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domenica 10 gennaio 2010

Fuori i secondi


Chi mi segue da tempo sa già che, proprio a partire dalla sessione invernale di mercato dello scorso anno, mi ero più volte espresso in maniera scettica sul possibile acquisto di Diego.
Non perché il talento brasiliano non fosse un elemento valido, ma perché nel ruolo di giocatore dalla difficile collocazione tattica la Juventus aveva già in rosa il giovane di prospettiva Giovinco, prodotto a costo zero del proprio vivaio.
Non è un mistero quindi che sul mercato avrei sicuramente investito in altri settori più bisognosi di rinforzo, come ad esempio le fasce laterali, senza stravolgere tatticamente la squadra abituata a giocare con il 4-4-2.
Invece a Maggio, la nuova dirigenza ha deciso di puntare sul "nome" Diego soprattutto per calmare una piazza imbufalita contro le loro precedenti scelte e le conseguenze, per ora, sono sotto gli occhi di tutti.
In mezza stagione, Ciro Ferrara non è ancora riuscito a trovare il modulo giusto per far quadrare il gioco della Juventus, e men che meno ha scoperto la posizione per far rendere al meglio in campo il trequartista brasiliano.
Dall'avvento del tecnico napoletano sulla panchina bianconera inoltre si sono perse completamente le tracce in campo di Alessandro Del Piero.
Voci attendibili provenienti da Torino danno il capitano juventino molto arrabbiato, quasi furente, per questa sua emarginazione.
D'accordo gli anni passano per tutti, ma se Alex non trova posto in questa Juventus totalmente orfana di fantasia e gioco mi chiedo quando potrà farlo in futuro….
Alla faccia di quelli che dicevano "Ferrara fallirà perché non avrà il coraggio di fare fuori i senatori!!"
Ferrara ahimè sta fallendo lo stesso ma certo non per colpa dei senatori. Anzi, se ci sono maggiori colpevoli dell'andamento disastrato dell'attuale stagione bianconera quelli sono proprio i neo-acquisti effettuati della coppia Secco-Blanc nelle ultime 2 stagioni: i tre brasiliani strapagati oltre il loro reale valore.
Di Amauri cosa dire? Praticamente non si è più ripreso dalla Crociera ed in campo ormai pensa solo a risistemare la propria pettinatura e tenere sotto controllo lo stato voluminoso della gelatina.
Felipe Melo invece deve ancora smaltire la "Sindrome di Copacabana". Quando capirà che per giocare nella Juventus ci vuole in primis la testa non sarà mai troppo tardi.
Diego continua ad esser un oggetto misterioso, di cui si sono avvistati lampi di classe solo all'Olimpico contro la Roma e poco più.
E' evidente poi che l'acquisto del brasiliano ha cozzato con la possibile maturazione di Giovinco. Forse la "formica atomica" non sarà mai un Roberto Baggio o un Del Piero, ma sono in tanti ormai a pensare e scrivere che a Torino sia in atto una sorta di boicottaggio nei suoi confronti per salvaguardare l'investimento Diego. Altrimenti non si spiega questo suo utilizzo con il contagocce, soprattutto se confrontato con il rendimento ai limiti della mediocrità del trequartista brasiliano. "Se fossi stato brasiliano a quest'ora giocherei di più e sarei preso maggiormente in considerazione! A volte rimpiango di essere italiano." Questo dichiarò Giovinco ad inizio Settembre e molti videro in queste sue dichiarazioni mancanza di umiltà ed immaturità. Io come altri invece no, anche perché l'andamento della Juventus di questi primi mesi ha dato pienamente ragione nei fatti allo sfogo del piccolo talento italiano.
Mi domando ancora: in una Juventus orfana di Camoranesi, priva di Iaquinta, con un Diego ne carne ne pesce, come hanno fatto ultimamente a non trovare mai posto in campo la fantasia di Giovinco e la classe di Del Piero?
A questa domanda e non solo, Ciro Ferrara dovrebbe dare una bella risposta.Intanto ad evitare altri imbarazzi al tecnico napoletano e mettere fuori gioco Giovinco ci ha pensato "la maledizione di Vinovo". Ne avrà per un mese.
Capitolo campionato.
L'Inter continua a giocare un campionato a parte per il primo posto. Troppo forte per le avversarie e troppo aiutata quando serve. La schiacciata di Quaresma (altro che "trivela") contro il Chievo grida allo scandalo, eppure i media hanno fatto passare questo episodio quasi in silenzio. Davvero grottesco il duetto Mourinho-Caressa a caldo nel post-partita su Sky. Il neo-presentatore sembrava quasi intimorito dalla presenza del tecnico portoghese.
La domanda sul mani di Quaresma sarà arrivata solo per decima e l'argomento è subito finito in "caciara" non appena Mourinho ha visto un'improbabile testa di Yepes a colpire il pallone.In serata poi si è discusso dell'episodio solo a mezzanotte inoltrata mentre sui giornali del giorno dopo l'argomento è passato praticamente inosservato....Mi domando: se questo episodio fosse stato a vantaggio della Juventus targata Triade quanti processi ed interroganze parlamentari sarebbero stati avviati? Sicuramente sarebbe stato l'argomento numero 1 di tv, radio e giornali. Viva la prostituzione intellettuale!
Capitolo mercato.
Il rientro di Bettega in Società sembra in primis servito per affidare a Bobby Goal un ruolo da "ripulitore". Ricordate la magnifica interpretazione di Harvey Keitel nell'epico PULP FICTION di Quentin Tarantino? Ecco, a Bettega per adesso è stato affidato proprio un compito del genere:ripulire la Juventus dagli sbagli effettuati nell'ultimo triennio.
Via Molinaro e via Tiago, come antipasto. Chi sarà il prossimo della lista? Concludo con un pensiero finale su quanto visto in Parma-Juventus. Vedere Bettega in tribuna spiegare a Blanc e Secco i movimenti tecnico-tattici in corso di gara ha creato in me un profondo senso di tenerezza misto amarezza. Credo quell'immagine basti a spiegare come è stata gestita la Juventus a livello sportivo in questo triennio post-Calciopoli. Una squadra di calcio gestita da chi di calcio ne capisce e ne sa poco o nulla. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere....


Questo pomeriggio a partire dalle ore 17,00 sarò ospite di Luciano Moggi a Studio Stadio.
Gold Sport nel digitale nel Lazio, Canale 851 sul satellite!

lunedì 14 dicembre 2009

Grazie Conte




Purtroppo per Camoranesi si prospetta un lungo stop....
Intanto persino Lapo si permette di criticare la Juve definendola "raccappricciante"!!
E Tuttosport parla di Juve da Rifondare...
E' lo stesso giornale che tre mesi fa esaltava Ferrara ed i suoi metodi di allenamento, elogiando il "grande" mercato estivo bianconero e la gestione dirigenziale.......
Il peso della Champions
di Roberto Beccantini
Calcio, mistero senza fine bello. Sempre sia lodato Gianni Brera, il più grande di tutti. Inter e Milan avrebbero potuto schiacciare la Juventus, sconfitta a Bari, sotto il tacco di distacchi «importanti»: meno otto, meno quattro. Contrordine. L’Inter prima dormicchia e poi, in dieci, si fa rimontare a Bergamo. Il Milan cede di brutto in casa, crivellato dal Palermo. Morale: fra Mourinho e Leonardo, l’arrancante Ferrara perde un solo punto (da Mourinho).
Non si può non parlare di un vero e proprio «piano Marshall», tanto fortuito quanto prezioso, a favore di una Juventus allo sbando.
Un anno fa, la Juventus e Ranieri accusavano lo stesso ritardo: sei lunghezze. In generale, era più veloce l’andatura: Inter 39, Juventus 33.
Dettagli, come canta Ornella Vanoni. Delle prime quattro, vince solo il fiammeggiante Parma di Guidolin, una matricola che continua a demolire diffidenze e indifferenze, sempre più quarta e sempre più vicina alla Juventus. La Champions pesa. L’Inter ha pareggiato, Fiorentina, Juventus e Milan hanno perso; per Prandelli è già la sesta sconfitta, a conferma di quanto sia arduo tenere botta su entrambi i fronti senza un organico all’altezza.
Si gioca complessivamente male. Non che l’Inter, a Bergamo, abbia dato spettacolo, tutt’altro, ma di sicuro è l’espulsione di Sneijder a tracciare il confine: somma di ammonizioni, discutibile la prima, non la seconda; e non proprio calibrata, la «bussola» di Rizzoli. Conte e Mourinho, squalificati, si marcano in tribuna.L’Atalanta aveva già bloccato il Milan quando Leonardo brancolava ancora nel dubio. Il tridente più Sneijder produce rare bollicine. Gli avversari aspettano al varco i campioni, e si regolano di conseguenza. Tiribocchi ha il gol nel sangue. Non chiede la luna, gli bastano scaltre munizioni. L’Inter era reduce dal k.o. con la Juve e dal riscatto con il Rubin. È la squadra più forte, in Italia, e ogni tanto rallenta. Ne ha facoltà.Veniva da cinque vittorie, il Milan. Abate al posto di Pato non è proprio la stessa cosa, e comunque Delio Rossi s’inventa un Palermo micidiale nelle ripartenze; lo scarto non gli rende onore sino in fondo. Se il Milan trasforma tutte le partite in lotterie, chiaro che presto o tardi ci possa scappare il patatrac, già sfiorato con il Cagliari. Con il 4-2-3-1 Leonardo ha bruciato le tappe, ma non lo ordina il medico - e nemmeno Galliani - di giocare sempre così. L’equilibrio può essere un’opinione solo se la fantasia maschera i limiti e le spaccature fra i reparti. Il ritorno sulla terra agevolerà la riapertura del laboratorio.È il campionato del Parma, squadra verticale se ce n’è una, e del Chievo, capace di rimontare e stecchire la Fiorentina «ubriaca» di Liverpool. È un campionato più di lotta che di governo. Grigio, fisico, in mano ai nervi di Mourinho.
E' la Juve dei record... negativi
di Mirko Nicolino per Juvemania.it
E’ la Juve dei record!
Sì, ma quelli negativi. 4 partite perse negli ultimi 5 impegni, 7 gol subiti in 2 partite e sconfitta al San Nicola di Bari dopo 20 anni! Eppure la Juve a Bari c’era. Certo, non c’era il gioco, come non c’è mai stato da inizio stagione ad oggi e come probabilmente non ci sarà fino a Maggio, ma si è visto tanto impegno e forza di nervi. Non è bastato, purtroppo, perché al cospetto della Juventus c’era un Bari che pur con alcune importanti assenze, ha fatto dell’organizzazione di gioco il punto di forza.
Ha fatto persino una grande figura Almiron! Si potrebbe racchiudere nella prestazione dell’argentino il limite tecnico/tattico che purtroppo attanaglia la Juventus, con un centrocampo lento, prevedibile e senza idee.
A differenza delle ultime uscite, comunque i ragazzi sono riusciti a collezionare un bel po’ di azioni gol, ma sfortuna e poca lucidità hanno impedito di metterle a segno. I gol subiti, invece sono frutto di episodi, nei quali comunque i nostri ci hanno messo del loro. Non c’è equilibrio, purtroppo, lo avevamo visto anche nei primi match durante i quali si erano portati a casa i tre punti: sempre tanta sofferenza e il rischio del tracollo da un momento all’altro. A questo punto credo non ci sia motivo di prendersela coi singoli, poiché quali che siano gli interpreti il gioco bianconero non cambia. Non si può però non dare una nota di merito a Poulsen da settimane indiscutibilmente il migliore dei ragazzi: ci mette tanto impegno e recupera un’infinità di palloni; si fa preferire di gran lunga a Melo.
Per quanto riguarda Diego, nulla da dire sul rigore: ho visto in 3 decadi grandi campioni sbagliare tiri dagli 11 metri fondamentali, figuriamoci se sia il caso di prendersela per un rigore sbagliato da un buon giocatore (ma non un campione) sul quale le prime e casuali uscite avevano fatto riporre tutte le speranze per la nuova stagione.
Ah dimenticavo… Vedere Secco parlare all’orecchio di Maddaloni prima delle sostituzioni ha fatto davvero uno strano effetto....

domenica 8 novembre 2009

Cinquina Juve




Con una buona prova sul difficile campo di Bergamo, la Juventus guadagna 3 punti importantissimi per continuare a cercare di rimanere attaccatta all'Inter.
Decisiva una prestazione mostruosa di Camoranesi, assolutamente il migliore in campo.
Felipe Melo e Diego confermano di attraversare un buon momento di forma.
Ancora una volta a segno Trezeguet, sempre più nella storia bianconera.
Buona prova ancora una volta in questa stagione anche di Poulsen.
Unica nota negativa il modo sciocco in cui si sono presi i 2 goal dall'Atalanta.
Ferrara vince il derby contro Conte.
Va sinceramente apprezzato il modo in cui ha gestito la gara ed è assai comprensibile la soddisfazione del Mister a fine gara.
Si va alla sosta (e chissà che da San Siro intanto non arrivino buone notizie) sperando di sfruttare al meglio questi giorni per recuperare praticamente tutti gli infortunati fermi ai box.
Questo il mio editoriale riepilogativo scritto dopo l'ultimo turno di Champions League
All'inferno e ritorno! Se persino l'Inter vince in Champions....
....allora vuol dire che il calcio nostrano si sta davvero riprendendo. Dopo il De Profundis italiano suonato da Calciopoli in poi, questa è la migliore stagione Champions delle nostre squadre. Dall'estate del 2006, se si esclude l'exploit del Milan nel 2007, per praticamente un triennio abbiamo assistito ad un'impotenza assoluta in Europa dei nostri team dominati dallo strapotere anglo-spagnolo. Non è un caso, non puo esserlo, che il ritorno alla nostra competitività coincida con la presenza contemporanea di Fiorentina, Inter, Juventus e Milan ovvero le squadre che nel campionato 2005-2006 si erano classificate nei primi 4 posti, garantendosi quindi il diritto di partecipare alla competizione massima. Viene da pensare che praticamente ci siamo fatti del male da soli auto-diminuendo la competitività dei nostri team con il(molto) presunto scandalo di Moggiopoli. L'Inter, che all'epoca era la terza potenza del campionato, per 3 anni ha vinto lo scudetto in Italia praticamente senza rivali ma la sua forza non è che si sia discostata poi molto da quella che era nel 2006, Ibrahimovic escluso, ovvio. Si sono solo indeboliti e non di poco gli avversari…. E' invecchiato il Milan, al netto anche degli investimenti di Berlusconi ed è stata smantellata del tutto o quasi la corazzata Juventus, mentre solo grazie alla grande competenza di Corvino la Fiorentina è riuscita a rimanere a galla. Dato che deve far riflettere, l'attuale migliore squadra italiana era un anno che non vinceva in Coppa e negli anni precedenti mai è riuscita a superare gli ottavi. Questo per ben delineare il desolante quadro della mediocrità del calcio italiano di quest'ultimo triennio. Senza le sentenze del 2006 sarebbero passati perlomeno altri 10 anni prima di vedere uno scudetto nerazzurro… Come ripete spesso Moggi :"la Juve di Capello era destinata a vincere almeno per 5-6 anni di fila!" E' giusto precisare che gli equilibri italiani sono stati spostati però anche da quella che verrà ricordata per sempre come la peggiore operazione di mercato della storia della Juventus, ovvero la cessione di Ibrahimovic all'Inter per soli 24 milioni di euro. Lo svedese ha prima vinto praticamente da solo o quasi i 3 scudetti neroazzurri e poi ha permesso alla squadra di Moratti, grazie alla sua reale super-valutazione, di rinforzare la squadra attraverso i soldi della sua cessione. Lucio, Milito, Motta, Sneijder ed Eto'o sono il miglior mercato che l'Inter potesse fare.Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Vittorie come quella di Kiev, poi, possono cambiare una stagione, una carriera, una storia. In Italia la banda Mourinho resta senza rivali. Chissà se per una volta la Juventus deciderà di fare il Milan, ovvero concentrarsi solo sulla massima competizione trascurando il campionato. Una cosa è certa per chi scrive: l'attuale Juventus non ha la rosa adatta per poter competere su entrambi i fronti. La squadra bianconera è un team che in gara secca con gli 11 titolari a disposizione può vincere contro chiunque. Quello che ahimè latita è la panchina, assolutamente non all'altezza della fama della squadra juventina, conseguenza questa anche e soprattutto delle tragiche sessioni di mercato degli ultimi anni. Sia in entrata che in uscita. Basti pensare che a trascinare la Fiorentina in questo periodo ci stanno pensando quei Mutu, Marchionni e Cristiano Zanetti svenduti al prezzo complessivo di un Tiago qualsiasi!! Roba da far addrizzare i capelli anche a Galliani che, intanto dopo anni di collezione di figurine d'epoca, forse avrà capito che per tornare a vincere servono campioni giovani ed ambiziosi e non nomi in fase calante sul viale del tramonto. Con la svolta di Leonardo, si è intrapresa questa nuova via anche se l'allenatore non era ovviamente il problema del Milan. Guardate d'altronde cosa sta facendo Ancelotti al Chelsea… Ad oggi i Blues sono i maggiori candidati per la vittoria finale in Champions e non aggiungo altro. Tornando a noi, l'unico evento che può riesumare la lotta scudetto in Italia è immaginare un Inter che possa far strada in Champions e che quindi venga distratta dal sogno di colorare quelle immagini ormai sbiadite e quasi irriconoscibili dei festeggiamenti per una vittoria in Coppa dei Campioni. La Juventus dal canto suo però presto dovrà fare una scelta: o puntare tutto su una Mission Impossible in Champions, centellinando la forza dei suoi campioni ultratrentennali o mollare l'Europa sperando che l'Inter possa perder colpi in Campionato. Una cosa però mi sembra ovvia, talmente ovvia che dubito verrà presa in considerazione: la formazione di Ferrara a Gennaio deve assolutamente tornare sul mercato perché, come espresso anche da Michele Padovano ai microfoni di "TUTTI PAZZI PER LA JUVE", il rombo prevede l'utilizzo di 2 terzini fluidificanti di spinta di cui la Juventus assolutamente non dispone e perché per l'alternativo modulo provato, il 4-2-3-1, non ci sono ricambi validi per i trequartisti titolari. Alla fine, viene da chiedersi se ne è valsa davvero la pena di stravolgere la tattica di una intera squadra solo per l'acquisto di Diego. Io sono dell'avviso che è il grande campione che si adatta al modulo e non viceversa. Perché di Diego a cui tutto era dovuto perchè vinceva le partite da solo ce n'è stato solo uno...ma di cognome faceva Maradona!

mercoledì 4 novembre 2009

Juve, basta poco


Con il minimo sforzo la Juventus passa in Israele in casa dei modesti giocatori del Maccabi Haifa.
Non è stata una bella partita e nemmeno una bella Juve. Poche, anzi pochissime, occasioni da goal.
Vittoria arrivata grazie ad una deviazione su tiro di Camoranesi nel finale di primo tempo dopo una bella giocata sulla fascia di Caceres.
Ancora una volta però decisivo Buffon con un miracoloso intervento.
In ripresa Diego, con un Felipe Melo più attento.
Nonostante l'avversario, ancora inguardabile la prestazione di Tiago...
Grazie anche al suicidio del Bayern Monaco, questa vittoria avvicina la Juventus alla qualificazione al secondo turno.
L'impressione però è che una prestazione del genere contro avversari più tecnici e di livello non basterà in futuro per vincere, sia in Italia che in Europa.
Ora è arrivato il momento di sviluppare un sistema di gioco da squadra di vertice.
Toccherà a Ferrara dimostrare di valere il ruolo che gli è stato dato in dote.

lunedì 13 aprile 2009

Ranieri Via


Il popolo bianconero ha sentenziato:
Ranieri a fine campionato dovrà esser esonerato, senza altra possibilità alcuna.
Altro che stagione strepitosa….
Nei giorni successivi l’ennesima figuraccia juventina di quest'anno continuano a spuntare sondaggi sui più importanti siti bianconeri del web:
tuttosport.com, j1897.com, vecchiasignora.com, tuttojuve.com, juvenews.net, juworld.net, juventus club facebook e tanti altri portali delle rete conosciutissimi nell’ambiente juventino, dirigenza compresa.
Molte decine di migliaia di votanti totali, un risultato finale impressionante:
9 tifosi su 10 vogliono l’esonero di Ranieri, il vero colpevole -a loro dire- della stagione Juventina sempre più a a rischio “ssero tituli”.
Una maggioranza schiacciante, inequivocabile.
Ma quali sono le principali colpe che si imputano al Mister romano?
In primis l’aver avallato la scorsa estate l’acquisto di Poulsen ai danni di Xabi Alonso.
Operazione ritenuta, dai più, folle e scriteriata e della quale Ranieri si è assunto tutta la responsabilità.
In secundiis non esser riuscito in due anni a trasmettere una mentalità vincente ed un gioco alla Juventus.
Non a caso, ogni qual volta la squadra bianconera si è trovata a dover vincere a tutti i costi una partita di fondamentale importanza ha praticamente quasi sempre fallito l’appuntamento mostrando una mollezza di gambe e testa che pochi ricordano in precedenza in quel di Torino.
Si è venuta a creare quindi una frattura insanabile con la Vecchia Guardia (Trezeguet, Nedved, Del Piero, Camoranesi….), giocatori abituati ad esser allenati da tecnici di ben altro spessore come Lippi, Capello o Deschamps.
Le parole di Camoranesi d’altronde, dopo la partita contro il Chievo, parlavano da sole senza bisogno alcuno di commento:
"Una volta le squadre come il Chievo venivano con il pallottoliere a vedere quanti gol prendevano contro la Juventus, oggi vengono a cercare la vittoria..." AMEN.
Anche Tuttosport, che non è mai stato tenero nei confronti del tecnico romano, ha più volte cercato di ricordare a Ranieri che la Juve è molto di più.
Sabato scorso poi a Genova, per la prima volta il nome di Ranieri è stato contestato anche allo stadio dai supporters della Vecchia Signora.
Ranieri è stato invitato a fare le valigie e il popolo juventino ha eletto il proprio salvatore:
Antonio Conte.
D’altronde anche i risultati del sondaggio lanciato su http://www.stefanodiscreti.blogspot.com/ parlano chiaro:
è l’ex capitano bianconero il sogno dei tifosi Juventini.
Antonio Conte rappresenta tutto quello che un tifoso può desiderare:
attaccamento alla squadra, voglia di vincere a tutti i costi, grinta, competenza e la “benedetta”. antipatia.
Gasperini, Gentile e Prandelli le possibili alternative.
A questo punto alla Dirigenza Juventina non resta che prendere atto della volontà inequivocabile del popolo bianconero mettendo da parte quell’Operazione Smile che ha reso simpatica la Juventus a tutti (Zeman, Agroppi, Boniek….) tranne che agli juventini.

sabato 11 aprile 2009

Altro che stagione strepitosa



L’Inter vince anche pareggiando. Ormai succede anche questo.
La nuova Juve ha abituato i suoi tifosi a tutto.
Nelle partite che andrebbero vinte a tutti i costi entra in campo spesso molle e dimessa.
Non è la prima volta e finchè ci sarà Ranieri in panchina, non sarà nemmeno l’ultima.
Non è giusto però dare le colpe dell’umiliazione in terra ligure solo a Ranieri, al quale è rimasto solo la Coppa Italia per salvare la stagione. Altro che strepitosa.
Poulsen
inguardabile. Faccio davvero fatica a pensare che siano stati investiti quasi 30 milioni di euro (tra ingaggio e cartellino) su un giocatore del genere…Pazzesco.
Zebina, Grygera e Molinaro ingiudicabili.
Camoranesi sull’orlo di una crisi di nervi:
troppa la differenza tra la Juve che fu e quella di adesso per non risentirne a livello psicologico. Del Piero sempre più egoista.
Il Genoa di Gasperini (con Conte l'indiziato maggiore a rilevare Ranieri in caso di esonero del romano) ha nettamente meritato la vittoria, dominando dal primo minuto fino all'ultimo.
Successo legittimato da una grandissima prestazione di gioco nonostante l’arbitraggio scandaloso di Rocchi, che è riuscito a scontentare tutti in maniera incredibile.
Man of the match: Thiago Motta.
Pensate, il Genoa l’ha comprato quest'estate a parametro zero.
La partita di Genova si può riassumere anche nella differenza che passa tra l'operazione di mercato per Motta e quella per Poulsen.
Grande prova degli ex juventini, soprattutto Palladino, Sculli e Criscito.
Sono particolarmente contento per quest’ultimo perché merita assolutamente di tornare alla Juventus per giocarsi il posto da titolare con Molinaro, con grandissime chanche di guadagnarsi il posto. Non che ci voglia molto poi.....
L’Inter si ferma in casa, nonostante il doppio vantaggio contro il Palermo.
La Lazio vince il derby dei veleni.
Il Milan si avvicina sempre di più al secondo posto mentre il Torino scavalca il Bologna, aggiudicandosi momentaneamente l’ultimo posto valido per restare in serie A.
Mi dispiace che in una giornata particolare come questa, dopo la settimana tragica che ha vissuto l’Abruzzo, ci siano stati così tanti episodi di violenza e maleducazione all’interno (ma anche all’esterno) degli stadi italiani.
L’ennesima occasione persa per dimostrare che siamo un popolo civile.
Buona Pasqua a tutti ma soprattutto ai miei compaesani abruzzesi.
Coraggio.

lunedì 9 febbraio 2009

Per fortuna...Poulsen





Per una volta l'effetto "C" , come viene definita simpaticamente la fortuna dall'amico Giampiero Mughini, premia la Juventus.
La squadra bianconera passa sul difficile campo di Catania (anche se la squadra siciliana è alla terza sconfitta consecutiva casalinga) grazie ad un goal di udite udite:
Christian Bager Poulsen.
Il titolo di oggi è chiaramente una provocazione(ricordando quello estivo tanto famoso di Tuttosport) in quanto ho letto ed ascoltato commenti di tifosi juventini che adesso ne giustificano il costoso acquisto. Bah....
Il danese è sicuramente un buon elemento ma un investimento di 10 milioni di euro per il cartellino ed oltre 3 milioni di euro di ingaggio a stagione li merita chi fà davvero la differenza.
Comunque è giusto che dopo un lungo infortunio si goda questa gioia e si prenda questa piccola grande rivincita contro Bizzarri che nella partita di andata gli aveva negato un goal praticamente già fatto.
La Juve vince a Catania anche grazie a Iaquinta che sblocca la partita con un potente colpo di testa prima di farsi prendere da un raptus di imbecillità che lascia la Juventus in 10 per oltre 80'.
Davvero ingiustificabile il comportamento dell'attaccante calabrese.
Finalmente qualità a centrocampo con il rientro di Tiago e Camoranesi.
Con tutto il rispetto per Poulsen e Iaquinta, sono proprio loro i giocatori che hanno cambiato la Juventus rispetto alle ultime scialbe prestazioni.
Il Catania forse non meritava di perdere anche perchè ad onor del giusto nel secondo tempo c'era un rigore per loro per uno sciocco fallo di mano volontario in area di Marchionni ma era anche ora che la fortuna girasse anche un pò verso Torino.
Continua la risalita della Roma che strapazza il Genoa di Gasperini e l'aggancia in quinta posizione.
La Fiorentina mantiene invece la quarta posizione vincendo in maniera davvero immeritata contro la Lazio e Prandelli a fine partita dichiara:
"Non mi piace vincere così. Non meritavamo assolutamente". Che signore.
Ieri sera sono stato ospite alla trasmissione "Cuore di Calcio"(canale 851 Sky -Italia 9 network) per difendere l'onore juventino in mezzo a vecchie glorie di Lazio, Roma ed altre importanti squadre del panorama italiano.
Purtroppo non ho fatto in tempo a comunicare a voi tutti la mia partecipazione alla storica trasmissione di Fabio Alescio, che è arrivata al 23° anno di età. Sarà per la prossima volta.
Potete però trovare in alto un breve video della puntata che l'amico Francesco De Felice ha estrapolato per tutti voi.