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giovedì 18 giugno 2009

Juve, ancora troppi se....



«Diarra e Rossi? Se prendiamo anche loro che arrivano dalla Liga accorciamo il gap dall’Inter e l’anno prossimo si sentirà meno la depressione per la fuga di Kakà dal campionato italiano: Mahamadou è un grande, uno come me, un Cannavaro di centrocampo. Quanto a Rossi è un altro di quelli che porterebbe tanta qualità. Se li centriamo, questi sono grandi colpi».
Fabio Cannavaro

In questo periodo la positività in casa Juve è stranamente dilagante.
Sono tutti certi di un grande mercato e di un futuro radioso.
Io lo sono molto meno. Almeno fin'ora.
Ad oggi la Juventus ha comprato un difensore 36enne (Cannavaro) che non è più quello del mondiale per sue stesse parole («impensabile, direi impossibile, tornare a quella condizioni: sono state sette partite fuori dalla norma»), ha perso uno dei più grandi giocatori degli ultimi 20 anni (Pavel Nedved) ed ha comprato un talento brasiliano (Diego) che senza alcun dubbio è potenzialmente un campione ma pur sempre tutto da verificare in Italia.
Aggiungiamoci l'effetto sorpresa Ciro Ferrara ed il quadro è completo.
La Juventus colmerà il Gap con l'Inter se Cannavaro giocherà ancora a grandi livelli, se Diego si confermerà campione anche in Italia, se Ferrara dimostrerà di esser un grande allenatore, se arriverà Tizio......se....se.....
Troppi se e poche certezze.
Per adesso consoliamoci con l'aglietto.
C'è chi sta davvero peggio:
il Milan sta per perdere anche Pirlo...

mercoledì 17 giugno 2009

Diarra servirà?



La Juventus è sempre più vicina a Diarra.
Alessio Secco è volato in Spagna per chiudere la trattativa.
Si stanno delineando le basi per una squadra Diego-dipendente.
Rinunciare ancora una volta al regista di centrocampo per puntare su un giocatore di rottura sarebbe una scelta che non condividerei minimamente.
Tra l'altro Diarra guadagna oltre 3 milioni di euro:
quasi come Almiron, quasi o pari a Tiago e Poulsen.
Ma alla fine ha giocato quasi o sempre Marchisio....
Sono da sempre contrario a regalare grandi ingaggi a chi tecnicamente non fa la differenza.
Aspettiamo però per dare un giudizio definitivo a livello tattico.
In fondo Diarra potrebbe esser solo la sostituzione di bidon-Poulsen, che però da indiscrezioni pare non veda di buon occhio il trasferimento in Turchia.
Intanto continua il progetto-giovani:
dopo aver bruciato Criscito, Palladino e Nocerino è il turno di De Ceglie, ceduto in comproprietà al Napoli per 4 milioni di euro e forse per un'opzione o qualcosa di più su Santacroce.
Credo molto di meno all'approdo in bianconero di Giuseppe Rossi.
Intanto la Lazio presenta il nuovo tecnico "sergente di ferro" Ballardini mentre nel Basket italiano, Siena si conferma di un altro pianeta.
Un pò come l'Inter di Ibrahimovic.
Almeno per ora.

lunedì 15 giugno 2009

Black Mamba colpisce ancora



Doverosa copertina di giornata a "Black Mamba" Kobe Bryant ed ai suoi Los Angeles Lakers campioni NBA.
Si diceva che senza l'appoggio della spalla Shaquille O'Neal non avrebbe più vinto.
E invece insieme ad una squadra di gregari, guidati dall'immenso Phil Jakson...
Il presidente Obama lo aveva detto: ''Vinceranno i Lakers in gara 6''. Si e' sbagliato solo nella previsione della gara: cinque, non sei, per diventare i campioni 2009 del basket d'America.
I Lakers di Kobe Bryant in gara 5 hanno battuto gli Orlando Magic per 99-86, portandosi sul 4-1 nelle partite di finale e aggiudicandosi cosi' per la 15/a volta nella loro storia il titolo Nba.
Con questa vittoria l'allenatore dei Lakers, Phil Jackson, e' diventato il tecnico piu' vincente di sempre, con dieci anelli nba (lo scudetto Usa).
Nessuno nella storia del basket americano era riuscito a raggiungere un simile traguardo.
Anche la quinta delle partite di finale contro gli Orlando e' stata giocata e vinta nel segno di Kobe Bryant, al quale e' stato riconosciuto il titolo di 'most valuable player', miglior giocatore Nba delle finali 2009. Come gia' fatto in tutte le precedenti quattro gare, anche nella quinta Bryant, ribattezzato dai tifosi 'black mamba', ha sfondato la barriera dei 30 punti, per lui, definito dalla critica il Michael Jordan dei tempi moderni, si tratta del quarto scudetto in carriera. Un mostro di bravura, non tanto perche' assicura la media di 30 punti, quanto perche' in ogni incontro riesce sempre a mettere a segno i canestri fondamentali, quelli capaci di 'girare' la partita facendo saltare gli equilibri della gara. In uno sport dalla strategia scientifica come il basket questo e' cio' che fa la differenza. E' successo cosi' anche per il titolo 2009. Nella serie delle finali contro gli Orlando Magic i Lakers sono stati sul punto di perdere in almeno due occasioni. In gara 3 e in gara 4, infatti, sono andati per due volte ai supplementari, dopo che le due partite, tiratissime, si erano concluse in parita' nei tempi regolamentari. Ebbene, nei cinque minuti supplementari in entrambe le occasioni e' stato Kobe Bryant a far saltare gli schemi difensivi degli avversari. Di fronte alle sue sospensioni micidiali e alla precisione chirurgica dei suoi tiri la tensione agonistica degli Orlando Magic si e' come disciolta. Impossibile contrastare il suo basket. Alto 'solo' 1,98, quando vuole Bryant, detto 'Black Mamba', diventa un giocatore immarcabile. Nel campionato Nba solo LeBron James, dei Cleveland Cavaliers, puo' essere paragonato a Bryant in quanto a talento. Con la differenza, pero', che Bryant gioca nei Lakers, la squadra che dal 2000 ad oggi sta segnando il decennio del basket Usa. Come sottolineato dal coach Phil Jackson, per il titolo 2009 meritano una menzione speciale Pau Gasol e Derek Fisher, giocatori che se militassero in altre squadre non sarebbero certamente le stelle, ma che accanto a un fenomeno come Bryant accettano di interpretare in campo il ruolo di comprimari d'eccezione. Ma il re indiscusso e' lui, Kobe Bryant, applaudito tanto a Los Angeles quanto in Florida. Dopo la medaglia d'oro conquistata la scorsa estate ai giochi olimpici di Pechino, ecco il titolo di campione del mondo 2009. ''E' fantastico, e' pazzesco'' ha detto. E davanti alle telecamere, stringendo a se' il trofeo del vincitore, ha versato un'intera bottiglia di champagne sulla testa del suo allenatore, Phil Jackson, l'unico (finora) ad aver vinto piu' di lui.
.
Intanto il Milan mette a segno il colpo Cissokho.
Non so se il prestante giocatore vale davvero 15 milioni di euro, ma di certo è stato il miglior terzino sinistro della scorsa Champions League.
Il nuovo corso di Leonardo è partito all'insegna del ringiovanimento.
Tanto, almeno per ora, l'Inter di Ibrahimovic si mantiene ancora a distanza di sicurezza da tutte le avversarie.
E allora è anche giusto svecchiare la rosa in prospettiva futura, se non si può esser competitivi nell'immediato.
Chissà se anche la Juventus avrà il coraggio di lanciare definitivamente Giovinco e puntare davvero sui giovani.
Per l'attacco intanto spunta un nome nuovo: Acquafresca.
Sapete bene come la penso su Trezeguet, del quale mai me ne priverei ma l'attaccante italiano è un ottimo elemento di prospettiva futura.
A centrocampo, l'Udinese che come sempre non svende mai nulla (sarebbe bastato ricordarsi questo per non prendere la "sola" Almiron) continua il braccio di ferro per la cessione di D'Agostino.
Ledesma e Diarra del Real Madrid, le alternative meno onerose di giornata.
Ma servirebbero davvero?
Intanto la partenza di Tiago non è più così certa.....

mercoledì 20 maggio 2009

"Ranieri non lo meritava..."




Caro Stefano,
consentimi di dire una cosa ai tuoi splendidi ed attenti lettori.
Da tifoso juventino sono molto deluso ed amareggiatissimo per il comportamento della nostra società.
Purtroppo temo che ci sia stato un mezzo complotto da parte anche di alcuni vecchi giocatori per eliminare definitivamente Ranieri.
E' vero il Mister non ha mai vinto nulla d'importante in carriera, tranne qualche Coppetta minore, ma quando mai ha allenato grandissime squadre con fior di campioni ???
Prima di giudicarlo non all'altezza di una grande, mi sarebbe piaciuto poterlo vedere all'opera con giocatori di grande qualità....
Certo, è facile allenare Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Messi o Diego.
Vincerei anch'io in panchina, probabilmente. E non imitando Ranieri, Lippi o Capello.....
Mi dispiace per Ciro Ferrara, perchè arriva nel momento sbagliato ma da tifoso juventino sfegatato (sai quanto rappresenta per me la Juve...) e coerente che sono, adesso mi auguro di arrivare quarti in campionato e magari andare anche fuori dai preliminari ad Agosto.

Non sai quanto mi costa dire queste cose ma sono troppo amareggiato, quasi più di quando andammo in B...
Mi piacerebbe parlare con Ranieri e abbracciarlo mostrandogli tutta la mia solidarietà...
E' dalla sera che l'ho imitato a Controcampo che non ho più avuto modo di parlare con lui.
La mia amarezza è tanta e forse potrà essere placata solo se il prossimo allenatore sarà uno tra Ancelotti, Hiddink o Capitan Conte...
Tengo a precisare, che se Ranieri fosse stato licenziato a fine campionato o all'atto dell'orrenda eliminazione in Coppa Italia contro la Lazio non me la sarei presa così tanto, perchè sarebbe stato un allontanamento tecnico che sarebbe rientrato nella norma del calcio moderno.
In questo modo invece si è voluto umiliare la persona, non solo l'allenatore.
E' una vergogna. Altro che Stile Juventus.
Concludo, dicendoti che da tutta questa vicenda chi ne esce davvero vincente è proprio Ranieri e i perdenti sono tutti quelli che lo hanno umiliato, società in primis.
La vera responsabile.
Non so quando, non so in che giorno, ma senza gufare temo che su Vinovo e tutta Torino presto si abbatterà un fortissimo temporale...una pioggia incessante.
Quella pioggia rappresenterà il pianto dei fratelli Agnelli che guardano da Lassù la loro povera Juve ridotta come una provinciale qualsiasi, o peggio ancora, come un' Inter qualsiasi...
Un saluto a tutti i tuoi lettori:
cari fratelli juventini scusate il mio sfogo.
Tornerò a farvi sorridere appena smaltita la rabbia.
Un grande abbraccio bianconero,
.
IN BREVE:
Lo Shaktar di Lucescu, batte il Werder orfano di Diego e vince la Coppa Uefa.
E' la prima squadra ucraina nella storia.
La Reggina retrocede in serie B dopo 7 anni.
L'Inter compra Milito e Motta ma rischia di perdere Mourinho ed Ibra.
Infine alla Juventus, oggi nel classico appuntamento da "INDOVINA CHI", viene accostato il nome di Diarra, l'erede di Poulsen. In tutti i sensi.