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lunedì 30 aprile 2012

"Terza stella da indossare con orgoglio!"

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche alle 20,45 ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
JUVE, TERZA STELLA DA INDOSSARE CON ORGOGLIO, ALTRO CHE PROVOCAZIONE!
“La Juventus sembra ormai irraggiungibile. La squadra è ancora affamata e pimpante nonostante corra da inizio campionato a ritmo incessante. E non si dica che a Novara era facile vincere perché solo una settimana fa la Lazio, terza in classifica, aveva perso sul campo degli azzurri.
La terza stella è sempre più vicina per i colori bianconeri e sarà un orgoglio da portare a testa alta sul petto. D’altronde tutti i tribunali, sia sportivi che penali, hanno stabilito che il campionato 2004/2005 è stato regolare, che le ammonizioni erano giuste e che i sorteggi erano regolari. E allora di cosa parliamo?
La Juve merita di festeggiare il trentesimo scudetto e come al solito Moratti e Tronchetti Provera non hanno perso occasione per stare zitti. Con che coraggio poi, parlano proprio loro salvati solo dalla prescrizione?
Cosa farà la Figc? La Federazione Italiana ha 444 milioni di buoni motivi per non mettersi contro la Juve….”
MILAN, GLI INFORTUNI SONO STATI DECISIVI
“Il Milan ha recuperato troppo tardi i tanti assenti avuti nel corso della stagione. Il campionato è stato perso proprio per via dei molteplici infortuni e non certo per
il goal non dato a Muntari. La squadra rossonera ha giocato per oltre 3/4 di stagione senza la formazione titolare. La sconfitta decisiva è stata quella contro la Fiorentina; lì il Milan ha perso il campionato.”
3° POSTO A 55 PUNTI? CONFERMA IL BASSO LIVELLO DEL CALCIO ITALIANO
“Tutte queste squadre in lotta per il terzo posto a soli 55 punti a tre giornate dalla fine conferma il sempre più basso livello tecnico-tattico dell’attuale calcio italiano. Milan e Juve rischiano di finire il campionato con quasi 30 punti di vantaggio sulle terze. Non si era mai vista prima una quota punti così bassa per la zona Champions.
L’Inter di Stramaccioni è rientrata in piena corsa ma se vorrà ottenere il diritto di disputare i preliminari per l’Europa che conta dovrà giocare sicuramente meglio. La Lazio sta pagando nettamente gli infortuni ma non è tollerabile il modo in cui sta gestendo il caso Klose, consentendo al giocatore di fare tutto quello che vuole. Rissa finale al Friuli? Bergonzi sul banco degli imputati. Lui che ha sentito chiaramente il fischio proveniente dalle tribune e che ha evidentemente tratto in inganno i giocatori della Lazio avrebbe dovuto arrestare subito il gioco e senza il 2 a 0 dell'Udinese non sarebbe successo  tutto quel casino... ”
GENOA-LECCE, SARA’ UNA LOTTA FINO ALLA FINE
“Ormai è evidente che a decidere l’ultima squadra retrocessa in serie B sarà una lotta tra Genoa e Lecce. La squadra allenata da Serse Cosmi dopo un periodo magico sta collezionando una sequenza di sconfitte, come anche naturale. Il Genoa invece è sempre più in caduta libera e più passa il tempo e più si evidenziano le colpe della società per aver allestito la squadra senza criterio. Non è possibile che nessuno degli allenatori che si sono seduti sulla panchina ligure quest’anno ci abbia capito qualcosa!.”
ROMA, BALDINI FARA’ DIMETTERE LUIS ENRIQUE PER SALVARSI
“Premetto che io non sono un nemico della Roma e non lo sono mai stato nemmeno in passato. Anzi, porto sempre nel cuore gli anni passati da dirigente giallorosso nella capitale con Anzaloni presidente dove vincemmo anche una coppa Italia e si posero fortemente le basi per lo scudetto del 1983. La Roma è stata tra l’altra la mia prima vera esperienza da dirigente visto che prima di allora ero solo un osservatore per la Juventus.
Fatta questa doverosa premessa,  mi piace intanto segnalare che in tanti anni di calcio non avevo mai visto nulla come l’esultanza di Simplicio e non mi è piaciuta per niente la scena di fine gara con Totti sotto la curva. Parlare con i tifosi è sempre sbagliato. I tifosi devono tifare, la società deve decidere in completa autonomia.
La verità è che nel suo passato da dirigente Baldini aveva sempre avuto un angelo custode vicino a coprire i suoi errori. Quest’anno che ha agito da solo i risultati del fallimento sono evidenti con il progetto che non è mai decollato e che anzi è andato via via peggiorando settimana dopo settimana.
Visto che se cacciassero Luis Enrique si dovrebbe dimettere all’istante anche lui, sono sicuro che a fine anno “consiglierà” al tecnico spagnolo di dimettersi da solo per salvare il suo posto…”

lunedì 26 marzo 2012

MOGGI: "DEL PIERO unico. INTER è finito l'effetto CALCIOPOLI...."

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche alle 20,45 ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato disputata.

JUVE, VITTORIA MERITATA. INTER E’ FINITO L’EFFETTO CALCIOPOLI. DEL PIERO UNICO.

“JUVENTUS-INTER dopo quanto successo nel 2006 non potrà più essere una sfida qualunque.
I neroazzurri di Moratti hanno provato a giocare la partita salva stagione e nel primo tempo non hanno nemmeno giocato male. Ma nel secondo tempo, nonostante le fatiche di Coppa Italia, la Juve ha preso veramente a pallonate la squadra di Ranieri dominando in lungo e largo.
Un elogio particolare lo merita Alessandro Del Piero, professionista esemplare e campione unico capace sempre di farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto.
La stagione dell’Inter a questo punto  è veramente disastrosa. Come sarebbe andato il campionato però lo si poteva intuire sin dalla scorsa estate dopo la folle cessione di Eto’o.
La verità è che è finito l’effetto Calciopoli per l’Inter,  la squadra di Moratti è tornata quella che tutti ci ricordavamo.
Senza la farsa posta in esser nel 2006 e senza i “nostri” Vieira e Ibrahimovic mai i neroazzurri sarebbero diventati una grandissima squadra.
La Juventus è stata vittima di quelle sentenze e fa bene a rivendicare i suoi scudetti meritatamente vinti sul campo. La coreografia pre-partita è stata veramente bella, così tutto il mondo ha potuto constatare la realtà dei fatti.
Come si può rifondare questa Inter?
Servirebbe una nuova Calciopoli ma senza la Telecom sarà dura.
Così come sarà dura avere vittorie a tavolino assegnate da un ex dirigente e tifoso a fronte di un’onestà smentita dai fatti, basti pensare al passaporto falso di Recoba o alla relazione di Palazzi con richiesta di art.6 per illecito sportivo e neroazzurri salvati solo dalla prescrizione….. ”

MILAN,  VITTORIA CONVINCENTE. ROMA, PROGETTO A PERDERE….
“Vittoria meritata quella dei rossoneri, ottenuta grazie ancora una volta allo strapotere tecnico e fisico di Zlatan Ibrahimovic. Il risultato sarebbe potuto esser anche più largo, basti pensare ai legni colpiti dai rossoneri. La squadra di Allegri ha approfittato dell’evidente debolezza del gioco difensivo della Roma, a cui niente è servito lo snaturamento tattico di Luis Enrique che ultimamente sta giocando sempre più all’Italiana e sempre meno alla spagnola. Nonostante i 120’ di Coppa Italia giocati in settimana dal Milan, la squadra più stanca sembrava proprio la Roma. Continuo a vedere nel progetto della Roma assoluta mancanza di logica. Io non vedo miglioramento alcuno rispetto alle scorse stagioni. Io non ce l’ho con la squadra, ma con i venditori di fumo. La squadra giallorossa nonostante quanto investito sul mercato nella scorsa estate  ha solo un punto in più di quanti ne avrebbe l’Atalanta senza la penalizzazione.  E’ un progetto a perdere questo, non a rendere….”
LOTTA PER IL TERZO POSTO, PASSO IMPORTANTE DELLA LAZIO

“Per la corsa al terzo posto la Lazio ha sfruttato al meglio i risultati di giornata e nonostante l’importante assenza di Klose ma non solo ha battuto un coriaceo Cagliari che ci ha provato sino alla fine. Bisogna dire che i biancoazzurri stanno disputando una grandissima stagione perché nonostante i tantissimi infortuni subiti sono ancora lì sul podio.
La squadra più accreditata in questo momento per competere con quella di Reja è sicuramente il Napoli, anche se contro il Catania in casa hanno gettato via 2 punti importantissimi nonostante il doppio vantaggio. E’ un pari che ridimensiona un po’ le ambizioni della squadra di Mazzarri e che complica la rincorsa al terzo posto anche perché la settimana prossima sarà la Juve ad attendere Cavani & C. a Torino. Non sarà per niente una sfida facile anche se il Napoli ha sempre dimostrato di giocare meglio di rimessa.
Per quando riguarda l’Udinese invece mi sembra una squadra in netto calo, soprattutto fisico. La stanchezza si sta facendo sentire così come la decisiva assenza di Isla. D’altronde la squadra di Guidolin è partita prima di tutte per fare i preliminari di Champions ed ora è evidentemente in debito di ossigeno…”

lunedì 5 marzo 2012

MOGGI: "Questa JUVE merita solo applausi! MORATTI, quanta ipocrisia."

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato disputata.
QUESTA JUVE NON MERITA FISCHI MA SOLO APPLAUSI
“Proprio non capisco e non condivido minimamente i fischi che si sono uditi sabato sera a Torino. La Juventus sta disputando un campionato eccezionale con una rosa non di prima qualità e merita solo applausi. Fino ad oggi sta combattendo alla pari con il Milan pur avendo nettamente minor talento. 
Purtroppo la proprietà bianconera negli scorsi anni non è riuscita a tenere Ibrahimovic dopo i tanti sacrifici che avevo fatto io per portarlo in maglia juventina e ne paga ancora le conseguenze. Ora però forse si saranno resi conto del gravissimo errore commesso nel 2006  a regalarlo all’Inter. 
E forse si stanno rendendo conto anche di quanto sia difficile respingere tutti gli attacchi mediatici che la Juve riceve ogni qual volta si trova a lottare per la vetta. Oggi credo finalmente comprenderanno meglio alcuni miei comportamenti. Ma ancora hanno tanto da imparare…”
MILAN PROVA DI FORZA. IBRAHIMOVIC DEVASTANTE
 “La larghissima vittoria di Palermo ottenuta dal Milan non vale solo 3 punti.
E’ stata una prova di forza a spaventare la concorrenza e dimostrare a tutti che con il rientro di Ibrahimovic  il Milan è indubbiamente la squadra più forte del campionato e non solo in campo.
Immaginate cosa sarebbe successo se in un Milan-Juve fossi sceso io negli spogliatoi dell’arbitro alla fine del primo tempo.....
A Galliani hanno dato un’ammonizione con diffida per questo, a me un capo d’imputazione e per una discesa negli spogliatoi a fine partita quando consentito!!”
PARMA-NAPOLI ROVINATA DA VALERI
“Parma-Napoli non è stata assolutamente una bella partita. L’arbitro Valeri poi l’ha rovinata con alcune decisioni incomprensibili che hanno favorito nettamente la vittoria del Napoli, che i partenopei proprio non meritavano. Anche Mazzarri con grande onestà ha ammesso infatti a fine gara che il pareggio era il risultato più giusto.”
MORATTI,  MA PERCHE’ NON STAI ZITTO? E’ FINITO L’EFFETTO CALCIOPOLI
“L’Inter si sta trascinando per cercare di salvare la stagione, con Figo che giornata dopo giornata sta prendendo sempre di più le misure a Ranieri. La squadra è ormai logora. Sono finiti gli effetti di Calciopoli. 
Moratti poi non perde occasione per parlare a vanvera.
Riguardo al caso Buffon-Muntari si è permesso di dire che se fosse capitato ad un giocatore dell’Inter sicuramente avrebbe detto la verità all’arbitro.
Perché allora non lo ha fatto Adriano quando ha segnato un goal decisivo al Milan con la mano? O perché non lo ho fatto Maicon quando a Siena ha segnato un goal con 3 metri di fuorigioco? Quanta ipocrisia.  ”
ROMA-LAZIO, HA VINTO LA SQUADRA PIU’ CONCRETA
“Vittoria meritata nel derby di Roma per i biancocelesti allenati da Reja. D’altronde la squadra laziale pur non avendo una grandissima rosa è molto concreta e grazie al rientro di Mauri ma soprattutto alla presenza di Klose ed Hernanes si rende sempre pericolosa.
Tutto il contrario della Roma che tiene palla, fa gioco ma non attacca mai in verticale. Non tira praticamente mai in porta. Ormai a difendere ciecamente Luis Enrique è rimasto solo Franco Baldini e non potrebbe esser altrimenti visto che se il tecnico spagnolo fosse esonerato lui stesso dovrebbe dimettersi all’istante.”
TORINO, LA SERIE A VA PROGRAMMATA GIA' ADESSO...
“Il Torino occupa finalmente la posizione che compete ad una squadra del suo blasone. La squadra granata è meritatamente in testa al campionato di serie B e se continua così non avrà difficoltà a tornare in serie A. Ma sin da subito devono programmare la risalita per costruire una squadra competitiva ed evitare di fare "l’elastico" come troppe volte capitato ormai negli ultimi decenni.”

lunedì 20 febbraio 2012

MOGGI: "Moratti come Schettino! MILAN-JUVE?..."

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato disputata.
MILAN-JUVE NON SARA’ DECISIVA PER LO SCUDETTO. IBRA CI SARA’
 “Sabato sera a Torino si è vista davvero una bella partita, soprattutto uno splendido primo tempo giocato con grandissimo agonismo e senza tatticismi da entrambe le squadre. Va reso onore al Catania di Montella per aver affrontato la gara a viso aperto senza fare barricate. La Juve nonostante lo svantaggio iniziale, grazie ad un Pirlo sontuoso, è riuscita a recuperare la partita ma la vera svolta dell’incontro è stata l'espulsione di Motta. La differenza poi l’hanno fatta i due portieri, soprattutto in negativo quello del Catania.
Alla vittoria bianconera ha però subito risposto il Milan che ha stradominato a Cesena nonostante le tantissime assenze. Il calcio è davvero strano. La partita di Udine della settimana scorsa è stata una vera svolta per i rossoneri. Da allora sembrano ritornati in grande forma e anche i panchinari paiono più forti di quello che effettivamente sono. A volte basta una vittoria a cambiare la storia di un campionato. La gara di sabato sera sarà importante ma non decisiva. Comunque vada a finire ci sarà tempo per recuperare. Ibrahimovic? Sono sicuro che alla fine sarà accettato il ricorso del Milan e lo svedese sarà in campo. ”
INTER, MORATTI COME SCHETTINO
“La crisi dell’Inter è avanzata ormai a livelli quasi irrecuperabili. Ranieri parla però ancora di squadra che lo segue. Ma dove? A volte proprio non capisco il tecnico romano, pronto a cambiare opinione e bandiera da un giorno all'altro..…
Contro il Bologna, Moratti come il capitano della Concordia Schettino ha abbandonato la nave che stava affondando, lasciando nel secondo tempo il solo Paolillo in balia degli insulti dei tifosi. Un grande dirigente non si comporta così e poi Paolillo al massimo può prodigarsi come fatto in passato alla ricerca di un posto da lavoro per il Nucini di turno….”
LOTTA PER IL TERZO POSTO, NAPOLI IN ASCESA
“Con la crisi dell’Inter , il pari dell’Udinese e la disfatta della Lazio si anima ancora di più la corsa per il terzo posto. Se il Napoli dovesse uscire contro il Chelsea in Champions , potendo puntare tutto sul solo campionato non  mi stupirei in una sua rimonta sino al terzo posto. La Roma invece non ce la può fare. E’ una squadra che gioca bene ma è troppo compassata in attacco e ha grandissime difficoltà a fare goal. Io uno come Osvaldo ad esempio in una mia squadra non l’avrei mai comprato.”
LOTTA RETROCESSIONE. NOVARA E CESENA CON UN PIEDE IN B
“Il Lecce ha vinto una importantissima sfida salvezza contro il Siena grazie soprattutto alle prestazioni di Cuadrado e Muriel, due giocatori che faranno sicuramente una grande carriera. Due giocatori non a caso di proprietà dell’Udinese, che ancora una volta ha dimostrato di saper fare calcio come pochi scoprendo nuovi talenti. Con un Lecce così, anche il Bologna dovrà stare attento. Mentre Novara e Cesena sembrano ormai spacciate salvo miracoli sportivi, il terzo posto per la serie B sarà una lotta tra Siena, Lecce e Bologna."

giovedì 11 agosto 2011

E adesso niente ritirate....



Andrea Agnelli è stato di parola. Di fronte all'assurda decisione di "non decidere" sulla revoca dello scudetto di Cartone ha annunciato in conferenza stampa a Roma che la battaglia non si ferma. Anzi.
La dichiarazione di guerra effettuata dalla Juventus nei confronti del calcio italiano sicuramente avrà ripercussioni in campo e fuori, quindi se si è scelto di andare fino in fondo, finalmente, ora bisogna avere il coraggio di percorrere questa via senza se senza ma.
Il ricorso della Juve molto somiglia nel modo e nell'aggressività a quello fatto al Tar nell'estate del 2006, anche con annessa richiesta danni.
Sappiamo bene che fine ha fatto poi quel ricorso.....Ed allora che stavolta si arrivi fino in fondo.
Un'altra ritirata proprio non sarebbe tollerata....

venerdì 22 luglio 2011

"Moratti mettici la faccia..."

A pochi giorni dalla decisione di non revocare lo scudetto 2006, Diego Della Valle, proprietario della Fiorentina, torna a chiedere chiarezza sulla vicenda Calciopoli. In una lettera aperta ha invitato il presidente dell'Inter Moratti a sedersi attorno ad un tavolo ''per cercare di spiegare a coloro che vogliono sapere cosa sia veramente accaduto" e perché due società amiche come Fiorentina e Inter ''abbiano avuto trattamenti e destini diversi''.

''Tutto questo - aggiunge Della Valle - servirebbe a riportare tranquillità ad alcune tifoserie e soprattutto a dare fiducia alla gente, dimostrando che i valori veri esistono ancora e che nessuna ambiguità o ipocrisia li può cambiare''. Il n.1 viola si augura infine un atto di onestà da parte della dirigenza nerazzurra: ''Spero che Moratti non perda questa occasione perché non è in discussione la reputazione di una società seria come l'Inter, che nulla c'entra con il comportamento degli individui, ma è in discussione la sua reputazione personale. Si parla spesso di voler rifondare il calcio riportandolo ai valori veri dello sport; questa potrebbe essere l'occasione per dare un ottimo contributo a questo obiettivo''.

''Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare sincere e leali e a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più''.

''Solo chi come noi è stato vittima di un processo sportivo frettoloso, rappezzato e ingiusto - dice Diego Della Valle - può capire quanto sia difficile affrontare in prima persona queste questioni, ma quando si è leader di un gruppo si devono assumere in prima persona tutte le responsabilità, mettendoci la propria faccia e la propria dignità''. Secondo Della Valle ''è questo che tutte le persone coinvolte in questa vicenda devono fare per tentare di pacificare gli animi e gli umori dei tifosi. Ma ancora di piu' va fatto per non togliere ai tifosi, che sono anche dei cittadini, la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia vera. E' ora che ognuno tiri fuori il coraggio e difenda, ancora più se è sicuro del suo operato, i suoi valori e i suoi colori senza paura e senza nessuna ambiguità''.

giovedì 12 agosto 2010

Moggi: "Abete ha paura di Moratti!"


Luciano Moggi su Libero del 12 Agosto 2010
Non è nostra intenzione gettare allarmismi : abbiamo perso con la Costa d’
Avorio e di per sè non sarebbe un dramma. Durante e dopo la partita abbiamo
ascoltato tutte le scuse del mondo: quando Cassano faceva una ( rara ) giocata,
era un trionfo per il nuovo calcio di Prandelli, Balotelli era come se avesse
messo d’improvviso l’aureola in testa. Abbiamo pure sentito il presidente
federale Abete, dire che iniziava un nuovo ciclo nel quale nutriva la massima
fiducia. E abbiamo apprezzato i proclami di Prandelli sulla qualità.
Tutte minchiate, cari lettori. La verità è che ci manca la materia prima,
quella che in campo può fare il bel gioco invocato dal ct. Ci manca un
presidente che sappia svoltare senza le solite banalità. Ci manca un allenatore
con le palle, non un tecnico alla ricerca del consenso con la convocazioni di
Cassano e Balotelli, tanto sbandierate per sconfessare Lippi.
Ci manca la Juve, signori. Sì , avete capito bene, ci manca quella Juve che
sapeva dare alla nazionale i 5-6 giocatori che ci hanno permesso di vincere il
campionato del mondo del 2006. L’hanno voluta distruggere e adesso si devono
godere le rovine. Il consenso alla distruzione è partito da Torino dopo la
morte dell’Avvocato Agnelli e di Umberto. Ed è stato perpetrato a Milano, dove
c’è tutto l’interesse a distruggere la squadra che aveva vinto tutto. Adesso
abbiamo l’Inter che vince con undici stranieri e poco importa se non dà
giocatori ( neppure uno ) all’Italia. Se Abete dice che bisogna aver fiducia
nel nuovo corso ....... Godiamoci questo presidente che non ha il coraggio di
attuare i rimedi che lo metterebbero in rotta di collisione con Moratti.
Basterebbe limitare il numero di stranieri in campo - come avviene in
Inghilterra da quest’anno - e non chiudere la porta a un extracomunitario in
arrivo .
Ma chi potrebbe dirlo a Moratti ? Non lui, perchè rischierebbe di perdere la
poltrona cui tiene tanto. Franco Ordine a Telelombardia ha raccontato che per
il passaporto falso di Recoba, l’allora presidente federale, Franco Carraro,
disse che non si poteva far retrocedere l’Inter dopo tutti i soldi spesi dal
petroliere. Arrivò una multa piccola, ma poi arrivò la condanna giudiziaria di
Oriali ( ora fatto fuori dal presidente nerazzurro:i ruffiani fanno sempre
questa fine ) a conferma dell’illecito perpetrato. E Baldini, ideatore dello
stratagemma, oggi fa bella mostra di sè in Inghilterra. Questi sono gli uomini
di oggi, inutile chiedersi quindi i motivi per o quali il calcio italiano sta
andando così male tanto da essere all’11° posto nella classifica mondiale.
Un piccolo inciso. Tutti gli anni ad Agosto, alla Versiliana di Forte dei
Marmi, vengono invitati personaggi più in voga: il 4 agosto era in programma
Moratti e - dico io- a ragione per quello che ha vinto. Il 7 agosto il
sottoscritto. Senonchè il programma ha subito una variazione: mi è stato detto
che il 7 non dovevo più andare perchè sostituito da un politoco ( Casini ).
Ovviamente non era vero : il povero Battaglia, ideatore e direttore della
manifestazione, si era dovuto piegare al volere di Moratti che non gradiva la
mia presenza dopo di lui. Quando poi Battaglia mi ha fatto richiamare per
stabilire una nuova data, gli ho detto che poteva tranquillamente invitare
Moratti per un bis. Tanto per dimostrare quanto potere abbia l’Inter e quanta
paura ha il nostro presidente federale a mettersi contro Moratti: la prova è
nei contratti di Thiago Motta e Milito, che dovevano essere invalidati perchè
trattati con un soggetto inibito ( Preziosi ). Anche questa volta è arrivata
solo una piccola multa e qualche settimana di squalifica. Per quale ragione
Abete dovrebbe mettersi a litigare con Moratti ? Lui tiene alla sua poltrona,
se poi l?Inter gioca con 11,12,13 stranieri, poco importa. E se l’Italia
dovesse continuare a perdere, ci sarà sempre un Prandelli da far fuori come
Donadoni. Intanto il nostro presidente, anzichè autoradiarsi per i risultati
sudafricani, pensa a radiare coloro che gli hanno permesso di vincere il titolo
mondiale nel 2006. Quelli che con il loro lavoro sapevano dare prestigio a una
società e al calcio italiano. Sono salvi invece, sempre e comunque, quelli
della banda che di tutto sa tranne che di onesto: lo dimostrano le
intercettazioni trovate, ma nascoste per tanto tempo. Non si sa da chi..

mercoledì 23 giugno 2010

"Non ci resta che ridere"




L'Argentina chiude a punteggio pieno il girone battendo anche la Grecia.
La Francia torna a casa in maniera umiliante perdendo anche l'ultima partita contro il Sudafrica.
Queste due squadre rappresentano il meglio ed il peggio del mondiale in questa prima fase a gironi.
Mi sta fortemente stupendo l'involuzione del calcio africano.
Per la prima volta si gioca un mondiale in questo continente e mi aspettavo sicuramente di meglio.
Invece c'è la grande possibilità di non vedere nessuna africana agli ottavi!!
Tuttosport oggi parla di una richiesta di Forlan della Juventus per Tiago all'Atletico Madrid.
Che percentuale c'è secondo voi tra lo 0,00000001 % e lo 0,00000002 % che lo scambio si avveri?


Per quanto riguarda il mercato della Juventus, ho il piacere di pubblicare un pensiero simpaticissimo che mi ha inviato l'amico David Pratelli.

FIDUCIA E SPERANZA...
Amici juventini, come si suol dire 'tanto tuono che piovve'...
Volevamo un cambiamento in società e c'è stato.
Un Presidente importante che targa nuovamente la Juve con Agnelli, cosa che non può essere non sottolineata.
Arriva Marotta che è un gran conoscitore di calcio, un uomo mercato a tutto tondo senza ruoli di improvvisazione, come invece accaduto nel recente passato.
Certo, il nostro mercato non è entusiasmante però era anche prevedibile dal momento in cui è venuta a mancare una grande competizione come la champions...
Giusto allora puntare sugli italiani e sui giovani e questo lo dico anche per le prospettive della nazionale dato che la troppa presenza di stranieri sta distruggendo i vivai.
Chissà, magari in giro ci sono un Baggio o un Antognoni o un Causio o uno Scirea che però sono offuscati dai vari Poulsen, Melo, Zebina, Grygera o quant'altri.
Ironicamente mi piace un pò stuzzicare i tifosi con delle provocazioni del tipo: Martinez??? Bene, adesso prendiamo la Cuccarini e Baudo così facciamo Fantastico degli anni 80?!
Oppure, Storari??? Immaginatevi quando Del Neri lo chiamerà in allenamento o in partita?! Chissà se riuscirà a finire di dire il cognome del portiere.
Il nome Krasic sembra più una marca per le patatine specialmente poi se ci aggiungi un pò di Pepe.
Ultimamente leggo che potrebbe arrivare Kolarov.
Benissimo, così potremo vedere le partite con un pò di coca-Kolarov che speriamo faccia venire le bollicine agli avversari.
Battute a parte, restiamo fiduciosi e sono sicuro che nella stagione prossima faremo meglio di questa...anche se ci non vorrà molto!!

Intanto Luciano Moggi continua la sua battaglia contro le istituzioni e dalle pagine di Libero tuona contro la Figc.
"La condanna della Figc nei confronti dei Menarini per essersi intrattenuti a cena con il sottoscritto è una vicenda che meriterebbe una rassegna estiva di teatro dell'assurdo. Poiché non faccio più parte dell'ordinamento federale dal maggio 2006, mentre la mia infondata condanna sportiva è del luglio 2006, sono da tempo un privato cittadino che, evidentemente, la giustizia sportiva non cessa di perseguitare esponendosi, ora, a gravi responsabilità per illegittima ingerenza in dimensioni private, come quella cena.
Sorprende rilevare come, pur di trovare un appiglio, si siano inventati una falsità, manipolando maldestramente la successione dei fatti, documentabili, poiché affermano nella sentenza che le mie dimissioni sarebbero successive all'irrogazione della squalifica; non considerano che maggio vien prima di luglio, almeno nel calendario occidentale, anche se ammetto la mia ignoranza su quello Maya, forse appeso alle pareti federali.
L'intento è evidente e la famiglia Menarini, come altri in passato, sono stati condannati perché strumentalizzati dalla Federazione, nel senso che il vero obiettivo di questa farsesca iniziativa sono io. Ho immaginato i tentativi elaborati in notturne riunioni tenutesi in via Po, nel corso delle quali si è cercato un appiglio per riportarmi dinanzi ai giudici sportivi, ma non essendoci riusciti, si sono accaniti su coloro che hanno avuto il solo torto di avermi invitato a cena. In quell'occasione erano presenti decine di persone, eravamo in un locale pubblico, pensate che segretezza e quanto fosse illecito un accordo che non è mai esistito, nel senso che mi indicavano quale deus ex machina di un contratto, quello tra Ceravolo ed il Bologna Calcio, che non è mai avvenuto: come condannare qualcuno per omicidio senza che ci sia alcun morto. Un noto conduttore tv diceva «la domanda sorge spontanea»: ma sei i Menarini, per una semplice cena, sono stati condannati a 3 mesi di squalifica, Moratti e Preziosi, considerate le pubbliche ammissioni di Preziosi ed i contratti effettivamente firmati da Thiago Motta e Milito, a quale pena dovrebbero condannarli?
Pensate come s'è mossa la Procura federale: poiché non c'erano prove, e nulla di illecito è stato mai commesso, allora si è affidata alle "impressioni" (avete letto bene) di soltanto due dei tanti convitati, senza essersi premurata di ascoltare anche le "impressioni" di tutti gli altri. Invece nulla, anzi, nel timore di non avere nemmeno sensazioni favorevoli in mano, hanno ascoltato il tecnico del Bologna, Papadopulo, ma non nell'immediatezza dei fatti, come gli altri, bensì dopo 6 mesi, dopo essere stato esonerato."

sabato 3 aprile 2010

L'ora della resa dei conti?



Una sorpresa gradita nell'Uovo di Pasqua per tutti coloro che dal 2006 si battono affinchè venga fatta giustizia.
Vieri chiede la revoca dello scudetto di cartone all'Inter, perchè la squadra di Moratti di onesto non ha proprio nulla.
Cominciano a circolare poi le intercettazioni che vedono Facchetti e Moratti parlare con Bergamo con toni familiari circa arbitri e varie.
E ieri sera in radio in esclusiva per "Tutti pazzi per la Juve", il legale di Luciano Moggi l'Avvocato Paolo Trofino ha annunciato che nei prossimi giorni usciranno altre intercettazioni e anche più loquaci.

Non resta che rimanere seduti sulla riva del fiume......

lunedì 21 dicembre 2009

"Solo io difendo la Juve!"

MOGGI: "LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO NON MI PREOCCUPA. NON MOLLERO' ! SONO RIMASTO SOLO IO A DIFENDERE LA JUVE"

L'ex direttore della Juventus, Luciano Moggi, intervenendo nella trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve", in onda su RADIO ERRE 2, ha voluto dire la sua sulle prime sentenze emesse dal processo di Napoli, sulla docufiction OFF-SIDE mandata in onda da LA7, sulle dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Inter Paolillo e su quelli che lui ritiene i veri mandanti di Calciopoli.
LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO? NON MI PREOCCUPA, ANZI
"Quella di Giraudo non è una condanna. È una sentenza di primo grado, ma in sostanza c'è la possibilità di appellarsi e poi di andare in Cassazione. Mi sembra normale una condanna con il rito abbreviato visto che si basa prevalentemente sulle investigative dei carabinieri. La mia posizione non è affatto peggiorata anzi le testimonianze al processo di Napoli stanno dimostrando che la Juventus era fuori da tutti gli impicci che ci hanno addebitato. Ci sono 50 testimoni della difesa da ascoltare e credo che le cose si metteranno abbastanza bene. Basti pensare che dei 50 testimoni portati dell'accusa, 45 hanno poi finito per esser a nostro favore….Le intercettazioni stesse, se le ascoltate bene, riguardano altre squadre e non la Juventus: non c'è un'intercettazione in cui noi si chiede ad un arbitro "aiutami!". Invece gli altri… Se ricordate c'è un dirigente di un'altra squadra che dice ad un assistente come doveva pilotare la bandierina. A chi dice che la scelta difensiva di Giraudo sia stata suggerita dall'attuale società, dico comunque che si sbaglia, la proprietà non ha imposizioni da fare a Giraudo: gli è contro e basta. È stata una sua scelta, sbagliata a mio parere, così come lui ha scelto di andare in Inghilterra e io di rimanere in Italia a combattere, per difendere me stesso ma soprattutto la Juventus visto che non l'ha difesa nessun altro. Sono rimasto solo io a difendere la Juve."
OFF- SIDE UNA DOCUFICTION "DISPERATA"
"Ho già scritto quello che penso. Come tutte le docufiction, che si inventano cose che non esistono, anche quella ha stravolto completamente la realtà. Mi consola il fatto che chi è stato chiamato in causa a giudicare la trasmissione l'ha definita una cosa sconsiderata, soprattutto perché c'è un procedimento in corso. Se avete letto chi l'ha fatta… Alla fine della trasmissione c'era scritto chiaramente: Telecom la stessa società che ha effettuato le intercettazioni….. E poi è andata su La7 e si tratta di un canale molto vicino a Tronchetti Provera. Devo aggiungere altro?Ho visto i dati auditel, comunque, e hanno fatto oltre un milione di spettatori in meno delle "Casalinghe Disperate" e ho detto tutto".
MONTEZEMOLO? VIA QUELLA FACCIA
"Mi dite che su SkySport in questo momento stanno passando immagini di Montezemolo? Non le posso vedere, ma meglio così perché anche io sono del parere che è una faccia che fa star male".
PAOLILLO E GLI SCUDETTI "RUBATI"
"Questi signori parlano sapendo quello che dicono… Ma la realtà li sta sconfessando. Due settimane fa l'ex guardalinee Coppola ha in pratica dimostrato come l'Inter abbia fatto pressione per non far squalificare Cordoba. Fare pressione significa telefonare, telefonate che l'Inter faceva in serie, come hanno confermato anche gli ex designatori. Peccato queste telefonate siano sparite, d'altronde Telecom non è di proprietà della Juventus ma dell'Inter, nelle persone di Tronchetti Provera e di Buora. Non parliamo poi di Guido Rossi, che ha tolto gli scudetti alla Juventus per darli all'Inter. E poi cosa fa? Va a lavorare alla FIAT. Cos'altro dire di più?"
LE INTERCETTAZIONI MANOVRATE DA MORATTI....
"La verità sta venendo fuori al processo Telecom. Tavaroli è stato convocato da Moratti alla Saras e gli ha detto "intercettami queste persone e queste società". Lo stesso Moratti non ha mai smentito, e come farebbe a smentire Tavaroli? Purtroppo è andata come è andata perché lo hanno permesso i proprietari della Juventus, perché a Roma al processo sportivo non si sono difesi, additando come colpevoli noi della Triade. Al processo di Torino hanno fatto il contrario, e per confermare che noi fossimo colpevoli hanno fatto una querela contro ignoti, che il giudice ha rigettato. Così come ha rigettato il tentativo di patteggiamento della Juventus. Se noi siamo ridicolizzati e messi all'indice da tutti lo dobbiamo solo alla nuova società della Juventus."
ANDREA AGNELLI: VISITA STRUMENTALIZZATA
"Una questione formale. Non c'è niente di più, la sua visita Vinovo è stata totalmente strumentalizzata. Voleva solo andare a trovare la squadra e mostrare la sua vicinanza. Buon sangue non mente, il padre è stato sempre attaccatissimo alla Juventus e lo stesso Andrea quando c'eravamo noi veniva spesso in campo."

giovedì 8 ottobre 2009

Ibra, Moratti e Cobolli


Il punto di Roberto Beccantini
Far credere, o fingere di credere, che la sostituzione del presidente Giovanni Cobolli Gigli rappresenti una svolta epocale nella storia della Juventus, rimanda a Jorge Luis Borges e alla baruffa dei due calvi per un pettine. Dai tempi di Boniperti (escluso, naturalmente), la carica di presidente della Juventus è sempre stata formale, prova ne siano l’avvocato Chiusano e Franzo Grande Stevens. Nessun dubbio che Cobolli Gigli sia un galantuomo: quando lo feci partecipe del derby contro la Sla, aderì in due secondi. Nessun dubbio che abbia raccolto il testimone in giorni, settimane e mesi molto cupi: i giorni, le settimane e i mesi di Calciopoli. È stato il megafono dell’operazione smile. Ma sia chiaro: l’onore di essere presidente della Juventus, una delle prime società al mondo, supera qualsiasi onere, sconfigge qualunque tempesta.

Il problema di Cobolli Gigli è un non problema. Sarebbe potuto restare lì a vita. Non piaceva ai tifosi, e i nuovi reggenti - quando vogliono - sanno captare, e lisciare, le fregole della piazza. Dejan Stankovic venne sacrificato sul pulpito del risentimento popolare. Claudio Ranieri, idem. La gente aveva un debole per Ciro Ferrara? Eccolo. Ultimo «frazionista», Cobolli Gigli. Ho letto valutazioni legate alla buona tavola e al buon vino (!). Carlo Verdelli, direttore della Gazzetta dello Sport, ha riesumato il titolo della vecchia rubrìca di Candido Cannavò: «Fateci capire». Semplicissimo: il problema non è il presidente (che non conta anche quando sembra un conte), il problema è la competenza tecnica della società. Sogno un «presidente» che sbagli i congiuntivi e detesti la buona tavola ma magari, all’ultimo momento, prima di buttarsi su un laido hot dog, urli dal tavolo imbrattato di senape: ehi, ragazzi, prendete pure Andrade ma visto il ginocchio che si ritrova, perché non ci cauteliamo con una bella clausoletta? Obiezione: questo non era compito del presidente. Avrebbero dovuto pensarci il direttore generale o il direttore sportivo. Verissimo. Purtroppo.

John Elkann si è innamorato di Jean-Claude Blanc così come l’avvocato Agnelli si era invaghito di Michel Platini. Presidente, amministratore delegato, direttore generale: non male, come regalo di nozze. L’area tecnica rimane affidata ad Alessio Secco. Manca un dirigente che sappia di calcio e, per questo, possa dare una mano al giovane Alessio e all’apprendista Ciro, dal momento che nessuno nasce imparato. Il referente che avrebbe aiutato Ranieri a gestire meglio la crisi primaverile della stagione scorsa: manca un tipo così, e la proprietà agita lo scalpo di Cobolli Gigli. Complimenti. Si continua a parlare di Giuseppe Marotta, e di Marcello Lippi: oggi in maschera, dopo i Mondiali senza.

La composizione del Consiglio d’Amministrazione è un altro non problema. Serve, urgentemente, competenza tecnica fra il vertice e la squadra. Lì è il vuoto, lì è il ritardo dall’Inter. Non si pretende la luna, ma un manager che, non appena Corvino fissa il prezzo rescissorio di Felipe Melo, attenda almeno un minuto, dicasi uno, e ci pensi su, prima di precipitarsi a Firenze con 23 milioni di euro e Marchionni al guinzaglio. L’onnipotenza riconosciuta a Blanc lascia perplessi. Blanc viene dallo sci e dal tennis, Montali, fresco di uscita, dal volley: d’accordo, siamo in Italia, il più anomalo dei Paesi anomali, ma è chiedere troppo uno specialista di calcio all’interno di una società di calcio?

Secondo Tuttosport, Massimo Moratti avrebbe telefonato a Cobolli Gigli per dirgli: «Se lei non avesse lavorato per la Juventus, l'avrei voluta all'Inter per lo stile e la correttezza con la quale si comporta nelle sedi istituzionali e non». Strano: anche Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira avevano lavorato per la Juventus, eppure...

giovedì 25 giugno 2009

Non Melo credo....




Oggi, nella roulette di giocatori da accostare alla Juventus, è uscito il nome di Felipe Melo.
Il centrale brasiliano è stato acquistato lo scorso anno dalla Fiorentina per 13 milioni di euro.
Un colpo di Corvino alla Moggi.
Comprato, un anno fa, uno dei migliori interpreti di centrocampo con un ingaggio relativamente basso.
Mettete in parallelo gli affari Poulsen-Felipe Melo e calcolate che la Juventus tra ingaggio e cartellino ha speso anche di più. E non di poco.
E' vero quindi dire che servono i soldi in primis per fare le grandi squadre?
Moratti in tal senso dovrebbe esser un esempio, da prender in negativo ovvio.
La verità è che o ne hai "a palate da spendere" come Paperon Perez o serve la competenza.....
Non credo che adesso la Fiorentina si priverà di questo talentuoso giocatore (che a me personalmente ricorda il Dunga giocatore, per il quale stravedevo e che niente ha a che vedere con il Dunga CT) per meno di 20 milioni di euro.
Detto ciò, se dovessi scegliere personalmente su chi investire tale somma tra D'Agostino e Melo, non avrei tentennamenti:
è senza dubbio alcuno il brasiliano il giocatore su cui punterei.
Clamorosa sconfitta della Spagna contro gli Usa alla Confederations Cup, a conferma che nel calcio se sottovaluti l'avversario puoi perdere con chiunque.
Cosa che raramente avviene negli altri sport.
Intanto mentre Giovinco chiede solo un pò di fiducia, oggi è il giorno decisivo per conoscere il futuro di Trezeguet.
Il futuro della Juventus passa anche da queste scelte.
Futuro che sicuramente non vedrà Marco Motta con la maglia bianconera.
La Roma l'ha riscattato in tempo.
In Formula 1 alla fine l'hanno avuta vinta Montezemolo e la Ferrari:
sarà Mosley ad andare a casa.
In chiusura commento due indiscrezioni riportate ieri:
1) Possibile scambio Grosso-Camoranesi con il Lione.
Sarebbe un'operazione che rasenterebbe il ridicolo.
Di certo lo preferirei all'attuale presidente....

martedì 21 aprile 2009

Dio è morto




"Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell'eroe perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.
Dio è morto"
Il testo di questa canzone "eterna e meravigliosa" di Francesco Guccini, sembra contemporaneo eppure ha quasi 40 anni....
Perchè ho deciso di citarla oggi?
Perchè l'ipocrisia continua a regnare sovrana, sempre.
E ci troviamo che chi come Moratti minimizzò il razzismo interista nei confronti di Zoro, passi dalla parte del moralista quando si tratta di aizzare l'opinione pubblica per il razzismo juventino contro Balotelli.
Non va bene.
Il razzismo non ha tifo.
E non è razzismo poi solo quello che passa per il colore della pelle.
Ma anche offendere un popolo, una regione, una città, una fede.
Anche quello è razzismo.
Basta con il razzismo, di qualsiasi colore o fede.
Basta con la fomentazione dell'odio di partito.
Il vero guaio del calcio moderno è che ormai si pensa più a tifare contro che a favore.
L'avversario di turno è visto come un nemico da annientare a tutti i costi.
E se una persona ha subito un dramma nella propria vita, bene (male) è proprio lì che va colpita.
Pazzesco.
Se questo è il futuro del calcio, mi dimetto da tifoso.

lunedì 20 aprile 2009

Canna-vero



E' praticamente fatta per il ritorno di Cannavaro alla Juve.
Una scelta che dividerà sicuramente i tifosi bianconeri.
Mercenario o no? Ingrato? Buono per il progetto a lungo termine?
Io mi limito a commentare la scelta tecnico-tattica dell'operazione:
ottimo acquisto a parametro zero.
L'anno prossimo 4 centrali : Legrottaglie-Chiellini-Cannavaro-Ariaudo.
Il reparto è sistemato.
Si può investire tutto il tesoretto quindi (circa 40 milioni di euro a quanto pare) in altri settori:
un terzino fluidificante, un regista "vero", l'erede di Nedved e forse anche quello di Camoranesi, ahimè.
Altro nocciolo della questione: chi sarà a guidare la Juve il prossimo anno?
Ormai il nome di Antonio Conte, da me e voi caldeggiato da quasi un anno, è diventato di beneficio pubblico. Per fortuna, aggiungo.
Si fa sempre più largo l'ipotesi di un suo approdo sulla panchina juventina con Lippi Direttore Tecnico.
Lippi DT, Conte allenatore, Ventrone preparatore...Manca solo Bettega presidente e perlomeno verrebbe restituita juventinità e parte della dignità persa al popolo bianconero.
A Ranieri non resta che giocarsi le sue ultime residue chance: vincere la coppa Italia e salvare il secondo posto dall'attacco del Milan, che ieri sera sfruttando l'occasione del match casalingo contro il derelitto Toro ha agguantato la Juventus in classifica.
Ancora una volta strepitoso Inzaghi: non mi stancherò mai di ripeterlo, il più forte centravanti "scarso" di tutti i tempi.
La Roma si rifà sotto nella corsa al 4° posto grazie anche ad un arbitraggio scandaloso di Mazzoleni.
Mazzoleni, Dondarini, Bergonzi, Gava....
A sbagliare sono sempre gli stessi, scarsi(davvero), arbitri.
Ma non era colpa di Calciopoli?
Io credo che la classe arbitrale italiana stia attraversando il peggior momento tecnico degli ultimi 30 anni. Si salvano davvero in pochi.
E Paparesta sta a guardare.......
Perchè ha fatto crollare la balla mediatica del sequestro di Moggi. Ovvio.
Viva l'Italia.
In chiusura un pensiero dedicato alla vicenda Balotelli-razzismo.
Balotelli è un bullo, arrogante, provocatore e anche tremendamente forte.
Ma niente potrà mai giustificare i cori beceri che gli sono stati rivolti sabato sera.
Per una volta sono d'accordo con Cobolli Gigli: "bisogna diffondere in Italia la cultura della sportività e del rispetto dell'avversario". Almeno una cosa giusta in tre anni l'hai detta, bravo.
Moratti invece come al solito non perde occasione per tacere:
"Fossi stato a Torino avrei ritirato la squadra".
Ma che belle parole... Perchè allora non hai dato l'esempio a Messina quando la curva interista intonò per tutta la partita cori infamanti nei confronti di Zoro, rischiando di far sospendere la partita?
E' proprio vero: siamo un popolo di scarica-barile. La colpa è sempre degli altri.
Nessuno di noi si assume mai le proprie responsabilità.
Basta vedere la nostra classe governante.
Ma questa è un'altra storia......