lunedì 30 aprile 2012

"Terza stella da indossare con orgoglio!"

L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche alle 20,45 ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato.
JUVE, TERZA STELLA DA INDOSSARE CON ORGOGLIO, ALTRO CHE PROVOCAZIONE!
“La Juventus sembra ormai irraggiungibile. La squadra è ancora affamata e pimpante nonostante corra da inizio campionato a ritmo incessante. E non si dica che a Novara era facile vincere perché solo una settimana fa la Lazio, terza in classifica, aveva perso sul campo degli azzurri.
La terza stella è sempre più vicina per i colori bianconeri e sarà un orgoglio da portare a testa alta sul petto. D’altronde tutti i tribunali, sia sportivi che penali, hanno stabilito che il campionato 2004/2005 è stato regolare, che le ammonizioni erano giuste e che i sorteggi erano regolari. E allora di cosa parliamo?
La Juve merita di festeggiare il trentesimo scudetto e come al solito Moratti e Tronchetti Provera non hanno perso occasione per stare zitti. Con che coraggio poi, parlano proprio loro salvati solo dalla prescrizione?
Cosa farà la Figc? La Federazione Italiana ha 444 milioni di buoni motivi per non mettersi contro la Juve….”
MILAN, GLI INFORTUNI SONO STATI DECISIVI
“Il Milan ha recuperato troppo tardi i tanti assenti avuti nel corso della stagione. Il campionato è stato perso proprio per via dei molteplici infortuni e non certo per
il goal non dato a Muntari. La squadra rossonera ha giocato per oltre 3/4 di stagione senza la formazione titolare. La sconfitta decisiva è stata quella contro la Fiorentina; lì il Milan ha perso il campionato.”
3° POSTO A 55 PUNTI? CONFERMA IL BASSO LIVELLO DEL CALCIO ITALIANO
“Tutte queste squadre in lotta per il terzo posto a soli 55 punti a tre giornate dalla fine conferma il sempre più basso livello tecnico-tattico dell’attuale calcio italiano. Milan e Juve rischiano di finire il campionato con quasi 30 punti di vantaggio sulle terze. Non si era mai vista prima una quota punti così bassa per la zona Champions.
L’Inter di Stramaccioni è rientrata in piena corsa ma se vorrà ottenere il diritto di disputare i preliminari per l’Europa che conta dovrà giocare sicuramente meglio. La Lazio sta pagando nettamente gli infortuni ma non è tollerabile il modo in cui sta gestendo il caso Klose, consentendo al giocatore di fare tutto quello che vuole. Rissa finale al Friuli? Bergonzi sul banco degli imputati. Lui che ha sentito chiaramente il fischio proveniente dalle tribune e che ha evidentemente tratto in inganno i giocatori della Lazio avrebbe dovuto arrestare subito il gioco e senza il 2 a 0 dell'Udinese non sarebbe successo  tutto quel casino... ”
GENOA-LECCE, SARA’ UNA LOTTA FINO ALLA FINE
“Ormai è evidente che a decidere l’ultima squadra retrocessa in serie B sarà una lotta tra Genoa e Lecce. La squadra allenata da Serse Cosmi dopo un periodo magico sta collezionando una sequenza di sconfitte, come anche naturale. Il Genoa invece è sempre più in caduta libera e più passa il tempo e più si evidenziano le colpe della società per aver allestito la squadra senza criterio. Non è possibile che nessuno degli allenatori che si sono seduti sulla panchina ligure quest’anno ci abbia capito qualcosa!.”
ROMA, BALDINI FARA’ DIMETTERE LUIS ENRIQUE PER SALVARSI
“Premetto che io non sono un nemico della Roma e non lo sono mai stato nemmeno in passato. Anzi, porto sempre nel cuore gli anni passati da dirigente giallorosso nella capitale con Anzaloni presidente dove vincemmo anche una coppa Italia e si posero fortemente le basi per lo scudetto del 1983. La Roma è stata tra l’altra la mia prima vera esperienza da dirigente visto che prima di allora ero solo un osservatore per la Juventus.
Fatta questa doverosa premessa,  mi piace intanto segnalare che in tanti anni di calcio non avevo mai visto nulla come l’esultanza di Simplicio e non mi è piaciuta per niente la scena di fine gara con Totti sotto la curva. Parlare con i tifosi è sempre sbagliato. I tifosi devono tifare, la società deve decidere in completa autonomia.
La verità è che nel suo passato da dirigente Baldini aveva sempre avuto un angelo custode vicino a coprire i suoi errori. Quest’anno che ha agito da solo i risultati del fallimento sono evidenti con il progetto che non è mai decollato e che anzi è andato via via peggiorando settimana dopo settimana.
Visto che se cacciassero Luis Enrique si dovrebbe dimettere all’istante anche lui, sono sicuro che a fine anno “consiglierà” al tecnico spagnolo di dimettersi da solo per salvare il suo posto…”

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