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giovedì 11 febbraio 2010

"Ridate la Juve agli Agnelli!"


"Tutti pazzi per la Juve"questa volta ha intervistato l'ex amatissimo portiere bianconero Stefano Tacconi.

Buonasera Tacconi. E’ un piacere averti con noi.
Ti abbiamo visto qualche settimana fa in tv ironizzare su Maifredi in merito alle parole roboanti che rilasciò in radio a fine novembre. Ma davvero lo consideri un allenatore mediocre?

“Un mediocre? Magari per lui lo fosse. Io non lo considero proprio un allenatore, e gliel’ho sempre detto anche quando eravamo insieme alla Juve..”
Cosa ne pensi del momento delicato della Juve? A chi dai più colpe?
“Io ho una mia idea: quando la Juve è tornata in serie A, doveva fare la squadra subito e comprare campioni veri. Bisognava spendere in quel periodo. I veterani hanno fatto una buonissima scelta nel rimanere, ma a quel punto la società doveva fare degli acquisti importanti."
Non ti sembra che Blanc e Secco siano altamente inadeguati per guidare un top-team come quello bianconero?
“Li conosco ma non sono dentro la situazione. E’ evidente che ormai sono in uno stato confusionale dal quale sarà difficile riprendersi. Ci vorrà tempo, forse anni, per tornare la Juventus.”
Quest’anno poi non ti è sembrato folle puntare su un allenatore inesperto come Ferrara in un momento così delicato della storia Juventina?
“Sicuramente. La Juve ha sbagliato a cacciare Ranieri in quel modo. Che errore.”
Ti ricordiamo tutti nel periodo d’oro degli anni 80 della Juve, che era quasi imbattibile. Cosa provi quando imputano alla Juve tante cattiverie?
“Ma sai, oggi ad esempio tutti odiano l’Inter. Quando una squadra vince le malelingue ci sono e ci saranno sempre. Comunque tornando alla Juve, devo dire che è sempre stata odiata, poi quando vinceva soprattutto, ripeto, è normale."
Normale mica tanto se poi il sentimento popolare ti fa retrocedere in serie B senza illeciti….
“Sul sentimento popolare dico che prima o poi capiterà anche all’Inter qualcosa di grosso.”
Torniamo per un attimo alla serata terribile dell’Heysel. Cosa ricordi? Cosa sapevate negli spogliatoi?
“Io l’ho sempre detto. Sapevamo della tragedia ma ci hanno imposto di giocare per forza, altrimenti sarebbe successo anche di peggio. E’ stata la mia partita migliore di tutta la carriera e non la posso neanche raccontare, perché tutto è passato in secondo piano quella sera. Comunque la tragedia dell’Heysel non ha insegnato niente ai tifosi perché la gente continua a picchiarsi e ad incitare alla violenza...”
Ci ricordiamo tutti due gol storici da te subiti. Il primo preso da Pruzzo in rovesciata durante un Juventus-Roma e il secondo il famosissimo goal di Maradona su punizione a due in area, al S.Paolo.
“Di solito quando prendi gol del genere i compagni di squadra ti guardano male, come per chiederti “cosa hai combinato?”. Sono due dei gol più importanti e belli della storia del calcio italiano e me ne vanto di farne comunque parte, anche se come parte sconfitta. Comunque soprattutto su quello di Maradona, era impossibile pensare che l’avrebbe tirata a giro da quella posizione cosi ravvicinata. Se lo fanno vedere in televisione da venticinque anni significa che ha una certa rilevanza. Quando lui dice che è stato uno dei gol più belli della sua carriera, per me è una cosa positiva di cui ne vado anche fiero.”
Cosa significa parare due rigori nell’Intercontinale?
“È il sogno di tutti i bambini. Io sognavo di giocare nella Juve e vincere la coppa del mondo con la mia squadra del cuore, ci sono riuscito. Sono un uomo fortunato.”
Chi dovrebbe comprare l’anno prossimo la Juve? E qual’è il miglior allenatore su cui ripartire?
“Ci sono giocatori in giro molto bravi anche se non campionissimi, ti prendi quello che passa il convento. Per quanto riguarda l’allenatore, dico che se i migliori allenatori italiani vanno all’estero, noi prenderemo invece uno straniero…..”
Tu che sei stato alle dipendenze della famiglia Agnelli, con un presidente competente e la gestione societaria diretta da Giovanni e Umberto, cosa provi vedendola adesso gestita da uno come Blanc, che con il mondo del calcio non c’entra nulla?
“Io ho un sogno: voglio rivedere un vero Agnelli a comandare la squadra, con John e Lapo Elkann che invece ritornino a giocare al parco con Montezemolo come succedeva ai miei tempi…..”
Lei chi vede come suo erede nel calcio di oggi?
“Ce un pò di crisi in giro, ma direi che come carattere e grinta non c’è nessuno che mi assomiglia.”
Cosa pensa adesso di Zaccheroni. Secondo lei potrà risollevare la stagione juventina o ormai sarà un calvario fino alla fine?
“Non lo so. Per il bene della Juve spero faccia bene e che li mandi in Champions ma sono molto pessimista e poco convinto che possa fare bene…..”

lunedì 21 dicembre 2009

"Solo io difendo la Juve!"

MOGGI: "LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO NON MI PREOCCUPA. NON MOLLERO' ! SONO RIMASTO SOLO IO A DIFENDERE LA JUVE"

L'ex direttore della Juventus, Luciano Moggi, intervenendo nella trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve", in onda su RADIO ERRE 2, ha voluto dire la sua sulle prime sentenze emesse dal processo di Napoli, sulla docufiction OFF-SIDE mandata in onda da LA7, sulle dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Inter Paolillo e su quelli che lui ritiene i veri mandanti di Calciopoli.
LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO? NON MI PREOCCUPA, ANZI
"Quella di Giraudo non è una condanna. È una sentenza di primo grado, ma in sostanza c'è la possibilità di appellarsi e poi di andare in Cassazione. Mi sembra normale una condanna con il rito abbreviato visto che si basa prevalentemente sulle investigative dei carabinieri. La mia posizione non è affatto peggiorata anzi le testimonianze al processo di Napoli stanno dimostrando che la Juventus era fuori da tutti gli impicci che ci hanno addebitato. Ci sono 50 testimoni della difesa da ascoltare e credo che le cose si metteranno abbastanza bene. Basti pensare che dei 50 testimoni portati dell'accusa, 45 hanno poi finito per esser a nostro favore….Le intercettazioni stesse, se le ascoltate bene, riguardano altre squadre e non la Juventus: non c'è un'intercettazione in cui noi si chiede ad un arbitro "aiutami!". Invece gli altri… Se ricordate c'è un dirigente di un'altra squadra che dice ad un assistente come doveva pilotare la bandierina. A chi dice che la scelta difensiva di Giraudo sia stata suggerita dall'attuale società, dico comunque che si sbaglia, la proprietà non ha imposizioni da fare a Giraudo: gli è contro e basta. È stata una sua scelta, sbagliata a mio parere, così come lui ha scelto di andare in Inghilterra e io di rimanere in Italia a combattere, per difendere me stesso ma soprattutto la Juventus visto che non l'ha difesa nessun altro. Sono rimasto solo io a difendere la Juve."
OFF- SIDE UNA DOCUFICTION "DISPERATA"
"Ho già scritto quello che penso. Come tutte le docufiction, che si inventano cose che non esistono, anche quella ha stravolto completamente la realtà. Mi consola il fatto che chi è stato chiamato in causa a giudicare la trasmissione l'ha definita una cosa sconsiderata, soprattutto perché c'è un procedimento in corso. Se avete letto chi l'ha fatta… Alla fine della trasmissione c'era scritto chiaramente: Telecom la stessa società che ha effettuato le intercettazioni….. E poi è andata su La7 e si tratta di un canale molto vicino a Tronchetti Provera. Devo aggiungere altro?Ho visto i dati auditel, comunque, e hanno fatto oltre un milione di spettatori in meno delle "Casalinghe Disperate" e ho detto tutto".
MONTEZEMOLO? VIA QUELLA FACCIA
"Mi dite che su SkySport in questo momento stanno passando immagini di Montezemolo? Non le posso vedere, ma meglio così perché anche io sono del parere che è una faccia che fa star male".
PAOLILLO E GLI SCUDETTI "RUBATI"
"Questi signori parlano sapendo quello che dicono… Ma la realtà li sta sconfessando. Due settimane fa l'ex guardalinee Coppola ha in pratica dimostrato come l'Inter abbia fatto pressione per non far squalificare Cordoba. Fare pressione significa telefonare, telefonate che l'Inter faceva in serie, come hanno confermato anche gli ex designatori. Peccato queste telefonate siano sparite, d'altronde Telecom non è di proprietà della Juventus ma dell'Inter, nelle persone di Tronchetti Provera e di Buora. Non parliamo poi di Guido Rossi, che ha tolto gli scudetti alla Juventus per darli all'Inter. E poi cosa fa? Va a lavorare alla FIAT. Cos'altro dire di più?"
LE INTERCETTAZIONI MANOVRATE DA MORATTI....
"La verità sta venendo fuori al processo Telecom. Tavaroli è stato convocato da Moratti alla Saras e gli ha detto "intercettami queste persone e queste società". Lo stesso Moratti non ha mai smentito, e come farebbe a smentire Tavaroli? Purtroppo è andata come è andata perché lo hanno permesso i proprietari della Juventus, perché a Roma al processo sportivo non si sono difesi, additando come colpevoli noi della Triade. Al processo di Torino hanno fatto il contrario, e per confermare che noi fossimo colpevoli hanno fatto una querela contro ignoti, che il giudice ha rigettato. Così come ha rigettato il tentativo di patteggiamento della Juventus. Se noi siamo ridicolizzati e messi all'indice da tutti lo dobbiamo solo alla nuova società della Juventus."
ANDREA AGNELLI: VISITA STRUMENTALIZZATA
"Una questione formale. Non c'è niente di più, la sua visita Vinovo è stata totalmente strumentalizzata. Voleva solo andare a trovare la squadra e mostrare la sua vicinanza. Buon sangue non mente, il padre è stato sempre attaccatissimo alla Juventus e lo stesso Andrea quando c'eravamo noi veniva spesso in campo."

lunedì 30 novembre 2009

Ferrara come Maifredi?



Un'altra vergognosa prestazione della Juventus. Stavolta non si salva nessuno. Umiliati anche dal Cagliari. L'Inter vince e va in fuga, tiene il passo solo il Milan che in zona Cesarini espugna Catania grazie ad Huntelaar e si porta al secondo posto.
Di chi la causa secondo voi di questo fallimento juventino?

INTANTO CLAMOROSO MAIFREDI:
”Al posto di Ferrara sarei primo in classifica, sopra l’Inter!!”
L’ex allenatore della Juventus Gigi Maifredi, nel corso di “Tutti pazzi per la Juve”, ha prima lanciato pesanti frecciate verso il neo-allenatore juventino Ciro Ferrara ed è poi ritornato sul suo passato bianconero, indicando quelli che davvero ritiene come i veri colpevoli di quel fallimento.
Alla fine ha voluto dire la sua anche su Calciopoli, da lui definito un “teatrino per far fuori Moggi e Giraudo”.
FERRARA ANCORA INADEGUATO PER ALLENARE LA JUVE
“Ciro è stato un grandissimo giocatore. Nella mia carriera da allenatore ho provato in tutti i modi ad averlo in squadra ma allenare è un’altra cosa.
Lui non era assolutamente pronto per una squadra come la Juventus. Se invece la scelta della società è stata fatta per il futuro è ancora più sbagliato perché alla Juve si gioca solo per vincere e non si può aspettare che uno faccia esperienza a Torino.
L’unica analogia che vedo tra questa e la mia Juve è la mancanza alle spalle dell’allenatore di una società esperta e competente. Sulla qualità della rosa non scherziamo invece.
Io al posto di Ferrara sarei già sopra l’Inter ed in testa alla classifica.
Con una squadra con 4/5 di difesa della Nazionale, Sissoko, Camoranesi, Diego, Melo ed il parco attaccanti che la Juve si ritrova io mi metterei a fumare, mi siederei con calma in panchina ed a fine gara chiederei solo con quanti goal di distacco si è vinto..
Il 4-2-3-1 provato in questa stagione è in assoluto il modulo peggiore per questa squadra.
E che dire poi di Del Piero? Lui è un fuoriclasse assoluto ma o lo si fa giocare da seconda punta o bisogna avere il coraggio di mandarlo in panchina. Questa Juve può giocare solo con il 4-3-1-2 o con il 4-4-2 magari mascherato da 4-3-3.”

LA LATITANZA DI MONTEZEMOLO ALLA BASE DEL MIO FALLIMENTO
“Quando nel 1990 fui scelto dalla Juve per allenarla toccai il cielo con un dito. Io sono juventino sin da piccolo e tutt’ora sono rimasto bianconero nel cuore.
Purtroppo anche se in quel momento ero il miglior tecnico in grado di allenare la Juve e trasportarla nel cambiamento epocale del passaggio dal gioco a uomo a quello a zona, non mi resi subito conto dell’importanza del ruolo che ricoprivo.
Iniziai subito malissimo con la Supercoppa ma non fu solo colpa mia.
Mi venne detto in Società che potevo prepararla senza patemi tanto era un trofeo che non aveva nessun valore. Ed è la che cominciai a capire che qualcosa non andava nella nuova dirigenza appena orfana di un monumento come Boniperti, perché io sapevo che invece la Juve da sempre lottava solo per vincere.
E’ anche vero che sono stato un asino a non accettare il triennale che mi era stato proposto ad inizio stagione, ma alla base del mio licenziamento c’è stato soprattutto il litigio pre-natalizio avuto con la Dirigenza.
Ero ancora furioso per aver gettato al vento il primo posto per colpa di un pareggio casalingo contro il Cagliari, e mi stavo mangiando la squadra quando scopriì che la Società invece di sostenermi stava pensando ad organizzare la festa natalizia. Scrivetelo, è questa la vera causa del litigio, altro che tutte quelle menzogne lette in questi anni.
E poi in quell’anno non fummo per niente tutelati a livello arbitrale, basti ricordare che la fondamentale gara persa contro la Samp fu decisa da un rigore inesistente per fallo presunto di Galia su Mancini.
Noi eravamo una pianta in mezzo alla foresta, per la prima volta nella storia la Juve poteva esser attaccata.
Alla base di tutto questo c’era la mancanza in società di una figura forte come Boniperti, di un tutore come Moggi.
Montezemolo praticamente non c’era mai per i suoi mille impegni in giro: 2 giorni in America, 2 a Zurigo, l’incarico da dirigente in RCS ed inoltre viveva a Roma….

Poi dopo la sconfitta di Genova ricordata prima, la stampa di Torino, che si sa bene è in prevalenza di fede granata, iniziò una campagna denigratoria contro di me ed è andata come tutti sapete.
Ma io ho fallito solo la qualificazione alla finale di Coppa delle Coppe ma nonostante questo tutt’ora quando incontro Roberto Baggio ancora si scusa per gli errori di quella sera.
In campionato mi era stato chiesto solo di fare un campionato di transizione….
Se fossi rimasto sulla panchina della Juve l’anno dopo avrei vinto lo scudetto ed avremmo costruito un ciclo di vittorie!”

CALCIOPOLI UN TEATRINO CON LA NUOVA JUVE COMPLICE
“Calciopoli? Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda. Ve lo dico, Moggi e Giraudo avevano già comprato Gerrard e Cristiano Ronaldo.
Si erano gettate le basi per un dominio bianconero che sarebbe durato almeno 20 anni ed allora hanno dovuto per forza inventarsi uno scandalo che uccidesse una squadra del genere.
E la nuova proprietà Juve ne è stata complice.
Ma dove si è visto mai un avvocato difensore che ancora prima di esser giudicato va davanti alla giuria e patteggia una pena congrua?