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martedì 5 febbraio 2013

Juve sei ancora la più forte, nonostante Anelka

A GAMBA TESA - JUVE, niente alibi. In ITALIA sei sempre la più forte nonostante...ANELKA. Per la Champions invece...


Si può criticare la squadra campione d’Italia in carica, attuale capolista e qualificata agli ottavi di Champions League direttamente dal primo posto del proprio girone davanti niente di meno che gli ultimi campioni d’Europa?
Questa è la domanda che più ci si è posti nell’ambiente bianconero durante l’ultima sessione di riparazione di calciomercato che, a dirla tutta, molto ha infastidito i supporter juventini.
Si può?
Si, ma senza dimenticarsi però di tenere conto dei risultati ottenuti da questo gruppo da quando ANTONIO CONTE ne è diventato il condottiero.
Va bene il sacro diritto di criticare ma essere troppo severi nonostante i risultati sopra evidenziati sarebbe veramente ingeneroso, soprattutto se rapportati alla disastrosa precedente gestione COBOLLI GIGLI – BLANC.
Una cosa è certa, la Juventus per qualità e forza fisica è ancora indubbiamente la migliore squadra d’Italia ma ai tifosi durante il mercato di riparazione è rimasto fortemente l’amaro in bocca perché là davanti è evidente che ormai cronicamente da anni continua a mancare quel bomber capace di far vincere la squadra anche quando gioca male o comunque senza essere sempre costretti a creare almeno 10 occasioni da gol per andare a segno, con grandissimo dispendio di energie.
Più di 200 milioni di euro investiti da MAROTTA in questo triennio.
Un’enormità se rapportati alle cifre a cui erano abituati i precedenti dirigenti.
Un’accusa senza quasi possibilità di difesa se dinanzi a questa somma investita dalla proprietà non si è stati capaci di comprare un top-player degno di sostituire e rimpiazzare in campo e nelle memorie dei tifosi prima TREZEGUET e poi DEL PIERO.
La grande sensazione di non esser stati in grado di sfruttare al meglio questo tesoro c'è. Inutile negarlo.
Ogni anno la stessa storia. Le stesse promesse. Gli stessi ripieghi finali.
Che poi diciamocelo, se la Juve riuscisse a piazzare in attacco un colpo alla BALOTELLI altro che schiamazzi di festa dinanzi al ristorante di Giannino…
Tra un po’ ripartirà la Champions e servirà dosare al meglio le energie per arrivare sino in fondo.
Non credo che ANELKA possa aiutare la squadra più di tanto ad evitare futuri sprechi di forza. Sinceramente non avrei mai comprato il quasi 34enne attaccante.“Ma gioca ancora? Io credevo si fosse ritirato da anni…” il commento più ironico e amaro ricevuto su twitter non appena ufficializzata l’operazione di mercato.
Il francese non può essere considerato ne un top-player ne un bomber visto che la sua media gol in carriera è quasi pari ad un BENDTNER qualunque.  In poche parole ovunque è stato non ha mai fatto la differenza.
Poi potrà anche tornare utile, come magari già capitato l’anno scorso con il BORRIELLO di turno. Ma alla JUVE serviva ben altro.
Diciamocelo chiaramente, quanto sarebbe stato importante comprare un giocatore con il peso internazionale e dalla fame di goal alla DROGBA?
Tantissimo, quasi decisivo.
In primis per provare a vincere la Champions, perché, senza esser presuntuosi, la Juventus con un rinforzo di spessore internazionale in attacco sarebbe potuta veramente diventare una delle favorite per la vittoria finale mentre rimanendo così servirà un miracolo sportivo.
In secundis perchè con un grande attaccante la Juve avrebbe potuto tranquillamente ricacciare a distanza il Napoli di CAVANI, mentre adesso dopo il mercato di Gennaio il gap è persino diminuito.
La verità unica è quindi che se la Juve non vincerà il 31° scudetto dovrà prendersela esclusivamente con se stessa.
La Juve non è un Inter qualunque che si nasconde dietro l’alibi di arbitraggi negativi (anche se dopo Catania...) Comprando un attaccante vero già a Gennaio non ci sarebbero stati proprio margini per mettere in discussione la vittoria in campionato.
E i quasi 6 milioni di euro di valutazione complessiva di PELUSO gridano vendetta se rapportati al prezzo con cui si sarebbe potuto portare a Torino LISANDRO LOPEZ dal LIONE.
Come già fatto in passato per altri argomenti, attraverso la #VOXPOPULI dei tifosi ho voluto tastare il pensiero comune della gente chiedendo un giudizio su l’operato di MAROTTA.
Tantissimi commenti che hanno portato ad un'unica sola conclusione: per la maggioranza assoluta MAROTTA è si un bravo dirigente ma non è da JUVE. Gli mancano le “giocate” del fuoriclasse.
Praticamente un GIOVINCO della scrivania…

domenica 27 dicembre 2009

Da zero a dieci


Le pagelle bianconere per la prima parte di stagione
0-TIAGO
Non si capisce perché al centrocampista portoghese, pagato incredibilmente 14 milioni di euro 3 anni fa, siano state e vengano ancora concesse così tante opportunità di riscatto.Centrocampo a 2, a 3, più avanti, più dietro, il suo rendimento non cambia di una virgola. Orribile.Uno dei giocatori più scarsi e fastidiosi dell'intera storia juventina.Roba da far rivalutare persino Marino Magrin. Il presidente del Lione sentitamente ringrazia la dirigenza juventina per il pacco rifilato.
1-CANNAVARO e GROSSO
(Cannavaro)Il centrale difensivo ha abbandonato la Juventus nel momento peggiore della sua storia dopo che la squadra bianconera l'aveva rigenerato dal buio periodo interista.Da Campione del Mondo ha preferito andare giocare a Madrid per alzare il Pallone d'Oro al Bernabeu. Da praticamente ex calciatore invece è voluto ritornare a Torino. Il voto andrebbe diviso con chi ha suggerito il suo ritorno…. Il presidente del Real Madrid sentitamente ringrazia chi non ha voluto rinnovargli il contratto.
(Grosso)Il terzino sinistro da applausi è rimasto alla sera di Berlino.Da quel dì una parabola discendente inesorabile ed incessante che l'ha portato ai margini prima all'Inter e poi nel Lione. Chi altri se non la Juve poteva garantirgli una dorata pensione?Il voto andrebbe diviso con chi ha suggerito il suo ritorno (che poi è sempre lo stesso che ha suggerito il ritorno di Cannavaro....)Il presidente del Lione sentitamente ringrazia Bis.
2-FELIPE MELO e AMAURI
(Felipe Melo)
Chissà se Corvino avrà smesso di stappare bottiglie di champagne dal giorno della vendita di Felipe Melo a 25 milioni di euro.Il regista brasiliano non vale metà della cifra che è stata spesa per lui, ma di certo non è nemmeno la sega vista negli ultimi 3 mesi bianconeri.Pensasse meno alle discoteche e tornasse umile in fretta, siamo sicuri che non potrà che migliorare. Anche perché fare peggio è praticamente impossibile.Se metterà da parte le "Melonate" e si ricorderà che gioca nella Juventus e non sulla spiaggia di Copacana può ancora salvarsi.Nel dubbio intanto, il presidente della Fiorentina sentitamente ringrazia.
(Amauri)Pagato tanto quanto la Juventus ha incassato dall'Inter per Ibrahimovic, è stato comprato proprio per far dimenticare lo svedese ai tifosi juventini.Di Zlatan, diciamolo, Amauri forse vale nemmeno uno scarpino.Giocatore arrivato tardi a grandi livelli forse proprio perchè non gli competono.Nell'ultimo anno ha segnato meno di un Tiribocchi qualsiasi eppure per lui si sono spese valanghe di inchiostro per candidarlo in Nazionale ( a volerlo poi sempre colui che ha suggerito Grosso e Cannavaro….)Se rimane umile e consapevole dei suoi tanti limiti può ancora tornare utile alla causa bianconera.Nel dubbio intanto, il presidente del Palermo sentitamente ringrazia.
3-BLANC
Tre come le cariche che occupa attualmente nella Juventus:Presidente, Direttore Generale e Amministratore Delegato.Davvero niente male per uno che di calcio ne capisce quanto io di cricket. Chi credeva che con Cobolli Gigli presidente si fosse toccato il fondo è stato subito servito.La sensazione poi è che con i suoi proclami Blanc porti anche sfiga, perché ad ogni sua dichiarazione ad effetto è sempre seguita una crisi bianconera. Te la do io la terza stella..
4-SECCO
Il voto prende in considerazione solo l'ultima campagna acquisti, perché se si giudicassero tutti e 3 i suoi anni da Direttore Sportivo……E' passato da Tiago, Almiron e Poulsen a Felipe Melo (oltre 60 milioni di spesa totale alla ricerca di un centrocampista centrale) e almeno in questo va apprezzata la buona volontà ma la svendita di Zanetti, unico regista in rosa, è roba da far accapponare la pelle.E' passato da Knezevic a Caceres e da Andrade e Boumsong a Cannavaro e Grosso.Piccolo miglioramenti ma che non bastano assolutamente per mantenere sicuro il posto alla Juventus.Con l'affare Diego pensava di aver strappato una polizza di garanzia sul suo futuro juventino, ma se persino l'unica campagna acquisti appoggiata da stampa e media è ora sotto accusa, in caso di fallimento bianconero il primo indiziato a saltare è lui. O perlomeno in una Juve normale lo sarebbe.
5-FERRARA
Chi credeva che con Ranieri allenatore fosse stato toccato il fondo è stato subito servito.Roba da rivalutare perfino Gigi Maifredi e Rino Marchesi!Ferrara giocatore è un pezzo di storia della Juventus. Ciro inoltre è una brava persona, simpatica e professionale.Basta questo per allenare la Juve? Ovvio che no.Il voto andrebbe però diviso con chi ha appoggiato la sua candidatura (che poi è sempre lo stesso che ha suggerito Grosso e Cannavaro e che vorrebbe Amauri in Nazionale…) Dopo 4 mesi ancora non si è capito che tipo di allenatore sia, se uno Zeman o un Trapattoni.Un voto in più per averci messo comunque la faccia.Ranieri intanto sentitamente ringrazia per le rivincite che si sta prendendo.
6-DIEGO e CACERES
(Diego)Platini? No. Roberto Baggio? No. Zidane? No.Per mesi si è accostato il nome del talento brasiliano a monumenti sacri della storia bianconera.Ad oggi gli si continua a dare l'alibi del tempo d'ambientamento proprio alla ricerca di somiglianze con il passato.Il mio parere è questo:Diego lasci stare questi accostamenti perché certi campioni sono per lui inarrivabili.E' un buon giocatore, forse un ottimo, ma non sarà mai un grandissimo.Se accetta i suoi limiti potrà esser un giocatore importante nella Juventus del futuro.
(Caceres)Acquisito in rosa quasi per caso, alla fine è il miglior affare estivo juventino per rendimento ed impegno.Certo, arrivato come centrale sta giocando bene come terzino destro ma questo è solo un dettaglio.Con grande sacrificio e grinta si sta giocando tutte le chance di conferma in suo possesso.Non vale i 12 milioni di euro prezzo di riscatto fissato dal Barcellona, ma se in passato si sono buttati gli stessi soldi per Andrade, Tiago, Almiron e Poulsen in fondo un pensierino sopra ci si potrebbe anche fare...
7-TREZEGUET
Quest'estate mi veniva da ridere quando tanti tifosi juventini dicevano "abbiamo Amauri, vendiamo pure Trezeguet". Certo, come no. Allora si che stavamo freschi!David è il goal, lui si che è un fenomeno d'area assoluto. Prima parte di stagione davvero di livello.Se sta bene è l'unico giocatore sicuro di aver il posto da titolare in attacco.Lunga vita all'attaccante franco-argentino perché ne in rosa ne all'orizzonte si vede un sostituto degno della suo valore.
8-CHIELLINI
Ogni tanto mi domando "ma senza Chiellini la Juventus dove sarebbe?"Di sicuro lui insieme a Buffon sono gli unici 2 veri difensori di spessore internazionale in rosa. Guerriero indomabile, non lo spaventa nemmeno il suo sangue.Pensare che 2 anni fa la Juventus era quasi entrata nell'ottica di venderlo mi fa rabbrividire.Un ringraziamento particolare a Deschamps per avergli trovato il ruolo in cui fa davvero la differenza.
9-MARCHISIO
La maturazione fisica, mentale e tattica di questo giocatore è sotto gli occhi di tutti.Quando 3 estati fa dicevo che dare in prestito Marchisio per comprare Almiron e Tiago era stato folle, molti ci ironizzavano sopra.Sin dal suo esordio in serie B si era capito che questo ragazzo aveva stoffa da vendere.E se un giovane vale è giusto puntarci sin da subito senza sprecare tempo e soprattutto denaro per comprare invece mezzi giocatori di media età.Fabio Capello insegna.
10-BUFFON
Se per una parte di stagione la Juventus ha illuso i propri tifosi di poter lottare per Scudetto e Champions molto lo si deve al rendimento mostruoso di Buffon tornato assolutamente il numero 1 al mondo dopo l'appannamento della scorsa stagione.Chissà quanto influirà adesso la sua assenza…

lunedì 2 novembre 2009

Senza Moggi, c'è solo l'Inter





Come si poteva immaginare, l'Inter sfrutta la grande occasione è dopo solo 11 giornate è già in fuga a +7. Una cosa che non si era mai vista prima!!
Un campionato che si preannuncia interessante solo per la lotta dal secondo posto in giù.
Alla Juventus, una cosa del genere non è tollerabile.
Di chi la colpa? Di Ferrara? Della società? Di Secco? Dei giocatori?
Riporto in merito un interessante articolo di Mirko Nicolino per Juvemania.it ed il riepilogo dell'intervento radiofonico di Michele Padovano a "Tutti pazzi per la Juve".
C'è poco da aggiungere, alla Juve serve un acquisto di spessore in primis in Società.
Senza un Moggi, si continuerà a navigare a vista, proprio come l'Inter pre-Calciopoli.....
FANTASMI DI MORATTIANA MEMORIA
di Mirko Nicolino
Il Napoli esce dall'Olimpico di Torino vincitore e passa anche per aver fatto una gran bella partita. Non è mia intenzione negare i meriti degli azzurri, ma che i partenopei abbiano giocato tatticamente meglio dei bianconeri sarebbe un'eresia. Detto questo, per utilizzare una frase "moggiana" la "Juventus si è suicidata". Essere in vantaggio di due gol e subire 3 contropiedi in casa ha davvero dell'incredibile. Segno tangibile dell'incapacità degli uomini di Ferrara, e del mister stesso, di gestire una partita. Non è la prima volta che accade e probabilmente accadrà altre volte nel corso della stagione. Rassegniamoci, infatti, ad un campionato tra alti e bassi nel quale sarebbe un grande risultato centrare una Champions senza preliminari e i quarti di finale nella massima competizione europea. Vuoi perché l'assimilazione dei nuovi schimi richiede molto tempo, vuoi perché la rosa attuale (causa infortuni) è ancora pesantemente condizionata dagli equivoci (e dagli orrori) di mercato degli anni precedenti. Non bastano il solito super Buffon e tanta buona volontà da parte dei "soliti noti" per tenere a galla una squadra in cui Diego continua a latitare e Felipe Melo continua ad essere vittima delle proprie "melonate".
Inutile anche prendersela con i soliti Poulsen e Tiago, errori di gioventù di Secco e Co. dei quali non siamo riusciti a liberarci fin qui e non riusciremo probabilmente a farlo nel breve periodo. Ferrara fa quel che può, ma in determinati frangenti l'esperienza non lo aiuta. Da più parti, si attende per fine stagione Lippi, come il salvatore della patria. Il tecnico della nazionale, se l'andazzo è questo, piuttosto che dietro una scrivania verrà "costretto" dall'amico Blanc a sedersi in panchina sperando in un nuovo miracolo del Paul Newman de noantri.
Al di là di tutto, quello che mi preoccupa sono i fantasmi di morattiana memoria, con una squadra che spende cifre ingenti ma non riesce a piazzare la stoccata giusta, costringendosi a tenere in casa per lungo tempo troppi pesci che puzzano. Nulla di eccepire sulla gestione economica della società: va bene l'investimento degli Elkann, molto remunerativi gli accordi commerciali di Blanc, bene il merchandising e la gestione del marchio Juventus, ottimo il progetto del nuovo stadio... Rischiamo però di andare avanti con una gestione sportiva equivoca che fa tanto male al tifoso medio, che se non vince, ci mette davero poco a disamorarsi e a non seguire più i colori che tanto ama.
Ed ecco poi il riassunto dell'intervento radiofonico di Michele Padovano a "Tutti pazzi per la Juve", che ha sottolineato nuovamente molti concetti già espressi quasi un anno fa su questo blog
LA SUA JUVE
"La mia Juve paragonata a quella di adesso? Per favore non scherziamo nemmeno.
Per 3 anni noi siamo stati la squadra più forte del mondo in assoluto. Un gruppo unico.
Quella squadra vinceva sin dal tunnel degli spogliatoi perché gli avversari vedevano i nostri occhi e capivano in partenza che avrebbero perso. Che poi era la stessa sensazione che negli anni precedenti provavo io quando ancora giocavo in provincia e mi trovavo ad affrontare lo stellare Milan di Sacchi.
Quella dell'era Lippi è stata un'esperienza unica per me, anche se all'inizio è stato molto difficile farmi accettare dal pubblico juventino per via della mia fede granata. Ma con sacrificio, forza di volontà, competenza e professionalità niente è impossibile"
LA NUOVA JUVE
" Quest'anno ho visto la Juventus allo stadio più volte. E' una buona squadra ma niente di più. Non ha i rincalzi all'altezza. A mio avviso non ha nessuna speranza di togliere lo scudetto all'Inter, che è nettamente di un altro pianeta. E poi il rombo non mi convince per niente perché la Juve non ha i terzini di spinta che servono per questo tipo modulo mentre penso che il 4-2-3-1 sia uno schema che non garantisce successi. Bisogna dare tempo a Ferrara ma forse ci vorranno anni per fargli creare una mentalità vincente all'interno del gruppo. Bisognerebbe esser sinceri con i tifosi….
Alla Juve arrivare secondi vuol dire fallire!
La società dopo il dramma di Calciopoli ha anche lavorato bene e raggiunto gli obiettivi prefissati ma per vincere serve altro. Serve uno come Moggi nei quadri dirigenziali. In tutte le società dove ho giocato, vi assicuro che non ho mai conosciuto una persona competente come il Direttore. Parlava poco ma si faceva capire sempre. Nelle grandi squadre c'è assoluto bisogno di una figura così. E Moggi era il numero 1. Il migliore in un mondo di squali."
FUTURO DA DIRIGENTE
"Mi piacerebbe rientrare nel mondo del calcio, magari proprio alla Juventus. Ricevere una chiamata da Torino mi farebbe toccare il cielo con un dito…. Non so se le mie vicende extra calcistiche stanno influendo sulla mia carriera da dirigente, ma presto avrò risolto tutto ed allora sognare non mi costerà nulla"

sabato 17 ottobre 2009

Moggi show


Il resoconto di TJ
Scarica l'intervento di Moggi per intero http://www.mediafire.com/download.php?jkmj3zymg2w
Un incontenibile Luciano Moggi ha lanciato nella notte alcune potentissime bombe nel bel mezzo di "Tutti pazzi per la Juve", la trasmissione radiofonica ideata e condotta dalla Combriccola Romana. Intervistato a 360°, l'ex direttore generale bianconero ha rilasciato deflagranti dichiarazioni che non hanno risparmiato proprio nessuno. Per oltre trenta minuti ha risposto alle domande della redazione. Sono state lette anche alcune tra le migliaia di e-mail, sms e messaggi inviati da tifosi bianconeri di tutta Italia, dai vari forum e dal fan club di Facebook.
Ecco l'intervista integrale concessa da Luciano Moggi:
Ciao Luciano, siamo stati sommersi di messaggi. L'affetto del popolo juventino nei tuoi confronti è sempre immenso
"Li ringrazio, ringrazio tutti quanti".
Oggi è circolata un'indiscrezione secondo la quale tu potresti essere presente all'assemblea degli azionisti della Juventus in programma il 27 ottobre prossimo. E' vero?
"E' vero, è vero. Ci sarò. Sì, perchè voglio rendermi conto di tutto quello che è stato detto, voglio che lo dicano apertamente".
Quindi sarai presente! Lo dai per certo?
"Sicuro".
Continua a circolare questa leggenda metropolitana che tutti gli infortuni subiti dai giocatori della Juventus negli ultimi anni siano dovuti ai campi di Vinovo. Che lo stesso Capello, tre anni fa, pare avesse detto di non voler far allenare la squadra lì. Mi confermi che questa è effettivamente una leggenda metropolitana?"
Questa non è neppure una leggenda. Non è assolutamente vero. Mai detto cose del genere. Neppure Fabio Capello. A parte il fatto che poi non ce li siamo neanche potuti godere, perchè prima abbiamo fatto questi bellissimi impianti e dopo ci hanno liquidati. Quindi, non c'era neppure il tempo di dire una cosa del genere".
A proposito di liquidazione. In settimana hai detto che la Juventus, pur di liberarsi di voi, ha accettato di suicidarsi. Secondo te, dunque, calciopoli è nata sostanzialmente perchè volevano far fuori voi?
"Mah, più che liberarsi di me, volevano liberarsi di Andrea Agnelli".
Calciopoli è nata quindi per far fuori Andrea Agnelli?
"Non è proprio così, ma c'era bisogno di far fuori lui e di sputtanare chi lavorava in quel momento alla Juventus. E ci sono riusciti in pieno. Faccio loro i complimenti, perchè hanno studiato bene tutto, nei particolari".
Secondo te è più colpevole la Juventus che non si è difesa, o quelli che odiavano la Juventus perchè era la squadra che vinceva senza spendere?
"Non voglio cercare colpevoli. Voglio solo dire che in qualsiasi processo, quando uno ammazza una persona, c'è sempre l'avvocato difensore che sostiene la non colpevolezza. La Juventus, invece, si è dichiarata colpevole. E voglio proprio sentire quali sono i criteri che hanno usato per dichiararsi colpevoli e per non difendersi".
Quindi tu andrai all'assemblea degli azionisti con questo scopo?
"Io voglio sentire, sono un azionista, anzi sono uno degli azionisti maggiori. Voglio sapere dalla loro viva voce cos'è successo. Perchè la Juventus non si è difesa e ricordo che l'avvocato Zaccone disse persino che la Juve poteva andare in Serie C. Probabilmente non ha letto le pagine che gli erano state date".
L'avvocato Zaccone ha detto questo solo all'assemblea di novembre. A luglio, infatti, scrisse personalmente una mail a me assicurando che non avrebbe accettato pena differente da quella inflitta a Lazio, Fiorentina e Milan
"Allora c'è stata una confusione di idee. Una volta chiedono 29 scudetti, un'altra volta.....Insomma, chiamiamoli pareri mutevoli, che però hanno rovinato delle persone".
Nei mesi precedenti lo scoppio di calciopoli, lei ha avuto qualche sentore di quello che stava per accadere? Si è reso conto di qualcosa?
"No, avevo sentito solo delle chiacchiere che poi si sono rivelate veritiere, di qualcuno che sapeva queste cose qua, ma non abitava a Torino".
In futuro, se cambiassero gli attuali vertici della Juventus, potrebbe tornare a far qualcosa per la nostra squadra?
"Io alla Juventus sono affezionato, quindi, perchè no? Sono molto affezionato anche per via di queste persone che hanno creato tutte queste dicerie".
Sempre su calciopoli: nell'ultimo periodo Bergamo ha rincarato la dose, dicendo di essere stato intercettato per conto dell'Inter, mentre De Santis ha fatto un passo indietro, scusandosi con la famiglia Facchetti...
"Facchetti è morto, sicchè ovviamente non può più parlare. E forse è una cosa buona non tirarlo in ballo. Ma d'altra parte sono successe delle cose per le quali è impossibile non tirarlo in ballo".
L'Inter ha minacciato di querelare Bergamo...
"Io non lo so. So soltanto che ho letto le deposizioni che ha fatto Tavaroli. Sono sufficienti quelle per dimostrare ciò che è successo e come è stato proposto tutto quanto".
Una domanda provocatoria da parte di un ascoltatore, relativa alla sua gestione: perchè si era tanto innamorato di Athirson al punto da scatenare una guerra col Flamengo?
"Perchè all'epoca Athirson era uno dei migliori giovani del Sudamerica, poi come spesso accade ai sudamericani si è perso e lo abbiamo rimandato indietro. A questo signore che scrive basta dire che poi sono arrivati Ibrahimovic, Emerson, Buffon, Thuram, Viera...ecc.. Quindi è difficile criticarci per quanto attiene la formazione delle squadre. Non a caso la Fifa ha dichiarato la Juventus allenata da Lippi, la più forte di tutti i tempi. Non solo come squadra, ma anche come società".
Nessuno può contestare la vostra gestione
"Certo. Attenzione, io non sono infallibile. Ma in quel momento Athirson non costava niente, è venuto a parametro zero e aveva tutte le credenziali per diventare un gran giocatore. Gli mancava solo il carattere e questo purtroppo l'abbiamo scoperto solo dopo".
Abbiamo visto come l'avvento di Berlusconi nel calcio abbia innalzato il potere d'acquisto, i prezzi, gli ingaggi, i valori dei giocatori. Poi è arrivato Moratti con i suoi fantamiliardi. E adesso, a parte Florentino Perez, si stanno tutti ridimensionando. Secondo lei, tra dieci anni, potrebbe esserci un ritorno ciclico al calcio dei fantamiliardi o ci sarà una tendenza sempre più morigerata?
"Prima di tutto, cominciamo col dire che noi siamo stati puniti dal fatto che facevamo le squadre senza spendere soldi. Gli altri che spendevano i soldi non ci vedevano certamente bene. A questo dobbiamo aggiungere le morti dell'Avvocato Agnelli e del Dottore Umberto. E praticamente siamo rimasti orfani di padre e di madre. Il che ha fatto scatenare la guerra di successione, tant'è che Andrea Agnelli, uno che capisce di calcio come pochi, non è stato neppure inserito nel Consiglio di Amministrazione, nostante gli sforzi miei e di Giraudo. Questo è già un fatto indicativo, che la dice lunga. Le squadre di calcio si possono fare anche senza spendere tanti soldi. Basta girare e conoscere giocatori. I club che invece hanno questi signori che mettono soldi in quantità, riescono anche a perdere, questo perchè i giocatori non sono presi con il criterio di metterli in un telaio di squadra che possa essere congeniale per loro. Quello che si è spesso verificato fino adesso. Il Real Madrid che compra solo attaccanti è bello, ma resterà sempre una seconda squadra. La prima squadra sarà sempre il Barcellona, che ora con Ibrahimovic si è completato. Le squadre bisogna saperle fare. E chi sa fare le squadre, spesso, spende meno. Chi investe 95-100 milioni molte volte vince meno rispetto a chi ci mette fantasia. Se poi tra dieci anni ci saranno ancora quelli come Moratti e come il Real Madrid che mettono ancora tanti quattrini sul mercato, sarà un bene per il calcio, perchè ci saranno sempre più furbi pronti ad approfittarne. Io con Moratti ho fatto lo scambio Carini-Cannavaro, che non era molto attinente alla realtà dei valori. Però l'ho fatto. Magari continuassero ad esserci questi presidenti, perchè quelli che s'intendono più di calcio, i più furbi, possono anche fare la squadra a loro spese".
Come vedrebbe un trio Diego-Amauri-Lavezzi?
"Non lo vedrei per niente perchè c'è un conflitto. Fermo restando l'attaccante di peso, il resto è tutto da vedere. Intanto a me non piacciono quelli che stanno dietro le punte. Sono giocatori che hanno piedi buoni, come il Baggio che avevamo noi, ma quando hanno il pallone cercano sempre il gol e gli attaccanti stanno a guardare. Si spostano, fanno movimento, ma non ricevono mai la palla. E magari la mezza punta può fare anche dei gol importanti perchè ha piedi buoni. Baggio, infatti, quando è andato al Brescia ha fatto dei grandi campionati perchè veniva utilizzato da prima punta e tutti giocavano per lui. Si tratta di giocatori buoni, ma anche pericolosi, perchè troppo spesso non passano il pallone agli attaccanti di ruolo. Lavezzi direi che non è proprio un giocatore da Juventus".
Quindi, lei, Diego non l'avrebbe preso?
"Su Diego ho delle perplessità. Intanto deve far vedere di essere un grande campione, anche se su questo credo di non aver dubbi, trattandosi di un giocatore tecnicamente molto dotato. Ma io lo utilizzerei in maniera diversa, come centrocampista puro, come in effetti mi è sembrato che fosse in certi momenti delle partite, perchè l'ho visto spesso giocare sulla linea mediana. Ma se gioca davanti, può diventare un problema perchè è uno che tira troppo spesso in porta e non si cura delle punte che potrebbero far gol. E' un giocatore da studiare: potrebbe essere meno attaccante e più centrocampista. Oppure il contrario. Per adesso ha dimostrato pochissimo in Italia. E siccome il gioco italiano è molto diverso da quello tedesco, bisogna aspettare che Diego faccia vedere quello che vale".
Venticinque milioni per Felipe Melo: il prezzo è giusto?
"Non scherziamo. Se Melo fosse stato italiano sarebbe costato cinque o sei milioni. La Fiorentina poteva pagare Mutu 40 milioni, invece l'ha pagato solo 7 milioni e mezzo".
Corvino ha comprato Cristiano Zanetti a 2,5 milioni, Marchionni a 4 milioni e poi ha venduto Felipe Melo a 25. Tre operazione distinte. Ma la Juve non poteva fare un'operazione unica e cercare uno sconto?
"Questo bisogna domandarlo ai dirigenti della Juventus. Io non ho seguito e non posso criticare. Resta il fatto che le cifre non sono reali. O meglio, sono cifre non confacenti con la realtà tecnica di giocatori come Melo".
Ora si parla tanto di questo modulo che potrebbe utilizzare Ferrara, il 4-2-3-1. Lei è convinto di questa barriera che il tecnico vuole formare davanti alla difesa con Melo e Sissoko? E poi chi toglierebbe tra i tre davanti? Marchisio? Che è uno dei giovani migliori e che in prospettiva potrebbe diventare uno dei più grandi centrocampisti d'Europa?
"No, io Marchisio non lo toglierei mai, perchè oltre ad essere tecnicamente bravo, ad avere visione di gioco e ad essere un centrocampista vero, è un giovane molto interessante che può contribuire ad aprire un ciclo nella Juventus. Di sicuro non avrei preso Melo. Anche se ritengo che Melo possa giovare a Sissoko. il brasiliano infatto è da considerare più un centrocampista difensivo e potrebbe favorire le frequenti scorribande del maliano, garantendogli un'adeguata protezione. Però ribadisco, Melo non l'avrei preso. E se l'avessi preso, non certo a quelle cifre".
Lei dunque avrebbe tenuto un giocatore importante come Zanetti....
"Senza dubbio, piuttosto che pagare venticinque milioni mi sarei tenuto Zanetti. E nel momento in cui fosse mancato lui, avrei fatto giocare in quella posizione Marchisio".
Le leggiamo un sms: "Ci manchi comandante, ti ringrazio per tutte le volte che ci hai fatto godere, ti siamo vicini, sarai per sempre uno di noi"
Io ringrazio tutti quanti. Mi fa piacere questa frase e soprattutto questa parola che è stata detta, "comandante", perchè era quella che mi diceva sempre il Dottor Agnelli. E mi fa proprio ricordare il Dottore".
A proposito del fatto che lei non avrebbe preso Melo. Alcuni tifosi dicono che lei stia gufando la nuova Juventus, che stia sperando che non vinca niente per dire che Luciano Moggi è sempre il migliore...
"Non è assolutamente vero. Io sono lontano da questi pensieri. Io se vincesse la Juventus sarei sempre contento, anche perchè batterebbe l'Inter. Perchè ormai le uniche due squadre che possono competere per il titolo sono proprio Inter e Juventus. E voi certamente sapete che io non amo l'Inter. Tra le due, preferisco sempre che vinca la Juve. Penso non ci sia il minimo dubbio. Purtroppo però, credo che attualmente la squadra di Mourinho sia ancora più completa, anche se i bianconeri hanno fatto un salto in avanti. E' dimostrato, tuttavia, che con la partenza di Ibrahimovic l'Inter può essere sottomessa. I nerazzurri hanno comprato due campiono come Eto'o e Milito, ma entrambi hanno bisogno di un gioco di squadra. Di una squadra che si sbilancia in avanti per supportarli. Quando c'era Ibra, invece, la squadra era più compatta, bastava mandare il pallone in avanti che pensava a tutto lui. La differenza è sostanziale. E purtroppo Ibrahimovic è stato dato via dalla Juventus. Se effettivamente stavano pensando ad una Juventus che dovesse essere ancora competiva in futuro, Il giocatore non doveva essere ceduto, perlomeno non all'Inter. Perchè è inutile spendere 25 milioni per Amauri, che costa quanto Ibrahimovic. Tanto valeva tenersi Ibra e darlo un anno in prestito. Non capisco la situazione. Se invece la Juventus è partita con l'idea di tornare in serie A e di fare solo qualche colpo di mercato, senza però ambire a fare quello che ha fatto la Juve di Ibrahimovic, allora va bene così, per carità. La polvere negli occhi si può buttare tranquillamente, ma i risultati sono più difficili da perseguire".
Dove non ci sono tanti soldi, ci vuole competenza e fantasia. Forse quest'estate la Juventus, prima di prendere Felipe Melo, avrebbe dovuto prendere Pantaleo Corvino, che è l'unico personaggio che per competenza potesse sostituire Moggi
"Sarebbe stata una scelta buona. Io Pantaleo Corvino lo stimo..."
Eppure si diceva che tra voi non corresse buon sangue...
"Non è vero, erano solo dicerie. Ci siamo presi di petto solo quando avevamo tre giocatori in comproprietà, ovvero Chiellini, Maresca e Miccoli. Poi dopo sono riuscito a farle in una certa maniera, e siamo rimasti contenti sia noi che la Fiorentina".
Corvino è l'unico che potesse sostituirla?
"Può darsi. Però, vedete, le società di calcio sono fatte in una certa maniera. E' difficile stabilire chi può essere sostituito e come. Adesso il problema è che una società di calcio va gestita come un'azienda e quindi servono persone che conoscano il calcio e sappiano amministrare il personale. Io non so se Corvino sappia amministrare il personale, ma come conoscitore di calcio è uno dei migliori".
Appunto perchè sono delle aziende, non ci vorrebbe una persona che capisca di calcio ed una che amministri il personale?
"Ma il direttore generale deve capire di calcio e amministrare il personale".
Ci può confermare che se non ci fosse stato lo scandalo di Calciopoli, la Juve avrebbe avuto tra le mani Cristiano Ronaldo?
"Cristiano Ronaldo l'avevamo preso. Era venuto a Torino a fare le visite mediche, ma Salas, che doveva andare in cambio allo Sporting Lisbona, ha bloccato tutto. Inizialmente voleva andare, ma all'improvviso ha rifiutato il trasferimento. E a quel punto abbiamo perso Cristiano Ronaldo. E' entrato poi il Manchester United che ha offerto 33 miliardi e noi non potevamo competere. Noi avevamo preso Ronaldo quando aveva 17 anni e 33 miliardi all'epoca sembravano una pazzia per un giocatore di quell'età. A prescindere dal fatto che non disponevamo di quelle cifre. Noi infatti non abbiamo mai chiesto soldi e facevamo con quello che avevamo".
Lei ha mai pensato che se non fosse arrivata calciopoli, la Juve avrebbe vinto la terza stella nell'anno del centenario dell'Inter?
"Non ci sono dubbi, su questo potete stare tranquilli. Avremmo vinto per altri quattro-cinque anni di seguito".
Molti sostengono che gli imputati di calciopoli stiano puntando alla prescrizione. Ci puoi confermare che tu non hai alcuna intenzione di accettare la prescrizione?
"Da parte mia è l'esatto contrario. Hanno voluto il processo e lo devono fare".
Adesso ci saranno nuove prove, nuove intercettazioni, vero?
"Il processo si farà nell' aula del tribunale"
Comunque tu non accetterai la prescrizione...
"No, non l'accetterò. Mai!".

giovedì 7 maggio 2009

"Ranieri paga per tutti ma..."

Ecco le risposte integrali rilasciate al sottoscritto dai vari interlocutori vip bianconeri, che ringrazio di cuore per la disponibilità dimostrata.
La domanda per tutti è stata la seguente:
Confermeresti Ranieri alla guida della Juventus? Ed in caso di esonero, con chi lo sostituiresti?
BEPPE BRAIDA (COMICO TELEVISIVO)
No, manderei Ranieri a casa, insieme però all’attuale dirigenza.
In panchina mi piacerebbe vedere Benitez.
GIANLUCA BARILE (DIRETTORE PETRUS)
Non confermerei assolutamente Ranieri.
La Juve ha bisogno di allenatori dalla mentalità vincente e Ranieri ha ampiamente dimostrato di esserne sprovvisto. Al suo posto Antonio Conte, senza dubbi.
Nelle sue vene scorre sangue bianconero, conosce benissimo l'ambiente, sa cosa significa guidare una squadra (lo ha fatto per anni sul campo, lo saprebbe fare benissimo anche dalla panchina) che deve lottare per lo scudetto e la Champions.
Sono convinto che con Conte si aprirebbe un ciclo lungo e benedetto come quelli di Trapattoni e Lippi.
LUCIANO MOGGI (EX DG JUVENTUS)
Dico solo una cosa: Ranieri andava protetto e difeso ed invece è stato mandato allo sbaraglio.
Non si può lasciare da sola una persona a gestire un intero spogliatoio come quello della Juventus.
Sulla sua sostituzione non voglio fare pronostici anche perchè non è certo cambiando l'allenatore che la Juventus risolverà i suoi problemi
LINUS (CONDUTTORE RADIOFONICO)
No, non confermerei Ranieri. Ormai è evidente che si è rotto inesorabilmente l'equilibrio dello spogliatoio e non è più possibile tornare indietro. Per la sua sostituzione bisogna capire quali sono i veri obiettivi futuri della Juventus e cosa vuole fare davvero Lippi perchè l'accoppiata Ferrara-Lippi non mi dispiacerebbe per nulla. Altrimenti punterei su Spalletti
MASSIMO GILETTI (CONDUTTORE TELEVISIVO)
Con grandissimo rammarico non confermerei Ranieri perchè il Mister ha fatto più che un buon lavoro ma è ormai è evidente che la squadra è spaccata. Purtroppo il calcio è un ambiente dove si dimentica in fretta.
Per il futuro punterei su un tecnico emergente con grande ambizione.
Mi vengono in mente 2 nomi: o Conte o Gasperini
CLAUDIO CHIAPPUCCI (EX CICLISTA)
Ho seri dubbi sulla riconferma di Ranieri. E' evidente che ha deluso le aspettative. Per la sua sostituzione permettimi di sognare. Io sulla panchina della Juve l'anno prossimo vorrei Benitez.
MASSIMILIANO BRUNO (ATTORE E SCENEGGIATORE)
Confermare Ranieri? Mai! Se non ha mai vinto nulla d'importante in carriera (e molto probabilmente mai lo farà), ci sarà anche un motivo? Via subito e con lui anche tutti i senatori!Ripartiamo da Cesare Prandelli, lui si, un vecchio cuore bianconero!
E aggiungo una cosa: No a Conte! E' sin troppo presuntuoso.
FABIO MAZZARI (ATTORE)
Un mese fa, con qualche perplessità, avrei confermato il Mister.
Ora, con tutto il buono che ha fatto Ranieri ( perché ha fatto, dobbiamo dargliene atto. Non aveva un organico all’altezza di Inter e Milan, si è inventato la squadra corta, la difesa alta, non ha trascurato i giovani..) ebbene ora dico no.
La mancanza di gioco è diventata imbarazzante, il giochino del fuorigioco oramai lo usano gli altri per ridicolizzarci, il 4-4-2 è un modulo ormai da cambiare, la mancanza di una fonte di gioco, il centrocampo solo muscolare ( che poi a fine campionato è sfiatato ) mi sembrano tutti motivi per non puntare più su di lui.
Ma soprattutto lo scontro con lo spogliatoio ( anche se nel caso di Camoranesi, ha tutte le ragioni del mondo..) la frattura con i giocatori, con la vecchia guardia ( che andrebbe però cambiata !) fanno pensare che non potrà più tenere in mano la squadra. Comunque credo che prima di lui bisognerebbe processare la dirigenza ( non è un caso se i tifosi invocano Luciano Moggi!..).
Scelte di mercato, mancanza di management, sudditanza e quiescenza nei confronti dei veri potenti del campionato, tirchieria, parametri zero ( Cannavaro! Allora anche Cuccureddu, Bonini. Tardelli..) Non credo bastino il progetto stadio o Diego ( se mai arriverà..).
Per la sostituzione di Ranieri tutti parlano benissimo di Conte, ma confesso che non ho mai visto il suo Bari. Quello che ho visto è invece il Genoa di Gasperini.. E devo dire che è un piacere vederlo giocare, sì un piccolo Barcellona ( visto che si può usare bene Palladino?..). Di Ferrara non so niente. Allegri temo sia un po’ giovane e inesperto per uno spogliatoio come quello della Juve.
Prandelli e Spalletti, sì certo, ma a questo punto la novità credo potrebbe essere Gasperini.
Dico Gasperini. ( non ho parlato di Lippi perché non credo a un terzo ciclo, e mi pare nemmeno lui..).
MAURIZIO PANIZ (ONOREVOLE – PRESIDENTE DELLO JUVENTUS CLUB MONTECITORIO)
Non confermerei Ranieri, quand'anche la risoluzione del contratto appaia significativamente onerosa, come verosimile e da valutare. Per la sua sostituzione affronterei il rischio di un tecnico giovane (sapendo che la società ha oggi adeguata esperienza per poter supportarlo adeguatamente).
ROBERTO BECCANTINI (GIORNALISTA)
Certo che lo confermerei. Nella mia griglia d'agosto, la Juventus figurava al terzo posto, dietro Inter e Milan. Un minimo di coerenza, please.
Comunque per la sua sostituzione mi piacerebbe una sterzata totale.
Sono indeciso fra Delio Rossi, Gasperini e Antonio Conte.
MAX PISU (ATTORE)
No, non confermerei Ranieri che non è il mio ideale di allenatore.
Però la dirigenza fino a che c’era da fare proclami sono stati i primi a cantare(salvo poi darsi la zappa sui piedi), ora non parla più nessuno e Ranieri l’hanno mollato e lasciato solo. Ho paura che con un altro allenatore si possa correre lo stesso rischio, soprattutto per uno di “primo pelo” come Conte. Questa dirigenza non mi convince in pieno.
SIMONE STENTI (GIORNALISTA)
No, non confermerei Ranieri. Al di là dei meriti o dei demeriti del Mister, è chiaro che ha perso il polso dello spogliatoio. La spaccatura è insanabile ed è molto più facile cambiare un allenatore che buona parte della squadra…. La rosa attuale non è competitiva nell'immediato, quindi vale la pena cominciare a pensare in prospettiva, anche con l'allenatore.
Punterei anche sulle ragioni "del sangue", cercando perciò un ex bianconero. Prandelli non si scollerà mai dalla Fiorentina, inoltre è già ultracinquantenne. Gasperini fa volare il Genoa, ma giovane non lo è neppure lui. E' vero che è fuori dal giro da qualche anno, ma io darei lo spogliatoio in mano a Vialli: tattica e preparazione, poi, possono farle anche altri, ma lui passerebbe la mentalità del capitano che ha alzato la Champions.
GIAMPIERO MUGHINI (SCRITTORE)
Confermare o no Ranieri è una domanda prematura, a quattro domeniche dal termine.
Se la Juve continua così, a cominciare da un’eventuale sconfitta con il Milan, è impossibile però che Ranieri resti.
Quella su un nuovo allenatore è una scommessa da un miliardo di euro. Perché non Antonio Conte, che è di razza juventina? E’ una scelta che somiglierebbe alla scelta del Trap fatta da Boniperti e a quella di Lippi fatta dal grande Luciano Moggi (da uno che dovrebbe essere il primissimo acquisto della Juve dell’anno prossimo).
GIANLUCA SAVOINI (GIORNALISTA)
A questo punto credo che Ranieri non sia più riconfermabile, anche se di certo non gli getterei la croce addosso. Al suo posto vedrei bene Gianluca Vialli e, in seconda battuta, Prandelli.
LAMBERTO SPOSINI (CONDUTTORE TELEVISIVO)
Io, Ranieri non lo confermerei. E' una considerazione squisitamente tecnica perchè, umanamente, Ranieri credo che sia una persona di valore. Tecnicamente, però, ha commesso tanti errori.
Si dice: aveva una squadra non all'altezza. Vero, ma avallata da lui.
Poulsen, giocatore modesto ma non per questo poco caro, chi lo ha fortissimamente voluto ?
Tiago idem, solo per fare alcuni esempi. La squadra, come l'ha messa in campo, non mi ha mai convinto.
Per la sua sostituzione l'ideale - lo dico da anni - sarebbe Rafa Benitez, ma purtroppo si è legato al Liverpool praticamente per l'eternità.
Sono contrario al ritorno di Lippi. Antonio Conte non è male, altrimenti Allegri o Gasperini.
ENRICO DE SANTIS (GIORNALISTA)
No. Sono convinto che Ranieri abbia fatto il massimo in questi due anni, con il materiale che ha avuto a disposizione. Ma ci sono due fattori che mi spingono a rispondere no. Il primo: non ho condiviso le sue scelte di mercato in questo biennio e le ho criticate in tempi non sospetti. Il secondo: lo spogliatoio è spaccato, non è riuscito a tenere testa ai senatori. Aggiungo che sarebbe stato impossibile per il 99.99% degli allenatori. Intanto comunque farei una bella pulizia della rosa. Tra giocatori non all’altezza e altri che hanno concluso il loro ciclo, ne resterebbero pochi. Sul nome del sostituto di Ranieri ho le idee piuttosto chiare. Mi piacerebbe fosse un emergente. Gasperini o Conte, in ordine di preferenza. No a Spalletti o Prandelli. Men che meno un Lippi-ter. Ma come priorità, a mio parere, la Juve deve prendere un dirigente “forte” che sia uomo di calcio. Marotta potrebbe essere la persona giusta.
DAVID PRATELLI (IMITATORE)
Personalmente non ho dubbi, riconfermei assolutamente Ranieri. Ha colpe marginali sull’andamento della stagione juventina e gli allestirei, inoltre, una squadra altamente superiore a quella di quest’anno.
Nel caso però dovesse essere esonerato, per i suoi parametri non vedo molte scelte. Ha un contratto oneroso e non penso che la società possa usare troppo la formula morattiana...
Però se la proprietà arrivasse a tanto, spero daranno un'impronta forte con un vero salto di qualità ovvero il ritorno di Carlo Ancelotti.
ANDREA SARUBBI (ONOREVOLE)
Purtroppo, credo che Ranieri vada sostituito. Ha fatto con la Juve quello che aveva fatto con le altre squadre, portandole vicine al vertice, ma neanche stavolta gli è riuscito il salto. Ha commesso errori in campagna acquisti. Ma soprattutto, non ha saputo correggere gli errori tattici: non è possibile, alla fine del campionato, continuare a prendere i gol che si prendevano all'inizio, con il solito contropiede. Se ne prendi una decina allo stesso modo e nell'arco di una stagione non trovi una soluzione tattica per evitarli, il problema non sono gli infortuni ma sei tu. Mi dispiace molto, perché umanamente è un gran signore e lo stile Juve ne guadagnava parecchio.Per il futuro vorrei un allenatore con esperienza e bel gioco: almeno, se anche nei prossimi 2 anni non arriviamo al livello delle altre, ci riconciliamo un po' con il calcio. Per questo dico Spalletti: uno scambio di allenatori tra Juve e Roma mi pare conveniente per entrambe. In ogni caso, una squadra non si fa senza giocatori: fino a quando abbiamo titolari come Molinaro, tanto per fare un esempio, non andremo lontano.
TONY DAMASCELLI (GIORNALISTA)
Io confermerei Ranieri, anche perché il problema della Juve non è certo in panchina.
Chiunque arriverebbe al posto di Ranieri si troverebbe nella stessa situazione
DARWIN PASTORIN (GIORNALISTA)
Stimo Claudio Ranieri, e da sempre. Credo nei progetti di una società, anche davanti a una stagione negativa. Ma qualcosa, evidentemente, si è "rotto" nella Juventus. Nello spogliatoio, tra giocatori e tecnico. I dirigenti sono perplessi. i tifosi manifestano, con rancore, il proprio disappunto: e l'annuncio del ritorno di Fabio Cannavaro non ha portato calma, anzi... Ranieri, che è persona intelligente, ha capito di essere giunto al capolinea della propria avventura: personalmente mi dispiace. Ma i risultati sono lì, specchio chiaro di una crisi profonda. E che tristezza vedere il mio amico Gigi Buffon colto da lacerante malinconia!
Per il futuro stimo, molto, Massimiliano Allegri del Cagliari. Ma la Juve, probabilmente, punterà su Antonio Conte: conosce l'ambiente, è amato dai sostenitori, sta lavorando bene al Bari.
PAOLO ROSSI (CONDUTTORE JUVENTUS CHANNEL)
Non confermerei Ranieri e lo rimpiazzerei con Gasperini.
PIERO OSTELLINO (GIORNALISTA)
No. Ranieri ha fatto il suo tempo.
Aprirei un ciclo o con Conte o con Gasperini (come si era fatto con Trapattoni e Lippi), vendendo Buffon (Handanovic al suo posto, con Manninger), Zebina, Poulsen, Tiago, Trezeguet, Iaquinta, Camoranesi per fare cassa fin che si è in tempo. Prenderei Zapata per la difesa (terzino destro o centrale all'occorrenza) più Cannavaro (visto che lo hanno già ingaggiato), Ariaudo, Chiellini, Legrottaglie e Molinaro per la difesa. Farei tornare Palladino, con Giovinco, Amauri e uno come Lanzafame o Paolucci per l'attacco . Prenderei Diego come play maker, proverei a trasformare De Ceglie nel nuovo Nedved da far giocare davanti a Molinaro, con Sissoko, Marchisio, Poulsen (se non si riesce a venderlo) o uno straniero sui 25-27 anni di buona esperienza e un giovane della Primavere da far crescere per il centrocampo. Manderei Del Piero in America a prendersi gli ultimi spiccioli (soldi) e ad imparare l'inglese e al ritorno lo farei vice-presidente (con Andrea Agnelli presidente). Mi chiedo poi che ci fanno tanti osservatori sull'estero visto che poi non si pescano mai jolly e si corre dietro agli svincolati che sono ormai al capolinea della carriera (gli unici svincolati che vale la pena di prendere sono quelli ancora giovani che vogliono lasciare la società dove giocano per cambiare, perchè non si trovano bene dove sono).
LUCA BEATRICE (CRITICO D’ARTE)
Ranieri via. E con lui non confermerei più di metà squadraPer il futuro confido nel coraggio della gioventù, emulando ciò che è stato capace di fare il Barcellona di Pep Guardiola. Quindi: Antonio Conte
MARCELLO CHIRICO (GIORNALISTA)
Confermare Ranieri? Assolutamente no!
Gran parte dello spogliatoio lo sopporta a fatica, non condividendone scelte tecniche e di preparazione. Come fai a lavorare in simili condizioni? E poi ha dimostrato pure alla Juve ciò che sapevamo già: non è un vincente. E questo non combacia con la tradizione e le ambizioni di questa società.
La Juve avrebbe bisogno di allenatori tipo Benitez, Hiddink, Wenger, ma questi non verranno mai perchè o già impegnati con altri club oppure perchè troppo cari. Andrei quindi su un tecnico di prospettiva, con idee nuove e carico di motivazioni. ANTONIO CONTE è il mio candidato, perchè ha grinta, tanta voglia di sfondare, pieno di idee ed in possesso di una mentalità vincente, oltre che già a conoscenza di cosa significhi stare alla Juve.
Porterebbe entusiamo, cosa che al momento manca nel nostro club soprattutto all'interno dello spogliatoio.
CHRISTIAN ROCCA (GIORNALISTA)
No. Non confermerei Ranieri e al suo posto richiamerei Fabio Capello.
ANDREA BONINO (TELECRONISTA)
A fine stagione riconfermerei Ranieri. Perché?
Fino all’eliminazione dalla Champions League e la susseguente eliminazione dalla coppa Italia, la Juventus non aveva disputato un campionato così disastroso. Qualificata per gli ottavi di Champions, semifinalista in coppa Italia e seconda in campionato, sempre col fiato sul collo dell’inter. Battendo oltretutto real madrid, milan, fiorentina, genoa (all’andata) e roma negli scontri diretti.
Il tutto dovendo fare i conti con numerosi (troppi) infortuni (oltre 66) che hanno falcidiato la Juventus. Da Trezeguet a Camoranesi, da Zanetti a Sissoko, fino ad Amauri, Poulsen, Marchisio, eccetera.
Alla fine la Juventus ha giocato pochissime partite ad organico pieno.
ERGO: Ranieri ha fatto il suo dovere tirando fuori il meglio dagli uomini che aveva a disposizione. Dopo l’eliminazione dai due fronti, la squadra ha perso smalto, ha rilassato i nervi e ha ammesso (alcuni giocatori l’hanno ribadito negli spogliatoi a fine partita) di aver perso gli stimoli giusti per continuare a giocare con la giusta cattiveria agonistica. Infine il pranzo Blanc-Lippi e tutto quello che ne è conseguito (le voci sul LIPPI-TER), ha destabilizzato l’ambiente i cui equilibri erano già molto delicati (come in tutti i gruppi abituati a vincere e ora costretti a vivacchiare sulle fortune o sulle sfortune altrui).
A quel punto Ranieri è stato lasciato solo a metterci la faccia, a fare da parafulmine a tutte le critiche e, quando anche John Elkann ha detto “vedremo a fine stagione se confermare o meno il tecnico” (dopo che Blanc e Cobolli si erano prodigati nel riconfermarlo a tutti i costi, qualsiasi fosse stato il risultato a fine stagione) è stato definitivamente destabilizzato. Ora la squadra pare non seguirlo più (vedi contro Reggina e Lecce: i giocatori camminavano…) e, se così fosse, è giusto che lasci la panchina della Juventus e che si dimetta. Altrimenti rischierebbe di restare a bordo di una nave pronta all’ammutinamento alla prima difficoltà e rischierebbe di fare un’altra stagione ancor più deludente. Se la squadra non ti segue, è impossibile lavorare. Rischi il naufragio e rischi magrissime figure. Figure che una squadra come la Juventus non può permettersi.
Ma il progetto era tornare a vincere entro 3/5 anni?
Permettiamo allora Ranieri di fare anche il terzo anno a Torino, magari con la squadra al completo (la sfiga guarderà da un’altra parte prima o poi…). Se poi, alla fine dell’anno prossimo non avrà vinto nulla, si può anche licenziare.
Comunque se come sembra Ranieri verrà esonerato secondo me i due tecnici che meglio sposerebbero la causa bianconera sono Prandelli e Spalletti. Il tecnico della Fiorentina è difficile che lasci il progetto viola a metà strada (tant’è vero che prima di Ranieri aveva quasi firmato per la Juventus, salvo poi mantenere la parola data ai Della Valle, ribadendo di essere un grand’uomo: UN UOMO DI PAROLA). Per quanto riguarda Spalletti bisogna vedere come andrà a finire la stagione giallorossa (sempre più delicata, vista la contestazione furibonda dei tifosi). Se dovesse andarsene da Roma, lo vedrei bene sulla panchina della Juventus, visto l’ottimo lavoro fatto nella capitale in tutti questi anni. Altrimenti, visto che qui a Torino le voci sul suo ritorno si fanno sempre più insistenti (anche da personaggi “ombra” che girano attorno alla Juve), nonostante la sua secca smentita di qualche giorno fa, il sogno sarebbe Marcello Lippi. Come allenatore? Come direttore tecnico o direttore generale con Conte, Ferrara o Vialli in panchina? Questo non lo so. Sono cose troppo più grandi di me. E non ho conoscenze così alto-locate per farmi un’idea precisa in merito. Ma secondo me il LIPPI-TER non è una bestemmia o soltanto un’invenzione giornalistica. Qui a Torino pare essere più di una possibilità…
SERGIO BRIO (EX CALCIATORE JUVENTUS)
Secondo me Ranieri rimarrà perché ha ancora un anno di contratto ma nel caso fosse esonerato punterei su Prandelli
SERGIO RIZZO (VICE DIRETTORE CORRIERE DELLO SPORT)
E’ evidente che Ranieri non può più restare, per questioni tecniche ed ambientali. Per la sua sostituzione, Gasperini è quello che mi sembra più pronto. So che il popolo è più per Conte, ma credo anche che sia dura per la Juve affidarsi a un esordiente in serie A: Conte fa sempre in tempo a diventare tecnico della Juve, ma ha prima bisogno di uno-due campionati in A. Se poi si volesse uscire dall'ottica dell'emergente a tutti i costi, credo che si potrebbe puntare su Spalletti, il cui ciclo a roma ormai è finito.

mercoledì 6 maggio 2009

"Conte, il nostro Guardiola"

Nei giorni scorsi vi avevo promesso una sorpresa. Ed eccola qui.
Più tardi, riporterò per intero, tutti i pareri che mi sono stati rilasciati dai compagni di fede zebrata.
JUVE, I TIFOSI VIP HANNO SCELTO:
“ANTONIO CONTE SARA’ IL NOSTRO PEP GUARDIOLA”
CLAUDIO RANIERI PAGA PER TUTTI

“Il mondo del calcio è un ambiente che dimentica in fretta”.
Faccio mia l’amara considerazione riportata al sottoscritto da Massimo Giletti, per iniziare questo percorso all’interno della tifoseria Vip juventina.
Avessi fatto questo sondaggio sulla conferma di Ranieri un mese fa, probabilmente i risultati sarebbero stati capovolti o quasi.
Ormai “l’equilibrio dello spogliatoio si è inesorabilmente rotto e non è più possibile tornare indietro” Linus (all’anagrafe Pasquale Di Molfetta) dixit.
Dello stesso parere anche Sergio Rizzo.
“Nessuno dubita sulle doti umane di Ranieri ma tecnicamente ha commesso tanti errori” la lucida e spietata analisi di Lamberto Sposini.
Ed anche chi, come Giampiero Mughini, ha sempre difeso il tecnico trasteverino, quasi si arrende “pagherà lui per tutti”.
Roberto Beccantini però non ci sta:
“un minimo di coerenza, please. Questa Juve è inferiore ad Inter e Milan….”.
Gli fa eco David Pratelli “io riconfermerei Ranieri all’istante, magari rinforzandogli la squadra..”
Concetto che rincara anche Andrea Bonino “ con tutti gli infortuni avuti in questa stagione, il Mister ha fatto il suo dovere”.
Per Darwin Pastorin, la lacerante malinconia dell’amico Gigi Buffon è però l’immagine simbolo del capolinea Ranieri.
Che per alcuni tifosi come Marcello Chirico e Massimiliano Bruno è quasi una liberazione
“Basta. Non è un vincente! Si faccia da parte.”
Sergio Brio e Maurizio Paniz però, a questo punto, si interrogano su quello che ne sarà del suo ultimo oneroso anno di contratto.
La Juve non sarà mai come l’Inter, anche in questo.
Per Simone Stenti “cambiare Ranieri è solo la strada più semplice, perché molto più facile che cambiare mezza squadra..…”.
Quasi dello stesso avviso Andrea Sarubbi ”Ranieri ha fallito ma fino a quando i titolari saranno giocatori come Molinaro non andremo lontano”
Max Pisu, in questo momento, ha davvero poca voglia di scherzare “ Ranieri non è mai stato il mio allenatore ideale ma la Dirigenza l’ha lasciato solo….”
Dello stesso parere anche uno che non ha bisogno di presentazioni, Luciano Moggi “Ranieri andava protetto e difeso ed invece è stato mandato allo sbaraglio. Non si può lasciare una persona da sola a gestire un intero spogliatoio come quello della Juve” (E se lo dice lui…..)
Non si può, eppure è stato fatto. Motivo che porta Tony Damascelli ad affermare che “il problema della Juve non è in panchina. Chiunque arriverà dopo si troverà nella stessa situazione….”
Anche un altro comico, Beppe Braida, ha poca voglia di ridere e punta il dito contro l’attuale dirigenza juventina da “mandare a casa insieme a Ranieri”.
A leggere queste considerazioni, le candidature dei vari Delio Rossi, Spalletti, Allegri, Prandelli o Gasperini spaventano ancora di più, nonostante quest’ultimo sia “riuscito a trasformare il Genoa in un piccolo Barcellona” come afferma Fabio Mazzari, promozione che trova il pieno consenso anche da parte di Paolo Rossi.
Ma chi può salvare allora la Juventus?
Il nostalgico Christian Rocca va sul sicuro e spera in un ritorno di Fabio Capello, mentre “el diablo” Claudio Chiappucci esagera sognando addirittura l’arrivo di Rafa Benitez, appena fresco di rinnovo con il Liverpool.
Poi l’immancabile fantasma di Marcello Lippi (con o senza Ferrara) sempre pronto ad aleggiare nei cieli di Torino. Ma alla fine, nonostante l’estremo tentativo di candidatura alternativa (quel Gianluca Vialli proposto dall’omonimo Savoini), non resta che un nome:
ANTONIO CONTE.
Quasi il 50% degli intervistati indica nell’ex capitano della Juve il “salvatore della patria”.
“Nelle sue vene scorre sangue bianconero” e già questo serve a rasserenare molti tifosi delusi, Gianluca Barile compreso.
“Sarà il nostro Pep Guardiola” si sbilancia Luca Beatrice.
In questo momento, il nome di Conte ha il poter di un antidolorifico che riesce a lenire il dolore mettendo d’accordo quasi tutti, compreso Enrico De Santis che però fa giustamente notare che “la priorità dovrà esser quella di prendere un dirigente FORTE che sia uomo di calcio”.
Strada che per Giampiero Mughini porta ad una sola via “il primissimo acquisto dell’anno prossimo dovrebbe esser Luciano Moggi”.
Piero Ostellino, infine, propone un’idea ancora più suggestiva e spettacolare “mandiamo Del Piero in America a prendersi gli ultimi spiccioli ed al suo ritorno nominiamolo vice-Presidente, con Andrea Agnelli al posto di Cobolli Gigli”
In conclusione, mi sento di poter dire che all’interno della tifoseria vip juventina è pensiero comune che Ranieri pagherà per tutti ma l’ultima considerazione è proprio per Antonio Conte, che da solo non potrà fare miracoli.
Se gran parte della vecchia guardia non verrà destituita e la rosa rinforzata e se soprattutto non verranno inseriti in organico Dirigenti d’esperienza e competenza, l’ex numero 8 juventino rischierà fortemente di finire come il tecnico romano:
UNICO COLPEVOLE, DOVE INNOCENTI NON CE NE SONO.

lunedì 23 marzo 2009

"A gamba tesa" su Rampulla


Per commentare il momento della Juventus, concentrata in questo periodo solo sulla rimonta Scudetto dopo l'eliminazione in Champions, ho scelto uno che la Juve ce l'ha nel sangue:
prima da tifoso, poi da giocatore ed ora da dirigente.
Ecco a voi l'intervista "A gamba tesa" su Michelangelo Rampulla

Michelangelo, anche in questo campionato come lo scorso anno, la Juventus si ritrova ad inseguire l’Inter a distanza di sicurezza. Te lo aspettavi o credevi che il gap nei confronti dell’Inter era stato ridotto dalla campagna acquisti estiva bianconera?
In tutta sincerità pensavo e speravo che saremmo stati un po’ più vicini anche se credo che comunque si stia facendo un buon Campionato e sette punti di distacco sono ancora “accettabili”…..
Diciamocelo: ancora una volta la grande differenza nel campionato italiano la sta facendo Zlatan Ibrahimovic che rischia seriamente di vincere il suo quinto scudetto consecutivo. Ma era proprio impossibile cederlo ad una diretta concorrente come l’Inter? Non era il caso eventualmente di incassare anche un po’ di meno ma venderlo all’estero per non rinforzare un’avversaria che fino a quel giorno era stata sempre nettamente inferiore alla Juventus?
Zlatan è un giocatore fenomenale capace di far fare il salto di qualità a qualsiasi squadra. A maggior ragione ad una squadra già forte come l’Inter…. Ma la squadra nerazzurra, in quel momento, è stata l’unica a fare un’offerta seria e penso che in fondo la società abbia fatto bene a cederglielo. Non bisogna dimenticare mai che la volontà del giocatore era solo quella di andare via. Io ho passato dieci giorni di ritiro a Pinzolo con Zlatan, cercando di convincerlo in tutti i modi a restare ma non c’è stato nulla da fare. Purtroppo è andata così.
A questo punto pensi che per colmare il gap nei confronti dell’Inter l’anno prossimo la proprietà deciderà di investire grandi somme sul mercato?
Sicuramente si cercherà di colmare ancora di più il gap che ci separa dal primo posto. Ma si investirà il giusto, in perfetto Stile Juventus. Niente spese folli.
Sul mercato c’è un campione che l'anno prossimo indosserà la maglia della Juventus ?
C’è ma per ovvi motivi non ti posso fare il nome. I tifosi bianconeri possono stare tranquilli: l’anno prossimo ammireranno un TOP-PLAYER…..da Juventus.
C’è uno o più giocatori del settore giovanile della Juventus sul quale senti di poterti sbilanciare in merito ad un suo futuro radioso in maglia bianconera?
Non è mai bello fare dei nomi. Ci sono tanti giovani del nostro Settore Giovanile che possono fare il salto di qualità e noi faremo di tutto perché questo avvenga.
Pur non stravedendo troppo per il gioco mostrato in campo, il pubblico bianconero si era molto legato a Didier Deschamps, del quale apprezzava in particolar modo la voglia di vincere e lo sprizzare juventinità da ogni poro. Ti aspettavi un divorzio così traumatico all’epoca?
Assolutamente no. E’ stato un fulmine a ciel sereno. Eravamo solo all’inizio del percorso. Il divorzio di Didier con la Juventus mi ha completamente…spiazzato.
Al posto di Deschamps è arrivato Ranieri che la stampa non ama molto e sul quale anche il tifo bianconero è perplesso e molto diviso. Forse perché il Mister romano sembra accontentarsi troppo, considerando strepitosa anche una stagione dove magari alla fine si potrebbe anche non vincere niente. Dà l’impressione che per lui già il solo fatto di allenare la Juventus sia un punto di arrivo, quando invece lo sappiamo bene che alla Juve non è consentito giocare solo per partecipare(Chiedere in merito ad Ancelotti). Non ti chiedo un parere diretto su Ranieri perché sarebbe inelegante, ma secondo te non sarebbe il caso in futuro di puntare sempre su un ex giocatore o comunque su qualcuno che ha vissuto sulla propria pelle la juventinità e sa cosa pretende sempre l’esigente tifoso juventino?
Non credo sia indispensabile che l’allenatore sia stato un giocatore della Juve ma che capisca cosa sia la Juventus, questo si. Ranieri questo lo sa bene e sta guidando la squadra nel migliore dei modi, Non dimentichiamo che siamo secondi in classifica e siamo arrivati agli ottavi di Champions quasi come la squadra di Capello che però aveva tanti, tantissimi campioni in più.
C’è un nome che infiamma i cuori dei tifosi juventini: Antonio Conte. Se potessero, in molti, lo porterebbero immediatamente sulla panchina bianconera. Avendo giocato tanti anni insieme a lui ti aspettavi che avrebbe avuto una promettente carriera anche da allenatore? Secondo te è pronto per allenare una squadra di primo livello?
Lasciamo fare la giusta esperienza ad Antonio. Quello che poi sarà il futuro lo vedremo presto. Certo, si sta dimostrando all’altezza e diventerà sicuramente un grande allenatore. Quindi….. Quando hai smesso di giocare a te è mai venuta la tentazione di provare a fare l’allenatore?
No mai, assolutamente. A me piacerebbe tantissimo fare l’allenatore dei portieri. Spero con tutto il cuore di poterlo fare un giorno nella mia Juve.
Quest’anno come 13 anni fa la finale di Champions verrà disputata a Roma. Hai sognato insieme ai tifosi in un remake della mitica impresa della Juve di Lippi? Dove ha sbagliato la Juve? Era davvero così impossibile eliminare il Chelsea che solo fino ad un mese fa era allo sbando?
Sarebbe stato bellissimo. Ci speravo, ovvio, come tutti i tifosi. Ma ho sempre saputo che sarebbe stato molto difficile. Non credo, poi, che abbiamo sbagliato qualcosa in particolare. Siamo stati sfortunati sopratutto per quanto riguarda gli infortuni. È andata così. Si vede che non era destino. Ci saranno altre occasioni per rifarci.
Recentemente Tuttosport ha minuziosamente riportato tutti gli infortuni bianconeri della stagione. Oltre 50 infortuni in meno di un anno. Non si può parlare solo di sfortuna, quindi. Di chi la colpa allora?
Scusa ma a questa domanda preferisco non rispondere altrimenti farei un torto a qualcuno che collabora con noi…
Hai mai rimpianto la scelta di giocare nella Juventus come secondo piuttosto che esser titolare altrove?
No, assolutamente. Da bambino volevo fortissimamente giocare nella Juve. Era il mio più grande sogno e sono contentissimo che si sia avverato.
Qual è la partita vista dalla panchina che più avresti voluto giocare?
Sicuramente la finale di Roma. Un’emozione unica. Anche se non credo che avrei potuto far meglio di Angelo Peruzzi.
Ma cosa aveva di speciale la Juventus del primo ciclo di Lippi? Perché dominò in Italia e nel mondo per così tanti anni?
Di speciale aveva tutti gli uomini che facevano parte di quel gruppo. Partendo da Lippi fino al magazziniere, il compianto Romeo. Il dominio è stato solo la logica conseguenza della straordinarietà unica di quegli uomini e di quel fantastico gruppo.
Molti per sminuire le imprese di quell’epoca hanno cercato di infangarla attraverso la bruttissima vicenda del Doping. Hai mai pensato che Zeman sia stato usato per attaccare l’odiata Juventus? Credi che a qualcuno sia mai importato davvero scoprire se girava il doping nel calcio o l’unico esclusivo obiettivo era distruggere la Juve?
Quando una squadra vince e stravince si cerca in tutti modi di sminuirne le vittorie con calunnie e quant’altro. Zeman ha detto delle cose che potevano essere anche giuste soprattutto per quanto riguarda l’abuso dei farmaci da parte di tutte le società, Però queste cose poi sono state attribuite solo alla Juve, sbagliando gravemente. Non so se il tecnico Boemo sia stato manovrato. Non mi interessa. Noi sappiamo quello che abbiamo fatto e preso in quegli anni e non abbiamo da rimproverarci assolutamente nulla.
Dove non ci sono riusciti con il Doping, ce l’hanno fatta con Calciopoli,: un processo basato sul nulla, come disse a suo tempo Enzo Biagi. Juventus privata di 2 scudetti, violentata, umiliata in serie B e spogliata di quasi tutti i suoi campioni e tutto questo solo per aver ascoltato il “sentimento popolare” che da sempre indica nella Juventus la squadra più odiata dagli italiani. Pensavi che con la riacquisizione della “verginità”, la Juventus sarebbe stata più simpatica o ti aspettavi che in fondo sarebbe stata trattata sempre allo stesso modo? Anche Mourinho, appena arrivato, ha capito subito che dire che la Juve viene aiutata dagli arbitri serve a spostare l’attenzione mediatica……. Al primo episodio a favore della squadra bianconera si grida allo scandalo, mentre se Maicon segna con 5 metri di fuorigioco si parla di buona fede. E già perché ormai senza più il diavolo Moggi nel mondo del calcio, la frase che più viene ripetuta è “adesso si sbaglia in buona fede”, quando gli errori arbitrali adesso sono molto più evidenti di quelli precedenti all’era Collina. Pensi che i media, le trasmissioni sportive, i giornali e tutti i vari organi di stampa potranno mai trattare la Juventus al pari delle squadre avversarie o verrà sempre coltivato il sentimento dell’odio nei confronti della Juventus, che è alla base del sentimento popolare che ha generato la sentenza senza prove del 2006?
Gli arbitri continueranno a sbagliare sempre. La maggior parte dei media sono pilotati e purtroppo la gente comune è facilmente influenzabile….Non farmi approfondire oltre ti prego…. Ti dico solo che noi siamo la squadra con più tifosi, con più vittorie e quindi con più “nemici”, sportivi naturalmente. Quello che è successo ormai fa parte del passato anche se non potremo mai dimenticare. Noi però siamo la juve e ritorneremo a primeggiare ancora, nonostante tutto e tutti. (D’altronde siamo ancora ai primi posti, come sempre)
Ti è mai capitato di ascoltare una telecronaca di Beppe Bergomi? Leggendo ed ascoltando la maggioranza dei tifosi juventini ti posso dire che è praticamente diventato il loro nemico mediatico numero uno per la faziosità con cui commenta le partite della Juventus. Pensa, ho visto persino Mariella Scirea in tv confessare che nella partita vinta quest’anno contro il Milan, il commento tecnico dello Zio l’aveva profondamente infastidita.
Conosco bene Bergomi. Anni di militanza comune nelle nazionali giovanili. E’ un ottimo conoscitore di calcio, nonostante tifi Inter…. Ma ti posso assicurare che è anche un ottimo commentatore televisivo e quindi non sarei così drastico con lui.
Qual è stata la tua più grande gioia da calciatore? Il goal segnato di testa? In fondo sei stato il primo portiere italiano a segnare su azione. Penso un’emozione unica….
Sicuramente il gol mi ha dato tanta notorietà ed una visibilità a cui non ero abituato ma le gioie più grandi sono state le vittorie ottenute con la Juve. Tutte.
Un tifoso juventino sin da piccolo che riesce prima a giocare nella sua squadra del cuore e poi a rappresentarla al meglio come dirigente. Raccontaci cosa vuol dire esser juventini.
Sono troppo legato alla Juventus. Non riesco a descrivere con poche parole cosa voglia dire tifare, giocare e poi lavorare per la Juve. La mia grande passione per questi colori è immensa.
Hai giocato con Peruzzi e Buffon. Hai ammirato Dino Zoff e Stefano Tacconi. Ma chi è il più forte portiere che la Juventus abbia mai avuto?
Tutti grandissimi portieri. Zoff è stato il mio mito, quello per cui ho iniziato a fare il portiere. Peruzzi e Buffon sono in primis due grandissimi amici ma soprattutto due fortissimi portieri; anche Stefano Tacconi è stato un grande. Non mi piace fare classifiche ma credo di poter mettere sullo stesso piano Zoff, Buffon e Peruzzi come i migliori portieri italiani di sempre.
Rimaniamo in tema portieri: pensi che cedere Peruzzi e sostituirlo con Van der Saar sia stato un grande errore che è costato alla Juve 2 scudetti?
Non so se la cessione di Peruzzi sia costato 2 scudetti alla Juve ma cedere Angelo è stato un grandissimo errore.
Raccontaci un simpatico aneddoto da spogliatoio della tua carriera di calciatore nella Juventus.
Vorrei raccontarne tanti ma per adesso preferisco tenerli tutti per me. Magari la prossima volta, dai.
Te la senti di lasciare un messaggio per tutti i tifosi juventini?
Certo che me la sento.
Continuate sempre a seguirci e vedrete che tutti uniti insieme ci toglieremo ancora tantissime soddisfazioni e sarà ancora più bello tornare a vincere dopo quello che ci è capitato perché VINCERE è il destino della Juventus. Ciao Stefano e a presto. Un abbraccio a tutti e sempre Forza Juve.

mercoledì 28 gennaio 2009

Insidia infra-settimanale



Questa sera, nel turno infrasettimanale di campionato, la Juventus farà visita all'Udinese.
Non sò perchè, ma delle squadre in crisi mi fido sempre poco.
Possono sempre tirar fuori dal cilindro, il coniglio della grande prestazione salva-stagione.
Tuttosport, che ieri ha riportato uno stralcio della mia intervista a Luciano Moggi (che vi ringrazia tutti per l'affetto manifestato nei suoi confronti), continua a cavalcare il nome di Diego.
Ci racconta poi di un Ranieri furioso per i presunti favori arbitrali pro-Juve.
Mancherà Del Piero, ma ci sarà il fondamentale rientro di Trezeguet che deciderà sicuramente le sorti del resto della stagione bianconera, visto che Amauri e lo stesso Alex sembrano in un periodo di scarsa prestanza fisica, avendo trascinato la carretta per l'intera prima parte di campionato.
Esplode il caso Balotelli e complica ancora di più la trasferta interista in quel di Catania.
Non bastasse già il clima infuocato che si troveranno di fronte.
Il Milan, invece, si troverà a duellare con la rivelazione del campionato, il brillante Genoa di Gasperini.
Insomma, le tre squadre di vertice avranno ciascuna di loro un match difficile da affrontare.
Sono questi i punti che alla fine fanno la differenza, non gli scontri diretti....
In chiusura mi fà piacere il ricordo in prima pagina che la Gazzetta dello Sport dedica a Mino Reitano. Questo riferimento non sarà collegato al mondo del calcio, ma per coloro che hanno fatto di tutto per esportare il Made in Italy ci sarà sempre un ringraziamento.
Ciao Mino.

giovedì 22 gennaio 2009

"A gamba tesa" su Padovano

Per il ritorno della Rubrica "A gamba tesa" ho deciso di commentare il dopo Lazio-Juventus insieme a colui che per 2 anni è stato un assoluto beniamino del tifo bianconero:
Michele Padovano.
19 Gennaio 1997. La Juventus espugna l’Olimpico con 2 goal di Michele Padovano, che ripete l’impresa europea di Parigi di soli 4 giorni prima.
18 Gennaio 2009. Ancora Lazio – Juventus, ma questa volta la squadra bianconera non va oltre un pareggio per 1 a 1.
Sono passati 12 anni. Com’è cambiata nel frattempo la vita di Michele Padovano e che prospettive hai per il tuo futuro?

Mamma mia che settimana mi hai ricordato. Come posso dimenticare Parigi e Roma?
Credo sia stato il periodo dove mi sono conquistato la nazionale a suon di goal e di buone prestazioni.
A 12 anni di distanza (quanto tempo che è già passato…) la mia vita è cambiata, come per tutti quelli che prima hanno la fortuna di fare la cosa che più gli piace e che poi però per ovvi motivi di carta d'identità ad un certo punto non possono più fare.
Per adesso mi occupo di trasferimenti di calciatori, aspettando qualcuno che mi dia la possibilità di fare quello che secondo me mi si addice di più, ovvero il direttore sportivo.

Aneddoti e ricorsi. Quest’anno, proprio come nel 1996, la finale di Champions si disputerà a Roma. Pensi che l’attuale Juventus possa farcela nel ripetere l’impresa che vi vide protagonisti? Trovi analogie tra le 2 squadre?

E’ vero. Anche quest'anno, come allora, la finale di Champions si disputerà a Roma.
Certo, per i giocatori e per i tifosi spero che la Juventus possa arrivare nuovamente in finale ma in tutta sincerità la vedo davvero dura.
Poi nel calcio, come nella vita, non si sà mai però obbiettivamente ci sono squadre molto più attrezzate rispetto alla formazione di Torino.
Analogie con la mia Juventus? Mi dispiace ma non ne vedo anche perchè la nostra era una squadra veramente fortissima in Italia ed in tutto il mondo.
Erano gli altri ad avere paura di noi.
Questa si è una buona Juve, ma niente di lontanamente paragonabile a quella di Mister Lippi.

Ma cosa aveva di speciale quella Juventus? Perché dominò in Italia e nel mondo per così tanti anni?

Cosa aveva di speciale quella Juve? E me lo chiedi pure?
Il gruppo!
Come tu ben sai io ho girato tantissimo ma il gruppo che ho trovato in quella Juventus non l'ho trovato mai da nessun’altra parte.
L'allenamento era alle 15? Beh alle 13,30 eravamo già tutti nello spogliatoio, con una voglia incredibile di migliorarci.
Quando affrontavamo le partite gli avversari perdevano già nel tunnel che portava al campo;
leggevano nei nostri occhi la voglia di vincere e non ce n'era per nessuno.

Eri un rigorista quasi infallibile. Eppure quella sera a Roma, Van der Saar quasi ti parò il calcio di rigore. Cosa ti è rimasto dentro di quella notte?

Effettivamente non ero male a tirare i rigori. In serie A ne ho sbagliato solamente uno.
Quella sera a Roma, è vero che Van der Saar intuì il mio calcio di rigore ma io ero talmente sicuro di fare goal che non mi sono preoccupato per niente, perchè in quei momenti ciò che più conta è la sicurezza che hai sul viso e a me non mancava.
Che vuoi che ti racconti di quella serata?
A livello professionale è stata sicuramente la più importante della mia carriera ma ti assicuro che quando mi chiedono di descrivere cosa ho provato mi rendo conto che non riesco ad esprimere le mie emozioni perchè sono sensazioni troppo personali per poterle raccontare.

Molti per sminuire le imprese di quella Juventus, hanno cercato di infangarla attraverso l’accusa infamante di Doping. A Roma per sostenere questa tesi si inventarono addirittura la storia di un Antonio Conte in fin di vita per l’abuso di farmaci….
Hai mai pensato che Zeman è solo stato usato da alcuni pavidi giornalisti senza coraggio per attaccare l’odiata Juventus? Credi che a qualcuno importasse davvero scoprire se girava il doping nel calcio o l’unico obiettivo era distruggere la Juve?

Vicenda doping: le mie vittorie non me le faccio toccare da nessuno, tantomeno da Zeman.
Del boemo ho sempre pensato che dall'alto della sua convinzione di “bravura”, credeva che se non vinceva era perchè gli altri baravano.
Fossi stato in lui invece mi sarei chiesto di più se magari non era il caso di modificare i metodi di allenamento visto che tutti i giocatori che sono stati con lui e che ho conosciuto se ne sono lamentati.
Comunque, credo che alla fine sia stato solo un brutto modo di screditare le vittorie bianconere che senza ombra di dubbio sul campo era la squadra più forte.
E ti assicuro che nel periodo che ho frequentato la Juve non c'è mai stato abuso di farmaci.

Il compianto Gianluca Signorini l’hai avuto come compagno al Genoa.
Lo sfortunatissimo Stefano Borgonovo invece allenava i Pulcini durante il tuo ultimo anno di calciatore a Como.
Cosa pensi della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)? Da ex calciatore ne sei spaventato?
O pensi come sostiene Borgonovo che il calcio non ne sia colpevole?
Eppure i dati in merito sembrano esser inequivocabili.

E’ un argomento terribile per me.
Per la SLA purtroppo ho perso pure un cugino, anche lui calciatore.
Non me la sento di colpevolizzare il calcio anche se i dati fanno riflettere….

Hai cambiato tantissime squadre nella tua carriera.
Non solo in Italia, ma anche all’estero.
I farmaci che girano all’interno degli spogliatoi sono differenti squadra per squadra, medico per medico, o hai trovato sempre la stessa diffusione ovunque sei stato? Ti sei sempre informato di quello che ti veniva dato o ti sei sempre fidato dei medici sociali?

Personalmente, per fortuna non ho mai avuto bisogno di grandi farmaci però devo dire che mi piaceva informarmi sempre al riguardo di quello che assumevo.
Capisco però anche tutti i miei compagni (tutti dico tutti) che si fidavano dei medici per l'assoluta buona fede, anche perchè giocando a calcio vivi più a stretto contatto con lo spogliatoio che con la tua famiglia.

Dove non ci sono riusciti con il Doping, ce l’hanno fatta con Calciopoli, un processo farsa basato sul nulla (come disse a suo tempo Enzo Biagi):
Juventus privata di 2 scudetti, violentata, umiliata in serie B e spogliata di quasi tutti i suoi campioni e tutto questo solo perché i giudici hanno deciso di ascoltare il “sentimento popolare” che da sempre ha nella Juventus la squadra più odiata dagli italiani.
Che idea hai della Calciopoli dei processi sommari, senza prove e testimoni a discolpa?


L'idea che ho di Calciopoli è la stessa della vicenda doping.
Quando una squadra è così nettamente superiore dà fastidio.
Ecco che allora bisogna fermarla in qualunque modo.
Poi nel merito non entro, perchè magari un domani potrei pentirmene.
Questa è l’Italia.

Quel periodo Maggio - Estate 2006 è stato un Incubo per tutto il popolo bianconero modificando per sempre la vita di tutti i tifosi.
Tifare Juve in quel periodo era visto come una malattia, quasi come la peste di Manzoniana memoria.
Tu stesso in quei giorni sei finito in mezzo ad una brutta storia personale dalla quale aspetti ancora serenamente giudizio. Pensi però che a livello mediatico la tua vicenda sia stata pompata anche per la tua precedente appartenenza alla Juventus?
D’altronde gli articoli all’epoca parlarono chiaro :
”GIORNATA NERA PER LA JUVENTUS”
PADOVANO IN MANETTE
Indagando su un vasto traffico di hashish importato in Italia dal Marocco, attraverso la Spagna, i carabinieri si sono imbattuti nei nomi di ex calciatori famosi: Michele Padovano, Nicola Caricola e Gianluca Vialli, tutti ex juventini…..
Quel “ex juventini” sembra praticamente un marchio, una specie di lettera scarlatta…

A volte ripartire da zero è durissimo ma se si hanno le “palle”(si, scrivi proprio palle) quando tutto poi si risistema la soddisfazione è immensa.
Credo che i tifosi juventini non si dovranno mai sentire come degli appestati ma bensì come qualcuno che ha subito un torto e che prima o poi avranno la meritata vendetta.
Per quanto riguarda la mia situazione personale invece non entro nel merito perchè credo che certe cose vadano affrontate nei luoghi giusti.
Ci sarà un processo e mi difenderò con tutte le mie forze dalle accuse ingiuste che mi sono state appioppate.

Tu che hai lavorato alle dipendenze della Triade e sopratutto a contatto con Moggi puoi dircelo:
l’ex Direttore della Juve era davvero un Diavolo come lo descrivono adesso la Gazzetta e i vari giornalisti “tifosi” e faziosi o era solo e semplicemente “il migliore in un mondo di squali”?
Alla luce, poi, della sentenza Gea che ha distrutto totalmente l’impianto accusatorio, quanti sono gli scudetti della Juventus? 27 o 29?


Di Luciano Moggi non posso che parlar bene.
Con me si è sempre comportato da uomo vero e anche quando ho smesso di giocare mi ha dato una mano, per reinserirmi nel mondo del lavoro calcistico.
Secondo me Moggi era semplicemente il più bravo di tutti, perchè senza chiedere un solo euro alla proprietà ha vinto e portato utili ai soci.
Quindi la tua definizione (complimenti, davvero perfetta) è azzeccatissima:
“Era il più bravo di tutti in un mondo di squali”.
Per quanto riguarda la questione scudetti invece non so quanti siano ma sicuramente non sarebbero mai dovuti andare all'Inter.

L’Inter si è appuntata sul petto uno scudetto di altri, nominandolo “degli onesti”, nonostante passaporti falsi, bilanci gonfiati e tutti gli strani giri che da sempre popolano il mondo del calcio ed alla quale non si è sottratta. Non contenta di questo però continua pure a rivendicare anche altri successi che non gli appartengono, come ad esempio quello del 5 Maggio 2002.
Da ex calciatore e comunque personaggio ancora legato al mondo del calcio, non ti dà fastidio questo comportamento da “accattone”, per citare una grande opera Pasoliniana?

Come detto in precedenza, secondo me mai avrebbero dovuto prendersi uno scudetto che non gli apparteneva minimamente.
Per quanto riguarda il 5 maggio 2002:
una grande squadra va a Roma e contro una Lazio già in tenuta balneare vince invece di prendere 4 goal da “BAMBOCCIONI”….

La Roma, nella persona della sig.ra Sensi e di Francesco Totti, ha recentemente dichiarato:
“lo scudetto dell’anno scorso l’hanno regalato all’Inter perché c’era un centenario da festeggiare”
Perché Moratti, invece di pensare ad accusare gli altri, non trova il coraggio di rispondere a chi l’accusa di esser il nuovo Moggi? Avevi mai visto prima un goal convalidato con 5 uomini in fuorigioco di 2 metri come quello di Maicon a Siena?


Non c'era malafede prima e non c'è malafede adesso.
Si tratta soltanto di grande incompetenza arbitrale.

Per molti la Nazionale è un sogno. Per te, forse, è stato un incubo.
Una sola presenza nel momento più alto della tua carriera.
Nemmeno il momento per goderti quell’attimo di gloria azzurra che la gamba ti tradisce durante un allenamento alle dipendenze di Cesare Maldini, e addio sogni di gloria e probabilmente anche carriera..
Ti capita mai di pensare a dove saresti potuto arrivare senza quell’infortunio?


L’infortunio al quadricipite?
Era la vigilia dei mondiali del 98 e sicuramente il Mister Maldini mi teneva in grande considerazione.
Dai, diciamo che sono stato la fortuna di Vieri.
Perchè probabilmente se ci fossi stato anche io avrebbe giocato meno.
Comunque nella vita non si può tornare indietro. Guardiamo avanti.

A proposito di Nazionale.
Prima che iniziassero i Mondiali del 2006, tanti “parrucconi” italiani (praticamente sempre gli stessi che odiano la Juve con la stessa facilità con cui si beve un caffè al bar) chiesero con forza l’allontanamento di Lippi, Cannavaro e Buffon salvo poi salire sul carro dei vincitori a torneo vinto.
Hai mai visto un giornalista ammettere le proprie colpe e chiedere scusa della propria faziosità?

Credo che il mondo del calcio rispecchi perfettamente quello della vita.
Non mi stupisco affatto dei “parrucconi” che sono saliti sul carro dei vincitori.
Te lo dice uno che prima che gli succedesse quello che gli è successo aveva il telefono bollente e la casa piena di imbecilli. Adesso fortunatamente almeno quest’ultimi non ci sono più.

Sappiamo bene che il mondo del calcio è basato in gran parte su rapporti falsi e finti sorrisi.
Tu sei riuscito a rimanere in buoni rapporti con qualche tuo ex compagno?
Si può dire che un caso come quello di Paolo Montero che molla tutto per venire in soccorso dell’ex compagno Gianluca Pessotto è un caso isolato, una mosca bianca?
A proposito di rapporti con vecchi compagni, ti sei chiarito poi con Gianluca Vialli?


Montero? Beh proprio ieri sera eravamo insieme quindi…
Comunque se parliamo di amicizia vera sono poche, pochissime e poi sai dopo quello che mi è successo adesso sono un “appestato” come i tifosi della Juve.
Con Vialli non ho ancora avuto il piacere di chiarirmi, ma non ho fretta.

Un torinese dal cuore Granata che in soli 2 anni è riuscito a diventare un beniamino del pubblico Juventino. Mi spieghi come ci sei riuscito? Ti sei mai sentito in colpa verso la tua fede granata?

Non ti nascondo che i primi mesi sono stati davvero difficili perchè qualche “coglione” ( ma si scrivi proprio cojone, se lo merita) c'è sempre.
Poi però quando si sono resi conto che ero un professionista esemplare e che avrei dato l'anima per la Juventus, sono diventato un beniamino con mio grande piacere.
Per quanto riguarda la mia fede granata, ti assicuro che non me ne sono mai vergognato anche perchè ho sempre distinto la professione dalla fede.

Qual è stata la tua più grande gioia calcistica e a quale allenatore devi di più nella tua carriera?

Non vorrei sembrare ripetitivo ma la maggiore soddisfazione calcistica è la vittoria della Champions( lo sò troppo facile).
L'allenatore a cui mi sento più legato è sicuramente Bruno Giorgi .
Lui sì che era davvero una mosca bianca nel calcio dei prepotenti.

C’è un goal che conservi di più nel tuo cuore? Quale?

A livello d'importanza sicuramente quello al Real Madrid: è quello che sento di più in assoluto.
Se però parliamo di bellezza del goal, quello che ho fatto in Reggiana Padova è stato un capolavoro.
Ti dico una cosa: l’avesse fatto Maradona lo vedremmo ancora oggi.

A proposito di Maradona. Sei andato a giocare nel Napoli proprio quando lui se ne andò.
Quanto ti è dispiaciuto non aver potuto giocare con il più forte giocatore di tutti i tempi?
E qual è stato il tuo compagno più carismatico?

Mi è dispiaciuto tantissimo anche perchè fù proprio Diego a volermi a Napoli.
Quanto a carisma, non avevo niente da invidiare a nessuno ma forse il compagno più carismatico con cui ho giocato è stato Gianluca Vialli.

Per chiudere, raccontaci un aneddoto simpatico ed inedito.

Quando tornammo dalla trasferta Champions di Dortmund (che tra l'altro fù il mio esordio europeo con goal) alla ripresa degli allenamenti venne a complimentarsi con noi, come spesso accadeva, l'Avvocato.
Si avvicinò a me e disse:
“Caro Padovano, se ci fossi stato io in porta quel goal non l’avresti fatto”
Beh all'avvocato tutto era permesso.
Ecco, a proposito di carisma una figura come quella dell'Avvocato mi manca tantissimo:
Lui si che era carismatico. Il più carismatico che abbia mai conosciuto…..

Michele, in bocca al lupo per il tuo futuro.

Grazie Stefano e a presto.