lunedì 31 ottobre 2011

MOGGI:"JUVE grande vittoria nonostante RIZZOLI e i pianti interisti..."


L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
JUVE GRANDE VITTORIA, NONOSTANTE RIZZOLI E I PIANTI INTERISTI.
“L’anticipo del sabato tra Inter e Juventus è stato fortemente condizionato dalle lamentele interiste durante tutta la settimana che hanno cercato di metter sotto tensione la classa arbitrale generando confusione e raccontando cose che non esistono proprio come quelle che hanno portato al finto scandalo di Calciopoli.
Rizzoli ha negato un rigore clamoroso alla Juventus graziando Castellazzi proprio come quando Rodomonti salvò Toldo subendo i pianti e le pressioni interiste, come evidenziato dalle nuove intercettazioni scovate dai miei assistenti.
L’unica verità è che l’Inter non sa proprio perdere.
La Juventus è stata brava a non replicare a livello mediatico, evitando di alzare ancora i toni di una rivalità sempre più a rischio di disordini allo stadio.
Una squadra bianconera che brillantemente guidata da Conte ha affrontato la gara a 100 km all’ora, meritando la vittoria che senza i gravi errori di Rizzoli sarebbe stata sicuramente più netta. La Juve però in futuro dovrà esser più cinica sotto porta ma se gioca sempre con questo agonismo può sognare addirittura di arrivare dietro il Milan.
Ranieri soddisfatto della prestazione della sua squadra? Contento lui.
La verità è che il mister romano da quando è andato all’Inter è irriconoscibile sia in campo che fuori dimostrando una grandissima mancanza di coerenza, visto che sia quando allenava la Juve prima che la Roma poi non perdeva occasione per attaccare l’Inter e la sua mancanza di stile.
Moratti arrabbiato e contestato? Ci si abitui, senza un'altra Calciopoli la sua squadra è ormai a fine ciclo. ”
LUIS ENRIQUE? SE ERA ITALIANO SAREBBE STATO GIA’ ESONERATO
 “Non sbagliavo quando in settimana vedevo il Milan nettamente favorito per la sfida dell’Olimpico. D’altronde la squadra rossonera è talmente piena di campioni che può anche giocar male ma vincere lo stesso e poi ero sicuro che Ibrahimovic avrebbe sicuramente tratto beneficio dell’inconsistenza della difesa giallorossa.
Infatti lo svedese ha letteralmente ridicolizzato l’intero reparto arretrato della Roma. La squadra romanista non gioca neanche poi così male, divertendo gli spettatori ma anche gli avversari perchè non sa pungere davanti e non sa difendere dietro. Il terzino Angel che non conosce la fase difensiva e che passa più tempo davanti che dietro è lo specchio della confusione tattica che regna nella Roma. Dicono tutti di aspettare, ma se Luis Enrique, che ha già cambiato 11 formazioni in 11 partite, fosse stato un allenatore italiano sarebbe già a casa da molto tempo…."
CHI VUOLE UN POSTO SUL PODIO DEVE FARE I CONTI CON LA LAZIO
“Nel posticipo della domenica sera nel Cagliari ha pesato molto l’assenza in campo di Conti  a centrocampo e la Lazio da squadra esperta e cinica ha dimostrato ancora una volta di più di esser un vero gruppo contro il quale dovranno fare i conti tutti coloro che ambiscono ad una posizione sul podio del campionato. ”
GOMEZ E BERGESSIO DA SEGUIRE, MA MAZZARRI….
“Il Catania non finisce di stupire. Dopo aver battuto l’Inter ed aver fermato la capolista Juventus, stavolta ha battuto anche il Napoli. Nella squadra di Montella in particolare ci sono 2 giocatori da attenzionare  assolutamente: 
Gomez e Bergessio.
Certo l’attaccante catanese è stato fortemente favorito dagli errori di Mazzarri che facendo giocare contemporaneamente insieme Fideleff e Fernandez è riuscito a mandare in confusione anche Cannavaro….” 

Questa non è rivalità sportiva...

sabato 29 ottobre 2011

L'EFFETTO CALCIOPOLI E' FINITO DAVVERO!

Una Juve gajarda espugna San Siro grazie ai goal di Vucinic e Marchisio.
L'Inter nonostante l'arbitraggio di Rizzoli non riesce ad evitare la sconfitta casalinga e viene ricacciata a -11 in classifica.
L'effetto Calciopoli è ormai finito!
Grande prova di maturità bianconera che risponde alla vittoria del Milan a Roma, rossoneri trascinati come sempre da uno straripante Ibrahimovic.

martedì 25 ottobre 2011

Serve più cattiveria, ma i 3 punti sono arrivati.

La Juve domina la Fiorentina nel primo tempo ma non chiude la gara.
Bisogna esser più cattivi sotto porta, Vucinic in primis.
Nella ripresa una Fiorentina più convinta ha spaventato nettamente i bianconeri con il pareggio di Jovetic.
Ma un goal di Matri su assist di Pepe ha regalato  tranquillità e 3 punti alla squadra juventina.
Serviva vincere e si è vinto.

TROFINO show e adesso la sentenza!!




Con l'arringa dell'Avvocato Trofino, il processo è praticamente arrivato al termine.
Adesso aspettiamo con impazienza la sentenza.
Moggi e il suo pool difensivo hanno fatto il massimo, riabilitando anche la Juve....

lunedì 24 ottobre 2011

MOGGI: "DEL PIERO non merita di esser trattato così..."


L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
DEL PIERO, NON MERITA QUESTO. BUONA JUVE FINO AD ORA
“Non capisco la tanta delusione dei tifosi  bianconeri che sta circolando dopo il pareggio contro il Genoa. Certo fa sempre male esser raggiunti a pochi minuti dalla fine ma la Juve fino ad ora sta disputando un buon campionato se rapportato alla qualità della squadra, soprattutto per merito dell’allenatore Antonio Conte che però sabato sera ha sbagliato a far entrare Del Piero solo per pochi minuti.  
La settimana scorsa a Verona contro il Chievo Alex ha dimostrato che nonostante i 37 anni può ancora esser decisivo, soprattutto perché le alternative in attacco non si chiamano Ibrahimovic o Trezeguet…
Un caso Del Piero? Di certo è stato sbagliato il modo in cui comunicare la sua ultima stagione juventina. ”


PAZZO MILAN, CON ME TUTTI IN RITIRO
 “Il Milan visto a Lecce ha dimostrato di esser la più forte del campionato ma anche di esser l’unica squadra che questo torneo lo può perdere.
Nel primo tempo i giocatori di Allegri hanno giocato alle belle statuine.
Uno svantaggio di 3 goal nella maggior parte dei casi non si recupera ma nel secondo tempo i rossoneri hanno dimostrato un grande spirito di squadra e non solo per l’ingresso di Boateng.
Dopo una prestazione del genere la squadra andrebbe portata in ritiro per meditare sugli errori fatti e sul modo in cui si è affrontata la gara,  perché in una grande squadra gli errori si correggono quando si vince.”


SABATINI IL NUOVO MOGGI? LUI SI CHE DI CALCIO NE CAPISCE. ALTRO CHE BALDINI...
“Baldini ha dichiarato che Sabatini potrebbe esser il Luciano Moggi della nuova triade romanista? E’ un paragone che mi lusinga perché Sabatini a sua differenza è un ottimo conoscitore di calcio e scopritore di talenti. Baldini si rivede invece in Bettega per i suoi capelli bianchi? Io che ho vissuto a Torino in quegli anni posso invece dire che a me ricorda molto di più il magazziniere che portava l'occorrente allo Stadio...
A Baldini che ha detto che ormai mi vede solo nei processi voglio inoltre ricordare che una volta terminato quello di Napoli, insieme al suo amico Auricchio passerà anche lui molto tempo nei tribunali...”
QUESTA LAZIO PUO’ LOTTARE PER UN POSTO IN CHAMPIONS
“A Bologna la Lazio ha sfruttato in pieno l’occasione di scalare posizioni in classifica. La squadra felsinea è sempre più in crisi, mentre i biancocelesti hanno tutte le carte in regola per puntare ad un posto in Champions.”
NAPOLI STANCO E SOTTOTONO
“A Cagliari si è visto un Napoli sottotono che ha pagato la stanchezza per la sfida di Champions contro il Bayern.  Non mi è piaciuta per niente la reazione di Lavezzi dopo la sostituzione decisa da Mazzarri. La prossima gara contro l’Udinese servirà a stabilire la reale forza dei partenopei”.
UDINESE, PRIMATO CHE NON STUPISCE PIU’
 “La realtà Udinese ormai è talmente consolidata che nemmeno fa più notizia. Il primo posto è figlio di un ciclo Guidolin che merita solo complimenti. Da due anni la squadra friulana gioca il miglior calcio della serie A.”

sabato 22 ottobre 2011

Doppio MATRI non basta.

Una doppietta di Matri contro il Genoa non basta alla Juventus per vincere.
Un altro pareggio, altri 2 punti persi.
Prestazione inguardabile di Chiellini, con un Vucinic indisponente, uno Storari stranamente insicuro, Bonucci nella solita versione thriller e Krasic completamente fuori da ogni schema.

martedì 18 ottobre 2011

DEL PIERO, siamo ai titoli di coda...


Tutto prima o poi ha una fine e così sarà anche per la storia calcistica tra Del Piero e la Juve.
La speranza però è che sia una decisione condivisa da entrambe le parti e non un benservito della società.
Sarebbe un autogoal pazzesco e un trattamento ingiusto verso proprio chi non lo meriterebbe, l'ennesimo errore della proprietà....

lunedì 17 ottobre 2011

MOGGI:"JUVE, la sosta non ci voleva. E un GIOVINCO così ...."


L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
CAMPIONATO DI SERIE A SEMPRE PIU’ MEDIOCRE
“Tutti questi zero a zero e le tante partite con pochissime occasioni da goal di questa giornata non fanno altro che confermare il livello sempre più basso che sta toccando ormai il campionato di serie A.
A guardare la classifica con tutte le squadre raccolte in pochi punti sembra di stare a consultare quella cadetta di serie B, che tra l'altro quest'anno invece ha una squadra che domina,  il Torino di Ventura.”
JUVE, LA SOSTA NON CI VOLEVA
“A Verona la squadra di Conte ha giocato una discreta partita, come nelle sue possibilità. I bianconeri hanno sicuramente pagato la sosta di campionato perché Conte ha potuto riavere i tanti giocatori prestati alle rispettive nazionali solo a pochi giorni dalla sfida con il Chievo azzerando in pratica il vantaggio che ha la Juventus quest’anno nel non giocare le coppe.”
INLER PRESSATO, NAPOLI BLOCCATO
“Il Parma è andato a Napoli a giocarsi la partita con le idee ben chiare. Ha pressato sin dall’inizio Inler, vera mente della squadra di Mazzarri, che con il suo arrivo ha limitato i problemi dei partenopei di fare gioco in casa. Giovinco e Biababy poi con la loro velocità hanno messo in totale difficoltà Cannavaro e Campagnaro, facendo il resto.
Vedendo il Giovinco di Parma, mi chiedo se un giocatore così non avrebbe fatto comodo alla Juve anche e più di Giaccherini. Al Napoli manca comunque un rigore e l'arbitraggio è stato più che discutibile.”
TOTTI, DICHIARAZIONI INOPPORTUNE. REJA, IL VERO VINCITORE


“Ho trovato inopportune le dichiarazioni in settimana rilasciate da Totti che sono state un vero assist a Reja per motivare i giocatori della Lazio e caricare lo spogliatoio. Ricordo quando ai miei tempi Boskov parlava sempre male di Maradona prima di ogni partita contro il Napoli e Diego regolarmente poi batteva la Sampdoria da solo per vendicarsi. La partita è stata equilibrata anche se non bella. Da una parte la Lazio, esperta e compassata che ha sfruttato al meglio le occasioni avute. Dall’altra tanti giocatori giovani dai piedi buoni guidati da un allenatore all’esordio. L’inesperienza alla fine è stata decisiva, così come l’errore di Kjaer, che Luis Enrique avrebbe dovuto lasciare negli spogliatoi come già fatto a Parma quest’anno."

MILAN, CON IL TRIDENTE LA DAVANTI SARA’ FACILE RECUPERARE
 “Con il rientro di Robinho e Ibrahimovic è tornato il Milan dell’anno scorso. La squadra rossonera se non subirà altri infortuni importanti non avrà problemi a recuperare posizioni in classifica e a riprendersi la vetta. Zlatan decisivo anche quando non segna. Basta chiedere ai compagni quanti assist e spazi crea…..”
INTER, IL VERO AVVERSARIO DA BATTERE E’ MORATTI
“La crisi dell’Inter? Il vero nemico dell’Inter in questi ultimi due anni è lo stesso Moratti. Da quando è andato via Mourinho, il presidente interista è tornato a parlare e prendere le decisioni  con gli stessi risultati ottenuti negli anni pre-Calciopoli. 
Con Mourinho in panchina non sarebbe mai successo.  
Se l’Inter perde anche in casa del Lilla contro l’ex obiettivo di mercato Hazard, non mi stupirei di vedere anche Ranieri sul banco degli imputati. E magari alla fine richiamerà anche Gasperini….”
Tutti i giocatori hanno ripreso a lamentarsi. Basta vedere il caso Chivu. 
GASPERINI: “L’INTER PUO’ RIENTRARE PER LA LOTTA SCUDETTO”
Lo stesso Gian Piero Gasperini è intervenuto in diretta nel corso del programma per fare un punto su questa prima parte di torneo:
“Vedendo il livellamento del campionato, nonostante la crisi l’Inter ha tutta la possibilità di rientrare per la lotta per il vertice della classifica.
Le cose più belle di questo campionato fino ad ora le hanno mostrate, a sprazzi, Lazio, Udinese e Napoli.
Le novità tattiche più interessanti sono invece a firma di Roma e Juventus.”

domenica 16 ottobre 2011

Stavolta sono 2 punti persi

Un primo tempo avaro di emozioni a Verona, stavolta il modulo con Vucinic unica punta non funziona.
Nel secondo tempo l'ingresso di Del Piero aumenta la pericolosità della Juventus ma non basta.
Le speranze di vittoria della squadra bianconera si fermano sul palo colpito dal capitano.
Stavolta si può tranquillamente parlare di 2 punti persi perchè se vuoi fare il salto di qualità certe gare bisogna vincerle.

sabato 15 ottobre 2011

"Antipatica e vincente!"

http://www.calciomercato.it/news/133257/Stefano-DiscretiLa-mia-Juve-La-rivoglio-antipatica-e-vincente.html



"Alla Juventus vincere non è importante. E' l'unica cosa che conta!". Queste semplici, ma chiare parole rappresentano a 360° il personaggio Antonio Conte, attuale tecnico bianconero, a cui Stefano Discreti e Alvise Cagnazzo hanno dedicato la loro ultima fatica letteraria. Edito da Bradipolibri al prezzo di 15 euro, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore", è la biografia di un uomo che al nome della Juventus ha legato ben 13 stagioni di cui 3 da capitano. Ci racconta nei particolari il libro Stefano Discreti in questa intervista.


Se Montero, a cui hai dedicato l'ultima tua opera, è stato ed è tuttora un tuo idolo, che cosa rappresenta invece Antonio Conte?
Un simbolo. E' l'emblema della Juve operaia, indomabile. Della Juve vincente che non accetta solo di partecipare e per la quale arrivare secondi equivale ad un fallimento o quasi. Insomma, tutto l'opposto di quello che è stata la Juventus dall'estate 2006 all'ingaggio di Conte.


Che gladiatore è l'attuale tecnico della Signora?
Un condottiero unico. Come nel film di Ridley Scott, i giocatori sembrano aspettare sempre un suo cenno prima di attaccare l'avversario "Al mio segnale scatenate l'inferno" e lo stadio bianconero diventa una bolgia. Un clima da corrida che esalta lo spirito gladiatorio di Conte e dei suoi "bravi ragazzi".


Come avete concepito e strutturato il libro?
Con Alvise Cagnazzo ormai ci capiamo al volo. Il libro è composto da un racconto degli inizi della carriera di Conte in quel di Lecce, del suo primo periodo bianconero con Trapattoni e Boniperti, del suo ciclo epico con la triade conclusosi con il suo ritiro. Poi c'è tutta la parte sulla lunga gavetta fatta da allenatore per arrivare dove oggi siede. Ad Antonio non ha regalato niente nessuno. Si è guadagnato tutto con il sudore.
La prefazione è a firma di Massimo Giletti, suo grande estimatore nonchè tifoso juventino. Poi c'è l'introduzione della penna magica di Roberto Beccantini. In appendice infine il contributo di tanti personaggi noti come Moggi, Padovano, l'Associazione Amici della Juventus e lo Ju29ro team. Insomma, un libro che non può mancare nella libreria di un tifoso juventino.


Per un tifoso cosa significa ritrovare in panchina il grande capitano?
E' sinonimo di grande sicurezza. Di consapevolezza che finalmente è finita la Juve dell'operazione smile. Antipatica e vincente: ecco come rivogliono la Juventus i propri tifosi. Altro che operazione simpatia.


Che campionato farà questa Juventus? Quali sono i pregi e dove può ancora migliorare?
Se i giocatori asseconderanno Antonio, io credo che questa squadra potrà anche lottare per il terzo posto, magari arrivando anche a giocarsi la Coppa Italia in finale. Non sarebbe davvero male come stagione d'esordio di Conte. Questa squadra necessita di campioni da inserire in tutti i reparti. Avete visto quanta differenza può fare in campo un giocatore con la classe di Pirlo? Peccato che ha 32 anni. Sarebbe stato il talento perfetto su cui ricostruire l'ambizione di una squadra.
Chi è per te adesso il nuovo gladiatore?
Poteva esserlo Chiellini, ma si è perso nei suoi sorrisi ed errori. Non lo è Marchisio né nessun altro della vecchia guardia. Dei nuovi arrivati invece mi piace molto la cattiveria agonistica di Lichtsteiner, un vero duro. Sembra il protagonista di Terminator. Un altro volto nuovo che mi piace è Estigarribia. Se si ambienta in fretta, credo che sulla fascia sinistra non avrà rivali.

giovedì 13 ottobre 2011

E stavolta che si inventano?

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/calciopoli/2011/10/13-149152/Calciopoli%2C+ascoltati+legali+di+Moggi%2C+Giraudo+e+Mazzini

Calciopoli, ascoltati legali di Moggi, Giraudo e Mazzini

E stavolta che si inventeranno?  La radiazione strutturata?

"CONTE è un uomo che vive di calcio."

Di seguito la breve intervista rilasciata a Sportmediaset in merito al mio ultimo libro
I numeri di Antonio Conte sono chiari: 13 stagioni in bianconero da calciatore, tre da capitano e oggi allenatore del rilancio. Antidivo per eccellenza con la cultura del sacrificio è stato un simbolo di due ere juventine. Quella di Boniperti-Trapattoni, poi quella della triade Moggi-Giraudo-Bettega. Oggi  Conte spera di inaugurare una nuova pagina di vittorie. Della sua biografia ne parliamo con uno degli autori.
Stefano Discreti romano "de Roma" ma juventino di ferro, insieme  ad Alvise Cagnazzo racconta storia e vittorie di Antonio Conte. Giocatore simbolo della Juventus di ieri e e forse di oggi indicato da tutti come l'allenatore del rilancio. All'autore chiediamo come è nata l'idea del libro?
Dopo aver scritto la biografia su Montero sempre per Bradipolibri volevamo parlare di un altro campione bianconero tutto grinta, cuore e sacrificio. Conte è da sempre uno dei giocatori piu' amati dai tifosi juventini. Non un campione in senso assoluto ma un uomo di grande spessore sportivo capace di trascinare il pubblico grazie alla sua abnegazione in campo. 
Perchè questo speciale feeling di Conte con al tifoseria?
Anzittutto Conte ha giocato 13 anni con la maglia bianconera, è stato capitano per tre anni. E' stato protagonista nella Juventus di Boniperti-Trapattoni così come in quella di Lippi e della triade. E' uno che è venuto dalla gavetta ma si è imposto in mezzo a tanti campioni.
Conte viene descritto come un uomo "solo" dedito alla cultura del sacrificio?
E' una visione limitativa. Conte è un uomo di grande intelligenza e anche di spirito. Basti pensare che  quando ha iniziato ad allenare ha voluto, come prima cosa, studiare i metodi di lavoro di Zeman, l'anti-juventino per eccellenza. Colui che indirettamente lo aveva accusato di doping. Poi è anche uomo di spogliatoio. Come dimostra quella volta che Di Livio lo aspettò nello spogliatoio con in mano un giornale che titolava:" Conte: vinco ma non mi diverto" e gli suggerì di andare al luna park. Finì con un abbracci e sfottò reciproci.
Resta però la sua immagine di antidivo?
Conte è un professionista esemplare con la dedizione assoluta al lavoro. Uomo che vive di calcio. A tavola con gli amici finisce sempre con lui che con forchette e coltelli si mette a spiegare schemi e tattiche. Il suo attaccamento al calcio è maniacale . Basti ricordare quello che accadde nel 1999 dopo l'eliminazione della Juve della Champions per opera del Manchester United. Conte per una settimana si chiuse in casa e non volle vedere nessuno.

LIBRO IN PROMOZIONE PER TUTTI I LETTORI DI QUESTO BLOG
http://stefanodiscreti.blogspot.com/2011/09/conte-lultimo-gladiatore.html

domenica 9 ottobre 2011

Sempre più Juve



È passato poco tempo da quando a Torino si è ricominciato a riassaporare il piacere del trionfo con la conquista del nuovo e attesissimo scudetto dopo lo scandalo di Calciopoli, l’inferno della Serie B e la difficile ricostruzione di una squadra all’altezza del suo passato più imponente e glorioso. Una nuova esaltante stagione è pronta per cominciare, e quest’anno la Juventus lotterà anche per la Champions League. Nella stagione 2011-12, in 38 incontri di Serie A la squadra bianconera è uscita sempre imbattuta: solo vittorie e pareggi. Logico dunque che le quote diano la precedenza ancora a lei, forte anche della recente conquista della settima Supercoppa Italiana della sua storia, conquistata a Pechino contro il Napoli con il risultato 4-2 ai tempi supplementari (reti juventine di Asamoah, Vidal, aut. Maggio  e Vucinic).  La casa da gioco legalizzata William Hill, uno dei migliori casinò online con una ricca sezione di scommesse sportive, consigliato anche dal portale di riferimento www.casinoonlineitalia.net, dà per favorita proprio la squadra piemontese per il successo finale in campionato a 2.00 con il Milan staccato di un punto e mezzo (3.50) e l’Inter di tre (5.00). Ancor più netto il divario sulla casa da gioco legalizzata Iziplay, dove Juve e Milan sono separate da 2,10 punti, essendo rispettivamente a 2.15 e 4.25. Più contenuto il divario su Sisal, con Juve a 2.00 e Milan a 3.75, così come su Lottomatica con le due favorite distanziate 1,70 punti, rispettivamente a 2.30 (Juve) e 4.00 (Milan). Con l’addio del capitano Alessandro Del Piero, la squadra bianconera è pronta a entrare in una nuova era, ancora guidata dai vecchi leoni Buffon e Pirlo, e con gl’innesti di alcuni pezzi da novanta come il ghanese Kwadwo Asamoah, giunto a Torino dopo quattro stagioni all’Udinese, il forte difensore brasiliano Lucio (arrivato via Inter per continuare a vincere con un’altra casacca) e il ritorno all’ovile del figliol prodigo Sebastian Giovinco, che dopo due stagioni al Parma e aver partecipato alla spedizione azzurra di Euro 2012, è pronto insieme al già lanciato attaccante Vucinic e il centrocampista offensivo Marchisio, a formare un tridente invincibile. Se questa squadra è pronta per aprire un ciclo, sarà la storia che lo racconterà. La squadra, allenata a interim da Massimo Carrera, è decisa a seguire i passi della favola calcistica di Marcello Lippi quando, dopo la vittoria del suo primo scudetto (1994-95), trionfò la stagione successiva in Champions League.  

sabato 8 ottobre 2011

29 scudetti per CONTE, oggi come ieri....

da tuttosport.com
ROMA – Tempestiva l’uscita per Bradipo Libri (pagg. 134, euro 15) di “Antonio Conte, l’Ultimo Gladiatore”, volume curato da due conosciutissimi comunicatori con dna juventino, meglio “gobbo”, Alvise Cagnazzo e Stefano Discreti. I due, uno bergamasco di Bari, l’altro romano, hanno messo assieme – dopo la prefazione di Massimo Giletti e l’introduzione di Roberto Beccantini, pagine interessanti, retroscena, aneddoti della vita dell’attuale allenatore della Juventus tradotto per tutti per quello che è da sempre: un grande professionista del calcio, con un cuore capace di pulsare solo sangue bianconero. C’è anche una intervista dell’estate del 2006 in cui Conte rivendicava (allora, oggi è più semplice) i 29 scudetti e anche il ruolo di Luciano Moggi. L’alfabeto di Conte visto da Alvise e Stefano compongono 360 gradi del capitano Antonio. A chiudere ricordi e perfino poesie dedicategli da Antonella Biscardi, regista del Processo condotto dal papà Aldo, Luciano Moggi, Sergio Brio, Sergio Porrini, e da alcuni tifosi. Su Bradipolibri.it (tel. 0114337096) questo e gli altri 10 titoli bianconerissimi di una collana gobbissima. 

venerdì 7 ottobre 2011

Anche il TELEVIDEO RAI celebra "L'ultimo gladiatore"


La Juve non smentisce i pronostici in questo inizio di Stagione

Grande partenza in questo inizio di Campionato per la Juventus di Antonio Conte. Lo scorso anno i bianconeri hanno concluso la stagione con un deludente settimo posto, che li ha esclusi dalle grandi gare europee, smentendo tutti i pronostici sportivi che la davano almeno tra le prime quattro in classifica.

lunedì 3 ottobre 2011

MOGGI: "JUVE da scudetto? NO, ma...."



L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.

JUVE DA SCUDETTO? NO, MA….
“Alla lettura della formazione della Juventus sono rimasto un pò stupito dalle mosse di Conte. Non pensavo che avrebbe rinunciato ad un attaccante per rinforzare la difesa ed il centrocampo. Evidentemente temeva e molto l’attacco del Milan, anche alla luce di una partita così importante che in passato era il top del campionato italiano e anche d’Europa. Il Milan sarà stato anche menomato, ma la squadra bianconera è stata l’unica a fare la gara, dominando la partita sin dall’inizio e credendo alla vittoria fino alla fine. Decisiva per l’esito della sfida è stata sicuramente l’uscita dal campo di Nesta ma la nuova Juve deve molto a Conte che sta trasmettendo ai calciatori il suo carattere. Avete visto che abbracci con i propri giocatori? A conferma di quanto Antonio sia legato ai colori bianconeri avendo il Dna juventino che scorre nel sangue.
Juve da scudetto? No, ma in questo momento solo il Napoli sta mantenendo le attese di tutte le squadre qualitativamente superiori a quella bianconera…..”
COMPLIMENTI AL NAPOLI MA MOURINHO NON AVREBBE MAI PERSO COSI’!
“Complimenti al Napoli per la bella vittoria di San Siro. Rispetto alla scorsa stagione la squadra partenopea è nettamente cresciuta in autostima e personalità e potrà dire la sua in campionato fino alla fine anche perché è competitiva in tutti i ruoli.
Certo la partita di sabato è stata condizionata dall’arbitraggio ma l’Inter di Mourinho, ad esempio, nonostante tutto mai avrebbe perso 3 a 0 in questo modo anzi avrebbe reagito con altro pugno alle ingiustizie subite sul campo.
C’è da aggiungere poi che se certi episodi arbitrali fossero stati a vantaggio della mia Juve altro che interpellanze parlamentari….”
LAZIO, REJA MERITA QUESTA VITTORIA
“La Fiorentina non meritava di perdere anche perché la squadra viola ha attaccato più della Lazio ma in avanti si sente e molto l’assenza di Gilardino. Il solo Cerci non può bastare anche perché Jovetic non è una punta ma un trequartista.
Questa vittoria mi fa particolarmente piacere per Reja, un ottimo professionista che non merita le tante critiche ricevute in queste ultime settimane. ”
ROMA, BUONA PRESTAZIONE MA PER PUNTARE A GRANDI OBIETTIVI SERVE ALTRO
 “Contro l’Atalanta la Roma ha sfoderato una buona prestazione, con giocatori che finalmente danno l’impressione di esser messi bene in campo. La squadra però non da ancora la sensazione di avere una forza d’urto tale da poter puntare a grandi obiettivi in campionato. L’Atalanta ha sicuramente pagato i troppi elogi ricevuti in questa settimana, ed ha affrontato la Roma come un Novara qualsiasi pagando a caro prezzo questo atto di presunzione.”
NAZIONALE. E SE FOSSE GIOVINCO L’UOMO GIUSTO?
“Le convocazioni di Prandelli?

Mi fa particolarmente piacere la convocazione di Giovinco che  in questo momento per come sta giocando non poteva proprio esser lasciato a casa. Il ragazzo finalmente si sta affermando con continuità dimostrando di poter esser decisivo in qualsiasi momento della gara e a tutti i livelli.”

domenica 2 ottobre 2011

Grande Juve, Milan annichilito

Una grande Juve annichilisce il Milan per 2 a 0 con la doppietta di Marchisio arrivata però solo nel finale.
Sarebbe stato un vero delitto non vincere questa gara stradominata dall'inizio alla fine.

Grande prova di Marchisio, Lichtsteiner, Vidal e Vucinic ma la vera differenza rispetto all'anno scorso è il nuovo stadio, Pirlo in cabina di regia e Antonio Conte in panchina.