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mercoledì 5 giugno 2013
venerdì 1 ottobre 2010
Sulla via giusta....

La Juventus esce indenne dall'insidiosa trasferta di Manchester grazie ad una bella prestazione.
1 a 1 con goal di Iaquinta. Unica nota negativa la solita amnesia difensiva che ha consentito alla squadra di Balotelli (tifoso juventino da piccolo!) e Mancini di pareggiare la partita. Questa prova servirà sicuramente a dare morale alla formazione bianconera in vista del big-match di domenica sera contro gli "odiati" rivali dell'Inter.
Oggi riparte il Processo di Calciopoli a Napoli, perchè dopo il 2006 la sfida tra neroazzurri e bianconeri non potrà più esser una cosa solo di campo. E le sciocche dichiarazioni di Paolillo dei giorni scorsi lo confermano.....
domenica 20 dicembre 2009
Ciro mangia il panettone?


Fondamentale partita in casa Juventus:
chiudere al meglio il 2009 per sperare in un 2010 migliore.
Dalla montagna di panettoni, ammassati ieri nella sala conferenze di Vinovo, Ciro Ferrara non ne prende neppure uno, ma se lo mangerà comunque, da allenatore bianconero, s’intende: oggi pomeriggio all’Olimpico, gli basta battere il Catania, ultimissimo con nove punti, poi lui e la Juve avranno la sospirata sosta, che stavolta arriva come il gong alle orecchie di un pugile ai bordi del ko. Tra i compiti a casa, ci saranno parecchie cose da aggiustare, a partire dai fisici ammaccati, o rotti di brutto.
Si prende le sue responsabilità, Ciro, ma a mollare non ci ha mai pensato, da quando è iniziata la tempesta: «Penso di avere di sicuro commesso degli errori - ripete - ma mi sembra normale per chi opera ed è ogni giorno nell’occhio del ciclone. Ma non è questo che mi preoccupa, sono tranquillo. E sono molto determinato: non metto la testa sotto la sabbia, facendo finta di non vedere». Avrebbe chance in più, alla ripresa, riacquistando qualche pezzo, ma intanto si sente corazzato da quelli che può arruolare: «Dite che siamo ridotti all’osso? Io dico che siamo pronti, e mi auguro che la sosta ci restituisca qualche giocatore: Chiellini di sicuro, Iaquinta non so. Non tutti reagiscono alla stessa maniera alle operazioni, ma per Vincenzo non ci sono complicazioni». Aspettando che arrivino i suoi, l’allenatore si consola con il miglioramento spirituale: «Ci sono sconfitte e sconfitte, e quella di Bari è totalmente diversa da quella con il Bayern. Non tutto è andato bene, e il risultato è stato pensante lo stesso, ma ho visto un altro spirito». Pure per qualche «cazziatone», rivela, «che a volte ci vuole», mentre chiede ancora di più agli anziani: «Che siano loro gli stimolatori dei nuovi e dei giovani, per far capire quanto sia difficile indossare la maglia della Juve».
Intanto il Barcellona allenata dall'esordiente GUARDIOLA si conferma la squadra più forte del Mondo vincendo anche la Coppa Intercontinentale e realizzando un GRANDE SLAM da sogno, grazie al più forte giocatore contemporaneo, LEO MESSI.
Torna in panchina Roberto Mancini, al Manchester City, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi della Juventus che proprio non ce lo volevano sulla propria panchina...
Oggi pomeriggio dalle ore 17,00 fino alle 18,30 sarò in tv , su GOLD SPORT (digitale terrestre nel Lazio) e su ROMA SAT canale 851 Sky, insieme a Luciano Moggi per commentare a caldo Juventus-Catania.
lunedì 3 agosto 2009
"Non piaccio ai potenti"

Volevo dedicare l'intero mio post di giornata alla sconfitta ai rigori della Juventus nella finale di Peace Cup contro l'Aston Villa, ma è altresì impossibile fare finta di nulla di fronte al titolo odierno del Corriere dello Sport.
Parla Roberto Mancini: "non alleno perchè non piaccio ai potenti!"
Scusate, ma con la messa al rogo di Luciano Moggi, non è stato bandito il calcio dei potenti?
E chi sarebbero ora i sopravvissuti?
E' bello che a parlare sia poi un fondatore della Gea nonchè uno che ha potuto allenare in serie A senza patentino, in barba a tutte le regole....
E intanto si scopre che può rinnovare il contratto con l'Inter fino al 2012....
Come canterebbe Fabri Fibra....In Italia.
Torniamo al calcio giocato.
Ieri sera un'altra buona prestazione della Juventus contro una medio-squadra però nettamente più avanti nella fase di preparazione.
Partita terminata a reti bianche e persa ai rigori, sopratutto per colpa dell'errore decisivo nei 5 di uno stranamente poco freddo Alex Del Piero.
La sensazione però è che difficilmente rivedremo mai un errore dal dischetto del capitano in quel modo.
E' sempre calcio d'agosto, ma dispiace perdere una competizione così.
Ennesimo cartellino giallo per Felipe Melo, che per stazza, andatura e irruenza mi ricorda sempre più il primo Patrick Vieira.
Ultime considerazioni.
Ultime considerazioni.
Molti parlano di una nuova possibile riesumazione di Tiago, alla quale io sinceramente credo pochissimo. Di una cosa invece sono molto più sicuro:
se Cristiano Zanetti starà bene, difficilmente resterà fuori dai titolari...Scommettiamo?
martedì 5 maggio 2009
Chi, Ciro?
A quanto pare, se la Juventus perderà anche a Milano, Ranieri verrà esonerato.
Sarebbe -a dirla tutta- pazzesco, visto che solo un mese fa la dirigenza e la proprietà parlavano di ottima stagione ed il tecnico romano addirittura di "strepitoso" campionato.
Pazzesco, anche in virtu del fatto che la Juventus nella sua storia non ha mai praticamente cacciato nessun allenatore o quasi.
Nella mia trentennale carriera da tifoso ricordo solamente l'addio, però spontaneo, di Lippi con tanto di dimissioni accettate nella stagione 1999.
Per la sostituzione di Ranieri è pronto Ciro Ferrara.
Ma Ciro Ferrara è pronto per la Juve?
Sinceramente parlando, io spero che si arrivi a fine campionato con il tecnico trasteverino per poi veder, nella prossima stagione, sulla panchina bianconera il mio candidato numero uno Antonio Conte o al massimo quelli che nella mia personale gerarchia gli sono subito sotto: Claudio Cesare Prandelli o Luca Vialli (sempre se si considera ancora un allenatore ambizioso e non ha smarrito, a forza di fare l'opinionista tv, quella voglia di vincere che da sempre lo contraddistingue).
Per un motivo o per un altro, Gasperini non mi convince appieno, così come gli altri nomi accostati alla Juventus: Spalletti, Giampaolo e Ballardini.
Di quest'ultimi decisamente meglio (a livello tecnico-tattico) persino Mancini, mentre tra i giovani emergenti, Conte escluso, per me il top è Allegri.
Fateci caso, i nomi accostati alla panchina della Juventus sono praticamente gli stessi che si stanno facendo anche per la panchina dell'AS Roma.
In diretta televisiva, qualche settimana fa, mi son permesso di suggerire per la panchina giallorossa proprio il nome di Claudio Ranieri.....
A quanto sembra, anche nell'ambiente romanista cominciano ad esser convinti di questa ipotesi....Fosse vero!
Ah, in chiusura, quasi dimenticavo: Buon 5 Maggio a tutti!!!
PS: Sto preparando una sorpresa per tutti voi, per cercare di interpretare al meglio il futuro bianconero.
Nei prossimi giorni ci sarà un'editoriale esclusivo.
venerdì 23 gennaio 2009
"Mourinho uno di noi"
FONTE LASTAMPA.IT
Almeno in una cosa, per ora, Josè Mourinho è stato più Special di Roberto Mancini: nemmeno cinque mesi, e già s’è fatto amare dai tifosi juventini. Mica è da tutti diventare l’idolo della tribù nemica.
C’è riuscito da quando ha spianato l’infantile sua truppa, ipse dixit, sculacciata a Bergamo dall’Atalanta: «Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria - ha tuonato il tecnico -, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di...».
Al popolo bianconero, che da due giorni impalla i blog, non pareva vero:
«Mou uno di noi».
Tanto per far capire l’euforia, a un certo punto sulle pagine di internet, tra i complimenti e gli inni all’avversario, qualcuno arriva ad appiccicare la foto di Mourinho esultante, con la maglia della Juve sotto l’immancabile giacca scura. Per diventare un’icona, seppure della fede sbagliata, è bastata quella sfuriata. Tutto quello che, da oltre due anni, grida gran parte dei credenti juventini è stato sottoscritto dal capo dell’accampamento nemico: il massimo. L’anatema dello Special One contro gli ultimi scudetti interisti: qualcuno già medita di confezionarci striscioni da appendere allo stadio. Che poi lo stesso riceva da Massimo Moratti sette milioni di euro l’anno, cosa ovviamente ricordata sui blog ogni due messaggi, rende il tutto irresistibile.
Per palati bianconeri, s’intende.
Nell’attesa, da due giorni, le parole di Mourinho stanno riempiendo i muri telematici della casata altrui, quella juventina. Contatti e commenti si sono impennati a livelli da record, mai toccati, neppure quando si discute del prossimo acquisto bianconero o su chi fare giocare la domenica successiva. Oltre 130.000 interventi sul forum “j1897.it”, quasi 5.000 su “Vecchiasignora.com”. Tanto da far pensare ad artifici elettronici: «Il forum sarebbe imballato», commenta qualcuno. Invece, basta navigare, e ti ritrovi in mezzo a decine di pagine che parlano di Mourinho, ormai per tutti Mou.
Per fargli i complimenti. «Mou uno di noi», è il commento più incollato, anche se c’è chi si sbilancia ancora di più: «Mou vieni alla Juve». E ancora: «Mou allenatore della Juve!!!». Fortuna che era l’Antipatico. Non in questi giorni: «A me Mourinho non sta poi così tanto antipatico. Mi chiedo cosa ci faccia nell’Inter», si legge ancora. Altri sperano che il portoghese continui: «Potevi anche dirgli che in Champions League il miglior risultato negli ultimi 40 anni è stata una semifinale con Cuper». E poi, come un jingle, ovunque trovi la frasetta magica, ormai issata a filastrocca del buon tifoso juventino: «Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di ...». Che qualcuno dovesse mettere in riga i giocatori, non lo negano neppure i tifosi nerazzurri, ma a pochi è piaciuto lo sfogo di Mourinho. Figurarsi a Moratti.
Qualcuno ci ha intravisto anche una frecciata indiretta, ma neppure troppo, a Mancini, cui il tecnico ogni giorno viene affiancato e paragonato. L’Inter del Mancio, al giro di boa, aveva più robusti vantaggi sulla concorrenza, allora Josè, una volta per tutte, avrebbe chiarito il suo pensiero sul valore di quei risultati: con la Juve prima in serie B, e poi in ricostruzione, non si era in regime di libero mercato. Se non altro, ora il portoghese ha conquistato l’uditorio avversario, dopo che già molti giocatori bianconeri lo stimavano: «Durante i fatti di Calciopoli - ironizza Alberto Rossetto, dell’Associazione Nazionale Amici della Juve - Mourinho era all’estero e si vede che lì hanno capito meglio come sono andate le cose in Italia. Del resto, quelle considerazioni, lui le aveva fatte anche quando stava al Chelsea. E a me, Mourinho non è stato mai antipatico. Finalmente, qualcuno dice la verità anche dentro l’Inter». Il verdetto, è già scritto: «Mourinho uno di noi», e «Quest’uomo è un mito». Da ingaggiare: «Non costasse così tanto, potrebbe venire alla Juve. In fondo, non è mica un pirla».
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