domenica 31 agosto 2008

1+1=3


da Tuttosport
LA “PROMOZIONE” INTER E LO SFOTTO’«1+1=3. Come gli scudetti...»
Uno di quegli assist in cui sei assolutamente smarcato e la porta si ti si spalanca davanti... Se poi il bomber del caso è Max Pisu - uno che la battuta ce l’ha nel sangue - ecco che l’occa­sione diventa irrinunciabile, anche e soprattutto a nome di tutti i tifosi bianconeri che cer­te situazioni non le hanno an­cora metabolizzate.
Non faccia­mo neanche in tempo a spie­gargliela, la nuova promozione dell’Inter (quella per cui com­prando i biglietti per due par­tite di Champions ce n’è uno in regalo) che subito Pisu scocca la frecciata.
«Ah, 1+1=3? Beh, come per gli scudetti: ne hanno vinti due ed il terzo è arrivato in omaggio. Evidentemente, vi­sto che la formula è andata be­ne in campionato ora ci prova­no pure in Coppa Campioni!».
Un vero fiume in piena, il noto comico. Che prima ammette: «Immagino che lo sfottò tra noi e i nerazzurri sia destinato a continuare, anche se non è un botta e risposta sempre simpa­tico, visto che certi sgarbi bru­ciano ancora e visto che ormai l’Inter è diventata antipatica a mezza Italia. Però la Juve era antipatica per ciò che si gua­dagnava, non per ciò che le ve­niva regalato. Questo 1+1=3 comunque è davvero un bell­’assist, mi sa che un po’ se le cercano. Già pregusto il moento in cui vedrò i miei colle­ghi interisti Aldo, Giovanni e Giacomo: il riferimento a que­sta “fantastica” promozione scatterà subito. E l’uno in più sarà certamente Giacomo, è lui quello che che vive il calcio in maniera più viscerale».

A corto di idee?



Pazzesco che 2 giornali abbiano in copertina lo stesso titolo.


E intanto Buffon lancia l'assalto....

sabato 30 agosto 2008

"Juve, sei avvisata"




Il tecnico dello Zenit San Pietroburgo, Dick Advocaat, esulta dopo il successo in Supercoppa. "Abbiamo lanciato un segnale alle nostre rivali in Champions League: ora sanno cosa li attende".
Intanto preso Iago......

venerdì 29 agosto 2008

Che botta!

Andata: 31/08 Fiorentina-Juventus
Andata: 14/09 - Juventus - Udinese
Mercoledì 17/09 Juventus-Zenit
Andata: 21/09 Cagliari - Juventus
Andata: 24/09 Juventus-Catania
Andata: 28/09 Sampdoria - Juventus
Martedì 30/09 Bate Borisov-Juventus
Andata: 05/10 Juventus - Palermo
Andata: 19/10 Napoli - Juventus
Martedì 21/10 Juventus-Real Madrid
Andata: 26/10 Juventus - Torino
Andata: 29/10 Bologna-Juventus
Andata: 02/11 Juventus - Roma
Mercoledì 5/11 Real Madrid-Juventus
Andata 09/11 Chievo-Juventus
Andata 11/11 Juventus-Genoa
Andata: 23/11 Inter - Juventus
Martedì 25/11 Zenit-Juventus
Andata: 30/11 Juventus - Reggina
Andata: 07/12 Lecce - Juventus
Mercoledì 12 dicembre Juventus-Bate Borisov
Andata: 14/12 Juventus - Milan
Beh credo che osservando attentamente il calendario ci sia poco da aggiungere.
Sarà durissima anche perchè le sfide decisive di Champions saranno sempre a stretto contatto dei big-match in Campionato.
Bisognerà attuare al meglio il turn-over.
Certo già il livello qualitativo della Juventus non è così alto come sarebbe dovuto esser...
Disperderlo e doverlo centellinare pure....
L'importante comunque è esser ritornati a giocare certe sfide.
Impossibile però che il rendimento in campionato non risenta di certe fatiche di coppa.

E' ancora Moggiopoli?



COPPA UEFA
La Stella Rossa di Belgrado allenata da Zdenek Zeman pareggia 3-3 in casa con i modesti ciprioti dell'Apoel e viene eliminata dalla coppa Uefa.
Le ultime parole famose di Zeman:
25 Giugno 2008 (fonte quotidiano.net)
“Avevo voglia di tornare ad allenare ma il sistema non mi ha permesso di farlo in Italia, perchè con me i presidenti si spaventano. A Belgrado andrò finalmente in una grande squadra che ha vinto trenta campionati”.

Non sarà facile




Ecco il calendario completo del Gruppo H
Mercoledì 17 settembre
Juventus-Zenit
Real Madrid-Bate Borisov
Martedì 30 settembre
Bate Borisov-Juventus
Zenit-Real Madrid
Martedì 21 ottobre
Juventus-Real Madrid
Zenit-Bate Borisov
Mercoledì 5 novembre
Real Madrid-Juventus
Bate Borisov-Zenit
Martedì 25 novembre
Zenit-Juventus
Bate Borisov-Real Madrid
Mercoledì 12 dicembre
Juventus-Bate Borisov
Real Madrid-Zenit

mercoledì 27 agosto 2008

Ci rubano il calcio



http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=285979
Mediaset offre undici milioni e di malavoglia, la Rai ne offre trenta per dovere sociale, i padroni del campionato chiedono molto di più. Risultato: il prodotto resta invenduto sulla bancarella. Addio Novantesimi Minuti e Domeniche sportive, addio al cosiddetto calcio in chiaro, cioè trasversale e democratico, cioè a disposizione di tutti. Sopravvive soltanto quello in scuro, come potremmo definirlo per antitesi, vale a dire il pacchetto a pagamento di Sky e del digitale terrestre.
Vogliamo dirlo? Stiamo contemplando un capolavoro intellettuale. Un'ardita opera dell’ingegno. Lo sport più amato e più sinceramente radicato nelle case italiane si trasforma in un passatempo d’élite. Sta tutta in questa avvilente contraddizione di termini, come un grottesco e irripetibile ossimoro, la grandezza della trattativa abortita. Se entro sabato nessuno fa marcia indietro, come spesso succede al mercato delle vacche, dobbiamo rassegnarci a una nuova storia e a un nuovo costume: sentiremo parlare del calcio da quelli che lo seguono in abbonamento, come i fanatici del bridge o del biliardo o del basket En-bi-ei seguono i loro tornei sui canali più strani alle ore più strane. A sessant’anni dalla nascita della televisione, l’Italia firma la genialità dell’impresa: di fatto, si riavvolge la moviola del tempo e si torna esattamente all’inizio, quando i nostri padri si riunivano a scrocco nel tinello dei pochi amici che avevano il televisore, o al massimo si permettevano una cedrata per avere il posto nei bar con l’apparecchio appeso sotto al soffitto.
Così, noi: o si corre tutti a sottoscrivere l’abbonamento Sky (che sentitamente ringrazia per il buon esito della trattativa), oppure bisogna ricominciare la gavetta dall’amico abbonato e nel bar sottocasa. Decisamente un grosso risultato. Complimenti a tutti quanti. Ma complimenti soprattutto ai sagaci esperti del marketing calcio-televisivo: da anni coltivano il sogno di trasformare il calcio tv in cinema e teatro, cioè in uno spettacolo a pagamento, ma oggi come oggi sono molto prossimi all’esclusione della massa dallo sport di massa. Vedano loro.
Intanto si chiude il sipario nero su una delle nostre più gloriose tradizioni: quello che con neologismo modernista chiamiamo il treno dei gol. Il treno deraglia e si schianta. Più indietro non lo chiamavano treno, ma era comunque quella cosa lì, quell’appuntamento lì, quella delizia lì: il meglio di ciascuna partita, ripulita dalle fasi di gioco stucchevoli e insulse, in rapida successione. Dopo, soltanto dopo, la domenica poteva dirsi compiuta. Fino all'altro ieri. Da domani, sarà un’altra cosa: o si paga, o il buio. O il sentito dire. O le acrobatiche ricostruzioni, con ausilio delle lavagne e dei Tizianicrudeli, che cercano in qualche modo di rendere l’idea dei gol a chi non potrà mai vederli. Se non in quattro pezzentissimi minuti nei frettolosi servizi dei tiggì serali. E sarebbe vita, questa?
Sicuramente ci spiegheranno che questo punto di rottura, traumatico e sofferto, prima o poi l’avremmo comunque toccato. Ineluttabile. Aggiungeranno che il calcio in chiaro, cioè i Novantesimi minuti ed equivalenti, erano sempre più in crisi. Specificheranno che il futuro è così, un luogo e un tempo dove ciascuno paga quello che prende, o prende quello che paga. Rideranno addirittura al pensiero che qualcuno di noi, nostalgico e obsoleto, pianga persino sulla fine di Tutto il calcio minuto per minuto

Bentornata Juve



giovedì 14 agosto 2008

Con questa rabbia....





È l’urlo del capitano innescato dal gol del raddoppio, e la linguaccia ormai d’ordinanza, a chiudere il conto con il destino e a sigillare nel baule l’inferno della B, i campi di periferia, le amarezze, e due anni senza Europa.
Alex Del Piero, e la Juve, sono tornati.
«Ho esultato così perché eravamo al primo dei due appuntamenti cruciali della stagione, e perché siamo riusciti a trasformare la rabbia che avevamo dentro. Sappiamo quello che abbiamo passato».

mercoledì 13 agosto 2008

Per non dimenticare mai


Le autorità comunali di Bruxelles hanno da tempo programmato il definitivo abbattimento dello Stadio Re Baldovino, quello che Noi ricordiamo, e per sempre ricorderemo, come l’HEYSEL.
Alcuni parlano dell’edificazione di un nuovo stadio più funzionale…altri della riconversione delle strutture e delle aree in un moderno centro commerciale…ma qualunque siano le future scelte, niente viene detto riguardo alla conservazione “in loco” della targa commemorativa collocata laddove vi era il settore Z del vecchio Stadio Heysel...nulla è stato previsto perché venga conservato, a futura memoria, il ricordo dei 39 caduti …dei Nostri 39 Angeli .
Forse non riusciremo ad avere la forza per impedire l’abbattimento dello Stadio…ma certamente possiamo avere la forza di convincere le Autorità Belghe a non cancellare, con un unico colpo di ruspa, la memoria ed il ricordo di persone a noi care e di una vicenda che deve essere ricordata.
E’ giunto il momento, e si badi bene non potrà esserci un’altra occasione, che tutti quelli che credono nel Valore umano e morale del Ricordo, si impegnino affinché le autorità di Bruxelles, prevedano, qualunque siano le loro pur legittime scelte, la conservazione della Targa Commemorativa delle Vittime dell’Heysel .
Essere Juventini vuol dire anche non dimenticare …. Essere Juventini vuol dire consentire a 39 Stelle di brillare ancora nei Nostri Cuori ed in quelli di chi li ha voluti bene!
Questa lettera è dedicata a Chi non vuole e non deve essere dimenticato…Questa lettera è inviata a Chi non vuole dimenticare…a Chi crede che il ricordo non possa essere cancellato..né con il tempo…né con le ruspe !!!

http://www.firmiamo.it/29051985

Marcia su Torino


(ricevo e pubblico)
IL MANIFESTO DELLA MANIFESTAZIONE (TORINO, 30 AGOSTO 2008)
Due anni. E' quanto è passato ormai dall'estate della vergogna.
Un'estate fatta di trucchi, inganni, sentenze populiste ed aberrazioni giuridiche che ad oggi non hanno ancora trovato riscontro in aule di tribunale serie.
Allora ci chiesero di aspettare. Ci dissero che "Zaccone fu talmente abile da scongiurare il quasi certo fallimento della Juve, poiché ciò che la Giustizia Sportiva voleva inizialmente era la retrocessione in Serie C e questo ci avrebbe inevitabilmente costretto a portare i libri in Tribunale in quanto la società sarebbe sicuramente fallita".
Allora il senso civico prevalse sulla rabbia. Allora i tifosi rimasero spaccati, allibiti, sconcertati di fronte all'incalzante pressione mediatica che voleva la Juventus condannata e punita in nome di un rinnovamento e di riforme che avrebbero dovuto garantire la perfetta trasparenza del calcio italiano.
Allora nonostante il giudice supremo, ovvero il campo da gioco, avesse decretato anche nella finale della coppa del mondo disputata a Berlino una supremazia tecnica indiscussa a livello mondiale da parte della squadra bianconera, dovemmo abbassare il capo e spezzarci, mai piegarci, di fronte a una prepotenza e a una violenza mediatica e giuridica senza precedenti nel mondo moderno.
Quella fu l'estate della vergogna.
Una vergogna non per il popolo bianconero, ma per chi quel crimine sportivo ha compiuto, avallato e accettato.
Per tutti gli altri, sportivi e tifosi di ogni colore, si è trattato di una truffa senza precedenti nella storia, che ha visto il polverone alzato dagli sbandieratori del rinnovamento e delle riforme sopirsi di fronte alla volontà di restaurazione da parte dei "Signori del calcio" che hanno nuovamente sepolto il calcio italiano sotto un mare di fango.
A distanza di due anni, l'Osservatorio sugli Errori Arbitrali nel Calcio dichiara che nella scorsa stagione sono stati falsati da errori i risultati del 48% delle partite, indicando l’Inter come la principale favorita e come danneggiate principali le rivali Juventus, Milan e Roma.
Come se uno scudetto a tavolino ed uno di cartone non fossero stati sufficienti.
"La Juventus è stata danneggiata in modo irreversibile dalle decisioni dei direttori di gara. Il ripetersi di episodi così gravi impone di richiedere un intervento dei massimi organismi federali a garanzia della regolarità del campionato. Nei confronti della Juventus non è presente un atteggiamento sereno e adeguato. La società non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa e dalla quale si sta risollevando anche grazie alla passione dei propri tifosi, che legittimamente chiedono rispetto".
Noi la nostra parte l'abbiamo fatta. L'abbiamo fatta pagando a caro prezzo un peccato che ancora non abbiamo capito, che ancora nessuno è stato in grado di dimostrare.
Mentre Collina telefonava a chi non doveva, mentre le telefonate dei dirigenti nerazzurri sparivano misteriosamente, mentre i bilanci di alcune società romane venivano fatti con i soldi del monopoli, noi dovevamo espiare.
E civilmente espiavamo. Senza capire il motivo.
.
Per tutti coloro che intendessero aderire o avere informazioni in merito alla marcia del 30 Agosto 2008, è sufficiente inviare una mail all'indirizzo di seguito specificato:
In caso di adesione nella suddetta mail sarà necessario specificare i seguenti dati:
Nome e Cognome
Data di nascita
Indirizzo e residenza
Numero di telefono
Indirizzo e-mail
Nel caso di minori è necessaria l'autorizzazione di un maggiorenne, preferibilmente un genitore.

Marcia su Roma



sabato 9 agosto 2008

Il mercato divide i tifosi


(Oltre le mille espressioni di preferenza. Grazie.)

Il 50% dei tifosi che si è espresso sul sondaggio lanciato da questo sito, ha dichiarato di non esser soddisfatto del mercato svolto fino ad ora dalla Juventus.
Mi piacerebbe che ognuno di voi ne motivasse anche il perchè.
Il 34% attenderà il 31 Agosto per esprimere un giudizio finale, mentre il rimanente 16% si ritiene già soddisfatto indipendentemente dall'arrivo di qualche altro giocatore dopo la certezza del passaggio del turno preliminare.

I nomi per eventuali nuovi acquisti sono sempre gli stessi:
Stankovic, Aquilani(che su alcuni siti juventini viene dato per acquisto certo), Schweinsteiger....

Alla luce anche delle prime amichevoli, considerando quanto possa esser attendibile però il calcio di Agosto, cosa pensate manchi davvero alla Juventus?
E chi pensate, nel caso, possa esser sacrificabile dell'attuale rosa?

venerdì 8 agosto 2008

E' nata una stella




Sebastian Giovinco.
Che giocatore ragazzi.....

Di lui, Felice Piccolo, suo compagno sia nella Primavera della Juventus che quest'anno in serie A ad Empoli, mi ha detto:

"Fossi stato l'allenatore della nazionale maggiore lo avrei portato agli europei!
Non è una frase fatta,è l'unico giocatore in questo momento in Italia e italiano (a parte Cassano e forse Camoranesi nei giorni migliori) di cambiare gli equilibri di una partita!
E ti dico di più,resterà comunque con i piedi per terra. E' di famiglia umile e non fa pesare quello che dicono di lui i giornali!
Forse alla juve non inizierà titolare ma gli farà un gran comodo!
Gli manca solo un pò di continuità ma è migliorato anche in quello!
Non sto esagerando,credimi!"

giovedì 7 agosto 2008

Spalle al muro


Spalle al muro, quando gli anni son fucili contro…..
Vecchio, diranno che sei vecchio con tutta quella forza che c’è in te…
Tranquilli, non siete capitati per sbaglio ad un nostalgico raduno di “Sorcini” e la persona etichettata come vecchio in questo caso non è Renato Zero.
Ma Claudio Ranieri.
Premetto da subito, che nella diatriba estiva che si è venuta a creare tra il “vecchio” Ranieri e lo “speciale” Mourinho non voglio minimamente entrare.
Non mi interessa assolutamente giudicare lo stile del portoghese:
arrogante o affascinante, antipatico o simpatico.
Ognuno di voi mantenga l’opinione che vuole di “The Special One”.
Mi interessa invece cercare di capire in quale modo ha intenzione di rispondere agli avversari Mister Ranieri.
La storia, in tal senso, dà una grossa mano all'allenatore romano, indicandogli la via da seguire:
la Juventus ha una sola, inequivocabile, maniera per risponder a detrattori e nemici.
Vincere.
E nessun tribunale Collodiano nonchè nessun tavolino potrà mai mischiare le carte:
sul campo la Juve è da sempre la più forte.
Per questo a Torino non è concesso giocare solo per partecipare, per 2 anni di fila.
Questi sono gli unici veri anni-fucili contro.
Mister Ranieri lo sa bene e solo per questo motivo si trova davvero con le spalle al muro.
Anche perché, a tutt'oggi, alcune sue scelte estive destano perplessità.
Mentre la quasi totalità del popolo bianconero (tifosi, opinionisti, esperti del settore, ex giocatori) indicava nella difesa il reparto da rinforzare assolutamente, si è scelto in primis di effettuare l’investimento più oneroso nel settore che più aveva funzionato lo scorso anno: l’attacco.
Laddove poi nella scorsa stagione si è avuto il flop più grande ovvero il fallimento del regista di centrocampo, addirittura doppio (TIAGO-ALMIRON), mentre ancora una volta si attendeva un innesto che facesse fare il definitivo salto di qualità, si è deciso di puntare sulla quantità di Poulsen.
Acquisto che segue e fa scopa con quello dello scorso inverno di Sissoko.
Aspettiamo comunque fine Agosto per vedere se in questo settore verranno fatti ulteriori innesti.
Non credo alla storia del mercato chiuso.
La difesa ad onor del vero ha avuto anche 2 buoni nuovi innesti in Mellberg e Knezevic, ma non sarebbe onesto non ammettere che tolti Buffon e Chiellini, i restanti componenti difensivi della rosa bianconera difficilmente riuscirebbero ad esser titolari certi nelle squadre di vertice sia nazionali che internazionali contro cui la Juventus si troverà a competere.
Ranieri, con la bellissima stagione dello scorso anno, si è fortemente meritato sul campo la riconferma sulla panchina della squadra più amata ma anche più odiata d’Italia.
Adesso però è davvero con le spalle al muro, e non certo per le provocazioni di Mourinho:
o lotta davvero per vincere in Italia o in Europa o……
In bocca al lupo “vecchio”.

E adesso sotto con l'Artmedia




fonte Lastampa.it

Uscire dalla casa dei campioni d’Europa con uno zero a zero per la Juventus è già una piccola impresa.
Dopo la netta sconfitta di Amburgo, una reazione che fa ben sperare in chiave preliminari di Champions. Infatti Ranieri è contento: "Questa squadra ha un’identità ben precisa anche se cambiano i giocatori». L’inizio è stato emozionante. Vedere i giocatori del Manchester portare a spasso la Champions League dentro l’Old Trafford non ha lasciato indifferenti giocatori che da tre anni mancano dall’Europa. La vecchia Juventus, quella composta da gente come Buffon, Nedved e Camoranesi, ha osservato la scena dagli schermi dello spogliatoio e finalmente ha avuto la certezza di essersi lasciata il passato alle spalle". Neanche la presenza di tribuna d’onore di Fabio Capello ha rotto l’incantesimo, il saluto fra Don Fabio, Blanc e Secco è stato cordiale ma veloce.

Anche a costo di fare una figuraccia ed essere massacrato dalla critica, Claudio Ranieri rispetto alle aspettative della vigilia apporta alcuni cambiamenti. Nedved si accomoda in tribuna per due motivi: ha preso una botta ad una caviglia e soprattutto è squalificato per il preliminare. Chiellini dunque viene schierato terzino sinistro, mentre al centro della difesa vanno Legrottaglie e Mellberg. A centrocampo Poulsen ha la possibilità di giocare per la prima volta con Sissoko mentre sugli esterni ci sono Camoranesi e Salihamidzic. Anche in attacco Ranieri rivede le sue idee: Trezeguet parte infatti dalla panchina e il suo posto viene preso da Iaquinta. Del Piero, invece, è confermato.

Nel primo tempo si vede una buona Juventus. Funzione bene la fase del rilancio, quando infatti i bianconeri prendono palla con Camoranesi, Del Piero e Sissoko sanno sempre cosa fare con velocità e qualità. Anche Chiellini sulla sinistra si muove bene e non è facile perché Tevez e Giggs sgusciano da ogni parte. Nessuna delle due squadre si rende davvero pericolosa nei primi 45 minuti.

Ranieri è abbastanza soddisfatto. I suoi richiami sono soprattutto per Salihamidzic a cui chiede di attaccare di più, mentre prova a incoraggiare Poulsen che rispetto agli altri centrocampisti appare più indietro. Del Piero in attacco si muove discretamente, Iaquinta invece rispetto al solito è più in ombra. Ranieri, infatti, decide di sostituirlo subito ad inizio ripresa per far spazio ad Amauri.
Il Manchester parte forte nel secondo tempo. Al 3’ la difesa juventina balla e Da Silva riesce a scodellare un cross per la testa di Scholes che spedisce fuori. Legrottaglie è in ritardo. Adesso il pericolo maggiore è ripetere gli errori fatti domenica con l’Amburgo quando la squadra ha perso lucidità soprattutto nei trenta minuti finali. La Juventus però stavolta sembra più compatta. Al 25’ Del Piero esce tra gli applausi di tutto il pubblico per far posto a Trezeguet.
E’ cauto: «Fino a oggi abbiamo avuto alti e bassi, ma stiamo crescendo

Paga ancora Moggi


La Commissione Disciplinare della Figc ha emesso le sentenze in merito al secondo filone di Calciopoli, inerente alla rete di sim telefoniche distribuite da Moggi ad arbitri e dirigenti.
L'ex dg della Juventus e'' stato inibito per altri 14 mesi, mentre quello del Messina, Mariano Fabiani per quattro anni: la commissione ha cosi' accolto in pieno le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi.
La corte sportiva ha inoltre squalificato per un anno e mezzo i due arbitri Tiziano Pieri e Paolo Bertini e i cinque ex arbitri Marcello Ambrosino, Salvatore Racalbuto, Stefano Cassara', Antonio Dattilo e Marco Gabriele.
Altri sei mesi di squalifica sono stati comminati anche a Massimo De Santis.

martedì 5 agosto 2008

"Che errore fischiare Gianluca"


"Mi è dispiaciuto tantissimo sentire fischiare Zambrotta.
Gianluca ha dato molto alla Juventus, insieme abbiamo vinto tante battaglie».
firmato Pavel Nedved

lunedì 4 agosto 2008

Che sfida





Mourinho:"Non capisco per­chè Tiago non giochi nella Juve. Calcisticamente è un grande, più forte di Sissoko e anche di Cristiano Zanetti "

Ranieri: "Se Lampard l'avessi chiesto io ad Abramovich, il presidente me l'avrebbe dato al contrario di quel che ha fatto con Mourinho"
.
Ranieri : "Contraccolpi emotivi dopo la sconfitta? Non credo proprio, la penso all'opposto di Mourinho. Non ho bisogno di vincere per essere sicuro di quello che faccio. A me va bene prendere uno schiaffo, lo scorso anno ne abbiamo presi tanti e abbiamo reagito"
.
Mourinho: "Sono in Italia per lavorare, non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l’Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. Ranieri? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni (in realtà Ranieri è del 1951 n.d.r.) ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità".

Juve, che premio




Trovo esilarante il titolo odierno di Tuttosport.
Nel giorno successivo alla prima pesante sconfitta della Juventus cerca subito di puntare la mira altrove onde non far scemare l'interesse credulone di quei tifosi conquistati in questi giorni a suon di titoli entusiasti che quasi mai, nella storia del giornale torinese, hanno avuto ragione.
Non che il calcio d'agosto abbia qualche valenza, continuerò a ripeterlo sempre.
Ma non voler ammettere che a questa Juventus manca ancora qualcosa per esser fortemente competitiva vorrebbe dire nascondere la testa sotto la sabbia.
Per fortuna l'editoriale odierno parla in tal senso.
Trovo altresì ridicolo accomunare(Pravda Rosa) le sconfitte di Juventus e Milan per sminuire le difficoltà dei rossoneri.
Anche il Milan checchè ne dica Galliani, ha bisogno di almeno un rinforzo vero in difesa che non credo possa esser Ambrosini.
Ad oggi l'Inter resta a mio personale parere inequivocabilmente la squadra da battere, condizioni fisiche di Ibra permettendo
E' vero, il Milan potrà usufruire del grandissimo vantaggio di non giocare la Champions League ma se non assesta la difesa, avere uno stratosferico parco di tecnica dal centrocampo in su potrebbe non bastare.
La Juventus si è rinforzata con molta qualità. Ma l'unico innesto di qualità è il giovane Giovinco, sul quale però sono pronto a scommettere.
Ancora ferma ai box la Roma, mentre la Fiorentina potrebbe esser ancora una volta la rivelazione dell'anno. Garantita Claudio Cesare Prandelli. Una certezza.

sabato 2 agosto 2008

"Un buon sorteggio"




«Visto il risultato della gara d’andata è probabile che ce la vedremo con l’Artmedia. Si è trattato di un sorteggio non certo malvagio, soprattutto tenendo conto di un paio di altre sfide che sono uscite».
È un Claudio Ranieri soddisfatto quello che commenta l’esito del sorteggio per il terzo turno preliminare di Champions League effettuato ieri a Nyon.
Tampere United o Artmedia Bratislava costituiscono ostacoli non insormontabili per il club bianconero.
Ranieri attende l’esito della sfida decisiva tra le due possibili rivali, con maggiore attenzione agli slovacchi, preferibili ai finlandesi anche per un altro motivo: «La maggior preoccupazione era quella di trovare avversari che sono tanto più avanti di noi nella preparazione. L’Artmedia ha disputato meno gare di campionato rispetto al Tampere, anche se sarà comunque più preparata fisicamente rispetto a noi. In ogni caso, noi siamo la Juventus e questo turno lo vogliamo assolutamente passare. Per questo continueremo a lavorare sodo per arrivare pronti all’appuntamento».

venerdì 1 agosto 2008

Brivido urna




Mille di questi sorteggi, cara Juve. Dopo due anni oggi è di nuovo Champions.
Per la Juve c’è un pizzico d'ansia da primo giorno di scuola a mitigare il piacere di ritrovarsi testa di serie. «Bisogna evitare l'Atletico Madrid» ripete fin dal raduno Claudio Ranieri. Ma gli spagnoli, quarti nell’ultima Liga grazie ai gol di Forlan e Aguero e alle parate di Abbiati, sostituito dal francese Coupet, non sono l'unica trappola: Galatasaray (rinforzato da De Sanctis e Kewell), Partizan Belgrado, Dinamo Kiev e Sparta Praga tappezzano il campo minato che porta ai 15 milioni garantiti dalla fase a gironi.