La nostra Associazione, come dice il suo nome, è quella degli AMICI della Juventus. Gli amici non sono quelli che, magari per convenienza, ti danno sempre ragione, anche quando sbagli; ma sono quelli che ti dicono dove hai sbagliato, perché l’errore non si ripeta più.
Noi abbiamo giustamente criticato la campagna acquisti 2007 e 2008. Perché, diciamo per inesperienza, i fondi a disposizione (comunque non tantissimi) spesso venivano investiti male: acquisti infelici, acquisti mancati per ingenuità (Xabi Alonso), modalità contrattuali “generose” (Criscito, Poulsen), dichiarazioni di interessamento che fanno lievitare i prezzi. Tuttavia è anche vero che altri, ben più esperti, hanno fatto simili sbagli. E Moratti ancora di più.
Comunque, nel calcio contano i risultati. Secondi, grazie all’inevitabile allontanamento di Ranieri e alla sbandatona finale del Milan di Ancellotti in partenza. In ogni caso l’importante era evitare i preliminari di Champions, che, anche a causa dei preparatori atletici, spiegano la crisi di primavera. (Ma non dimentichiamo che i giocatori di questa Juve in Champions ci hanno dato soddisfazioni enormi e che sono usciti contro un Chelsea che solo per via dell’arbitraggio non è andato in finale).
La nostra Associazione è nata per ristabilire la verità.
Per confermare che gli scudetti sono 29; che due sono stati sottratti con la farsa di calciopoli resa possibile dal linciaggio mediatico; che uno dei due, contro ogni principio e precedente sportivo, è stato regalato all’Inter.
La posizione della Juventus, tre anni fa, era piuttosto lontana dalla nostra. Il modo sbagliato con cui aveva impostato la comunicazione in quella perfida estate 2006 rendeva più facile il lavoro di denigrazione dei nemici della Juventus. Negli ultimi tempi, però, la distanza è diminuita. Credo che il nostro impegno (come quello di “giulemani” e dei siti battaglieri) sia stato decisivo. Abbiamo sempre continuato a ricordare ai tifosi juventini l’enormità dell’ingiustizia subita e abbiamo così reso più facile alla società assumere, in nome della convinzione diffusa dei tifosi, una posizione più critica nei confronti di farsopoli: “sono 29, di cui due revocati” è comunque un bel passo avanti.
E’ di questo che dobbiamo continuare ad occuparci. Il Tribunale di Roma ha assolto Moggi da tutte le accuse di “cupola” riferibili alla Juve (l’unica accusa rimasta, che quasi certamente cadrà in appello, riguarda un solo episodio “personale”). Al punto che un antico accusatore come Oliviero Beha ha dichiarato pubblicamente i suoi dubbi su Farsopoli. Tuttavia quasi tutta la stampa e le TV hanno parlato solo dell’unica accusa non caduta, per poter dire che Moggi (e quindi la Juve) era colpevole. Gli artefici del linciaggio mediatico devono assolutamente evitare che venga ristabilita la verità e non perdono occasione per ribadire che la Juve era colpevole: si veda come hanno presentato e gestito la faccenda Moggi – Bologna.
Non sappiamo come proseguirà il processo di Napoli, ma sappiamo che ogni suo atto verrà presentato in modo calunnioso dai giornalisti tifosi di Inter e Milan, di Roma e Lazio, di Toro e Napoli (la quasi totalità). Le nostre forze sono molto modeste. E tuttavia, insieme alle altre associazioni, dovremo dar fondo a tutte le nostre energie (e alla nostra fantasia) per fare in modo che ai tifosi juventini, e non solo ai nosri soci, giunga la voce della verità. Perché, lo ribadisco, solo se la gran massa dei tifosi continuerà a richiederlo, anche la Juventus potrà pretendere che venga fatta giustizia: via lo scudetto vergognosamente appiccicato da Guido Rossi sulle maglie dell’Inter e restituzione alla Juventus degli scudetti vinti sul campo.
Prof. Paolo Bertinetti
P.S. Come ricorderete, alcuni di noi chiesero che Cannavaro festeggiasse il Pallone d’Oro a Torino, perché l’aveva vinto come giocatore della Juve e della Nazionale. La Juventus non lo fece.
Alcuni tifosi lo chiamavano(e chiamano tutt'ora) traditore.
Noi dicevamo che semplicemente era stato venduto al Real per un sacco di soldi; e che con più forza di ogni altro aveva difeso gli scudetti 28 e 29.
Adesso è di nuovo alla Juve.
E la società ha spiegato che non è un traditore, ma un professionista che era stato venduto per un sacco di soldi.....