Visualizzazione post con etichetta Iaquinta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Iaquinta. Mostra tutti i post

sabato 9 luglio 2011

E questo sarebbe il tesoretto?

Bollettino medico 9 Luglio 2011.
Da Juventus.com
Iaquinta ha subito un trauma distorsivo al ginocchio destro. Domani verranno eseguiti gli esami diagnostici per valutare le sue condizioni. Amauri ha invece seguito un programma di lavoro differenziato.


Da più parti sento dire e leggo che il mercato della Juventus dipenderà anche dalle cessioni di giocatori come Iaquinta che potranno costituire un tesoretto futuro da investire.
Facendo un discorso serio senza parlare di aria fritta per illudere i tifosi,
quanto si può incassare da giocatori con ingaggi milionari che vengono da stagioni fallimentari sia come rendimento tecnico che fisico?

giovedì 4 marzo 2010

Finalmente Iaquinta




Finalmente si rivede Vincenzo Iaquinta. La sua assenza è stata decisiva per la crisi bianconera.
Intanto dopo il nome di Kuranyi (per carità....) dei giorni passati adesso è il turno di Veloso, buon giocatore. Svendere però Felipe Melo sarebbe una follia, ancor di più di averlo strapagato 25 milioni di euro l'estate scorsa.
Consiglio a tutti di leggere l'intervista che Alvise Cagnazzo, l'inventore della Rubrica L'UOMO NERO, ha rilasciato ai microfoni di Tutti pazzi per la Juve.
Un vero J'accuse contro l'attuale dirigenza Juventina costruita su parentele ed amicizie piuttosto che su reali valori di meritocrazia.

domenica 10 gennaio 2010

Fuori i secondi


Chi mi segue da tempo sa già che, proprio a partire dalla sessione invernale di mercato dello scorso anno, mi ero più volte espresso in maniera scettica sul possibile acquisto di Diego.
Non perché il talento brasiliano non fosse un elemento valido, ma perché nel ruolo di giocatore dalla difficile collocazione tattica la Juventus aveva già in rosa il giovane di prospettiva Giovinco, prodotto a costo zero del proprio vivaio.
Non è un mistero quindi che sul mercato avrei sicuramente investito in altri settori più bisognosi di rinforzo, come ad esempio le fasce laterali, senza stravolgere tatticamente la squadra abituata a giocare con il 4-4-2.
Invece a Maggio, la nuova dirigenza ha deciso di puntare sul "nome" Diego soprattutto per calmare una piazza imbufalita contro le loro precedenti scelte e le conseguenze, per ora, sono sotto gli occhi di tutti.
In mezza stagione, Ciro Ferrara non è ancora riuscito a trovare il modulo giusto per far quadrare il gioco della Juventus, e men che meno ha scoperto la posizione per far rendere al meglio in campo il trequartista brasiliano.
Dall'avvento del tecnico napoletano sulla panchina bianconera inoltre si sono perse completamente le tracce in campo di Alessandro Del Piero.
Voci attendibili provenienti da Torino danno il capitano juventino molto arrabbiato, quasi furente, per questa sua emarginazione.
D'accordo gli anni passano per tutti, ma se Alex non trova posto in questa Juventus totalmente orfana di fantasia e gioco mi chiedo quando potrà farlo in futuro….
Alla faccia di quelli che dicevano "Ferrara fallirà perché non avrà il coraggio di fare fuori i senatori!!"
Ferrara ahimè sta fallendo lo stesso ma certo non per colpa dei senatori. Anzi, se ci sono maggiori colpevoli dell'andamento disastrato dell'attuale stagione bianconera quelli sono proprio i neo-acquisti effettuati della coppia Secco-Blanc nelle ultime 2 stagioni: i tre brasiliani strapagati oltre il loro reale valore.
Di Amauri cosa dire? Praticamente non si è più ripreso dalla Crociera ed in campo ormai pensa solo a risistemare la propria pettinatura e tenere sotto controllo lo stato voluminoso della gelatina.
Felipe Melo invece deve ancora smaltire la "Sindrome di Copacabana". Quando capirà che per giocare nella Juventus ci vuole in primis la testa non sarà mai troppo tardi.
Diego continua ad esser un oggetto misterioso, di cui si sono avvistati lampi di classe solo all'Olimpico contro la Roma e poco più.
E' evidente poi che l'acquisto del brasiliano ha cozzato con la possibile maturazione di Giovinco. Forse la "formica atomica" non sarà mai un Roberto Baggio o un Del Piero, ma sono in tanti ormai a pensare e scrivere che a Torino sia in atto una sorta di boicottaggio nei suoi confronti per salvaguardare l'investimento Diego. Altrimenti non si spiega questo suo utilizzo con il contagocce, soprattutto se confrontato con il rendimento ai limiti della mediocrità del trequartista brasiliano. "Se fossi stato brasiliano a quest'ora giocherei di più e sarei preso maggiormente in considerazione! A volte rimpiango di essere italiano." Questo dichiarò Giovinco ad inizio Settembre e molti videro in queste sue dichiarazioni mancanza di umiltà ed immaturità. Io come altri invece no, anche perché l'andamento della Juventus di questi primi mesi ha dato pienamente ragione nei fatti allo sfogo del piccolo talento italiano.
Mi domando ancora: in una Juventus orfana di Camoranesi, priva di Iaquinta, con un Diego ne carne ne pesce, come hanno fatto ultimamente a non trovare mai posto in campo la fantasia di Giovinco e la classe di Del Piero?
A questa domanda e non solo, Ciro Ferrara dovrebbe dare una bella risposta.Intanto ad evitare altri imbarazzi al tecnico napoletano e mettere fuori gioco Giovinco ci ha pensato "la maledizione di Vinovo". Ne avrà per un mese.
Capitolo campionato.
L'Inter continua a giocare un campionato a parte per il primo posto. Troppo forte per le avversarie e troppo aiutata quando serve. La schiacciata di Quaresma (altro che "trivela") contro il Chievo grida allo scandalo, eppure i media hanno fatto passare questo episodio quasi in silenzio. Davvero grottesco il duetto Mourinho-Caressa a caldo nel post-partita su Sky. Il neo-presentatore sembrava quasi intimorito dalla presenza del tecnico portoghese.
La domanda sul mani di Quaresma sarà arrivata solo per decima e l'argomento è subito finito in "caciara" non appena Mourinho ha visto un'improbabile testa di Yepes a colpire il pallone.In serata poi si è discusso dell'episodio solo a mezzanotte inoltrata mentre sui giornali del giorno dopo l'argomento è passato praticamente inosservato....Mi domando: se questo episodio fosse stato a vantaggio della Juventus targata Triade quanti processi ed interroganze parlamentari sarebbero stati avviati? Sicuramente sarebbe stato l'argomento numero 1 di tv, radio e giornali. Viva la prostituzione intellettuale!
Capitolo mercato.
Il rientro di Bettega in Società sembra in primis servito per affidare a Bobby Goal un ruolo da "ripulitore". Ricordate la magnifica interpretazione di Harvey Keitel nell'epico PULP FICTION di Quentin Tarantino? Ecco, a Bettega per adesso è stato affidato proprio un compito del genere:ripulire la Juventus dagli sbagli effettuati nell'ultimo triennio.
Via Molinaro e via Tiago, come antipasto. Chi sarà il prossimo della lista? Concludo con un pensiero finale su quanto visto in Parma-Juventus. Vedere Bettega in tribuna spiegare a Blanc e Secco i movimenti tecnico-tattici in corso di gara ha creato in me un profondo senso di tenerezza misto amarezza. Credo quell'immagine basti a spiegare come è stata gestita la Juventus a livello sportivo in questo triennio post-Calciopoli. Una squadra di calcio gestita da chi di calcio ne capisce e ne sa poco o nulla. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere....


Questo pomeriggio a partire dalle ore 17,00 sarò ospite di Luciano Moggi a Studio Stadio.
Gold Sport nel digitale nel Lazio, Canale 851 sul satellite!

giovedì 24 settembre 2009

Atto di forza




Senza Del Piero, Diego, Cannavaro e Sissoko la Juventus tira fuori una grandissima prova di forza in quel di Genova, una delle trasferte più insidiose di tutta la serie A.
Pareggio per 2 reti a 2, ma gara che sarebbe finita sicuramente in maniera diversa se l'assistente dell'arbitro Saccani, il Sig. Papi, non avesse annullato a Iaquinta un goal regolarissimo (sarebbe stata la sua personale doppietta...) sull'1a1.
La personale recriminazione finisce qui. In un'annata, episodi del genere possono capitare.
L'unica vera vergogna è che si grida allo scandalo solo quando capitano in una direzione (vedi Lazio-Juve).
Preferisco come sempre parlare di calcio giocato.
Ancora una volta a segno Iaquinta, in assoluto il giocatore bianconero più in forma di questo periodo e Trezeguet.
Mi sembra talmente evidente che in questo momento la coppia d'attacco titolare dovrebbe esser composta da loro due, in attesa poi di valutare il rientro di Del Piero.
Speriamo se ne sia convinto anche Ferrara.
A differenza delle altre partite la Juventus ha avuto il pallino del gioco sin dai primi minuti, grazie anche ad un grande Camoranesi e ad una prestazione mostruosa di Marchisio, mentre Buffon -goal imparabili subiti a parte- è stato inoperoso.
Ma la cosa che più mi ha impressionato è stata la voglia, prima di vincere una volta raggiunti da Mesto e poi di non perdere, una volta subito il goal di Crespo.
Con questo spirito, in campionato si potrà fare bene. Molto bene.
Ma serve recuperare al più presto i titolari infortunati perchè alcune alternative, ahimè, non sono all'altezza.

lunedì 21 settembre 2009

Cassano&Milito gli antiJuve?




La Sampdoria trascinata da un immenso Cassano continua incredibilmente a tenere il passo della Juventus.
Siamo tutti certi che non potrà farlo fino alla fine, ma è davvero pazzesco il ritmo imposto in questo primo mese di campionato dalla squadra di Del Neri.
Sono in tanti a scrivermi:
"Lascia stare Cassano, Stefano. Stà bene solo il provincia. E' matto. Non ci si può far affidamento. Ecc.."
Vero, forse è tutto vero.
Ma è anche altresì vero che in questo momento Antonio Cassano è il miglior talento italiano.
Indiscutibilmente.
L'Inter si mantiene a 2 punti dalla vetta grazie ad uno strepitoso Diego Milito.
Ho sempre avuto un debole per "il Principe"e anni fa in molti ironizzarono sulla mia volontà di volerlo alla Juve.
Non sbagliavo.
La sua media-goal in serie A è fenomenale.
L'attaccante, questo penso io, in primis deve fare goal.
Alla Juve, in questo momento, il solo Iaquinta sta mantenendo una media-goal da primato.
In futuro questa cosa potrebbe esser un problema sopratutto se Buffon smetterà di fare miracoli ma è giusto aspettare il rientro fondamentale di Diego anche perchè tutto si potrebbe risolvere all'istante, grazie al suo grande talento.
Totti pungolato da Ranieri (6 punti su 6) trascina la Roma alla vittoria.
Bisogna ammetterlo: spesso sarà anche stato pompato in eccesso dai media-romani ma, nel nuovo millennio, insieme ad Alex Del Piero sono stati i più degni eredi dell'inarrivabile Roberto Baggio.
In conclusione un commento al titolo odierno di Tuttosport:
sarà che sono scaramantico per natura, ma da sempre questo genere di titoli mi crea un senso di prurito.....

domenica 20 settembre 2009

Poker Juve




La Juventus fa poker.
Quarto successo consecutivo in campionato e punteggio pieno dopo 4 giornate.
Nonostante le numerose assenze, superato con il più classico dei punteggi (2ao) il Livorno.
Decisivi i giocatori più in forma di questo periodo: Iaquinta, Marchisio e.....
sopratutto Buffon.
E si, perchè ancora una volta è il numero 1 bianconero il migliore in campo.
Almeno 3 parate strepitose.
Poco da aggiungere, è ritornato il portiere più forte al mondo.
La vera differenza tra la Juve dell'anno scorso e quella di quest'anno sta forse proprio nel rendimento del portiere campione del mondo.
Nota dolente Giovinco. Un'altra stecca nel ruolo di vice-Diego.
A questo punto, per non bruciare il ragazzo, forse è il caso di non riproporlo più nella posizione di trequartista, ruolo davvero in cui non rende anche se resto convinto che Giovinco sia più decisivo quando entra dalla panchina. Un pò come il Massaro milanista degli anni 90.
Quando mancherà di nuovo Diego in futuro sarà il caso di cambiare modulo.
4-4-2 o 4-3-3 a seconda degli avversari e degli uomini a disposizione.
La Juve almeno per una sera si gode il primato in solitudine, in attesa dei risultati della domenica.

giovedì 10 settembre 2009

MondialJuve




L'Italia formato Juventus (7 titolari su 11) liquida la pratica Bulgaria.
I mondiali ormai sono virtualmente acquisiti. Basta un pareggio contro l'Irlanda di Trapattoni e Tardelli.
A decidere la sfida, manco a dirlo, due juventini:
il neo-acquisto Grosso, che mi è sembrato molto tonico e lo straripante Iaquinta di questo periodo.
Se Iaquinta continua a questi livelli sarà dura per tutti soffiargli il posto da titolare, nella Nazionale e nella Juventus.
Sono invece curioso a questo punto di vedere l'inserimento del neo terzino sinistro juventino all'interno degli schemi di Ciro Ferrara.
Finalmente potrebbero arrivare cross degni di tale nome, nonchè inserimenti che possano metter in difficoltà l'avversario.
Intanto Fabio Capello si conferma ancora una volta un numero 1. La sua Inghilterra è già matematicamente ai mondiali.
Tuttosport riporta in prima pagina l'approvazione di Cobolli Gigli per Giuseppe Rossi:
"Si, è da Juve".
Non sarebbe male, davvero.
Cambiamo totalmente discorso e torniamo su Calciopoli e Luciano Moggi.
In primis, è giusto che si sappia quanto riportato ieri anche da Juvemania.it
.
Cancellata Calciopoli: Paparesta torna ad arbitrare.
Il comitato nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia) impugnerà davanti al Consiglio di Stato l’ordinanza cautelare con cui il Tar del Lazio, ad agosto, ha giudicato illegittima la sospensione dell’ex arbitro Gianluca Paparesta. Lo ha comunicato l’Aia attraverso il proprio sito internet. L’Aia ha deliberato che Paparesta venga sottoposto a visita medica e a test attitudinali e atletici. «Il Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, in ottemperanza all’ordinanza cautelare del T.A.R. del Lazio, emessa nella procedura promossa dall’associato Gianluca Paparesta, ribadita, da un lato, la piena adesione ai principi dell’autonomia della giustizia sportiva e, dall’altro, il totale rispetto di tutte le pronunce giudiziali, ha deliberato l’impugnazione dell’ordinanza stessa avanti il Consiglio di Stato, quanto alla presente fase cautelare, e a proseguire il giudizio quanto al merito», si legge in una nota. «Impregiudicato l’esito del proponendo appello cautelare al Consiglio di Stato, il Comitato Nazionale ha deliberato, altresì, che l’associato Paparesta venga sottoposto a visita medica, quindi ai test attitudinali e atletici, demandando alla Commissione Arbitri Nazionale A-B affinchè inviti l’interessato ad effettuare quanto richiesto», conclude il comunicato.
PAPARESTA: “Sono felice. Con soddisfazione apprendo che, dopo due anni e tre pronunciamenti tutti nella stessa direzione, che hanno definito illegittima e illogica la mia estromissione, l’Aia ha disposto il mio reintegro. Tornare ad arbitrare? Io sono pronto, sono a disposizione di Collina nei ruoli della Can di A e B. È legittimo ricorrere al massimo grado di giustizia – continua Paparesta -, così verrà messa la parola definitiva a questa vicenda. Del resto il Consiglio di Stato già mi ha dato ragione”.
Ora rimane da giudicare solo Luciano Moggi che avrebbe fatto, secondo le totali assoluzioni di tutti gli altri, la cupola con sé stesso.
.
Già, Luciano Moggi. L'unico colpevole di un sistema marcio dalle fondamenta.
Il colpevole da dare in pasto al popolino.
Questo il suo articolo per Libero su Carraro, le intercettazioni nel cassetto e sul caso Mutu.
Oggi non pensavo di dover mettere mano alla penna, soprattutto per replicare, e invece mi sento in dovere di rispondere alla lettera inviata da Carraro a “Libero”.
Nel mio precedente articolo ho citato quanto scritto da Moncalvo per due motivi.
1) durante un’amichevole della Juve ero stato avvisato da un insigne personaggio dell’essere di queste intercettazioni che però non contenevano nulla di penale (circa 7-8 mesi prima della loro messa in onda), così come recita l’archiviazione della procura di Torino, a firma del capo della Procura, dr. Maddalena. In quale cassetto siano state messe non lo so, ma in “uno” sicuramente.
2) Il secondo riguarda il numero delle intercettazioni stesse (272, come dice Carraro) piovutegli sul tavolo come d’incanto dopo sei mesi dalla prima consegna da parte del dr. Maddalena del provvedimento di archiviazione (21 settembre 2005); in queste – troppo poche o forse selezionate – Carraro afferma esserci una mia intercettazione con Pairetto, allora designatore.In questa telefonata non esiste nulla che possa far pensare ad accordi, basta ascoltarla. D’altra parte non esisteva neppure il divieto, come invece esiste ora, di parlare col designatore. Non mi è dato di sapere, invece, se c’era la sua con Bergamo, nella quale l’ex presidente federale dice espressamente all’allora designatore che bisognava “salvare” la Lazio: basta ascoltarla (mi dicono sia passata come una telefonata istituzionale). Come finì? La Lazio si salvò e Gazzoni Frascara, presidente del Bologna, dette la colpa a me. Siccome non è più tempo di scherzi, ognuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri.
Due parole a proposito dell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport dal procuratore romeno Giovanni Becali. In data 28 ottobre 2004, scrive il Corriere, dopo averlo sottoposto ad esame antidoping a sorpresa, il Chelsea licenzia Mutu per positività alla cocaina. La federazione inglese squalifica il giocatore per 6 mesi. In quel periodo il procuratore del giocatore era proprio Becali. Domanda: se l’agente fosse stato più attento ai comportamenti del proprio giocatore anzichè pensare a guadagnare tanto – come lui stesso afferma – sicuramente Mutu avrebbe evitato guai. Dice che farà pagare a questo e a quello ma non si sogna nemmeno di restituire quanto il club inglese gli ha dato come compenso per il trasferimento: sarebbe l’unica cosa giusta. Dice che il giocatore è stato lasciato solo nel momento più delicato: concordo, ma era lui il procuratore in quel momento. Il giocatore è passato al Livorno e poi alla Juve. Prima di prenderlo ho avuto un colloquio chiaro con lui e il suo comportamento è stato irreprensibile. Il giocatore – scrive il Corriere – era stato licenziato dal Chelsea e quindi veniva da libero in Italia, il pregresso non riguardava Livorno né Juve, ma Mutu. Credo sia da evidenziare come la Juve abbia restituito al calcio prima un uomo e poi un campione in cui non credeva più nessuno. Non si può consentire ad un procuratore di spararle grosse come sta facendo Becali. Mutu mi è stato sempre riconoscente (mi ha persino invitato al battesimo della figlia): mi meraviglio che consenta a Becali di dire certe bugie. A meno che sia vero il detto “la riconoscenza è la parola del giorno prima”.
LUCIANO MOGGI

domenica 31 maggio 2009

Fine-corsa Nedved





Alla fine Pavel Nedved ha deciso (lui si, il suo procuratore meno.....) :
lascerà il calcio. Meglio per tutti....
Emozioni strappalacrime nella sua ultima gara da calciatore disputata, ironia della sorte, proprio dalle 2 squadre che in Italia l'hanno visto assoluto protagonista.
La Juventus batte la rimaneggiata Lazio per due reti a zero, grazie ad una doppietta di Iaquinta.
Due considerazioni rapide:
1- Avevo ragione nel dire che non serviva esonerare Ranieri a sole 2 giornate dalla fine, se lo scopo era solo quello di vincere le residue partite contro avversari già in tenuta balneare.
Questo avvicendamento è servito solo a concedere alibi a chi non li meritava...
2- Iaquinta alla fine ha realizzato gli stessi goal di Amauri, pur giocando nettamente di meno.....Siamo sicuri che valga proprio la pena privarsi in futuro di Trezeguet per puntare sul brasiliano?
Capitolo panchine:
scoppia l'effetto Guardiola, affidarsi ovvero a tecnici giovani ed ambiziosi.
Il Milan, vincente in quel di Firenze, saluta Maldini ed Ancelotti (e forse anche Kakà) e decide di puntare tutto sull'esordiente Leonardo.
La Juventus invece si prende altri 10 giorni (!!) per decidere:
ma la scelta parè cadrà comunque su un allenatore di primo pelo o quasi.
Intanto l'Inter, che ha festeggiato la 50a partita consecutiva senza un rigore contro, trema:
se Moratti non si umilierà come già fatto con Mourinho, Ibrahimovic andrà via.
Senza Ibra, l'Inter tornerebbe l'armata brancaleone che per quindici anni e più, ha fatto sorridere l'Italia intera.
Ecco, il miglior acquisto della Juventus nella prossima stagione per cercare di colmare il gap con la capolista, sarebbe proprio la cessione all'estero di Ibrahimovic....
Per finire, con un rima tanto cara al presidente del Torino Cairo:
cucù e la serie A non c'è più.

domenica 22 marzo 2009

Gladiatoria Juve




Era il limite di Ranieri e delle sue squadre:
non schivare le trappole segnalate dalle mappe, non vincere le partite orientate.
In altri tempi, una Roma così a tocchi probabilmente se la sarebbe cavata. Non stavolta.
Non contro «questo» Iaquinta, superbo domatore dell’Olimpico.
Iaquinta è un acquisto azzeccato della nuova proprietà (uno dei pochi, con Amauri e Sissoko) e, di conseguenza, non piace ai «discoli» dei blog. Per tremendismo e generosità ricorda Ravanelli, e sono sicuro che avrebbe fatto la sua figura anche nel forbito arsenale della Triade.
Infortuni, squalifiche: ci sono occasioni che vanno colte al volo. Sarà poi la storia a mettere in fila gli aggettivi: e perché una stagione della Juve possa dirsi «strepitosa», con tutto il rispetto, non basta aver scavalcato il Milan, non è sufficiente essersi arresi, con onore, al Chelsea.
Serve altro, e Ranieri lo sa.
I bianconeri portano via uno scarto obeso e il quinto successo consecutivo. La differenza, l’hanno scavata le rose e l’approccio. Non può essere soltanto un caso se Spalletti, in vita sua, non ha mai battuto la Juve. Bravo Ranieri a resistere alla tentazione di sdoganare subito Nedved. È ripartito dalla fasce «bolognesi», Salihamidzic a destra e Giovinco a sinistra. Con Giovinco, il problema non sarà mai il cerino col quale accendere il fuoco, ma la legna con cui alimentare la fiamma. Fuor di metafora: la continuità, non la qualità.
Oggi, Inter-Reggina. L’ordalia del sabato sera sfila dalla racchetta di Mourinho il match-point per liquidare la pratica-scudetto. La Juve torna a meno quattro, in attesa di ripiombare a meno sette: difficile, in Italia, che dal cozzo casalingo fra la prima e l’ultima in classifica possa uscire un risultato diverso dall’uno fisso.
Postilla. «Sono orgoglioso di avere cambiato la storia di un grande club come l’Inter». Così Roberto Mancini, venerdì notte, da Daria Bignardi. Non un cenno alle sentenze di Calciopoli. Era glaciale, appunto.
Sottoscrivo alla virgola il punto odierno di Roberto Beccantini per La Stampa.
Finalmente Ranieri non ha gettato al vento una grandissima occasione:
espugnare l'ostico campo di una Roma totalmente a pezzi.
Immenso Iaquinta: un gladiatore.
Questo acquisto è stato in passato più volte bistrattato ma ogni qualvolta Vincenzo è stato chiamato in campo ha sempre fatto il suo e anche di più.
Grande prova anche di Mellberg: quando quest'estate scrivevo che lo svedese sarebbe diventato presto un beniamino del pubblico bianconero molti ci ironizzavano sopra.
Impalpabile Tiago. Meglio di lui persino Poulsen. E non è la prima volta...
Giovinco conferma di esser il futuro da cui bisognerà ripartire.
Capitolo Nedved: ogni volta che lo vedo giocare non riesco a rassegnarmi a l'idea del suo ritiro.... Che "golasso" ieri sera....
Difficile sperare oggi in un miracolo calabrese a San Siro, ma nel calcio mai dire mai.
Domani ci sarà il ritorno della rubrica "A gamba tesa".
Intervista da non perdere.

lunedì 9 febbraio 2009

Per fortuna...Poulsen





Per una volta l'effetto "C" , come viene definita simpaticamente la fortuna dall'amico Giampiero Mughini, premia la Juventus.
La squadra bianconera passa sul difficile campo di Catania (anche se la squadra siciliana è alla terza sconfitta consecutiva casalinga) grazie ad un goal di udite udite:
Christian Bager Poulsen.
Il titolo di oggi è chiaramente una provocazione(ricordando quello estivo tanto famoso di Tuttosport) in quanto ho letto ed ascoltato commenti di tifosi juventini che adesso ne giustificano il costoso acquisto. Bah....
Il danese è sicuramente un buon elemento ma un investimento di 10 milioni di euro per il cartellino ed oltre 3 milioni di euro di ingaggio a stagione li merita chi fà davvero la differenza.
Comunque è giusto che dopo un lungo infortunio si goda questa gioia e si prenda questa piccola grande rivincita contro Bizzarri che nella partita di andata gli aveva negato un goal praticamente già fatto.
La Juve vince a Catania anche grazie a Iaquinta che sblocca la partita con un potente colpo di testa prima di farsi prendere da un raptus di imbecillità che lascia la Juventus in 10 per oltre 80'.
Davvero ingiustificabile il comportamento dell'attaccante calabrese.
Finalmente qualità a centrocampo con il rientro di Tiago e Camoranesi.
Con tutto il rispetto per Poulsen e Iaquinta, sono proprio loro i giocatori che hanno cambiato la Juventus rispetto alle ultime scialbe prestazioni.
Il Catania forse non meritava di perdere anche perchè ad onor del giusto nel secondo tempo c'era un rigore per loro per uno sciocco fallo di mano volontario in area di Marchionni ma era anche ora che la fortuna girasse anche un pò verso Torino.
Continua la risalita della Roma che strapazza il Genoa di Gasperini e l'aggancia in quinta posizione.
La Fiorentina mantiene invece la quarta posizione vincendo in maniera davvero immeritata contro la Lazio e Prandelli a fine partita dichiara:
"Non mi piace vincere così. Non meritavamo assolutamente". Che signore.
Ieri sera sono stato ospite alla trasmissione "Cuore di Calcio"(canale 851 Sky -Italia 9 network) per difendere l'onore juventino in mezzo a vecchie glorie di Lazio, Roma ed altre importanti squadre del panorama italiano.
Purtroppo non ho fatto in tempo a comunicare a voi tutti la mia partecipazione alla storica trasmissione di Fabio Alescio, che è arrivata al 23° anno di età. Sarà per la prossima volta.
Potete però trovare in alto un breve video della puntata che l'amico Francesco De Felice ha estrapolato per tutti voi.