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lunedì 12 gennaio 2015

Dopo 14 anni, la Juve torna a vincere a Napoli

3 punti pesanti come il marmo

giovedì 19 dicembre 2013

Juve Avellino 3 a 0. I bianconeri prenotano la Roma

A segno Giovinco, Caceres e Quagliarella.

domenica 21 ottobre 2012

bicchieremezzopieno Ma che goal ha fatto POGBA?


Niente bicchieremezzovuoto stavolta. Battere il Napoli senza Buffon e Vucinic non è impresa da poco.
Decisivi i cambi del secondo tempo con gli ingressi di Caceres e Pogba.
Sopratutto il francese ha tirato fuori dal cilindro la giocata del campione.
Lasciamolo crescere senza mettergli fretta. Il talento c'è e anche tanto...

domenica 25 marzo 2012

Finito l'effetto CALCIOPOLI: JUVE-INTER 2-0

Una grande Juve umilia un Inter che Bergomi nel corso della telecronaca Sky definisce "la migliore della stagione".
Il primo tempo è effettivamente a favore dei neroazzurri ma Buffon salva il risultato.
Nel secondo tempo però Conte cambia modulo, inserisce Del Piero e da quel momento si gioca ad una porta sola.
Caceres sblocca il risultato. Ma è al goal del capitano che esplode lo stadio.
Un campione unico, professionista esemplare. 
Il risultato nel finale poteva anche esser più largo.
Nel prepartita grande coreografia a ricordare i 29 scudetti, verità che nessuna CALCIOPOLI potrà mai cancellare!

mercoledì 8 febbraio 2012

buoniecattivi Pagelle Juve: Caceres il migliore

IL MIGLIORE
CACERES 7,5
Probabilmente un rientro così non l'avrebbe sognato nemmeno lui.
Una delle poche scoperte positive dell'era Secco-Blanc, avrebbe meritato di esser riscattato già la scorsa stagione. Si chiedeva tra lui e Guarin chi avrebbe fatto più comodo alla Juve.
Personalmente non ho mai avuto dubbi...

Il ritorno di Caceres: la Juve sbanca San Siro

Una strepitosa doppietta del bentornato Caceres consente alla Juve di espugnare San Siro per 2 a 1 e ipotecare la finale di Coppa Italia ai danni del Milan.

martedì 27 dicembre 2011

#INDOVINACHI CACERES si, BORRIELLO ni

Dopo i giorni di pausa per le feste è ripartito a grande ritmo il mercato juventino. Sarà decisivo.
La Juve deve cercare in tutti i modi di mantenere quanto di buono fatto fin'ora. Servono campioni che fanno la differenza o occasioni che possono diventare veri affari alla Barzagli.
In questo momento due i nomi più caldi: CACERES, un graditissimo ritorno e BORRIELLO un ex rifiuto.
CACERES sarebbe sicuramente un rinforzo che migliorerebbe il reparto difensivo. Quindi dico si anche a costo di un sacrificio economico.
BORRIELLO potrebbe esser una buona alternativa a MATRI. Ma per ora dico ni. Prima di tutto serve liberarsi di AMAURI, IAQUINTA e TONI.

sabato 3 luglio 2010

Dramma Ghana, Brasile a casa



Grandi emozioni nei primi 2 quarti di finale del mondiale:
l'Olanda trascinata da Sneijder elimina il Brasile in cui Felipe Melo fa la parte del lupo cattivo.
Dramma nella seconda semifinale, dove il Ghana orgoglio di un intero continente sbaglia il penalty decisivo al 120° e poi perde alla lotteria dei rigori. Poteva scrivere la storia, ricorderà per sempre questa partita con amarezza.
Ufficiale l'arrivo di Motta in maglia bianconera, sarà lui a prendere il posto di Caceres come vi avevo annunciato tempo fa.
Clamoroso in Figc: non solo viene riconfermata la fiducia in Abete(che vigilerà su Calciopoli, ha detto), ma è stata varata una norma che limita l'ingresso di nuovi extracomunitari ad uno per stagione.
Domani nell'editoriale domenicale spiegherò gli effetti anche sul mercato Juve.
Intanto il Corriere dello Sport da prossimi gli arrivi di Krasic e Mexes.
Occhio sopratutto al francese, se arriva lui può partire Chiellini.
E non credo sarebbe un bene.....

domenica 7 febbraio 2010

La ruggine di Zaccheroni....





In vita mia non ricordo di aver mai visto iniziare una partita alla Juventus con 5 difensori contemporaneamente, di cui 4 centrali di ruolo. Pazzesca la formazione con cui Zaccheroni ha schierato la squadra bianconera, regalando sin dall'inizio il pallino del gioco al Livorno, avessi detto Real Madrid.Altro che difesa a 3 e gioco d'attacco.E' il segno inequivocabile di quello che è oramai la Juventus, una squadra che non spaventa più nemmeno una piccola provinciale. Certo, la testa conta molto nel calcio e si capisce che i giocatori avrebbero un assoluto bisogno di quell'autostima che si guadagna solo con delle vittorie, ma senza ali non si può giocare a pallone.La Juventus è incapace di fare cross decenti. D'accordo, Amauri è un fantasma ma non gli arriva una palla giocabile che sia una, nemmeno per sbaglio. Caceres è un difensore centrale adattato a terzino. Lo si può schierare adesso addirittura sulla linea dei centrocampisti? No, assolutamente. E' una follia assoluta.Grosso è un ex giocatore adattato a terzino, ma cosa ci si può aspettare ancora dal suo utilizzo?E Giovinco continua a stare ancora inspiegabilmente fuori….Se non si recupereranno al più presto Camoranesi e Iaquinta, per la Juventus sarà quasi impossibile anche raggiungere il solo quarto posto. Zaccheroni, lo si è capito da subito, è arrugginito dai tanti anni di disoccupazione che ha collezionato. Era il caso di puntare su di lui? Io personalmente non l'avrei mai ingaggiato. A dirla tutta credevo che avesse deciso addirittura di non allenare più…Ma era lui il candidato numero 1 scelto anche dalla dirigenza juventina per sostituire Ferrara? No e questa è una certezza.La dirigenza bianconera aveva deciso di puntare su Claudio Gentile nel ruolo di traghettatore.La settimana scorsa era tutto fatto, con l'ex difensore della Juventus giunto sino a Torino per siglare il contratto già pronto fino a fine stagione.E vi assicuro che Gentile non ha chiesto la minima garanzia ed avrebbe firmato anche in bianco. Ma quando al contratto ormai mancavano solo gli autografi è arrivato il veto di John Elkann, al quale non è andata giù l'intervista che l'ex Campione del Mondo ha rilasciato a Repubblica qualche settimana fa, in cui Gentile ha accusato apertamente la dirigenza juventina di capire poco di calcio.Praticamente all'ex Mister dell'Under 21 è stata fatale la sincerità. Aver espresso a mezzo stampa quello che il 95% (forse 99%) d'Italia pensa, gli è costata la panchina della Juventus.Dopo la delusione post-Calciopoli per le promesse non rispettate da Guido Rossi e Albertini, un'altra terribile beffa per Gentile.In settimana intanto mi sono giunte voci attendibili sul sempre più probabile passaggio a fine stagione di Pazzini dalla Sampdoria alla Juventus, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro.Premesso che non mi piace commentare i movimenti di mercato in anticipo sull'ufficialità, mi sento però in questa circostanza di dire che Pazzini potrebbe esser una buona alternativa ad Amauri ma non certo a Trezeguet. L'attaccante italiano non vale assolutamente 20 milioni di euro e non è un attaccante di livello mondiale. Certo, in rosa nella Juventus attuale potrebbe ben figurarci.Al posto di Amauri poi potrebbe anche far meglio. Ma per rimpiazzare Trezeguet ci vuole ben altro.E poi la Juventus ha altre priorità, come l'assoluta mancanza di ali e la cronica latitanza di un regista a centrocampo. E la difesa è quasi da rifondare in toto.La sensazione è che per rendere nuovamente la squadra competitiva non basteranno meno 200 di milioni di euro, soprattutto se ad operare sul mercato sarà ancora la premiata ditta Blanc-Secco......

sabato 5 dicembre 2009

La rivincita di Ferrara

Chi parlava di campionato già finito a Novembre è stato servito.La Juventus con una grande prova di orgoglio batte l'Inter e la riavvicina, facendo un grandissimo favore anche al Milan che adesso è solo a 4 punti dalla vetta.Non è stata una bella partita quella di Torino. Troppa tensione, troppo nervosismo e sopratutto troppe polemiche nella vigilia.D'altronde dopo Calciopoli le sfide tra Juventus ed Inter non potranno più esser normali.Colpa soprattutto di quello scudetto degli "onesti" assegnato a tavolino senza motivo e con assoluta superficialità, che ancora indigna il popolo bianconero e non solo.Ed alla luce delle ultime notizie che stanno arrivando dal processo di Napoli, l'indignazione monta giustamente ancora di più. Per una volta è giusto però parlare solo di calcio giocato.E' questa la serata della riscossa di Ferrara, per cui molti avevano già suonato il DE PROFUNDIS, così come era già stato fatto in passato per Leonardo.Sono allenatori giovani, è ovvio che sbaglieranno ancora ma è anche giusto dargli il tempo che meritano. Questo intanto è il momento della loro rivincita!Di certo, la squadra bianconera non ha ancora un'identità tattica ben definita e la vittoria contro l'Inter è stata più figlia di situazioni occasionali che di un gioco specifico.Grandissima prestazione di Caceres, da tanti troppo bistrattato fino ad ora. Sicuramente non varrà 12 milioni di euro, prezzo fissato per il riscatto dal Barcellona, ma è un buon elemento soprattutto in fase di spinta e come carica agonistica. Parer mio poi, sempre meglio rischiare su un giovane piuttosto che comprare un giocatore come Grosso, sul viale del tramonto. La sua disattenzione in occasione del goal interista è devastante.Alla fine, decisivo per la vittoria bianconera uno strepitoso goal di Marchisio, talentino che continua umilmente a stupire sempre di più.All'Inter è mancata la spinta di Maicon e i cambi di passo di Sneijder, ma non può bastare solo questo a giustificare una prestazione così opaca e nervosa. Lo stesso Mourinho, espulso quasi subito, non è sembrato tranquillo sin dall'inizio. E giustamente, come nel suo stile, a fine gara ha deciso anche di andarsene senza parlare.E che dire poi di Balotelli? La sua prestazione è stato un misto tra indisponenza e arroganza. Di certo tutta la vicenda che si è creata intorno a lui ha turbato la tranquillità del ragazzo, che però non fa proprio nulla per diminuire la sua cronica antipatia. Il rischio che questo giocatore dal talento cristallino si perda c'è ed è molto più grande di quello che si vuol far credere.Per Inter, Milan e Juventus, in rigoroso ordine di classifica italiana, adesso è il momento della verità in Champions. L'ultima gara sarà da dentro o fuori. Tutte e tre partono da una posizione di vantaggio abbastanza netta, ma in Europa nessun avversario è da sottovalutare.Anche perché un'eventuale eliminazione dalla coppa principale al primo turno sarebbe un assoluto fallimento, sia per le milanesi che per la Juventus.Ed allora che Ferrara e Leonardo si godano stasera la loro rivincita e che Mourinho continui a godersi in silenzio il primo posto italiano, perché dopo l'ultimo turno di Champions tutto potrebbe cambiare di nuovo…

domenica 13 settembre 2009

Tris Juve


L'avevo pronosticato:vincere di nuovo all'Olimpico sarebbe stato molto più duro contro la Lazio, seppur priva di Zarate.
Dallo stadio, ieri sera, ho visto una Juventus stranamente spenta per circa 1 ora.
Una Lazio che nel primo tempo avrebbe meritato sicuramente di più, indipendentemente dalla validità o meno del goal annullato a Mauri.
Diego in difficoltà sin dai primi minuti. Si vedeva che non stava bene.
Ancora una volta grandissima partita di Felipe Melo, davvero un bunker piazzato davanti la difesa. Un vero leader.
Più che sufficiente la prima di Grosso, sopratutto nel secondo tempo.
Caceres invece per un tempo è stato in completa balia di un mostruoso Kolarov prima di diventare però decisivo con il goal che ha cambiato la gara.
Segno che quest'anno sembra davvero nato sotto una buona stella per i colori bianconeri.
Basti pensare anche all'esordio con goal per Trezeguet, fino a quel momento praticamente spettatore pagante.
La sensazione è sempre la stessa: se Diego non sta al meglio, la Juventus fatica a fare gioco sopratutto se poi le alternative dotate di tecnica come Camoranesi vanno a corrente alternata.
La squadra comunque è compatta e motivata. Davvero difficile da scardinare.
Però in futuro, sopratutto con il ritorno di Del Piero e Sissoko e l'ambientamento di Grosso e Caceres è lecito aspettarsi qualcosa di più sotto il profilo del gioco.
Non commento gli episodi arbitrali di ieri sera, anche se dallo stadio si è avuta la spiacevole sensazione di un arbitro davvero scarso che soffre la sudditanza (ricordate anche Inter-Parma di 2 anni fa?)
Di certo, come sempre in passato, al primo episodio presunto o tale a favore della Juventus si torna a parlare di scandalo come fa il Corriere dello Sport oggi.
Nel pomeriggio un Milan abulico conferma di non essersi ripreso dalla scoppola del derby.
Il punto di Roberto Beccantini
D’accordo, è sempre complicato districarsi fra le orme lasciate dalle Nazionali e l’odorino di Champions che arriva dalla cucina, ma affrontare la Lazio priva di Zarate e Rocchi - questo Zarate, soprattutto, e questo Rocchi - era un’occasione fuori del comune.
Da ItalJuve a Juventus il passo è stato brusco e dolce. Senza Del Piero, si sapeva. Senza Diego dal 40’, si è saputo. Eppure, Lazio zero Juventus due. Troppa grazia. Per Ciro Ferrara, quinto successo consecutivo. Per la squadra, nove punti su nove. La Lazio aveva soffiato la Supercoppa all’Inter. I paragoni fioccheranno. Complimenti a Ballardini e ai suoi prodi. Avrebbero meritato di più.
Un fischio preventivo di Gervasoni ha cancellato un gol di Mauri in mischia: dall’autopsia dell’azione emergono un fuorigioco di Diakité, passivo per i codici postmoderni, e un’ancatina di Cruz a Legrottaglie. A occhio nudo, era sembrato tutto confusamente regolare.
Barcollava e penava la Juventus, nonostante lo champagne di Giovinco. E Caceres era stato, fin lì, uno dei meno lucidi. Il gol dell’uruguagio e la carambola di Trezeguet, preferito a Iaquinta, premiano il turnover di Ferrara.
In attesa di Inter-Parma, la Juve lancia il suo guanto: è solida, ha più frecce nell’arco che in passato, e gli schiaffoni inflitti alla Roma con Diego protagonista e alla Lazio con Diego sostituito, riassumono e confermano la volontà di vincere comunque.
Leonardo sta studiando da allenatore del Milan. Lo 0-0 di Livorno non sarà il fondo del barile raschiato nel derby, ma resta un bicchiere mezzo vuoto. Huntelaar ha bisogno di tempo, Ronaldinho invece il tempo lo spreca. Il pressing fiammeggiante degli avversari crea scompensi non lievi: che partita, Candreva. Si scuote, il Milan, con l’ingresso di Pirlo, ma ormai è tardi. Con l’Inter, il Milan si era annesso i venti minuti iniziali. A Livorno, nemmeno quelli. Rotola dietro gli episodi, potrebbe subìre, potrebbe segnare, è la metà di un qualcosa che sfugge.

mercoledì 2 settembre 2009

Che Diego ce la mandi buona



Con la chiusura ufficiale del calciomercato e le prime due giornate di campionato in archivio è giusto anche sbilanciarsi nel consueto pronostico di inizio stagione.
E' innegabile che la Juventus si sia rinforzata rispetto all'anno scorso.
Diego e Felipe Melo sono giocatori di carisma e spessore internazionale che giocherebbero titolari in qualsiasi TOP-TEAM europeo.
Caceres, Cannavaro e Grosso sono invece tre difensori che, seppur scaricati per vari motivi dai precedenti club, hanno grande voglia di rigenerarsi a Torino.
In panchina largo all'entusiasmo di Ciro Ferrara, contagioso per l'intero ambiente bianconero.
(Monumento vivente alla Sensi per non aver liberato in tempo Spalletti quando era stato indicato dalla Proprietà juventina come il prescelto)
Erano davvero anni che a Torino non si respirava un clima del genere.
Ma la Juventus ha davvero ridotto il GAP nei confronti dell'Inter?
L'impressione è che, in questo momento, a questa domanda non sia possibile rispondere.
Tutto dipende sopratutto da Diego, la nuova stella juventina.
Se si confermerà un grandissimo ed i presupposti iniziali fanno davvero ben sperare, la squadra bianconera se la giocherà fino alla fine.
C'è da starne certi.
Forse è nata una Juve Diego-dipendente che per il suo gioco e per competere ai massimi livelli dubito potrà mai fare a meno del nuovo idolo dei tifosi bianconeri.
Il centrocampo, orfano dell'ex Nedved (quanto mancherà la sua grinta!), è stato rinforzato anche dall'arrivo del "gladiatorio" Felipe Melo.
L'idea di una diga in tandem con Sissoko nel settore nevralgico del campo mi crea un moto di erezione.
Unico rammarico in mediana è la cessione di Zanetti (che avrebbe fatto sicuramente comodo) sacrificato per la matematica difficoltà a cedere i "bolsi" Tiago e Poulsen.
Meno rammarico per la cessione di Marchionni, ma la scelta di abbandonare quasi completamente il gioco sulle fasce mi convince poco.
In difesa fin'ora, grande sicurezza al centro ha apportato il ritorno di Cannavaro.
Da rivedere però con attacchi più pericolosi.
Davanti largo alla coppia più dinamica che in questo momentoè sicuramente quella tra Amauri e Iaquinta che con il loro incessante movimento creano tra l'altro quegli spazi tanto cari a Diego.
E' bene specificare però che con questa scelta probabilmente ne risentirà la media realizzativa offensiva, abituata sin troppo bene in passato dalla coppia Trezeguet-Del Piero.
Da valutare in merito l'inserimento futuro di Del Piero, da utilizzare solo e tassativamente quando sarà in forma (gli anni passano per tutti, ahimè), mentre per Trezeguet la scalata all'11 titolare sarà molto più dura.
In una squadra in cui praticamente almeno fino a domenica scorsa si attendevano cross giocabili dalle fasce con la stessa probabilità di fare il 6 al Superenalotto, quante opportunità si prospettano all'orizzonte per l'attaccante francese?
Basteranno gli innesti di Caceres e Grosso a colmare questa lacuna?
Dicevamo dell'Inter.
Al contrario della Juve si è liberata dalla sua dipendenza, vendendo a peso d'oro Ibrahimovic, il giocatore che praticamente negli anni passati vinceva da solo o quasi.
Ma da questa cessione, per assurdo, si è rinforzata.
Ed è forse proprio questo che spaventa di più gli avversari.
Si è passati da una prevedibile palla ad Ibra e pedalare ad una voglia irrefrenabile di fare bel gioco, anche grazie e sopratutto alla sontuosa campagna acquisti estiva neroazzurra.
La nuova Inter è nettamente una squadra più forte di quella dello scorso anno.
E allora Zeru alibi stavolta per Mourinho.
Se si analizzano attentamente i vari settori del campo e si valutano ruolo per ruolo le alternative disponibili, ci si domanda come potranno riuscire i giocatori interisti a non rivincere lo scudetto pure quest'anno, anche alla luce del saldo rigori che vede l'Inter partire praticamente da 1 a 0 a partita (con un rigore a favore fisso o quasi) mentre Julio Cesar sono ormai oltre 50 partite che non si trova a fronteggiare un rigorista avversario.
Cifre che se accostate al nome di Luciano Moggi farebbero gridare allo scandalo.
Altro che aborto giuridico, pardon Calciopoli.
Il nuovo Milan (praticamente il vecchio senza Kakà) è la solita incognita di questi ultimi anni.
Se, se, se e ancora se.
Tutto dipende da troppi giocatori.
Se Nesta recupera. Se Ronaldinho torna fenomeno. Se Gattuso e Pirlo tornano a grandi livelli.
Indecifrabile.
Per assurdo un Milan al massimo della forma dei suoi giocatori e sfruttando anche l'entusiasmo dell'esordiente Leonardo potrebbe anche esser da scudetto alla pari di Inter e Juventus mentre con l'eventuale ritorno di cronici problemi di salute e di rendimento rischierebbe di esser addirittura ricacciata nella mischia della lotta per la zona Champions, forse il punto più trafficato e meno decifrabile della serie A.
Sampdoria, Napoli, Genoa, Fiorentina, Lazio, Udinese, Palermo sono tutte squadre attrezzate per scalare la classifica, fino alle prime posizioni. Chi più chi meno.
Chi potrebbe esser retrocessa ormai da questa fascia con una squadra nonchè un ambiente sull'orlo di una crisi di nervi, è la Roma.
In bocca al lupo a Ranieri, tanto difeso dalla stampa romana nel biennio bianconero, per questa nuova avventura.
In chiusura mi preme sottolineare una cosa:
a differenza degli anni passati la Juventus (dirigenza, allenatore, giocatori, tifosi) ci crede davvero.
Ed anche il sottoscritto intravvede possibilità che nella passata gestione tecnica mai aveva scorto all'orizzonte.
Sicuramente inferiori a quelle dell'Inter ma i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
E che Diego ce la mandi buona.....Finchè c'è lui, c'è speranza!

venerdì 7 agosto 2009

Cancellata cosa?




Continua l'esaltazione mediatica della Juventus.
Ovunque: Sky, Corriere dello Sport, Gazzetta, Tuttosport, persino Mediaset.
Continuo a ritenere dannosissima questa operazione mediatica.
Oggi il titolo di Tuttosport in particolare fa paura: Cancellata Calciopoli!
Ma dove?
Non scherziamo nemmeno.
E' un titolo che offende il dolore di milioni di tifosi juventini che nell'estate 2006 sono stati mediaticamente stuprati nell'animo.
Finchè non verranno restituiti i 2 scudetti, finchè non verrà ristabilita la verità, finchè non verrà restituito l'onore altro che Calciopoli cancellata.....
A Roma si commenterebbe così : "Cancellata n'par de palle!"
Il Corriere dello Sport si limita in un "Pazzi per la Juve" mentre alla Gazzetta dello Sport stranamente sono un pò di giorni che non aggiornano la prima pagina; forse con il calo delle vendite hanno dovuto fare dei tagli di personale......
Intanto scoppia la grana Legrottaglie: "con l'acquisto di Cannavaro ho pensato di andarmene...."
Ieri primo allenamento in bianconero per Caceres.
Il Milan ufficializza l'arrivo di Huntelaar.
Vuoi vedere che alla fine Galliani consegnerà a Leonardo una squadra per poter competere per lo scudetto?
Attenti a sottovalutare la squadra rossonera......

Vi riporto la lettera scritta in data odierna a Tuttosport dall'amico bianconero Emilio Cambiaghi.

Salve,
Vi scrivo per comunicarVi il mio stupore e il mio sconcerto per il titolo che campeggia nell'edizione odierna del Vs giornale.
Quando scrivo una mail sono solito firmarmi e presentarmi: mi chiamo Emilio Cambiaghi e un paio di anni fa ho scritto un libro ("Manuale di autodifesa del tifoso juventino") di cui spero abbiate avuto l'opportunità di prendere visione. Senza falsa modestia, credo sia uno strumento utilissimo per capire cosa veramente accadde nell'estate 2006.
Penso, in tutta sincerità, che una qualsiasi persona ragionevole e non accecata dalle ragioni del tifo - persino i sostenitori non juventini (e ne conosco molti) - consideri Calciopoli un vero scandalo. Ma non per quanto riguarda la (ipotizzata) corruzione, bensì per l'abilità e l'impunità con il quale una farsa di quel genere è stata ideata e portata a compimento.
Mi rendo conto che certe logiche di potere e certi legami indissolubili con la "società" che sta dietro il mondo del pallone non vi permettano svolazzi o interpretazioni che si discostino troppo dalla visione dei fatti che si è voluto imporre. Senza bisogno che mi rispondiate che siete giornalisti e che fate il vostro dovere di "informare" (baggianate a mio modo di vedere, ma allargo il concetto al giornalismo in toto), sono perfettamente cosciente della necessità da parte di chi lavora nel Vostro settore di attirare sempre l'attenzione dei lettori e di incuriosirli. Tuttavia, credo che proporre un titolo del genere sia non solo altamente "disinformativo", dal momento che trattate solo del lato prettamente economico della questione, ma anche offensivo per il tifoso bianconero, che in questi anni ha sofferto ingiustamente e che ancora adesso non sa spiegarsi il perché di quello che è successo.
Un perché potrei proporvelo io ma credo che, in quanto Vi ritengo persone "ragionevoli e non accecate dal tifo", sappiate benissimo anche Voi come sono andate realmente le cose.
Detto questo, e parlo a nome di molti tifosi, non pretendiamo articoli a sensazione per cercare di smontare quella "verità" costruita ad arte (cosa che a Voi, ahimé, comporterebbe non pochi problemi), ma perlomeno vorremmo essere rispettati e non presi in giro. Perdonatemi quest'ultimo concetto, che non vuole essere un'offesa ma l'amara constatazione di una realtà, ma è così che io, e molti altri supporter juventini, ci sentiamo oggi: presi in giro.
Cordialmente e grazie per la Vs attenzione
Emilio Cambiaghi

giovedì 30 luglio 2009

Partenza col botto



La Serie A 2009/10, subito Juventus-Chievo
All’inizio e alla fine. Il calendario della nuova Serie A regala alla Juventus le emozioni più grandi nelle prime giornate e nelle ultime. Almeno guardando le sfide più affascinanti, quelle con le grandi del campionato. Si parte in casa con il Chievo Verona (il 22 o 23 agosto, nei prossimi giorni gli anticipi della Lega), poi subito la Capitale. Alle 2ª e alla 3ª le due trasferte in casa di Roma e Lazio, intervallate però dalla prima sosta per dare spazio alle Nazionali. Con le milanesi, tutto rimandato alla fine. Con l’Inter gara in programma alla 15ª, con il Milan addirittura all’ultima. All’Olimpico i due match dell’andata. Quindi il campionato juventino 2009/10 si chiuderà nella suggestiva cornice dello stadio Meazza.
Ecco nel dettaglio il percorso dei bianconeri

1ª giornata Juventus-Chievo
2ª giornata Roma-Juventus
3ª giornata Lazio-Juventus
4ª giornata Juventus-Livorno
5ª giornata Genoa-Juventus
6ª giornata Juventus-Bologna
7ª giornata Palermo-Juventus
8ª giornata Juventus-Fiorentina
9ª giornata Siena-Juventus
10ª giornata Juventus-Sampdoria
11ª giornata Juventus-Napoli
12ª giornata Atalanta-Juventus
13ª giornata Juventus-Udinese
14ª giornata Cagliari-Juventus
15ª giornata Juventus-Inter
16ª giornata Bari-Juventus
17ª giornata Juventus-Catania
18ª giornata Parma-Juventus
19ª giornata Juventus-Milan

Che dire? Davvero una partenza con il botto per la nuova Juventus targata Ciro Ferrara. Le prime 4 trasferte (Roma, Lazio, Genoa e Palermo) saranno davvero decisive per temprare la forza sopratutto mentale di questa squadra. Si dice che alla fine il calendario non conta e che bisogna affrontarle tutte, ma si sa anche che partire bene è alla base di tutto.

Inutile comunque farsi prendere dall'ansia così come è deleterio lasciarsi andare a facili entusiasmi, come il virgolettato di oggi di Tuttosport.

La nuova Juve è un'incognita totale. Si è rafforzata rispetto alla scorsa stagione, vero, verissimo. Ma ha cambiato allenatore, modulo di gioco, interpreti. Quindi per forza ci sarà bisogno di un periodo di assestamento per assimilare nuovi schemi e far inserire al meglio i nuovi acquisti. Sarebbe stato meglio quindi partire con un basso profilo con partite meno dure.

Nuovi acquisti ai quale da oggi si unirà anche Caceres, che salvo problemi alle visite mediche sarà un nuovo giocatore della Juventus. Prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro.

Clamoroso in Formula 1 il ritorno di Michael Schumacher mentre il pensiero finale non può che esser per le splendide imprese capitoline che le ragazze del nuoto ci stanno regalando. Pur non essendo un tifoso sfegatato di questo sport fa sempre piacere vedere connazionali onorare i colori della nostra bandiera tricolore.

mercoledì 29 luglio 2009

Diego-Mania




Diego spettacolo, gol e tante magie:
La Juventus è già sua.
da tuttojuve.com
E’ l’inizio di un nuovo viaggio. Diego entra in campo con il piede sinistro. Si ferma, fa un sal­tello ed è fatta. Fa così caldo (38°) che il riscaldamento prepar­tita potrebbe sembrare superfluo. Beh, non lo è mai. Diego Ribas da Cunha lo fa a modo suo. Gioca con il pallone, come fa­rebbe una foca. Palleggi di testa, stop di collo e tutto quello che gli scorre nelle vene. Per ora nessuno ci fa caso. Ore 20.30. Si parte. Ju­ventus contro i coreani del Seongnam, alla Coppa della Pace. Alle 21.30, per il se­condo tempo, entra in campo pu­re Felipe Melo. Così i brasiliani (al­l’esordio) diventano due. Si dice­va: senza di loro non si può capire se il modulo 4-3-1-2 studiato da Ferrara funziona davvero. Così, per quattro gare d’estate: le ami­chevoli con Cisco, Nancy, e Vicen­za e Siviglia. Poi arrivò la sera di Diego, quello che ser­viva per scoprire la nuova Juven­tus, verde e oro.
Il «rombo», il 4-3-1-2, funziona.
Diego va di fretta. Nei pri­mi 10’ fa tre lanci lunghi, tutti per Iaquinta. Solo che nei primi due l’attaccante è in fuorigioco. Re­play: 9’43'. Lancio millimetrico, ma Iaquinta in conclusione tenten­na. Diego intanto si sistema nel vertice alto, sulla trequarti. Zanet­ti, dietro, chiude il rombo. Il brasi­liano non va di corsa, non ancora: si allena con la squadra da tre gior­ni tre, questo è un rodaggio, aspet­tando il Real. Volete comunque lo scout di un campione al­l’esordio? Eccolo: 1 goal; 50 passaggi, 44 positivi, 6 sbaglia­ti; 2 palloni intercettati; 3 falli subiti e 1 fatto; 3 tiri (gol com­preso) e 2 cross; 1 volta in fuo­rigioco.Ma soprattutto c’è la storia del goal. Minuto 9’ della ri­presa. Diego tira, la difesa ribatte. Il pallone torna nei piedi del brasi­liano. Che per liberarsi di Hack Yong Jang, terzino sinistro corea­no, si porta via la palla due volte con la suola. Un colpo simile a quello che mostrava Zinedine Zi­dane.
Sinistro, palla in rete. È il primo goal di Diego alla Juventus.
.
Qui i 3 goal dell'amichevole disputata ieri dalla Juventus.
Intanto oggi arriva il calendario di serie A e ed insieme ad esso potrebbe arrivare anche Caceres che come anticipato ieri è ad un passo dall'accordo con la Juventus.
.
In chiusura riporto un giudizio su Felipe Melo ricevuto ieri per telefono da uno che alla Juventus c'è stato per 12 lunghi anni......
"Un buon giocatore Stefano, ma se fosse stato italiano invece che brasiliano non sarebbe costato più di 10 milioni di euro....."

martedì 28 luglio 2009

Addio Ibra



C'è chi dirà che in fondo è un movimento di mercato che non lo sfiora nemmeno.
Non credeteci.
Per uno juventino, vedere emigrare Ibrahimovic all'estero non ha prezzo.
Ogni colpo, ogni prodezza in maglia neroazzurra era una coltellata nel cuore a ricordare Calciopoli.
Il peggior movimento di mercato dell'intera storia della Juve:
svenduto (soli 24 milioni.....) proprio ai nemici più acerrimi e rancorosi.
Con la sua cessione al Barcellona si chiude un cerchio doloroso.
Un vero inferno, altro che purgatorio.
Addio Ibra, a mai più rivederci in Italia. Spero....
Detto questo, non sono così certo che l'Inter uscirà indebolita da questa operazione perchè avere in cambio E'too e quasi 100 miliardi delle vecchie lire non è poco.
Se i soldi verranno reinvestiti bene, l'Inter potrebbe anche ottenere quello che Luciano Moggi concretizzò con la cessione di Zidane:
rinforzare la squadra pur cedendo l'elemento più forte.
Intanto la Juventus continua il pressing su Caceres. Domani potrebbe esser il giorno decisivo.
In chiusura un pensiero per Felipe Massa.
La mia passione per la Formula 1 va scemando sempre più, ma un augurio di pronta guarigione è il minimo in queste circostanze.

mercoledì 22 luglio 2009

Ciao Pinzolo





Con l'amichevole di ieri terminata 1-1 contro il Vicenza finisce il ritiro 2009 della Juventus a Pinzolo. Arrivederci al prossimo anno.
Intanto Amauri, checchè ne possa dire lui, dimostra di non esser tranquillo per la concorrenza di Trezeguet e sfodera un nervosismo ingiustificabile per i toni amichevoli della sfida.
Starà sicuramente facendo il tifo per vedere l'attaccante francese in maglia rossonera l'anno prossimo.
Spunta in questa direzione una nuova ipotesi: scambio con Borriello!
Ripeto il mio punto di vista in merito:
cedere Trezeguet ad una diretta concorrente in Italia sarebbe follia pura.
Dopo 3 anni di inferno forse i tifosi juventini riusciranno a rimarginare la ferita Ibrahimovic.
Gliene si vuole creare forse un'altra?
Non scherziamo.
Anche perchè se David sta bene, non c'è Amauri che tenga. E questo lo sa bene anche il brasiliano, che vedendo l'antagonista così motivato.....
Intanto continua la telenovela Caceres nella speranza che a qualcuno venga la pazza idea di comprare Poulsen.
Per Almiron invece si sono perse le speranze....
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Trezeguet e Poulsen: via alla svendita?
Mirko Nicolino per Juvemania.it
Non è più un mistero: la Juventus vuole perfezionare l'acquisto di Caceres e chiudere il calciomercato. Almeno fino a gennaio. Il difensore uruguaiano che molto poca fortuna ha avuto a Barcellona è lì che attende una telefonata dal suo procuratore: vuole fortemente la Juve, ma soprattutto vuole andare via da Barcellona, poiché non è di sicuro uno dei pupilli di Guardiola, e visto che il mister ha vinto praticamente tutto è facile comprendere da quale parte stia l'ambiente. Anche la Juve, da parte sua, è lì che attende che qualcuno si prenda Poulsen (nelle ultime ore si è fatto vivo il Villareal con un'offerta di poco più di 5 milioni) e che si interessi realmente a David Trezeguet. Il francese ormai ha capito di voler essere scaricato e anche ieri nell'amichevole con il Vicenza non è sembrato l'uomo più felice del mondo. A dire il vero, da qualche ora c'è chi un interesse reale ce l'ha: il Milan di Berlusconi, che da qualche settimana non fa altro che andare ad elemosinare calciatori a destra e a manca per l'Europa, sempre con gli stessi e negativi risultati. Qualche giorno fa abbiamo avuto modo di verificare - con le nostre fonti - quali siano gli esiti del contatto che ci sarebbe stato tra le due società nella serata di ieri. I rossoneri hanno ufficilamente chiesto David alla Juventus, vista l'impossibilità ad arrivare a Luis Fabiano. quello che mettono sul piatto (che già piange di suo) è uno scambio alla pari con Borriello o 4-5 mln di euro in contanti. Per quanto potrei avallare una cessione di Trezeguet (il risparmio sull'ingaggio sarebbe notevole poichè il franco-argentino ha uno stipendio di 4,7 mln di euro all'anno), mi chiedo se sia il caso di svendere, cedendo alle logiche sensazionalistiche del Milan. La società bianconere del resto ha bisogno di monetizzare, dopo aver utilizzato (colpevolmente?) già quasi metà del budget che era stato assegnato al mercato 2010/11 ma, passi per Poulsen, Trezeguet è un patrimonio societario e calcistico che non può e non deve far parte dei saldi di fine mercato. Siamo la Juve e "dobbiamo primeggiare sempre" - Alex Del Piero dixit - sul campo, nei bilanci, negli acquisti di calciomercato… Il primato delle svendite non ci interessa, lo abbiamo già avuto quando ci hanno derubato di due scudetti e sbattuto in serie B. Basta e avanza.

lunedì 20 luglio 2009

C'era una volta la serie A


C'era una volta il campionato più bello del mondo, i meravigliosi anni '80 e la fila in entrata per l'approdo in Italia dei più forti campioni.
Oggi il campionato italiano è diventato, per potenza economica, paragonabile ad una Bundesliga, nettamente inferiore a Liga e Premier League.
La differenza si nota e nettamente in Europa, dove praticamente da un paio d'anni a questa parte le squadre italiane faticano persino a raggiungere i quarti delle competizioni internazionali.
I presupposti per l'anno prossimo sono ancora peggiori:
via Kakà e tra poco via Ibrahimovic.
Aggiungiamoci il ritiro di Nedved e il quadro è ben delineato.
Si prospetta un nuovo fallimento europeo ma ci si consola con l'idea che il prossimo campionato italiano sarà molto più equilibrato:
un livellamento al ribasso dove persino il Palermo di Zenga non rinuncia a sognare.
Riporto questo bel parere dell'editorialista de La Stampa Roberto Beccantini, al quale ho chiesto proprio l'altro giorno un punto di vista in merito all'indebolimento "neroassurro", reso orfano dall'ormai imminente cessione dello svedese.
Un campionato di rottura, con le pezze nel sedere, quello che comincerà il 22 e 23 agosto.
Senza Kakà dopo sei anni, e senza Ibrahimovic dopo cinque. Siamo più poveri in campo e un po’ meno fuori. Il tifoso gradirebbe il contrario, ma i tempi sono cambiati.
Siamo sopravvissuti al ritiro anticipato di Platini, al burrascoso strappo di Maradona, al triangolo Juventus-Real-Zidane, primo segnale dello tsunami che ci avrebbe investito. Sopravviveremo anche alle partenze di Kakà e Ibra, a queste periodiche e selvagge razzie. È il mercato, bellezza.
Quello stesso mercato che, quando eravamo i re, raccontavamo come una fiaba, mentre oggi, da re deposti, dipingiamo come un bordello fuori legge, noi che ci siamo pure inventati il decreto spalmadebiti con relativo cartellino giallo dell’Unione Europea.
D’improvviso, dovremo fare a meno degli strumenti con i quali ci misuravamo la pressione. Ibrahimovic significava scudetto all’Inter, Kakà era l’allegria brasiliana del Milan. Vi aggiungerei Carlo Ancelotti, sedotto dal Chelsea: al Milan dal novembre 2001, era il tecnico più «fedele». Tasto delicato, gli allenatori. E, per certi versi, rivoluzionario. Mollato Ranieri, la Juventus post Calciopoli ha imbarcato Ciro Ferrara, due panchine in carriera, le ultime della stagione scorsa. Silvio Berlusconi, lui, ha scelto Leonardo, ancora più «vergine» di Ferrara. Sono jolly che sparigliano la tradizione, nemmeno all’epoca di Giovanni Trapattoni, Arrigo Sacchi e Fabio Capello si era osato così tanto, si era volato così al buio. Da una parte, sua maestà Mourinho; dall’altra, un paio di gloriosi reduci alle prime armi. La Roma di Luciano Spalletti e la Fiorentina di Cesare Prandelli navigano a vista, in attesa di poter dare un senso e un peso alle gerarchie stravolte dal saccheggio.
Perché sì, l’Inter resta favorita, ma come e quanto? ecco il problema.
Con Ibra non si accettavano scommesse; senza, si sbirciano le quote.
E poi Adriano Galliani che parla e straparla di giovani italiani (Di Gennaro, il figlio di Zigoni, Beretta), a conferma della svolta milanista (e minimalista?). Per tacere dell’indirizzo preso dalla nuova Juventus, tre brasiliani a cassetta, Felipe Melo, Diego, Amauri. Soltanto Real, Barcellona e Bayern hanno speso più dei bianconeri. Che, fra parentesi, hanno speso più di Inter & Milan. Per questo, si profila una stagione tutta da decifrare, come il Genoa di Gian Piero Gasperini, un artigiano che trasforma in oro ogni attaccante che tocca (Borriello, Milito) o quel Palermo che Walter Zenga ha liberato da ogni freno, ogni pudore: scudetto, perché no.C’è in giro un’effervescenza strana che non si sa bene dove porti, come se avessero tolto il tappo a una bottiglia senza etichetta.
Quelle bollicine, cosa sono: champagne o acqua gassata?
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Intanto, mentre ieri la Juventus a casa di Platinì ha pareggiato 1 a 1 in amichevole contro il Nancy si continua a caldeggiare la pista Caceres come potenziale rinforzo di difesa.

venerdì 17 luglio 2009

Me lo sentivo...




L'avevo scritto tempo fa....
Volete vedere che alla fine, gira che ti rigira, il Milan verrà a bussare alla porta per Trezeguet?
Le indiscrezioni riportate ieri sera da SkySport24 e riprese oggi dalla Gazzetta dello Sport portano proprio in questa direzione.
Proposta come pedina di scambio il trenta-treenne Massimo Oddo.
Devo anche commentare questo eventuale movimento di mercato?
Operazione che rasenterebbe la follia. Movimento da internamento.
Intanto l'Inter si rafforza ulteriormente comprando il carismatico capitano della Nazionale Brasiliana Lucio.
Però tutto il mercato interista non può che ruotare intorno alla permanenza o meno di Ibrahimovic. Il Barcellona si è rifatto nuovamente sotto, con il presidente Laporta giunto addirittura a Milano per trattare.
L'offerta pare si quantifichi in circa 40 milioni di euro più i cartellini di Hleb ed E'Too.
Fosse vera, è forse giunto il momento di riequilibrare il campionato italiano.
In prospettiva futura la Juventus intanto punta a Caceres.
Per arrivare al difensore uruguaiano però servirà cercare di riuscire a piazzare i vari Poulsen, Almiron mentre per Tiago pare si tenterà per l'ennesima volta la riesumazione.....
Chiusura per Cannavaro: arrivato in ritiro a Pinzolo è stato accolto da un'ovazione di applausi.