticamente vi ci si recavano tutti, mentre per averlo fatto in corso di gara sono stati squalificati solo 2 dirigenti: LUCCHESI ed il compianto FACCHETTI.
Eppure i media l’unico colpevole sono io”
domenica 15 novembre 2009
La sosta porta consiglio
Come sempre, la sosta è un buon momento per tracciare i primi parziali bilanci. In testa, si potrebbe commentare con un "tutto come assolutamente previsto".Inter nettamente favorita ed in fuga, Juventus e Milan ad inseguire, Fiorentina subito sotto. Rispetto alla classifica finale dell'anno scorso non è cambiato assolutamente nulla. Questo nonostante il pesante investimento sul mercato effettuato da parte della Juventus in estate. Il Gap bianconero dalla squadra neroazzurra sembra rimasto identico, anzi per assurdo in alcuni momenti è persino aumentato. Di chi potrebbe esser la colpa di questo? Sicuramente degli infortuni che ben più che nell'anno precedente stanno martoriando la squadra bianconera. Non era colpa di Capanna, non è colpa di Vinovo, prima o poi qualcuno in Società dovrà allora avere il coraggio di spiegare questo mistero! Poi c'è sicuramente un modulo, il rombo di inizio stagione, non adatto alle caratteristiche della squadra. Ad esempio, per giocare con questo schema devi disporre di terzini di spinta di livello e Grygera, Caceres, Zebina, Molinaro, Grosso e De Ceglie chi per un motivo, chi per un altro non rientrano assolutamente in questa categoria. Ottimi rincalzi, ma niente più. Poi c'è l'ambientamento di Diego, al quale si è deciso forse troppo presto di affidare le chiavi del gioco Juve. Il ragazzo ha talento da vendere, ma per diventare uno Zidane (se mai lo diventerà…) troppa gavetta dovrà fare ancora. Ed allora in un 4-3-1-2 o il trequartista fa la differenza assoluta oppure si regala praticamente il centrocampo agli avversari. Viene da chiedersi se con un Camoranesi così valeva davvero la pena stravolgere tatticamente la squadra.L'inesperienza di Ferrara, le "Melonate" di Felipe Melo (fortunatamente sempre meno frequenti), le incomprensibili ed interminabili chance concesse a Tiago, i proclami dirigenziali un giorno si e l'altro pure, fanno il resto. Chissà se la sosta rigenererà le forze bianconere e consentirà di recuperare quei giocatori determinanti, Del Piero in primis, che serviranno per il big-match contro l'Inter che si avvicina sempre più. Decisivo comunque nelle prossime settimane sarà il percorso Champions di entrambe le squadre. Se non si qualificheranno direttamente con la quinta partita del girone e rimanderanno le sentenze agli ultimi 90', l'ultimo turno si giocherà proprio a ridosso del derby d'Italia. Fatto questo da non sottovalutare.
Speriamo inoltre che la nuova classe arbitrale, ovvero la "io sbaglio tanto e più di prima ma adesso in buona fede", non condizioni questa rincorsa al vertice. La Juventus, pur essendo praticamente quasi il miglior attacco dell'anno solare in Italia, sono quasi 20 partite che non ha un rigore a favore. Un girone, un'eternità. L'Inter dal canto suo, ha interrotto solo di recente l'immunità che l'ha vista per oltre 50 partite non subire un rigore contro, ma ancora dispone, checchè ne dica Mourinho, di quel trattamento di favore che le consente, come nella partita contro la Roma ad esempio, di commettere ripetuti falli, quasi sempre con gli stessi giocatori, senza mai ricevere i giusti cartellini. Dopo il posticipo di San Siro, in praticamente tutti noi è nata spontanea una domanda: "ma un giocatore dell'Inter per esser espulso che deve fare?"Per la risposta chiedere forse a Rocchi, tra l'altro uno degli imputati al processo di Napoli, argomento però sul quale ritornerò più avanti.
Queste pause di campionato poi, vengono spesso utilizzate dalla stampa per ripartire con "l'indovina chi" ovvero accostare ogni giorno una possibile trattativa a chicchessia, per poterla sbattere in prima pagina e stimolare l'acquisto del giornale da parte del tifoso. Come si sa, d'altronde, il calciomercato è il momento che più fa sognare la tifoseria. Ed allora per una volta la butto anche io lì. Visto il netto ridimensionamento della Lazio, l'insofferenza di Zarate e la predisposizione di Lotito all'amore per il Dio denaro, perché non opzionare sin da subito per il prossimo anno Zarate e Kolarov? Credo che nell'attuale paronama italiano non esistano giovani più forti e di prospettiva nei rispettivi ruoli dei 2 giocatori biancocelesti. Kolarov sarebbe finalmente il terzino di livello che alla Juve manca ormai dalla cessione di Zambrotta. Zarate sarebbe il futuro da cui ripartire, visto la probabile partenza di Trezeguet a fine stagione ed il prossimo, ahimè, pensionamento di Del Piero. Con le dovute contropartite tecniche e con un'offerta seria e congrua, sono certo che le certezze di Lotito vacillerebbero… Last but not least, in settimana molto avrebbero dovuto destare scalpore le dichiarazioni spontanee rese da Luciano Moggi al Processo di Napoli, che hanno fatto seguito alla mistificazione dei media sui colpi di tosse di Bergamo e le presunte palline scolorite viste da Manfredi Martino. Uso il condizionale perché se esistesse davvero buona fede da parte della carta stampata nel trattare l'argomento Calciopoli, si sarebbero fatti come minimo i dovuti titoloni sui giornali e adesso se ne discuterebbe ovunque in tv, come l'argomento meriterebbe. Ma soprattutto se si fossero ascoltate per intero le testimonianze, come possibile fare anche in rete, mai si sarebbero potute scrivere baggianate del tipo "ecco come truccavano i sorteggi". Pazzesco. E poi, come giustamente ricordato da Moggi al Processo, dove sono finite le intercettazioni di Carraro in cui chiedeva di salvare la Fiorentina e la Lazio? Perché sono state nascoste sotto traccia? Perché l'ex presidente Figc è stato assolto dal processo sportivo con così tanta superficialità e salvato anche dal giudizio nel processo di Napoli? Perché Collina non è stato indagato per gli appuntamenti segreti e notturni che Meani gli procurava con l'allora presidente di Lega Galliani? Si, proprio quel Collina che adesso sarebbe garanzia di buona fede arbitrale. Possibile che ancora nessun organo ufficiale o giornalista abbia avuto il coraggio di chiedere a Collina in merito a queste sue intercettazioni compromettenti?
E questo sarebbe il nuovo calcio pulito? Ma aridatece Moggi.
sabato 3 ottobre 2009
Che gran cu...ore



Partita incredibile, in cui lo strepitoso Di Natale di inizio stagione (già in goal nel 1°tempo) grazia la squadra neroazzurra divorandosi il goal vittoria al 90°.
Cosa che ieri anche Ciro Ferrara ("Mou non è un pirla, ma io non sono un fesso") ha fatto notare in conferenza con grande grinta.
lunedì 14 settembre 2009
Genova per noi


Ma dalla trasferta di Siena della Roma mi preme segnalare un altro evento:
Utilizzare un dramma familiare per colpire nell'animo una persona è quanto di più vigliacco si possa fare.
mercoledì 2 settembre 2009
Che Diego ce la mandi buona



E' innegabile che la Juventus si sia rinforzata rispetto all'anno scorso.
Diego e Felipe Melo sono giocatori di carisma e spessore internazionale che giocherebbero titolari in qualsiasi TOP-TEAM europeo.
Caceres, Cannavaro e Grosso sono invece tre difensori che, seppur scaricati per vari motivi dai precedenti club, hanno grande voglia di rigenerarsi a Torino.
In panchina largo all'entusiasmo di Ciro Ferrara, contagioso per l'intero ambiente bianconero.
(Monumento vivente alla Sensi per non aver liberato in tempo Spalletti quando era stato indicato dalla Proprietà juventina come il prescelto)
Erano davvero anni che a Torino non si respirava un clima del genere.
Ma la Juventus ha davvero ridotto il GAP nei confronti dell'Inter?
L'impressione è che, in questo momento, a questa domanda non sia possibile rispondere.
Tutto dipende sopratutto da Diego, la nuova stella juventina.
Se si confermerà un grandissimo ed i presupposti iniziali fanno davvero ben sperare, la squadra bianconera se la giocherà fino alla fine.
Il centrocampo, orfano dell'ex Nedved (quanto mancherà la sua grinta!), è stato rinforzato anche dall'arrivo del "gladiatorio" Felipe Melo.
L'idea di una diga in tandem con Sissoko nel settore nevralgico del campo mi crea un moto di erezione.
Unico rammarico in mediana è la cessione di Zanetti (che avrebbe fatto sicuramente comodo) sacrificato per la matematica difficoltà a cedere i "bolsi" Tiago e Poulsen.
Meno rammarico per la cessione di Marchionni, ma la scelta di abbandonare quasi completamente il gioco sulle fasce mi convince poco.
In difesa fin'ora, grande sicurezza al centro ha apportato il ritorno di Cannavaro.
Da rivedere però con attacchi più pericolosi.
Davanti largo alla coppia più dinamica che in questo momentoè sicuramente quella tra Amauri e Iaquinta che con il loro incessante movimento creano tra l'altro quegli spazi tanto cari a Diego.
E' bene specificare però che con questa scelta probabilmente ne risentirà la media realizzativa offensiva, abituata sin troppo bene in passato dalla coppia Trezeguet-Del Piero.
Da valutare in merito l'inserimento futuro di Del Piero, da utilizzare solo e tassativamente quando sarà in forma (gli anni passano per tutti, ahimè), mentre per Trezeguet la scalata all'11 titolare sarà molto più dura.
In una squadra in cui praticamente almeno fino a domenica scorsa si attendevano cross giocabili dalle fasce con la stessa probabilità di fare il 6 al Superenalotto, quante opportunità si prospettano all'orizzonte per l'attaccante francese?
Basteranno gli innesti di Caceres e Grosso a colmare questa lacuna?
Dicevamo dell'Inter.
Al contrario della Juve si è liberata dalla sua dipendenza, vendendo a peso d'oro Ibrahimovic, il giocatore che praticamente negli anni passati vinceva da solo o quasi.
Ma da questa cessione, per assurdo, si è rinforzata.
Ed è forse proprio questo che spaventa di più gli avversari.
Si è passati da una prevedibile palla ad Ibra e pedalare ad una voglia irrefrenabile di fare bel gioco, anche grazie e sopratutto alla sontuosa campagna acquisti estiva neroazzurra.
La nuova Inter è nettamente una squadra più forte di quella dello scorso anno.
E allora Zeru alibi stavolta per Mourinho.
Se si analizzano attentamente i vari settori del campo e si valutano ruolo per ruolo le alternative disponibili, ci si domanda come potranno riuscire i giocatori interisti a non rivincere lo scudetto pure quest'anno, anche alla luce del saldo rigori che vede l'Inter partire praticamente da 1 a 0 a partita (con un rigore a favore fisso o quasi) mentre Julio Cesar sono ormai oltre 50 partite che non si trova a fronteggiare un rigorista avversario.
Cifre che se accostate al nome di Luciano Moggi farebbero gridare allo scandalo.
Altro che aborto giuridico, pardon Calciopoli.
Il nuovo Milan (praticamente il vecchio senza Kakà) è la solita incognita di questi ultimi anni.
Se, se, se e ancora se.
Tutto dipende da troppi giocatori.
Se Nesta recupera. Se Ronaldinho torna fenomeno. Se Gattuso e Pirlo tornano a grandi livelli.
Indecifrabile.
Per assurdo un Milan al massimo della forma dei suoi giocatori e sfruttando anche l'entusiasmo dell'esordiente Leonardo potrebbe anche esser da scudetto alla pari di Inter e Juventus mentre con l'eventuale ritorno di cronici problemi di salute e di rendimento rischierebbe di esser addirittura ricacciata nella mischia della lotta per la zona Champions, forse il punto più trafficato e meno decifrabile della serie A.
Sampdoria, Napoli, Genoa, Fiorentina, Lazio, Udinese, Palermo sono tutte squadre attrezzate per scalare la classifica, fino alle prime posizioni. Chi più chi meno.
In bocca al lupo a Ranieri, tanto difeso dalla stampa romana nel biennio bianconero, per questa nuova avventura.
In chiusura mi preme sottolineare una cosa:
a differenza degli anni passati la Juventus (dirigenza, allenatore, giocatori, tifosi) ci crede davvero.
Ed anche il sottoscritto intravvede possibilità che nella passata gestione tecnica mai aveva scorto all'orizzonte.
Sicuramente inferiori a quelle dell'Inter ma i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
E che Diego ce la mandi buona.....Finchè c'è lui, c'è speranza!