Come negli anni passati la ricerca al top player è un lento retrocedere. Partiti da Cavani e Van Persie passando per Jovetic si è arrivati al presunto duello Dzeko-Llorente.
Ora invece spunta Cardozo...
Visualizzazione post con etichetta Dzeko. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Dzeko. Mostra tutti i post
lunedì 27 agosto 2012
Juve, altro giro altra corsa...ora spunta Cardozo!
venerdì 24 agosto 2012
CAVANI, JOVETIC, LLORENTE e... ancora DZEKO!!
Quasi un classico del mercato da almeno 2 anni a questa parte accostare il nome di DZEKO alla JUVE.
L'operazione magari un giorno si farà davvero, anche presto chissà. (ad oggi mi sembra assai difficile)
Ma è lo specchio della percentuale di cose veritiere scritte sui giornali o raccontate sui media:
in pratica su 2-3 anni di titoli, indiscrezioni di mercato e varie alla fine è vero si e no il 10% di quello che si legge.
TUTTO IL RESTO E' NOIA.
L'operazione magari un giorno si farà davvero, anche presto chissà. (ad oggi mi sembra assai difficile)
Ma è lo specchio della percentuale di cose veritiere scritte sui giornali o raccontate sui media:
in pratica su 2-3 anni di titoli, indiscrezioni di mercato e varie alla fine è vero si e no il 10% di quello che si legge.
TUTTO IL RESTO E' NOIA.
lunedì 25 giugno 2012
mercoledì 7 dicembre 2011
Indovinachi. Pronto, si tu da Manchester? Tevez o Dzeko
Mentre il Milan è a un passo da Tevez, Tuttosport per la Juve riaccende in prima pagina il nome di Dzeko, che avrebbe contattato l'ex compagno Barzagli per chiedere come si sta in Italia.
Mi chiedo:
perchè l'attaccante dovrebbe lasciare il City adesso visto come sta andando forte la squadra di Mancini e come pagano bene i loro proprietari?
Ma sopratutto, il City dopo che si libererà di Tevez, come potrebbe lasciar partire ora anche Dzeko?
Mi chiedo:
perchè l'attaccante dovrebbe lasciare il City adesso visto come sta andando forte la squadra di Mancini e come pagano bene i loro proprietari?
Ma sopratutto, il City dopo che si libererà di Tevez, come potrebbe lasciar partire ora anche Dzeko?
martedì 4 gennaio 2011
Morto un Dzeko....
....se ne dovrebbe fare sempre un altro o perlomeno così recitava un vecchio detto in merito alla successione dei Papi.
In teoria è così, in pratica però i tifosi juventini sono rimasti molto delusi da questa operazione di mercato che ha visto l'attaccante bosniaco approdare in Inghilterra alla corte di Roberto Mancini a Manchester.
Ci credevano davvero in tanti, forse perchè illusi dai media e dalla carta stampata.
O forse perchè la cessione di Diego, mal digerita da molti in estate, forse si poteva comprendere meglio con una prelazione per Dzeko.
Invece no, niente di tutto ciò.
Non resta che sperare adesso in un recupero di Amauri.
Come si dice a Roma "consolamose co l'ajetto!"
venerdì 27 agosto 2010
Del Piero, Diego, Di Natale e...Quagliarella
La cessione di Diego (decisivo il parere di Delneri) è un duro colpo da digerire per la maggioranza dei tifosi.
Quello che sopratutto non va giù è che sia stato svenduto proprio a quel Wolfsburg che ha preso in giro la Juventus per tutta l'estate nell'affare Dzeko (la coppia da sogno l'ammireranno i tifosi tedeschi!! ).
Il sostituto scelto da Marotta & C. poi, Totò Di Natale, ha clamorosamente ed inaspettatamente rifiutato (forse meglio così visti i 33 anni....) la Juve mettendo in crisi le scelte di mercato bianconere a pochi giorni dalla chiusura.
Alla fine, per rimpiazzare il vuoto lasciato da Diego hanno deciso di puntare su Quagliarella (meglio di Di Natale, non certo però il fenomeno che fa la differenza), ma ovviamente il Napoli ha preso alla gola la Juventus che paga l'inesperienza a grandi livelli della nuova dirigenza.
La Juve intanto grazie all'ennesima prodezza di Del Piero (un goal di quelli che l'ha reso celebre) si è qualificata per i gironi di Europa League.
Mancano ormai solo 4 giorni alla fine del mercato, quindi non resta che aspettare.
Certo se la Juve finale fosse questa, i dirigenti e la proprietà dovranno parlare chiaro ai tifosi che non meritano di esser illusi ancora su speranze di vittoria scudetto!!!
giovedì 19 agosto 2010
Ecco Krasic, addio Dzeko, Sturm Grazie




Una Juventus imballata nelle gambe e poco convincente nel gioco espugna per 2 reti ad 1 il campo dello Sturm Graz ringraziando gli austriaci per la libertà concessa sulle palle alte sfruttate prima da Bonucci e poi da Amauri.
La mancanza di qualità in mezzo al campo si è fatta sentire ancora una volta.
Lacuna che probabilmente non verrà colmata nei prossimi 12 giorni rimanenti di calciomercato.
E' finito il tormentone dell'estate:
nessuna possibilità di arrivare a Dzeko (Wolsfburg inamovibile sulle proprie condizioni), Elia dichiarato incedibile dall'Amburgo, la Juventus è stata costretta a ripiegare su Krasic, che fedele e poco ricercato da altre squadre ha aspettato la Juventus in tutto questo tempo.
Con l'acquisto di Krasic la squadra bianconera continua la sua opera di rinforzo fisico agonistico, ma il livello della qualità della squadra praticamente non migliora di una tacca.
Se non arriva il regista che da 4 anni si insegue, tutto passerà dai piedi di Diego...
E quando non gira, come contro lo Sturm, ne risente terribilmente tutta la squadra.
Basti pensare che si è reso più pericoloso Del Piero nei pochi minuti giocati piuttosto che il talento brasiliano....
venerdì 13 agosto 2010
Dzeko a tutti i costi!
Secondo indiscrezioni raccolte da fonti fidate, la Juventus rilancerà nei prossimi giorni (forse ore) per Dzeko proponendo in cambio Diego più un conguaglio che oscillerà tra i 10 e 15 milioni di euro.
Siamo al momento decisivo del calciomercato della Juventus di questa sessione.
O la va o la spacca!
venerdì 30 luglio 2010
Amauri è tornato?
Grazie ad una doppietta di Amauri, la Juventus vince 2 a 0 in casa dello Shamrock ed ipoteca il passaggio del turno preliminare di Europa League.
Certo, il livello degli avversari non è un test molto attendibile ma un Amauri diverso rispetto a quello visto la scorsa stagione potrebbe modificare in corso le strategie della Juventus.
Dzeko infatti è sempre più lontano e si potrebbe tornare presto quindi su Krasic.
Il mercato entra nel vivo, da qui al 31 Agosto non si può più sbagliare una mossa.
giovedì 29 luglio 2010
Assalto finale per Dzeko

29 milioni di euro più Poulsen: questa l'offerta della Juventus per Dzeko, che però i tedeschi sembrano orientati a rifiutare.
Comunque prendere o lasciare, altrimenti si torna su Krasic.
Ecco il calendario 2010-2011 bianconero.
1ª giornata Bari-Juventus
2ª giornata Juventus-Sampdoria
3ª giornata Udinese-Juventus
4ª giornata Juventus-Palermo
5ª giornata Juventus-Cagliari
6ª giornata Inter-Juventus
7ª giornata Juventus-Lecce
8ª giornata Bologna-Juventus
9ª giornata Milan-Juventus
10ª giornata Juventus-Cesena
11ª giornata Brescia-Juventus
12ª giornata Juventus-Roma
13ª giornata Genoa-Juventus
14ª giornata Juventus-Fiorentina
15ª giornata Catania-Juventus
16ª giornata Juventus-Lazio
17ª giornata Chievo-Juventus
18ª giornata Juventus-Parma
19ª giornata Napoli-Juventus
2ª giornata Juventus-Sampdoria
3ª giornata Udinese-Juventus
4ª giornata Juventus-Palermo
5ª giornata Juventus-Cagliari
6ª giornata Inter-Juventus
7ª giornata Juventus-Lecce
8ª giornata Bologna-Juventus
9ª giornata Milan-Juventus
10ª giornata Juventus-Cesena
11ª giornata Brescia-Juventus
12ª giornata Juventus-Roma
13ª giornata Genoa-Juventus
14ª giornata Juventus-Fiorentina
15ª giornata Catania-Juventus
16ª giornata Juventus-Lazio
17ª giornata Chievo-Juventus
18ª giornata Juventus-Parma
19ª giornata Napoli-Juventus
E se lo ammette anche Chiellini....
“Per tornare a vincere da subito alla Juventus sarebbe servito un altro tipo di mercato, in stile Manchester City! Questo è un anno zero di un progetto lungo. I tifosi lo devono capire”. Giorgio Chiellini in carriera ci ha abituato ad interventi duri, soprattutto in campo. Sentirlo anche parlare con questa maturità e sincerità ai microfoni gli rende davvero onore.
Lui che è uno di quelli di più lunga data in maglia bianconera e che faceva parte della Juventus "Capelliana" distrutta da Calciopoli, non ha avuto problema alcuno ad ammettere che con questa attuale rosa la Juventus potrà puntare al massimo a rientrare nel giro Champions, obiettivo minimo dichiarato.
Parole sagge e dette al momento giusto per richiamare all’ordine chi, inesperto e non abituato a giocare in squadre di vertice come Pepe, si era lasciato andare a scontati proclami di partenza alla pari per tutte sulla griglia di avvio. Ma i tifosi juventini saranno disposti ad aspettare l’evolversi di questo “progetto lungo” rimanendo ancora a guardare vincere l’Inter?
Con l’avvento come nuovo Presidente di Andrea Agnelliè evidente che si aspettavano qualcosa di più. Così come con la nomina di nuovo DG di Marotta. C’è tempo fino al 31 Agosto per rimediare e ridare un po’ di entusiasmo al pubblico bianconero, con almeno un colpo che faccia sognare. Perché è vero che nessuno pretendeva un calcio-mercato alla Manchester City, ma nemmeno da Udinese o Sampdoria…
Lui che è uno di quelli di più lunga data in maglia bianconera e che faceva parte della Juventus "Capelliana" distrutta da Calciopoli, non ha avuto problema alcuno ad ammettere che con questa attuale rosa la Juventus potrà puntare al massimo a rientrare nel giro Champions, obiettivo minimo dichiarato.
Parole sagge e dette al momento giusto per richiamare all’ordine chi, inesperto e non abituato a giocare in squadre di vertice come Pepe, si era lasciato andare a scontati proclami di partenza alla pari per tutte sulla griglia di avvio. Ma i tifosi juventini saranno disposti ad aspettare l’evolversi di questo “progetto lungo” rimanendo ancora a guardare vincere l’Inter?
Con l’avvento come nuovo Presidente di Andrea Agnelliè evidente che si aspettavano qualcosa di più. Così come con la nomina di nuovo DG di Marotta. C’è tempo fino al 31 Agosto per rimediare e ridare un po’ di entusiasmo al pubblico bianconero, con almeno un colpo che faccia sognare. Perché è vero che nessuno pretendeva un calcio-mercato alla Manchester City, ma nemmeno da Udinese o Sampdoria…
domenica 11 luglio 2010
Juve, Dzeko ad ogni costo




Edin Dzeko.
Il giudizio finale sul mercato 2010 della Juventus dipenderà quasi esclusivamente da lui.
Se il talentuoso attaccante bosniaco l'anno prossimo giocherà a Torino, la prima campagna acquisti gestita da Marotta sarà giudicata sicuramente buona.
In caso contrario, tutte le perplessità che circondano l'operato del nuovo DG juventino rimarranno invece tali.
La settimana scorsa scherzando (ma non troppo) in diretta televisiva con Josè Altafini e Bruno Bernardi mi sono permesso di lanciare una provocazione sul mercato effettuato sino ad oggi dalla Juventus: "con i nuovi acquisti la panchina è sistemata, adesso serve solo di comprare i titolari!"
E' evidente che i giocatori comprati da Marotta fino ad oggi non bastano ne a soddisfare le richieste degli esigenti tifosi juventini ne a rendere la squadra più competitiva rispetto all'anno scorso ne soprattutto ad avvicinare l'Inter.
Su Facebook ho voluto chiedere, ai tanti tifosi bianconeri che ogni giorno mi scrivono e dibattono con me, che cosa manca ancora alla Juventus per poter esser considerata una squadra vera.
E' stato quasi un plebiscito di vedute comuni.
Partendo dalla difesa, il primo obiettivo è un terzino sinistro. Con Grosso da rottamare, la presenza del solo De Ceglie non tranquillizza nessuno e non potrebbe esser altrimenti. Ed allora i nomi più gettonati sono quelli di Clichy ("da scambiare con Melo, che non si deve più presentare a Torino!"), Taiwo, Jansen, Bale e Kolarov.
Sul versante destro, l'arrivo di Motta per ora ha generato solamente rimpianti tra quelli che caldeggiavano la conferma invece di Caceres ("Martin è uno tosto che non molla mai")nella speranza che una volta ceduti Zebina e Grygera si possa provare poi ad arrivare ad uno tra Rafinha, Lichtsteiner o addirittura Sagna.
Al centro con l'arrivo di Bonucci piace anche l'ipotesi Mexes, ma non si pensi minimamente a sacrificare Chiellini ("Giorgio è il futuro capitano della Juventus"). Le altre alternative sono per tutti i gusti, si va dall'usato sicuro di Marquez, passando per i giovani Sakho e Ranocchia, sino ad arrivare all'ex prodotto del vivaio bianconero Masiello.
A centrocampo pochi dubbi. Serve un regista ad ogni costo "si sono dimenticati che abbiamo giocato un anno con Melo a fare lanci lunghi?" o ancora " ma se lo ricordano che abbiamo comprato Poulsen invece di Xabi Alonso?" Le certezze in questo reparto centrale sono Marchisio e Sissoko, quest'ultimo che ha pagato solo un'annata sfortunata ma di cui i tifosi non vogliono fare a meno. Discorso diverso invece per Melo, al quale i tifosi augurano di non presentarsi più a Torino.
Ledesma, Montolivo, Gago, Lassana Diarra, Hernanes, lo stesso Xabi Alonso i nomi più gettonati ma non sono pochi a domandarsi il perché del mancato riscatto di Candreva.
Per quanto riguarda le fasce, Pepe, Martinez e Lanzafame non accendono per niente i sogni dei tifosi. Ci vuole ben altro. L'extracomunitario Krasic ormai è passato in secondo piano perché "Dzeko ad ogni costo" e allora sono i nomi di Joe Cole, Elia, Mata, Elano, Ozil, Hamsik a scaldare ma c'è anche chi si accontenta dei giovani Schelotto o Dzsudzsák.
Resta allora l'attacco e come già scritto c'è un obiettivo unico all'unanimità.
Alternative a Dzeko sono comunque Benzema ("ma si dovrebbe ridurre l'ingaggio"), Suarez, Van Persie ("scambiamolo con Melo" ), Adebayor, Forlan e Maxi Lopez. In merito a quest'ultimo nome mi viene però da fare un'osservazione: se Lo Monaco è riuscito a sfilare 12 milioni di euro a Marotta per il 27enne Martinez, quanto chiederebbe per il 26enne argentino? Si rischia assolutamente una nuova trappola "sola" Corvino-Melo.
Per il ruolo di seconda punta i tifosi non hanno dubbi, fiducia a Diego che "quest'anno ci stupirà".
Quindi nonostante si sogni l'approdo di Dzeko, quasi nessuno è più disponibile a sacrificare Diego pur di averlo. Questo nuovo ruolo "alla Doni" o "alla Cassano" disegnato da Del Neri per il talento brasiliano in casa Juve piace praticamente a tutti.
In conclusione, un riepilogo per rendere più facile la lettura ai vertici dirigenziali bianconeri.
Per rendere felici i tifosi juventini quest'estate basta solo togliere dal mercato Diego, Sissoko e Chiellini, comprare Dzeko ad ogni costo e insieme lui anche un terzino sinistro, un regista ed un'ala di qualità.
Chiedono troppo? Dopo quanto subito con Calciopoli e i successivi 4 anni di gestione fallimentare di John Elkann, proprio no.
Caro Presidente Andrea Agnelli, visto che ti piace ripetere spesso verso i tifosi "la Juve siete voi", allora ascoltali davvero questi tifosi, ascolta la voce di chi ama veramente la Juve incondizionatamente e ne sogna il ritorno nei posti dove merita.
Perché dopo tutte queste aspettative e speranze, veder arrivare poi gente come Ziegler, Manfredini, Padoin, Rivas, Palombo, Guberti, Gilardino o Pazzini i tifosi proprio non lo sopporterebbero!
giovedì 8 luglio 2010
+Krasic -Dzeko. Cassano No, Melo Ni.



Marca.com in delirio celebra l'approdo della Spagna in finale di Coppa del Mondo per la prima volta nella sua storia.
Grazie ad uno splendido goal di testa di Puyol le furie rosse raggiungono l'Olanda di Robben e Sneijder.
Sarà una finale mai vista con una tra Spagna e Olanda che proverà la grande gioia di diventare Campione del Mondo.
Intanto la Juventus continua il ritiro a Pinzolo, dove sono arrivati prima Marotta e poi Andrea Agnelli, per cercare di risollevare l'umore dei tifosi e regalare speranza ad un popolo demotivato dalle ultime stagioni non esaltanti e da un mercato in tono minore.
Marotta avrà il difficilissimo compito di tagliare i rami secchi della rosa e cercare di vendere quei giocatori che Mister Del Neri non riterrà compatibili con il suo progetto.
Del Neri per adesso ha voluto concedere un'opportunità a tutti.
Tra qualche giorno stilerà una lista cessioni che consegnerà proprio nella mani di Marotta, che intanto ha confidato in ritiro che per Krasic si attende sempre la risposta del Cska di Mosca all'offerta effettuata, mentre se non si vende bene qualcuno in attacco arrivare a Dzeko in questo momento è praticamente impossibile. Per questo nel testa a testa per il posto da extracomunitario è favoritissimo ancora il serbo.
Marotta ha inoltre confermato che si farà di tutto per recuperare Felipe Melo e il suo investimento, lavorando sopratutto sulla psicologia instabile del giocatore.
Parlando sempre di instabilità, ha infine definitivamente allontanato la pista Cassano, perchè il carattere del giocatore viene considerato ingestibile e possibile portatore di problemi nello spogliatoio.
martedì 6 luglio 2010
"Juve, prendi Benzema"



BENZEMA, KRASIC, DZEKO, LUX.
Aggiornamento sul mercato Juve.
Situazione attuale di Calciopoli
Chi puntare adesso tra Dzeko e Krasic dopo la nuova norma Figc?
Tra i due io scelgo Dzeko senza dubbio alcuno ma se ci fossero possibilità di arrivare a Benzema, preferisco l'accoppiata Benzema - Krasic come dichiarato anche in tv nei video sopra-riportati.
Bene Diego alla "Cassano", cedere Chiellini invece è male male.
Luciano Moggi non va in vacanza e dalle pagine di Libero non perde ancora una volta l'occasione per attaccare la Gazzetta dello Sport.
"Il garantismo rosa è in ritardo di 4 anni"
A quanto pare sono in molti a chiedersi come mai e perché ad Abete, presidente della Figc, sia venuta in testa la brillante idea di modificare la regola sul tesseramento dei giocatori extracomunitari, riducendoli da due ad uno.
Immaginate la felicità di quelle squadre che ne avevano magari già comprato qualcuno. Le proteste sono salite e si tratta di cose serie perché attengono al mercato in fase avanzata: non si può scherzare in questo momento della stagione, per cui l’unica cosa ragionevole che resta ad Abete è fare retromarcia. Il direttore della Gazzetta dello Sport è sceso in campo a difesa di Ruggiero Palombo, uno dei suoi vice, sulla questione della intercettazione del 7 marzo 2005 tra lo stesso Palombo e l’ex designatore Paolo Bergamo.
Comprendo la difesa, non capisco i toni usati. E non condivido per niente il suo giudizio sulla “manipolazione” della telefonata. Ora la questione di base mi sembra del tutto semplice. In presenza di una designazione degli arbitri per sorteggio, attraverso le griglie, non si poteva modificare o aggirare questa normativa. Palombo dice a Bergamo che aveva sbagliato a non inserire il nome di Collina nella griglia di Roma-Juve. Bergamo spiega che le regole per la composizione delle griglie non permettevano la forzatura suggerita da Palombo per indirizzare Collina verso l’arbitraggio di Roma-Juve. E poiché Palombo insiste, Bergamo giunge a dire «ma perché ci volete far fare degli imbrogli? Aggiriamo le regole proprio noi che siamo designatori?». Curioso che di questo parere, più o meno, fosse anche Facchetti quando anche lui voleva Collina e chiedeva ai designatori di usare una griglia con preclusioni di comodo…
Quando Mazzei gli spiegava che bisognava comunque fare il sorteggio (effettuato da
un giornalista), Facchetti mostrava di non capire. Dico al direttore della Gazzetta che è inutile proseguire se ammettiamo che Bergamo non era disponibile ad aggirare la norma. E se la Gazzetta sosteneva che si doveva fare diversamente per il superiore bene (?) del campionato, ciò equivaleva a suggerire griglie fasulle. Tutto il resto sono chiacchiere, e in quanto alla contestualità, invocata ora da Palombo, c’è da rimanere stupefatti. Quattro anni fa non si parlò mai di contestualità degli avvenimenti: i colpevoli erano già indicati come tali dalla Gazzetta ben prima della sentenza. Ma c’è di più, la Gazzetta scopre adesso l’«uso dissennato» e – udite udite – la «diffusione illegale» di un’intercettazione. Strano che non abbia inteso così quelle pubblicate nel 2006, coperte ancora dal segreto istruttorio, e quando titolò
in prima pagina «processateli». Strano che Andrea Monti non risponda sul ruolo avuto dal suo redattore Maurizio Galdi nel processo, nel quale è stato “utilizzato”(lo dicono il colonnello Auricchio, il maresciallo Di Laroni e i documenti) come «fonte utile per le indagini». Una partecipazione attiva e non neutra come si addice a un giornalista. E per la Gazzetta era tutto normale, visto che ha continuato a mandarlo come inviato al processo di Napoli. Intravedo, e mi dispiace, nella postilla di Monti una sorta di “avvertimento ai naviganti” su eventuali nuove intercettazioni che chiamino in causa Palombo. La mia difesa non si preoccupa certo di questo perché cerca solo la verità. Ho l’impressione che Monti sia arrivato da troppo poco tempo alla Gazzetta e ignori come sia stata seguita una certa vicenda. Palombo lo sa, ma di sicurono non ha interesse a farglielo sapere.
Immaginate la felicità di quelle squadre che ne avevano magari già comprato qualcuno. Le proteste sono salite e si tratta di cose serie perché attengono al mercato in fase avanzata: non si può scherzare in questo momento della stagione, per cui l’unica cosa ragionevole che resta ad Abete è fare retromarcia. Il direttore della Gazzetta dello Sport è sceso in campo a difesa di Ruggiero Palombo, uno dei suoi vice, sulla questione della intercettazione del 7 marzo 2005 tra lo stesso Palombo e l’ex designatore Paolo Bergamo.
Comprendo la difesa, non capisco i toni usati. E non condivido per niente il suo giudizio sulla “manipolazione” della telefonata. Ora la questione di base mi sembra del tutto semplice. In presenza di una designazione degli arbitri per sorteggio, attraverso le griglie, non si poteva modificare o aggirare questa normativa. Palombo dice a Bergamo che aveva sbagliato a non inserire il nome di Collina nella griglia di Roma-Juve. Bergamo spiega che le regole per la composizione delle griglie non permettevano la forzatura suggerita da Palombo per indirizzare Collina verso l’arbitraggio di Roma-Juve. E poiché Palombo insiste, Bergamo giunge a dire «ma perché ci volete far fare degli imbrogli? Aggiriamo le regole proprio noi che siamo designatori?». Curioso che di questo parere, più o meno, fosse anche Facchetti quando anche lui voleva Collina e chiedeva ai designatori di usare una griglia con preclusioni di comodo…
Quando Mazzei gli spiegava che bisognava comunque fare il sorteggio (effettuato da
un giornalista), Facchetti mostrava di non capire. Dico al direttore della Gazzetta che è inutile proseguire se ammettiamo che Bergamo non era disponibile ad aggirare la norma. E se la Gazzetta sosteneva che si doveva fare diversamente per il superiore bene (?) del campionato, ciò equivaleva a suggerire griglie fasulle. Tutto il resto sono chiacchiere, e in quanto alla contestualità, invocata ora da Palombo, c’è da rimanere stupefatti. Quattro anni fa non si parlò mai di contestualità degli avvenimenti: i colpevoli erano già indicati come tali dalla Gazzetta ben prima della sentenza. Ma c’è di più, la Gazzetta scopre adesso l’«uso dissennato» e – udite udite – la «diffusione illegale» di un’intercettazione. Strano che non abbia inteso così quelle pubblicate nel 2006, coperte ancora dal segreto istruttorio, e quando titolò
in prima pagina «processateli». Strano che Andrea Monti non risponda sul ruolo avuto dal suo redattore Maurizio Galdi nel processo, nel quale è stato “utilizzato”(lo dicono il colonnello Auricchio, il maresciallo Di Laroni e i documenti) come «fonte utile per le indagini». Una partecipazione attiva e non neutra come si addice a un giornalista. E per la Gazzetta era tutto normale, visto che ha continuato a mandarlo come inviato al processo di Napoli. Intravedo, e mi dispiace, nella postilla di Monti una sorta di “avvertimento ai naviganti” su eventuali nuove intercettazioni che chiamino in causa Palombo. La mia difesa non si preoccupa certo di questo perché cerca solo la verità. Ho l’impressione che Monti sia arrivato da troppo poco tempo alla Gazzetta e ignori come sia stata seguita una certa vicenda. Palombo lo sa, ma di sicurono non ha interesse a farglielo sapere.
mercoledì 30 giugno 2010
Dzeko-Diego per sognare


Poteva mancare l'accostamento della Juve per Joe Cole ed Ozil?
Assolutamente no.
Quello che non riesco a capire è perchè Diego dovrebbe esser inserito in tutte le cessioni della Juventus.
D'accordo il ragazzo ha fallito al primo anno in Italia ma in rosa è attualmente uno dei pochi con doti tecniche sopra la media. Si sta rischiando di costruire una squadra forte fisicamente e con tanta corsa ma senza qualità.
E' questo quello che vogliono Marotta e Del Neri?
Non credo.
Continuo a pensare che la coppia migliore per rinascere sia Dzeko-Diego.
Se Andrea Agnelli vuole fare un regalo ai tifosi che faccia un sacrificio solo per Dzeko.
Intanto la Spagna grazie ancora una volta a David Villa, fa fuori il Portogallo e nei quarti si troverà il Paraguay che ha eliminato il Giappone ai rigori.
Se l'Italia fosse arrivata prima in un girone non impossibile, ci sarebbe stata la rivincita dell'ultimo europeo...
domenica 18 aprile 2010
Illusione Benitez?
Rafa Benitez e la Juve, a quanto si dice in giro, sarebbero sempre più vicini. Il procuratore del tecnico del Liverpool, Manuel Garcia Quillon, ha ammesso al quotidiano spagnolo AS di aver incontrato il presidente bianconero Jean Claude Blanc nei giorni scorsi.
Nonostante il contratto che lega l'allenatore spagnolo al Liverpool fino al 2014, la difficile situazione economica dei Reds potrebbe spingerlo altrove e la Juventus sta cercando di non farsi trovare impreparata. Sul tecnico spagnolo però c'è anche il Real Madrid in agguato, soprattutto se dovesse fallire anche la rincorsa al Barcellona nella Liga dopo aver clamorosamente toppato l'obiettivo Champions, nell'anno in cui la finale si gioca proprio al Santiago Bernabeu di Madrid. Benitez avrebbe anche già chiesto ad Antonio Pintus, torinese che alla Juve ha già lavorato con Lippi e Deschamps, di lasciare eventualmente il West Ham e diventare il nuovo preparatore atletico bianconero.
Secondo il Times inoltre l'allenatore spagnolo porterebbe con se alla Juve Fernando Torres e Javier Mascherano, quest'ultimo da inserire in uno scambio alla pari con Felipe Melo. Altro sacrificio sia tattico che economico per la squadra bianconera sarebbe poi quello di Diego, che mal si abbinerebbe con l'idiosincrasia dell'attuale allenatore del Liverpool a giocare con il trequartista. In caso di difficoltà ad arrivare al pupillo Torres, sarebbe pronta l'alternativa Dzeco.
Unica condicio sine qua non imposta da Benitez sarebbe la qualificazione in Champions della Juventus, ad oggi sempre più complicata sopratutto dopo la sconfitta di San Siro contro l'Inter.
Dico la mia, credo poco a questa soluzione. Intanto, aspettare la certezza di una qualificazione Champions, che probabilmente nemmeno arriverà, vorrebbe dire rimandare la scelta dell'allenatore di almeno un mese, mentre la Juve ha bisogno di annunciare ora il nuovo tecnico. Inoltre Benitez ha sempre detto che in caso di divorzio dai reds preferirebbe tornare in patria e con il Real alla finestra dubito che si precluderebbe questa ipotesi.
Ancor meno credo all'ipotesi Torres, campione vero che costerebbe non meno di 40 milioni di euro.
Le altre strade per la panchina bianconera indicano in Prandelli, Allegri e la new entry Dunga le possibili alternative.
Prandelli, è il tecnico che più incarna lo stile Juve come carattere ma per costruire qualcosa d'importante anche a Torino avrebbe bisogno di portare con se Corvino. Corvino+Prandelli sarebbe un affare per la Juventus. L'ipotesi Dunga invece ritengo sia completamente infondata. Allegri, incredibilmente esonerato in settimana da Cellino, è un giovane rampante in fase di lancio su cui si può anche puntare ma serve una società esperta e forte dietro, quello che l'attuale Juve di certo non è.
Ecco non vorrei che si passasse dal pacchetto sognato dai tifosi juventini Benitez-Torres-Mascherano a quello Allegri-Matri-Daniele Conti! Con la nuova dirigenza bianconera è lecito attendersi di tutto.
In settimana c'è stata un'udienza forse decisiva al processo di Napoli. La difesa di Moggi ha messo all'angolo il Tenente Colonnello Auricchio apparso sempre più in difficoltà con i suoi "non ricordo". Ancora è presto comunque per tracciare un nuovo bilancio dello scandalo che ha distrutto il calcio nel 2006, anche se le nuove intercettazioni stanno dimostrando che quando da più parti si gridava al "così fan tutti" forse non si era molto lontani dalla verità. Una cosa è certa, chi nel 2006 ha definito lo scandalo "Moggiopoli" dovrebbe chiedere scusa a Moggi e a tutti i lettori, perché se c'è una certezza emersa dal processo di Napoli senza possibilità di smentita alcuna è che non era solo Moggi a telefonare ai designatori ed intrattenere rapporti amichevoli con loro. E Moggi inoltre non ha mai chiamato arbitri o promesso regali, come invece fatto da altri.
L'appello di Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto, di restituire lo scudetto del 2006 è rimasto purtroppo inascoltato. Peccato, sarebbe stato davvero un bel gesto da parte dell'Inter che non sta uscendo per niente bene dalle nuove intercettazioni. Anzi.
Per loro fortuna però almeno in campionato battendo la Juventus hanno riconquistato la vetta della classifica di Serie A, in attesa che si disputi il derby capitolino dove la Lazio farà di tutto per far perdere lo scudetto ai "cugini".
Ecco, ora sta a Ranieri dimostrare che tutti coloro che gli hanno sempre rinfacciato "non sei un vincente perchè arrivi sempre ad un passo del traguardo ma poi arrivi sempre secondo" sbagliavano.
Ranieri ha un solo modo per smentire i suoi dedrattori e togliersi i tanti sassolini dalla scarpa: vincere lo scudetto.
giovedì 19 novembre 2009
Mondial-Furto


Povero Trap, perso il mondiale per un furto!
Il goal che qualifica la Francia è viziato da un clamoroso fallo di mano di Henry.
E' davvero un peccato che il lavoro di anni sia vanificato da un episodio del genere.
Tra gli altri spareggi mi ha particolarmente colpito l'eliminazione della Russia:
Tra gli altri spareggi mi ha particolarmente colpito l'eliminazione della Russia:
per una volta a Mago Hiddink non è riuscito il miracolo!
Intanto l'Italia grazie ad un goal di Giorgione Chiellini batte la Svezia orfana di Ibrahimovic.
Adesso sotto con il campionato.
Come detto da Buffon si pensi intanto a fare 6 punti prima della sfida con l'Inter.
E basta poi con questi proclami sulla terza Stella.
Perchè se si continua così ci vorranno anni prima di porsi il problema.....
Fatti, non parole.
Fatti, non parole.
IL PUNTO DI ROBERTO BECCANTINI
Questa volta non hanno avuto il coraggio di inventarsi una moviola di scorta come a Berlino, dopo la testata di Zidane a Materazzi, o come nella Confederations Cup, agli sgoccioli di Brasile-Egitto. Avrebbe evitato una profonda ingiustizia. Di mezzo, c’erano la Francia, ancora lei, e l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Nessuno se l’è sentita di correggere la svista della terna svedese: prima che nei supplementari Gallas segnasse, pareggiasse ed eliminasse, così, i più meritevoli, Henry aveva giocato a pallamano (o a pallavolo, fate voi). Un risultato che già faceva a pugni con l’intreccio, figuriamoci, dunque, con l’epilogo. Da un contatto fra Given e Anelka, un arbitro servile avrebbe potuto spremere un rigore: il palleggio di mano deve essergli proprio sfuggito.Gli spareggi, molto equilibrati, hanno diffuso brividi e ghigliottinato un peso massimo: la Russia di Hiddink. Francia e Portogallo hanno sofferto, hanno rischiato, hanno resistito (e il Portogallo vinto, addirittura). Se rivoluzione è troppo, scossa è poco. Penso all’impresa della piccola Slovenia. E, naturalmente, allo scandalo di St. Denis. Con i giudici di porta, cari al francese Platini, Trapattoni, che fu maestro di Michel, e Domenech se la sarebbero giocata ai rigori. I vice campioni del Mondo dovranno accendere una candela al dio degli episodi. Spiace per il Trap, transitato da un Moreno pilotato a un Hansson improvvisamente nebbioso. La Francia, boriosa e sterile, ha sfiorato il suicidio che, sempre in casa, aveva «brillantemente» centrato alla vigilia dei Mondiali americani del 1994. Quando può scegliere, Trap tentenna: vedi Dublino. Quando non può, è tutta un’altra musica: vedi Parigi; se consideriamo le occasioni nude e crude, il 2-0 avrebbe fotografato meglio la trama. Domenech era, e rimane, il brutto anatroccolo di una fiaba che non può più contare sulle magìe di Platini e Zidane. Da oggi, fuoco alle polveri. Si parlerà solo della mano che Henry ha dato al suo capo.
domenica 11 ottobre 2009
Cuore Mondiale

Con una grande prova di Cuore, la Nazionale guidata da Marcello Lippi conquista il Mondiale.
Decisivo il goal di Gilardino proprio negli ultimi minuti.
Una beffa per il Trap, che però ancora una volta ha dimostrato la sua immensa competenza risollevando in poco tempo una Nazione che era finita ai margini del calcio europeo.
Speriamo riesca a qualificarsi anche lui. E poi vedere lui, Tardelli e Brady lavorare insieme fa tanto amarcord anni '80.
Intanto vista l'assenza del campionato, Tuttosport parla di una lotta tra la Juventus e le squadre milanesi sul mercato.
Obiettivi della contesa: Kjaer, Pandev, Dzeko, Rafinha.
Vedremo.
Vi riporto il mio editoriale scritto per tuttomercatoweb.com, con il mio suggerimento al nostro Mister Ferrara di tornare all'antico.
Ciro, e se tornassimo al 4-4-2?
Con l'addio al calcio di Pavel Nedved e l'acquisto di Diego, al neo-allenatore juventino Ciro Ferrara è parso quasi obbligatorio giocare sin da subito con il rombo.
Sinceramente è un modulo che mi ha sempre convinto poco, perché si finisce per accentrare troppo il gioco e si riduce notevolmente l'utilizzo delle fasce laterali, a meno che non si dispone di terzini fluidificanti alla Maicon o alla Kolarov e questo non è certo il caso dell'attuale Juventus. E poi diciamocelo chiaramente: o il trequartista fa lo Zidane o si consegna la supremazia del centrocampo nei piedi degli avversari. Con tutto il rispetto per il talentuoso Diego, in questo momento il solo accostamento al nome di Zizou è blasfemo.
Alla ripresa del campionato, che accorgimenti dovrà adottare quindi Mister Ferrara per cercare di dare uno straccio di gioco ed un'impronta tattica alla squadra bianconera?Io credo che sia arrivato il momento di puntare su schemi alternativi.
C'è chi propone di provare l'albero di Natale tanto caro in passato al Milan di Ancelotti o chi invece il 4-2-3-1 che ha caratterizzato le migliori stagioni giallorosse di Spalletti. Gestire più moduli alternativi, da adottare a seconda dell'avversario da affrontare e dei giocatori a disposizione, per un allenatore è segnale di grande intelligenza ma se personalmente dovessi scegliere punterei tutto sul 4-4-2 di Capelliana memoria, non a caso l'ultimo modulo che ha portato la Juventus al tricolore.
Buffon tra i pali. Zebina terzino destro(confidando in una ritrovata continuità del francese).Coppia centrale Legrottaglie e Cannavaro, con Chiellini riportato sulla sinistra e Grosso avanzato sulla linea dei centrocampisti. Dall'altra parte Camoranesi all'ala destra, con il rientrante Sissoko e Felipe Melo massiccia coppia centrale in mezzo al campo.Davanti Trezeguet con Diego schierato da seconda punta o subito dietro il bomber francese.
Sono convinto che perlomeno fino al recupero di capitan Del Piero e di Marchisio e fino a che Diego non sarà al massimo della forma, questo sia uno schema da prendere seriamente in considerazione valutando anche il grande potenziale che si potrebbe beneficiare dalla panchina con la possibilità di inserimento in corso di gara, ad esempio, di gente come Iaquinta, Amauri o Giovinco.In questo momento, con il 4-4-2 la squadra mi sembra nettamente più equilibrata, solida e portata al gioco sulle fasce. Dubito che con questa impostazione la Juventus avrebbe sofferto tanto il gioco di avversari meno dotati tecnicamente come il Livorno, il Bordeaux, il Bologna o il Palermo.Ed allora Ciro, perché non torniamo all'antico?
.
In conclusione vi riporto poi il link per scaricare l'intera seconda puntata di "Tutti pazzi per la Juve", la trasmissione radiofonica che mi vede alla conduzione insieme alla Combriccola romana, tutti i venerdì dalle 22 alle 24.
Interessanti gli interventi di Sergio Brio, dello Ju29ro team e tanto tanto altro.
venerdì 3 luglio 2009
Juve: Grosso guaio

Come non detto.
Sta prendendo corpo quell'operazione che i media faranno passare come un netto rafforzamento mentre per me sarà il simbolo di un mercato fatto all'incontrario.
Via Trezeguet l'unico vero bomber in rosa, il più grande attaccante straniero juventino di tutti in tempi, in cambio di Grosso, giocatore che dopo le prestazioni sontuose del mondiale 2006 praticamente non ne ha più azzeccata una. Come Cannavaro o quasi.
Per rafforzare una difesa traballante praticamente si è scelto di puntare su 2 vecchie glorie.
Queste operazioni tanto mi ricordano quelle recenti del Milan con Oddo, Favalli, Emerson e Zambrotta.
Sappiamo tutti come sono andate a finire......
In attacco a sostituire la prima punta Trezeguet arriverebbe una seconda punta come Pandev, che è più un logico sostituto di Del Piero piuttosto che dell'attaccante francese.
Ma parlare di logicità quando si tratta l'argomento mercato in casa Juventus è un paradosso.
Sta nascendo una Juventus Diego-dipendente, che non si sta rafforzando in difesa e che in attacco dovrà sperare eventualmente che Amauri, Iaquinta e Pandev tutti e 3 insieme garantiscano i goal che il solo Trezeguet timbrava regolarmente.
Sta prendendo corpo quell'operazione che i media faranno passare come un netto rafforzamento mentre per me sarà il simbolo di un mercato fatto all'incontrario.
Via Trezeguet l'unico vero bomber in rosa, il più grande attaccante straniero juventino di tutti in tempi, in cambio di Grosso, giocatore che dopo le prestazioni sontuose del mondiale 2006 praticamente non ne ha più azzeccata una. Come Cannavaro o quasi.
Per rafforzare una difesa traballante praticamente si è scelto di puntare su 2 vecchie glorie.
Queste operazioni tanto mi ricordano quelle recenti del Milan con Oddo, Favalli, Emerson e Zambrotta.
Sappiamo tutti come sono andate a finire......
In attacco a sostituire la prima punta Trezeguet arriverebbe una seconda punta come Pandev, che è più un logico sostituto di Del Piero piuttosto che dell'attaccante francese.
Ma parlare di logicità quando si tratta l'argomento mercato in casa Juventus è un paradosso.
Sta nascendo una Juventus Diego-dipendente, che non si sta rafforzando in difesa e che in attacco dovrà sperare eventualmente che Amauri, Iaquinta e Pandev tutti e 3 insieme garantiscano i goal che il solo Trezeguet timbrava regolarmente.
Intanto l'ir-Real Madrid punta anche Ribery facendo arrabbiare persino Platini.
In conclusione il Milan sembra "ripiegare"su Luis Fabiano o Huntelaar.
Vuoi vedere che alla fine la formazione rossonera trarrà vantaggi dal rifiuto del Wolsfburg per Dzeko?
.
Iscriviti a:
Post (Atom)