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giovedì 6 giugno 2013

Franco Baldini e il ribaltone...

Anche la Roma si rende conto di quanto vale il DG senza CAPELLO...

mercoledì 3 ottobre 2012

ZEMAN & BALDINI falliscono e a ROMA riprendono "a rosicà"?

fonte IL ROMANISTA
LUCA PELOSI
Ad essere buonisi potrebbe dire che il doping segue la Juventus come un’ombra. Einfatti ecco che qualche ombra torna sulla società bianconera dopo il processo che siconcluse con la sentenza della cassazione che certificava l’abuso di farmacireatocaduto in prescrizione. «Prescritti», ironia degli sfottòè uno dei termini che oggi glijuventini usano contro gli interistiricordando loro la parte di Calciopoli emersa dopo il2006. L’ombra torna oggialla scoperta che nella Juventus, come riporta l’InternationalBusiness Times, lavora come "preparatore atleticoil medico Julio Tous Fajardo.
Si tratta di un ex ricercatore presso il laboratorio di performance sportiva dell’universitàdi Barcellonaconsiderato un luminare dell’allenamento di potenza e velocitàgiàpreparatore del Barcellona ai tempi di Rijkaard. Il nome di Julio Tous Fajardo è legato a Rafael Nadalil tennista che da anni stupisce tutti oltre che per il suo gioco anche per la sua potenza muscolare e di cui lo stesso Fajardo è uno dei preparatori. Ma anche luinon è esente dai sospetti che da anni accompagnano l’improvvisa esplosione di risultatidello sport spagnolo. Il suo nome è stato spesso accostato al dottor Fuentes (lastampa francese lo inserì nei nomi dei frequentatori del medico), lo stregone del dopingematico (che prima di salire agli onori delle cronache per l’Operacion Puerto ebbeun’offerta - rifiutata - anche dal Barcellona e che oggi lavora con una squadra di calciodella Serie C spagnolache dopo la scoperta dei ciclisti che andavano da lui perautoemotrasfusioni dichiarò che da lui andavano anche calciatori e tennisti. Non se n’èsaputo più nulla di calciatori e tennisti e lui se l’è cavata facilmente in un processo-farsaperché all’epoca il doping non era reato in Spagna, dove non c’era neanche unalegge antidopingOggi la legge c’è, ma è molto morbida. Ad esempio, se un atletarifiuta un controllo a sorpresache comunque non si può fare di notte, non passa alcunguaio. In Italia una cosa del genere è equiparata alla positivitàRegole contrarie anche aquelle della Wada, criticate spesso dallo stesso Nadal. «Il codice antidoping perseguitail tennis», disse nel 2009. Due anni prima L’Equipe aveva parlato di un controllo risultatopositivo a Dubai. E proprio nel 2009, quando più di un testimone riferì di aver visto iltennista maiorchino assieme al dottor Fuentes, saltò alcuni controlli a Wimbledon e inoccasioni successive. Pochi mesi dopo, al Masters, stupì tutti perché la sua massamuscolare si era praticamente dimezzata. Poi gli infortuni e una cura a base di fattori dicrescita (autorizzata) per riprendersi. Si chiama PRT, in sintesi prevede di trattare ilsangue del paziente con i fattori di crescita e poi applicarlo al tendine. Ma solo ,altrimenti è doping. Fin qui, solo cronacaResta la domandaperché Fajardo,preparatore di Nadallavora nella JuventusChe cosa se ne fa la Juve di uno spagnoloesperto di potenziamento muscolare? Se è lecito sospettare, ad esempiodi Bolt, chefrequenta ex collaboratori di Victor Conte (l’uomo del caso Balco e di Marion Jones, maitrovata positiva a un controllo finché non s’è scoperto cosa fosse il Gh...), è lecitoanche sospettare di Nadal e dei suoi controlli saltati più volte. E magarialmeno pereleganzasi può evitare di assumere il preparatore di Nadal.


lunedì 30 aprile 2012

"Terza stella da indossare con orgoglio!"

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche alle 20,45 ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
JUVE, TERZA STELLA DA INDOSSARE CON ORGOGLIO, ALTRO CHE PROVOCAZIONE!
“La Juventus sembra ormai irraggiungibile. La squadra è ancora affamata e pimpante nonostante corra da inizio campionato a ritmo incessante. E non si dica che a Novara era facile vincere perché solo una settimana fa la Lazio, terza in classifica, aveva perso sul campo degli azzurri.
La terza stella è sempre più vicina per i colori bianconeri e sarà un orgoglio da portare a testa alta sul petto. D’altronde tutti i tribunali, sia sportivi che penali, hanno stabilito che il campionato 2004/2005 è stato regolare, che le ammonizioni erano giuste e che i sorteggi erano regolari. E allora di cosa parliamo?
La Juve merita di festeggiare il trentesimo scudetto e come al solito Moratti e Tronchetti Provera non hanno perso occasione per stare zitti. Con che coraggio poi, parlano proprio loro salvati solo dalla prescrizione?
Cosa farà la Figc? La Federazione Italiana ha 444 milioni di buoni motivi per non mettersi contro la Juve….”
MILAN, GLI INFORTUNI SONO STATI DECISIVI
“Il Milan ha recuperato troppo tardi i tanti assenti avuti nel corso della stagione. Il campionato è stato perso proprio per via dei molteplici infortuni e non certo per
il goal non dato a Muntari. La squadra rossonera ha giocato per oltre 3/4 di stagione senza la formazione titolare. La sconfitta decisiva è stata quella contro la Fiorentina; lì il Milan ha perso il campionato.”
3° POSTO A 55 PUNTI? CONFERMA IL BASSO LIVELLO DEL CALCIO ITALIANO
“Tutte queste squadre in lotta per il terzo posto a soli 55 punti a tre giornate dalla fine conferma il sempre più basso livello tecnico-tattico dell’attuale calcio italiano. Milan e Juve rischiano di finire il campionato con quasi 30 punti di vantaggio sulle terze. Non si era mai vista prima una quota punti così bassa per la zona Champions.
L’Inter di Stramaccioni è rientrata in piena corsa ma se vorrà ottenere il diritto di disputare i preliminari per l’Europa che conta dovrà giocare sicuramente meglio. La Lazio sta pagando nettamente gli infortuni ma non è tollerabile il modo in cui sta gestendo il caso Klose, consentendo al giocatore di fare tutto quello che vuole. Rissa finale al Friuli? Bergonzi sul banco degli imputati. Lui che ha sentito chiaramente il fischio proveniente dalle tribune e che ha evidentemente tratto in inganno i giocatori della Lazio avrebbe dovuto arrestare subito il gioco e senza il 2 a 0 dell'Udinese non sarebbe successo  tutto quel casino... ”
GENOA-LECCE, SARA’ UNA LOTTA FINO ALLA FINE
“Ormai è evidente che a decidere l’ultima squadra retrocessa in serie B sarà una lotta tra Genoa e Lecce. La squadra allenata da Serse Cosmi dopo un periodo magico sta collezionando una sequenza di sconfitte, come anche naturale. Il Genoa invece è sempre più in caduta libera e più passa il tempo e più si evidenziano le colpe della società per aver allestito la squadra senza criterio. Non è possibile che nessuno degli allenatori che si sono seduti sulla panchina ligure quest’anno ci abbia capito qualcosa!.”
ROMA, BALDINI FARA’ DIMETTERE LUIS ENRIQUE PER SALVARSI
“Premetto che io non sono un nemico della Roma e non lo sono mai stato nemmeno in passato. Anzi, porto sempre nel cuore gli anni passati da dirigente giallorosso nella capitale con Anzaloni presidente dove vincemmo anche una coppa Italia e si posero fortemente le basi per lo scudetto del 1983. La Roma è stata tra l’altra la mia prima vera esperienza da dirigente visto che prima di allora ero solo un osservatore per la Juventus.
Fatta questa doverosa premessa,  mi piace intanto segnalare che in tanti anni di calcio non avevo mai visto nulla come l’esultanza di Simplicio e non mi è piaciuta per niente la scena di fine gara con Totti sotto la curva. Parlare con i tifosi è sempre sbagliato. I tifosi devono tifare, la società deve decidere in completa autonomia.
La verità è che nel suo passato da dirigente Baldini aveva sempre avuto un angelo custode vicino a coprire i suoi errori. Quest’anno che ha agito da solo i risultati del fallimento sono evidenti con il progetto che non è mai decollato e che anzi è andato via via peggiorando settimana dopo settimana.
Visto che se cacciassero Luis Enrique si dovrebbe dimettere all’istante anche lui, sono sicuro che a fine anno “consiglierà” al tecnico spagnolo di dimettersi da solo per salvare il suo posto…”

lunedì 4 ottobre 2010

Avv. Prioreschi: "Demolita Calciopoli!"

Terminata la pausa estiva, l’aula 216 del tribunale penale di Napoli ha accolto nuovamente le udienze del processo di “Calciopoli”. Venerdì 1 Ottobre è stata una giornata densa di colpi di scena nella quale si è sciolto come neve al sole il castello accusatorio dei PM di fronte alle testimonianze estremamente chiare ed esaustive dei testi chiamati dalla difesa di Luciano Moggi nella persona dell’Avv. Maurilio Prioreschi. Il legale di Luciano Moggi è intervenuto poi telefonicamente, nel corso della popolarissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve” in onda su RADIO POWER STATION e vero punto di riferimento per i tifosi juventini.

Avvocato bentornato ai microfoni di Radio Power Station. Dopo la sosta del processo, si aspettava una un’udienza così intensa e particolarmente ricca di punti a favore della difesa?

“Con estrema franchezza non mi meraviglio dell’esito dell’udienza: se vogliamo usare un titolo calcistico la difesa batte l’accusa 5-0.
Non mi meraviglio perché chi conosce le carte di questo processo, e mi riferisco anche all’Avv. Trofino, sa che è un processo basato sul nulla e per cui gli esiti del dibattimento sono questi”.

Era molto atteso l’interrogatorio di Franco Baldini, come valuta il suo comportamento in aula e le sue dichiarazioni? Sarà riascoltato anche il 12 ottobre?

“Baldini ha concluso, ma dovrà essere sentito Stefano Antonelli.
Baldini al processo GEA aveva negato tutto: aveva negato di conoscere Auricchio; aveva negato di averlo mai visto al di fuori del verbale. Oggi ha corretto, ma ancora non è stato del tutto sincero. Nell’intercettazione con Mazzini ha detto che scherzava, ma se scherzava lui allora scherzavano tutti! Se il principio è questo…
Oggi l’ho visto molto dimesso e molto preoccupato e meno spavaldo rispetto a quando l’ho interrogato nel processo GEA”.

Alla luce di quanto è emerso in aula fino ad oggi, è corretto affermare che siamo davanti ad un processo basato sul nulla, su voci di corridoio, sul sentito dire?

“Il dato oggettivo è che è finita la fase delle indagini preliminari dove il PM la faceva da padrone non avendo confronto con la difesa e quindi i vari Auricchio e quant’altro facevano le verbalizzazioni di opinioni, ipotesi, idee assolutamente vietati dal codice. Quando si viene al dibattimento e ci sono gli avvocati bisogna riferire su fatti concreti, precisi e qui di fatti c’è il nulla, il deserto.”

Secondo lei,  Franco Baldini è stato sincero o ha tentato di limitare i danni perché consapevole di quanto aveva dichiarato nel processo GEA?

“Baldini è furbo: sapendo che al processo GEA aveva detto cose non vere, diciamo che si è informato su quello che era stato l’esito delle dichiarazioni di Auricchio nel nostro processo.
Come prima domanda gli ho chiesto come erano i suoi rapporti con Luciano Moggi e mi ha risposto “formali” quando nei verbali al PM aveva sempre detto “pessimi” e poi oggi ha subito ammesso di aver conosciuto Auricchio”.

In aula sono stati interrogati anche Abete, Collina, Tombolini, Fulvio Bianchi, Valentini, Nozzoli e tutti hanno chiarito in modo esauriente diverse situazioni cavalcate dai PM.
E’ caduto definitivamente qualsiasi teorema accusatorio?

“Si sta facendo un processo sul niente. E’ sul niente che è stata rovinata la vita di alcune persone.
Questo lo dobbiamo dire con estrema franchezza.
Oggi sono morti definitivamente i sorteggi truccati; è morto definitivamente il fatto che Luciano Moggi sapesse prima le designazioni perché Valentini, al tempo capo ufficio stampa della Federazione, ci ha detto che l’esito dei sorteggi era in tempo reale sul sito della federazione; poi c’erano i giornalisti, come affermato da Bianchi e Nozzoli, che comunicavano con le loro redazioni in diretta!
L’accusa ha condotto una battaglia su due telefonate di Luciano Moggi con la segretaria che erano una delle 12.53 e l’altra di mezzogiorno meno qualche minuto dicendo: “ecco la prova!” quando la segretaria chiama Luciano e dice: “ Le devo comunicare…” e Luciano diceva: “Eh, lo so, questo qui, questo lì…”, erano le 13.00! E quindi a quell’ora c’erano state le agenzie, i giornali e tutto il resto. C’era Manfredi Martino che mandava gli sms a Meani…”.

Altra testimonianza chiave è stata quella del Presidente Abete che ha spiegato con estrema chiarezza, regolamento alla mano, come è avvenuta la propria elezione ed in precedenza quella di Franco Carraro: una staffetta preventivata in accordo con tutte le componenti della FIGC per evitare il commissariamento.

“Esatto. Abete ha detto chiaramente che c’è stato un accordo.
Queste cose si sapevano anche in fase di indagine perché lo aveva detto Carraro, risultava anche da tante altre cose”.

Ha avuto la sensazione che l’ufficio del Pubblico Ministero abbia continuato le proprie indagini anche a processo in corso nella speranza di trovare finalmente la “prova regina”, qualche “gola profonda” o qualche “pentito” che rendesse fondato il teorema accusatorio?

“Si. Credo che l’obiettivo forse era di avere qualche pentito.
Siamo a Napoli, si fanno le indagini di camorra, ci sono molti pentiti, forse pensavano che ci potesse essere qualche pentito anche qua: siamo seri, non è che uno si può pentire di fatti che non esistono!”.

Il Presidente Agnelli ha detto che la condotta processuale della Juventus a Napoli cambierà e sono circolate voci che l’Avv. Chiappero potrebbe collaborare con lei e con l’Avv. Trofino. Cosa ne pensa?

“Posso rispondere con un proverbio: chi fa da sè fa per tre. Io conto sulle mie spalle, che poi la Juve ci affianchi non  può che farci piacere però io vado avanti per la mia strada.
Ad oggi non ho incontrato nessuno e non collaboro con alcun avvocato della Juventus”.

Per quanto riguarda l’interrogatorio di Collina, perché non ha formulato domande riguardo i suoi rapporti con Meani?

“Su Meani sono circostanze che risultano dalle intercettazioni telefoniche. Quando si discuterà questo processo si leggeranno alcuni brani. Non c’è bisogno di chiederlo a Collina”.

Il popolo juventino attende l’interrogatorio del presidente dell’Inter Massimo Moratti, come mai non si è presentato in aula? La considera una testimonianza fondamentale?

“Si sposava la figlia e bisogna avere rispetto. Comunque, la sua testimonianza non è fondamentale”.

Il perito di Pairetto ha chiesto una dilazione di due mesi per trascrivere altre telefonate intercettate perché ha riscontrato dei problemi nell’aprire i files dei bogliacci: questo inciderà sulla durata del processo?

“No perché noi andiamo avanti con i testi mentre trascrivono e quindi non c’è alcun problema.
Per accedere ai files dei brogliacci esiste una chiave informatica ed un sistema particolare per aprirli di cui siamo venuti a conoscenza solo qualche giorno fa e adesso cercheremo di risolvere.
Posso anticipare che in tutte le telefonate di Pairetto con Facchetti i carabinieri hanno scritto “non rilevante”, “non rilevante”, “non rilevante” sui brogliacci.
Il processo è finito. Il testimoniale dell’accusa è stato meno di zero ed io potrei discuterlo anche domani mattina senza problemi”.

Per quanto riguarda le famigerate schede svizzere, cosa può dire?

“Le schede svizzere: parliamo sempre di ipotesi, infatti pure su questo argomento non c’è nulla”.

Tantissimi tifosi bianconeri le esprimono gratitudine ed ammirazione per la tenacia e la grinta con le quali conduce l’eccellente lavoro in difesa di Luciano Moggi e di conseguenza anche del loro onore. Cosa si sente di dire?

“Come difensori sentiamo tutta la responsabilità di difendere una persona che sappiamo essere assolutamente innocente e quindi ci fa piacere sapere che tanta gente ci sta vicino”.

Avvocato grazie per la disponibilità, contiamo di riaverla nuovamente ospite nella speranza che nel frattempo anche gli organi di stampa ed i media che stanno mistificando la verità in malafede possano riaddrizzare il tiro dopo la vergognosa campagna diffamatoria del 2006.

“Benissimo. Sarà per me un piacere intervenire nella vostra prestigiosa trasmissione per dimostrare che il processo è basato sul niente”

sabato 2 ottobre 2010

Calciopoli non esiste più


.



















Disponibili i link per scaricare l'intera 5° puntata stagionale in Mp3 http://www.tuttipazziperlajuve.com/2010/10/scarica-la-5-puntata-di-tutti-pazzi-per.html

Nel corso della puntata di ieri sera di Tutti pazzi per la Juve http://www.facebook.com/pages/TUTTI-PAZZI-PER-LA-JUVE/166255058081 strepitoso intervento dell'avvocato di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, che in meno di mezz'ora ha spiegato la farsa di Calciopoli e come ieri ha demolito a Napoli i teste Baldini, Abete, Collina azzerando per sempre "i sorteggi truccati" e le "designazioni conosciute in anticipo".
L'avvocato ci ha anche anticipato in diretta quello che oggi riporta anche La Stampa, ovvero che forse Moratti riuscirà ad evitare di salire sul banco dei testimoni.
Ieri infine è stato confermato che a dire "Metti Collina" è stato Facchetti.
L'udienza di ieri se abitassimo in un paese civile avrebbe oggi la prima pagina su tutti i giornali....
Potete guardare da soli invece il tentativo di mistificare ancora le cose dei soliti noti....

lunedì 18 maggio 2009

Ranieri non molla



Ennesima prova indecente da parte della formazione bianconera.
Contro una squadra senza più obiettivi (l'Atalanta del prossimo dimissionario Del Neri), la Juventus soffre terribilmente e rischia più volte di perdere la partita rimediando solo un pareggio, l'ennesimo pareggio di questi ultimi due mesi.
5 punti in 7 gare. La Juventus non faceva così male da non ricordo chissà quanto tempo.
Eppure nonostante tutto questo, Ranieri si sente sicuro della sua riconferma al 99%.
Mi viene da pensare che comunque vada, lui non si dimetterà mai.
Purtroppo, poi, le voci che lo volevano vicino alla panchina della nuova AS Roma mi sono state smentite direttamente da alcuni personaggi vicino alla cordata che sta provando a rilevare la squadra capitolina.
A quanto pare il candidato preferito del gruppo guidato da VINICIO FIORANELLI pare esser CARLO ANCELOTTI,
nel caso il MILAN decida di lasciarlo andare e l'allenatore non scelga di allenare il CHELSEA.
In caso contrario sarebbero orientati a confermare SPALLETTI, sempre che il tecnico toscano decida di rimanere.
Vi riporto un'altra indiscrezione recepita:
alla ROMA tornerebbe FRANCO BALDINI, e come colpi di mercato si sarebbe deciso di puntare su ADEBAYOR e...DIEGO se la Juventus non si fosse mossa in tempo.
FIORANELLI, personaggio vicino anche al mercato del BAYERN di MONACO, avrebbe fatto(sta facendo?) di tutto pur di portarselo dietro.
In questo caso, almeno, la brutta figura pare (il condizionale è d'obbligo con la nuova Juve..) esser stata scongiurata.
Chiudo il capitolo "soffiate" con la valutazione di Kolarov:
sotto i 9 milioni di euro non si scende.
La Juve ha fatto un sondaggio ma a quella cifra non si tratta.
Ibrahimovic intanto festeggia il suo quinto scudetto italiano ribadendo che lui i campionati li ha vinti tutti sul campo.
Ieri sera in trasmissione mi è stato chiesto:
"Chi sarà l'anti-Inter l'anno prossimo
La mia risposta :
"se venderanno Ibra, chiunque perchè l'Inter tornerà la squadra Morattiana che è sempre stata sino a Calciopoli...."
Altri sport in breve.
Clamorosa protesta dei corridori al Giro d'Italia contro l'insicurezza dei tracciati.
A Madrid, Federer si prende la rivincita sulla terra rossa contro uno stanco Nadal.
In NBA non ci sarà la gloriosa rivincita tra Boston e Los Angeles.
In gara 7 i Lakers fanno fuori gli Houston Rockets ma i Celtic campioni in carica perdono contro Orlando e vengono eliminati.

lunedì 26 gennaio 2009

"A gamba tesa"su Moggi

Dedico l' Edizione Straordinaria della Rubrica a tutti coloro che adesso parlano di errori in buonafede.
Dedico l'intervista a tutti quelli che pensavano che la Juventus dell'era della Triade vincesse perchè comprava le partite e gli arbitri.
Dedico questa bella chiacchierata con il Direttore a tutti i tifosi Juventini.
Ma la mia dedica va sopratutto a tutti coloro che pensavano che il calcio senza Luciano Moggi sarebbe stato migliore.


Buongiorno Direttore. Nei 12 anni dell'era Triade si è mai pentito di qualcosa che ha fatto? Rapporti sin troppo amichevoli con le istituzioni del calcio (designatori arbitrali, organi federali), amicizie troppo strette con la società di procuratori Gea, provocazioni antipatiche ad altri dirigenti, membri del mondo calcio, giornalisti o altro.
In tutto questo elenco di rapporti che ha enumerato non devo pentirmi di niente. Avere rapporti amichevoli con le istituzioni è il compito di ogni buon dirigente di società. Essere collusi, tutto un altro discorso. I nostri erano solo buoni rapporti improntati sempre alla massima correttezza. Con i designatori arbitrali siamo stati sempre corretti. Idem con gli arbitri. Comportamenti che NON ERANO ASSOLUMANTE VIETATI (lo scriva grande e sottolineato) esattamente uguali a quelli che avevano tutti, anche se poi c’è stata una corsa a dimenticare telefonate ed inviti a cena che riemergeranno nel processo di Napoli in tantissime intercettazioni trascurate, chissà perché… Per quanto riguarda i procuratori abbiamo sempre dato il massimo rispetto a coloro che rispetto lo meritavano, Gea compresa. Il nostro obiettivo non era quello di favorire i procuratori, ma di prendere buoni giocatori per vincere e credo che, per questo, i migliori testimoni siano i risultati ottenuti. Quindi nessuna preferenza a nessuno, GEA compresa, dalla quale sono arrivati giocatori come Mutu a parametro zero e Legrottaglie e non gli Andrade. Il resto sono solo chiacchiere e falsità. Di provocazioni antipatiche a dirigenti ed esponenti in genere del mondo del calcio non ne ricordo, ma anche ve ne fossero state apparterebbero alla normale dialettica dei rapporti.

Si è mai pentito di aver sottovalutato i nemici mediatici (Mediaset, radio - tv e stampa romana, Gazzetta dello sport, giornalisti anti-juventini) lasciando passare indisturbate troppe accuse e diffamazioni nel corso degli anni, che sono state poi alla base del massacro mass-mediatico di quello che tutti ricorderanno come “Moggiopoli”?
MOGGIOPOLI è parola usata solo dal quotidiano rosa.. Tutti gli altri, correttamente, l’hanno definita “Calciopoli” proprio perché coinvolgeva più squadre e praticamente quasi tutti i dirigenti. C’era però bisogno di un capro espiatorio per dare un cenno..del cessato pericolo..affinché quelli che non sapevano vincere perché NON SAPEVANO FARE LE SQUADRE (scriva grosso e sottolineato anche questo) potessero fare il comodo loro, come in effetti sta avvenendo. Soltanto quando i miei avvocati leggeranno nelle aule del tribunale le intercettazioni dei miei ex colleghi (completamente trascurate..) facendo un confronto con quelle del sottoscritto, allora ci sarà da ridere. Ho sempre cercato di andare d’accordo con tutti, perché a questa abitudine ho conformato tutta la mia vita e non solo nel mondo del calcio. Mi è capitato negli ultimi tempi di non andare d’accordo con Enrico Varriale della Rai, ma non sono il solo, visto quello che è successo quest’anno con Zenga, allenatore del Catania. Quanto alle accuse, chi ha buona memoria dovrebbe riconoscere che le stesse sono indirizzate ora all’Inter. A giusta ragione, dico io, perché se si va ad osservare il campionato 2007-08, vinto dai nerazzurri, le distrazioni arbitrali che hanno favorito la squadra nerazzurra sono state in quantità industriale (e non richieste aggiungo io) basta citare alcune partite tra le più clamorose come Inter-Parma, Inter-Empoli o Inter-Palermo. Credo che quando la vedova Sensi ha affermato che lo scorso campionato lo doveva vincere la Roma aveva tutte le ragioni di questo mondo. Per non citare poi le sviste pro-Inter più clamorose di quest’anno come il gol convalidato contro il Siena con cinque nerazzurri in fuorigioco o come in coppa Italia contro il Genoa e la Roma. Solo che Moratti finge di non vederle e tace. Adesso stanno cercando di prendersela con la Juve, ma tanto ormai si sbaglia in buona fede no?

“Il calcio deve uscire dalle farmacie”. Forse è la frase migliore pronunciata da Zeman in tutta la sua carriera. Perché però quel giusto grido di allarme non fu utilizzato per cogliere l’occasione di controllare le farmacie di tutte le squadre di calcio e si cercò solo di criminalizzare invece la formazione che vinceva di più in quegli anni? Quanto si sarebbe potuto fare del bene al calcio se si fosse fatta un’indagine a 360°?
La Juve da questa vicenda ne è uscita pulita. Avessero fatto la stessa indagine a tutti invece…….
Vero, la Juventus ne è uscita completamente pulita sia a livello sportivo che penale. Quello che però le chiedo io è: adesso, a distanza di anni, a livello morale si sente di condannare l’operato del dottor Agricola di quegli anni? Tutti quei farmaci (leciti ma pur sempre farmaci) somministrati a ragazzi completamente sani…
Il Dottor Agricola è un professionista esemplare, scrupoloso e capace. Si può elogiare, non condannare.

Ritorniamo a Zeman. Tempo fa, commentando la crisi Juve di inizio stagione ha dichiarato: “alla Juve manca un regista…alla Moggi”. Secondo lei l’allenatore boemo ce l’ha davvero con lei o è sfruttato da quei giornalisti pavidi e codardi che non hanno il coraggio di accusarla in prima persona?
Credo che sia molto sfruttato dai giornalisti, che lo portano a rispondere come loro desiderano. Comunque Zeman è grande e vaccinato. Nessuno gli punta la pistola per dire le solite quattro bischerate quotidiane. Ho sentito tra l’altro, che gli hanno proposto di fare un film. Finalmente potrebbe aver trovato la sua vera collocazione!

Senza Calciopoli: Buffon sarebbe stato venduto al Milan (vuole smentire?) e Del Piero non avrebbe sopportato ancora Capello (dico bene?) e sarebbe emigrato via (magari rimpiazzato da Cassano..). Si può affermare quindi che le bandiere nel calcio moderno, dominato dai soldi, non esistono più salvo combinazione di una serie di fattori positivi? Quale sarebbe stata la squadra della Juventus 2006-2007?
Si sbaglia. Buffon non sarebbe mai stato ceduto e Del Piero, invece, avrebbe sopportato Capello. Diciamo che le bandiere sono diminuite ma ci sono ancora esempi illustri come Maldini, Del Piero e Totti. La squadra del 2006-2007, soltanto con qualche ritocco, avrebbe proseguito il suo ciclo di vittorie. Ecco perché nasce Calciopoli…..!

Molti sostengono che nella seconda parte del suo secondo anno in maglia bianconera Zlatan Ibrahimovic giocò appositamente male perché voleva il suo contratto adeguato al pari degli altri campioni. C’è qualcosa di vero in questa diceria? Senza Calciopoli ci sarebbero stati problemi per trattenerlo?
Queste sono solo fantasie. Problemi a trattenerlo non ci sarebbero mai stati. Mi sembra, poi, che Ibra anche da nerazzurro abbia elogiato la vecchia Juve e i suoi dirigenti. Ci sarà un motivo?

Ha mai creduto alla versione della nuova dirigenza bianconera, secondo la quale Ibrahimovic lo voleva solamente l’Inter? Ma come può uno dei giocatori più forti al mondo avere solo un acquirente e ad un prezzo così basso? Avessero aspettato qualche giorno a venderlo, non si sarebbe scatenata un’asta al rialzo?
Da chi ha sbagliato una cessione del genere per averlo trasferito ad una diretta concorrente e ad un prezzo cosi basso, non ci si può attendere una versione di comodo diversa. Chi sia Ibrahimovic lo ha dimostrato prima alla Juve e poi all’Inter: la storiella che non ci fossero altri pretendenti fa solo ridere. Dispiace dirlo ma, sopratutto con IBRA la nuova dirigenza ha sbagliato tutto, cedendolo ad un’avversaria ed a prezzo di liquidazione..quando tutto il mondo calcistico lo avrebbe acquistato e non certo a quelle quotazioni.

Vieri, Roberto Baggio, Zidane, Peruzzi, Henry. All’epoca era davvero impossibile trattenerli? Ne ha mai rimpianto la cessione?
Vieri voleva andar via. Se ci pensate in tutta la sua carriera ha voluto sempre cambiare. Roberto Baggio era un grandissimo campione ma non ci sembrava più compatibile con il gioco della Juve, anche perché avevamo in casa un certo Del Piero…Al suo posto poi sono arrivati fior di campioni. Stessa cosa per Peruzzi o qualcuno ha dimenticato forse che abbiamo preso Buffon? Zidane, invece, voleva andar via e quando un giocatore è così determinato, puoi solo cercare di far fruttare al massimo la cessione (aveva anche 30 anni), cosi come è stato fatto con un trasferimento di importo record che ancora resiste nel tempo. Come disse l’Avvocato”Fu acquistato per un tozzo di pane e rivenduto a 150 miliardi di vecchie lire”. Se proprio mi sono pentito di una cessione, è stata quella di Henry, ma forse era capitato alla Juve nel suo anno sbagliato. Era giovane e non voleva fare la riserva perchè voleva andare a tutti i costi in Inghilterra a riabbracciare il suo vecchio allenatore. Anche in questo caso però abbiamo preso campioni che non lo hanno fatto certo rimpiangere.

La triade è stata completamente distrutta. Eppure di quel tridente storico solamente lei ha scelto di difendersi in pubblico ed esporre la sua difesa. Perché Antonio Giraudo e Roberto Bettega si sono isolati in un silenzio “assordante”?
Io ho scelto la mia linea perché ho ritenuto giusto continuare a battermi anche in pubblico a difesa del “nostro” (non solo mio) operato e perché non mi ritenevo (ci riteniamo) responsabile (responsabili) di niente. L’ho fatto, perché convinto che difendendo me (noi) e il mio (nostro) lavoro difendevo anche la causa juventina. Sapevo fin d’allora che la difesa sarebbe stata difficile e persino osteggiata in un calcio che ti condanna a priori senza prove e con la forza mediatica e di una carta stampata che ti viene scaraventata addosso ogni giorno ed in ogni momento con la tecnica di mandare in mille pezzi la tua immagine cercando di distruggerti anche fisicamente. Giraudo e Bettega hanno deciso diversamente e non voglio chiedermi il perché. E’ una decisione che appartiene a loro.

Cosa pensa dell’incontro di poco tempo fa tra Berlusconi e Giraudo insieme a Capello? Poco dopo che il premier si incontrò con lei…
Giraudo è in Inghilterra, Capello anche. Penso che l’attuale situazione comune logistica li abbia portati ad un incontro amichevole con Berlusconi

L’avvocato difensore della Juventus Cesare Zaccone il 12 Luglio 2006 rispondendo ad una mia e-mail mi assicurò (e-mail che custodisco ancora gelosamente) che la Juventus non avrebbe accettato pena diversa da quella inflitta a Milan, Lazio e Fiorentina e che per questo si sarebbero battuti in ogni grado di giudizio. Quattro mesi dopo invece durante l’assemblea degli azionisti dichiarò che “con quelle carte si rischiava la serie C”. Ancora non riesco a darmi una risposta (o forse non voglio darmela) per quella netta virata. E lei?
Io la penso come lei. E in quanto al presunto rischio della serie C, i lettori possono riandare alla conclusione della sentenza sportiva che non accertò alcun illecito e sulla quale un giudice, Dr. Serio, accertò che la Corte aveva seguito il “diffuso sentimento popolare”. Non c’è nessuno che non senta riecheggiare i metodi della caccia alle streghe ? Erano le streghe quelle che finivano al rogo, no? Basterebbe infine riascoltare le parole del Commissario Rossi quando fu giubilato (aveva fatto tutto quello che doveva fare e non serviva più) ”mi avevano detto che bastava far fuori i dirigenti della Juve….Ed invece mi sono accorto che chi comandava, comanda ancora e vuol continuare a comandare”. Ergo.

Se le togliessero la squalifica e Moratti le offrisse nuovamente una proposta di lavoro la valuterebbe?
Assolutamente no.

Visto che all’epoca fu un fenomeno molto diffuso, avete mai pensato di falsificare passaporti come fece ad esempio Oriali per l’Inter?
Assolutamente no. Queste sono cose da ”banda degli onesti”. E poi d’altra parte come avrei potuto pensare ad una cosa del genere non essendo in buoni rapporti con l’esperto del settore, Franco Baldini, allora dirigente della Roma e attualmente della nazionale inglese ?

Perché nessuno in questi 3 anni ha mai avuto il coraggio di scrivere sui giornali più importanti o dire in tv che Collina si organizzava per andare di nascosto a cena con Galliani, nel ristorante (chiuso al pubblico) di Meani? E’ stato deluso dai commenti di qualche giornalista, opinionista tv o tifoso in questi 3 anni?
Perché la legge, anche quella sportiva, è si uguale per tutti, ma per qualcuno e più uguale che per altri… Su quella vicenda non è stato posto un velo, ma un macigno. E il perché si capisce: anche solo un sospetto avrebbe impedito l’investitura solenne di Collina designatore. Deluso? Un’infinità di volte nel periodo più crudo di Calciopoli. Adesso in tanti, soprattutto tra giornalisti ed opinionisti, si sono riposizionati o lo stanno facendo ora. Debbo meravigliarmene?

Per descrivere la sua vita nel calcio ha scritto una bellissima autobiografia dal titolo “un calcio nel cuore”. A chi dedicherebbe/darebbe invece “un calcio nel culo”?
Non ho esperienze in merito. Si potrebbe però chiedere a Cannavò che sul ”calcio in culo” ha fatto una sorta di elegia e di ricerca storiografica al tempo di quello scagliato da Silvio Baldini a Mimmo Di Carlo (articolo del 29 agosto 2007 ”restituiamo dignità al calcio in culo”)

Che idea ha della proprietà della Juventus e della nuova dirigenza? Cosa le ha più dato fastidio in questi 3 anni? Le mancate condoglianze alla perdita di suo padre, il mancato ringraziamento alla presentazione del nuovo stadio, la mancata difesa mediatica alle accuse di scorrettezza riguardo vittorie epiche come quella del 5 Maggio 2002 o altro?
Non voglio essere io ad affrontare questi temi, preferisco che siano i lettori ad esprimere il loro giudizio. Ma in questo elenco di domande manca sicuramente qualcosa: l’esplosione dei giovani che adesso fa impettire i nuovi arrivati, senza che nessuno di essi rivolga un grazie a chi quei giovani ha scovato, allevato e vi ha creduto. Quando persi mio padre, le persone che mi volevano bene mi sono state vicine e questa per me è la cosa più importante. La vita e gli affetti sono una cosa, il calcio un’altra.

Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Ormai le domande a me stesso le ho da tempo esaurite. Stò mettendo insieme invece tutte le risposte che devo dare e che darò.

Mi faccia fare uno sguub (come direbbe Biscardi). Mi dica una cosa che non ha mai confessato a nessuno.
Non ho sguub particolari per dirla alla Biscardi, ma ancora non ho detto tutto ciò che conosco dell’ambiente calcistico...
C’è almeno una vittoria di quelle ottenute nei 12 anni di Juventus che sente di aver “rubato”, o alla quale comunque è meno legato per il modo in cui è arrivata?
Assolutamente no. Sono state, tutte sudate e limpide.

Qui a Roma l’hanno prima amata e poi maledetta (al punto di arrivare addirittura a slogan come quello per magliette e cori : Moggi magari mori oggi….). Eppure non sono pochi quelli che l’avrebbero voluta per “comandare” il calcio proprio dalla Capitale. (Altro che vento del nord…)
E’ difficile accontentare tutti. E non voglio sapere quanti mi avrebbero voluto alla guida della Roma. Sò soltanto che mi sarebbe piaciuto tornarci e che vi avrei messo lo stesso impegno che ho profuso nella Juve.

Per chiudere, dopo tutto quello che è successo nell’estate 2006 sente di dover chiedere scusa in qualche modo ai tifosi juventini per quello che hanno sofferto?
Debbono chiedere scusa quelli che, potendo, non hanno difeso la Juve, portandola ad una retrocessione che assolutamente non meritava. L’ha ricordato Lei prima: l’Avvocato Zaccone disse che la Juve non avrebbe accettato una pena diversa da quella di Milan, Lazio e Fiorentina. Poi se ne è dimenticato. Quella B non appartiene a Noi, ma a coloro che l’hanno subita senza combattere, forse perché a quel tempo c’era il problema di distruggere in qualunque maniera l’immagine della Triade, senza capire che in tal modo è stato fatto solo autolesionismo, con una macchia della B che purtroppo resterà indelebile nella storia della Juventus.