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mercoledì 17 marzo 2010

"Milan-Juve non contava..."

E' la vittoria di Mourinho.
Lascia a casa Balotelli, schiera un Inter a tre punte con Snejider a sostegno.
Chelsea eliminato dalla Champions e squadra neroazzurra ai quarti.
Nessun giornale oggi però riprende in prima pagina la sconvolgente testimonianza al processo di Napoli di Auricchio.
Condividetela tutti, ecco chi ha creato Calciopoli...

AURICCHIO IMPREPARATO
- L'udienza è termina ed è stata aggiornata al 23 marzo con il controesame delle difese di Moggi e di De Santis.
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie. Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:
Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so
In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"
Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.
AURICCHIO E LE INDAGINI DAI GIORNALI - Parte delle indagini? Leggendo la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport ed escludendo Tuttosport. Questo ha risposto Auricchio incalzato dall'avvocato difensore di Bertini. Riportiamo uno stralcio delle domande e delle risposte.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.


ALVARO MORETTI PER TUTTOSPORT.COM
NAPOLI, 16 marzo - Ah, se l’avessero saputo i giudici sportivi di Calciopoli... Il grande setacciatore di Calciopoli, il tenente colonnelo Attilio Auricchio, cade su Milan-Juve, su quella che nell’anno del Signore del Calcio 2004-2005 e per Calciopoli stessa è la Madre di tutte le Partite, la sfida che decide - con un faccia a faccia da Ok Corral -, giudice imparziale come testimonieranno le immagini Collina, certo non un arbitro moggiano e amico come detto più volte di Meani. Non conosceva la griglia della Partitissima, lo ammette in aula dopo 16 ore di audizione dei pm e le prima tre ore di audizione degli avvocati difensori. L’avvocato di Pairetto, poi protagonista di un’accorato atto d’accusa agli inquirenti per le palesi imperfezioni dell’indagine e di alcuni dei presupposti di reato che non passano al vaglio dei fatti accaduti realmente incalza Auricchio.

«
Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai(e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so».

In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «
Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia».

Auricchio poi conferma: «
Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!»

TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché?

giovedì 5 novembre 2009

All'inferno...e ritorno


Incredibile vittoria dell'Inter a Kiev.
Quando ormai la squadra neroazzurra era ad un passo dall'eliminazione ecco la clamorosa rimonta finale.
Non basta il goal derby di Shevchenko agli ucraini, Milito e Sneijder mandano in paradiso l'Inter dopo aver visto l'inferno.
Questo genere di vittorie possono cambiare una stagione, una carriera, una storia.
Continua a stupire la Fiorentina di Prandelli, che rischia seriamente di far fuori dalle pretendenti per la vittoria finale il Liverpool.
Ancora a segno Marchionni, con un Mutu tornato ai suoi livelli.
L'Italia non viveva un momento così in Champions da anni.
Le 4 squadre italiane hanno la qualificazione in tasca.
Il futuro in questa competizione dipende assolutamente da loro.
Basta una singola vittoria ciascuna (in alcuni casi anche due pareggi) in una delle prossime due gare e si farà l'en plein.
Servirebbe a ricacciare indietro la Germania dal rischio perdita quarto posto in Champions ma servirebbe sopratutto a ridare credibilità ad un calcio che dopo Calciopoli in Europa ha preso più schiaffi di quanti ne abbia dati....

sabato 13 giugno 2009

Effetto Real



Continua l'effetto Real sul mercato internazionale:
adesso sarebbe Maicon il loro prossimo obiettivo.
Come contropartita tecnica offerto Sneijder, un signor giocatore....di quelli che fanno la differenza.
Poteva poi non tornare di moda il nome di Huntelaar per l'attacco della Juventus?
Ovvio che no.
Huntelaar o Giuseppe Rossi, magari anche insieme a quel Higuain chiuso dall'arrivo di Ronaldo e forse David Villa.
Questi 3 sono forse gli unici che giustificherebbero la cessione di Trezeguet, che però personalmente continuo a ritenere una follia per 2 motivi:
1) non esiste al mondo un bomber d'area così completo.
2) il suo valore di mercato è praticamente azzerato dopo la pessima stagione.
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che si rischia di svendere uno dei più grandi attaccanti della storia della Juventus.
Prendetemi per pazzo ma piuttosto io sacrificherei Amauri, che bomber non è e ha una valutazione di mercato alta.
Intanto si conferma attendibile la pista che porta a Dossena del Liverpool.
Se non si può arrivare a Kolarov, è lui la migliore alternativa.
Per la fascia destra, si conferma l'indiscrezione che vi ho riportato tempo fa:
se la Roma non riscatta Marco Motta, la Juve c'è sul giocatore.
A quel punto partirebbe sicuramente uno tra Zebina e Grygera, o forse tutti e due.
Intanto continua a tenere banco la vicenda Ibra:
chissà che il Manchester United adesso non si faccia sotto sul giocatore.
Di certo sono lui e Benzema, gli attaccanti che più potrebbero spostare gli equilibri internazionali.
Chi compra Benzema, forse, fà il vero colpo dell'estate.
Alex Del Piero intanto è in America a godersi lo spettacolo della finale NBA, perchè di spettacolo si tratta davvero.
Una gara 4 pazzesca, sconsigliata ai deboli di cuore, decisa nei tempi regolamentari da una bomba di Fisher quasi sulla sirena. Ai supplementari poi non c'è stata storia.
Siamo 3 a 1 per i Lakers di Black Mamba Kobe Bryant.
Domenica Notte, i Los Angeles potrebbero laurearsi campioni.
Ad Orlando non resta che affidarsi ad Howard.